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Bollettino Ufficiale n. 46 del 17 / 11 / 2005

Codice 26
D.D. 8 novembre 2005, n. 565

XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Progetto Preliminare di “Sistemazione idraulica del Rio Gimont - tratto terminale in prossimità dell’abitato e Rio Secco - 2° lotto opere di sistemazione del Rio Gimont” localizzato nei comuni di Claviere e Cesana T.se, opera connessa all’evento olimpico. Provvedimento conclusivo della Conferenza dei Servizi Preliminare ai sensi dell’art. 9, c. 1-2, L. 285/2000 e s.m.i.

Premesso che:

con istanza prot. 2452 in data 04/08/2005, acquisita con prot n. 9260/26/2005 del 04/08/2005, con la quale il Comune di Claviere ha richiesto l’attivazione della Conferenza preliminare ex art. 9 commi 1-2 della L. 285/2000 e ss.mm.ii e dell’art. 10 della L.R. 40/90 (Fase di Verifica della procedura di V.I.A.) per il progetto preliminare in argomento, che trova riferimento nell’elenco opere connesse di cui alla D.G.R. n. 63-9339 del 12/05/2005 al n. 31;

con la medesima nota sono stati trasmessi gli atti progettuali, nonché la copia della nota con la quale il Comune ha richiesto l’avvio della fase di Verifica della procedura di Via ai sensi dell’art. 10 della L.R. 40/98 e provveduto al deposito del progetto presso l’Ufficio di deposito progetti regionali;

il progetto in esame, per un costo complessivo di Euro 775.000,00 figura, al n. 31, tra gli interventi di cui all’Allegato 1 alla D.G.R. 63-9339 del 12.05.2003 e s.m.i. ad oggetto “Opere connesse. Modifiche all’elenco ai fini dell’emanazione del DPCM previsto dall’art. 1 legge 26 marzo 2003 n. 48 (...)”;

con la Delibera di Consiglio Comunale n. 16 del 21/07/2005 la stazione appaltante, Comune di Claviere, ha approvato il progetto preliminare dell’opera in esame ed il relativo quadro economico, nel quale il costo complessivo dell’opera ammonta a Euro 173.165,00 e trova copertura completa nel finanziamento regionale;

con DPCM del 06/06/2003 era stato previsto lo stanziamento di Euro 516.000,00 per l’intervento n. 30 in Comune di Claviere e Euro 775.000,00 per l’intervento n. 31 sempre in Comune di Claviere per un investimento totale per opere di riassetto territoriale pari a Euro 1.291.000,00;

a seguito di deliberazione n. 60 del 15/11/2004 del Comitato di Regia, pur mantenendo invariato l’importo complessivo delle opere di assetto territoriale come sopra detto, sono stati ridefiniti gli importi assegnando:

* la somma di Euro 266.000,00 per l’intervento n. 30, sistemazione idraulica del tratto terminale della Piccola Dora;

* la somma di Euro 1.025.000,00 per l’intervento n. 31, sistemazione idraulica del Rio Gimont tratto terminale in prossimità dell’abitato e Rio Secco. Tale sistemazione del Rio Gimont è stata suddivisa in due lotti esecutivi, la cui presente determina è riferita al 2° lotto (173.165,00).

L’attività della Conferenza di Servizi prevista dall’art. 9 della L. 285/2000 è ricondotta alla responsabilità gestionale della Direzione Regionale Trasporti, in quanto struttura di riferimento dell’Assessore delegato dal Presidente della Giunta Regionale alle infrastrutture olimpiche, fatto salvo il coordinamento della Struttura Speciale di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale;

con D.G.R. n. 51-8364 del 3 febbraio 2003, la Giunta Regionale ha stabilito di applicare anche alle opere connesse le modalità ed i tempi delle procedure per l’approvazione dei progetti per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 così come definite dalla DGR n. 42-4336 del 5 novembre 2001 e s.m.i.;

con nota prot. n. 3022/26/2004 del 09.03.2004 il Coordinatore delle Conferenze di Servizi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 è stato autorizzato dalla Responsabile della Struttura Flessibile Torino 2006 ad avvalersi per la gestione delle Conferenze di Servizi dei Dirigenti della Direzione Trasporti, compresi i Responsabili di strutture flessibili per l’attuazione di progetti di rilevanza strategica istituiti, ai sensi dell’art. 12 della L.R. 51/97, presso la Direzione Trasporti;

con D.G.R. n. 68-11286 del 09/12/2003, l’ing. Enzo Gino è stato individuato nell’ambito della Direzione Trasporti quale Responsabile ex art. 12 L.R. 51/97 di una struttura organizzativa flessibile per l’attuazione di progetti di rilevanza strategica;

con determinazione n. 414 del 08/08/05, il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato Responsabile del Procedimento (ai sensi dell’art. 4 e seguenti della L. 241/90 e secondo le indicazioni della L.R. 51/97) l’ing. Enzo Gino per la fase definitiva e preliminare;

l’autorità competente ha provveduto a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto preliminare sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 32 del 11/08/2005 e del conseguente avvio del procedimento;

Il Responsabile del procedimento attuando quanto previsto della L. 285/2000, ha successivamente avviato la C.d.S. con i soggetti territorialmente e istituzionalmente interessati, tra i quali i soggetti titolari del rilascio delle autorizzazioni, invitando i seguenti soggetti:

Sindaco del Comune di Claviere, Responsabile Uff. Tecnico del Comune di Claviere, Sindaco del Comune di Cesana Torinese, Responsabile Uff. Tecnico del Comune di Cesana Torinese, Comunità Montana Alta Valle Susa, Nucleo Centrale dell’organo Tecnico Regionale, Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale Programmazione e Gestione Rifiuti, Direzione Regionale OO.P.P., Direzione Regionale OO.PP. Settore Decentrato Assetto Idrogeologico, Direzione Regionale Pianificazione Risorse Idriche, Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici, Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico Settore Espropri - Usi Civici, Direzione Regionale Difesa del Suolo, Direzione Regionale OO.PP. Segreteria Crop, Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica, Direzione Regionale Economia Montana e Foreste, Direzione Regionale Territorio Rurale, Direzione Regionale Industria, Direzione Regionale Turismo, Sport e Parchi, Autorita’ d’ambito Territoriale per I Servizi Idrici, Provincia di Torino, A.S.L. n. 5 - Sportello Olimpiadi Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, ARPA “Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale”, ARPA Piemonte Area Previsione e monitoraggio ambientale, ARPA Piemonte Area Prevenzione dei Rischi Geologici, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte, Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Corpo Forestale dello Stato, Prefettura di Torino, SESTRIERES S.p.A., Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Servizi integrati infrastrutture e Trasporti per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Settore Infrastrutture, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Direzione Per Il V.I.A., ENEL.

I lavori della Conferenza di Servizi presieduta dal Responsabile del Procedimento si sono espletate nelle riunioni del 16/09/2005 e del 03/10/2005, nella quale il proponente è stato invitato a fornire opportuni chiarimenti in merito ai contenuti del progetto presentato; in data 26/09/2005 è stato altresì effettuato, sempre in presenza del proponente, un sopralluogo presso le zone interessate sulla realizzazione dell’opera;

in estrema sintesi l’ambito di intervento di sistemazione comprende il tratto del Rio Gimont, tributario in destra del Torrente Piccola Dora, compreso tra quota 1800 e 1850 m. Più in dettaglio le opere previste in questo progetto sono:

* riprofilatura di un tratto di 360 m dell’alveo naturale, di cui 120 m rivestiti con massi di pietra naturale disposti secondo sagoma e il tratto restante riprofilato adeguando la sezione. Le scogliere e le mantellate saranno realizzate con massi intasati con terra e, localmente, con calcestruzzo. Il materiale litoide in esubero proveniente dagli scavi sarà depositato a lato dell’alveo in posizione di sicurezza utilizzando la stessa area di deposito indicata per i lavori di sistemazione della Piccola Dora, previsti in altro progetto;

* rifacimento dell’attraversamento della strada comunale di Gimont per adeguarne la sezione di deflusso (Tr: 200 anni), con la realizzazione di un manufatto in acciaio ondulato;

* ripristino della fascia spondale interessata dai lavori di costruzione della scogliera e dalla riprofilatura dell’alveo, attraverso la ricopertura con terreno agrario e la semina a spaglio, nonché la messa a dimora di un numero di alberi pari a quelli abbattuti per realizzare le opere.

I lavori sono strettamente collegati a quelli da eseguirsi sulla Piccola Dora, per il quale il Comune di Claviere ha presentato istanza di apertura della C.d.S. in data 04/08/2005 con nota prot. n. 2453;

Preso atto che:

con precedente Determinazione Dirigenziale n. 513 del 10/10/2005 si concludeva di sottoporre il progetto alla fase di valutazione ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/1998 a seguito delle valutazioni della Conferenza di servizi, che rilevava carenze progettuali e la conseguente impossibilità di formulare le opportune conclusioni sulla base della documentazione depositata agli atti;

nella precedente determina nell’oggetto risulta riportata per mero errore materiale la seguente dicitura “Provvedimento conclusivo della C.d.S.” anziché “Rinvio alla Fase di Valutazione di cui all’art. 12 della LR 40/98";

nella predetta Determinazione Dirigenziale si è stabilito altresì che, con successivo atto, sarebbero stati definiti i contenuti e gli approfondimenti da compiere nell’ambito della redazione del progetto definitivo e del relativo studio di impatto ambientale e qualora non sussistessero condizioni di incompatibilità, sarebbero state indicate le condizioni e gli elementi necessari per ottenere i necessari atti di consenso in sede di presentazione del progetto definitivo.

Sono pervenute le seguenti note:

* Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale Programmazione Gestione Rifiuti Settore Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale con nota prot n. 11084/22.2 del 27/07/2005 acquisita con prot. n. 8994/26/2005 del 29/08/2005;

* Direzione Difesa del Suolo - Settore Pianificazione Difesa del Suolo con nota prot. n. 5436/23.2 in data 22/08/2005 acquisita con prot. n. 9981/26/2005 del 26/8/2005;

* Nota del Ing. Peccia Galletto Franco acquisita con prot. n. 10014/26/2005 del 29/08/2005;

* Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica con nota prot n. 0032085/19 del 08/09/2005 acquisita con prot. n. 10411/26/2005 del 09/09/2005;

* Direzione Industria - Settore Pianificazione e verifica attività estrattiva con nota prot. 12444/16.4 del 12/09/2005, acquisita con prot. 10558/26/2005 del 15/09/2005;

* A.R.P.A., con nota prot. 115513/SCO4 del 19/09/2005, acquisita con prot. 10780/26/2005 del 20/09/2005;

* A.R.P.A., con nota prot. 120573/SCO4 del 29/09/2005, acquisita con prot. n. 11230/26/2005 del 03/10/2005;

* Direzione Territorio Rurale con nota prot. n. 8094/13.1 in data 05/10/2005 acquisita con prot. n. 11373/26/2005 del 05/10/05;

* Comune di Claviere acquisto con prot. n. 11383/26/05 del 05/10/05;

* Provincia di Torino Servizio Valutazione Impatto Ambientale e Attività Estrattiva con nota prot. n. 416156/LC4 del 05/10/05 acquisita con prot. n. 11406/26/2005 del 06/10/05;

* Direzione OO.PP. - Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico con nota prot. n. 47883/25.3 del 06/10/2005, acquisita con prot. n. 11580/26/2005 del 11/10/2005;

* Direzione Tutela e Risanamento Ambientale- Programmazione Gestione Rifiuti con nota prot. n. 14218/22 del 05/10/05 acquisita con prot. n. 11613/26/2005 del 12/10/05;

* Comune di Cesana Torinese, acquisita con prot. n 11638/26/05 del 12/10/05;

* Enel con nota prot. 4685 del 13/10/2005, acquisita con prot. 11854/26/2005 del 18/10/2005.

L’elenco delle autorizzazioni, concessioni, pareri, nulla osta o atti di assenso comunque denominati necessari alla realizzazione dell’opera, inoltrato dal soggetto Proponente, di seguito indicati:

a) Autorizzazione paesaggistica ai sensi del DLgs. 42/2004;

b) Autorizzazione idraulica ai sensi del R.D. n. 523/1904;

c) autorizzazione ai sensi della L.R. n° 45/89;

d) nulla osta da parte del Comune di Cesana Torinese;

e) autorizzazione ambientale integrata ex D.P.R. 372/1999;

in sede istruttoria è fra l’altro emerso che parte delle aree interessate dall’intervento sono soggette ad uso civico pertanto in sede di progetto definitivo dovranno essere acquisite le autorizzazioni di rito relativamente al vincolo;

si rileva inoltre che parte dei terreni interessati dal progetto sono di proprietà del Comune di Cesana, occorrerà quindi apposita Autorizzazione del Comune di Cesana all’occupazione per il deposito dei materiali di risulta come evidenziato nella contestuale istanza presentata per i lavori da eseguirsi sul Rio Gimont;

Considerato che:

non sono state presentate osservazioni da parte del pubblico ai sensi dell’art. 10 della L. 241/1990 e s.m.i. nei termini prescritti.

Con riferimento alle citate autorizzazione si rileva quanto segue:

punto a) con nota prot. n. 0032085/19 del 8/09/05 della Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica richiede approfondimenti in sede di progettazione definitiva sotto il profilo paesaggistico. Con la medesima nota si è ritenuto gli interventi proposti compatibili con gli strumenti urbanistici vigenti nei Comuni interessati;

punto b): con nota prot. n. 47883/25.3 del 06/10/2005 la Direzione OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico ha sottolineato la non condivisibilità di un intervento così esteso ritenendo che si possano valutare interventi puntuali;

punto c): non è pervenuta alcuna nota dalla Direzione Regionale competente per il rilascio dell’autorizzazione;

in riferimento al vincolo di uso civico gravante su alcune aree interessate dall’opera non è pervenuta alcuna nota dalla Direzione Regionale competente per il rilascio dell’eventuale autorizzazione;

punto d): con Delibera di Giunta Comunale n. 84 del 8.10.2005 il Comune di Cesana Torinese ha concesso la disponibilità del terreno di sua proprietà per la deponia del materiale di disalveo ribadendo le perplessità emerse in sede di sopralluogo e sottolineando che il terreno in questione è gravato da uso civico e pertanto si dovrà provvedere alle necessarie autorizzazioni e pertanto si dovrà provvedere alla necessarie autorizzazioni;

punto e): con riferimento all’autorizzazione ambientale integrata ai sensi del D.Lgs 372/1999, si rileva che nella seconda riunione di C.d.S. in data 03/10/2005 la Provincia di Torino ha chiarito che l’autorizzazione richiesta non è dovuta;

in riferimento a quanto verbalizzato in sede di seconda riunione di C.d.S. circa la necessità che la Determina finale contenesse una specifica prescrizione relativa alla copertura finanziaria; in quanto vigenti i disposti della D.G.R. n. 1-12972 del 12 Luglio 2004 che comportavano ai fini della successiva erogazione dei fondi da parte della competente Direzione Regionale, la necessità che i lavori venissero conclusi in tempo utile per l’evento olimpico, circostanza non prevista dal cronoprogramma del progetto presentato visto che con Deliberazione n. 132 del 22/07/2004, approvata in data 06/10/2005, il Comitato di Regia ha autorizzato le stazioni appaltanti di alcune opere connesse, tra le quali l’opera in esame ad utilizzare i fondi anche successivamente all’evento olimpico - ai sensi dell’art. 1, comma 241 della Legge 311/2004 i lavori potranno concludersi oltre l’evento olimpico.

In riferimento al rinvio al V.I.A. espresso con D.D. 513 del 10/10/05 sono pervenute le seguenti note con cui sono stati definiti anche gli approfondimenti da compiere nell’ambito della redazione dello Studio di Impatto Ambientale, nonché del progetto definitivo, i cui contenuti erano stati anticipati in sede di conferenza;

con nota prot. n. 12444/16.4 del 12/09/2005 acquisita agli atti con prot. n.10558/26/2005 del 15/09/2005 la Direzione Regionale Industria ha indicato le prescrizioni cui ottemperare riportate nell’Allegato “A” della presente Determina;

con nota prot. n. 8094/13.1 del 05/10/2005 acquisita agli atti con prot. n. 11373/26/2005 la Direzione Regionale Territorio Rurale ha evidenziato alcune carenze progettuali rispetto agli impatti ambientali e, non avendo gli elementi per esprimersi, chiede che il progetto sia sottoposto alla successiva fase di Valutazione;

con nota prot. n. 14218/22 del 05/10/2005 la Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale- Programmazione Gestione Rifiuti ha evidenziato che le opere nel loro complesso comporteranno impatti importanti in termini di alterazione dei luoghi, che la documentazione prodotta non evidenzia il percorso progettuale richiesto dall’art. 10 della L.R. 40/1998 onde individuare la migliore soluzione localizzativa e tecnologica e contiene inoltre una serie di incongruenze e carenze che non permettono di comprendere la sua sostenibilità ambientale pertanto ritiene necessario sottoporre il progetto alla fase di Valutazione Ambientale;

con nota prot. n. 47883/25.3 del 06/10/05 la Direzione OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico ha ribadito che il progetto in questione debba essere assoggettato alla fase di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/98;

con nota prot. n. 416156/LC4/MP del 05/10/2005 la Provincia di Torino Servizio Valutazione Impatto Ambientale e Attività Estrattiva ritiene che il progetto debba contenere approfondimenti sulla componente vegetale ed animale interferita e che quindi il progetto definitivo debba essere sottoposto alla fase di Valutazione ambientale;

con nota prot. n. 5778/23.2 del 22/09/2005 acquisita agli atti con prot. 5436/26/2005 del 13/09/2005 la Direzione Regionale Difesa del Suolo ha dichiarato che il progetto non interferisce con situazioni di dissesto di sua competenza;

Tutto ciò premesso e considerato,

IL DIRIGENTE

visto il R.D. n. 523/1904 - Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie;

vista la L. 1766/1927 - Riordinamento degli Usi Civici nel Regno;

vista la L. 109/1994 e s.m.i. - Legge quadro sui Lavori Pubblici;

visto il D.P.R. 554/1999 - Regolamento di attuazione della legge quadro sui lavori pubblici;

vista la L. 9 ottobre 2000 n. 285 e s.m.i. “Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006";

visto il D. Lgs. n. 42/2004 - Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio;

vista la L.R. n. 56/1977 e s.m.i. - Tutela ed uso del suolo;

vista la L.R. 45/1989 - Norme per gli interventi da eseguire in terreni sottoposti a vincoli per scopi idrogeologici;

vista la L.R. 51/97 - Norme sull’organizzazione degli uffici e sull’ordinamento del personale regionale;

vista la L.R. 40/1998 e s.m.i. “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione”;

vista la D.G.R. 9 aprile 2001 n. 45-2741, “Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Invernali Torino 2006";

vista la D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 - art. 9 della Legge n. 285/2000 Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

vista la D.G.R. n. 41-7279 del 7 ottobre 2002 - Modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

vista la D.G.R. n. 44-7807 del 25 novembre 2002 - Ulteriore modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

vista la D.G.R. n. 1-12972 del 12 Luglio 2004 - Procedure per il trasferimento alle stazioni appaltanti dei fondi relativi alle opere connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

visto il verbale di sopralluogo del 26/09/2005 depositato agli atti;

visti il verbali delle riunioni di Conferenza dei servizi del 16/09/2005 e del 03/10/2005 depositati agli atti;

visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti;

Per tutto quanto sopra esposto

determina

di prendere atto dei pareri espressi in sede di Conferenza di Servizi e in premessa citati;

di rettificare parte dell’oggetto della determina dirigenziale n. 513 del 10/10/05 con la frase seguente “Provvedimento conclusivo della Conferenza dei Servizi preliminare”;

di individuare le sotto indicate autorizzazioni, nulla osta ed atti di consenso comunque denominati richiesti dal Proponente che dovranno essere raccolte in ambito di C.d.S. definitiva e sulle quali si pronuncia la C.d.S preliminare in merito alle condizione per conseguirle:

* autorizzazione ai sensi del R.D. 523/1904.;

* autorizzazione ai sensi della L.R. 45/1989;

* autorizzazione paesaggistica ai sensi del Dlgs 42/2004;

* nulla osta da parte del Comune di Cesana Torinese;

* Autorizzazione ai sensi della L: 1766/1927;

di rinviare al precedente provvedimento n. 513 10/10/05 per quanto concerne gli esiti della Verifica di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 10 L.R. 40/1998;

di indicare nell’allegato A che costituisce parte integrante alla presente determinazione quali siano le condizioni per ottenere, sul progetto definitivo e del relativo studio di impatto ambientale, le intese, i pareri, le concessione, le autorizzazioni, le licenze, i nullaosta e gli assensi, comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente;

di inviare il provvedimento al Proponente e a tutti i soggetti coinvolti nel procedimento;

di dare atto che tutti gli elaborati costituente il progetto preliminare di cui una copia è conservata agli atti della Direzione Trasporti ed una copia, debitamente vistata, viene restituita unitamente al presente atto al soggetto proponente.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.

Il Responsabile del Procedimento
Enzo Gino

Allegato A

Indicazioni sugli approfondimenti da compiere nell’ambito della redazione del progetto definitivo e del relativo studio di impatto ambientale del progetto “Sistemazione idraulica del Rio Gimont - tratto terminale in prossimità dell’abitato e Rio Secco - 2° lotto opere di sistemazione del Rio Gimont” localizzato nei comuni di Claviere e Cesana Torinese (TO).

Studio di Impatto Ambientale

1. dovrà essere fornito con opportuni elaborati un preciso quadro di insieme degli interventi ricadenti nell’area vasta del progetto, siano essi concomitanti o seguenti;

2. dovranno trovare opportuna trattazione i seguenti punti:

- nel caso in cui, a seguito di specifiche valutazioni tecniche in sede di progettazione, sull’ area risulti possibile riscontrare la presenza di minerali asbestiformi, durante i lavori occorrerà procedere a un continuo monitoraggio ambientale della componente “aria” e quindi dovrà essere previsto dal progetto la predisposizione di un sistema di campionamento per il rilevamento di fibre aerodisperse nell’area interessata dal cantiere ed in corrispondenza di alcuni recettori potenzialmente sensibili: le modalità ed il programma di monitoraggio dovranno essere concordati con A.R.P.A. Piemonte a cui dovranno anche essere comunicati con idonea frequenza i dati rilevati adeguatamente commentati;

- si sottolinea che ai materiali comunque derivanti da attività di scavo dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente con attuale riferimento ai commi 17, 18 e 19 dell’art.1 della L. 443/2001.

3. dovrà trovare opportuna trattazione la prevenzione di qualsiasi inquinamento delle componenti ambientali presenti: in particolare si richiede di illustrare le cautele che saranno messe in atto per evitare l’inquinamento del corpo idrico e limitare i fenomeni di inquinamento acustico e atmosferico dovuti al cantiere, anche in relazione alla vicinanza dell’abitato e delle popolazioni residenti;

4. a maggior specificazione, si sottolinea come particolare cura dovrà essere dedicata nella identificazione e nella descrizione delle modalità di cantiere e di ripristino con particolare riferimento alla realizzazione delle azioni del progetto che vedono la movimentazione degli inerti;

5. relativamente alle attività di movimento terra si richiede quanto segue:

- una attenta verifica della quantificazione dei volumi di scavo;

- una precisa descrizione delle modalità di cantiere in relazione anche alla necessità di trasportare i volumi terrosi da un’area all’altra del sito.

- gli inerti di scavo derivanti dalle operazioni di cantiere dovranno essere destinati prioritariamente al riutilizzo in loco o in cantieri di lavoro limitrofi alle aree interessate dal progetto in oggetto: dovrà quindi essere limitato alle sole fasi di cantiere l’uso di aree di deponia temporanea ed esclusi stoccaggi provvisori di tali materiali; nel caso di smaltimento degli stessi o di altri materiali di rifiuto direttamente in discariche autorizzate ai sensi della normativa vigente, queste dovranno essere già esplicitamente individuate in fase progettuale definitiva;

- è opportuno pianificare le demolizioni, per consentire il massimo recupero/riutilizzo dei materiali e minimizzare l’uso della discarica.

6. dovranno essere chiarite le modalità costruttive dell’opera con particolare riferimento alla individuazione delle vie di accesso esistenti utilizzabili;

7. I metodi di realizzazione degli interventi non dovranno compromettere in modo irreversibile le funzioni biologiche dell’ecosistema locale e dovranno minimizzare gli impatti sulle comunità vegetali ed animali presenti, rispettando i valori paesaggistici dell’ambiente fluviale e vallivo: particolare attenzione dovrà essere posta alla verifica delle eventuali interferenze (fase di cantiere e modifica delle soglie) con l’ittiofauna e con la vegetazione ripariale;

8. contestualmente all’avanzamento dei lavori, il recupero delle aree di cantiere, al fine di minimizzare l’impatto sull’ecosistema e sul paesaggio, mediante rinverdimento e piantumazione di specie autoctone e, all’occorrenza, con rimodellamento morfologico dei siti di intervento;

9. dovrà essere prodotta la caratterizzazione dell’habitat e della fauna acquatica presenti nel corso d’acqua interessato dall’opera in progetto;

10. dovranno essere condotte analisi degli impatti che la realizzazione dell’opera può provocare sulle diverse componenti ambientali caratterizzanti il corso d’acqua.

11. si richiede altresì che i lavori in alveo vengano condotti in periodo non riproduttivo per la fauna ittica caratterizzata dagli ambienti di intervento e procedere da valle verso monte;

12. si dovranno individuare le mitigazioni ambientali da adottare per limitare gli impatti sugli habitat e sulla fauna acquatica;

13. dovrà essere valutata la gestione del traffico in fase di cantiere considerata la vicinanza con il centro abitato di Caviere;

14. Il progetto definitivo dovrà contenere una valutazione di impatto acustico ai sensi della L. 447/95, come previsto dalla L.R. 52/2000 e secondo le indicazioni contenute nella D.G.R. 2/2/2004 n. 9-11616, relativa alla fase di cantiere, in base alla quale definire la necessità o meno di interventi di mitigazione e/o protezione, con particolare riferimento ai principali ricettori individuati. Nel caso che il Comune sia dotato di Piano di Zonizzazione Acustica dovrà anche essere verificata la coerenza con il Piano stesso.

Aspetti progettuali

1. Si richiede che il progetto definitivo sia accompagnato da adeguata analisi urbanistico territoriale che verifichi la conformità urbanistica di quanto proposto.

2. Il proponente dovrà produrre una chiara progettazione di tutti gli ambiti progettuali, con particolare riferimento alla necessità di rappresentare e collocare planimetricamente gli interventi di rivegetazione e recupero ambientale previsti, con la preferenziale adozione di tecniche di Ingegneria Naturalistica, per la ricostruzione morfologica dei siti, per il consolidamento, la sistemazione superficiale e il drenaggio dei terreni, nonché per il contenimento e la mitigazione dell’impatto ambientale e per il reinserimento paesaggistico dei luoghi alterati durante i lavori. A tal proposito dovranno essere prodotti elaborati completi (relazioni tecniche, planimetrie, sezioni, assonometrie, particolari costruttivi ecc.), propri della progettazione definitiva, atti a descrivere le opere progettate, nonché le opportune valutazioni sul dimensionamento e sulle verifiche di stabilità delle opere di sostegno e di drenaggio delle acque superficiali previste negli interventi di recupero e sistemazione. Ai fini di una corretta valutazione quali-quantitativa delle medesime, esse devono trovare riscontro negli elaborati relativi all’analisi prezzi e nel computo metrico del progetto definitivo, nonché negli allegati relativi alla definizione dei piani di manutenzione delle opere previsti ai sensi delle vigenti normative di legge;

