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Bollettino Ufficiale n. 18 del 4 / 05 / 2006

Deliberazione della Giunta Regionale 24 aprile 2006, n. 19-2683

Legge regionale 2 luglio 1999, n, 16, art. 48. Iniziative della Giunta regionale in merito al mantenimento ed allo sviluppo dei servizi scolastici nei territori montani. Criteri generali per la predisposizione dei programmi annuali delle Comunita’ Montane. A.S. 2006/07

A relazione degli Assessori Pentenero, Sibille:

Vista la Legge n. 97/94 “ Nuove disposizioni per le zone montane ” la quale, all’ art. 20, stabilisce che lo Stato, le Regioni e gli altri Enti locali, nell’ ambito delle rispettive competenze, collaborino nel realizzare un equilibrato sviluppo territoriale dell’offerta di scuola materna e dell’ obbligo nei territori montani ;

vista la Legge 28 marzo 2003, n. 53 di delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale;

visto il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 di definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione, a norma dell’art. 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53;

vista la legge regionale n. 16/99 che, all’ art. 48, stabilisce che i Comuni e le Comunità Montane, nell’ambito delle rispettive competenze, collaborino con l’Amministrazione Statale, la Regione e la Provincia nel realizzare un equilibrato sviluppo del servizio scolastico ;

visto che l’ art. 21 della legge 59/97, nel sancire l’autonomia delle istituzioni scolastiche e degli istituti educativi, finalizza tale autonomia alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, alla integrazione ed al migliore utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative ed al coordinamento con il contesto territoriale ;

dato atto che il 53% del territorio regionale è montano e che l’obiettivo prioritario del Governo regionale è il rilancio, attraverso azioni mirate e finalizzate, delle economie montane in difficoltà e che tale rilancio può avverarsi solo a condizione che le popolazioni montane tornino ad occupare e presidiare questa parte del territorio;

preso atto che il raggiungimento del succitato obiettivo è strettamente legato, pur tenendo conto delle specifiche caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio - culturali dei rispettivi bacini d’utenza, al mantenimento ed allo sviluppo dei servizi scolastici nel territorio montano della Regione;

rilevato che, solo attraverso un’offerta formativa, singola o associata, in grado complessivamente di equiparare i servizi scolastici montani ai servizi che di norma vengono offerti dalle strutture competenti sul resto del territorio regionale, si può ragionevolmente ipotizzare di concorrere al raggiungimento dell’obiettivo primario sopra richiamato;

tenuto conto che, nell’ottica generale della riorganizzazione e razionalizzazione della spesa pubblica, si è maturata una crescente tendenza all’accorpamento del servizio scolastico presso i concentrici a maggiore densità abitativa e si è proceduto ad un progressivo ridimensionamento e talvolta all’abbandono di strutture minori, dislocate nelle aree maggiormente svantaggiate, in conseguenza della ridotta crescita demografica e della contrazione della popolazione in età scolare, situazione particolarmente accentuata nelle zone montane;

preso atto che il verificarsi di tali condizioni, ha contribuito all’implementazione di altri processi di carattere economico e sociale già in corso che hanno condotto alla soppressione di servizi essenziali in ambito locale, con negative ripercussioni sulle condizioni di vita delle popolazioni montane piemontesi e favorendo l’accentuarsi del fenomeno di abbandono delle zone maggiormente svantaggiate;

rilevato che la presenza di insediamenti umani in territorio montano rappresenta l’unica certezza di salvaguardia e presidio del territorio, di mantenimento del patrimonio ambientale e culturale, di conservazione dell’identità e delle tradizioni delle popolazioni locali, che costituiscono nel loro insieme un patrimonio irrinunciabile;

osservato che, al fine di garantire la permanenza della popolazione nelle zone montane, occorre dare corso ad iniziative volte ad assicurare il mantenimento dei servizi essenziali, indispensabili per raggiungimento di un adeguato sviluppo delle economie locali e per garantire parità di trattamento anche alle collettività che occupano le aree più svantaggiate del territorio piemontese;

considerato che con D.G.R. n. 45 - 2519 in data 03/04/2006 è stato approvato il protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte - Assessorato alla Montagna e la Direzione generale del Piemonte del MIUR sulle scuole di montagna e che detta intesa è finalizzata all’individuazione di soluzioni adeguate alla realizzazione di una programmazione efficace, volta al mantenimento ed allo sviluppo di tali presidi;

preso atto che, per il raggiungimento di tale fine, è stato costituito un apposito gruppo di lavoro incaricato dell’analisi delle realtà esistenti sul territorio montano piemontese, dell’individuazione delle carenze e delle necessità, della proposta di soluzioni immediate atte a salvaguardare il regolare avvio delle lezioni per il prossimo anno scolastico 2006/2007, nonché della valorizzazione di iniziative mirate allo sviluppo qualitativo dell’offerta formativa in ambito montano;

tenuto conto che al raggiungimento degli obiettivi prefissati per l’anno scolastico 2005/06 ha contribuito inoltre l’Assessorato all’Istruzione, anche attraverso il sostegno economico dei progetti volti all’insegnamento della lingua italiana per gli alunni di diversa etnia;

osservato come tale sinergia, favorevolmente accolta da Enti ed Istituzioni scolastiche, ha avuto esiti positivi su problematiche rilevabili trasversalmente su tutto il territorio montano debba pertanto essere opportunamente rinnovata;

preso atto delle rilevazioni e delle analisi avviate dal gruppo di lavoro presso Istituti scolastici ed Enti Locali operanti in territorio montano, che hanno consentito di evidenziare la sussistenza di una pluralità di esigenze, in taluni casi non differibili, in merito alla necessità di salvaguardare la dotazione organica esistente nelle scuole del primo ciclo, con particolare riguardo alle situazioni degli Istituti in maggior sofferenza per la insufficienza di personale docente ed alle scuole sussidiate - alla esigenza di valutare le realtà di pluriclasse in situazione di particolare disagio, anche attraverso un processo di compensazione della pianta organica al fine di razionalizzare ed ottimizzare la gestione dell’attività scolastica - all’esigenza di compensare talune situazioni di classi del primo ciclo di studi, all’interno delle quali si renda necessario prevedere una particolare impostazione dell’attività didattica, in conseguenza di un’accentuata differenziazione delle conoscenze della lingua italiana possedute dai fruitori del servizio scolastico - alla opportunità di equiparare l’offerta formativa nei servizi scolastici montani a quella normalmente offerta dalle strutture competenti sul resto del territorio regionale attraverso iniziative volte alla realizzazione di attività integrative, nel cui ambito potranno essere ricompresi i progetti relativi allo studio della lingua francese nella Scuola Primaria, nelle realtà territoriali a vocazione transfrontaliera e di interscambio turistico culturale;

osservato che l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, sulla scorta delle rilevazioni effettuate dal gruppo di lavoro più volte citato, avvierà una attenta verifica circa le possibilità di integrazione di personale docente, da attribuire unicamente alle situazioni di particolare criticità riscontrate sul territorio regionale;

rilevato che eventuali integrazioni della pianta organica da parte del competente organismo, potranno essere attuate solo ad esperita verifica delle dotazioni di diritto e di fatto, per l’accertamento delle quali occorreranno adeguate tempistiche;

ritenuto opportuno procedere comunque alla formulazione dei criteri utili alle Comunità Montane piemontesi, per la predisposizione dei programmi annuali di intervento che dovranno essere redatti d’intesa con i responsabili degli Istituti scolastici locali e d’intesa con l’autorità scolastica provinciale, tenuto conto della dotazione dei servizi scolastici esistenti, della loro dislocazione sul territorio nonché delle peculiarità geomorfologiche del territorio stesso;

ritenuto pertanto, per l’anno scolastico 2006 - 2007, che i programmi dovranno essere redatti tenendo conto:

- degli istituti scolastici, presso i quali sussistano situazioni di sofferenza comportanti il non avvio delle lezioni, per la insufficiente dotazione di personale docente;

- delle realtà delle scuole sussidiate e delle necessità di copertura dei costi per l’impiego di personale, con esclusivo riferimento alle classi del primo ciclo di studi, nonché della compartecipazione degli Enti locali territoriali;

- delle necessità di ampliamento dell’offerta formativa attraverso l’inserimento di attività integrative,

- delle situazioni di pluriclasse ove siano documentabili realtà di particolare disagio, dovute alla composizione delle stesse in rapporto alla dotazione di personale docente,

- della presenza o meno, nella zona, di altri istituti scolastici completi di servizi e dei tempi necessari per raggiungerli,

- delle opportunità di compensare talune situazioni di classi del primo ciclo di studi, per le quali si renda necessario prevedere una particolare programmazione dell’attività didattica, in conseguenza delle accentuate disomogeneità linguistiche ricomprese all’interno del gruppo classe;

osservato che quanto evidenziato attraverso i programmi annuali presentati dalle comunità montane, per le situazioni di particolare criticità, potrà costituire un utile strumento di informazione e di confronto per le attività svolte dal Gruppo di Lavoro interistituzionale previsto dal Protocollo d’Intesa sopra richiamato;

ritenuto di demandare alla Direzione Regionale Economia Montana e Foreste la determinazione delle procedure attuative e la redazione dei relativi interventi, sulla base dei programmi proposti dalle singole Comunità Montane, volti al raggiungimento degli obiettivi sopra descritti;

ritenuto pertanto, per l’anno scolastico 2006 - 2007, nel caso le risorse finanziarie non siano in grado di soddisfare tutte le richieste, di contribuire al finanziamento degli interventi, con la seguente scala di priorità:

