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Bollettino Ufficiale n. 14 del 6 / 04 / 2006

ANNUNCI LEGALI


Provincia di Cuneo

Deliberazione G.P. n 85 del 16 febbraio 2006. Progetto di ampliamento centrale idroelettrica in Comune di Bellino -località S. Anna con derivazione dal Torrente Traversagn. Proponente: Eurocom s.r.l., con sede in Piazza Carlo Alberto 14, Racconigi. Giudizio negativo di Compatibilità Ambientale ex artt. 12 e 13 L.R. 40/98 e s.m.i.

(omissis)

In data 25.07.2005, ultimata l’istruttoria tecnica del progetto, si è riunita in sede decisoria la 2^ Conferenza dei Servizi. In tale Conferenza, come specificato nel relativo verbale conservato agli atti dell’Ente ed al quale si rimanda per maggiori dettagli, è emerso che non sussistono le condizioni per l’espressione di un giudizio positivo in relazione alla compatibilità ambientale dell’intervento né i presupposti sostanziali per il rilascio della connessa concessione di derivazione ai sensi del D.P.G.R. 29.07.2003 n. 10/R e s.m.i., essenziale per la realizzabilità del progetto, per i motivi di seguito espressi.

(omissis)

In applicazione dell’art. 10 bis L 7.8.1990 n. 241 e s.m.i, con nota n 42986 del 25.08.2005, si provvedeva a comunicare alla Società proponente i suddetti motivi ostativi al rilascio del Giudizio positivo di compatibilità ambientale, nonchè al contestuale rilascio della connessa concessione derivazione, dando facoltà alla medesima Società proponente di far pervenire all’Ufficio VIA, entro il 15 settembre 2005, le proprie osservazioni scritte eventualmente corredate da documenti.

Con nota pervenuta in data 16.09.2005 con prot. n. 46084, sono pervenute da parte del proponente osservazioni in merito ai motivi ostativi formulati; a dette osservazioni, che si allegano al presente provvedimento, l’autorità competente ha controdedotto come segue:

(omissis)

La Giunta Provinciale

(omissis)

Viste le osservazioni presentate dalla Società proponente con nota pervenuta in data 16.09.2005 con prot. n. 46084;

Viste le controdeduzioni dell’autorità competente alle succitate osservazioni presentate dalla Società proponente;

delibera

1. di considerare le premesse e le controdeduzioni ivi esplicitate in merito alle osservazioni formulate dal proponente con nota pervenuta in data 16.09.2005 con prot. n. 46084, parte integrante della presente Deliberazione;

2. di esprimere giudizio negativo di compatibilità ambientale sul progetto di ampliamento, con derivazione dal Torrente Traversagn, di centrale idroelettrica in località S. Anna del Comune di Bellino, presentato da parte del Sig. Filippo Bonetto, in qualità di amministratore della Società Eurocom s.r.l., con sede in Piazza Carlo Alberto 14, Racconigi, in quanto non sussistono le condizioni per l’espressione di un giudizio positivo in relazione alla compatibilità ambientale dell’intervento né i presupposti sostanziali per il rilascio della connessa concessione di derivazione ai sensi del D.P.G.R. 29.07.2003 n. 10/R e s.m.i., essenziale per la realizzabilità del progetto, per i motivi di seguito espressi:

Relativamente ai profili ambientali

- il progetto di ampliamento proposto prevede di realizzare una seconda opera di captazione a circa 2300 metri di quota, onde incrementare l’energia prodotta nell’esistente centrale che si alimenta con la captazione di una quantità d’acqua massima di circa 1000 l/sec dal Varaita di Rui, assentita in capo alla stessa Società proponente. Tale realizzazione avverrebbe in un ambiente del tutto privo di interventi antropici, su di un corso d’acqua di assoluta integrità che verrebbe sfruttato realizzando una traversa di derivazione che, anche a seguito delle integrazioni presentate (su richiesta del Settore regionale Gestione Beni Ambientali), continua ad avere una lunghezza massima tra le sponde pari a 30 metri ed altezza massima dal fondo rio di 2 metri.

- dalla realizzazione del progetto deriverebbe un impatto ambientale di tutto rilievo soprattutto se si considera lo sviluppo in lunghezza del tracciato della condotta -pari a 2283 metri- la sottensione di un tratto di oltre 1700 metri del Rio Traversagn che verrebbe sfruttato nella misura del 52% della sua portata naturale senza restituzione idrica nello stesso, la previsione di durata delle opere di cantiere (circa due anni) in alta quota, nonché la realizzazione di una nuova pista di accesso all’opera di presa le relative opere di sistemazione spondale, funzionali unicamente a difendere i manufatti da realizzare.

- con la realizzazione dell’opera in progetto, l’unico tratto del Varaita di Bellino che conserverebbe la sua portata naturale è quello che scorre nel Piano di Melezè per una lunghezza di circa 1 Km.

Per quanto riguarda la mancanza dei presupposti per il rilascio della concessione derivazione ai sensi del D.P.G.R. 29.07.2003 n. 10/R e s.m.i., queste le motivazioni:

- a scala di bacino il contesto ambientale potenzialmente interferito dal progetto risulta già molto sfruttato per numero di prese, percentuale e modalità di sfruttamento; i tratti sottesi dalle esistenti derivazioni ENEL risultano fortemente compromessi, trovandosi molto al di sotto della soglia di criticità; l’inserimento del nuovo impianto porrebbe un ulteriore tratto di 1727 metri in condizioni critiche, aggravando il già compromesso equilibrio dell’asta fluviale;

- si è valutato che l’incremento di produzione energetica non determina vantaggi tali da rendere positivo il bilancio complessivo, bensì negativo. Il “danno” ambientale che deriverebbe dalla realizzazione di questo intervento non controbilancia i benefici attendibili da un incremento della produttività energetica dell’esistente centrale.

- il progetto di ampliamento in esame prevede di realizzare una seconda opera di captazione a circa 2300 metri di quota, onde incrementare l’energia prodotta nell’esistente centrale che si alimenta con la captazione di una quantità d’acqua massima di circa 1000 l/sec dal Varaita di Rui, assentita in capo alla stessa Società proponente. Tale realizzazione avverrebbe in un ambiente del tutto privo di interventi antropici, su di un corso d’acqua di assoluta integrità che verrebbe sfruttato realizzando una traversa di derivazione che, anche a seguito delle integrazioni presentate, continua ad avere una lunghezza massima tra le sponde pari a 30 metri ed altezza massima dal fondo rio di 2 metri.

- dalla realizzazione del progetto deriverebbe un impatto ambientale di tutto rilievo soprattutto se si considera lo sviluppo in lunghezza del tracciato della condotta -pari a 2283 metri- la sottensione di un tratto di oltre 1700 metri del Rio Traversagn che verrebbe sfruttato nella misura del 52% della sua portata naturale senza restituzione idrica nello stesso, la previsione di durata delle opere di cantiere (circa due anni) in alta quota, nonché la realizzazione di una nuova pista di accesso all’opera di presa le relative opere di sistemazione spondale, funzionali unicamente a difendere i manufatti da realizzare.

- con la realizzazione dell’opera in progetto, l’unico tratto del Varaita di Bellino che conserverebbe la sua portata naturale è quello che scorre nel Piano di Melezè per una lunghezza di circa 1 Km.

2. di inviare il presente provvedimento al proponente e a tutti i soggetti interessati;

3. di dare atto che la notifica del presente provvedimento al proponente si configura come chiusura di tutti i procedimenti autorizzativi e concessori connessi;

4. di dare atto che in relazione al presente provvedimento è stato acquisito il parere tecnico di cui all’art. 49 del richiamato D. Lgs. 267/2000;

5. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese e/o minori entrate a valere sul bilancio dell’anno in corso;

6. Di dichiarare il presente provvedimento, per l’urgenza, immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 12, comma 8 della L.R. 40/1998 e s.m.i. e depositata presso l’Ufficio di Deposito di questa Provincia e presso l’Ufficio di Deposito della Regione Piemonte.

Contro il presente provvedimento è possibile ricorso al Tribunale Amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Allegato (omissis)