Bollettino Ufficiale n. 37 del 15 / 09 / 2005
ANNUNCI LEGALI
Comitato di Gestione del Fondo speciale per il volontariato in Piemonte c/o Regione Piemonte - Assessorato alle Politiche sociali
Bando per listituzione del centro di servizio per il volontariato della Provincia di Asti (ex art. 15 L. 266/91 e D.M. 8/10/1997)
Si comunica che il Comitato di Gestione del Fondo speciale per il volontariato in Piemonte nella seduta del 6/9/2005 ha indetto il seguente Bando per listituzione del centro servizio per il volontariato della Provincia di Asti (ex art. 15 L. 266/91 e D.M. 8/10/1997).
Il Comitato di Gestione del Fondo speciale per il volontariato in Piemonte indice il seguente bando per listituzione del nuovo centro servizio per il volontariato della Provincia di Asti.
Il Centro di Servizi si costituisce come strumento per il sostegno e la qualificazione delle organizzazioni di volontariato, per il perseguimento delle finalità previste dalla normativa di riferimento e dal presente bando. Per esprimersi pienamente secondo gli obiettivi previsti il Centro di Servizio dovrà operare con metodologie e mezzi che ne assicurino lefficienza e lefficacia, in una logica di massima economicità, anche attraverso un radicamento diffuso nel territorio di competenza. Dovrà, pertanto, essere una struttura prontamente riconvertibile alloccorrenza, rispondere alle esigenze effettivamente esistenti nelle diverse realtà, sfruttando appieno le opportunità già presenti localmente, ed operare per una razionale ottimizzazione delle risorse cercando il massimo rapporto tra loro e con tutti i soggetti pubblici e privati che possono contribuire al raggiungimento delle loro finalità.
1. Soggetti legittimati a proporre le istanze
Ai sensi dellart. 3, comma 1 del D.M. 8 ottobre 1997, possono presentare richiesta per listituzione di un Centro di servizio di cui allart. 15 della Legge 266/1991:
(a) gli enti locali;
(b) le organizzazioni di volontariato di cui allart. 3 della legge 266/1991, in numero di almeno cinque;
(c) gli enti e le casse di cui allart. 1, comma 1 del D.M. 8 ottobre 1997;
(d) le federazioni di volontariato di cui allart. 12, comma 1 della legge 266/1991.
2. Centro di Servizio
Può essere Centro di Servizio:
(a) unorganizzazione di volontariato di cui allart. 3 della legge n. 266/1991, regolarmente iscritta nel Registro del volontariato della Provincia di Asti;
(b) oppure, in alternativa, unentità giuridica con sede nella Provincia di Asti, costituita da organizzazioni di volontariato o con presenza maggioritaria di esse, il cui atto costitutivo o statuto preveda leffettivo svolgimento delle attività a favore delle organizzazioni di volontariato.
3. Modalità e termini di presentazione delle istanze
Le istanze devono essere avanzate al Comitato di Gestione del Fondo speciale per il volontariato in Piemonte, per il tramite della Provincia di Asti ove il Centro di Servizio avrà la propria sede. Una copia dellistanza, con allegate le copie di tutti i prescritti documenti, corredata dallattestazione del ricevimento da parte dellente locale interessato, deve essere immediatamente inviata, per conoscenza, direttamente al Comitato di Gestione del Fondo speciale per il volontariato in Piemonte - presso la sede operativa di Via Stefano Clemente 14, 10143 Torino -, e al Comune capoluogo di Provincia.
La Provincia di Asti, entro trenta giorni dalla ricezione dellistanza, trasmette al Comitato di Gestione il proprio parere in materia. Qualora lente locale non provveda ad inoltrare il parere di propria competenza entro il termine prefissato, il Comitato di Gestione procederà allistruzione dellistanza in assenza del suddetto parere.
Le istanze devono pervenire alla Provincia di Asti entro e non oltre le ore 12,00 del 25 ottobre 2005.
4. Contenuto dellistanza
Listanza, sottoscritta dal/i legale/i rappresentante/i del/i soggetto/i richiedente/i, deve essere prodotta in carta semplice e recare lindicazione e la sottoscrizione di chi intende assumere la responsabilità amministrativa dellistituendo Centro di Servizio.
Allistanza devono essere allegati:
(a) copia dell/degli atto/i deliberativo/i dellOrgano competente che autorizza la presentazione dellistanza e leventuale assunzione della funzione di Centro di Servizio (per i soggetti di cui al punto 1 e 2 del presente Bando)
(b) idonea documentazione attestante il possesso dei requisiti che legittimano il/i soggetto/i richiedente/i a proporre la domanda;
(c) idonea documentazione attestante il possesso dei requisiti che legittimano il soggetto candidato ad assumere la funzione di Centro di Servizio;
(d) copia dellatto costitutivo del soggetto candidato ad essere Centro di Servizio e del suo statuto nel quale deve essere prevista la possibilità di ampliamento della base associativa al fine di favorire la più ampia partecipazione del volontariato locale;
(e) Regolamento - Carta dei Servizi con cui si intende disciplinare il funzionamento del Centro di Servizio, ai sensi dellart. 3, comma 4, del D.M. 8 ottobre 1997;
(f) Regolamento economale da redigersi secondo i principi deliberati dal Comitato di Gestione nella seduta del 5 maggio 2004, a disposizione sia presso la sede operativa del Comitato (Via Stefano Clemente 14 a Torino) sia sul sito internet www.cogepiemonte.it;
(g) eventuale decreto di iscrizione nel Registro del volontariato della Provincia di Asti;
(h) dettagliato programma previsionale per lannualità 2006, sia in supporto cartaceo sia in supporto informatico (CD ROM) redatto:
1) sulla base di un budget di euro 300.000,00;
2) tenendo conto dei beni strumentali acquisiti dal precedente Centro di Servizio con le risorse del Fondo di cui allart.15 L.266/91 e quindi con specifico vincolo di destinazione, come da inventario a disposizione sia presso la sede operativa del Comitato (Via Stefano Clemente 14 a Torino) sia sul sito internet www.cogepiemonte.it;
3) sulla base delle modalità operative, schede e schemi definiti dal Comitato di Gestione e a disposizione sia presso la sede operativa del Comitato (Via Stefano Clemente 14 a Torino) sia sul sito internet www.cogepiemonte.it;
(i) attestazione del ricevimento dellistanza da parte della Provincia di Asti;
(j) nellipotesi che il soggetto candidato ad assumere la funzione di Centro di Servizio sia un organismo formato da più enti, lelenco di tali enti nonché, per le Organizzazioni di Volontariato rientranti nella compagine, liscrizione al Registro provinciale del volontariato ovvero lo Statuto.
Qualora listanza sia inviata da un ente locale, il richiesto allegato b) non deve essere trasmesso.
È in facoltà del soggetto proponente allegare allistanza anche i curriculum delle persone che assumeranno incarichi manageriali e/o professionali.
5. Incompatibilità
Non possono partecipare al presente Bando organismi che abbiano ricoperto la funzione di Centro di Servizio che risulti cancellato dal Registro Regionale dei Centri di Servizio ex Art. 3 comma 5 ultima parte D.M. 8.10.1997 (inadempienza o irregolarità di gestione) o nei cui organi deliberativi risultino essere presenti persone che abbiano svolto funzione di Presidente, Vicepresidente, Direttore negli organismi sopra citati.
6. Elementi essenziali del programma
(a) La progettualità
Il programma per il Centro di Servizio deve contenere i seguenti elementi:
- obiettivi del Centro;
- ambiti di intervento;
- modalità/metodologia di intervento;
- tempi di realizzazione;
- descrizione analitica sia dei progetti, strumenti, iniziative, attività e servizi che il Centro di Servizio intende realizzare per sostenere e qualificare lattività delle organizzazioni di volontariato operanti nei diversi campi, sia delle relative modalità di attuazione, in unottica di rafforzamento della cultura della solidarietà, nonché di promozione di nuove iniziative di volontariato e di potenziamento di quelle esistenti;
- budget di spesa per lanno di attività 2006, pari ad euro 300.000,00 con specificazione dei mezzi posseduti, dei mezzi che si ricercano allesterno delle provvidenze di cui alla legge sul volontariato, dei mezzi che si richiedono a titolo di finanziamento al Comitato di Gestione, con descrizione analitica delle spese relative ai servizi offerti secondo le modalità operative definite dal Comitato di Gestione e più sopra citate (punto 4.h.3), tenendo conto dei beni strumentali già citati al punto 4.h.2 del presente Bando. Tali budget dovranno prevedere una calibrata distribuzione delle risorse in modo che i costi fissi non superino indicativamente il 25% del preventivo di spesa del programma.