3. particolare cura dovrà essere impiegata nella progettazione delle opere di regimazione delle acque superficiali nelle zone di eventuale riporto di materiale, al fine d’impedire l’innesco di fenomeni erosivi concentrati. Il progetto dovrà individuare soluzioni idonee tenendo in debito conto le problematiche derivanti dalla nuova morfologia attribuita al sito con i lavori in oggetto. Nella fase definitiva dovranno trovare quindi maggiore dettaglio e trattazione le valutazioni sul dimensionamento e sulle verifiche di stabilità delle opere di sostegno eventualmente impiegate, nonchè la concezione delle opere di drenaggio, il loro puntuale posizionamento e la zona di recapito delle acque;

4. si richiede che la documentazione progettuale evidenzi l’eventuale l’interferenza con tutte le reti tecnologiche e i sottoservizi presenti nell’area;

5. la progettazione definitiva dovrà contenere un adeguato piano di manutenzione delle opere realizzate, con particolare riferimento a quelle di recupero e sistemazione idrogeologica ed i derivanti oneri economici dovranno trovare rispondenza nel progetto;

6. la progettazione definitiva dovrà indicare e perimetrare cartograficamente le aree devolute all’installazione del cantiere;

7. il progetto definitivo dovrà contenere la verifica alla traslazione sul piano di posa delle scogliere in esame, come previsto dal D.M. del 11.03.1988 al punto D.4.2

8. nella predisposizione degli elaborati relativi alla pianificazione della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 494/1996 si dovrà tenere conto dei disposti di cui al D.Lgs. 277/1991 e s.m.i. , nonché per quanto applicabili dei decreti ministeriali emanati in forza della legge 257/1992, ai fini della loro immediata attuazione in caso di necessità;

9. fornire una chiara progettazione onde rappresentare e collocare planimetricamente gli interventi previsti per la ricostruzione morfologica dei siti, per la sistemazione delle sponde, nonché per il contenimento e la mitigazione dell’impatto ambientale e per il reinserimento paesaggistico dei luoghi alterati durante i lavori. A tal proposito dovranno essere prodotti elaborati completi (planimetrie dello stato di fatto, planimetrie di progetto, sezioni, particolari costruttivi ecc.), propri della progettazione definitiva, atti a descrivere le opere progettate, nonché le opportune valutazioni sul dimensionamento e sulle verifiche di stabilità delle opere di sostegno previste negli interventi di sistemazione;

10. relativamente alla gestione dei materiali inerti, gli inerti di scavo e il materiale di disalveo derivanti dalle operazioni di cantiere dovranno essere destinati prioritariamente al riutilizzo in loco o in cantieri limitrofi alle aree interessate dai progetti in esame ed in ogni caso la loro destinazione dovrà essere esplicitata. Nel caso di smaltimento degli stessi in discariche autorizzate, ai sensi della normativa vigente, queste dovranno essere già individuate in fase progettuale definitiva. È opportuno pianificare le demolizioni, per consentire il massimo recupero/riutilizzo dei materiali e minimizzare l’uso della discarica. Inoltre sarà necessario valutare la gestione del traffico in fase di cantiere considerata la vicinanza con il centro abitato di Claviere;

11. l’acquisizione di materiale di cava e la gestione di terre da scavo, che non trovano utilizzazione nel medesimo cantiere, dovrà essere conforme con quanto previsto dal Piano Inerti e nei successivi aggiornamenti, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 45-2741 del 8/04/2001;

12. la progettazione definitiva dovrà contenere un adeguato piano di manutenzione delle opere realizzate, con particolare riferimento a quelle di recupero e sistemazione idrogeologica ed i derivanti oneri economici dovranno trovare rispondenza nel progetto;

13. dovrà essere verificato nelle successive fasi progettuali che l’opera in progetto non sia interessata da elettrodotti preesistenti e sotterranei. Eventuali interferenze dovranno rispettare quanto previsto dal D.M.. 21/03/1988 n° 449 e s.m.i. nonché le norme CEI 11-17 fasc. 558. Qualora si renda necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, dovranno essere tempestivamente trasmessi i progetti esecutivi dell’opera nonché i dati del soggetto al quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi a ENEL Distribuzione S.p.A. Zona di Rivoli;

14. verifica delle interazioni tra i potenziali fenomeni di esondazione del rio Gimont ed il deposito dei materiali di risulta degli scavi che verrà ubicato in sponda destra del rio stesso (materiali provenienti dagli scavi per l’esecuzione sia dell’intervento in esame sia delle sistemazioni idrauliche del torrente Piccola Dora, oggetto di questo intervento). Le opere in progetto infatti, se da un lato sono utili a difendere le sponde del torrente dall’erosione, dall’altro non intervengono sul rischio di esondazione e di conseguenza asportazione di materiali stoccato con notevole incremento del trasporto di massa. All’interno degli elaborati progettuali, la stabilità dell’accumulo di materiale di riporto viene valutata soltanto dal punto di vista strutturale, mentre non vengono presi in considerazione gli aspetti connessi alla sua interferenza con la dinamica torrentizia.

