Torna al Sommario Indice Sistematico

Bollettino Ufficiale n. 08 del 23 / 02 / 2006

Codice 11.4
D.D. 17 febbraio 2006, n. 28

Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte. Misura G “Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli”. Istruzioni operative: approvazione

La Giunta Regionale, con Deliberazione n. 47-2142 del 07/02/2006, ha approvato il Bando relativo alla misura G “Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli” prevista dal Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte (d’ora in poi PSR) approvato con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 118-704 del 31 luglio 2000 e approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2000) 2507 del 7 settembre 2000.

Il Bando rinvia a una determinazione della Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dell’agricoltura l’adozione di istruzioni operative circa le spese ammissibili, i requisiti di ammissibilità (specifiche e indicazioni sulla loro dimostrazione), le condizioni di esclusione (specifiche), le procedure generali di istruttoria (istruttoria, verifiche, adattamenti, proroghe, erogazione del contributo ecc.), la modulistica e quant’altro necessario per l’operatività.

Sono state pertanto predisposte le istruzioni operative che fanno parte integrante della presente determinazione.

Atteso che la competenza in materia di finanziamenti sulla Misura G è attribuita al settore Politiche comunitarie, come da ultimo confermato nell’allegato A bis della D.G.R. n. 28-208 del 7 giugno 2005 nonché dal manuale delle procedure OPR-Finpiemonte vigente, e che tale settore regionale predisporrà le liste di liquidazione da inoltrare all’Organismo Pagatore Regionale (OPR-FinPiemonte).

Rilevato che essendo prossimi alla chiusura del periodo di programmazione 2000-2006, il settore Politiche Comunitarie della Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura deve far fronte alle attività amministrative connesse, che prevedono la chiusura dei collaudi entro fine giugno 2006 e che pertanto non può far fronte alle incombenze relative alla nuova apertura di un bando relativo alla Misura G con l’attuale dotazione organica.

Vista la precedente determinazione dirigenziale n. 110 del 10 aprile 2005, con la quale si incaricava il settore Sviluppo Agroindustriale della Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura degli accertamenti finali di progetti finanziati sulla Misura G, sulla base delle necessarie professionalità e disponibilità.

Dato atto che pertanto risulta opportuno estendere tale incarico anche all’attuazione del bando in oggetto per quanto riguarda le fasi istruttorie sino agli accertamenti finali.

Per quanto non previsto nelle istruzioni operative di cui all’allegato A, si rinvia alle istruzioni operative del Bando approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 47-2142 del 07/02/2006.

Ritenuto inoltre, a fronte della copertura finanziaria complessiva del bando di importo pari a 6.000.000,00 di euro come da punto 2 della Deliberazione della Giunta Regionale n. 47-2142 del 07/02/2006, di procedere ad autorizzare un primo trasferimento di fondi a favore di OPR-FinPiemonte dell’importo di 3.000.000,00 euro, rimandando le ulteriori autorizzazioni a successivi provvedimenti tenuto conto del maturare delle liste di liquidazione.

IL DIRETTORE VICARIO

Visti gli artt. 4 e 17 del D.lgs. n. 165 del 30 marzo 2001;

visto l’art. 23 della L.R. 8 agosto 1997, n. 51;

vista la L.R. n. 7/2001;

determina

sulla base delle considerazioni svolte in premessa:

1. In applicazione del Bando approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 47-2142 del 07/02/2006, relativo alla misura G “Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli” del Piano Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte, sono approvate le istruzioni operative di cui all’allegato A, parte integrante della presente deliberazione.

2. di estendere l’incarico già affidato al settore regionale Sviluppo Agroindustriale della Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura con la precedente determinazione dirigenziale n. 110 del 10 aprile 2005 all’attuazione del bando Misura G approvato con DGR. n. 47-2142 del 07/02/2006 per quanto riguarda le fasi istruttorie sino agli accertamenti finali.

3. Le liste di liquidazione da inoltrare all’Organismo Pagatore Regionale (OPR-FinPiemonte) saranno predisposte dal settore regionale Politiche Comunitarie della Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura, settore delegato all’autorizzazione al pagamento come da manuale delle procedure OPR-Finpiemonte vigente e referente della misura come da ultimo confermato nell’allegato A bis della Deliberazione della Giunta Regionale n. 28-208 del 7 giugno 2005.

4. E’ autorizzato un primo trasferimento di fondi a favore di OPR-FinPiemonte per un importo di Euro 3.000.000,00 a valere sull’impegno n. 3225 assunto con la determinazione dirigenziale n. 180 del 13 luglio 2004 sul capitolo 21099/2004 (ora residui sul capitolo n. 24684).

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Direttore regionale vicario
Giancarlo Prina Pera

Allegato A


Istruzioni Operative

A. Disciplina per la presentazione delle domande.

1. Disposizioni generali.

Per quanto non previsto nelle presenti istruzioni operative si rinvia al bando approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 47-2142 del 07/02/2006.

Le domande dovranno essere presentate, redatte sull’apposito modello e corredate di tutta la documentazione prevista, all’Assessorato Agricoltura, Tutela della Fauna e della Flora della Regione Piemonte, Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura, Corso Stati Uniti, 21, 10128 Torino, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte della presente determinazione.

Le domande dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo di raccomandata e, come data di presentazione, fa fede il timbro postale di partenza.

Eventuali informazioni possono essere richieste alla Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura, Settore Sviluppo Agroindustriale, Corso Stati Uniti, 21, 10128 Torino, tel. 011/4321476.

Le domande presentate oltre il termine prescritto o prive, anche parzialmente, della documentazione prevista saranno archiviate dandone comunicazione agli interessati.

La modulistica è disponibile sul sito internet della Regione Piemonte nella sezione Agricoltura (http://www.regione.piemonte.it/cgi-bin/agri/leggi/pub/bandi.cgi).

E’ ammessa la presentazione di una sola domanda di contributo, che può riguardare anche più di una unità produttiva, per singolo beneficiario.

La presentazione delle domande da parte delle imprese interessate non comporta alcun impegno finanziario per l’Amministrazione regionale.

Gli acquisti eventualmente realizzati prima dell’approvazione del progetto sono effettuati a rischio e pericolo dell’impresa.

2. Documentazione per la presentazione delle domande.

Le ditte beneficiarie dovranno presentare:

1.     modello “Domanda di contributo” (mod. 1);

2.     nota informativa sull’impresa:

•     denominazione e ragione sociale, sede legale, anno di costituzione, localizzazione stabilimento/i, numero soci (nel caso di Società cooperative agricole), numero di dipendenti fissi e stagionali, qualifiche occupazionali;

•     breve cronistoria dell’attività aziendale;

•     settore produttivo: descrizione del mercato dei prodotti, delle ricerche di mercato svolte, degli accordi commerciali, della quantità di prodotto destinato alla trasformazione o alla commercializzazione distinta per varietà o altra tipologia e per provenienza territoriale;

•     descrizione delle strutture e impianti produttivi esistenti;

3.     nota informativa sugli investimenti:

•     individuazione degli obiettivi degli investimenti in conformità col PSR;

•     localizzazione degli investimenti;

•     descrizione degli investimenti previsti (macchine ed attrezzature e spese generali e tecniche) con l’indicazione della capacità di lavorazione annua (quantità di materia prima);

•     benefici aziendali attesi;

•     descrizione della tipologia delle imprese fornitrici la materia prima ed area di reperimento dei prodotti di base.

Tale nota informativa dovrà essere redatta in maniera argomentata e le informazioni contenute dovranno essere esaustive e dimostrabili.

4.     documentazione relativa alla situazione aziendale:

•     copia conforme all’originale dell’atto costitutivo e dello statuto;

•      certificato di iscrizione alla CCIAA attestante che il beneficiario non risulti in stato fallimentare, liquidazione amministrativa coatta, ammissione in concordato o amministrazione controllata;

•      copia del bilancio degli ultimi tre esercizi sociali con relativi allegati recanti gli estremi di deposito al Registro delle imprese della CCIAA. I titolari delle imprese che non hanno l’obbligo di deposito del bilancio dovranno presentare lo Stato patrimoniale e il Conto economico dell’impresa riferiti agli ultimi tre esercizi sociali;

•     indice di redditività dell’impresa: margine operativo lordo riferito agli ultimi 3 anni (vedere indicazioni operative al paragrafo 4.a) (mod. 2);

•     dichiarazione del legale rappresentante della ditta attestante che:

   a)     la ditta è in regola con il pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore di dipendenti e collaboratori;

   b)     la ditta è in regola con il pagamento di imposte, tasse e contributi;

•     (solo per le cooperative agricole) revisione biennale valida per l’anno 2006 oppure attestazione di Revisione redatto dai competenti organismi di vigilanza sugli enti cooperative oppure copia della dichiarazione sostitutiva resa ai sensi dell’art. 6, D.Lgs. 2 agosto 2002, n. 220, con la quale viene richiesta una urgente revisione cooperativa;

•     autoattribuzione dei punteggi (mod. 3) con documentazione probante.

5.     documentazione relativa agli investimenti:

•     dichiarazione del legale rappresentante della ditta relativamente al rispetto dei requisiti minimi in materia di ambiente igiene e benessere degli animali obbligatori per il settore di attività della ditta (mod. 4);

•     contratti e/o accordi con i produttori singoli ed associati per le materie prime e per i prodotti semilavorati. I contratti devono essere presentati anche dalle cooperative agricole per la parte di prodotto da trasformare e/o commercializzare che, di norma, viene acquistato da terzi.

Tali contratti e/o accordi devono:

a)     avere valenza giuridica ed essere registrati,

b)     avere validità almeno fino al 31/08/2011 (durata quinquennale dalla data presunta di accertamento di avvenuto acquisto),

c)     coprire il fabbisogno della materia prima e di semilavorati relativi agli investimenti oggetto di domanda. Fanno eccezione a tale contrattualizzazione i prodotti del sottobosco e i liquidi di governo dei prodotti finiti.

Qualora l’impresa disponga di contratti di fornitura registrati con scadenza antecedente a quella sopra indicata, potrà presentare i contratti in essere unitamente alla dichiarazione di impegno a prolungarne la durata. I contratti aggiornati con la nuova scadenza e registrati dovranno essere presentati all’atto della domanda di accertamento finale;

•     deliberazione del competente organo societario, conformemente alle norme di legge, che approvi gli investimenti, e la spesa relativa, per i quali è richiesto il contributo ed autorizzi il legale rappresentante, o chi per lui, a presentare domanda di finanziamento, a riscuotere il contributo e a compiere quanto ritenuto necessario dall’Amministrazione per l’espletamento della pratica;

•     titolo di possesso degli immobili nei quali devono essere collocati gli impianti, macchine ed attrezzature, la cui durata sia pari almeno a quella dei vincoli di uso e di destinazione;

•     un preventivo dettagliato in originale di ditta specializzata per ogni impianto, macchina ed attrezzatura;

•     perizia asseverata sulla congruità dei prezzi e delle quantità, relativa agli impianti, macchine ed attrezzature previste, redatta da un professionista iscritto al relativo Albo professionale, esperto della materia oggetto dell’investimento;

•     modello materie prime e semilavorati. (Mod. 5);

•     modello prodotti trasformati (Mod. 6).

La mancata presentazione, anche parziale, della documentazione sopraelencata comporta l’esclusione dal contributo con conseguente archiviazione della domanda.

La presentazione di documentazione, dati ed informazioni redatti in modo incompleto e tali da non rappresentare la situazione aziendale e dell’investimento comporta l’esclusione dal contributo con conseguente archiviazione della domanda.

3. Requisiti di ammissibilità.

a.     Conformità agli obiettivi specifici.

Gli investimenti per i quali è richiesto il contributo devono rispondere a uno o più degli obiettivi specifici della misura G del PSR:

  I     ammodernamento degli impianti di trasformazione agro-industriale;

  II     ammodernamento degli impianti di commercializzazione agro-industriale;

  III     aumento della produzione di qualità commercializzata, in particolare dei prodotti tipici e di qualità legati al territorio.

b.     Requisiti di ammissibilità delle imprese e degli investimenti.

Le imprese:

1.     devono essere in condizioni di redditività economica e in equilibrio finanziario negli ultimi tre anni;

2.     non devono trovarsi in stato fallimentare, liquidazione amministrativa coatta, ammissione in concordato o amministrazione controllata, concordato preventivo e non devono avere in corso procedimenti che possano determinare una delle predette procedure;

3.     devono rispettare i requisiti minimi in materia di igiene, ambiente e benessere degli animali delle normative obbligatorie, nazionali e comunitarie vigenti al momento della presentazione della domanda;

4.     devono essere in regola con le normative sulla sicurezza sul lavoro;

5.     devono vincolare la destinazione d’uso dei beni finanziati dalla data dell’accertamento dello stato finale dei lavori per 5 anni per impianti, macchine ed attrezzature;

6.     devono disporre di contratti e/o accordi con i produttori singoli ed associati per le materie prime e per i prodotti semilavorati, che devono coprire l’intero fabbisogno dell’impianto finanziato. I contratti devono essere presentati anche dalle cooperative agricole per la parte di prodotto da trasformare e/o commercializzare che, di norma, viene acquistato da terzi.

7.     devono essere disponibili a fornire i dati aziendali e contabili a fini statistici e per il monitoraggio fisico e finanziario;

8.     non devono aver rinunciato, a far data dal 01/01/2001, alla realizzazione di un progetto finanziato ai sensi della misura G del P.S.R., della L.R. n. 95/95 e del D.Lgs. n. 173/98 art. 13 comma 1, senza aver addotto valida motivazione ovvero non devono essere state oggetto di revoca del contributo a seguito di accertate irregolarità.

Gli investimenti devono:

1.     riguardare i prodotti di provenienza comunitaria, dell’allegato I del Trattato, esclusi i prodotti della pesca;

2.     concorrere al miglioramento della situazione dei settori di base interessati e pertanto garantire una partecipazione adeguata dei produttori di base ai vantaggi economici che da essi derivano;

3.     essere realizzabili sotto l’aspetto economico e finanziario (fattibilità), tenuto anche conto della situazione economico-finanziaria dell’impresa;

4.     mirare ad adeguare le imprese beneficiarie della presente misura alla nuova normativa in materia di ambiente igiene e benessere degli animali, ovvero alla normativa di recente introduzione; gli investimenti sono finanziabili a condizione che tale adeguamento si realizzi entro e non oltre la scadenza stabilita dalla legislazione.

c. Criteri di scelta degli investimenti.

Come riportato nel PSR misura G paragrafo 2b, “Settori interessati al sostegno degli investimenti: criteri di scelta relativamente agli investimenti destinati al miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli” secondo quanto previsto dall’art. 26 del Reg. (CE) n. 1257/99 e dall’articolo 22 par. 1 e 2 del Reg. (CE) n. 1750/99, non sono ammissibili a finanziamento, in particolare, investimenti che comportino un aumento della capacità di trasformazione e commercializzazione aziendale dei settori/sottosettori/prodotti cosiddetti sensibili.

4. Indicazioni sulla dimostrazione di alcuni requisiti di ammissibilità.

a. Redditività economica e finanziaria dell’impresa nella situazione ex ante gli investimenti.

Le imprese, al fine di dimostrare di essere in condizioni di redditività economica e di essere in equilibrio finanziario, devono esibire in sede di presentazione della domanda un indice di redditività dell’impresa, secondo le caratteristiche delle diverse imprese.

L’indice di redditività, che consente di evidenziare la capacità della gestione operativa delle imprese di produrre reddito, di reintegrare il capitale fisso consumato nel processo produttivo, di far fronte agli oneri finanziari ed al pagamento delle imposte, viene identificato con il margine operativo lordo della gestione caratteristica (collegata cioè all’attività tipica dell’azienda), calcolato relativamente agli ultimi 3 anni.

Il margine operativo lordo della gestione caratteristica viene calcolato con la seguente metodologia:

Valore aggiunto = ricavi delle vendite + altri ricavi della gestione caratteristica + variazione delle rimanenze di magazzino + immobilizzazioni per lavori interni - costi per materie prime, sussidiarie e di consumo.

Margine operativo lordo (mol) della gestione caratteristica = valore aggiunto - costi per servizi - costi per godimento beni di terzi - costi per il personale - accantonamento rischi - altri accantonamenti - oneri diversi di gestione.

Nel caso delle Società cooperative agricole, causa la particolare missione aziendale, i costi delle materie prime conferite dai soci (6.1 del Conto Economico secondo lo schema della quarta Direttiva CEE) rappresentano gli effettivi pagamenti ai soci conferenti e non i prezzi di mercato. Per il calcolo del MOL i costi delle materie prime possono essere ricalcolati con riferimento, per ciascuno dei tre anni, ai prezzi medi di mercato di prodotti omologhi effettivamente realizzati in zona. L’impresa cooperativa deve dare giustificazione della fonte da cui è tratta l’informazione sui prezzi (mercuriali della CCIAA, prezzi di riferimento fissati dalla contrattazione tra le parti, ecc.).

