Bollettino Ufficiale n. 50 del 15 / 12 / 2005
ANNUNCI LEGALI
Provincia di Torino
Pubblicazione ex art. 34 T.U.E.L. di accordo di programma fra gli Enti partecipanti alla costituzione di un Centro Servizi Territoriale nella Provincia di Torino per linclusione dei piccoli Comuni nellattuazione dellE-Government
Il Presidente della Provincia di Torino
Visto il Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte, lUnione delle Province Piemontesi, ANCI Piemonte, UNCEM Piemonte, Lega delle Autonomie Locali, Consulta Unitaria dei Piccoli Comuni del Piemonte, per la Costituzione della Rete regionale dei Centri Servizi Territoriali (CST) per lattuazione delle-government nei piccoli comuni piemontesi, approvato dalla Giunta Regionale del Piemonte con D.G.R. n. 20 - 1032 del 10 ottobre 2005, previo parere favorevole espresso dalla Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali nella seduta del 21 settembre 2005;
Visto il verbale della Conferenza di Servizi del 17 ottobre 2005 tra la Provincia di Torino e n. 182 Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, attestante ladesione allaccordo di programma per la costituzione di un Centro Servizi Territoriale nella Provincia di Torino ai fini dellinclusione dei piccoli Comuni nellattuazione delle-government;
Visto lart. 34 del Testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali, D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, il quale prevede che laccordo di programma sia pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione con lapprovazione del Presidente della Provincia;
approva lAccordo di programma nel seguente testo
La Regione Piemonte, la Provincia di Torino e le amministrazioni indicate nel verbale della Conferenza di Servizi convocata ai sensi dellart. 34, comma 3 del TUEL, tenutasi in data 17 ottobre 2005, verbale che viene allegato a far parte integrante e sostanziale del presente accordo (Allegato 1), che intervengono nel presente accordo di programma in persona dei rispettivi legali rappresentanti giusti i poteri loro riconosciuti dalla legge e dai rispettivi ordinamenti;
di seguito indicate anche semplicemente come le Parti,
premessi
- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2002, pubblicato in G.U. n. 68 del 21 marzo 2002, che definisce le modalità per il finanziamento di Progetti finalizzati allattuazione del Piano di azione e-government;
- il documento Le-government per un federalismo efficiente - una visione condivisa, una realizzazione cooperativa, approvato dal Comitato Tecnico della Commissione permanente per lInnovazione e le Tecnologie e presentato nella Prima Conferenza Nazionale sulle-government tenutasi a Torino l8 aprile 2003, che individua nella riorganizzazione e nella innovazione del settore pubblico centrale e locale la chiave per garantire la sostenibilità del processo di attuazione del federalismo, processo che richiede necessariamente una fattiva ed efficace cooperazione fra tutti i diversi livelli di amministrazione pubblica;
- il documento Le-government nelle Regioni e negli Enti locali: II fase di attuazione, approvato dalla Conferenza Unificata Stato, Regioni, Città ed Autonomie Locali il 27 novembre 2003, che pone come obiettivo principale della seconda fase di attuazione delle-government lallargamento alla maggior parte delle amministrazioni locali dei processi di innovazione avviati, anche promuovendo specifiche misure che favoriscano la cooperazione e lassociazione dei comuni piccoli e medio-piccoli;
- il Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte, lUnione delle Province Piemontesi, ANCI Piemonte, UNCEM Piemonte, Lega delle Autonomie Locali, Consulta Unitaria dei Piccoli Comuni del Piemonte, per la Costituzione della Rete regionale dei Centri Servizi Territoriali (CST) per lattuazione delle-government nei piccoli comuni piemontesi, approvato dalla Giunta Regionale del Piemonte con D.G.R. n. 20 - 1032 del 10 ottobre 2005, previo parere favorevole espresso dalla Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali nella seduta del 21 settembre 2005 ;
- il documento Strategia condivisa di sviluppo dei Centri Servizi Territoriali piemontesi, frutto del lavoro congiunto di Regione Piemonte, UPP, ANCI Piemonte, UNCEM Piemonte, Lega delle Autonomie locali e Consulta Unitaria dei Piccoli Comuni del Piemonte, coordinato dal CSI-Piemonte nella sua qualità di Centro Tecnico della RUPAR piemontese, allegato a far parte integrante del sopra citato Protocollo dIntesa;
in attuazione
- delle strategie regionali per lo sviluppo della Società dellInformazione e del Piano di e-government piemontese approvato dalla Giunta Regionale del Piemonte previo parere favorevole espresso dalla Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali nella seduta del mese di aprile 2001, ai sensi dellart.6 comma 2 lett. a) della legge regionale n. 34/98 recante Riordino delle funzioni e dei compiti amministrativi della Regione e degli Enti locali che precisano i rispettivi ruoli delle P.A. piemontesi ed il relativo piano di azione;
ritenuto
- che le Province ed i Comuni siano soggetti fondamentali nel processo di sviluppo della Società dellInformazione a livello territoriale e interlocutori naturali nel rapporto tra la Pubblica amministrazione, i cittadini e le imprese;
- che sia opportuno definire e attivare strategie condivise per la realizzazione di investimenti nel territorio della Provincia di Torino, per lorganizzazione e la gestione dei servizi pubblici da erogarsi attraverso reti telematiche e per la definizione di politiche di investimento coordinate, anche in funzione dellottimizzazione dellutilizzo dei finanziamenti messi a disposizione dallo Stato, dallUnione Europea e da altri soggetti, nonché al fine di realizzare economie di spesa nellinteresse dei cittadini e delle imprese;
visti
- i documenti Avviso per la selezione dei soggetti ammessi a presentare progetti finalizzati allerogazione di servizi in forma associata per i Piccoli Comuni e Linee guida per la costituzione e lavvio dei CST emessi da CNIPA in data 13 settembre 2005 e pubblicati in G.U. n. 213 del 13 settembre 2005;
- lAtto Integrativo dellAccordo di Programma Quadro per la Società dellInformazione sottoscritto dalla Regione Piemonte, dal Ministero dellEconomia e Finanze e dal Dipartimento per lInnovazione e le Tecnologie il 27 giugno 2005, approvato dalla Giunta Regionale con delibera n. 14-232 del 13 giugno 2005;
- le risultanze della Conferenza dei Servizi convocata in data 17 ottobre 2005 al fine di verificare la possibilità di concordare il presente Accordo di Programma, evidenziate dal citato verbale (Allegato 1);
Sulla base di quanto sin qui enunciato, le Parti tutte, come sopra generalizzate e rappresentate, nel pieno esercizio del potere di rappresentanza ad essi riconosciuto dai rispettivi Statuti ed ordinamenti
convengono e stipulano quanto segue:
Art. 1
Premesse
1. Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente Accordo di Programma, di seguito più brevemente indicato come Accordo.
Art. 2
Oggetto e finalità dellaccordo di programma
1. Con il presente Accordo le Parti simpegnano, in forma cooperativa, alla realizzazione di un programma per la costituzione di un Centro Servizi Territoriale (nel seguito indicato come CST), secondo quando stabilito nellart. 4 comma 1 lettera a) dell Avviso per la selezione dei soggetti ammessi a presentare progetti finalizzati allerogazione di servizi in forma associata per i Piccoli Comuni citato in premessa, ed intendono, con il presente Accordo, regolare i rapporti tra di loro nel rispetto degli obiettivi, dei contenuti, dei tempi, delle modalità organizzative e delle condizioni economiche di seguito dettagliate.
2. Il presente Accordo, relativo al territorio della Provincia di Torino, è conforme e segue i criteri pattuiti nel Protocollo di Intesa sul quale la Conferenza Permanente Regione Autonomie Locali si è espressa con parere favorevole nella seduta del 21 settembre 2005, ed è coerente con quanto previsto nel documento Strategia condivisa di sviluppo dei Centri Servizi Territoriali piemontesi approvato dalla Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali allegato al Protocollo medesimo.
3. Per quanto non esplicitamente stabilito dal presente Accordo, restano ferme le normali competenze previste in capo agli Enti aderenti ed ai rispettivi organi di governo, dalle disposizioni di legge e dai rispettivi Statuti,
Art. 3
Parti dellaccordo
1. Sono Parti e sottoscrivono il presente accordo:
- la Regione Piemonte
- la Provincia di Torino
- le amministrazioni indicate nel verbale della Conferenza di Servizi convocata ai sensi dellart. 34, comma 3 del TUEL, tenutasi in data 17/10/2005, che viene allegato a far parte integrante e sostanziale del presente accordo (Allegato 1).
