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Bollettino Ufficiale n. 49 del 7 / 12 / 2005

Codice 25.7
D.D. 15 settembre 2005, n. 1348

O.M. n. 3090 del 18.10.2000 - O.P.C.M. n. 3237 del 12.08.2002. Evento alluvionale autunno 2000 - primavera-estate 2002. Novembre 2002. Conferenza di Servizi di Novara. Comune di Suno. Lavori di ripristino della sezione idraulica di deflusso, costruzione e rifacimento difese su tutta l’asta del torrente Terdoppio. Importo Euro 150.000,00

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del D.Lgs. n.490/99 e del R.D. n. 523/1904 a condizione che:

* le caratteristiche del materiale lapideo impiegato siano coerenti per cromatismo e tipologia a quelle delle pietre presenti nei luoghi di intervento;

* il materiale di propagazione impiegato nelle opere di ingegneria naturalistica sia pienamente compatibile e coerente con il corredo flogistico locale;

* l’inizio dei lavori dovrà essere comunicato in tempo utile al Comando Stazione Forestale di Oleggio, onde verificare lo stato dei luoghi ante opera e concordare l’eventuale abbattimento di piante e l’estirpo di ceppaie;

* per raggiungere i punti ove intervenire dovrà essere utilizzata la viabilità esistente e l’alveo stesso del torrente, senza apertura di nuove piste;

* l’intervento sia realizzato in modo da ridurre al minimo indispensabile le superfici trasformate, nel rispetto puntuale del progetto presentato;

* in corso d’opera siano adottate tutte le precauzioni e gli accorgimenti tecnico-operativi più idonei per salvaguardare il soprassuolo arbustivo radicato nelle aree adiacenti a quelle di intervento, per il corretto deflusso delle acque meteoriche e per evitare l’innesco di ulteriori dissesti;

* il decespugliamento ed il taglio delle piante sia limitato allo stretto indispensabile per l’esecuzione dei lavori e per assicurare la funzionalità dell’intervento nel tempo; pertanto, potranno essere eliminate esclusivamente le piante divelte, ammalorate o morte e quelle radicate in alveo e sulle sponde, che causano o potrebbero causare ostruzione e riduzione delle sezioni di deflusso;

* il materiale derivante dal disalveo, che si intenderà utilizzare a tergo delle scogliere o a riprofilatura dell’alveo, venga preventivamente ripulito dagli elementi costituenti rifiuto;

* il materiale di disalveo non diversamente utilizzato in loco ed i rifiuti siano allontanati e conferiti agli appositi centri di raccolta;

* la bio-massa derivante dalle operazioni di taglio delle piante, a macchiatici negativo, sia accatastata solo temporaneamente sui fondi limitrofi, al di fuori della fascia esondabile, e sia eventualmente messa a disposizione dei frontisti, espletate le procedure relative alla sua alienazione; sia chiarito che è assolutamente vietato procedere ad abbruciamenti di ogni genere sul posto, salvo autorizzazione ex L.R. 16/94 per la massa legnosa.

Per l’intasamento della difesa in scogliera venga utilizzato il materiale alluvionale presente in alveo e non con terra agraria facilmente asportabile dall’acqua.

Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere accertata da parte del Comune la regolarità dell’installazione delle strutture presenti sulle sponde del torrente all’altezza circa del fg.7 part. 368 e fg.5 partt. 358-357 rilevate nell’ambito del sopralluogo congiunto con il Corpo Forestale dello Stato.

- Di trasmettere il presente provvedimento alla Soprintendenza ai beni ambientali e per il paesaggio del Piemonte ai sensi dell’art. 159 del D.lgs. 42/04.

- Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente Responsabile Vicario
Giovanni Ercole