Perché ci sia il rispetto del requisito della redditività ex ante, il valore del MOL deve essere pari o superiore a zero nei tre anni considerati.

Nel caso in cui, anche per uno solo dei tre anni, il valore dell’indicatore (MOL) sia minore di zero, l’impresa deve corredare la domanda di documentazione probante che attesti l’accadimento di eventi congiunturali tali da aver condizionato negativamente i risultati della gestione caratteristica relativamente agli anni con MOL negativo.

b. Partecipazione adeguata dei produttori di base ai vantaggi economici che derivano dagli investimenti.

Al fine di dimostrare la ricaduta sui produttori di base dei vantaggi economici derivanti dagli investimenti, il legale rappresentante dell’impresa, e le società cooperative, per la parte di prodotto da trasformare e/o commercializzare che, di norma, viene acquistato da terzi, in sede di presentazione della domanda deve allegare i contratti e/o accordi di fornitura dei prodotti, stipulati con i produttori singoli e associati tali da coprire il fabbisogno della materia prima e di semilavorati destinati agli investimenti oggetto di domanda.

I contratti e/o accordi devono riportare almeno i seguenti elementi:

1. tipo, qualità e quantità di prodotti vincolati contratti e/o accordi;

2. riferimenti anagrafici del produttore di base o dell’associazione di produzione o del conferente (per es. ragione sociale, data di nascita, residenza o domicilio, Codice fiscale, Partita IVA ecc.);

3. durata dei contratti e degli accordi almeno fino al 31/08/2011 (durata quinquennale dalla data presunta di accertamento di avvenuto acquisto) e condizioni di rinnovo o interruzione;

4. criteri di determinazione del prezzo che garantiscano il ritiro del prodotto alle migliori condizioni di mercato;

5. tempi e modalità di consegna della materia prima e/o dei semilavorati;

6. tempi e condizioni di pagamento;

7. eventuali criteri per il pagamento dei prodotti secondo la qualità;

8. clausole di garanzia;

9. istituto al quale ricorrere per la soluzione delle controversie.

Qualora il contraente, fornitore della materia prima o dei prodotti semilavorati o dei sottoprodotti, non sia un produttore agricolo singolo o associato, il contratto deve specificare chiaramente che tali prodotti sono di provenienza comunitaria e che sono oggetto di contratti aventi caratteristiche analoghe a quelle sopra citate.

c. Requisiti minimi in materia di ambiente igiene e benessere degli animali.

I requisiti minimi in materia di ambiente igiene e benessere degli animali si intendono soddisfatti quando vi è il rispetto, da parte delle imprese beneficiarie della presente misura, delle normative obbligatorie, nazionali e comunitarie vigenti al momento della presentazione della domanda, fatte salve le eventuali deroghe concesse.

Tali requisiti saranno autocertificati da parte della impresa beneficiaria.

5. Condizioni di esclusione.

Non viene concesso il contributo alle imprese che realizzino investimenti che:

a.     contravvengano ai divieti od alle restrizioni stabiliti nelle organizzazioni comuni di mercato; in particolare, non saranno ammessi a finanziamento investimenti che comportino il superamento delle limitazioni comunitarie esistenti nei diversi settori;

b.     riguardino prodotti provenienti da paesi terzi;

c.     non rispettino i divieti, le limitazioni e le prescrizioni del PSR;

d.     non soddisfino i requisiti di ammissibilità riportati nella presente determinazione;

e.     riguardino settori o sotto-settori non previsti nel PSR;

f.     non concorrano al miglioramento della situazione dei settori di produzione agricola interessati;

g.     siano oggetto di altri finanziamenti pubblici previsti da normative regionali, nazionali e comunitarie, anche quando la sommatoria dei diversi contributi non superi le percentuali ammesse dal PSR;

h.     non garantiscano la sottoscrizione di accordi o di contratti di fornitura dei prodotti agricoli che devono coprire il 100% del fabbisogno di materia prima dell’impianto finanziato;

i.     riguardino il commercio al dettaglio;

j.     riguardino la fabbricazione e la commercializzazione di prodotti di imitazione e sostituzione del latte o dei prodotti lattiero caseari;

k.     interessino progetti di ricerca o di promozione dei prodotti agricoli.

6. Spese ammissibili.

Le spese ammissibili riguardano:

•     impianti, macchine ed attrezzature nuove, compresi i sistemi e i programmi informatici (hardware e software), gli apparecchi telefonici, il telefax e le attrezzature di laboratorio (escluso materiale di consumo) ed impianti di conservazione (es. celle frigorifere);

•     l’acquisto di veicoli specializzati per il trasporto delle materie prime dalle aziende di produzione allo stabilimento di trasformazione e commercializzazione nonché l’acquisto di veicoli e di container specializzati per il trasporto del prodotto semilavorato o finito dallo stabilimento di trasformazione e commercializzazione alle imprese della distribuzione, se destinati direttamente ed esclusivamente al trasporto dei prodotti citati, nella misura del 50% della spesa complessivamente richiesta, escluse le spese generali e tecniche;

•     le spese generali e tecniche comprendenti le spese di predisposizione e gestione della pratica, perizie, ecc. fino 2,5% delle spese ammesse a finanziamento. Sono escluse le somme relative agli acquisti di qualsiasi natura e genere.

Tutti gli investimenti oggetto di finanziamento devono essere iscritti a libro cespiti ad esclusione delle spese generali.

7. Spese non ammissibili.

Non sono ammissibili a contributo le seguenti tipologie di spesa:

a.     acquisto di terreni e fabbricati;

b.     opere edili di qualsiasi genere;

c.     impianti di servizio (es. impianto elettrico ed idraulico generali. L’allacciamento degli impianti, macchine ed attrezzature è ammesso purché compreso nella fornitura dei predetti investimenti);

d.     spese notarili, tasse e imposte;

e.     attrezzature per sale di conferenza e di esposizione dei prodotti (show room);

f.     acquisto di veicoli e di container non specializzati, di motrici di trasporto;

g.     arredi di ufficio;

h.     acquisto di imballaggi, cassoni, contenitori, barriques ecc. anche se ammortizzabili;

i.     acquisto di attrezzature normalmente ammortizzabili in un anno;

j.     noleggio di attrezzature e investimenti finanziati con leasing;

k.     investimenti immateriali;

l.     manutenzione di attrezzature e di macchinari;

m.     acquisto ed installazione di impianti, macchine ed attrezzature usati.

8. Inizio e decorrenza degli investimenti ammissibili.

Sono ammessi al contributo gli investimenti avviati a partire dalla data di presentazione della domanda.

Le fatture ed i relativi pagamenti delle spese inerenti agli investimenti, comprese quelle delle spese generali, dovranno essere successivi alla data di presentazione della domanda, pena la non ammissibilità della spesa al finanziamento.

I contratti o le ordinazioni di lavori e di forniture possono anche essere antecedenti alla data di presentazione della domanda, purché la consegna dei beni sia avvenuta successivamente alla stessa.

B. Procedure generali dell’istruttoria.

La documentazione richiesta permette la predisposizione di un unico atto che contempla tutte le fasi previste dal manuale delle procedure (doc. 162/2005 del 3/08/2005) predisposto dall’Organismo Pagatore Regionale – Finpiemonte S.p.A.

1. Istruttoria ed approvazione dei progetti.

a. Preistruttoria e approvazione delle graduatorie.

Gli Uffici regionali verificano l’ammissibilità formale e amministrativa delle domande (data di presentazione, beneficiari, completezza e regolarità della documentazione, ecc.).

Per le domande formalmente ammissibili si procederà alla valutazione del punteggio autoattribuito, dei requisiti di ammissibilità delle imprese e degli investimenti ed alla formalizzazione delle graduatorie, così come previsto al punto 10 del Bando approvato con D.G.R. n. 47-2142 del 07/02/2006, con l’individuazione della spesa massima ammissibile.

Le domande non ammissibili sono archiviate dandone motivata comunicazione alle ditte interessate mediante lettera raccomandata.

Le graduatorie sono approvate con determinazione del responsabile della Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura.

b. Istruttoria di merito.

