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Bollettino Ufficiale n. 40 del 6 / 10 / 2005

Codice S1.4
D.D. 30 settembre 2005, n. 845

L.R. 41/92. Approvazione del Bando pubblico per l’assegnazione di contributi a favore di iniziative di cooperazione decentrata in Bielorussia ed Ucraina - Anno 2005

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

- di approvare il Bando pubblico per l’assegnazione di contributi a favore di iniziative di cooperazione decentrata in Bielorussia ed Ucraina - Anno 2005- allegato alla presente determinazione di cui ne costituisce parte integrante e sostanziale.

- Di pubblicare il presente bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Direttore Regionale
Roberto Moisio

Allegato

BANDO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI INIZIATIVE DI COOPERAZIONE DECENTRATA IN BIELORUSSIA ED UCRAINA. - Anno 2005

1) PREMESSA

Il Consiglio europeo, riunitosi a Copenaghen il 12 e 13 dicembre 2002, ha confermato come l’allargamento dell’Unione europea rappresenti un’importante occasione per dare ulteriore impulso alle relazioni con i paesi vicini sulla base di valori politici ed economici condivisi, ribadendo la determinazione dell’Unione di evitare il sorgere di nuove linee di demarcazione in Europa e di promuovere la stabilità e la prosperità all’interno dell’Unione e al di fuori delle sue nuove frontiere.

Il Consiglio europeo, tenutosi a Bruxelles il 17 e 18 giugno 2004, ha riaffermato l’importanza attribuita al consolidamento della cooperazione con i vicini, tramite il partenariato e il coinvolgimento comune e in base ai valori condivisi della democrazia e del rispetto dei diritti umani.

L’intento è di imperniare i rapporti privilegiati tra l’Unione europea e i suoi vicini sull’impegno nei confronti di valori comuni, segnatamente la democrazia, lo Stato di diritto, il buon governo e il rispetto dei diritti umani, nonché dei principi dell’economia di mercato, del libero scambio, dello sviluppo sostenibile e della lotta contro la povertà.

In tale quadro l’Unione europea, dopo l’allargamento di maggio 2004, ha dato avvio ad una nuova Politica europea di Vicinato che riguarda sia i 9 partner mediterranei che i nuovi vicini orientali e tre paesi caucasici (Paesi del Mediterraneo meridionale e orientale - MEDA, nuovi stati indipendenti occidentali, del Caucaso meridionale e la Russia.)

La nuova politica di prossimità rappresenta la strategia con cui l’Unione europea allargata intende disegnare i rapporti con i suoi futuri vicini con l’obiettivo dichiarato di trasformare i nuovi confini in un’occasione di cooperazione, evitando dinamiche di esclusione e di emarginazione dei paesi che si troveranno sul lato esterno della nuova frontiera.

Tra gli Stati oggetto della nuova iniziativa comunitaria di vicinato rientra la Bielorussia, con la quale il Piemonte ha avviato ormai da diversi anni un rapporto di gemellaggio e cooperazione che ha portato, nel 2002, alla firma di un Protocollo di cooperazione Regione Piemonte - Regione di Gomel

A partire dal 26 aprile 1986, a seguito del noto incidente alla centrale nucleare di Chernobyl, che ha sconvolto l’equilibrio ambientale di gran parte dell’Europa con conseguenze devastanti sulla salute e la vita di milioni di esseri viventi, il mondo del volontariato e della solidarietà piemontese si è mobilitato per andare incontro ai bisogni delle popolazioni di Ucraina e Bielorussia, maggiormente colpite da quell’evento, realizzando un ponte umanitario che, col tempo, ha contribuito a costruire un saldo legame tra le comunità bielorussa e ucraina e quella piemontese;

Si calcola infatti che annualmente in Piemonte vengano accolti, da famiglie e strutture, circa 4000 minori provenienti da quelle regioni, per progetti di risanamento e dall’anno 1986 si sono succedute centinaia di missioni umanitarie sul territorio bielorusso e ucraino.

