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Bollettino Ufficiale n. 05 del 2 / 02 / 2006

Codice 25.6
D.D. 4 novembre 2005, n. 1724

LR 40/98-Fase di verifica della proc. di VIA iner. prog. di realizz. di difesa spondale localizz. nel Com. di Corneliano d’Alba nell’ambito di un progetto di potenz., ampliam. ed adeguam. al D.Lgs. 152/99 dell’imp. di depuraz. in fr. Canove di Govone e prog. di compl. delle condotte fogn. consortili - 4 l. pres. dall’Az. Consort.Consortile Ciclo Idrico Alba - Langhe - Roero -Esclusione dal prog. fase art.12 lr40/98

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

2. di concludere il procedimento relativo alla Fase di Verifica di compatibilità ambientale (ex art. 10- L.R. 40/1998) del progetto di realizzazione di una difesa spondale localizzata nel Comune di Corneliano d’Alba nell’ambito di un progetto di potenziamento, ampliamento ed adeguamento al D.Lgs. 152/99 dell’impianto di depurazione sito in fraz. Canove di Govone e progetto di completamento delle condotte fognarie consortili - 4° lotto e di non sottoporre il progetto alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/1998;

3. di richiedere all’Azienda Consortile Ciclo Idrico Alba - Langhe - Roero che nel corso della redazione del progetto definitivo vengano recepite le prescrizioni vincolanti nel seguito elencate, finalizzate all’ottimizzazione del progetto dal punto di vista ambientale per l’ottenimento, nella successiva fase di approvazione del progetto definitivo, dei necessari atti di consenso da parte delle Amministrazioni interessate:

a. poiché gli interventi interessano un corso d’acqua dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per limitare, durante la fase di cantiere, l’intorbidamento delle acque e soprattutto per evitare sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque.

b. Dovrà essere effettuato il ripristino compensativo delle eventuali alberature destinate al taglio;

* Prima dell’esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate, in accordo con la Provincia di Cuneo, le operazioni di allontanamento dell’ittiofauna eventualmente presente.

* Al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica, durante l’esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque del torrente Riddone attraverso la realizzazione di opere provvisionali e il cantiere dovrà essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le tempistiche relative alle operazioni di disalveo e alle deviazioni dei corsi d’acqua.

* Qualora nella redazione del progetto definitivo/esecutivo risultasse la possibilità di effettuare lo scotico di terreno vegetale nelle superfici interessate dall’intervento, si dovrà provvedere all’accantonamento, alla conservazione e al riutilizzo del terreno di scotico per la sistemazione superficiale delle aree interessate dai lavori.

* Nel progetto definitivo/esecutivo dovranno essere sviluppati adeguatamente gli interventi di ripristino ambientale delle aree degradate a seguito dell’esecuzione dei lavori. Le opere a verde dovranno essere eseguite nelle stagioni idonee (primavera ed autunno) utilizzando specie erbacee autoctone adatte alle condizioni stazionali. Dovrà inoltre essere previsto un periodo di manutenzione obbligatoria di tali opere, da svolgersi almeno nell’anno successivo alla realizzazione delle opere stesse, in modo da garantire l’attecchimento del materiale vegetale.

* Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione delle opere, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione delle opere, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.

* Considerato che lungo il torrente Riddone nell’ambito dello stesso Comune ma sulla sponda sinistra orografica è previsto un secondo intervento di consolidamento spondale si raccomanda di programmare la realizzazione delle due opere in modo da non creare situazioni di forte carica negativa sull’ambiente circostante, in particolare sul normale deflusso delle acque.

* Vengano adottate soluzioni che accanto al conglomerato cementizio-armato di progetto prevedano l’inserimento di materiali naturali tali da migliorare l’inserimento paesaggistico e da consentire anche la naturale “colonizzazione” flogistica delle opere.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Carlo Giraudo