Gli Uffici competenti completano l’istruttoria dei progetti inseriti in graduatoria per i quali sussiste la copertura finanziaria, sulla base della ripartizione delle risorse finanziarie di cui al punto 7 del Bando approvato con D.G.R. n. 47-2142 del 07/02/2006, predisponendo per ogni progetto un verbale di istruttoria che costituisce la base per la determinazione dirigenziale di approvazione.

2. Termine di ultimazione degli investimenti.

Il termine di ultimazione degli investimenti e la loro rendicontazione, come previsto dalla D.G.R. n. 47-2142 del 07/02/2006, è fissato al 30 giugno 2006 e non potrà essere prorogato.

3. Modifiche agli investimenti ammessi a finanziamento.

Le ditte beneficiarie non potranno apportare alcuna modifica al piano degli investimenti approvati e, pertanto, non sono ammesse varianti ed adattamenti tecnico economici.

Una riduzione di spesa superiore al 30% della spesa ammessa comporterà la revoca del finanziamento.

4. Anticipazioni del contributo e acconti su stato avanzamento lavori

In base a quanto disposto con DGR n. 28-2033 del 23 gennaio 2006 non è prevista l’erogazione di anticipazioni del contributo e acconti su stato avanzamento lavori.

5. Accertamento stato finale dei lavori e liquidazione del contributo.

a. Finalità dell’accertamento.

L’accertamento dello stato finale, condotto da persona diversa da quella che ha eseguito l’istruttoria, è finalizzato alla verifica tecnico amministrativa ed in particolare:

-     la conformità degli investimenti realizzati rispetto a quelli approvati ed ammessi a finanziamento;

-     la quantificazione della spesa effettivamente sostenuta sulla base della documentazione contabile consuntiva e dei giustificativi di spesa.

Le risultanze della richiesta di erogazione del contributo sono riportate in apposito verbale di liquidazione del contributo ovvero di decadenza motivata, parziale o totale.

b. Liquidazione del contributo.

La Ditta, ultimati gli investimenti, in sede di richiesta di accertamento finale degli acquisti effettuati e di liquidazione del contributo, dovrà produrre entro il termine del 30 giugno 2006 la documentazione tecnica, amministrativa e contabile di seguito riportata, giustificativa dello stato finale di tutti gli investimenti realizzati.

Il contributo relativo agli investimenti finanziati è liquidato sulla base del valore determinato in sede di istruttoria o della minor spesa accertata.

Gli Uffici competenti incaricati della liquidazione o di successivi controlli si riservano di richiedere ogni altra documentazione ritenuta necessaria al completamento dell’iter amministrativo ed accertano la regolarità delle domande di erogazione del contributo e della prescritta documentazione.

Tutti gli atti presentati alla Regione devono riportare il riferimento al PSR 2000-2006 della Regione Piemonte, Misura G “Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli” ed alla determinazione regionale di approvazione del progetto.

L’anno finanziario dell’Organismo Pagatore coincide con quello del FEOGA Sezione Garanzia ed inizia il 16 ottobre e termina il 15 ottobre dell’anno successivo.

Il Settore Politiche Comunitarie della Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura provvede alla predisposizione degli elenchi di liquidazione da trasmettere all’Organismo Pagatore.

c. Documentazione tecnica ed amministrativa.

1)     Domanda in carta semplice con richiesta di pagamento del contributo concesso indirizzata alla Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura, redatto su apposito modello;

2)     planimetria schematica degli immobili con ubicazione degli impianti e delle macchine fisse, con indicazione del numero di matricola;

3)     dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del legale rappresentante attestante che tutti gli impianti, macchine ed attrezzature sono di nuova costruzione e che sui medesimi la ditta non ha beneficiato di altri contributi pubblici di qualsiasi genere;

4)     certificato rilasciato dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di iscrizione al registro delle imprese, con vigenza, ovvero dichiarazione sostitutiva di certificazione;

5)     copia delle fatture dettagliate dalle ditte emittenti comprese quelle delle spese generali e tecniche. Le fatture devono riportare, se presente, il numero di matricola dei beni acquistati. Qualora le fatture non siano dettagliate dovrà essere allegata alle stesse documentazione atta a dimostrare il dettaglio (documentazione di trasporto, dichiarazione della ditta emittente, contratti od ordini richiamati in fattura).