- finanziamento di iniziative volte al mantenimento di sezioni presso istituti scolastici in particolare condizione di sofferenza, per accertata insufficienza di personale docente;

- finanziamento di iniziative volte a garantire il funzionamento delle scuole sussidiate, limitatamente ai costi sostenuti per l’impiego di personale;

- finanziamento di interventi finalizzati alla razionalizzazione delle situazioni di pluriclasse, dove la composizione delle stesse risulti in condizione di difficile sostenibilità in rapporto alla dotazione di personale docente;

- finanziamento di iniziative volte a compensare talune situazioni di classi del primo ciclo di studi, per le quali si renda necessario prevedere una particolare programmazione dell’attività didattica, in conseguenza delle accentuate disomogeneità linguistiche ricomprese all’interno del gruppo classe;

- sostegno delle attività integrative attraverso il finanziamento di progetti ritenuti maggiormente rappresentativi, in termini di condivisione e coinvolgimento dell’intera Istituzione scolastica, realizzabili anche attraverso la partecipazione ed il cofinanziamento di Enti ed Istituzioni locali, pubbliche e private;

ritenuto che i programmi presentati dalle Comunità Montane, inclusi nel programma regionale, possano essere attuati anche attraverso i Comuni e/o gli Istituti scolastici, fermo restando l’onere di rendiconto da parte delle Comunità Montane;

la Giunta Regionale, unanime,

delibera

- di sostenere per le motivazioni esplicitate in premessa, il mantenimento e lo sviluppo dei servizi scolastici nei territori montani, mediante la concessione di un contributo finanziario assegnato alle Comunità Montane, per la copertura dei costi sostenuti per l’impiego di personale nella Scuola dell’infanzia e della Scuola primaria e Scuola secondaria di primo grado, nell’ambito di iniziative finalizzate al mantenimento dell’offerta scolastica, alla razionalizzazione di particolari realtà di pluriclasse, ad attività integrative, alla compensazione di talune situazioni di sofferenza conseguenti ad accentuate disomogeneità linguistiche ricomprese all’interno di gruppi classe;

- i programmi presentati dalle Comunità Montane dovranno essere redatti tenendo conto:

- delle situazioni di istituti scolastici in realtà accertate di maggiore sofferenza per la insufficienza di personale docente,

- delle scuole sussidiate, con esclusivo riferimento alle classi ricadenti nella fascia del primo ciclo di studi, fatte salve le realtà già individuate negli anni precedenti,

- delle situazioni di pluriclasse ove siano documentabili situazioni di particolare disagio, dovute alla composizione delle stesse in rapporto alla dotazione di personale docente,

- della presenza o meno , nella zona di altri istituti scolastici completi di servizi e dei tempi necessari per raggiungerli,

- delle opportunità di azioni mirate a compensare talune situazioni di classi del primo ciclo di studi, per le quali si renda necessario prevedere una particolare programmazione dell’attività didattica, in conseguenza delle accentuate disomogeneità linguistiche ricomprese all’interno del gruppo classe,

- di prevedere la prosecuzione della sinergia tra Assessorato allo Sviluppo della Montagna e Foreste, Opere Pubbliche, Difesa del Suolo e Assessorato all’Istruzione - Formazione Professionale, per l’attuazione del programma regionale di intervento

- di demandare alla Direzione Regionale Economia Montana e Foreste la determinazione delle procedure attuative e la redazione dei relativi interventi, sulla base dei programmi proposti dalle singole Comunità Montane, volto al raggiungimento degli obiettivi descritti;

- nel caso le risorse finanziarie non siano in grado di soddisfare le richieste, di contribuire in via prioritaria ad interventi volti a garantire il funzionamento, limitatamente ai costi per l’impiego di personale, degli istituti scolastici in accertate situazioni di sofferenza, delle scuole sussidiate e delle situazioni di pluriclasse in condizione di difficile sostenibilità, in subordine al finanziamento di iniziative volte a compensare situazioni di classi del primo ciclo di studi, per le quali si renda necessario prevedere una particolare programmazione dell’attività didattica, in conseguenza delle accentuate disomogeneità linguistiche ricomprese all’interno del gruppo classe, quindi alle attività integrative;

- i programmi presentati dalle Comunità Montane, inclusi nel programma regionale, possono essere attuati anche attraverso i Comuni e/o gli Istituti scolastici , fermo restando l’onere di rendiconto finale da parte delle Comunità Montane.

Al finanziamento delle iniziative di cui in atto, si provvederà con le risorse disponibili a valere sul Bilancio di previsione 2006 - Fondo Regionale per la Montagna - Cap. 22911 e 22916.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)