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Bollettino Ufficiale n. 43 del 27 / 10 / 2005

Codice 25.9
D.D. 7 luglio 2005, n. 987

O.M. n. 3090 del 18/10/2000 - O.P.C.M. n. 3237 del 12/08/2002. Eventi alluvionali autunno 2000 - primavera estate 2002 - Novembre 2002. Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Varzo. Lavori di sistemazione idrogeologica del rio Fontana con costruzione nuovo ponte in localita’ San Domenico. Importo Euro 374.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del D.Lgs. n.42/04 e del R.D. n. 523/1904 e L.R. 45/89 a condizione che:

1. Venga intergrata la relazione idraulica del progetto indicando in corrispondenza della sezione del ponte i due livelli del franco idraulico, vengano inoltre indicate in planimetria le relative sezioni a cui fanno riferimento le verifiche idrauliche;

2. venga previsto idoneo materiale antierosivo in corrispondenza dell’uscita del canale di scarico delle acque e le stesse acque di ruscellamento vengano contestualmente accompagnate al di fuori dell’area di frana;

3. vengano integrati gli elaborati progettuali col capitolato speciale d’appalto o disciplinare prestazionale tecnico;

4. venga prodotto il computo degli oneri indiretti per la sicurezza e l’analisi degli oneri per la sicurezza diretti in percentuale d’incidenza sulle singole voci;

5. venga prodotta analisi dei prezzi da NP1 a 6 e degli artt. 30 e 31;

6. le spese generali ammissibili a contributo regionale (spese tecniche, incentivo alla progettazione ecc..) siano ricondotte entro il 15% dell’importo dei lavori a base d’asta;

7. venga regolarizzata dal punto di vista amministrativo la concessione per l’attraversamento demaniale;

8. le caratteristiche del materiale lapideo impiegato siano coerenti per cromatismo e tipologia a quelle delle pietre presenti nei luoghi d’intervento;

9. i muri in cls vengano realizzati con rivestimento in pietra di adeguato spessore tale da essere coerenti, da un punto di vista paesaggistico, con i muretti a secco tipici dei luoghi;

10. le difese spondali siano intasate a non completo rifiuto con biacca cementizia, i giunti a vista siano riempiti di terreno vegetale per favorire il rapido inserimento della vegetazione spontanea al fine di mitigare la presenza del manufatto nel contesto ambientale;

11. i tratti stradali dimessi (accesso al vecchio ponte) vengano rinaturizzati mediante l’eliminazione del manto bituminoso, sulla carreggiata venga riportato un idoneo strato di terreno vegetale opportunamente inerbito, siano eliminate tutte le opere accessorie ancora eventualmente presenti e venga curato il corretto raccordo con il versante e la nuova viabilità.

nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1)- i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2)- in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3)- gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4)- dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5)- i reinterri per la ricostruzione della morfologia circostante potrà avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6)- i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7)- dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.

- Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole