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Bollettino Ufficiale n. 46 del 17 / 11 / 2005

Codice 17.1
D.D. 7 novembre 2005, n. 462

Esclusione dalla fase di valutazione di impatto ambientale di cui all’art. 12 della legge regionale n. 40/98. Progetto di centro commerciale sequenziale denominato “Centro del Divertimento” presentato dalla Soc. Tec - Turin Entertainment Center Srl e localizzato nel Comune di Settimo Torinese (TO) - Esclusione del progetto dalla Fase di Valutazione di cui all’art. 12 della l.r n. 40/98

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

* di ritenere che il progetto di centro commerciale sequenziale denominato “Città del Divertimento” ubicato in Via Torino nel comune di Settimo Torinese (TO), presentato dalla Società Tec - Turin Entertainment Center S.r.l. con sede in Genova, Molo Ponte Morosini, n. 6/9, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto municipale recepisca tutte le prescrizioni e le raccomandazioni di seguito elencate:

1. realizzazione di tutte le mitigazioni di impatto ambientale proposte o ipotizzate nel progetto allegato all’istanza in oggetto;

2. Viabilità - Entro l’apertura di ciascuna struttura commerciale in oggetto siano realizzate ed utilizzabili le opere di cui agli elaborati progettuali. Inoltre:

- si invita il proponente e le amministrazioni locali a concordare tutte le azioni possibili per agevolare la mobilità collettiva piuttosto che quella singola;

- inserire le apposite rastrelliere per biciclette all’interno della zona parcheggio.

3. Acque - Si richiede di ottimizzare il rapporto tra fabbisogno idrico e risorse disponibili, al fine non solo di una migliore compatibilità ambientale dell’intervento, ma anche del futuro risparmio negli oneri di gestione; inoltre, nell’ottica della compatibilità ambientale del progetto e del rispetto delle risorse disponibili, si prescrive quanto segue:

- la realizzazione delle opere è subordinata alla realizzazione del canale scolmatore ed al collaudo; presentare la situazione dello stato di fatto per quanto riguarda la realizzazione del Canale Scolmatore Ovest di Settimo T.se, previsto sia nelle indicazioni programmatiche del PRUSST (intervento 8.6 Tangenziale verde - Scolmatore Ovest) che nella Variante Strutturale n. 13 al P.R.G.C.;

- per le acque di dilavamento di superfici potenzialmente inquinate (viabilità interna) è necessario predisporre un sistema di raccolta delle acque di prima pioggia (rete di raccolta differenziata e vasca di raccolta dimensionata per raccogliere i primi 5 mm di pioggia), che ne permetta un trattamento minimo di disoleazione e decantazione con successivo invio dell’acqua trattata nella rete di raccolta della fognatura nera, previo accordo con ente gestore (SMAT); definire un protocollo per la gestione dell’impianto di trattamento acque di prima pioggia;

- per le acque di seconda pioggia e le acque di dilavamento di superfici potenzialmente pulite (acque di superfici di copertura dei fabbricati: tetti) dovrà essere predisposto una rete di raccolta separata da quella sopra individuata che permetta di convogliare le acque direttamente in fognatura bianca quando realizzate o destinate a riutilizzo; si rileva che il progetto prevede una scarsa riutilizzazione della risorsa idrica, per cui si richiede che venga approfondita la possibilità di utilizzare tali acque per attività quali ad es. lavaggio strade, irrigazione, impianto antincendio, ecc., previo trattamento per escludere contaminazioni in falda o terreno;

- l’utilizzo del pozzo irriguo esistente è subordinato alla verifica della qualità dell’acqua di falda in funzione dell’uso che se ne intende fare, alla verifica della capacità di emungimento del pozzo stesso ed alla richiesta di autorizzazione alla Provincia di Torino in sede di Permesso di costruire;

- in riferimento agli interventi sul Canale San Giorgio in corrispondenza dell’area in esame, si chiede che la sezione sia idraulicamente verificata, che non vi siano scaricate acque inquinate e, al fine di ripristinare la qualità ambientale dei canali esistenti, siano ridotti i tratti intubati allo stretto necessario per le opere d’attraversamento.

4. Aria - In relazione all’inquinamento atmosferico provocato dall’aumento del traffico a seguito dell’entrata in esercizio dell’impianto, si evidenzia la necessità di verificare l’impatto in riferimento al livello di inquinamento attuale (sulla base dei dati disponibili), utilizzando l’opportuna modellistica relativa alla stima della dispersione degli inquinanti, in modo da valutare, nel modo più oggettivo possibile, il potenziale incremento di emissione di inquinanti in atmosfera.

5. Inserimento paesaggistico, Interventi di mitigazione, Recupero e Compensazione Ambientale - Gli interventi di mitigazione e/o compensazione ambientale dovranno essere valutati analizzando il progetto “Porta Ovest”, inserito nel Programma PRUSST “2010 plan”, affinché consistano effettivamente in miglioramenti, riqualificazioni o ripristini del suolo. Inoltre, si prescrive di:

- verificare la possibilità del mantenimento degli alberi ad alto fusto presenti lungo Via Torino, integrandoli nel progetto, oppure di prevedere mitigazioni di tale intervento, come ad esempio la loro ricollocazione in altra zona adibita a verde pubblico;

- prevedere una piantumazione adeguata tra gli stalli del parcheggio a raso; specificare la tipologia costruttiva e le caratteristiche tecniche della pavimentazione permeabile per l’area di sosta esterna dei parcheggi in modo da consentire di valutarne l’efficacia;

- prevedere un’ombreggiatura a verde sul parcheggio sopraelevato, dove si consiglia di utilizzare specie adatte alla realizzazione di giardini pensili;

- definire la sistemazione dell’area antistante la Cascina Venturina, garantendo l’accesso alla Cascina anche ai mezzi di dimensioni notevoli (es. mezzi agricoli, mezzi per il trasporto bovini) con un inserimento di un passaggio pedonale e l’eliminazione di aree non gestite tra la cascina e la viabilità che diventino aree ricettacolo di immondizia, eventualmente con sistemazione arboree, connesse con la fascia a verde di Via Torino;

- prevedere azioni di mitigazione e/o compensazione sotto il profilo ambientale per compensare la sottrazione di suolo agricolo e del corridoio ecologico del Canale San Giorgio; qualora non sia possibile promuovere azioni nel Comune interessato, si potrebbero individuare interventi diversamente localizzati.

6. Rifiuti - Affinché il futuro gestore del centro commerciale possa adottare nella gestione dei rifiuti di imballaggio tutte le precauzioni necessarie per consentire all’impresa di raccolta e recupero, cui verranno conferiti i rifiuti stessi, la massima resa (al fine di soddisfare gli obiettivi del D.Lgs. 05.02.97, n. 22), dovrà essere prevista e facilitata la raccolta monomateriale (ogni rifiuto raccolto in un apposito contenitore), predisponendo nel progetto definitivo all’interno del centro commerciale:

a. un’area da adibire ed attrezzare con cassoni di dimensioni adatte allo stoccaggio temporaneo (in funzione dei volumi prodotti e della prevista frequenza di svuotamento) di materiale differenziabile (RSA, carta e cartone, vetro, materiali metallici, organico, legno, plastica);

b. un’idonea canalizzazione di raccolta e recapito in fognatura del percolato derivante dai cassoni dedicati alla frazione organica.

7. Risparmio Energetico - Si raccomanda la razionalizzazione dei consumi energetici anche in vista della normativa regionale in fase di approvazione in materia di risparmio energetico degli edifici. In particolare, si prescrive quanto segue:

- favorire il ricorso a tecniche costruttive che prevedano soluzioni tipiche della “ bio-edilizia” quali le soluzioni progettuali che consentono il riscaldamento e raffrescamento “naturale” o “passivo” e la disponibilità di illuminazione naturale degli spazi interni;

- per l’approvvigionamento di calore si auspica il collegamento alla rete di teleriscaldamento già presente sul territorio comunale e l’impiego di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e come contributo al riscaldamento degli ambienti;

- utilizzare sistemi radianti per il riscaldamento e per l’eventuale raffrescamento degli ambienti;

- utilizzare caldaie a condensazione e produzione energia elettrica mediante impianti fotovoltaici;

- adeguare il sistema di illuminazione previsto alla L.R. n°31 del 24.03.2000 “Disposizione per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche”; impiegare lampade a elevata efficienza e adeguati dispositivi automatizzati per l’accensione e lo spegnimento, nonché per la riduzione dell’intensità luminosa nelle ore notturne (per esempio spegnimento delle insegne non indispensabili dopo una certa ora); limitare le dispersioni di luce verso l’alto utilizzando corpi illuminanti con certificazione di idoneità per l’impiego in zona 2, come definita dalla norma UNI 10819 a cui fa riferimento la L.R. n. 31 del 2000.

8. Rumore - Presentare congiuntamente al Permesso di costruire la prevista Relazione di impatto acustico, recependo nella stesura quanto contenuto dalla D.G.R. 2 febbraio 2004, n. 9-11616 recante i “Criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico” di cui all’art. 3, comma 3, lett. c) e art. 10 della L.R. 25 ottobre 2000 n. 52. Inoltre:

- la progettazione municipale degli impianti tecnologici e delle zone fruibili al pubblico in periodo notturno e che generano rumore deve minimizzare la diffusione del rumore verso i recettori (opportuna localizzazione o schermi fonoassorbenti) per garantire il rispetto dei valori limite previsti per la classe di appartenenza nonché il rispetto dei valori di differenziale sia presso la Cascina Venturina sia presso il Villaggio Olimpia con misura a finestre aperte; devono essere considerate quali sorgenti sonore, oltre alle singole attività che si insedieranno, anche il traffico veicolare indotto e gli impianti di diffusione sonora (ad esempio a servizio dei bar), nonché il possibile apporto imputabile agli avventori della struttura;

- sia rispettata l’Ordinanza Sindacale n°140/2004 relativa al piano dei Pubblici Esercizi per il Comune di Settimo T.se ed in particolare quanto previsto dall’art. 12 comma 6 per i pubblici esercizi che svolgono la loro attività nella fascia oraria compresa tra le 22,30 e le 7,00 (allegato 3 - art. 12 comma 6 della citata ordinanza);

9. Fase di cantiere - L’allestimento e la gestione del cantiere devono essere previsti nell’ottica di mitigare il più possibile l’impatto sul territorio; in particolare dovranno essere rispettate le richieste dell’ARPA e della Provincia nei contributi richiamati in premessa.

10. Verifica delle prescrizioni e monitoraggi - Deve essere rispettato quanto segue:

- si dovranno effettuare le seguenti attività di monitoraggio, in fase di costruzione e di esercizio, da concordare preventivamente col Dipartimento ARPA di Torino: acustico, atmosferico, acque sotterranee (in relazione all’utilizzo del pozzo irriguo) e del traffico;

- deve essere comunicato al Dipartimento ARPA di Torino l’inizio ed il termine dei lavori e il luogo del deposito del Progetto esecutivo relativo alle opere pubbliche, onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/1998;

- il Direttore dei lavori deve trasmettere all’ARPA Dipartimento di Torino, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nella Determina della Giunta Regionale, conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in oggetto; inoltre, consegna una planimetria e una relazione dettagliata relativa alla distribuzione interna dell’area di cantiere (ubicazione, dimensionamento e modalità di gestione) degli impianti fissi e di tutti i sistemi necessari per lo smaltimento controllato degli inquinanti provenienti dalle lavorazioni previste garantendone, nel tempo, la verifica della capacità e dell’efficacia;

- i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi all’ARPA Dipartimento di Torino;

- in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione a carico del proponente volti alla riduzione degli impatti.

11. Dovrà essere ottenuta autorizzazione urbanistica ex art. 26 LR 56/77 s.m.i. preventiva al rilascio dei permessi di costruire che dovrà essere subordinata al rispetto di tutte le prescrizioni contenute nel presente atto;

12. Il Comune dovrà subordinare il Permesso di Costruire all’ottemperanza delle prescrizioni di cui ai precedenti punti da 1 a 11 e dovrà riportare integralmente il punto 10. Inoltre, il Permesso di Costruire potrà essere rilasciato soltanto una volta concluso il procedimento di bonifica, attualmente in corso ai sensi del D.M. 471/1999. La destinazione d’uso utilizzata per le valutazioni di Caratterizzazione è quella commerciale/industriale, pertanto l’intervento della città del Divertimento non dovrà prevedere destinazioni d’uso diverse, onde evitare incompatibilità con le valutazioni effettuate.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente Determinazione é ammesso ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro il termine di 60 giorni a decorrere dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione o in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di cui sopra.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto ed ai sensi dell’art. 12, comma 8 della L.R. n. 40/1998.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni