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Bollettino Ufficiale n. 01 del 05 / 01 / 2006

Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2005, n. 115-1667

Bilancio Ambientale. Definizione del cronoprogramma di attivita’ e del gruppo di lavoro per la messa a regime di un sistema di contabilita’ ambientale volto alla redazione dei documenti di bilancio ambientale

A relazione del Vicepresidente Susta e dell’Assessore De Ruggiero:

L’Unione Europea, col Trattato di Maastricht, poi con la Carta dei diritti di Nizza e ancora con la Convenzione per il nuovo Trattato Costituzionale dell’Europa allargata, ha inserito lo sviluppo sostenibile tra i suoi principi fondamentali.

Il disegno di legge 6251/99, “Legge quadro in materia di contabilità ambientale dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali”, attualmente all’esame delle commissioni parlamentari e che recepisce quanto approvato nel 1995 dal Parlamento Europeo in materia di indicatori ambientali e contabilità verde nazionale, prevede l’obbligo di redigere bilanci ambientali “satellite” accanto e contestualmente a quelli ordinari.

Nell’ottobre del 2001 si è avviato il primo progetto europeo di contabilità ambientale applicata agli enti locali, denominato CLEAR (City and Local Environmental Accounting and Reporting - Progetto per la contabilità e il report ambientali di città e comunità locali), che, raccogliendo le raccomandazioni contenute nel V Programma d’azione dell’Unione europea in materia di ambiente, prevedeva la realizzazione e l’approvazione di “bilanci verdi” da parte di un campione significativo di Comuni e Province. Il progetto, cofinanziato al 50% dalla Commissione europea nell’ambito del programma LIFE-AMBIENTE e a cui hanno partecipato diciotto tra Province e Comuni, con il coordinamento territoriale assicurato dalla Regione Emilia Romagna, si è positivamente concluso nel 2003 con l’approvazione del bilancio ambientale previsionale per il 2004 da parte di ciascuno degli Enti partecipanti e, per alcuni di questi, del bilancio ambientale consuntivo per gli anni 2001/2002.

La Regione Piemonte, riconoscendo la centralità della questione ambientale nei processi di governo dell’economia e del territorio e la necessità di rendere le politiche per l’ambiente organiche e trasversali ai vari settori - secondo una visione unitaria dei problemi ambientali che prescinde dai singoli particolarismi che li generano - ritiene opportuno approfondire le tematiche sopra evidenziate sviluppando un sistema di contabilità ambientale che, in un’ottica di informazione/partecipazione della cittadinanza e coerentemente con i principi dello sviluppo sostenibile posti a cardine delle politiche ambientali comunitarie, permetta un’adeguata programmazione degli interventi in campo ambientale nonché una corretta misurazione e comunicazione delle loro ricadute.

A tal fine, la Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, anche a seguito di un’attenta ricognizione delle esperienze maturate nell’ambito del progetto CLEAR condotta attraverso una serie di incontri di propri funzionari con taluni degli enti coinvolti (Comune di Ferrara, Provincia di Torino e Regione Emilia-Romagna), ha predisposto un cronoprogramma di attività finalizzato alla costruzione del sistema di contabilità ambientale regionale ed alla redazione/approvazione, nel corso del 2006, dei documenti di Bilancio Ambientale che da questo scaturiscono (consuntivo 2005 e previsionale 2007). Il cronoprogramma è di seguito descritto.

Fase 1 (dicembre 2005 - gennaio 2006)

Analisi, da parte dei funzionari della Direzione Tutela e Risanamento Ambientale, della Direzione Bilanci e Finanze e della Struttura Speciale Controllo di Gestione, dei piani di lavoro dei dirigenti di settore, degli obiettivi in essi contenuti e delle risorse finanziarie assegnate per la loro realizzazione. Stesura di un primo elenco di piani e obiettivi a “rilevanza ambientale”, degli indicatori e target ambientali da associare ad essi, nonché delle risorse finanziarie stanziate.

Fase 2 (gennaio-febbraio 2006)

Serie di incontri con i singoli dirigenti volti alla validazione delle valutazioni fatte nella fase precedente ed alla scelta degli indicatori da utilizzarsi per le singole politiche ambientali.

Fase 3 (marzo-aprile 2006)

Riclassificazione delle singole politiche regionali (di cui si è riconosciuta la valenza ambientale nella fase precedente) in ambiti di rendicontazione, che rappresentano i temi su cui la Regione Piemonte intende rendere conto delle politiche intraprese e dei risultati con esse raggiunti. I diversi ambiti di rendicontazione sono poi raggruppati in macro-settori di competenza, che rappresentano la base del sistema di accountability.

Fase 4 (aprile-giugno 2006)

Rendicontazione delle attività svolte, degli obiettivi raggiunti e delle risorse finanziarie impegnate nell’anno precedente e redazione del Bilancio Consuntivo 2005.

Fase 5 (luglio-dicembre 2006)

Programmazione, anche sulla base del rendiconto dell’anno precedente, delle politiche ambientali e delle relative risorse finanziarie per l’anno successivo e redazione del Bilancio di Previsione 2007; in questa e nella precedente fase si prevede la partecipazione attiva dei portatori di interesse in un’ottica di trasparenza e condivisione delle politiche ambientali tanto nella fase di definizione quanto in quella di diffusione e discussione dei risultati conseguiti.

L’iter approvativo dei documenti di Bilancio Ambientale dovrà essere lo stesso di quello adottato per il bilancio finanziario annualmente adottato dall’Ente.

Per lo svolgimento delle attività descritte, in considerazione delle competenze coinvolte, si ritiene di dover individuare un gruppo di lavoro interno così composto:

- due funzionari della Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti con competenze in materia di bilancio, affiancati da un’altra risorsa della Direzione per i collegamenti con la ragioneria;

- un funzionario della Direzione Bilanci e Finanze per i necessari collegamenti tra le due direzioni nella fase di predisposizione e redazione del Bilancio Ambientale;

- un funzionario della Struttura speciale Controllo di Gestione per l’attività di monitoraggio delle azioni intraprese;

a cui saranno affiancati altri funzionari delle Direzioni regionali di volta in volta individuate, a seconda delle esigenze operative e di intesa con i rispettivi direttori responsabili, dal predetto gruppo di lavoro.

Si prevede inoltre, a supporto del gruppo di lavoro interno, l’apporto professionale di un consulente esterno esperto in materia di contabilità ambientale.

Tutto ciò premesso;

la Giunta regionale, unanime,

vista la legge regionale 8 agosto 1997, n. 51

vista la legge regionale 23 gennaio 1988, n. 6

delibera

1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, il cronoprogramma ed il gruppo di lavoro così come descritti nel preambolo;

2. di individuare il seguente gruppo di lavoro interno:

- due funzionari della Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti con competenze in materia di bilancio, affiancati da un’altra risorsa della Direzione per i collegamenti con la ragioneria;

- un funzionario della Direzione Bilanci e Finanze per i necessari collegamenti tra le due direzioni nella fase di predisposizione e redazione del Bilancio Ambientale;

- un funzionario della Struttura speciale Controllo di Gestione per l’attività di monitoraggio delle azioni intraprese;

a cui saranno affiancati altri funzionari delle Direzioni regionali di volta in volta individuate, a seconda delle esigenze operative e di intesa con i rispettivi direttori responsabili, dal predetto gruppo di lavoro.

3. di prevedere inoltre, a supporto del gruppo di lavoro interno, l’apporto professionale di un consulente esterno esperto in materia di contabilità ambientale;

4. di rinviare a successivo provvedimento l’individuazione delle risorse necessarie per le attività previste in capo al consulente esterno di cui al punto 3 del presente provvedimento, in considerazione del fatto che dette attività avranno luogo, come da cronoprogramma, a partire dal prossimo anno;

5. di dare mandato al Direttore della Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, al Direttore della Direzione Bilanci e Finanze e al Direttore della Struttura Speciale Controllo di Gestione di attuare il cronoprogramma;

6. di affidare il coordinamento del gruppo di lavoro alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, dando altresì mandato alla stessa di attivare le procedure necessarie per la scelta del consulente esterno di cui al punto 3.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)