Torna al Sommario Indice Sistematico

Bollettino Ufficiale n. 50 del 15 / 12 / 2005

Deliberazione della Giunta Regionale 21 novembre 2005, n. 28-1464

Reg. CE 1260/99 - Docup 2000/2006 - Misura 3.4 “Interventi multiassiali di supporto all’attivita’ economica”. Integrazione delle linee-guida e riapertura dei termini di presentazione delle domande di finanziamento di proposte progettuali relative ad attivita’ di ricerca e sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare le “linee-guida” integrate per l’attuazione della Misura 3.4: “Interventi multiassiali di supporto all’attività economica” - DOCUP 2000/2006, finalizzate a disciplinare ed a sollecitare la presentazione di proposte progettuali esclusivamente mirate ad obiettivi di potenziamento delle attività di ricerca e sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico verso le imprese ed il sistema economico-produttivo piemontese, prioritariamente verso le seguenti filiere produttive, quali: nanotecnologie, biotecnologie, areospazio e mobilità sostenibile, così come esposte nell’allegato A) il quale costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

di far fronte alla spesa di euro 10.538.609,00 con le risorse di cui ai capitoli 26840 - 26842 e 26844 del bilancio pluriennale anno 2006 che verranno assegnate con successiva deliberazione alla Direzione Industria mediante prenotazione non appena la Commissione Europea procederà all’approvazione con decisione della riprogrammazione finanziaria citata in premessa;

di demandare al responsabile della Direzione regionale Industria l’adozione di ogni iniziativa ed ogni ulteriore atto necessario alla piena attuazione della Misura 3.4.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

DOCUP 2000/2006 - OBIETTIVO 2

MISURA 3.4

Iniziative Multiassiali di supporto all’attivita’ economica

Seconda fase

LINEE GUIDA

1. Caratteristiche della Misura

1.1 Breve inquadramento programmatico e descrizione delle finalità della Misura

Obiettivi:

La Regione Piemonte ha orientato la programmazione degli interventi da attuare nelle aree di Ob. 2 del proprio territorio, con il fine di contribuire a migliorare il livello competitivo dell’economia piemontese coerentemente con le priorità strategiche definite a livello comunitario, attraverso la predisposizione di interventi specifici in grado di adeguare le risorse umane, le capacità tecnologiche, gli strumenti finanziari, il patrimonio architettonico e culturale, le fonti energetiche e naturali, la ricerca e lo sviluppo, l’innovazione ed il trasferimento tecnologico, alle nuove sfide poste da un sistema economico in cui il peso dei servizi tende a crescere in misura sempre maggiore.

Il contesto strategico dell’evoluzione recente delle politiche europee in relazione alla crescita dell’occupazione e al rafforzamento della coesione sociale è stato riformulato alla luce delle conclusioni del Consiglio Europeo di Lisbona (23-24 marzo 2000). Il consiglio di Lisbona ha fissato per l’Unione Europea l’obiettivo strategico di “diventare l’economia della conoscenza più competitiva e più dinamica del mondo”, attraverso una strategia imperniata su alcune linee prioritarie che tendono al rafforzamento delle politiche in materia di Società dell’Informazione e che favoriscano la creazione di un ambiente favorevole all’avviamento e allo sviluppo di imprese innovative.

Successivamente il Consiglio Europeo di Göteborg (15 e 16 giugno 2001) ha ridefinito gli orientamenti politici dell’Unione Europea approvando una strategia di sviluppo sostenibile, a completamento di quanto stabilito durante il Consiglio di Lisbona, in tema di occupazione, riforme economiche e coesione sociale al fine di implementare una strategia di sviluppo compatibile con le tendenze in atto e sostenibili rispetto all’ambiente.

Da tali elementi derivano una serie di indirizzi specifici sul riorientamento delle strategie regionali. Se da una parte, gli obiettivi di Lisbona e Göteborg si definiscono sostanzialmente in linea con le scelte strategiche originariamente individuate per il DOCUP, dall’altra rimarcano la necessità di potenziare ulteriormente alcuni obiettivi di sviluppo della regione.

In questo contesto è stata creata la Misura 3.4 che si caratterizza per un notevole grado di incidenza sulle politiche di sviluppo dei settori interessati, e presenta collegamenti specifici con i settori economici segnalati come strategici dal Consiglio di Lisbona. Sulla base delle strategie comunitarie in materia di riduzione dei divari settoriali e territoriali dell’area e nell’ambito della difesa e valorizzazione dell’ambiente (Consiglio di Göteborg), la misura intende quindi promuovere e sostenere la realizzazione di interventi integrati idonei a valorizzare le potenzialità endogene dei sistemi socio-economici di area vasta a livello regionale, provinciale o subprovinciale, ad incrementare il livello di competitività e il grado di attrattività del territorio ed a ridurre o annullare i fattori di ostacolo e di rischio allo sviluppo del territorio.

Quindi la valorizzazione delle competenze e delle potenzialità espresse dal territorio, intesa come qualificazione e miglioramento delle realtà esistenti, presuppone lo sviluppo dell’insieme dei settori economici e la capacità di farli diventare sistema strutturale per l’economia della regione, mantenendo e facendo leva sull’insieme di competenze acquisite e create negli anni.

Infine, l’incentivazione del ruolo del partenariato negli interventi finalizzati allo sviluppo integrato e sostenibile dal punto di vista ambientale intende perseguire più scopi: la conservazione delle caratteristiche positive del territorio, la soluzione delle criticità ambientali, il superamento degli squilibri territoriali, la partecipazione responsabilizzata e la continuità delle azioni. L’efficacia dell’obiettivo è attesa per gli aspetti relativi sia alla conservazione delle peculiarità e del valore nel tempo degli interventi, sia al coinvolgimento positivo di tutte le espressioni dei territori.

Obiettivi strategici:

La misura, nella seconda fase della sua attuazione, si propone di promuovere e sostenere proposte progettuali idonee a:

* valorizzare le potenzialità endogene dei sistemi socio-economici di area vasta a livello regionale, provinciale o subprovinciale

* incrementare il livello di competitività e il grado di attrattività dei territori coinvolti, anche riducendo e/o annullando i fattori che ne frenano o ne ostacolano lo sviluppo mediante interventi a valenza strategica nei campi dell’Information and Communication Technology (I.C.T.), in materia di ricerca, sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico, che supportino ed agevolino la transizione verso un’economia ed una società basata sulla conoscenza.

Obiettivi specifici:

Individuare progetti di medie/grandi dimensioni, coerenti con gli obiettivi strategici di cui al paragrafo precedente, che siano in grado di determinare un forte impatto sul sistema socio-economico del territorio. I progetti devono tener conto del livello di integrazione con il contesto economico produttivo dell’area, fornire stimoli per la produzione di ulteriori iniziative a questi collegate in maniera sinergica, nonché favorire interventi infrastrutturali, stimolare la creazione di servizi per le imprese ed iniziative nel campo della ricerca e del trasferimento tecnologico.

Verranno prese in considerazione prioritariamente proposte progettuali nel campo della ricerca applicata, dell’innovazione e trasferimento tecnologico e dei servizi alle imprese. I progetti devono avere una forte caratterizzazione di innovatività e devono avere un impatto significativo e misurabile sul sistema delle imprese o su filiere produttive, presenti nelle aree ad Ob. 2 o su settori che possano significativamente rappresentare un’occasione di diversificazione produttiva del sistema. Verrà data inoltre priorità ai progetti afferenti i seguenti settori e/o filiere produttive: nanotecnologie, biotecnologie, areospazio e mobilità sostenibile.

Soggetti beneficiari e/o soggetti promotori:

Enti pubblici, società e/o consorzi o forme associative pubblico/privato a prevalente capitale pubblico (il capitale sociale apportato da un ente strumentale partecipato per una quota maggioritaria della Regione Piemonte o, comunque, da quest’ultima controllato è da considerarsi pubblico), università, centri di ricerca singoli od associati a prevalente composizione pubblica.

Specifiche di presentazione:

Ammontare massimo del contributo a carico del DOCUP per progetto: di norma non superiore a 4.000.000,00 di euro e nel limite del 70% della spesa ammissibile.

2. Percorso procedurale, tempi e fasi di realizzazione

L’iter procedurale che porterà all’individuazione e alla selezione degli interventi da finanziare secondo le Linee Guida della Misura si articolerà nei tempi e nei modi delle fasi sottostanti:

a) definizione della proposta di Linee Guida da parte della Regione Piemonte - Direzione Industria;

b) presentazione della proposta di Linee Guida all’Unione delle Province Piemontesi;

c) approvazione delle Linee Guida da parte della Giunta Regionale;

d) entro 40 giorni dalla approvazione delle Linee Guida saranno presentate le proposte di intervento da parte dei soggetti promotori e la Regione Piemonte individuerà i progetti da ammettere all’istruttoria;

e) entro i 30 giorni successivi, avvio e conclusione delle istruttorie di valutazione da parte della Direzione Regionale Industria sulla base di due ordini di criteri successivamente descritti: criteri di ammissibilità e criteri di qualificazione;

f) nel corso dell’istruttoria la Direzione Regionale Industria potrà richiedere alle Province, ai soggetti promotori e ai soggetti attuatori, ulteriori approfondimenti tecnici su specifici aspetti delle proposte presentate;

g) l’istruttoria si concluderà con un elenco degli interventi ammissibili,redatto in base agli elementi di cui al successivo paragrafo 5 B) ;

h) la Regione Piemonte, sentite le Province, individuerà i progetti da finanziare sulla base dei risultati dell’istruttoria e delle scelte di politica economica e territoriale della Regione stessa entro i 30 giorni successivi dalla chiusura della fase di valutazione delle proposte di intervento;

i) approvazione da parte della Giunta Regionale dell’elenco dei progetti da finanziare;

j) avvio delle procedure di progettazione, apertura dei cantieri e realizzazione degli interventi finanziati.


Tabella

3. Individuazione degli interventi da proporre a finanziamento

Entro 30 giorni dall’approvazione delle Linee Guida, le Province attiveranno azioni di animazione con le istanze territoriali al fine dell’individuazione e della presentazione da parte dei soggetti promotori di proposte progettuali coerenti con le scelte di politica economica e territoriale regionale e con le finalità della Misura; analogamente la Regione attiverà azioni di animazione con le istituzioni di rilevanza regionale. La Direzione Regionale Industria parteciperà con propri rappresentanti alle azioni di animazione, svolte a livello territoriale dalle Province.

Le proposte progettuali saranno presentate dai soggetti promotori alla Direzione Regionale Industria.

4. Modalità di presentazione delle proposte

Le proposte di intervento, sulla base dello studio di fattibilità, dovranno essere articolate nel modo seguente:

1. Inquadramento territoriale e socio-economico del progetto, struttura ed obiettivi;

2. Analisi della domanda attuale e prevista dei gruppi di beneficiari;

3. Analisi dell’offerta attuale e prevista;

4. Descrizione dell’investimento (localizzazione, dimensione, stato della progettazione, costi di realizzazione, ecc);

5. Analisi delle alternative possibili;

6. Analisi degli aspetti e dei costi gestionali in fase di esercizio (se esistenti);

7. Analisi di fattibilità finanziaria (analisi costi e ricavi);

8. Analisi di fattibilità economica e sociale (analisi costi e benefici);

9. Descrizione e analisi degli impatti ambientali;

10. Verifica del rispetto del requisito di pari opportunità;

11. Coerenza con la programmazione esistente regionale e locale e rispondenza con gli obiettivi della misura;

In particolare si giudica indispensabile fornire i seguenti elementi di descrizione dell’intervento proposto:

- Descrizione dell’intervento, riguardante la localizzazione e l’individuazione dell’area vasta sulla quale l’intervento produrrà gli effetti attesi;

- Stato di avanzamento procedurale e di progettazione (studio di fattibilità, progetto preliminare, definitivo, esecutivo);

- Elenco delle eventuali autorizzazioni, pareri, concessioni ecc., da acquisire per la realizzazione dell’intervento;

- Proprietà e/o disponibilità dei beni;

- Costruzione del cronogramma di realizzazione dell’intervento (scomposizione e temporalizzazione delle varie fasi procedurali);

- Valutazione del costo di investimento per la realizzazione dell’intervento;

- Piano di finanziamento dell’intervento (con specificazione della quota a carico della misura e di quella a carico del soggetto proponente) e valutazione della leva finanziaria;

- Previsione del sistema di gestione dell’intervento proposto ed individuazione dell’operatore responsabile della gestione stessa;

- Valutazione della sostenibilità finanziaria dell’intervento e cioè della capacità di sostenere i costi di gestione attraverso rientri tariffari e/o trasferimenti realizzati in fase di esercizio dell’intervento;

- Descrizione del grado di integrazione dell’intervento con il contesto socio economico presente sul territorio e della capacità di generare economie esterne alle imprese ed attrattività per nuove iniziative esogene all’area vasta;

- Descrizione dell’area interessata sotto il profilo territoriale ed ambientale, evidenziando le criticità e le opportunità più rilevanti per lo specifico intervento;

- Descrizione degli obiettivi specifici di sostenibilità ambientale perseguiti con la realizzazione dell’intervento, anche in relazione ai possibili effetti positivi e negativi sull’ambiente e delle eventuali misure di mitigazione e compensazione previste;

- Descrizione dell’impatto prevedibile provocato dall’intervento sul territorio e sul sistema socio economico;

- Descrizione della rispondenza del progetto con gli strumenti urbanistico/territoriali del Comune di localizzazione e dell’ area vasta;

- Descrizione del grado di integrazione con le politiche e le iniziative di programmazione dell’Amministrazione regionale.

5. Modalità di selezione delle proposte

Criteri di valutazione

Le istruttorie di valutazione da parte della Direzione Regionale Industria saranno svolte sulla base di due distinti ordini di criteri successivamente descritti:

A. Criteri di ammissibilità

1. proprietà/disponibilità dei beni oggetto d’intervento;

2. per i progetti a regia regionale presenza del cofinanziamento per una percentuale non inferiore al 30% dell’importo complessivo della proposta;

3. valutazione di impatto ambientale (in conformità alle disposizioni regionali) ove prescritta;

4. presenza di un cronoprogramma che evidenzi la tempistica relativa alla progettazione, ai procedimenti autorizzatori eventualmente necessari, alle procedure di aggiudicazione degli appalti e delle forniture, all’avvio dei lavori, alla conclusione dell’intervento e la relativa rendicontazione (31 marzo 2008);

5. sostenibilità finanziaria nella fase di gestione;

6. sostenibilità ambientale.

B. Criteri di qualificazione

1. rilevanza degli investimenti;

2. percentuale di cofinanziamento pubblico o privato all’iniziativa;

3. stato della progettazione alla data di presentazione della proposta;

4. effetti attesi sul tessuto socio-economico con particolare riguardo agli effetti occupazionali;

5. connessione con altre iniziative promosse dalla Regione.

6. Modalità di approvazione degli interventi

La Regione Piemonte - Direzione Industria, entro 30 giorni dalla chiusura della fase istruttoria e di valutazione, sentite le Province, verifica i progetti meritevoli di finanziamento, sulla base dei risultati dell’istruttoria e delle scelte di politica economica e territoriale della Regione stessa.

Dopo tale confronto, sottopone all’approvazione della Giunta Regionale l’elenco dei progetti o degli interventi da finanziare.