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Bollettino Ufficiale n. 52 del 29 / 12 / 2005

Codice 26
D.D. 15 dicembre 2005, n. 660

XX Giochi Olimpici Invernali - Torino 2006. Intervento di sistemazione idraulica del Rio Chisonetto, ulteriore opere di compensazione e mitigazione dell’impianto denominato RO5 per la realizzazione della Telecabina monofune con veicoli ad 8 posti nel Comune di Sestriere (TO). Provvedimento conclusivo della Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi dell’art. 9, comma 3-9, della Legge 9 ottobre 2000 e s.m.i.

Premesso che:

in data 10/10/2005 è pervenuta alla Direzione Regionale Trasporti (ns. prot. 11552/26/2005 del 11/10/2005) istanza con la quale il Comune di Sestriere ha richiesto l’attivazione della Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi dell’ art. 9 commi 3-9, della legge 9 ottobre 2000, n. 285 ss.mm.ii relativamente al progetto definitivo “Intervento di sistemazione idraulica del Rio Chisonetto, ulteriore opere di compensazione e mitigazione dell’impianto denominato RO5 per la realizzazione della Telecabina monofune con veicoli ad 8 posti con stazione intermedia ”Sestriere-Fraiteve";

con la medesima nota sono stati trasmessi tre copie del progetto definitivo in argomento;

con D.D. n° 676 del 24/12/04, si è autorizzato il progetto Definitivo Telecabina Monofune con veicoli ad otto posti con stazione intermedia R05 “Sestriere Fraiteve” presentato dall’Agenzia Torino 2006 in qualità di proponente. Nell’allegato A della predetta determina si è preso atto positivamente dell’impegno, formulato e verbalizzato nei lavori della conferenza, da parte del Comune di Sestriere di accantonare la somma di Euro 100.000,00 a completamento dell’intervento di sistemazione idraulica del Rio Vallonas - Chisonetto, in aggiunta alla somma di Euro 140.000,00 già previsto nel quadro economico del progetto;

in data 12/12/05 l’Agenzia ha trasmesso a mezzo fax alla segreteria della C.d.S la convenzione tra l’Agenzia per lo svolgimento dei Giochi Olimpici e il Comune di Sestriere controfirmata dal Sindaco di Sestriere Dott. Arch. Andrea Maria Colarelli ed approvata dal Consiglio Comunale di Sestriere con Delibera n. 45 del 28/11/2005 e per l’Agenzia Torino 2006 dal Dott. Giuseppe Amelio con la quale si attribuiscono le risorse economiche direttamente al Comune di Sestriere affinché lo stesso possa provvedere in autonomia a realizzare l’intervento;

il costo complessivo dell’opera ammonta a Euro 200.000,00 trova copertura tramite finanziamento a carico dell’Agenzia Torino 2006 per un importo pari ad Euro 140.000,00, oltre all’impegno del Comune di Sestriere al cofinanziamento dell’opera per un importo pari ad Euro 60.000,00.

con nota prot. n. 3022/26/2004 del 09.03.2004 il Coordinatore delle Conferenze di Servizi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 è stato autorizzato dalla Responsabile della Struttura Flessibile Torino 2006 ad avvalersi per la gestione delle Conferenze di Servizi dei Dirigenti della Direzione Trasporti, compresi i Responsabili di strutture flessibili per l’attuazione di progetti di rilevanza strategica istituiti, ai sensi dell’art. 12 della L.R. 51/97, presso la Direzione Trasporti;

con D.G.R. n. 68-11286 del 09.12.2003, l’ing. Enzo Gino è stato individuato nell’ambito della Direzione Trasporti quale Responsabile ex art. 12 L.R. 51/97 di una struttura organizzativa flessibile per l’attuazione di progetti di rilevanza strategica;

con determinazione n. 515 del 12/10/2005, il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato Responsabile del Procedimento (ai sensi dell’art. 4 e seguenti della L. 241/90 e secondo le indicazioni della L.R. 51/97) l’ing. Enzo Gino per la fase preliminare e definitiva;

il Responsabile del Procedimento ha provveduto a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto definitivo e del conseguente avvio del procedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 42 del 20/10/2005;

il Responsabile del procedimento, attuando quanto previsto dalla L. 285/2000, ha successivamente avviato la Conferenza di Servizi con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali quelli titolari del rilascio delle autorizzazioni, invitando:

Sindaco del Comune di Sestriere, Responsabile Uff. Tecnico del Comune di Sestriere, Comunità Montana Alta Valle Susa, Direzione Regionale Tutela E Risanamento Ambientale Programmazione e Gestione Rifiuti, Direzione Regionale OO.PP., Direzione Regionale OO.PP. Settore Decentrato Assetto Idrogeologico, Direzione Regionale Pianificazione Risorse Idriche, Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici, Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico Settore Espropri - Usi Civici, Direzione Regionale Difesa Del Suolo, Direzione Regionale OO.PP Segreteria Crop, Direzione Regionale Pianificazione E Gestione Urbanistica, Direzione Regionale Economia Montana e Foreste, Direzione Regionale Territorio Rurale, Direzione Regionale Industria, Direzione Regionale Turismo, Sport e Parchi, Autorita’ D’ambito Territoriale per i Servizi Idrici, Provincia di Torino, A.S.L. n. 5 - Sportello Olimpiadi Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, ARPA “Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale”, ARPA PIEMONTE Area Previsione e monitoraggio ambientale, ARPA PIEMONTE Area Prevenzione dei Rischi Geologici, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte, Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Corpo Forestale dello Stato A C E A pinerolese;

il progetto prevede la realizzazione di interventi di sistemazione spondale, con adeguamento della sezione idraulica, del rio Chisonetto nel territorio del Comune di Sestriere in località Borgata, nel tratto del rio compreso tra il ponte “Trebial” e il ponte “Nube”. In particolare sono previsti:

- Scavi di sbancamento con deposito in sinistra idrografica degli inerti e loro riutilizzo per realizzare le terre armata;

- Realizzazione di terre armate a lato dell’esistente ponte e sulla sommità dell’argine esistente in sinistra idrografica;

- Realizzazione di scogliere e soglie in massi con inserimento negli interstizi di talee di salice;

- Spostamento acquedotto esistente a lato ponte per attraversamento torrente;

- Realizzazione di difese arginali in gabbioni a lato ponte.

Il presente progetto è finalizzato alla messa in sicurezza di un tratto del torrente Chisonetto in prossimità di Borgata al fine di evitare fenomeni di tracimazione del torrente nel vicino abitato;

i lavori della Conferenza dei Servizi presieduta dal Responsabile del Procedimento si sono espletati nelle riunioni del 14/11/2005 e del 12/12/2005, nelle quale il Proponente è stato invitato a fornire opportuni chiarimenti in merito ai contenuti del progetto presentato;

nella prima C.d.S del 14/11/2005 si è rilevato che le opere oggetto del progetto erano state richieste come compensazione aggiuntive rispetto alle compensazioni della Telecabina Monofune Sestriere-Fraiteve e avrebbero riguardato interventi di sistemazione idraulica sul Rio Vallonas e sul Torrente Chisonetto. Le opere sul Rio Vallonas sono state finanziate con apposito finanziamento regionale (Direzione OO.PP. - Settore Decentrato di Torino), pertanto il progetto attualmente riguarda soltanto gli interventi sul Torrente Chisonetto;

con nota prot. 15242 del 05.12.2005 il Comune di Sestriere ha inviato i chiarimenti progettuali richiesti nella conferenza del 14/11/2005 consistenti nei seguenti elaborati:

- Relazione su spostamento della rete idrica;

- Chiarimento a seguito della prima C.d.S. sul progetto definitivo Relazione di fattibilità ambientale;

Nella seconda C.d.S del 12/12/05 è stata acquisita la seguente documentazione:

- verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 45 del 28/11/05 con il quale si approva in via definitiva la bozza di convenzione al trasferimento delle risorse necessarie alla realizzazione dell’intervento di Sistemazione idraulica;

- verbale di deliberazione della Giunta Comunale n. 210 del 01/12/05 con il quale si approva il progetto definitivo relativo all’intervento di sistemazione idrogeologica del Torrente Chisonetto;

- convenzione tra l’Agenzia Torino 2006 e il Comune di Sestriere di cui sopra;

- nota del Comune di Sestriere prot. n. 14449 Cat. 1 Cl.1 del 18/11/05 recante richiesta di autorizzazione alla Società Sestrieres s.p.a. in quanto proprietaria del terreno nel comune censuario di Sestriere-Foglio 7_mappale 293 per consentire la realizzazione dell’intervento in argomento;

- nota prot. n. . 0015031 del 29/12/05 della Sestriere S.p.A. con quale si conferma la disponibilità a consentire l’esecuzione delle sistemazioni in oggetto;

- nota del comune di Sestriere prot. n. 15415 Cat.1 Cl.1 7/12/05 nella quale ha attestato con che i terreni oggetto di intervento non sono vincolati ad uso civico ai sensi della L. 1766/27;

Preso atto che sono pervenute le seguenti note:

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica nota prot. 0041926/19 del 28/11/2005 acquisita con prot. 13994/26/2005 del 06/12/2005;

ACEA nota prot. n. 83089/CE/cg del 06/12/2005 acquisita con prot. 14050/26/2005 del 07/12/2005;

Direzione OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico nota prot. n. 60630/25.3 del 13/12/2005;

Direzione Regionale Territorio Rurale nota prot. n. 10404/13 del 13/12/2005;

Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale- Programmazione Gestione Rifiuti nota prot. n. 17841/22 del 13/12/2005;

L’elenco delle autorizzazioni, concessioni, pareri, nulla osta o atti di assenso comunque denominati necessari alla realizzazione dell’opera richiesti dal soggetto proponente è il seguente:

1. Autorizzazione ex L.R.45/1989;

2. Autorizzazione paesaggistica ex D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.;

3. Autorizzazione idraulica ex R.D. 523/1904;

4. Acquisizione assenso proprietà private.

Con riferimento alle autorizzazioni elencate per quanto concerne:

il punto 1: il Rappresentante della Direzione Economia Montana ha rilevato nella seconda C.d.S. del 12/12/05 che le particelle 227 e 293 del Fg. 7 non sono soggette a vincolo idrogeologico, mentre la particella n. 18 del Fg. 14 ricade in zona vincolata. Considerata la modesta entità dei lavori di progetto interferenti con le aree vincolate e il fatto che gli stessi riguardano principalmente opere in alveo soggette ad autorizzazione ex R.D. n. 523/1904 si ritiene, per quanto di competenza, di esprimere parere favorevole previa acquisizione della compatibilità idraulica delle opere in progetto;

il punto 2: è pervenuta nota della Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica prot. n. 0041926/19 del 28/11/05 nella quale la Commissione Beni Culturali ha espresso parere non ostativo all’intervento;

punto 3: con nota prot. n. 55767/25.7 del 13/12/2005 la Direzione Opere Pubbliche Settore Decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico - Torino ha preso atto della scelta tipologica delle opere effettuata dal progettista, senza entrare nel merito della stessa, si è espressa esclusivamente ai fini idraulici, ai sensi del R.D. 523/1904, parere favorevole sulle opere contenute nel progetto di che trattasi.;

il punto 4: con nota prot. n. 0015031 del 29/12/05 della Sestrieres s.p.a. in qualità di proprietaria del mappale n. 293 fg 7 censuario di Sestriere ha consentito l’esecuzione delle sistemazioni in oggetto;

Inoltre la Direzione Urbanistico (con nota prot. 0041926/19 del 28/11/2005) prende atto della nota del Responsabile dell’Area Edilizia privata ed Urbanistica del Comune di Sestriere allegato alla presente nota (prot. 15719.Cat.1 Cl.1 del10/11/05), che dichiara la conformità degli interventi in progetto rispetto agli strumenti urbanistici vigenti ed adottati.

Il rappresentante dell’Arpa Piemonte nelle sue funzioni di supporto tecnico alla C.d.S. non ha evidenziato situazioni ostative alla realizzazione dell’intervento.

Il R.d.P. con nota prot. n. 13248/26.00/2005 del 17/11/2005 ha richiesto alla Struttura Torino 2006 chiarimenti in relazione alla possibilità che le “compensazioni ambientali” possano essere realizzate dopo l’evento olimpico. Con nota prot. n. 24022/S.1/S.1.7 del 12/12/05 la Struttura Torino 2006 ha stabilito “di effettuare le compensazioni ambientali anche dopo l’evento olimpico.

IL DIRIGENTE

- visto il R.D. n. 523/1904 - Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie;

- vista la L. 1766/1927 - Riordinamento degli Usi Civici nel Regno;

- vista la L. 109/1994 e s.m.i. - Legge quadro sui Lavori Pubblici;

- visto il D.P.R. 554/1999 - Regolamento di attuazione della legge quadro sui lavori pubblici;

- vista la L. 9 ottobre 2000 n. 285 e s.m.i. “Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006";

- visto il D. Lgs. n. 42/2004 - Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio;

- vista la L.R. n. 56/1977 e s.m.i. - Tutela ed uso del suolo;

- vista la L.R. 45/1989 - Norme per gli interventi da eseguire in terreni sottoposti a vincoli per scopi idrogeologici;

- vista la L.R. 51/97 - Norme sull’organizzazione degli uffici e sull’ordinamento del personale regionale;

- vista la D.G.R. 9 aprile 2001 n. 45-2741, “Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Invernali Torino 2006";

- vista la D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 - art. 9 della Legge n. 285/2000 Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

- vista la D.G.R. n. 41-7279 del 7 ottobre 2002 - Modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

- vista la D.G.R. n. 44-7807 del 25 novembre 2002 - Ulteriore modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

- vista la D.G.R. n. 1-12972 del 12 Luglio 2004 - Procedure per il trasferimento alle stazioni appaltanti dei fondi relativi alle opere connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

- visti il verbali delle riunioni di Conferenza di Servizi del 14/11/2005 e del 12/12/2005 depositati agli atti;

- visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti;

Per tutto quanto sopra esposto

determina

- di prendere atto dei pareri espressi dalle Amministrazioni in sede di Conferenza di Servizi;

- di autorizzare ai sensi dell’art. 14 ter della L. 241/90 e s.m.i il progetto “Intervento di sistemazione idraulica del Rio Chisonetto, ulteriore opere di compensazione e mitigazione dell’impianto denominato RO5 per la realizzazione della Telecabina monofune con veicoli ad 8 posti con stazione intermedia ”Sestriere-Fraiteve" con riferimento alle seguenti autorizzazioni, di competenza delle amministrazioni partecipanti o regolarmente invitate a partecipare alla C.d.S:

* Autorizzazione ex L.R.45/1989;

* Autorizzazione paesaggistica ex DLgs. 42/2004 e s.m.i.;

* Autorizzazione idraulica ex R.D. 523/1904;

* Acquisizione assenso proprietà private

- di dare atto che ai sensi della L. 285/2000 e dell’art. 14 ter della L. 241/90, il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, autorizzazioni, concessioni, nulla osta o atti di assenso comunque denominati indicati nella presente, di competenza delle amministrazioni partecipanti o comunque regolarmente invitate a partecipare alla C.d.S;

- con il presente provvedimento è autorizzata l’occupazione del sedime demaniale per la realizzazione delle opere. Con successivo atto del Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico verrà rilasciato il provvedimento concessorio al fine della regolarizzazione amministrativa e fiscale dell’occupazione delle aree demaniali relativamente all’attraversamento del T.Chisonetto con la tubazione dell’acquedotto;

- di prendere atto della D.G.R. n. 44-7807 del 25/11/2002 e conseguentemente di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della Conferenza dei Servizi;

- di prescrivere le condizioni riportate nell’allegato “A” costituente parte integrante della presente Determinazione

- di inviare il provvedimento al Proponente e a tutti i soggetti coinvolti nel procedimento;

- di dare atto che una copia di tutti gli elaborati costituenti il progetto preliminare è conservata agli atti della Direzione Trasporti ed una copia, debitamente vistata, viene restituita unitamente al presente atto al soggetto proponente facendo salvi i diritti di terzi.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.

Il Dirigente responsabile
Enzo Gino

Allegato

Elenco delle prescrizioni sul Progetto definitivo dell’opera Opera Intervento di sistemazione idraulica del Rio Chisonetto, ulteriore opere di compensazione e mitigazione dell’impianto denominato RO5 per la realizzazione della Telecabina monofune con veicoli ad 8 posti con stazione intermedia “Sestriere-Fraiteve” nel Comune di Sestriere (TO).

Aspetti progettuali

1. Rilevata la possibilità che nell’ambito delle attività di scavo e di disalveo venga rinvenuta la presenza di amianto all’interno di eventuali lenti ofiolitiche presenti nei litotipi prevalenti attribuibili ai calcescisti: ciò premesso si prescrive, ai fini della progettazione esecutiva e dei lavori, che:

a. nella predisposizione degli elaborati relativi alla pianificazione della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 494/1996 si dovrà tenere conto dei disposti di cui al D.Lgs. 277/1991 e s.m.i. , nonché per quanto applicabili dei decreti ministeriali emanati in forza della legge 257/1992, ai fini della loro immediata attuazione in caso di necessità;

b. ai fini di un continuo monitoraggio ambientale della componente “aria” dovrà essere previsto dal progetto che la stazione appaltante i lavori assuma gli opportuni accordi affinché il sistema di campionamento per il rilevamento di fibre aerodisperse nell’area interessata dai cantieri olimpici ed in corrispondenza di alcuni recettori potenzialmente sensibili realizzato dall’Agenzia Torino 2006, secondo modalità e programmi di monitoraggio concordati con A.R.P.A. Piemonte, venga esteso anche ai siti oggetto dei lavori in oggetto ;

c. si sottolinea che ai materiali comunque derivanti da attività di scavo dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente con attuale riferimento ai commi 17, 18 e 19 dell’art.1 della L. 443/2001.

2. Tutte le attività di sistemazione, drenaggio, recupero, mitigazione ambientale previste nella documentazione esaminata dovranno essere puntualmente eseguite e dovranno procedere secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde;

3. Considerata la situazione attuale e i movimenti terra prospettati, relativamente al complesso delle opere necessarie per il drenaggio e il consolidamento delle superfici già esistenti, nonché di quelle di neo formazione, nel ribadire che queste dovranno essere realizzate il più possibile con l’impiego di tecniche di Ingegneria Naturalistica, particolare cura dovrà essere impiegata nella realizzazione delle opere di regimazione delle acque superficiali nelle zone di eventuale riporto di materiale, al fine d’impedire l’innesco di fenomeni erosivi concentrati, attraverso l’adozione dei dispositivi già illustrati nel progetto definitivo e il loro potenziamento alla luce di una approfondita valutazione del sito, che evidenzi anche la zona di recapito delle acque con gli idonei collegamenti al reticolo idrografico presente.

4. Gli strati terrosi prelevati in fase di scavo dovranno essere ricollocati secondo la loro successione originaria, anche nel caso in cui la preesistente copertura erbacea si presenti rada, e alle operazioni di riprofilatura dovranno seguire al più presto quelle di ripristino e rivegetazione.

5. Si raccomanda che nella progettazione esecutiva, nonché nella direzione dei lavori delle opere di sistemazione e recupero siano coinvolti professionisti esperti nelle problematiche inerenti la rinaturalizzazione e il recupero ambientale dei siti, la sistemazione idrogeologica, nonché le tecniche di mitigazione, di inserimento paesaggistico e di Ingegneria Naturalistica nel rispetto della normativa vigente in materia di competenze professionali.

6. Si raccomanda che le progettazione esecutiva contenga specifiche previsioni e clausole dedicate alle modalità di realizzazione dei lavori nella logica della massima attenzione alla riduzione della alterazione dei luoghi (ad. es. tipologia dei mezzi, stagionalità delle opere ecc.), nonché relative alla garanzia dei risultati delle opere a verde, intesa sia come garanzia di attecchimento del materiale vegetale che come periodo di manutenzione obbligatoria a seguito dell’ultimazione dei lavori.

7. Nel caso risulti necessario adeguare in alcuni punti la viabilità di accesso esistente di cui si prevede l’utilizzo in fase di cantiere, gli interventi relativi comportare esclusivamente operazioni di sistemazione, consolidamento e risanamento conservativo.

8. In merito all’esecuzione dei lavori si raccomanda che la realizzazione delle opere a verde, costituiscano esse il tutto o parte dei lavori oggetto di esecuzione, nel rispetto e nelle forme della vigente normativa, sia affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate.

9. Fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad ARPA il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio dei lavori all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) e trasmetta gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche compatibili con il S.I.R.A. ;

10. Si richiede che il Direttore dei Lavori e il Responsabile del Procedimento dell’opera in oggetto, per le rispettive competenze, trasmettano all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativa allo stato di attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, mitigative e di monitoraggio incluse nel progetto definitivo esaminato ed integrate da quelle ricomprese nell’atto dirigenziale conclusivo del presente procedimento amministrativo.

11. Si richiede che il Direttore dei Lavori trasmetta alla Regione Piemonte - Direzione Tutela e Risanamento Ambientale Programmazione Gestione Rifiuti - Settore Politiche di Prevenzione Tutela e Risanamento Ambientale una completa documentazione fotografica, anche in formato digitale, delle fasi realizzative dei lavori, dello stato dei luoghi a seguito dell’intervento e delle fasi di affermazione della vegetazione a seguito delle opere di recupero, mitigazione e compensazione ambientale.

12. Dovrà essere concordato con ACEA le modalità di esecuzione dei lavori relativi allo spostamento dell’acquedotto esistente. Il progetto esecutivo delle opere in argomento dovrà essere validato da ACEA.

Aspetti Ambientali

1. Poiché gli interventi in progetto interessano il rio Chisonetto, in fase di cantiere dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per limitare l’intorbidamento delle acque e soprattutto per evitare sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque.

2. Prima dell’esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate, in accordo con la Provincia di Torino, le operazioni di allontanamento dell’ittiofauna eventualmente presente.

3. Al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica, durante l’esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque del rio Chisonetto attraverso la realizzazione di idonee opere provvisionali e il cantiere dovrà essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni del corso d’acqua e da concentrare il più possibile i tempi delle operazioni da eseguire in alveo.

4. Al termine dei lavori l’alveo dovrà essere ripristinato in maniera tale da presentare caratteristiche morfologiche di naturalità (quali irregolarità planimetriche del fondo, presenza residua di materiale lapideo di pezzatura rappresentativa e caratterizzante) analoghe a quelle precedenti all’intervento, in modo da non determinare effetti di “banalizzazione” dell’alveo stesso che penalizzerebbero il rapido recupero delle caratteristiche dell’habitat originario.

5. Il taglio di vegetazione arborea dovrà essere limitato al minimo indispensabile. Dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti.

6. Le opere a verde relative alle scogliere e alle terre armate e quelle di recupero ambientale delle superfici interessate dai lavori dovranno essere eseguite nelle stagioni idonee (primavera ed autunno), utilizzando specie erbacee e arbustive autoctone rustiche adatte alle condizioni stazionali. Dovrà inoltre essere previsto un periodo di manutenzione obbligatoria di tali opere, da svolgersi almeno nell’anno successivo la realizzazione delle opere stesse, in modo da garantire l’attecchimento del materiale vegetale.

7. Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione dei lavori, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.

Autorizzazione ai sensi del D. Lgs 42/2004.

1. Si richiede la sistemazione delle aree destinate alla deponia temporanea dei materiali di scotico e scavo e delle aree di cantiere, prevedendo anche opere di rimodellamento morfologico e di ripristino vegetativo dei siti interessati dagli interventi stessi;

2. Sia posta particolare attenzione nella formazione della scogliera in massi, al coretto intasamento dei vuoti previsti tra i massi stessi ed alla messa a dimora delle talee di salice che consentono di contenere gli impatti visivi determinati dall’utilizzo dei massi ciclopici nella realizzazione delle opere di difesa spondale;

3. Eventuali tracciati viari a servizio del cantiere, dovranno essere oggetto di opere di recupero e ripristino dei siti a conclusione delle opere.

Autorizzazione ai sensi del R.D. 523/1904

1. nessuna variazione agli interventi progettati potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione del Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico;

2. siano eseguiti accuratamente i calcoli di verifica dei stabilità delle opere di difesa spondale, nei riguardi sia delle spinte dei terreni che delle pressioni e sotto spinte idrauliche indotte da eventi di piena; il piano d’appoggio della struttura di fondazione delle suddette opere dovrà essere posto ad una quota comunque inferiore di almeno 1,00 m rispetto alla quota più depressa di fondo alveo nelle sezioni trasversali interessate;

3. la scogliera in progetto in sponda destra dovrà essere risvoltata per un tratto di sufficiente lunghezza ed idoneamente immorsata a monte nell’esistente sponda;

4. il paramento esterno delle opere di difesa spondale in progetto dovrà essere raccordato senza soluzione di continuità con il profilo spondale esistente; in prossimità del ponte esistente, le opere di difesa (gabbioni in sponda sinistra, scogliera e terra rinforzata in sponda destra) dovranno essere idoneamente raccordate con le spalle del suddetto ponte;

5. i massi costituenti la scogliera e le soglie in progetto dovranno essere posizionati in modo da offrire reciprocamente garanzie di stabilità; non dovranno essere prelevati dall’alveo del corso d’acqua, ma provenire da cava di prestito; essi dovranno essere a spacco, con struttura compatta, non geliva né lamellare, dovranno avere volume non inferiore a 0,40 m3 e peso superiore a 8,0 q.li; inoltre dovrà essere verificata analiticamente l’idoneità della dimensione dei massi impiegati a non essere mobilitati dalla corrente;

6. il materiale di risulta proveniente da scavi in alveo demaniale dovrà essere usato esclusivamente per la colmatura di depressioni in alveo o di sponda, ove necessario, in prossimità dell’opera di cui trattasi, mentre quello proveniente dalla eventuale demolizione di murature esistenti dovrà essere asportato dall’alveo;

7. l’opera di difesa spondale in terra rinforzata dovrà essere posta ad una quota superiore al livello raggiunto dalla piena con tempo di ritorno di 200 anni;

8. la tubazione dell’acquedotto staffata al ponte dovrà essere contenuta, in sezione trasversale al ponte stesso, nello spessore dell’impalcato;

9. le sponde, le eventuali opere di difesa e le aree demaniali interessate dall’esecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola d’arte, restando il soggetto richiedente unico responsabile dei danni eventualmente cagionati;

10. durante la costruzione delle opere non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico del corso d’acqua;

11. il parere si intende rilasciato con l’esclusione di ogni responsabilità dell’Amministrazione in ordine alla stabilità dei manufatti esistenti e previsti (caso di danneggiamento o crollo) in relazione al variabile regime idraulico del corso d’acqua, anche in presenza di eventuali variazioni del profilo di fondo (abbassamenti o innalzamento d’alveo) in quanto resta l’obbligo del soggetto richiedente di mantenere inalterata nel tempo la zona d’imposta dei manufatti mediante la realizzazione di quelle opere che saranno necessarie, sempre previa autorizzazione;

12. il Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico si riserva la facoltà di ordinare, a cura e spese del soggetto richiedente modifiche agli interventi, o anche di procedere alla revoca del presente parere, nel caso intervengano variazioni delle attuali condizioni del corso d’acqua o che gli interventi stessi siano, in seguito, giudicati incompatibili in relazione al buon regime idraulico del corso d’acqua interessato;

13. il parere è accordato ai soli fini idraulici, fatti salvi i diritti dei terzi, da rispettare pienamente sotto la personale responsabilità civile e penale del soggetto richiedente, il quale terrà l’Amministrazione Regionale ed i suoi funzionari sollevati ed indenni da ogni pretesa o molestia da parte di terzi, e risponderà di ogni pregiudizio o danno che dovesse derivare ad essi in conseguenza del presente parere;

14. prima dell’inizio dei lavori il soggetto autorizzato dovrà accertare l’esistenza di eventuali sovrapposizioni con altri interventi da effettuarsi da Enti diversi, al fine di un corretto coordinamento nell’esecuzione degli interventi.