13. verifica delle interazioni degli scavi in roccia previsti per un tratto lungo l’asta del rio con l’assetto geomorfologico dell’area interessata, al fine di escludere la possibilità che tali scavi vadano ad inficiare la stabilità del versante sovrastante l’area di scavo.

Prescrizione finalizzate alla successiva autorizzazione in linea idraulica ai sensi del R.D. 523/1904

1. dovrà essere verificata la necessità di realizzare un generalizzato intervento di riprofilatura dell’alveo dalla sezione 14 alla sezione 7 in riferimento al quale si ritiene invece opportuno intervenire puntualmente con interventi minimali (sistemazione di brevi tratti d’alveo in erosione, rimozione di alcuni massi di notevoli dimensioni);

2. per quanto riguarda gli interventi dalla sezione 7 alla sezione 2 il progetto prevede la canalizzazione dell’intero tratto con rivestimento del fondo e con difese in destra e in sinistra; si ritiene opportuno evitare gli interventi in sinistra data la presenza del substrato roccioso apparentemente in buone condizioni (gli interventi sopra descritti, dalla sezione 5a alla sezione 2b, sono previsti all’interno del progetto “Sistemazione Idraulica del tratto terminale della Piccola Dora nel centro abitato nei Comuni di Claviere e Cesana Torinese”).

3. in merito al rifacimento dell’attraversamento così come progettato, si ritiene opportuno valutare l’alternativa progettuale di innalzare l’estradosso dell’attraversamento stesso nell’ipotesi di realizzare un intervento meno invasivo;

Prescrizioni finalizzate alla successiva autorizzazione ai sensi del D. Lgs 42/2004

La documentazione progettuale a carattere definitivo dell’intervento dovrà essere corredata anche dai seguenti elaborati:

1. elaborati progettuali a carattere definitivo relativo alle opere di recupero e di mitigazione paesistico-ambientale, con l’individuazione puntuale delle localizzazioni prescelte e della modalità di realizzazione proposte, oltre ad ampia documentazione fotografica dei siti individuati per gli interventi;

2. ampia documentazione fotografica a colori delle aree interessate dagli interventi di sistemazione idraulica del Rio Gimont ed inserimenti virtuali delle opere previste, con punti di ripresa che consentono di valutare l’impatto visivo determinato dall’inserimento dei manufatti in progetto;

3. riguarda alle opere difesa spondale si prende atto delle modalità realizzative proposte e si richiede di prevedere in sede di progetto definitivo il rinverdimento delle stesse opere spondali con messa a dimora di talee di specie arbustive autoctone tra i massi del paramento della scogliera e il recupero a verde degli argini di nuova realizzazione, raccomandando il raccordo e la sistemazione delle superfici tra il nuovo profilo di sponda e la situazione geomorfologia esistente;

4. si richiedono approfondimenti in merito alle sistemazioni delle aree destinate alla deponia temporanea dei materiali di scortico/scavo e del materiale proveniente dalla demolizione dell’attuale attraversamento, e delle aree di cantiere, prevedendo anche opere di rimodellamento morfologico e ripristino vegetativo dei siti interessati dagli interventi;

5. in merito al taglio boschivo proposto si richiede di verificare la possibilità di prevedere interventi di compensativo paesistico-ambientale in coerenza con quanto indicato nella VAS degli interventi olimpici, da realizzare nel contesto d’intervento o in aree limitrofe sa riqualificare.

Raccomandazioni

Si riportano una serie di raccomandazioni che pur non essendo vincolanti rispetto all’ottenimento delle Autorizzazioni in sede di definitivo consentono di:

* migliorare la funzionalità dell’opera;

* ridurre ulteriormente gli impatti ambientali;

* migliorare l’esecuzione dei lavori;

* ulteriori procedure da attivare.

1. relativamente al deposito di materiale demaniale proveniente dagli scavi in alveo, si ricorda che il proponente dovrà attivare, successivamente all’approvazione del progetto definitivo, la procedura per l’acquisto, così come previsto dalla normativa vigente in materia;

2. a lavori ultimati lasciare in alveo massi di diverse dimensioni, al fine di rendere più movimentato e meno banale il fondo e facilitare così la colonizzazione della biocenosi macrobentonica creando microhabitat differenti;

3. relativamente all’occupazione delle aree di deponia, si raccomanda al Proponente di attivarsi presso il Comune di Cesana ai fini dell’autorizzazione, da parte di quest’ultimo, degli adempimenti di competenza con riferimento ai terreni che risultano gravati dal vincolo di uso civico, ai fini dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni.