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Bollettino Ufficiale n. 05 del 2 / 02 / 2006

Codice 25.6
D.D. 4 novembre 2005, n. 1723

L.r. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto “Eventi all. primav/estate 2005 - Interv. di sistem. idraulica ed idrogeolog. del T.Josina in loc. T. Ballerina”, da localizzarsi nel Com. di Peveragno, presentato in data 06.06.2005 dal Sindaco pro-tempore del Com. di Peveragno Sig. Carlo Toselli ricadente nella tipologia B1 13 - Esclusione del progetto dalla Fase di cui all’art.12 LR 40/98

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

2. di concludere il procedimento relativo alla Fase di Verifica di compatibilità ambientale (ex art. 10- L.R. 40/1998) del progetto: “Eventi alluvionali primavera/estate 2005 - Interventi di sistemazione idraulica ed idrogeologica del Torrente Josina in Località Tetto Ballerina”, da localizzarsi nel Comune di Peveragno (CN), presentato dal Sindaco pro-tempore del Comune di Peveragno Sig. Carlo Toselli con sede in Peveragno (CN), Piazza P. Toselli n. 30, e di non sottoporre il progetto alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/1998;

3. di richiedere al Comune di Peveragno che nel corso della redazione del progetto definitivo vengano recepite le prescrizioni vincolanti nel seguito elencate, finalizzate all’ottimizzazione del progetto dal punto di vista ambientale per l’ottenimento, nella successiva fase di approvazione dl progetto definitivo, dei necessari atti di consenso da parte delle Amministrazioni interessate:

* Poiché gli interventi in progetto interessano dei corsi d’acqua (torrente Josina e rio Gironda), dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per limitare, durante la fase di cantiere, l’intorbidamento delle acque e soprattutto per evitare sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque.

* Al termine dei lavori l’alveo dei corsi d’acqua interessati dalla realizzazione degli interventi in progetto dovrà essere ripristinato in maniera tale da presentare caratteristiche morfologiche di naturalità (quali irregolarità planimetriche del fondo, presenza residua di materiale lapideo di pezzatura rappresentativa e caratterizzante) analoghe a quelle precedenti all’intervento, in modo da non determinare effetti di “banalizzazione” dell’alveo stesso che penalizzerebbero il rapido recupero delle caratteristiche dell’habitat originario.

* Prima dell’esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate, in accordo con la Provincia di Cuneo, le operazioni di allontanamento dell’ittiofauna eventualmente presente.

* Al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica, durante l’esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque del torrente Josina e del rio Gironda attraverso la realizzazione di opere provvisionali e il cantiere dovrà essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le tempistiche relative alle operazioni di disalveo e alle deviazioni dei corsi d’acqua.

* Qualora risultasse la necessità di effettuare il taglio di vegetazione arborea, questo dovrà essere limitato al minimo indispensabile. Dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti.

* Qualora nella redazione del progetto definitivo/esecutivo risultasse la possibilità di effettuare lo scotico di terreno vegetale nelle superfici interessate dall’intervento, si dovrà provvedere all’accantonamento, alla conservazione e al riutilizzo del terreno di scotico per la sistemazione superficiale delle aree interessate dai lavori.

* Nel progetto definitivo/esecutivo dovranno essere sviluppati adeguatamente gli interventi di ripristino ambientale delle aree degradate a seguito dell’esecuzione dei lavori. Le opere a verde dovranno essere eseguite nelle stagioni idonee (primavera ed autunno) utilizzando specie erbacee autoctone adatte alle condizioni stazionali. Dovrà inoltre essere previsto un periodo di manutenzione obbligatoria di tali opere, da svolgersi almeno nell’anno successivo alla realizzazione delle opere stesse, in modo da garantire l’attecchimento del materiale vegetale.

* Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione delle opere, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione delle opere, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.

* Qualora possibile nella fase di progettazione definitiva vengano adottate tecniche di ingegneria naturalistica, che sono meno impattanti di quelle tradizionali del punto di vista visivo oltre che più rispettose delle esigenze ecologiche;

* Vengano adottate tutte le precauzioni atte a limitare durante i lavori l’intorbidamento delle acque e ad evitare sversamenti accidentali di materiali, in modo da ridurre le possibilità di inquinamento delle acque e, a tutela della fauna ittica, che durante la fase di cantiere sia garantito il libero deflusso delle acque; inoltre il taglio della vegetazione arborea ripariale dovrà essere limitato al minimo indispensabile, e praticato esclusivamente laddove lo si dimostri assolutamente necessario.

* Nella fase di progettazione definitiva venga redatta una relazione geologica che contenga, un’analisi dettagliata della situazione geologica, geomorfologia, e idrogeologica locale, e delle possibili interferenze delle opere in progetto in particolare con la dinamica torrentizia.

* Si ritiene opportuno integrare l’intervento di Tetti Ballerina con un’opera di protezione in sponda destra ai piedi del riempimento fra i due ponti.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Carlo Giraudo