(b) Ambiti e servizi
E finanziabile il programma che prevede interventi almeno in quattro dei seguenti ambiti:
- servizi di crescita e rafforzamento della cultura della solidarietà, di promozione di nuove iniziative di volontariato e di incentivazione di quelle esistenti (attività di carattere locale, nazionale e internazionale delle organizzazioni di volontariato; analisi dei bisogni; attività sperimentali, etc.);
- servizi di consulenza, sostegno ed assistenza qualificata in campo giuridico, fiscale, amministrativo contabile e commercialistico anche in relazione alla programmazione, allavvio e alla realizzazione di attività specifiche (aiuto alla compilazione e stesura dei bilanci, etc.); costituzione e funzionamento delle organizzazioni di volontariato; legislazione nazionale e regionale, direttive dellUnione Europea in materia; convenzioni e rapporti con gli enti pubblici e locali, organizzazioni di volontariato e legislazione nei paesi dellUnione europea; consulenza su organizzazione, sviluppo e consolidamento delle organizzazioni di volontariato, etc.);
- servizi di formazione e qualificazione in favore degli aderenti ad organizzazioni di volontariato anche con luso di nuove tecnologie e strumenti di formazione a distanza;
- servizi di informazione e documentazione, trasmissione di notizie e dati in materia di volontariato locale, nazionale e internazionale (con particolare attenzione ai programmi europei); ricerca, documentazione e informazione sui vari settori di intervento delle organizzazioni di volontariato (ricerche sui campi di intervento del volontariato, banche dati, etc.); informazione sulle organizzazioni di volontariato in regione, in Italia e allestero (per settori, consistenza, esperienze, possibili scambi di esperienze, collaborazioni e confronti); informazione - formazione su finanziamento, autofinanziamento, possibilità di finanziamento pubblico e privato, programmi della Commissione Europea; pubblicazioni di documentazione comunque informativa, ricerche, manuali su aspetti fiscali, legali, materiale e metodi di formazione, sostegno a pubblicazioni e a ricerche delle organizzazioni di volontariato;
- supporti, sotto forma di servizi, per la progettazione, lavvio e la realizzazione di specifiche attività;
- attività di promozione della capacità progettuale del volontariato attraverso servizi finalizzati al supporto di specifici progetti realizzati dalle organizzazioni di volontariato.
7. Criteri di valutazione
In sede di istruzione delle istanze e di valutazione dei relativi programmi, verranno considerati i seguenti criteri di valutazione:
(a) universalità nellofferta dei servizi: viene privilegiato il programma che maggiormente garantisce luniversalità dellofferta dei servizi a favore delle organizzazioni di volontariato (iscritte e non iscritte al Registro regionale del volontariato) del territorio della Provincia di Asti e che meglio esplicita le metodologie e gli strumenti utilizzati per consentire ad ogni organizzazione di usufruire dei servizi offerti;
(b) rappresentatività: tale criterio tiene conto del numero, del tipo e del radicamento sul territorio delle organizzazioni di volontariato chiamate ad essere - insieme ad altri soggetti giuridici - Centro di servizio per garantire la più ampia presenza del volontariato locale;
(c) gamma dei servizi offerti: viene privilegiato il programma che prevede lo svolgimento del maggiore numero delle attività/servizi indicati dal presente bando;
(d) articolazione dei servizi offerti: è oggetto di particolare valutazione il programma che prevede una congrua e significativa articolazione territoriale delle attività svolte nellambito del territorio di competenza;
(e) ottimizzazione delle risorse: viene privilegiato il programma che prevede adeguati livelli di collegamento e coordinamento operativo con gli altri Centri di servizio piemontesi, con le altre realtà operanti nel mondo del volontariato e del terzo settore, con agenzie formative, banche dati, altri soggetti ed istituzioni impegnati in attività che interessano il volontariato;
(f) specializzazione del Centro di Servizio: è particolarmente valutato il programma che offre maggiori garanzie sulla complementarietà tra i Centri di Servizio piemontesi;
(g) nuova progettualità: è oggetto di positiva valutazione il programma volto a promuovere la capacità progettuale delle organizzazioni di volontariato ad integrazione con i diversi attori sociali e sulla base di bisogni espressi dal territorio;
(h) valorizzazione delle risorse locali: viene privilegiato il programma che prevede una maggiore valorizzazione delle competenze, esperienze e specificità presenti sul territorio e la capacità di metterle a disposizione degli altri Centri di Servizio piemontesi;
(i) impiego delle risorse disponibili: viene preferito il programma che prevede il rapporto più elevato fra lammontare delle somme necessarie allespletamento dei servizi a favore delle organizzazioni di volontariato e lammontare delle spese fisse necessarie al funzionamento del Centro di Servizio. Sarà prestata inoltre particolare attenzione al programma che prevede anche lutilizzo di strutture e mezzi propri dellistituendo Centro di Servizio;
(j) modalità gestionale: è particolarmente valutato il programma che prevede apparati leggeri, che valorizzano le competenze maturate allinterno del mondo del volontariato e/o del terzo settore, con particolare riferimento alla capacità di mettere in rete, coordinare, collegare, progettare tra gruppi e in gruppi e organizzazioni diverse. In questo quadro, viene privilegiato il programma che sviluppa forme di collaborazione con agenzie specializzate nei diversi ambiti, stimolando lattivazione di professionalità nel terzo settore;
(k) finanziamento del Centro di Servizio: viene privilegiato il programma che, oltre allutilizzo del Fondo speciale regionale, documenta il possibile ricorso a fonti di finanziamento alternative per le attività programmate;
(l) coerenza complessiva del programma nonché completezza ed idonea strutturazione del Regolamento - Carta dei Servizi e del Regolamento economale: trattasi di un criterio di valutazione dinsieme volto a considerare: 1) le caratteristiche del programma e le sue modalità di attuazione con riferimento agli obiettivi ed alle spese previste; 2) la descrizione del programma; 3) la coerenza complessiva del programma e della documentazione allegata; 4) la completezza e la struttura del Regolamento - Carta dei Servizi e del Regolamento economale.
8. Tabella di punteggio
Premesso che saranno valutate solo le istanze che risulteranno ammissibili in quanto rispondenti ai requisiti formali e di legittimità richiesti dalla normativa e dal bando, si dettaglia in appresso la tabella di punteggio:
Criteri di valutazione
Punteggio massimo
A Universalità nellofferta dei servizi 12
B Rappresentatività 10
C Gamma
dei servizi offerti 12
D Articolazione dei servizi offerti 10
E Ottimizzazione
delle risorse 5
F Specializzazione del Centro di Servizio 3
G Nuova progettualità 6
H Valorizzazione
delle risorse locali 3
I Impiego delle risorse disponibili 5
J Modalità gestionale 4
K Finanziamento
dei Centri di Servizio 5
L Coerenza complessiva... 25
100
9. Idoneità
Il punteggio minimo per entrare nella graduatoria dei soggetti idonei a ricoprire la funzione dellistituendo Centro di Servizio di Asti è fissato in punti 70/100.
10. Istituzione del Centro di Servizio
Il Comitato di Gestione, valutate le istanze pervenute nel termine indicato, istituisce il Centro di Servizio che inizierà la sua attività a decorrere indicativamente dal 1° gennaio 2006.
Il Comitato di Gestione provvede ad iscrivere il Centro di Servizio nellapposito elenco predisposto dal Comitato stesso, ai sensi di cui allart. 2. comma 6, lett. e) D. M. 8 ottobre 1997, e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Il Centro di Servizio è tenuto a redigere bilanci preventivi e consuntivi annuali, e ad operare anche sulla base delle disposizioni del Comitato di Gestione. Il Centro di Servizio dovrà altresì predisporre un bilancio sociale annuale. Tali bilanci devono essere trasmessi per raccomandata al Comitato di Gestione il quale provvederà a tutte le necessarie verifiche.
Il nuovo Centro di Servizio dovrà altresì farsi carico di proseguire le attività programmate ed ammesse a finanziamento ma non ancora integralmente completate alla data del 31/12/2005, esclusivamente sulla base delle relative risorse finanziarie già riservate al Centro di Servizio di Asti e residualmente disponibili.
Il Centro di Servizio dovrà garantire, ai sensi della vigente normativa, laccessibilità ai locali, nei quali saranno realizzate iniziative, anche ai portatori di handicap.
Il presente bando verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.