Art. 4
Definizioni e ruoli
1. Ai fini del presente Accordo, sintende per:
- Ente Capofila: il soggetto coordinatore dellaggregazione, individuato nella Provincia di Torino;
- Ente Promotore: il soggetto garante della congruenza e coerenza dei programmi sul territorio regionale, nonché fautore di opportunità per lo sviluppo locale in quanto realizzatore delle infrastrutture necessarie allo sviluppo delle-government. Tale soggetto è concordemente individuato nella Regione Piemonte, che partecipa, con risorse proprie, alla costituzione del CST e alla realizzazione delle attività da esso programmate;
2. I compiti di indirizzo e controllo delle attività del CST spettano ai Comuni aderenti, limitatamente a quelli con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, e alle loro forme associative.
Art. 5
Compiti del CST
1. Le Parti individuano i seguenti obiettivi prioritari da conseguire attraverso la costituzione del Centro Servizi Territoriale:
- lindividuazione e la sintesi delle nuove esigenze espresse da parte dei Comuni;
- lindividuazione, la promozione e la distribuzione sul territorio di iniziative, modalità e regole tecnico-organizzative nellofferta delle seguenti tipologie di servizi:
a. servizi di produzione di e-government,
b. servizi di produzione gestionale,
c. servizi di back-office e infrastruttura,
d. servizi gestionali,
con modalità rispondenti alle esigenze dei cittadini e delle imprese, nel rispetto dei principi di trasparenza, efficienza, di sicurezza e riservatezza;
- la promozione di progetti di riuso dei servizi sviluppati nella prima fase di attuazione delle-government, in coerenza con quanto previsto nel citato documento Le-government nelle Regioni e negli Enti locali: II fase di attuazione;
- la promozione, nellambito dei servizi delle pubbliche amministrazioni piemontesi, di soluzioni open source, per le quali i CST potranno costituire uno strumento facilitante;
- la disponibilità per tutti gli enti pubblici delle banche dati necessarie allerogazione autonoma, ma sinergica ed integrata di servizi di cui sopra alle lettere da a) a d);
- la condivisione delle infrastrutture e delle piattaforme tecnologiche messe a disposizione dalla Regione Piemonte per lerogazione di servizi telematici;
- la promozione di iniziative per lutilizzo delle nuove tecnologie come strumento di sviluppo del territorio;
- la promozione e lo sviluppo degli strumenti per laccesso ai servizi telematici, con particolare riguardo alla diffusione degli strumenti di identità e di firma digitale;
- la promozione di politiche di gestione del territorio volte a consentire la diffusione ottimizzata di infrastrutture a larga banda nei Comuni del territorio piemontese;
- la promozione di iniziative volte ad eliminare il cosiddetto divario digitale, anche favorendo ladozione delle tecnologie per laccessibilità e lusabilità dei servizi telematici nelle pubbliche amministrazioni;
- il sostegno ad iniziative volte alla formazione dei dipendenti pubblici anche attraverso le nuove tecnologie (e-Learning).
Art.6
Categorie dei servizi
1. Il CST opera affinché siano erogati ai Comuni aderenti servizi classificabili allinterno di due categorie:
- Servizi di base: sono i servizi che costituiscono la base per il pieno utilizzo della rete regionale, già disponibili alla data della stipula del presente Accordo, agli Enti Locali aderenti alla RUPAR piemontese, (connettività, accesso a banche dati, strumenti di cooperazione ed interscambio, semplificazione amministrativa, ecc.) e quelli che saranno sviluppati in futuro da Regione e Province per arricchire questa tipologia di offerta. Questi servizi saranno resi disponibili gratuitamente ai Comuni, in quanto erogati dalle piattaforme regionali, restando a carico degli Enti gli eventuali costi di utilizzo;
- Servizi a domanda specifica: sono i servizi, anche realizzati in un momento successivo alla costituzione del CST, che saranno resi disponibili a consumo ai singoli Comuni, a fronte della sottoscrizione di uno specifico contratto di servizio. Il catalogo di questa tipologia di servizi sarà definito dal Comitato di Pilotaggio del CST di cui allart.7, sulla base di indirizzi condivisi nel Comitato Guida regionale per garantire lomogeneità sul territorio.
Art.7
Comitato di Pilotaggio del CST
1. Per lattuazione dei compiti del CST le Parti organizzano un Comitato di Pilotaggio permanente, rappresentativo degli Enti aderenti, composto da:
- il Presidente della Provincia di Torino, che lo presiede personalmente o per il tramite dellAssessore competente per materia;
- un rappresentante tecnico della Regione Piemonte, individuato dalla Direzione Organizzazione, Pianificazione, Sviluppo e Gestione delle Risorse Umane;
- un rappresentante tecnico della Provincia di Torino, individuato nel Dirigente pro-tempore competente nello sviluppo del Sistema informativo e di telecomunicazioni, che coordina il Comitato;
- i rappresentanti delle ulteriori Parti aderenti, quali risultanti dal verbale della Conferenza di Servizi di cui allart. 3, da intendersi qui integralmente richiamato e trascritto.
2. I rappresentanti di cui al comma 1 possono essere sostituiti, anche per singoli incontri od atti, da persone da loro manifestamente delegate.
3. Al Comitato di pilotaggio partecipa stabilmente, senza diritto di voto, un rappresentante della Città di Torino individuato nel Dirigente pro-tempore responsabile del Sistema informativo.
4. Possono presenziare alle riunioni del Comitato di Pilotaggio i rappresentanti delle Associazioni degli Enti Locali, con le modalità definite dal Comitato di Pilotaggio in sede di prima convocazione.
5. Il Comitato di Pilotaggio si riunisce con cadenza almeno bimestrale, in occasione della predisposizione e deliberazione del piano di attività, del monitoraggio dellavanzamento di esso e della sua rendicontazione finale.
6. Le riunioni del Comitato di Pilotaggio sono regolarmente costituite con lintervento della maggioranza dei rappresentanti di cui al precedente comma 1. Le decisioni sono prese a maggioranza semplice degli intervenuti.
7. Il Comitato di Pilotaggio:
- attua il presente Accordo, definendo le strategie del CST in coerenza con le indicazioni fornite dal Comitato Guida regionale;
- individua un rappresentante, scelto al proprio interno, per la partecipazione al Comitato Guida regionale;
- contribuisce a determinare, in sede di Comitato Guida regionale, le linee guida per la predisposizione del catalogo dei servizi e degli SLA (Service Level Agreement);
- predispone annualmente, in coerenza con le linee guida per il catalogo dei servizi definito dal Comitato Guida regionale, un piano per le attività dellannualità successiva con la relativa valorizzazione economica, precisando le modalità e i tempi di attuazione;
- esamina le schede tecniche di progetto di cui allart. 11, secondo comma, ed esprime parere vincolante per gli Enti aderenti al CST, in merito alla rispondenza delle schede alla programmazione effettuata;
- redige annualmente una relazione sulle attività realizzate dai fornitori dei servizi di cui al precedente art. 6 e sullutilizzo delle risorse programmate;
- cura il raccordo delle attività del CST con gli enti aderenti; in particolare, riferisce annualmente ai competenti organi di governo degli Enti aderenti attraverso la presentazione della relazione sulle attività svolte e del piano di attività per lanno successivo;
- informa il Comitato Guida regionale dellandamento delle attività attraverso la trasmissione della relazione sulle attività svolte e del piano di attività per lanno successivo;
- collabora con la Regione Piemonte e gli altri Enti coinvolti alla predisposizione di progetti da candidare al finanziamento da parte di Pubbliche Amministrazioni centrali o di altri soggetti esterni allAccordo di Programma, nonché fornisce assistenza per eventuali attività di monitoraggio effettuate dagli stessi soggetti a fronte del finanziamento accordato;
- definisce e attua, anche in collaborazione con il CRC Piemonte (Centro Regionale di Competenza), le attività di comunicazione del CST, garantendo la partecipazione alle stesse di tutti gli Enti aderenti.
8. Al fine di agevolare lespletamento degli impegni dellEnte Promotore di cui allart. 9, e degli obiettivi previsti nellAtto Integrativo dellAccordo di Programma Quadro, alle riunioni del Comitato di Pilotaggio presenzia stabilmente e con funzioni consultive un rappresentante del CSI-Piemonte.
9. La partecipazione ai lavori del Comitato di Pilotaggio rientra nelle ordinarie attività distituto per i dirigenti e dipendenti degli Enti aderenti e non dà diritto alla percezione di indennità o altri emolumenti economici. Gli oneri relativi al rimborso delle trasferte ed alla partecipazione ai lavori del Comitato di eventuali consulenti restano a carico dei bilanci degli Enti aderenti.
Art. 8
Impegni dellEnte Capofila
1. La Provincia di Torino, in qualità di Ente capofila e soggetto coordinatore dellaggregazione, svolge funzioni di coordinamento organizzativo del CST. A tal fine si impegna a garantire:
- il raccordo tra gli enti aderenti al CST, rilevando le esigenze di questi ultimi per la definizione delle attività del CST e coordinando limpiego dei fondi per il finanziamento delle suddette attività;
- la convocazione del Comitato di Pilotaggio del CST, lorganizzazione dei lavori e la verbalizzazione delle riunioni, anche avvalendosi del Centro Regionale di Competenza del Piemonte (CRC);
- il supporto al Comitato di Pilotaggio per la programmazione delle attività del CST e la raccolta dei dati utili alla preparazione della relazione consuntiva sullattività annualmente svolta, ai fini della trasmissione al Comitato Guida regionale.
Art. 9
Impegni dellEnte Promotore
1. La Regione Piemonte, in quanto Ente promotore dellaggregazione costituente il CST e ente realizzatore di quanto previsto nellAtto integrativo dellAccordo di Programma Quadro per la Società dellInformazione sopra citato, si impegna:
- a sostenere lutilizzo dellinfrastruttura di rete e dei servizi applicativi ed informativi offerti attraverso la RUPAR (Rete Unitaria Pubblica Amministrazione Regionale);
- a promuovere, attraverso il CST, la diffusione dei servizi realizzati nella prima fase di e-government da Amministrazioni piemontesi, e lattuazione dei progetti di riuso dei servizi a cittadini e imprese previsti dalla seconda fase di e-government.
2. La Regione Piemonte si impegna inoltre, anche avvalendosi del CSI-Piemonte in qualità disoggetto attuatore, come individuato dallAtto Integrativo dellAccordo di Programma Quadro per la Società dellInformazione, sottoscritto il 27 giugno 2005:
- nei confronti delle proprie strutture interne, a favorire la realizzazione dei programmi di attività del CST della provincia di Torino;
- ad utilizzare, in autonomia gestionale, i fondi allocati secondo le regole di ripartizione di cui al successivo art. 11 per il finanziamento dei servizi programmati dal Comitato di Pilotaggio del CST della provincia di Torino;
- a favorire la stipula di convenzioni e accordi con altre amministrazioni territoriali, anche dello Stato, per la messa a disposizione del patrimonio informativo pubblico;
- a favorire lazione coordinata degli Enti aderenti al CST con le imprese del territorio provinciale al fine di razionalizzare lo sviluppo e la diffusione di servizi e soluzioni applicative per linformatizzazione delle amministrazioni. È comunque fatta salva lautonomia dei Comuni aderenti nella scelta dei fornitori dei citati servizi, secondo quanto previsto dalla legge in materia di procedure di scelta del contraente.
3. Ai fini predetti la Regione garantisce la disponibilità delle strutture del soggetto attuatore esistenti nel territorio provinciale.
Art. 10
Impegni dei Comuni aderenti
1. I Comuni aderenti si impegnano a realizzare, a mutuo vantaggio ed entro il termine di durata del presente accordo di programma, una gestione associata dei servizi di cui al precedente art. 6, nelle forme previste dal Testo Unico degli Enti locali.
2. Ai fini dellattivazione del CST essi si impegnano, pertanto, direttamente o per il tramite delle loro forme associative:
- ad utilizzare i servizi che saranno messi a disposizione attraverso lattuazione del Piano di attività di cui allart. 7, comma 7.
- a condividere il patrimonio informativo pubblico da essi detenuto per ragioni istituzionali;
- ad individuare rappresentanti idonei a proporre le esigenze dei piccoli Comuni in sede di Comitato di Pilotaggio;
- a partecipare fattivamente allattività di ricognizione delle esigenze locali per la predisposizione del piano di attività;
- a rendere disponibili, per il riuso in altre pubbliche amministrazioni, le soluzioni già da essi utilizzate nonché quelle eventualmente sviluppate a seguito dellattivazione del CST;
- ad effettuare azione di controllo e monitoraggio dellattività del CST a livello locale.
Art. 11
Aspetti finanziari.
1. Il CST programma la propria attività tenuto conto delle seguenti linee di finanziamento degli interventi per i servizi citati allart. 6:
a) le risorse economiche per interventi nelle aree sotto utilizzate - quadriennio 2004-2007 stanziate con deliberazione CIPE n. 19/2004, ed inserite nellAtto Integrativo dellAccordo di Programma Quadro per la Società dellInformazione sottoscritto dalla Regione Piemonte il 27 giugno 2005;
b) le ulteriori risorse economiche rese disponibili dalle Parti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio, o dallo Stato, con particolare riferimento ai fondi a favore dei piccoli comuni previsti dal Decreto del Ministro per lInnovazione e le Tecnologie del 27 ottobre 2004.
2. Le Parti danno atto che, per quanto concerne le risorse di cui alla lettera a):
- la ripartizione dei fondi annualmente disponibili è definita sulla base delle indicazioni del Comitato Guida regionale, distinguendo tra la quota necessaria alla predisposizione di un complesso di servizi da rendersi disponibili a tutti gli enti aderenti alla rete dei CST piemontesi e la quota a disposizione dei singoli CST, per ladozione di servizi che rispondano alle esigenze individuate dal singolo Comitato di Pilotaggio;
- dette risorse sono state attribuite dalla Regione Piemonte al CSI-Piemonte, nella sua qualità di soggetto attuatore dellAccordo di Programma Quadro, il quale provvede ad attuare lallocazione dei fondi disponibili, secondo la ripartizione effettuata dal Comitato Guida regionale e la programmazione del Comitato di Pilotaggio provinciale, mediante lelaborazione di una o più schede tecniche di progetto.
3. Le Parti si impegnano ad utilizzare, in autonomia gestionale, le eventuali risorse di cui alla lettera b), per finanziare il programma di attività del CST della Provincia di Torino.
Art. 12
Sede
1. Il CST attivato in dipendenza del presente Accordo ha sede legale presso la sede della Provincia di Torino, in via Maria Vittoria, 12.
Art. 13
Durata
1. Fermo restando quanto stabilito allart. 10, il programma deve essere completato entro 36 mesi dalla stipula del presente Accordo, fatta salva leventuale proroga per la conclusione delle attività di rendicontazione dei finanziamenti ricevuti.
Art.14
Adesione di altri Enti allAccordo
1. È ammessa ladesione di ulteriori Enti al presente Accordo, anche successivamente al perfezionamento della sua efficacia. La richiesta di adesione è accolta con deliberazione del Comitato di Pilotaggio, che ne informa il Comitato Guida regionale.
Art. 15
Recesso dallAccordo
1. Le Parti hanno facoltà di recesso dal presente Accordo. Il recesso non ha comunque effetto retroattivo rispetto alle realizzazioni già attuate per effetto delladesione e non incide sugli eventuali contratti di servizio già stipulati ai sensi del precedente art. 11.
2. Il recesso si esercita mediante comunicazione scritta del legale rappresentante, rivolta allEnte Capofila del CST, che provvede ad informarne il Comitato di Pilotaggio ed il Comitato Guida regionale.
Art.16
Risoluzione delle controversie
1. Il Comitato di Pilotaggio dirime in via amichevole le controversie eventualmente nascenti dal presente Accordo, anche a fronte delleventuale inadempienza degli Enti sottoscrittori.
Art.17
Rinvio
1. Per tutto quanto non previsto espressamente dal presente Accordo di Programma, si fa riferimento a quanto previsto nel Protocollo di Intesa Tra la Regione Piemonte, lUnione delle Province Piemontesi, ANCI Piemonte, UNCEM Piemonte, Lega delle Autonomie Locali, Consulta Unitaria dei Piccoli Comuni del Piemonte, per la Costituzione della Rete regionale dei Centri Servizi Territoriali (CST) per lattuazione delle-government nei piccoli comuni piemontesi.
Il Presidente della Provincia
Antonio Saitta