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Bollettino Ufficiale n. 04 del 26 / 01 / 2006

Deliberazione della Giunta Regionale 19 dicembre 2005, n. 42-1831

Approvazione del documento contenente le “Linee di indirizzo programmatico e procedurale per la predisposizione del Piano strategico regionale per il Turismo”

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di promuovere la predisposizione del “Piano strategico regionale per il Turismo”;

di approvare il documento contenente le “Linee di indirizzo programmatico e procedurale per la predisposizione del Piano strategico regionale per il Turismo”, allegato e parte integrante della presente deliberazione (Allegato 1);

di consentire l’eventuale modifica e integrazione del “Documento” allegato con provvedimenti successivi nel caso in cui si renda necessario un aggiornamento dei suoi contenuti.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8 R/2002

(omissis)

Allegato

Linee di indirizzo programmatico e procedurale per la definizione del Piano strategico regionale per il Turismo

1. Il quadro di riferimento

1.1 Orientamenti per le politiche turistiche

Il programma del nuovo governo regionale assegna al turismo un ruolo di rilevanza nel processo di diversificazione e di rilancio dell’economia, coerentemente con le finalità strategiche che l’Unione Europea assegna a questo settore nell’ambito delle proprie politiche di sviluppo e di sostegno, nonché sottolinea la competenza esclusiva delle Regioni in tale materia, condizione che consente di incidere in maniera significativa nella programmazione e nella promozione di questo importante comparto produttivo.

Il programma di governo regionale sottolinea come il contributo del turismo all’economia debba avvenire secondo logiche di sostenibilità dello sviluppo e, a tal proposito, è utile richiamare gli indirizzi recentemente definiti dallo specifico “Gruppo per la sostenibilità del Turismo Europeo” (GST) che, in attuazione della Comunicazione del 21/11/2003 “Orientamenti di base per la sostenibilità del turismo”, auspica:

- lo sviluppo di prodotti e di servizi fondati su modelli sostenibili di produzione e di consumo;

- la promozione della responsabilità sociale delle imprese, del dialogo e della cooperazione tra operatori pubblici e privati;

- il sostegno allo scambio di buone pratiche all’interno delle strategie e delle attività imprenditoriali per migliorare le prestazioni e la competitività nel mercato globale.

La questione della sostenibilità dello sviluppo, intesa quale mantenimento nel tempo delle risorse e dei valori ambientali e culturali dei territori, è inoltre specificamente richiamata e sostenuta nel Documento Strategico Preliminare Regionale 2007-2013 approvato dalla Giunta regionale (D.G.R. 1°/8/2005 n. 63-655) nell’ambito delle “Linee guida per l’elaborazione del Quadro Strategico Nazionale per la politica di Coesione 2007-20013 - Prima Fase”.

Il Documento di Programmazione Finanziaria ed Economica Regionale 2006-2008, recentemente adottato dalla Giunta regionale, sottolinea come anche per il turismo la complessità del sistema e la grande sfida di competitività che il Piemonte deve affrontare impongano il rilancio di una politica di indirizzo strategico e di programmazione.

Il processo di sostegno allo sviluppo turistico regionale in senso economico -sostenibile e con finalità di integrazione e di diversificazione produttiva va perseguito in stretta collaborazione con il territorio e, in particolare, con gli Enti locali che lo rappresentano istituzionalmente, in primo luogo con le Province raccordando e sostenendo l’azione regionale con la programmazione d’area di queste ultime .

L’impegno regionale a favore del turismo si inserisce tra l’altro nel particolare e assolutamente unico contesto attuale che vede il Piemonte sede delle prossime e ormai vicine Olimpiadi invernali di Torino 2006.

Il turismo piemontese gode infatti dell’opportunità eccezionale di beneficiare degli effetti connessi con l’organizzazione e lo svolgimento dell’evento olimpico e con quanto questo produrrà nel periodo successivo sull’immagine e sulla capacità attrattiva della regione.

