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Bollettino Ufficiale n. 41 del 13 / 10 / 2005

ANNUNCI LEGALI


Provincia di Cuneo

Deliberazione G.P. n 559 del 1^ settembre 2005. Progetto di derivazione d’acqua ad uso idroelettrico dal Torrente Maira nel Comune di Cavallerleone. Proponente: Eurocom S.r.l., Piazza Carlo Alberto 14, Racconigi. Giudizio di Compatibilità Ambientale ex artt. 12 e 13 L.R. 40/98 e s.m.i.

(omissis)

In conclusione,

(omissis)

Preso atto dei pareri e delle autorizzazioni acquisite, ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 2, della L.R. 40/1998 e s.m.i. e dell’art. 14 della legge 241/1990 e s.m.i., nell’ambito delle Conferenze dei Servizi del 16 marzo 2004 e del 14 luglio 2005, così come sopra esplicitato;

(omissis)

La Giunta Provinciale

(omissis)

delibera

1. di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale del progetto di derivazione d’acqua ad uso idroelettrico dal Torrente Maira nel Comune di Cavallerleone, presentato da parte del Sig. Bonetto Filippo, in qualità di Amministratore Unico della società Eurocom S.r.l., con sede legale in Racconigi, Piazza Carlo Alberto 14, così come risultante a seguito delle modificazioni progettuali presentate su iniziativa del proponente con nota pervenuta in data 10.08.2004 con prot. di ric. n. 42886, e denominate “2^ ipotesi progettuale”, ossia del progetto che prevede lo spostamento della centrale dalla Fascia A alla Fascia B del P.S.F.F., la realizzazione di un canale di derivazione in c.a. a cielo aperto lungo 174 metri che dipartirà dalla sponda destra del Canale Brunotta, la costruzione del fabbricato della centrale parzialmente interrato, a circa 200 metri dalla sponda destra del Torrente Maira ed a circa 125 metri dalla sponda destra del Canale Brunotta, la restituzione delle acque al Torrente Maira mediante tre canali interrati di 210 m di lunghezza, a circa 90 metri a valle dell’opera di presa, in quanto:

- il progetto proposto prevede di realizzare una derivazione idroelettrica sfruttando un’esistente traversa che deriva acqua irrigua nel Canale Brunotta, provvedendo altresì all’adeguamento funzionale dell’esistente scala di risalita dell’ittiofauna, e che pertanto il tratto idrico interessato risulta già in parte antropizzato;

- la realizzazione e l’esercizio dell’opera così come risultante a seguito delle integrazioni progettuali prodotte su iniziativa del proponente e denominate “2^ ipotesi progettuale”, e cioè ubicando l’edificio della centrale sempre in sponda destra, ma in una zona molto meno prossima al torrente Maira, ricompresa nella Fascia B del P.S.F.F. e nel rispetto delle condizioni e prescrizioni di seguito esplicitate, risultano compatibili con la conservazione delle componenti ambientali presenti sull’area di intervento e non ne pregiudicano in modo significativo né permanente l’integrità.

2. Per mitigare ulteriormente l’entità degli impatti, rispetto alle misure già previste dal proponente, sulle componenti ambientali in corso d’opera e soprattutto in fase di esercizio dell’impianto, il giudizio positivo di compatibilità ambientale è subordinato al rispetto delle seguenti prescrizioni:

- sia conseguita la certificazione ambientale ISO 14001 ed EMAS, come dichiarato in progetto;

- in considerazione del fatto che, sebbene la restituzione sia prevista a 90 m dalla traversa di derivazione, il Torrente Maira è un corpo idrico significativo ai sensi del D.Lgs 152/99 e s.m.i., il DMV da rilasciare dovrà essere pari a 2721 l/s, coerentemente con l’adesione ad un sistema di gestione ambientale ISO 14001 ed EMAS, come dichiarato in progetto; conseguentemente sarà ridotta la portata media derivabile e la potenza nominale dell’impianto;

- affinchè venga restituita immediatamente a valle della presa la portata in esubero rispetto alla portata massima concessa, dovrà essere realizzato uno sfioratore laterale, opportunamente dimensionato in prossimità della parte iniziale del canale di presa; tale dispositivo dovrà essere riproposto nel progetto esecutivo e tarato (altezza e lunghezza di sfioro) sperimentalmente, facendone specifica menzione nel certificato di collaudo. Lo scarico di detto sfioratore che evidentemente dovrà essere immediatamente a valle della presa;

- un tratto a sezione rettangolare del canale di carico immediatamente a valle del sopra citato sfioratore laterale, dovrà essere predisposto per consentire la misura con mulinello. A tale sezione dovrà essere garantito l’accesso da parte del personale del Settore Risorse Idriche. Le caratteristiche del dispositivo dovranno essere presentate nel progetto esecutivo ed approvate dall’Autorità Concedente;

- dovranno essere installati e mantenuti in regolare stato di funzionamento idonei dispositivi di misurazione delle portate e dei volumi derivati e del DMV. I risultati dovranno essere trasmessi a cura della Società concessionaria con frequenza annuale a decorrere dalla data di entrata in esercizio dell’impianto sia all’Amministrazione Provinciale sia ad altri Enti eventualmente individuati da apposito regolamento regionale. Caratteristiche, tipologia e ubicazione dovranno essere presentate nel progetto esecutivo ed approvate dall’Autorità Concedente;

- in corrispondenza dell’opera di presa dovrà essere presente ed accessibile, al Personale addetto al controllo, un dispositivo di evidenziazione (display) della portata istantanea e del volume derivato dall’inizio dell’anno nonché del deflusso rilasciato (DMV);

- il rilascio del Deflusso minimo vitale (DMV) dovrà avvenire nel seguente modo:

- almeno 700 l/s attraverso la scala di rimonta dell’ittiofauna ubicata in sponda destra;

- la restante parte, e cioè almeno sino al 2021 l/s attraverso la paratoia di sghiaio come luce sotto battente.

- la Società Concessionaria dovrà provvedere alla costruzione, nonché alla regolare manutenzione, di una scala di risalita per i pesci secondo le seguenti modalità:

- sulla traversa in cemento mediante una scala di risalita per i pesci, ubicata sulla destra idrografica, attraverso la quale dovrà transitare almeno la portata di 700 l/s. Tali opere dovranno essere attuate in conformità al progetto di cui all’art.4.

- sulla successiva rampa in pietrame, mediante una scala di risalita per i pesci, ubicata al centro attraverso la quale dovrà transitare la totalità del DMV. Le caratteristiche dovranno essere presentate nel progetto esecutivo ed approvate dall’Autorità Concedente;

- dovranno essere apposti e mantenuti in regolare stato, idonei dispositivi di controllo visivo del rispetto del rilascio del DMV, attraverso la paratoia di sghiaio (limite di apertura della paratoia per 2021 l/s), e del rispetto della portata di competenza del canale Brunotta (limite di apertura delle paratoie per 700 l/s).

- il canale di scarico dei reflui civili deve essere rilocalizzato a valle della restituzione della centrale in progetto, con relativa individuazione cartografica ed acquisizione del parere favorevole della Ente Gestore dell’impianto;

- qualora si avesse la cessazione dell’attività, la Società proponente avrà cura a sue spese di provvedere allo smantellamento dell’opera di presa ed al ripristino dell’alveo nello stato ante operam; detto obbligo sia inserito nel disciplinare;

- si richiami, sia nella Determina di concessione di derivazione sia nel disciplinare, l’obbligo per il proponente di osservare quanto disposto dall’art.12-bis del RD 1775/33 come modif. dal D.Lgs 152/99 in tema di adeguamento agli obiettivi di qualità dei corpi idrici recettori dei rilasci dai nuovi impianti e da quelli esistenti;

- al fine di espletare le funzioni di controllo previste dall’art. 8 c.2 della LR 40/98 e s.m.i., nel disciplinare sia previsto l’obbligo di comunicare anticipatamente la data dell’inizio lavori ed il relativo cronoprogramma nonché la data di ultimazione lavori al Settore VIA del Dipartimento di Cuneo dell’ARPA Piemonte, Via M. D’Azeglio 4, 12100 Cuneo.

3. di dare atto delle autorizzazioni e dei pareri, espressi come più sopra esplicitato ed acquisiti ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 2, della L.R. 40/1998 e s.m.i. e dell’art. 14 della legge 241/1990 e s.m.i., nelle Conferenze dei Servizi del 16 marzo 2004 e del 14 luglio 2005, e descritti nei relativi verbali conservati agli atti dell’Ente;

4. di rinviare la concessione di derivazione ex R.D. 1775/1933 e s.m.i. ed ex D.P.G.R. 29.07.03, n. 10/R, a successiva separata determinazione del Responsabile del competente Settore provinciale Risorse Idriche, da assumere entro 30 gg. dalla notifica della presente deliberazione;

5. di rinviare parimenti la formalizzazione del permesso a costruire ex L.R. 56/77 e s.m.i., a successiva, separato provvedimento del Comune di Cavallerleone, da assumere entro 60 gg. dalla notifica della presente deliberazione;

6. di fare salvi gli ulteriori adempimenti che si rendessero eventualmente necessari per l’acquisizione formale delle autorizzazioni di competenza di altri Enti per la realizzazione e l’esercizio dell’opera ed in particolare -qualora dovuta- la concessione per l’occupazione del sedime demaniale o per lo scarico nello stesso, di competenza della Regione Piemonte Settore Decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo previa presentazione di progetto esecutivo;

7. di prescrivere, fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, di affidare all’ARPA Piemonte Dipartimento di Cuneo il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa delle opere e a lavori conclusi e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio e del termine dei lavori all’ARPA Piemonte -Dipartimento di Cuneo- Settore VIA- Via M. D’Azeglio 4, Cuneo;

8. di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale di cui al punto 1., ai fini dell’inizio dei lavori per la realizzazione degli interventi, ha efficacia, ai sensi dell’art. 12, comma 9 della legge regionale 40/98 e s.m.i. , per la durata di due anni a decorrere dalla data della presente deliberazione. Scaduto il termine senza che siano stati iniziati i lavori per la realizzazione del progetto, il giudizio di compatibilità ambientale decade e, ai fini della realizzazione del progetto, la procedura è integralmente rinnovata;

9. di inviare il provvedimento al proponente e a tutti i soggetti interessati;

10. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese e/o minori entrate a valere sul bilancio dell’anno in corso;

11. di dare atto che in relazione al presente provvedimento è stato acquisito il parere tecnico di cui all’art. 49 del richiamato D. Lgs. 267/2000;

12. di dichiarare il presente provvedimento, per l’urgenza, immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000.

(omissis)

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 12, comma 8 della l.R. 40/1998 e s.m.i. e depositata presso l’Ufficio di Deposito di questa Provincia e presso l’Ufficio di Deposito della Regione Piemonte.

Contro il presente provvedimento è possibile ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.