A distanza di 19 anni da quel terribile fatto, gli stessi gruppi che aderiscono ai programmi di solidarietà hanno evidenziato l’esigenza di passare ad una seconda fase di intervento, maggiormente calibrata al “dopo emergenza” che, partendo dai forti legami umani costituitisi in questi anni tra le famiglie piemontesi e i bambini bielorussi e ucraini si pongano il problema di offrire migliori prospettive per il futuro di quei ragazzi e ragazze che ormai si avviano alla maggiore età;

In tale contesto, tenendo conto dei nuovi orientamenti emersi in sede comunitaria, la Regione Piemonte intende promuovere una serie di interventi mirati al conseguimento di una più concreta azione di sostegno nei confronti delle popolazioni bielorusse e ucraine, mediante il finanziamento di progetti a favore di attività di solidarietà, formazione professionale e cooperazione.

Con deliberazione n. 1-827 del 19/9/2005 la Giunta Regionale ha approvato, in base alla L.R. 41/92, le linee generali della programmazione delle attività dell’Europartenariato, nella quale ha ritenuto di intervenire attivamente nell’area mediante iniziative di cooperazione e di partenariato territoriale.

Coerentemente con le linee d’azione già sperimentate dalla Regione in altri programmi di cooperazione, si intendono a tal fine attivare sia iniziative a regia regionale sia di sostegno alla progettualità degli enti locali piemontesi.

In particolare per l’attuazione di questo secondo percorso di attività lo strumento che si intende utilizzare è quello del bando di concorso, rivolto ai Comuni e agli enti locali piemontesi, con la finalità di stimolare e promuovere rapporti duraturi di partenariato per la realizzazione delle iniziative.

Pertanto la Regione Piemonte con il presente bando intende promuovere una serie di interventi mirati al sostegno delle popolazioni bielorusse e ucraine mediante il cofinanziamento di progetti di cooperazione allo sviluppo e formazione professionale, che si pongano come obiettivo principale l’aumento delle opportunità di inserimento nel tessuto socio economico dei bambini e dei giovani finora inseriti nei programmi di accoglienza in Piemonte, e più in generale la crescita della qualità della vita per le popolazioni residenti nelle regioni della Bielorussia e dell’Ucraina colpite dagli effetti delle radiazioni.

La metodologia di intervento che si intende promuovere nella realizzazione degli interventi è quella della cosiddetta “cooperazione decentrata”, da anni sperimentata con successo nei programmi di cooperazione regionale, intendendo con questo termine, definito nelle Linee di indirizzo della D.G.C.S. del Ministero degli Affari Esteri, le “iniziative di cooperazione allo sviluppo svolte dalle Autonomie locali piemontesi, singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso delle espressioni della società civile organizzata del territorio di relativa competenza amministrativa, attuate in rapporto di partenariato prioritariamente con omologhe istituzioni dei Paesi in Via di Sviluppo e dell’Europa Centrale ed Orientale, favorendo la partecipazione attiva delle diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro territorio”.

Le proposte dovranno comunque caratterizzarsi come interventi rivolti a stimolare e promuovere rapporti duraturi di partenariato e di collaborazione tra le nostre realtà e quelle delle repubbliche Bielorussia e Ucraina.

L’esperienza di solidarietà svolta dall’associazionismo piemontese ha oggi, dopo 19 anni di attività, messo in evidenza la necessità di operare per offrire ai giovani dei territori interessati opportunità di crescita professionale che, anche valorizzando la loro permanenza, in Piemonte garantisca a loro possibilità di lavoro.

Tali percorsi formativi mirano a realizzare significative ricadute in termini di crescita del sistema economico locale.

Per rafforzare tale componente è dunque necessario integrare le azioni formative con azioni di sviluppo locale o che favoriscono la riabilitazione del sistema economico e produttivo.

2) PRINCIPI D’AZIONE

Nel promuovere e sostenere le iniziative di cui sopra, la Regione adotta il metodo definito della “cooperazione decentrata”, come definito in premessa.

Tale metodo si basa indicativamente sui seguenti principi di fondo applicati alla progettazione e realizzazione delle iniziative, che vengono specificati a titolo di guida nella progettazione:

* creazione di partenariati tra Autonomie Locali del Piemonte e del paese beneficiario, valorizzando i contributi dei diversi soggetti coinvolti;

* creazione di reti di enti (Università, Ong, enti di formazione, pro loco ecc.) che partecipano al progetto, valorizzando i contributi dei diversi soggetti coinvolti;

* coinvolgimento dei diversi soggetti della società civile (Pro Loco, Comitati, Gruppi spontanei, associazioni);

* valorizzazione del patrimonio di esperienze e di conoscenze circa i bisogni e le opportunità locali;

* promozione dello sviluppo economico tramite lo scambio di conoscenze, risorse tecniche e finanziarie tra il Piemonte, la Bielorussia e l’Ucraina;

* stimolo e appoggio alle relazioni istituzionali e di cooperazione tecnica e scientifica tra le Università piemontesi, quelle delle repubbliche Bielorussia e Ucraina;

* promozione della collaborazione per progetti comuni tra le Università ed i soggetti piemontesi impegnati nei programmi di cooperazione, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascun Ente;

* stimolo a iniziative di scambio e di solidarietà internazionale tra associazioni, scuole, università, istituti di ricerca, che siano finalizzate a creare reti transnazionali di rapporti territoriali, per la predisposizione di attività di cooperazione internazionale;

3) SOGGETTI AMMESSI

Le richieste di contributo potranno essere presentate dai soggetti aventi sede legale in Piemonte, di seguito elencati:

Comuni, Unioni e Consorzi di Comuni, Province, Comunità Montane, Comunità Collinari, e forme associative e di cooperazione tra i medesimi.

4) INIZIATIVE AMMISSIBILI

Saranno ammessi i progetti proposti che:

1) siano realizzati nella Repubblica di Bielorussia e nelle regioni dell’Ucraina maggiormente interessate dai fenomeni della contaminazione radioattiva conseguente al disastro di Chernobyl.

2) siano orientati a superare la fase di emergenza/assistenza e indirizzati a favorire lo sviluppo economico, sociale, e culturale del territorio.

Sono pertanto escluse le iniziative di accoglienza dei minori sul territorio piemontese;

Le attività ammesse a contributo sono:

* formazione professionale e tecnica ed in subordine i programmi di istruzione, con particolare attenzione ai giovani che hanno partecipato ai programmi di risanamento sanitario in Piemonte, in Italia e in Europa;

* la ricerca scientifica e tecnica fondamentale ed applicata purchè connessa all’evento catastrofico di Chernobyl;

* servizi sociosanitari;

* creazione e riabilitazione di servizi sociosanitari di sostegno e reintegro sociale di gruppi emarginati, con particolare riguardo ai bambini presenti negli orfanotrofi, assistenza alle donne svantaggiate e ad altri gruppi svantaggiati della popolazione;

* programmi di educazione alimentare;

* azioni di riabilitazione del sistema economico locale anche attraverso iniziative di sostegno e sviluppo delle PMI;

* riabilitazione del comparto agrozootecnico anche tramite il recupero e lo sviluppo delle aree agricole e rurali compromesse dal disastro di Chernobyl;

* iniziative per la promozione del turismo;

* strategie per affrontare la disoccupazione;

* l’infrastruttura economica, sociale e socioculturale;

3) Prevedano il coinvolgimento di un ente partner/referente locale della Bielorussia e Ucraina, che abbia espresso formalmente il proprio interesse per il progetto.

5) TERMINE E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

Per accedere ai finanziamenti i soggetti interessati dovranno presentare, per ogni progetto, una domanda in carta semplice , compilata secondo il Modulo A (allegato al bando).

Alle domande di contributo (Modulo A) dovranno essere allegati, a pena di inammissibilità, i seguenti documenti:

* una scheda di sintesi del progetto (Modulo B) da trasmettere anche tramite e-mail all’indirizzo: coopera.int@regione.piemonte.it;

* una scheda descrittiva delle attività e delle azioni previste dal progetto redatta in forma libera;

* un preventivo dettagliato dei costi (Modulo C) da trasmettere anche tramite e-mail all’indirizzo: coopera.int@regione.piemonte.it;

* La lettera di adesione dell’ente partner/referente locale, che deve essere indirizzata al proponente del progetto e deve specificare le azioni progettuali svolte dal partner e le risorse eventualmente apportate al progetto anche in termini di valorizzazione

Al fine di consentire la valutazione dei progetti mediante l’applicazione dei criteri di cui al successivo punto 8), dovrà inoltre essere allegata tutta la documentazione necessaria, in particolare:

- le lettere di adesione dei partner coinvolti;

- la dimostrazione delle eventuali attività pregresse nel campo dell’accoglienza e cooperazione;

La mancanza di tale documentazione non determina l’inammissibilità della domanda, ma esclusivamente la mancata assegnazione dei relativi punteggi.

I moduli sono disponibili sul sito internet: http://agora.regione.piemonte e www.regione.piemonte.it o possono essere richiesti direttamente presso gli uffici competenti telefonando al n. 011-4323940.

Le istanze di contributo devono essere inviate entro il giorno 4 novembre 2005 al seguente indirizzo:

Regione Piemonte
Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale
Settore Affari Internazionali e Comunitari
P.zza Castello 165
10122 Torino

Le istanze, contenenti tutta la documentazione prevista, dovranno essere inoltrate utilizzando una delle seguenti modalità:

a) a mezzo posta mediante raccomandata con avviso di ricevimento. Farà fede la data del timbro dell’ufficio postale di spedizione;

b) con raccomandata a mano consegnata esclusivamente al Settore Affari Internazionali e Comunitari - Torino, P.zza Castello 165 - ; la consegna potrà avvenire dalle ore 9.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì.

c) mediante telefax, utilizzando il numero 011/432.5972.

Sulla busta contenente l’istanza di contributo dovrà essere scritto:

BANDO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI INIZIATIVE DI COOPERAZIONE IN BIELORUSSIA E AREE INTERESSATE DAGLI EVENTI DI CHERNOBYL - Anno 2005

Le iniziative per le quali si richiede il contributo potranno essere già avviate autonomamente prima dell’approvazione dei relativi atti amministrativi senza che ciò comporti alcun impegno da parte dell’Amministrazione regionale.

6) NOTE PER L’ELABORAZIONE DEI PREVENTIVI DI SPESA

La quota del 50% di finanziamento di competenza dell’ente titolare può essere sostenuta con:

1) contributi finanziari

2) contributo in natura

3) valorizzazioni

Per contributo in natura si intende il costo sostenuto per il lavoro svolto nel progetto da personale dipendente retribuito dall’ente titolare del contributo o di altri enti/partner coinvolti nel progetto, comprese spese di viaggio, missioni e diarie, nonchè costi per beni e servizi impiegati ma che non vengono acquistati all’esterno specificamente per il progetto (ad es. l’utilizzo di una sala o di locali dell’ente altrimenti affittati a terzi).

Tali spese devono essere quantificabili con precisione e non in maniera forfetaria (ad esempio giorni di missione, affitto mensile ecc.).

per “valorizzazione” s’intende una quantificazione di apporti al progetto approvato, in termini di beni e/o servizi , forfetaria o a titolo gratuito e sarà ammessa nei seguenti casi:

* quantificazione del lavoro svolto in modo forfetario da personale dipendente retribuito dall’ente titolare del contributo (ad es per le attività di progettazione, di redazione di atti amministrativi, di rendicontazione);

* quantificazione del lavoro svolto a titolo gratuito da parte di altri soggetti;

* quantificazione di beni e/o servizi offerti a titolo gratuito da parte di soggetti coinvolti nel progetto (es. vitto e alloggio per delegazioni in visita ecc.) o imputate forfetariamente dall’ente al progetto (ad. es spese telefoniche, per l’energia elettrica)

Le spese che verranno realizzate e rendicontate sotto forma di attività valorizzate non dovranno superare il 30% del costo complessivo del progetto

Sia nel caso dei contributi in natura che delle valorizzazioni, la quantificazione sarà resa nella forma di una dichiarazione sottoscritta da chi ha offerto beni e/o servizi, che indicherà anche le modalità di quantificazione dell’importo.

Le voci di spesa sottoelencate verranno inoltre ritenute ammissibili entro i seguenti limiti:

- spese per il personale: max 50% del costo totale del progetto;

- spesa per le missioni: max 50% del costo totale del progetto;

- spese generali: max 6% del costo delle attività del progetto ( cioè le spese del progetto escluse quelle generali e per imprevisti);

- imprevisti, il cui utilizzo dovrà essere debitamente motivato in fase di rendicontazione, non devono superare il 3% % del costo delle attività del progetto ( cioè le spese del progetto escluse quelle generali e per imprevisti);

- spese di sensibilizzazione in Italia non devono superare il 6%% del costo delle attività del progetto ( cioè le spese del progetto escluse quelle generali e per imprevisti);

7) PROCEDURA PER LA SELEZIONE DELLE INIZIATIVE

Le iniziative presentate saranno oggetto di un’istruttoria tecnico-amministrativa da parte del Settore Affari Internazionali e Comunitari nel corso della quale si procederà alla verifica dell’eleggibilità del soggetto presentatore del progetto e dell’ammissibilità delle domande in base a quanto previsto nel punto 3) e 4) del bando.

Successivamente si procederà ad una valutazione di merito e di coerenza tecnico-economica dei progetti, per stilare una graduatoria delle iniziative in base ai criteri di cui al successivo punto 8) e per determinare il costo ammissibile a contributo per ogni singolo progetto.

Con determinazione dirigenziale verrà approvata la graduatoria dei progetti e l’entità dei contributi da assegnare.

Il finanziamento delle iniziative avverrà nel rispetto della graduatoria così formata, fino all’esaurimento delle risorse disponibili, pari a Euro 230.000,00. Tale somma può subire delle variazioni a fronte di ulteriori risorse disponibili. Pertanto, i fondi residuali saranno attribuiti all’iniziativa prima esclusa della graduatoria, con facoltà di rielaborazione del progetto, nel rispetto delle condizioni previste dal bando.

In caso di rinuncia da parte di uno o più soggetti o di revoca del contributo si procederà al finanziamento delle iniziative successive nel rispetto della graduatoria.

8) CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione dei progetti avverrà attribuendo ai progetti un punteggio sulla base dei seguenti criteri e priorità:

1. Qualità complessiva del progetto, intesa come qualità della progettazione, ricaduta sulla popolazione degli interventi realizzati, misurabilità degli effetti, garanzie di continuità del progetto indipendentemente dal contributo regionale (fino a 16 punti);

2. il progetto prevede la realizzazione di attività di formazione professionale e tecnica, di coinvolgimento e sostegno finalizzate all’inserimento sociale dei minori presenti negli orfanotrofi e di orfani in condizione disagiate o che sono stati inseriti nei programmi di accoglienza in Piemonte (fino a 16 punti);

3. quantità e qualità delle sinergie con altri partner piemontesi; (fino a 16 punti);

4. quantità e qualità delle sinergie con i partner locali (fino a 16 punti);

5. capacità di assicurare ricadute di informazione e sensibilizzazione sulla comunità piemontese; (fino a 8 punti);

6. l’ente proponente ha già svolto in passato attività di cooperazione, emergenza e accoglienza con la collaborazione di enti ed associazioni piemontesi che si occupano di minori provenienti dalla Bielorussia e dall’Ucraina (fino a 8 punti);

7. l’ente partner/referente locale del progetto è un ente pubblico istituzionale (6 punti)

8. il progetto prevede l’intervento di enti ed associazioni piemontesi che si occupano di accoglienza di minori provenienti dalla Bielorussia e dall’Ucraina (8 punti);

9. collaborazione con enti di volontariato piemontesi (2 punti);

10. collaborazione con enti di formazione piemontesi; (3 punti)

11. collaborazione con associazioni di categoria piemontesi; (2 punti)

12. partecipazione al progetto di Università piemontesi; (3 punti)

13. partecipazione al progetto di Aziende Sanitarie Locali; (2 punti)

14. collaborazione di piccole e medie imprese o aziende artigiane piemontesi (2 punti)

15. partecipazione al progetto di Enti Locali, oltre al proponente, singoli o associati; (3 punti)

16. partecipazione al progetto di Pro Loco piemontesi; (2 punti)

9) ENTITA’ DEI CONTRIBUTI E MODALITA’ DI EROGAZIONE

Il contributo regionale per ogni progetto non potrà superare il 50% dei costi ammessi a contributo e non potrà comunque essere superiore a Euro 35.000,00.

I contributi assegnati saranno erogati in due rate:

* la prima rata del 70% verrà liquidata dalla Regione, come anticipo sulle spese da sostenere, ricevuta la comunicazione di accettazione del contributo (Modulo D) da parte del soggetto proponente, che dovrà pervenire entro il termine di 30 giorni dalla notificazione della determinazione di approvazione della graduatoria dei progetti

* La seconda rata del 30% verrà liquidata, concluso il progetto, alla presentazione di una relazione sugli interventi eseguiti e di una rendicontazione delle spese sostenute per l’attuazione di tutti gli interventi previsti nel progetto, nelle modalità specificate nel successivo articolo 10.

10) RENDICONTAZIONE DELLE SPESE

Per l’erogazione del saldo del contributo (30%), gli enti debbono rendicontare l’intero costo del progetto approvato utilizzando i moduli predisposti dalla Regione, secondo lo schema sottoindicato:

* una tabella dei preventivi e dei consuntivi di spesa; (modulo 1)

* un elenco dei documenti giustificativi delle spese; (modulo 2)

* una dichiarazione sostitutiva che comprovi l’effettivo utilizzo delle risorse finanziarie per la copertura dei costi delle azioni indicate nel progetto approvato dalla Regione (modulo 3)

* la relazione finale sugli interventi realizzati (in forma libera)

Qualora la somma delle spese rendicontate sia inferiore a quella indicata nel preventivo approvato si procederà ad una riduzione del contributo in proporzione alle spese effettivamente sostenute e documentate.

I documenti giustificativi non dovranno essere allegati alla rendicontazione, ma dovranno essere archiviati e mantenuti a disposizione della Regione Piemonte nella sede legale dell’ente per un periodo di 5 anni. Durante tale periodo i medesimi documenti potranno essere sottoposti a verifica.

Le spese previste dalle azioni del progetto dovranno essere rendicontate entro e non oltre il termine del 30 giugno 2007.

In casi eccezionali gli enti possono presentare alla Regione Piemonte una domanda di proroga del termine per la rendicontazione del progetto adeguatamente motivata e redatta sullo schema del Modulo F.

Trascorsi 30 giorni dal ricevimento della domanda, la richiesta di proroga si intende accolta; l’eventuale diniego da parte della Regione deve essere motivato e comunicato per iscritto all’ente interessato.

Il contributo potrà inoltre essere revocato qualora:

* non venga presentata idonea documentazione dalla quale si desuma il costo effettivo delle iniziative e delle attività realizzate;

* le iniziative finanziate non siano state realizzate secondo quanto previsto dal progetto approvato.

11) VARIAZIONE DEI PROGETTI IN CORSO D’OPERA

Qualora durante il periodo di realizzazione degli interventi si verifichino eventi eccezionali ed imprevisti, gli enti beneficiari di contributo potranno presentare richiesta motivata di variazione dei progetti in corso d’opera redatta sulla base del Modulo E.

I funzionari regionali incaricati valuteranno le modifiche proposte al progetto e nei successivi 30 giorni comunicheranno per iscritto all’ente interessato l’esito dell’istanza.

Le modifiche ammesse potranno concernere :

1. parziale variazione delle località di intervento, purché non vengano variati gli obiettivi e le tipologie di azioni specifiche,

2. parziale variazione dei partners, purché si tratti di sostituzioni o aggiunte, debitamente motivate,

3. variazione in aumento dei singoli capitoli del preventivo di spesa per quote non superiori al 30%. Non è necessaria l’autorizzazione qualora l’aumento del valore del singolo capitolo non superi il 10%;

4. variazioni di caratteristiche tecniche delle opere in fase di realizzazione,

5. parziale variazione delle metodologie previste per la realizzazione delle azioni specifiche.

12) - MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI PROGETTI

La Regione Piemonte avvierà apposite azioni per monitorare e valutare la realizzazione dei progetti approvati.

13) - MODULISTICA

La modulistica completa comprende:

* Modulo A: schema di domanda in carta semplice

* Modulo B: scheda di sintesi del progetto;

* Modulo C: preventivo dei costi;

* Modulo D: accettazione del contributo;

* Modulo E: richiesta variazione progetto in corso d’opera;

* Modulo F: richiesta di proroga del termine per la rendicontazione

* Modulo 1: tabella dei preventivi e dei consuntivi di spesa;

* Modulo 2: elenco dei documenti giustificativi delle spese;

* Modulo 3: dichiarazione sostitutiva che comprovi l’effettivo utilizzo delle risorse finanziarie per la copertura dei costi delle azioni indicate nel progetto approvato dalla Regione

Il testo del presente bando, con i relativi allegati, è disponibile presso i siti Internet:

http://www.regione.piemonte.it

http://agora.regione.piemonte.it

Ulteriori informazioni possono essere richieste al Settore Affari Internazionali e Comunitari ai seguenti numeri:

Telefono: 011/432.3940

Fax: 011/432.5972

E-mail: coopera.int@regione.piemonte.it.

14) ULTERIORI AVVERTENZE

Ai sensi del D.Lgs 196/2003 (Testo unico sulla privacy) si informa che il trattamento dei dati personali che verranno comunicati alla Regione Piemonte, Settore Affari Internazionali e Comunitari, sarà unicamente finalizzato all’espletamento delle funzioni inerenti alle procedure di finanziamento, di informazione e promozione delle attività realizzate. L’istanza di contributo equivale a consenso al trattamento dei dati da parte del responsabile del procedimento, individuato nella persona del Dr. Roberto Moisio Direttore del Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale.

Gli enti titolari dei contributi assegnati con il presente bando dovranno aver cura di inserire i dati relativi al progetto cofinanziato dalla Regione Piemonte nella banca dati contenuta nel sito internet Agorà Piemonte all’indirizzo web http://agora.regione.piemonte.it.

Gli enti titolari dei contributi assegnati con il presente bando sono tenuti, in occasione delle proprie attività di informazione e comunicazione relative all’iniziativa approvata, a specificare che il progetto è stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte - Settore Affari Internazionali e Comunitari. Le modalità di utilizzo del marchio Regione Piemonte sono disponibili alla pagina web http://www.regione.piemonte.it/loghiuff/index.htm.