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Bollettino Ufficiale n. 46 del 17 / 11 / 2005

Codice 26
D.D. 7 novembre 2005, n. 561

XX Giochi Olimpici Invernali TO 2006. Progetto Prel. “Sistemazione Idraulica del tratto terminale della Piccola Dora nel centro abitato” Comuni di Claviere e Cesana T.se - Opera Connessa. Fase di Verifica di VIA ai sensi dell’art. 10 LR 40/98 e della L 285/00 e s.m.i. secondo quanto disposto dalla DGR 42-4336 del 5.11.01 e s.m.i. Provvedimento conclusivo della CdS Prel. ai sensi dell’art. 9 c.1-2 L.285/00 e s.m.i.

Premesso che:

con nota prot. n. 2453 del 04/08/2005, pervenuta alla Direzione Regionale Trasporti in data 04/08/2004 prot. n. 9265/26/2005 , il Comune di Claviere, ha richiesto l’attivazione della Conferenza dei Servizi ai sensi dell’art. 9, commi 1-2, della legge 9 ottobre 2000 n. 285 e secondo quanto disposto dalla D.G.R. 42-4336 del 05/11/2001 e ss.mm.ii., relativamente al progetto preliminare: “Sistemazione Idraulica del tratto terminale della Piccola Dora nel centro abitato” nei Comuni di Claviere e Cesana Torinese (TO);

con la medesima nota sono stati trasmessi gli atti progettuali, nonché la copia della nota con la quale il Comune ha richiesto l’avvio della fase di Verifica della procedura di Via ai sensi dell’art. 10 della L.R. 40/1998 e provveduto al deposito del progetto presso l’Ufficio di deposito progetti regionali;

il progetto in esame, per un costo complessivo di Euro 516.000,00 figura, al n. 30, tra gli interventi di cui all’Allegato 1 alla D.G.R. 63-9339 del 12.05.2003 e s.m.i. ad oggetto “Opere connesse. Modifiche all’elenco ai fini dell’emanazione del DPCM previsto dall’art. 1 legge 26 marzo 2003 n. 48 (...)”;

con la Delibera di Consiglio Comunale n. 15 del 07/07/2005 la stazione Appaltante, Comune di Claviere, ha approvato il progetto preliminare dell’opera in esame ed il relativo quadro economico, il costo complessivo dell’intervento ammonta ad 266.000,00 Euro che trovano copertura nel finanziamento regionale nei limiti della quota assegnata con D.P.C.M. 15/09/2003;

con DPCM del 06/06/2003 era stato previsto lo stanziamento di Euro 516.000,00 per l’intervento n. 30 in Comune di Claviere e Euro 775.000,00 per l’intervento n. 31 sempre in Comune di Claviere per un investimento totale per opere di riassetto territoriale pari a Euro 1.291.000,00;

a seguito di deliberazione n. 60 del 15/11/2004 del Comitato di Regia, pur mantenendo invariato l’importo complessivo delle opere di assetto territoriale come sopra detto, sono stati ridefiniti gli importi assegnando:

-la somma di Euro 266.000,00 per l’intervento n. 30, sistemazione idraulica del tratto terminale della Piccola Dora in oggetto,

-la somma di Euro 1.025.000,00 per l’intervento n. 31, sistemazione idraulica del Rio Gimont tratto terminale in prossimità dell’abitato e Rio Secco;

l’attività della Conferenza di Servizi prevista dall’ art. 9 della L. 285/2000 e s.m.i. è ricondotta alla responsabilità gestionale della Direzione Regionale Trasporti, fatto salvo il coordinamento della Struttura Speciale di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale;

con nota prot. n. 3022/26/2004 del 09.03.2004 il Coordinatore delle Conferenze di Servizi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 è stato autorizzato dalla Responsabile della Struttura Flessibile Torino 2006 ad avvalersi per la gestione delle Conferenze di Servizi dei Dirigenti della Direzione Trasporti, compresi i Responsabili di strutture flessibili per l’attuazione di progetti di rilevanza strategica istituiti, ai sensi dell’art. 12 della L.R. 51/97, presso la Direzione Trasporti;

con D.G.R. n. 68-11286 del 09.12.2003, l’ing. Enzo Gino è stato individuato nell’ambito della Direzione Trasporti quale Responsabile ex art. 12 L.R. 51/97 di una struttura organizzativa flessibile per l’attuazione di progetti di rilevanza strategica;

con determinazione n. 415 del 08/08/2004, il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato Responsabile del Procedimento (ai sensi dell’art. 4 e seguenti della L. 241/90 e secondo le indicazioni della L.R. 51/97) l’ing. Enzo Gino per la fase preliminare e definitiva;

l’Autorità Competente ha provveduto a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto preliminare e del conseguente avvio del procedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 32 del 11/08/2005;

il Responsabile del procedimento, attuando quanto previsto dalla L. 285/2000, ha successivamente avviato la Conferenza di Servizi con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali quelli titolari del rilascio delle autorizzazioni, invitando:

Sindaco del Comune di Claviere, Responsabile Uff. Tecnico del Comune di Claviere, Sindaco del Comune di Cesana Torinese, Responsabile Uff. Tecnico del Comune di Cesana Torinese,Comunità Montana Alta Valle Susa, Nucleo Centrale dell’organo Tecnico Regionale, Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale Programmazione e Gestione Rifiuti, Direzione Regionale OO.PP., Direzione Regionale OO.PP. Settore Decentrato Assetto Idrogeologico, Direzione Regionale Pianificazione Risorse Idriche, Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici, Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico Settore Espropri - Usi Civici, Direzione Regionale Difesa del Suolo, Direzione Regionale OO.PP. Segreteria Crop, Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica, Direzione Regionale Economia Montana e Foreste, Direzione Regionale Territorio Rurale, Direzione Regionale Industria, Direzione Regionale Turismo, Sport e Parchi, Autorita’ d’ambito Territoriale per I Servizi Idrici, Provincia ii Torino, A.S.L. n. 5 - Sportello Olimpiadi Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, ARPA “Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale”, ARPA Piemonte Area Previsione e monitoraggio ambientale, ARPA Piemonte Area Prevenzione dei Rischi Geologici, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte, Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Corpo Forestale dello Stato, Prefettura di Torino, Sestrieres S.p.A., Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Servizi integrati infrastrutture e Trasporti per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Settore Infrastrutture, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Direzione per il V.I.A;

i lavori della Conferenza dei Servizi presieduta dal Responsabile del Procedimento si sono espletati nelle riunioni del 16/09/2005 e del 03/10/2005, nelle quale il Proponente è stato invitato a fornire opportuni chiarimenti in merito ai contenuti del progetto presentato; in data 26/09/2005 è stato altresì effettuato, sempre in presenza del Proponente, un sopralluogo presso le zone interessate dalla realizzazione dell’opera;

l’intervento in progetto ha per oggetto un tratto d’alveo del Torrente Piccola Dora di lunghezza di circa 171 mt., già interessato in passato da interventi di sistemazione, nel quale sono previsti lavori di riprofilatura della sezione, con rivestimento di entrambe le sponde con scogliere in massi di pietra naturale intasati con terra posati su tessuto non tessuto. E’ prevista inoltre la realizzazione di quattro salti di fondo in massi di pietra naturale intasati con calcestruzzo, completati con taglioni trasversali all’alveo, e di alcune opere da realizzare lungo la pista di sci che scende verso il concentrico dal vallone del Rio Gimont, finalizzate a consentire lo stoccaggio temporaneo del materiale di risulta e l’apertura di una pista di accesso all’area lungo la sponda sinistra orografica della Piccola Dora per accedere all’area di intervento, con abbattimento di 5 alberi;

i lavori sono strettamente collegati a quelli da eseguirsi sul Rio Gimont, per i quali il Comune di Claviere ha presentato istanza di apertura della C.d.S. in data 04/08/2005 con nota prot. 2452;

Preso atto che:

con precedente Determinazione Dirigenziale n. 512 del 10/10/2005 il progetto in esame veniva rinviato alla Fase di Valutazione di impatto ambientale ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/1998 a seguito delle valutazioni della Conferenza dei servizi, che rilevava carenze progettuali e la conseguente impossibilità di formulare le opportune conclusioni sulla base della documentazione depositata agli atti;

nella predetta Determinazione Dirigenziale si è stabilito altresì che, con successivo provvedimento, sarebbero stati definiti i contenuti e gli approfondimenti da compiere nell’ambito della redazione del progetto definitivo e del relativo studio di impatto ambientale e, qualora non sussistessero condizioni di incompatibilità, sarebbero state indicate le condizioni e gli elementi necessari per ottenere i necessari atti di consenso in sede di presentazione del progetto definitivo;

sono pervenute le seguenti note:

Direzione Regionale Difesa del Suolo nota prot. 5778/23.2 del 12/09/2005 acquisita con prot. 10490/26/2005 del 13/09/2005;

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica nota prot. 0032488/19 del 13/09/2005 acquisita con prot. 10518/26/2005 del 14/09/2005;

Direzione Regionale Industria nota prot. 12442/16.4 del 12/09/2005 acquisita con prot. 10556/26/2005 del 15/09/2005;

Direzione Regionale Territorio Rurale nota prot. 8095/13.1 del 05/10/2005 acquisita con prot. 11374/26/2005 del 05/10/2005;

Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale- Programmazione Gestione Rifiuti nota prot. n. 14221/22 del 05/10/2005 acquisita con prot. 11615/26/2005 del 12/10/2005;

Direzione OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico nota prot. 47882/25.3 del 06/10/2005 acquisita agli atti con prot. 11582/26/2005 del 11/10/2005;

Provincia di Torino Servizio Valutazione Impatto Ambientale e Attivita’ Estrattiva nota prot. n. 416156/LC4/MP del 05/10/2005 acquisita con prot. 11406/26/2005 del 06/10/2005;

ARPA nota prot. n. 120559/SC04 del 29/09/2005 acquisita con prot. 11196/26/2005 del 29/09/2005;

Comune di Cesana Torinese nota fax del 12/10/2005 acquisita agli atti con prot. n. 11638/26/2005 del 12/10/2005.

L’elenco delle autorizzazioni, concessioni, pareri, nulla osta o atti di assenso comunque denominati necessari alla realizzazione dell’opera richiesti dal soggetto proponente è il seguente:

1. Autorizzazione idraulica ex R.D. 523/1904;

2. Autorizzazione paesaggistica ex DLgs. 42/2004 e s.m.i.;

3. Autorizzazione Ambientale Integrata ex DPR 372/1999;

4. Autorizzazione ex L.R.45/1989;

in sede istruttoria è fra l’altro emerso che parte delle aree interessate dall’intervento sono soggette ad uso civico pertanto in sede di progetto definitivo dovranno essere acquisite le autorizzazioni di rito relativamente al vincolo;

si rileva inoltre che parte dei terreni interessati dal progetto sono di proprietà del Comune di Cesana, occorrerà quindi apposita Autorizzazione del Comune di Cesana all’occupazione per il deposito dei materiali di risulta come evidenziato nella contestuale istanza presentata per i lavori da eseguirsi sul Rio Gimont.

Considerato che:

non sono state presentate osservazioni da parte del pubblico ai sensi dell’art. 10 della L. 241/1990 e s.m.i. nei termini prescritti;

in riferimento alle autorizzazioni elencate di cui al:

punto 1 con nota prot. 47882/25.3 del 06/10/2005 acquisita agli atti con prot 11582/26/2005 del 11/10/2005 la Direzione OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico ha sottolineato la non condivisibilità di un intervento così esteso ritenendo che si possano valutare interventi puntuali;

punto 2 con nota prot. 0032488/19 del 13/09/2005 acquisita agli atti con prot. 10518/26/2005 del 14/09/2005 la Direzione Regionale Panificazione e Gestione Urbanistica richiede approfondimenti in sede di progettazione definitiva sotto il profilo paesaggistico;

punto 3 nella seconda riunione di C.d.S. in data 03/10/2005 la Provincia di Torino ha chiarito che l’autorizzazione richiesta non è dovuta;

punto 4 non è pervenuta alcuna nota dalla Direzione Regionale competente per il rilascio dell’autorizzazione;

in riferimento al vincolo di uso civico gravante su alcune aree interessate dall’opera non è pervenuta alcuna nota dalla Direzione Regionale competente per il rilascio dell’eventuale autorizzazione;

con nota fax del 12/10/2005 acquisita agli atti con prot. 11638/26/2005 il Comune di Cesana ha trasmesso la D.G.C. n. 84 dell’ 08.10.2005 nella quale ha concesso la disponibilità del terreno di sua proprietà per la deponia del materiale di disalveo ribadendo le perplessità emerse in sede di sopralluogo e sottolineando che il terreno in questione è gravato da uso civico e pertanto si dovrà provvedere alle necessarie autorizzazioni;

con nota prot. 5778/23.2 del 12/09/2005 acquisita agli atti con prot. 10490/26/2005 del 13/09/2005 la Direzione Regionale Difesa del Suolo ha dichiarato che il progetto non interferisce con situazioni di dissesto di sua competenza;

in riferimento a quanto verbalizzato in sede di seconda riunione di C.d.S. circa la necessità che la Determina finale contenesse una specifica prescrizione relativa alla copertura finanziaria; in quanto vigenti i disposti della D.G.R. n. 1-12972 del 12 Luglio 2004 che comportavano ai fini della successiva erogazione dei fondi da parte della competente Direzione Regionale, la necessità che i lavori venissero conclusi in tempo utile per l’evento olimpico, circostanza non prevista dal cronoprogramma del progetto presentato visto che con Deliberazione n. 132 del 22/07/2004, approvata in data 06/10/2005, il Comitato di Regia ha autorizzato le stazioni appaltanti di alcune opere connesse, tra le quali l’opera in esame ad utilizzare i fondi anche successivamente all’evento olimpico - ai sensi dell’art. 1, comma 241 della Legge 311/2004 i lavori potranno concludersi oltre l’evento olimpico.

In riferimento al rimando al VIA espresso con Determina Dirigenziale n. 512 del 10/10/2005 sono pervenute le seguenti note con le quali sono stati definiti gli approfondimenti da compiere nell’ambito della redazione dello Studio di Impatto Ambientale, nonché del progetto definitivo, i cui contenuti erano stati anticipati in sede di conferenza;

con nota prot. 12442/16.4 del 12/09/2005 acquisita agli atti con prot. 104556/26/2005 del 15/09/2005 la Direzione Regionale Industria ha indicato le prescrizioni cui ottemperare riportate di seguito nell’Allegato A;

con nota prot. 8095/13.1 del 05/10/2005 acquisita agli atti con prot. 11374/26/2005 del 05/10/2005 la Direzione Regionale Territorio Rurale ha evidenziato alcune carenze progettuali rispetto agli impatti ambientali e, non avendo gli elementi per esprimersi, chiede che il progetto sia sottoposto alla successiva fase di Valutazione;

con nota prot. n. 14221/22 del 05/10/2005 acquisita agli atti con prot. 11615/26/2005 del 12/10/2005 la Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale- Programmazione Gestione Rifiuti ha evidenziato che le opere nel loro complesso comporteranno impatti importanti in termini di alterazione dei luoghi, che la documentazione prodotta non evidenzia il percorso progettuale richiesto dall’art. 10 della L.R. 40/1998 onde individuare la migliore soluzione localizzativa e tecnologica e contiene inoltre una serie di incongruenze e carenze che non permettono di comprendere la sua sostenibilità ambientale pertanto ritiene necessario sottoporre il progetto alla fase di Valutazione Ambientale;

con nota prot. 47882/25.3 del 06/10/2005 acquisita agli atti con prot. 11582/26/2005 del 11/10/2005 la Direzione OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico ha ribadito che il progetto in questione debba essere assoggettato alla fase di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/98;

con nota prot. n. 416156/LC4/MP del 05/10/2005 la Provincia di Torino Servizio Valutazione Impatto Ambientale e Attività Estrattiva ritiene che il progetto debba contenere approfondimenti sulla componente vegetale ed animale interferita e che quindi il progetto definitivo debba essere sottoposto alla fase di Valutazione ambientale;

IL DIRIGENTE

- visto il R.D. n. 523/1904 - Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie;

- vista la L. 1766/1927 - Riordinamento degli Usi Civici nel Regno;

- vista la L. 109/1994 e s.m.i. - Legge quadro sui Lavori Pubblici;

- visto il D.P.R. 554/1999 - Regolamento di attuazione della legge quadro sui lavori pubblici;

- vista la L. 9 ottobre 2000 n. 285 e s.m.i. “Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006";

- visto il D. Lgs. n. 42/2004 - Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio;

- vista la L.R. n. 56/1977 e s.m.i. - Tutela ed uso del suolo;

- vista la L.R. 45/1989 - Norme per gli interventi da eseguire in terreni sottoposti a vincoli per scopi idrogeologici;

- vista la L.R. 51/97 - Norme sull’organizzazione degli uffici e sull’ordinamento del personale regionale;

- vista la L.R. 40/1998 e s.m.i. “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione”;

- vista la D.G.R. 9 aprile 2001 n. 45-2741, “Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Invernali Torino 2006";

- vista la D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 - art. 9 della Legge n. 285/2000 Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

- vista la D.G.R. n. 41-7279 del 7 ottobre 2002 - Modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

- vista la D.G.R. n. 44-7807 del 25 novembre 2002 - Ulteriore modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

- vista la D.G.R. n. 1-12972 del 12 Luglio 2004 - Procedure per il trasferimento alle stazioni appaltanti dei fondi relativi alle opere connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

- visto il verbale di sopralluogo del 26/09/2005 depositato agli atti;

- visti il verbali delle riunioni di Conferenza dei servizi del 16/09/2005 e del 03/10/2005 depositati agli atti;

- visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti;

Per tutto quanto sopra esposto

determina

- di prendere atto dei pareri espressi dalle Amministrazioni in sede di Conferenza dei Servizi;

- di individuare le sottoindicate autorizzazioni, nulla osta ed atti di consenso comunque denominati richiesti dal Proponente che dovranno essere raccolti in ambito di C.d.S. definitiva e sulle quali si pronuncia la C.d.S preliminare in merito alle condizioni per conseguirle:

- Autorizzazione ai sensi del R.D. 523/1904;

- Autorizzazione ai sensi della L.R. 45/1989;

- Autorizzazione paesaggistica ai sensi del Dlgs 42/2004;

- Nulla osta da parte del Comune di Cesana Torinese;

- Autorizzazione ai sensi della L: 1766/1927;

- di rinviare al proprio precedente provvedimento n. 512 del 10/10/2005 per quanto concerne gli esiti della Verifica di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 10 L.R. 40/1998;

- di indicare nell’Allegato A al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale, le prescrizioni da rispettare quali condizioni per ottenere, in sede di progetto definitivo, le sopra richiamate autorizzazioni, le intese, i pareri, le concessioni, le licenze, i nullaosta richiesti dalla normativa vigente;

- di inviare il provvedimento al Proponente e a tutti i soggetti coinvolti nel procedimento;

- di dare atto che una copia di tutti gli elaborati costituenti il progetto preliminare è conservata agli atti della Direzione Trasporti ed una copia, debitamente vistata, viene restituita unitamente al presente atto al soggetto proponente facendo salvi i diritti di terzi.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.

Il Dirigente responsabile
Enzo Gino

Allegato A

Elenco delle indicazioni sugli approfondimenti necessari per la redazione dello Studio di Impatto Ambientale nonché delle prescrizioni per ottenere le autorizzazioni , nulla osta ed atti di consenso comunque denominati necessari sul progetto definitivo relativo a:

Sistemazione Idraulica del tratto terminale della Piccola Dora nel centro abitato" nei Comuni di Claviere e Cesana Torinese (TO)

Studio di Impatto Ambientale

1. Dovrà essere fornito con opportuni elaborati un preciso quadro di insieme degli interventi ricadenti nell’area vasta del progetto, siano essi concomitanti o susseguenti;

2. dovranno trovare opportuna trattazione i seguenti punti:

- nel caso in cui, a seguito di specifiche valutazioni tecniche in sede di progettazione definitiva, sull’ area risulti possibile riscontrare la presenza di minerali asbestiformi, durante i lavori occorrerà procedere a un continuo monitoraggio ambientale della componente “aria” e quindi dovrà essere previsto dal progetto la predisposizione di un sistema di campionamento per il rilevamento di fibre aerodisperse nell’area interessata dal cantiere ed in corrispondenza di alcuni recettori potenzialmente sensibili: le modalità ed il programma di monitoraggio dovranno essere concordati con A.R.P.A. Piemonte a cui dovranno anche essere comunicati con idonea frequenza i dati rilevati adeguatamente commentati;

- si sottolinea che ai materiali comunque derivanti da attività di scavo dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente con attuale riferimento ai commi 17, 18 e 19 dell’art. 1 della L. 443/2001;

3. dovrà trovare opportuna trattazione la prevenzione di qualsiasi inquinamento delle componenti ambientali presenti: in particolare si richiede di illustrare le cautele che saranno messe in atto per evitare l’inquinamento del corpo idrico e limitare i fenomeni di inquinamento acustico e atmosferico dovuti al cantiere, anche in relazione alla vicinanza dell’abitato e delle popolazioni residenti;

4. a maggior specificazione, si sottolinea come particolare cura dovrà essere dedicata nella identificazione e nella descrizione delle modalità di cantiere e di ripristino con particolare riferimento alla realizzazione delle azioni del progetto che vedono la movimentazione degli inerti;

5. relativamente alle attività di movimento terra si richiede quanto segue:

- una attenta verifica della quantificazione dei volumi di scavo;

- una precisa descrizione delle modalità di cantiere in relazione anche alla necessità di trasportare i volumi terrosi da un’area all’altra del sito;

- gli inerti di scavo e disalveo derivanti dalle operazioni di cantiere dovranno essere destinati prioritariamente al riutilizzo in loco o in cantieri di lavoro limitrofi alle aree interessate dal progetto in oggetto: dovrà quindi essere limitato alle sole fasi di cantiere l’uso di aree di deponia temporanea ed esclusi stoccaggi provvisori di tali materiali; nel caso di smaltimento degli stessi o di altri materiali di rifiuto direttamente in discariche autorizzate ai sensi della normativa vigente, queste dovranno essere già esplicitamente individuate in fase progettuale definitiva;

- è opportuno pianificare le demolizioni, per consentire il massimo recupero/riutilizzo dei materiali e minimizzare l’uso della discarica;

6. dovranno essere chiarite le modalità costruttive dell’opera con particolare riferimento alla individuazione delle vie di accesso esistenti utilizzabili;

7. i metodi di realizzazione degli interventi non dovranno compromettere in modo irreversibile le funzioni biologiche dell’ecosistema locale e dovranno minimizzare gli impatti sulle comunità vegetali ed animali presenti, rispettando i valori paesaggistici dell’ambiente fluviale e vallivo: particolare attenzione dovrà essere posta alla verifica delle eventuali interferenze (fase di cantiere e modifica delle soglie) con l’ittiofauna e con la vegetazione ripariale;

8. contestualmente all’avanzamento dei lavori il cronoprogramma dovrà prevedere il recupero delle aree di cantiere, al fine di minimizzare l’impatto sull’ecosistema e sul paesaggio, mediante rinverdimento e piantumazione di specie autoctone e, all’occorrenza, con rimodellamento morfologico dei siti di intervento;

9. dovrà essere prodotta la caratterizzazione dell’habitat e della fauna acquatica presenti nel corso d’acqua interessato dall’opera in progetto;

10. dovranno essere condotte analisi degli impatti che la realizzazione dell’opera può provocare sulle diverse componenti ambientali caratterizzanti il corso d’acqua;

11. si dovranno individuazione delle mitigazioni ambientali da adottare per limitare gli impatti sugli habitat e sulla fauna acquatica.

12. si richiede altresì che i lavori in alveo vengano condotti in periodo non riproduttivo per la fauna ittica caratteristica degli ambienti di intervento e procedendo da valle verso monte;

13. dovrà essere valutata la gestione del traffico in fase di cantiere considerata la vicinanza con il centro abitato di Claviere;

14. il progetto definitivo dovrà contenere una valutazione di impatto acustico ai sensi della L. 447/95, come previsto dalla L.R. 52/2000 e secondo le indicazioni contenute nella D.G.R. 2/2/2004 n. 9-11616, relativa alla fase di cantiere, in base alla quale definire la necessità o meno di interventi di mitigazione e/o protezione, con particolare riferimento ai principali ricettori individuati. Nel caso che il Comune sia dotato di Piano di Zonizzazione Acustica dovrà anche essere verificata la coerenza con il Piano stesso;

Aspetti progettuali

1. Si richiede che il progetto definitivo sia accompagnato da adeguata analisi urbanistico territoriale che verifichi la conformità urbanistica di quanto proposto;

2. il proponente dovrà produrre una chiara progettazione di tutti gli ambiti progettuali, con particolare riferimento alla necessità di rappresentare e collocare planimetricamente gli interventi di rivegetazione e recupero ambientale previsti, con la preferenziale adozione di tecniche di Ingegneria Naturalistica, per la ricostruzione morfologica dei siti, per il consolidamento, la sistemazione superficiale e il drenaggio dei terreni, nonché per il contenimento e la mitigazione dell’impatto ambientale e per il reinserimento paesaggistico dei luoghi alterati durante i lavori. A tal proposito dovranno essere prodotti elaborati completi (relazioni tecniche, planimetrie, sezioni, assonometrie, particolari costruttivi ecc.), propri della progettazione definitiva, atti a descrivere le opere progettate, nonché le opportune valutazioni sul dimensionamento e sulle verifiche di stabilità delle opere di sostegno e di drenaggio delle acque superficiali previste negli interventi di recupero e sistemazione. Ai fini di una corretta valutazione quali-quantitativa delle medesime, esse devono trovare riscontro negli elaborati relativi all’analisi prezzi e nel computo metrico del progetto definitivo, nonché negli allegati relativi alla definizione dei piani di manutenzione delle opere previsti ai sensi delle vigenti normative di legge;

3. particolare cura dovrà essere impiegata nella progettazione delle opere di regimazione delle acque superficiali nelle zone di eventuale riporto di materiale, al fine d’impedire l’innesco di fenomeni erosivi concentrati. Il progetto dovrà individuare soluzioni idonee tenendo in debito conto le problematiche derivanti dalla nuova morfologia attribuita al sito con i lavori in oggetto. Nella fase definitiva dovranno trovare quindi maggiore dettaglio e trattazione le valutazioni sul dimensionamento e sulle verifiche di stabilità delle opere di sostegno eventualmente impiegate, nonchè la concezione delle opere di drenaggio, il loro puntuale posizionamento e la zona di recapito delle acque;

4. si richiede che la documentazione progettuale evidenzi l’eventuale l’interferenza con tutte le reti tecnologiche e i sottoservizi presenti nell’area;

5. la progettazione definitiva dovrà contenere un adeguato piano di manutenzione delle opere realizzate, con particolare riferimento a quelle di recupero e sistemazione idrogeologica ed i derivanti oneri economici dovranno trovare rispondenza nel progetto;

6. la progettazione definitiva dovrà indicare e perimetrare cartograficamente le aree devolute all’installazione del cantiere;

7. il progetto definitivo dovrà contenere la verifica alla traslazione sul piano di posa delle scogliere in esame, come previsto dal D.M. del 11.03.1988 al punto D.4.2 .

8. Nella progettazione definitiva dovranno essere verificate le interazioni degli scavi e delle demolizioni in roccia previsti per un tratto lungo l’asta del torrente con la stabilità dell’area interessata

Autorizzazione ai sensi del R.D. 523/1904:

1. Dovrà essere verificata la necessità di un generalizzato rifacimento delle difese spondali esistenti, fatte salve alcune situazioni puntuali nelle quali il manufatto appare evidentemente sottoscalzato;

2. la realizzazione delle difese spondali previste in destra orografica e delle soglie di stabilizzazione del fondo alveo del torrente Piccola Dora, dovrà essere dimensionata in una logica esclusivamente antierosiva;

3. per quanto riguarda gli interventi relativi al rio Gimont afferenti al progetto in oggetto, in particolare dalla sezione 5a alla sezione 2b TAV 030_00_PT_AB_007_0, si ritiene opportuno valutare l’effettiva necessità degli interventi in sinistra orografica data la presenza del substrato roccioso apparentemente in buone condizioni;

Autorizzazione ai sensi del D. Lgs 42/2004.

1. Il progetto definitivo dovrà contenere:

1.1 elaborati progettuali relativi alla nuova pista di accesso, in sponda sinistra orografica, all’area d’intervento, con sezioni significative delle opere previste

1.2 elaborati progettuali relativi alle opere di recupero e di mitigazione paesistico-ambientale con l’individuazione puntuale delle localizzazioni prescelte e della modalità di realizzazione proposte, oltre ad ampia documentazione fotografica dei siti individuati per gli interventi;

1.3 Ampia documentazione fotografica a colori delle aree interessate dagli interventi di sistemazione idraulica della Piccola Dora, con punti di ripresa che consentono di valutare l’impatto visivo determinato dall’inserimento dei manufatti in progetto;

2. Prevedere il rinverdimento delle opere spondali con la messa a dimora di talee di specie arbustive autoctone tra i massi e il recupero a verde degli argini di nuova realizzazione, raccomandando il raccordo e la sistemazione delle superfici tra il nuovo profilo di sponda e la situazione geomorfologia esistente;

3. dovranno essere approfonditi gli aspetti relativi alle sistemazioni delle aree destinate alla deponia temporanea dei materiali discortico/scavo e delle aree di cantiere, prevedendo anche opere di rimodellamento e di ripristino vegetativo dei siti interessati dagli interventi;

4. valutare la possibilità di prevedere interventi di compensazione paesistico-ambientale in coerenza con quanto indicato nella VAS degli interventi olimpici, da realizzare nel contesto dell’intervento o in aree limitrofe da riqualificare;

5. dovranno essere approfonditi gli aspetti relativi alla realizzazione della protezione in massi di pietra naturale in corrispondenza dell’impluvio dell’attraversamento del Rio Gimont, necessaria per utilizzare il sito individuato come deposito.

Raccomandazioni

Si riportano una serie di raccomandazioni che pur non essendo vincolanti rispetto all’ottenimento delle Autorizzazioni in sede di definitivo consentono di:

* migliorare la funzionalità dell’opera;

* ridurre ulteriormente gli impatti ambientali;

* migliorare l’esecuzione dei lavori;

* ulteriori procedure da attivare

1. relativamente al deposito di materiale demaniale proveniente dagli scavi in alveo, si ricorda che il proponente dovrà attivare, successivamente all’approvazione del progetto definitivo, la procedura per l’acquisto, così come previsto dalla normativa vigente in materia;

2. a lavori ultimati lasciare in alveo massi di diverse dimensioni, al fine di rendere più movimentato e meno banale il fondo e facilitare così la colonizzazione della biocenosi macrobentonica creando microhabitat differenti;

3. relativamente all’occupazione delle aree di deponia, si raccomanda al Proponente di attivarsi presso il Comune di Cesana ai fini dell’autorizzazione, da parte di quest’ultimo, degli adempimenti di competenza con riferimento ai terreni che risultano gravati dal vincolo di uso civico, ai fini dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni.