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Bollettino Ufficiale n. 35 del 1 / 09 / 2005

Deliberazione della Giunta Regionale 29 agosto 2005, n. 42-738

Integrazioni e modifiche alla DGR n. 64-6577 dell’8/7/2002 e n. 35-9943 del 14 luglio 2003 relative all’istituzione della rete integrata della prevenzione.

A relazione dell’Assessore Valpreda:

Premesso che:

- con la DGR n. 64-6577 dell’ 8/7/2002 la Regione Piemonte ha avviato un processo di attuazione degli obiettivi strategici previsti nella pianificazione sanitaria in materia di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, in particolare definendo modelli di collaborazione tra i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro delle Aziende Sanitarie Locali, i Servizi di Medicina del Lavoro delle Aziende sanitarie regionali e l’area di Igiene Industriale dell’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale;

- il processo di integrazione operativa, che ha mantenuto fermi i rispettivi compiti istituzionali, ha determinato l’avvio di rilevanti iniziative tra le quali le più significative sono:

1) DGR del 16 dicembre 2002 n. 21-7994 di approvazione del progetto regionale di prevenzione per le grandi opere pubbliche che ha, tra l’altro, l’obiettivo di garantire ai lavoratori servizi di diagnostica specialistica a supporto della sorveglianza sanitaria anche attraverso la messa a disposizione dei Servizi di Medicina del Lavoro a favore delle imprese coinvolte nella realizzazione delle opere;

2) DGR n. 31-12387 del 26/4/2004 di approvazione delle linee di indirizzo per la promozione delle attività di prevenzione e sicurezza nelle strutture sanitarie con assegnazione di specifiche responsabilità e funzioni di coordinamento del progetto ai Servizi di Medicina del Lavoro;

3) DGR n. 31-12557 del 24/5/2004 di approvazione delle linee di indirizzo per la promozione delle attività di prevenzione delle patologie da lavoro con la collaborazione di un Servizio di Medicina del Lavoro che ha le funzioni di coordinamento del progetto;

- i Servizi di Medicina del Lavoro hanno, inoltre, fornito una collaborazione clinico-specialistica ai Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, alla predisposizione dei Piani di comparto di cui alla D.G.R. n. 35 - 12627 del 31 maggio 2004 e alle iniziative di aggiornamento professionale degli operatori SPreSAL attraverso il progetto formativo approvato con DGR n.16 - 6379 del 25 giugno 2002 ;

- sono state, altresì, avviate con il polo di igiene industriale di Arpa Piemonte, iniziative di collaborazione e di supporto tecnico nell’ambito dei piani di comparto e nell’espletamento dell’attività di vigilanza degli SpreSAL.

Considerato che:

- il processo avviato ha consentito di incrementare e riqualificare le azioni dell’Amministrazione Regionale nel settore della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;

- ai sensi dell’art. 27 del D.Lgs. 626/94, all’Amministrazione Regionale compete garantire, mediante il Comitato di Coordinamento Regionale, le funzioni di programmazione coordinata degli interventi nonché l’uniformità degli stessi e il necessario raccordo con la Commissione Consultiva Permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro;

- ai sensi dell’art. 24 del D. Lgs. 626/94, all’Amministrazione Regionale compete altresì lo svolgimento di attività di informazione, consulenza e assistenza in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in particolare nei confronti delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese, delle rispettive associazioni dei datori di lavoro, fermo restando che l’attività di consulenza non può essere prestata dai soggetti che svolgono attività di controllo e di vigilanza;

- il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano hanno assunto in data 25 luglio 2002 specifiche linee guida per la prevenzione sanitaria e l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali;

- nel suddetto documento viene previsto, tra l’altro, che “la definizione degli obiettivi di salute a livello locale deve basarsi sull’analisi dello specifico profilo epidemiologico e di contesto e sulla definizione di espliciti criteri di priorità. La definizione di espliciti criteri di priorità è un compito irrinunciabile di un sistema sanitario dotato di risorse limitate; i criteri della frequenza, urgenza e gravità del problema di salute vanno declinati con le conoscenze sulla efficacia degli interventi, al fine di programmare politiche dai risultati misurabili. Altro criterio essenziale è quello della esemplarità, tenendo anche conto dell’importanza della mediazione fra le istanze scientifiche, politiche e sociali rappresentate, queste ultime, dalla pressione dei media e delle associazioni di cittadini. L’applicazione di criteri espliciti di priorità rende più efficace la comunicazione delle politiche a tutti i livelli di governo della salute, e più accettabili eventuali rinunce ad azioni ritenute dalla comunità importanti”;

- a tal fine occorre implementare la rete integrata della prevenzione con la funzione epidemiologica finalizzata a supportare la politica sanitaria regionale per una consapevole ed adeguata collocazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie così da raggiungere gli obiettivi di prevenzione nel settore della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;

- tali scelte derivano da un insieme di elementi quali: i risultati dell’attività svolta dagli SPreSAL, l’esperienza acquisita dai Servizi Territoriali, dalla Medicina del Lavoro, dal polo di igiene industriale di Arpa Piemonte e dalle parti sociali;

- il Servizio di epidemiologia dell’ASL n. 5 ha elaborato un documento che individua una prima lista dei principali rischi e danni da lavoro, redatta sulla base sia delle priorità identificate dalle principali agenzie, sia di quelle percepite dagli operatori dei Servizi di Prevenzione e sicurezza del lavoro del Piemonte.

Ritenuto necessario

- procedere ad un’identificazione analitica delle priorità di prevenzione nel territorio regionale mediante una valutazione dell’esposizione a rischi occupazionali e di patologie associate al lavoro all’interno di ogni settore produttivo;

- elaborare una classificazione semi quantitativa dei settori economici più rappresentati nella regione, in funzione dell’esposizione a fattori di rischio e all’occorrenza di patologie da lavoro in ognuno degli stessi;

- avvalersi del Servizio di epidemiologia dell’ASL 5 e del Dipartimento di Ortopedia, Traumatologia e Medicina del Lavoro dell’Università di Torino per lo svolgimento delle predette attività attenendosi ai criteri utilizzati dalle maggiori agenzie internazionali per la prevenzione e a quelli indicati dalle citate linee guida dalla Conferenza Stato Regioni del 2002. Tali criteri sono: gravità e frequenza della patologia, maturità della conoscenza della relazione tra esposizione e patologia, forza della associazione tra esposizione e patologia, prevenibilità dell’esposizione, diffusione dell’esposizione nel comparto, diffusione del comparto sul territorio, livello dell’esposizione nel comparto, fattibilità dell’intervento nel comparto; per ogni settore produttivo verranno assegnati punteggi su una scala ordinale a ciascuna delle priorità relativamente ad ognuno dei criteri utilizzando le fonti informative disponibili al fine di individuare una classificazione gerarchica dei settori sulla base dell’insieme dei rischi e danni esaminati;

- applicare tale metodologia nella definizione della pianificazione sanitaria e di garantire un coordinamento tra le politiche di prevenzione e quelle di sostegno finanziario all’innovazione del sistema produttivo e della formazione;

- potenziare le attività di prevenzione sanitaria svolte dai soggetti appartenenti alla rete integrata della prevenzione, che dovranno, a tal fine, assumere come priorità l’espletamento dei compiti assegnati dall’Amministrazione regionale e conseguentemente fornire risposte alle priorità regionali individuate;

- le predette attività di prevenzione sanitaria svolte dai soggetti appartenenti alla rete integrata della prevenzione saranno effettuate secondo la seguente articolazione:

a) rifinanziamento delle funzioni di supporto specialistico per la prevenzione dei rischi lavorativi ed extra lavorativi e di collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione, già previste dalla DGR 64-6577 dell’08.07.2002, per il quale è destinata la somma complessiva di Euro 400.000,00;

b) attuazione dei progetti di comparto individuati dall’Amministrazione regionale e dei progetti di interesse nazionale per le quali si rende disponibile una quota massima di Euro 500.000,00. Nell’approvazione dei progetti saranno definite le modalità di rendicontazione delle attività, fermo restando che le risorse devono essere utilizzate per il potenziamento del personale delle rispettive unità operative e/o per l’acquisto di eventuale strumentazione necessaria all’espletamento delle attività di cui al presente atto;

c) proposizione e aggiornamento dei profili epidemiologici caratterizzanti il territorio regionale, individuazione dei criteri di frequenza, urgenza e gravità, compresa la ricerca bibliografica sull’efficacia degli interventi di prevenzione nonchè le attività di secondo livello per le quali si rende disponibile una quota massima complessiva pari a Euro 100.000,00 di cui Euro 50.000,00 a favore del Dipartimento di Ortopedia, Traumatologia e Medicina del Lavoro dell’Università di Torino e Euro 50.000,00 a favore del Servizio di Epidemiologia dell’ASL 5;

- la somma di cui alla lettera a) pari a Euro 400.000,00 viene resa disponibile in una quota massima di Euro 100.000,00 a favore dell’ARPA per le attività di supporto tecnico effettuate dal Polo di igiene industriale e in quote massime di Euro 60.000,00 a favore di ciascuno dei seguenti Servizi di Medicina del Lavoro:

* il Dipartimento di Ortopedia, Traumatologia e Medicina del Lavoro dell’Università di Torino;

* il Servizio di Medicina del Lavoro dell’A.O. San Giovanni Battista di Torino;

* il Servizio di Medicina del Lavoro dell’ASL 12 di Biella;

* il Servizio di Medicina del Lavoro dell’Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità di Novara;

* il Servizio di Medicina del Lavoro dell’ASL n. 17 di Savigliano;

- le predette quote di Euro 60.000,00 e di Euro 100.000,00 saranno riconosciute a ciascuno dei citati Servizi e all’ARPA a titolo di anticipazione sulle attività effettivamente svolte che dovranno essere oggetto di dettagliata rendicontazione, secondo le modalità di cui alla DGR 35 - 9943 del 14 luglio 2003, e i relativi importi definiti a conguaglio;

- l’utilizzo delle somme rese disponibili dovrà comunque tener conto delle azioni di potenziamento già intraprese a seguito della D.G.R. n. 64 - 6577 dell’ 8 luglio 2002.

Considerato, inoltre, che:

- si ritiene di far fronte a tali oneri economici con le risorse residue disponibili per il finanziamento della rete integrata di prevenzione derivanti dagli accantonamenti di cui alle DGR 23-8930 del 07.04.2003 e n. 128-14127 del 22.11.2004 e dei successivi impegni di cui alle DD n. 77 del 12.06.2003, n. 191 del 13.11.2003 e n. 211 del 15.12.2004;

- il processo di riorganizzazione attualmente in corso, conseguente all’istituzione dell’ Azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino, non consente l’attribuzione al servizio di Medicina del Lavoro dell’Azienda stessa delle risorse previste dalla presente deliberazione;

tutto ciò premesso e considerato;

la Giunta Regionale, con voto unanime espresso nelle forme di legge,

vista la D.G.R. n. 64-6577 dell’ 8/7/2002;

vista la D.G.R. n. 35-9943 del 14/07/2003;

vista la DGR n. 23-8930 del 07.04.2003;

vista la DGR n. 128-14127 del 22.11.2004;

delibera

- di potenziare le attività di prevenzione sanitaria svolte dai soggetti appartenenti alla rete integrata della prevenzione, che dovranno, a tal fine, assumere come priorità l’espletamento dei compiti assegnati dall’Amministrazione regionale e conseguentemente fornire risposte alle priorità regionali individuate;

- di modificare e integrare le DGR n. 64-6577 dell’ 8 luglio 2002 e n. 35 - 9943 del 14 luglio 2003 nelle modalità e negli importi da corrispondere ai soggetti che fanno parte della rete integrata di prevenzione secondo quanto di seguito precisato e secondo la seguente articolazione:

a) di rifinanziare le funzioni di supporto specialistico per la prevenzione dei rischi lavorativi ed extra lavorativi e di collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione, già previste dalla DGR 64-6577 dell’08.07.2002, per la somma complessiva di Euro 400.000,00;

b) di rendere disponibile una quota massima di Euro 500.000,00 per le attività necessarie all’attuazione dei progetti di comparto individuati dall’Amministrazione regionale e dei progetti di interesse nazionale. Nell’approvazione dei progetti saranno definite le modalità di rendicontazione delle attività;

c) di rendere disponibile una quota massima complessiva pari a Euro 100.000,00 di cui Euro 50.000,00 a favore del Dipartimento di Ortopedia, Traumatologia e Medicina del Lavoro dell’Università di Torino e Euro 50.000,00 a favore del Servizio di Epidemiologia dell’ASL 5 per la proposizione e aggiornamento dei profili epidemiologici caratterizzanti il territorio regionale, individuazione dei criteri di frequenza, urgenza e gravità, compresa la ricerca bibliografica sull’efficacia degli interventi di prevenzione ;

- la somma di Euro 400.000,00 di cui alla lettera a), viene resa disponibile in una quota massima di Euro 100.000,00 a favore dell’ARPA per le attività di supporto tecnico effettuate dal Polo di igiene industriale e in quote massime di Euro 60.000,00 a favore di ciascuno dei seguenti Servizi di Medicina del Lavoro:

* il Dipartimento di Ortopedia, Traumatologia e Medicina del Lavoro dell’Università di Torino;

* il Servizio di Medicina del Lavoro dell’A.O. San Giovanni Battista di Torino;

* il Servizio di Medicina del Lavoro dell’ASL 12 di Biella;

* il Servizio di Medicina del Lavoro dell’Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità di Novara;

* il Servizio di Medicina del Lavoro dell’ASL n. 17 di Savigliano;

- di riconoscere le predette quote di Euro 60.000,00 e di Euro 100.000,00 a ciascuno dei citati Servizi e all’ARPA a titolo di anticipazione sulle attività effettivamente svolte che dovranno essere oggetto di dettagliata rendicontazione, secondo le modalità di cui alla DGR 35 - 9943 del 14 luglio 2003, e i relativi importi definiti a conguaglio;

- l’utilizzo delle somme rese disponibili dovrà comunque tener conto delle azioni di potenziamento già intraprese a seguito della D.G.R. n. 64 - 6577 dell’ 8 luglio 2002;

- di far fronte a tali oneri economici con le risorse residue disponibili per il finanziamento della rete integrata di prevenzione derivanti dagli accantonamenti di cui alle DGR 23-8930 del 07.04.2003 e n. 128-14127 del 22.11.2004 e dei successivi impegni di cui alle DD n. 77 del 12.06.2003, n. 191 del 13.11.2003 e n. 211 del 15.12.2004;

- di richiedere al Servizio di Epidemiologia dell’ASL 5 e al Dipartimento di Ortopedia, Traumatologia e Medicina del Lavoro dell’Università di Torino l’identificazione analitica delle priorità preventive nel territorio regionale mediante una valutazione dell’esposizione a rischi occupazionali e di patologie associate al lavoro all’interno di ogni settore produttivo, secondo i criteri utilizzati dalle maggiori agenzie internazionali per la prevenzione e di quelli indicati dalle citate linee guida dalla Conferenza Stato Regioni del 2002. Tale attività dovrà essere conclusa entro tre mesi dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della presente deliberazione e costituirà elemento per l’attribuzione delle risorse previste;

- di stabilire che le spese relative alle prestazioni rese entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della presente deliberazione saranno riconosciute, a prestazioni effettuate, secondo le modalità di cui alle DGR n. 64-6577 dell’ 8/7/2002 e n. 35 - 9943 del 14 luglio 2003;

- di stabilire che le prestazioni svolte nel periodo di un anno, con decorrenza dai 30 giorni successivi alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della presente deliberazione, dovranno essere rendicontate secondo le modalità di cui alle DGR n. 64-6577 dell’ 8/7/2002 e n. 35 - 9943 del 14 luglio 2003; nei limiti delle somme assegnate a titolo di anticipazione con la presente D.G.R.;

- di stabilire che le somme corrisposte a titolo di anticipazione ed eccedenti gli importi contabilizzati in relazione alle attività effettivamente svolte dovranno essere oggetto di restituzione all’Amministrazione regionale. La rendicontazione di tali attività dovranno essere effettuate entro i 60 giorni successivi alla scadenza dell’anno di riferimento.

La presente deliberazione sarà pubblicata integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. 8/R/2002.

(omissis)


La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)