La gestione dell’eredità olimpica in senso lato - che vede la Regione impegnata in prima linea - deve comunque trovare collocazione e integrazione con le politiche strutturali di sostegno e di crescita del turismo perseguite a favore del sistema turistico regionale complessivo.

1.2 Quadro di riferimento statistico

Le performance positive registrate nella regione dalle statistiche ufficiali del comparto turistico relative al 2004, in controtendenza con gli andamenti nazionali, sono in parte spiegabili con l’effetto volano dell’evento olimpico ma gli stessi dati manifestano la debolezza strutturale del settore turistico nella regione.

Gli arrivi e le presenze nel 2004 sono incrementati nella regione, nel confronto con il 2003, rispettivamente del 2,23% e del 4,44% anche in relazione ad un incremento di posti letto del 2,83%.

Questi valori si inseriscono peraltro in un trend regionale positivo che perdura dall’anno 2000: gli incrementi 2000-2004 infatti di arrivi, presenze e posti letto registrano rispettivamente +13,43%, +15,44% e +8,04%.

Gli arrivi e le presenze registrati nel 2004 costituiscono inoltre in termini assoluti i valori più alti registrati dal 1990 ad oggi (2.872.642 arrivi; 9.341.598 presenze).

Se da un lato gli andamenti statistici connessi con i flussi e con l’offerta turistica risultano favorevoli, dall’altro gli indicatori che meglio evidenziano il rapporto tra flussi e uso del patrimonio ricettivo (permanenza media dei turisti e utilizzo medio delle strutture ricettive) evidenziano complessivamente criticità gestionali del sistema dell’offerta.

Questa debolezza, se non superata, rischia di compromettere lo sviluppo quantitativo e il rinnovamento qualitativo che l’offerta ricettiva, in particolare quella alberghiera, ha registrato nell’ultimo quinquennio.

Bassi fatturati e insufficienza nei profitti si ripercuoteranno inevitabilmente sulla capacità di re-investire da parte degli operatori sul proprio patrimonio ricettivo in termini di manutenzione e potenziamento dei servizi complementari, causando un impoverimento qualitativo dell’offerta e minando uno degli elementi strutturali del prodotto turistico.

Il basso tasso di occupazione ricettiva è in stretta connessione con la dimensione “stagionale” del turismo nella regione che concentrandosi nelle aree montane, sui laghi, nelle aree collinari d’eccellenza (Langhe) e nella città di Torino risente fortemente dei fattori climatici.

Infine un breve riferimento alla provenienza dei flussi turistici. Il 58% degli arrivi in Piemonte nel 2004 è italiano anche se è normale che in un’economia sviluppata prevalga il turismo interno mentre, tra le provenienze straniere, prevalgono quelle dalla Germania (10%).

Considerato quanto appena affermato in merito alle ragioni della prevalenza del turismo interno sorprende, rispetto ad una visione regionalista dell’Europa, che siano molto basse le provenienze dalla Francia e dalla Svizzera, o meglio dalle regioni confinanti di questi paesi che, peraltro, sono dirette competitor del Piemonte per alcuni prodotti turistici (montagna, laghi).

Il confronto statistico con l’Italia nel suo complesso nonché con le altre Regioni, relativo all’anno 2004, evidenzia per il Piemonte valori percentuali riferiti agli arrivi e alle presenze turistiche piuttosto modesti; rispetto al totale nazionale, infatti, gli arrivi del Piemonte si attestano sul 3,3% mentre le presenze salgono al 2,7%, al di sotto del valore medio calcolato sull’insieme delle Regioni pari, per entrambi gli indicatori, al 5%.

Il Piemonte risulta al 13° posto nella graduatoria regionale degli arrivi e al 9° in quella delle presenze.

La permanenza media dei turisti in Piemonte, pari a 3,2 gg, è al di sotto della media nazionale (4,2 gg) ma risulta comunque decisamente maggiore di quella della vicina Lombardia (2,79%) e non così distaccata di quella di regioni tradizionalmente classificate come turistiche (Valle d’Aosta 3,87 gg , Toscana 3,65 gg,).

L’andamento positivo registrato dal turismo piemontese nell’ultimo quinquennio si riflette invece anche nel confronto nazionale e con le altre Regioni.

A fronte di una variazione media 2003-2004 degli arrivi e delle presenze, a livello nazionale, pari a + 2,1% (arrivi) e a - 0,9% (presenze), il Piemonte fa registrare rispettivamente +2,2% (valore allineato alla media) e +4,5%.

L’ottima performance registrata dalla variazione 2003-2004 delle presenze colloca il Piemonte non solo tra le Regioni con i maggiori incrementi del periodo ma lo pone in contro tendenza rispetto a ben 13 Regioni su 20 che registrano valori negativi.

Esaminando invece le performance statistiche 2004 del turismo piemontese nella loro articolazione sub-regionale ovvero per ambiti di rilevanza turistica (corrispondenti ai territori delle 11 Aziende Turistiche Locali - ATL ) si ha conferma di come l’effetto olimpico abbia beneficiato soprattutto Torino e la sua area metropolitana (arrivi +6,75 e presenze +14,66 rispetto al 2003); meno evidente e persino contraddittorio invece nelle Montagne olimpiche (arrivi -1,80% e presenze +3,43).

Molto significativi gli incrementi delle Langhe/Roero e dell’alessandrino (rispettivamente: arrivi +11,21% e +8,21%; presenze +10,63% e +12,21%). Segnali fortemente negativi invece nelle ATL di Novara (arrivi -2,61%; presenze -8,41%), Distretto dei Laghi (-1,24% e -1,35%) e Cuneese (-0,92% e -0,62%).

Valori positivi discretamente buoni nelle restanti ATL.

(N.B. I dati utilizzati sono frutto di elaborazioni a cura dell’Osservatorio Turistico regionale).

1.3 Il “piano di azioni” a favore del turismo

Il quadro di riferimento delineato, quello politico-strategico e quello statistico-quantitativo, costituisce la premessa per la definizione di un “piano di azioni” da parte della Regione che contribuisca allo sviluppo e al sostegno del turismo inteso quale comparto economico dotato di una propria configurazione strutturale nel sistema produttivo della regione, in grado di integrare e, in alcuni casi, di assumere carattere trainante dell’economia locale.

Nel “piano di azioni” confluirà l’insieme delle iniziative che la Regione intende mettere in atto a favore del turismo sul fronte:

a) programmatico e di indirizzo strategico;

b) normativo e disciplinare;

c) della qualificazione dell’offerta, dei servizi e delle professionalità turistiche;

d) del sostegno agli investimenti strutturali e infrastrutturali;

e) della promozione e del sostegno del partenariato pubblico-privato e della cooperazione tra gli operatori del settore;

f) del miglioramento e dell’adeguamento del sistema dell’informazione e dell’accoglienza turistica;

g) del design dei prodotti turistici;

h) del marketing e della promozione nazionale e internazionale.

2. Il Piano strategico regionale per il Turismo

Il presente documento, in particolare, delinea finalità, contenuti e procedure per la predisposizione di un Piano strategico regionale per il Turismo (PSRT).

Il Piano strategico costituisce l’iniziativa “quadro” del “piano di azioni” (a) e oltre ai propri specifici obiettivi è finalizzato a definire le linee di indirizzo programmatico e strategico utili ad orientare anche le iniziative da mettere a punto negli ambiti di intervento individuati (b, c, d, e, f, g, h).

Il Piano infatti, secondo i casi, individuerà e realizzerà direttamente azioni inerenti gli ambiti di intervento sopra definiti e/o costituirà il riferimento programmatico per la definizione e l’attuazione di specifiche azioni.

2.1 .Finalità del PSRT

In particolare il Piano strategico regionale per il Turismo costituirà lo strumento attraverso cui:

* mettere a punto una visione strategica dello sviluppo turistico e di posizionamento della regione sul mercato turistico, fortemente condivisa da e con tutti gli attori interessati, pubblici e privati, compresi i residenti;

* promuovere un processo di programmazione e di pianificazione dello sviluppo turistico fondato:

- sulla valutazione del sistema dell’offerta e di altri fattori collegati;

- sulla partecipazione organizzata degli attori coinvolti a vario titolo, supportato dalla presenza di esperti, in particolare per quanto concerne l’inserimento di tale processo di sviluppo nel contesto internazionale;

* definire e sviluppare prodotti turistici coerenti con la realtà regionale e le sue potenzialità, adeguati alle aspettative della domanda a cui si rivolgono, in grado di “conquistare” quote del mercato turistico italiano, europeo e internazionale;

* definire le linee strategiche e operative delle campagne marketing, di promozione e di comunicazione turistica della Regione a favore dei prodotti individuati e da sostenere.

Preliminarmente alla predisposizione del PSRT saranno definite azioni promozionali specifiche finalizzate ad ottimizzare l’effetto olimpico sul turismo regionale.

L’obiettivo di breve termine è infatti quello di sfruttare al meglio la congiuntura favorevole che l’evento olimpico determina a favore del turismo piemontese per impostare su tale terreno le strategie di sviluppo del PSRT.

Nell’ambito di questo particolare frangente congiunturale anche nell’avvio delle attività finalizzate alla definizione del PSRT verrà data priorità a quelle aree e/o i prodotti turistici che manifestano le maggiori criticità.

2.2 Contenuti del PSRT: I prodotti turistici

Da una prima analisi delle caratteristiche principali del turismo in Piemonte effettuata sia sui dati statistici ufficiali relativi all’offerta e alla domanda, sia dalla conoscenza empirica del fenomeno con l’ausilio di esperti del settore, è possibile effettuare una prima individuazione dei “temi” portanti del PSRT .

Si tratta, secondo i casi, di aree geografiche turisticamente rilevanti del territorio regionale su cui sviluppare Piani d’area riferiti a:

* Laghi

* Montagna

* Colline

* Torino

e di sistemi e opportunità di offerta su cui sviluppare Piani prodotto incentrati su:

* Eventi Speciali

* Congressuale

* Termale e Benessere

a cui si aggiungono Enogastronomia e Golf quali componenti integrative di qualità dei prodotti turistici oggetto del PSRT.

Tra le componenti dell’offerta da considerare è da comprendere anche il sistema delle Residenze Sabaude anche se, operativamente, occorrerà valutare la compatibilità delle iniziative da assumere con l’avanzamento delle attività finalizzate al restauro e al recupero funzionale dei beni che compongono tale sistema.

Gli obiettivi del PSRT elencati nel paragrafo precedente costituiscono la “griglia” di lavoro che verrà utilizzata, in questa prima stesura del Piano, nella predisposizione dei Piani d’area e dei Piani prodotto.

Il Piano strategico regionale per il Turismo sarà pertanto formato, secondo i casi, da Piani strategici d’Area e da Piani di prodotto che si integrano reciprocamente.

In tutti i casi le analisi e le valutazioni nonché le proposte operative che scaturiranno dal Piano considereranno queste casistiche secondo un’ottica di mercato, cioè dal punto di vista dei potenziali consumatori, mettendo a confronto le peculiarità e le potenzialità dell’offerta nei vari contesti con le caratteristiche identificative dei vari target (fascia d’età, capacità e propensione alla spesa, livello culturale, hobby, provenienza, ....)

Le caratteristiche principali delle componenti d’offerta che costituiscono gli oggetti dei Piani d’area e dei Piani prodotto individuati sono le seguenti.

* Laghi

Corrisponde a quel prodotto turistico la cui componente principale di offerta è rappresentata dal sistema turistico dei Laghi Maggiore e d’Orta comprensivo oltre che della risorsa “laghi” anche di altre componenti dell’offerta turistica di quel territorio (montagna, collina, pianura, Ticino...)

* Montagna

Corrisponde complessivamente a quel prodotto turistico la cui componente principale di offerta è rappresentata dall’arco alpino piemontese. Nell’affrontare tale prodotto sarà necessario distinguere tra il “consumo” invernale della montagna (stazioni di sport invernali) e quello estivo (natura, escursionismo, sport...) affrontando, in particolare, il difficile ma necessario rapporto tra le due componenti stagionali di questo prodotto.

Nell’ambito delle attività del Piano si potrà procedere a ulteriori scomposizioni di tale prodotto data la “dimensione” di tale prodotto sia in termini di target interessati, sia di offerta territoriale.

* Colline

Corrisponde complessivamente a quel prodotto turistico la cui componente principale di offerta è rappresentata dal territorio collinare della regione. Il focus di tale prodotto, su cui si concentrerà prevalentemente il Piano, sarà costituito dal sistema di offerta delle Langhe/Roero e del Monferrato ma altre componenti geografiche di tale prodotto (colline del novarese, eporediese, biellese e vercellese) potranno trovare collocazione e integrarsi con altri prodotti (Laghi, enogastronomia...).

* Torino

Corrisponde a quel prodotto turistico la cui componente principale di offerta è rappresentata dalla città di Torino e dalla sua Area Metropolitana. I focus di tale prodotto, sui quali si concentrerà prevalentemente il Piano, saranno costituiti dal sistema dell’offerta congressuale della Città (vd. punto successivo) e dalle connessioni con i prodotti rappresentati dagli Eventi Speciali, dal sistema/circuito delle Residenze sabaude, dalle opportunità di “consumo turistico” che la Città capoluogo della regione, in quanto tale, offre anche in termini di “brevi soggiorni” (short break).

* Eventi Speciali

L’organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2006 in Piemonte potrà consentire, sia per i rilevanti investimenti infrastrutturali e strutturali nell’area di Torino e nelle vallate olimpiche, sia per le ricadute che l’evento determinerà sull’immagine internazionale del Capoluogo e della regione, di promuovere Eventi Speciali di varia natura (sportivi, culturali e di spettacolo, espositivi e commerciali); il Piano approfondirà l’analisi delle potenzialità di questo prodotto e della sua gestione in ottica turistico-manageriale.

* Congressuale

Corrisponde complessivamente a quel prodotto turistico la cui componente principale di offerta è rappresentata dai centri e dagli alberghi congressuali presenti sul territorio regionale. Il focus di tale prodotto, su cui si concentrerà prevalentemente il Piano, sarà costituito dal sistema di offerta congressuale presente nella città di Torino e nell’Area Metropolitana, nell’area dei Laghi e nella città di Novara.

Ciò comunque non esclude che l’offerta congressuale di alcune località, diverse da quelle citate, non trovi valorizzazione nell’ambito di altri prodotti turistici (Montagna, Langhe,....)

* Il Termale e il Benessere

Corrisponde complessivamente a quel prodotto turistico la cui componente principale di offerta è rappresentata dal sistema termale piemontese, con particolare riferimento alla stazione di Acqui Terme e alle località termali cuneesi e dell’Ossola .Quest’offerta oltre alla componente terapeutica comprende e si integra con l’offerta di strutture e di servizi per il benessere della persona anche non direttamente collegati alla risorsa termale. Il Piano affronterà complessivamente le diverse componenti di tale offerta valutandone le autonome potenzialità di prodotto turistico nonché le possibili connessioni con altri prodotti (ad es. Laghi-Benessere), approfondendo le specifiche problematiche di gestione.

Ad integrazione dei prodotti turistici sopra descritti si aggiungono le seguenti componenti d’offerta integrative.

* Golf

Corrisponde complessivamente a quel prodotto turistico la cui componente principale di offerta è rappresentata dai campi da golf (minimo 18 buche) distribuiti sul territorio regionale. Il Piano approfondirà le problematiche e le proposte specifiche per questo prodotto considerando quest’ultimo sia come prodotto a se stante, sia come componente di qualità di altri prodotti turistici (Congressuale, Laghi, Montagna...)

* Enogastronomia

Corrisponde complessivamente a quel prodotto turistico la cui componente principale di offerta è rappresentata dal sistema della ristorazione e della produzione vinicola di qualità della regione nonché dalle produzioni agricole, casearie, dolciarie ecc. tipiche e qualificate presenti sul territorio. L’Enogastronomia rappresenterà, nell’ambito delle elaborazioni del Piano, soprattutto una componente di eccellenza da contemplare in tutti i prodotti turistici considerati anche se con intensità diversa secondo i casi. Nel prodotto “Collina - Langhe/Roero e Monferrato” infatti ne costituirà la componente principale.

Per quanto concerne invece le “Residenze Sabaude” - seppur nei limiti di operatività immediata sopra specificati - si tratta di un prodotto la cui componente principale di offerta è rappresentata dal sistema/circuito dei Castelli, Regge, Palazzine e Ville reali di epoca Sabauda, concentrate prevalentemente nell’area torinese e con estensione al Canavese e al Cuneese.

La componente culturale e artistica di tale patrimonio sarà considerata dal Piano sia in funzione delle proprie autonome potenzialità di prodotto turistico, sia delle possibili connessioni con altri prodotti quali la Montagna, le Colline (Langhe, Canavese,) oltre a Torino, il Congressuale, ecc.

Le iniziative inerenti tale prodotto turistico saranno definite concordemente con la Direzione regionale Beni Culturali.

L’intero sistema dei beni culturali della regione costituirà comunque componente di grande rilievo nella definizione dei Piani strategici d’Area e dei Piani di prodotto.

2.3 La metodologia

Il metodo che la Regione intende applicare per la predisposizione del PSRT è quello che adotta un processo di costruzione del Piano cosiddetto “dal basso” (bottom up).

Il Piano infatti verrà definito attraverso un’intensa e continua attività di confronto con i soggetti che, a vario titolo, direttamente e indirettamente, contribuiscono allo sviluppo turistico della regione e, in particolare, dei prodotti turistici.

Il Piano infatti costituirà la sintesi strategica dei contributi di idee, di conoscenza, di esempi di buone pratiche, delle analisi sull’offerta e di mercato nonché delle istanze che gli attori del territorio da un lato e il pool di esperti, coadiuvati dalle strutture regionali dall’altro, metteranno a disposizione nel corso del processo di partecipazione.

Operativamente, in linea generale, il processo di costruzione partecipata del PSRT prevede:

* la costituzione di un Comitato di coordinamento e di indirizzo composto dagli incaricati delle strutture regionali competenti e dell’Osservatorio turistico regionale nonché dagli esperti incaricati, presieduto dall’Assessore regionale al Turismo;

* l’organizzazione di incontri preparatori tra il Comitato di coordinamento e di indirizzo con gli Amministratori locali, in particolare con quelli delle Province;

* la costituzione di panel di discussione, aperti a opinion leader e ai principali attori pubblici e privati, che unitamente agli esperti incaricati e ai componenti del Comitato di coordinamento formulino, sulla base delle elaborazioni delle task force, le ipotesi strategiche per i vari prodotti turistici che confluiranno nel PSRT; si prevede, in linea generale, la costituzione di panel di discussione per ciascun Piano d’area oltre a un Panel regionale.

* la costituzione di gruppi di lavoro territoriali e tematici, da riunire periodicamente per le attività di elaborazione e di confronto di cui sopra, a cui partecipano tutti gli attori del territorio interessati con il fine di dibattere, segnalare e proporre idee utili alla formazione e allo sviluppo dei prodotti turistici di riferimento per l’area interessata (vd. punto 2.2 ); in capo ai gruppi di lavoro sono, di volta in volta, individuati i rispettivi moderatori, scelti tra i componenti del Comitato di coordinamento, o tra i componenti dei panel di cui sopra;

* la costituzione di task force composte da una rappresentanza selezionata e significativa dei partecipanti ai gruppi di lavoro (operatori pubblici-privati esperti di settore) oltre agli esperti incaricati e ai componenti del Comitato di coordinamento, che hanno il compito di approfondire e sviluppare le problematiche inerenti ciascun prodotto turistico considerato fornendo analisi, valutazioni, esempi di buone pratiche, ecc.

* il risultato del processo di cui sopra sarà l’individuazione degli elementi che consentono di dare origine a nuovi prodotti turistici o di migliorare/potenziare quelli esistenti, secondo criteri di coerenza con le vocazioni dei territori e le potenzialità dell’offerta - da integrare eventualmente con nuovi investimenti nell’offerta, nei servizi e nell’organizzazione turistica - da promuovere e sostenere con specifiche azioni di marketing e di promozione sui mercati di riferimento.

2.4 Enti, strutture e soggetti coinvolti

Le Province piemontesi assumono un ruolo centrale nel processo di formazione del PRST. E’ con le Amministrazioni Provinciali che la Regione si confronta per la definizione degli obiettivi strategici nonché mette a punto gli obiettivi “di prodotto” specifici per ognuno di questi.

Le Province saranno inoltre coinvolte nell’organizzazione delle fasi del processo di pianificazione come sopra delineate e costituiranno componente stabile delle varie strutture di lavoro previste in ognuna di queste.

Un ruolo analogo a quello delle province avrà, in relazione ai “prodotti turistici” considerati o alle componenti di questi, la Città di Torino.

Il coordinamento e il supporto scientifico alla predisposizione del PRST sarà fornito da esperti di livello internazionale, di riconosciuta ed elevata competenza in materia di turismo. Il pool di esperti sarà composto da professionalità e competenze specialistiche provenienti da organismi internazionali di settore, dal mondo universitario e dal privato.

Le attività di analisi delle componenti dell’offerta e della domanda turistica saranno svolte, in via preferenziale, dall’Osservatorio Turistico Regionale in collaborazione con le strutture incaricate della Direzione regionale Turismo Sport, nel cui ambito verrà individuata la Segreteria tecnica.

In relazione ai temi e alle problematiche affrontate ci si avvarrà della collaborazione delle Direzioni regionali interessate, dell’ATR (Agenzia Turistica Regionale) e degli enti strumentali della Regione in relazione alle specifiche competenze.

Per il supporto alle attività e alle elaborazioni svolte dalle strutture di lavoro previste nelle varie fasi di formazione del Piano ci si avvarrà dell’Università (in particolare Università di Torino e Università del Piemonte Orientale), in stretto rapporto con gli esperti incaricati e con il Comitato di coordinamento e di indirizzo.

Le Aziende Turistiche Locali parteciperanno anch’esse al processo di formazione del PRST fornendo il loro contributo di conoscenza e di esperienza sul territorio, nell’ambito delle strutture di lavoro previste, nella definizione degli obiettivi “di prodotto”, nell’analisi dei contesti turistici di riferimento, nell’organizzazione operativa delle fasi attraverso cui si origina il Piano regionale.

2.5 Tempi

Lo schema di Piano strategico regionale per il Turismo sarà predisposto entro settembre 2006 e adottato dalla Giunta regionale.

Lo schema di Piano sarà presentato sul territorio regionale affinché possano essere espresse e raccolte le osservazioni e i rilievi del caso anche al fine di apportare le opportune modifiche e integrazioni.

Successivamente si procederà all’approvazione definitiva del Piano strategico da parte del Consiglio Regionale.

2.6 Validità del Piano Strategico

Il Piano strategico regionale per il Turismo avrà durata coincidente con quella dell’attuale legislatura e potrà essere oggetto di revisioni e aggiornamenti nonché integrazioni periodiche.

La Regione effettuerà il monitoraggio sul PSRT al fine di verificarne nel tempo sia l’adeguatezza in relazione al mutare delle condizioni dei mercati turistici di riferimento e delle opportunità di offerta, sia la coerenza e l’efficacia delle iniziative assunte in attuazione dello stesso.

Gli atti di programmazione settoriale in materia di turismo (Programmi di promozione della domanda; di sostegno dell’offerta; ecc) e di gestione attuativa di questi ultimi dovranno essere coerenti alle finalità, agli obiettivi e ai contenuti del Piano strategico regionale per il Turismo.

Le presenti “Linee di indirizzo programmatico e procedurale per la definizione del Piano strategico regionale per il Turismo” possono essere modificate e integrate.

Torino, dicembre 2005