Le fatture originali riguardanti il progetto devono essere annullate con la seguente dicitura:

“PSR 2000-2006 della Regione Piemonte, Dec. CE n. C(2000) 2507 del 7/09/2000 - Misura G; Progetto approvato con D.D. n. ....... del ......….”

Le fotocopie da consegnare all’Amministrazione regionale devono essere eseguite dopo l’apposizione della sopraccitata dicitura;

6)     dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del legale rappresentante della ditta beneficiaria attestante che:

-     le fatture prodotte in copia sono conformi agli originali depositati presso ....,

-     le fatture sono state regolarmente pagate per gli importi in esse indicati,

-     per le fatture stesse si è provveduto a tutti i conseguenti adempimenti fiscali previsti dalle vigenti leggi,

-     non sono state emesse su tali fatture note di accredito.

Tale dichiarazione deve riportare gli estremi identificativi delle fatture (Ditta, data, numero e imponibile);

7)     copia conforme della delibera dell’organo competente con la quale il Beneficiario si assume l’obbligo, pieno e incondizionato, di:

-     non distogliere dalla prevista destinazione per 5 anni gli impianti, macchine ed attrezzature ammesse a contributo dalla data di presentazione della richiesta di liquidazione del saldo alla Regione Piemonte;

-     richiedere preventiva autorizzazione alla Regione Piemonte per l’alienazione dei beni oggetto di finanziamento e, in caso di mancata richiesta o autorizzazione, a restituire, secondo le disposizioni vigenti, il contributo percepito maggiorato degli interessi legali.

Tali impegni sono vincolanti sia per gli eventuali nuovi soci sia per gli aventi causa.

Per le società di persone o per le ditte individuali tale atto è sostituito da una dichiarazione di impegno sottoscritta da tutti i soci.

8)     accordi e/o contratti di cessione di prodotto con validità almeno fino al 31/08/2011 (durata quinquennale dalla data presunta di accertamento di avvenuto acquisto) qualora quelli presentati all’atto della domanda non avessero durata sufficiente;

9)     n. 2 copie originali del modello di “Riepilogo dei documenti giustificativi degli investimenti realizzati”.

Il modello, debitamente compilato in ogni sua parte, deve essere timbrato e firmato in originale dal legale rappresentate della Ditta in ciascuna pagina.

Il modello deve riportare in alto a sinistra l’anagrafica della Ditta, la dicitura Piano di Sviluppo Rurale 2000 – 2006, Misura G – Regione Piemonte e il numero e data della determinazione dirigenziale di approvazione del progetto.

Il modello deve riportare la data di inizio ed ultimazione del progetto. Tale data è individuata tra la prima e l’ultima, in ordine cronologico, tra le date di inizio e fine delle installazioni e forniture degli impianti, macchine ed attrezzature, e tra le date di inizio e fine di tutti i pagamenti;

10)     eventuale documentazione specifica prescritta nella determinazione di approvazione del progetto.

d. Documentazione da conservare presso la Ditta.

Per il periodo di vincolo di destinazione d’uso degli impianti, macchine ed attrezzature finanziate, la ditta dovrà tenere, a corredo delle fatture e per eventuali controlli, la seguente documentazione:

-     documento di trasporto o od altro certificato di accompagnamento;

-     eventuale certificato di sdoganamento;

-     documentazione atta dimostrare le modalità di pagamento delle fatture relative agli investimenti finanziati;

-     contratti, ordini, conferme o quant’altro a dettaglio delle fatture rendicontate.

Durante il sopralluogo di accertamento dei lavori il beneficiario è tenuto a mettere a disposizione tutta la documentazione tecnica ed amministrativa ritenuta necessaria ai fini dell’accertamento della corretta realizzazione del progetto (libro IVA, registro dei beni ammortizzabili, estratti conto bancari da cui risulti l’addebito dell’importo delle fatture, ecc.).

6. Controlli.

La Regione Piemonte esegue il controllo in azienda dopo la richiesta di accertamento dello stato finale e prima dell’erogazione del contributo in conto capitale.

Su almeno il 5% delle richieste di accertamento dello stato finale e prima dell’erogazione del contributo viene effettuato un controllo che comprende la verifica in merito al possesso ed al mantenimento dei requisiti minimi, dei vincoli e degli obblighi certificati e conseguenti la richiesta di contributo.