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Bollettino Ufficiale n. 33 del 18 / 08 / 2005

Deliberazione della Giunta Regionale 25 luglio 2005, n. 25-564

L.R.41/98, art. 2 e art. 6 - Esercizio delle funzioni in materia di mercato del lavoro. D.M. 18/3/2005. Indirizzi attuativi del “Programma - Quadro” per l’integrazione e lo sviluppo delle sperimentazioni in materia di tirocini formativi inseriti in processi di mobilita’ geografica.Assegnazione alla Direzione Formazione Professionale-Lavoro della somma di euro 614.849,65 tramite accantonamento sul cap. 11130/05.

A relazione dell’Assessore Migliasso:

Vista la legge regionale 14 dicembre 1998, n. 41 “Organizzazione delle funzioni regionali e

locali in materia di mercato del lavoro";

preso atto che l’art. 2 della predetta legge prevede la distribuzione delle funzioni in materia di mercato del lavoro tra la Regione e le Province, riservando alla Regione l’esercizio delle funzioni di programmazione, indirizzo, coordinamento e valutazione del sistema regionale dei servizi pubblici per il lavoro, attribuendo alle Province la gestione ed erogazione dei servizi connessi alle funzioni ed ai compiti relativi alle politiche attive del lavoro conferite alla Regione ai sensi dell’articolo 2, comma 2 del Dlgs 469/97, fatta eccezione per quelli che richiedono l’unitario esercizio a livello regionale;

vista la DGR n. 54 -13158 del 26 luglio 2004 di adesione della la Regione Piemonte al “Programma - Quadro” per la integrazione e sviluppo delle sperimentazioni in materia di tirocini formativi inseriti in processi di mobilità geografica" previsto dall’ accordo del 20 maggio 2004 tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, l’ANCI, l’UPI e l’UNCEM;

considerato che il predetto “Programma-Quadro” per la sua qualità di intervento sperimentale ed indifferenziato possiede la qualità di servizio connesso alle funzioni e compiti relativi alle politiche del lavoro conferite alla Regione ai sensi dell’art. 2, comma 2 del Dlgs 469/97 che richiede l’unitario esercizio a livello regionale, come previsto dall’art. 2. comma 3, lett. d) della LR 41/98;

preso atto della individuazione da parte delle Province interessate dei Centri per l’impiego di Casale Monferrato (AL), Asti (AT), Cuneo (CN), Torino (TO), Omegna (VCO) quali nodi della rete previsti dal citato “Programma - Quadro”;

visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 18 marzo 2005 che ripartisce tra le Regioni le risorse necessarie alla realizzazione di detto “Programma-Quadro”, attribuendo alla Regione Piemonte la somma di euro 614.849,65 ed avvia l’attuazione del Programma stesso;

considerato, altresì, che il citato “Programma - Quadro” al punto 3 prevede che le Regioni provvedono alla valutazione ed approvazione dei progetti mediante modalità che assicurino tempestività ed efficacia e alla richiesta al Ministero del lavoro e delle politiche sociali di finanziamento per il sostegno dei costi riferiti alla mobilità;

ritenuto, pertanto, di definire le modalità attuative del predetto “Programma - Quadro” così come indicato dagli allegati - A - e - B - alla presente deliberazione di cui sono parte integrante, e di individuare i criteri di priorità, approvazione e valutazione dei progetti di tirocinio in mobilità geografica presentati dai soggetti promotori;

considerato che l’attuazione del predetto “Programma-Quadro” richiede la gestione di attività relative a procedure ad evidenza pubblica finalizzate ad individuare i facilitatori sociali, alla corresponsione dei relativi compensi, alle spese relative al trasporto, vitto e alloggio dei tirocinanti inseriti nel processo di mobilità geografica, nonchè al monitoraggio dei medesimi progetti di tirocinio;

visto, altresì, il Piano di attività dell’Agenzia Piemonte Lavoro, di cui all’art. 9 della LR 41/98, approvato dalla DGR 78-15286 del 30/03/2005 e ritenuto che le sopraindicate attività di gestione costituiscono compito di gestione di politiche del lavoro, ai sensi del predetto art. 9, comma 3, lett. b);

vista la legge regionale 8 agosto 1997, n. 51: “Norme sull’organizzazione degli uffici e sull’ordinamento del personale”;

vista la legge regionale 11 aprile 2001, n. 7: “Ordinamento contabile della Regione Piemonte”;

vista la legge regionale 17 febbraio 2005 n. 2: “Legge finanziaria per l’anno 2005";

vista la legge regionale 17 febbraio 2005 n. 3: “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2005 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2005-2007" e preso atto della disponibilità del cap.11130/05;

dato atto dell’istruttoria del presente provvedimento e preso atto di quanto in premessa indicato;

la Giunta Regionale, all’unanimità,

delibera

di stabilire gli indirizzi relativi all’ attuazione del “Programma-Quadro per la integrazione e sviluppo delle sperimentazioni in materia di tirocini formativi inseriti in processi di mobilità geografica” di cui alla DGR n. 54 -13158 del 26 luglio 2004 di adesione al programma, secondo le modalità indicate dagli allegati - A - e - B alla presente deliberazione di cui sono parte integrante.

di stabilire che i progetti di tirocinio oggetto del presente provvedimento sono valutati in applicazione ai seguenti criteri di priorità:

1) la dichiarata opportunità di occupazione al rientro del partecipante nella Regione di origine,

2) i settori produttivi dichiarati prioritari dalle Province che hanno aderito al “Programma-Quadro” in oggetto al presente provvedimento.

Di stabilire che i progetti di tirocinio attivabili oggetto del presente provvedimento in base alle risorse disponibili saranno distribuiti sulla base del tasso di occupazione e del numero di imprese attive , così come indicato dall’allegato - B - , alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante.

Di ritenere le attività gestionali - relative alle procedure ad evidenza pubblica finalizzate ad individuare i facilitatori sociali, alla corresponsione dei relativi compensi, alle spese relative al trasporto, vitto e alloggio dei tirocinanti inseriti nel processo di mobilità geografica, nonchè del monitoraggio dei medesimi progetti di tirocinio, necessarie all’attuazione del predetto “Programma - Quadro” - costitutive di compito di gestione di politiche del lavoro, ai sensi dell’ art. 9, comma 3, lett. b) della LR 41/98 ,connesse al Piano di attività dell’Agenzia Piemonte Lavoro per l’anno 2005, approvato dalla DGR 78-15286 del 30/03/2005.

Di assegnare alla Direzione 15 Formazione professionale - lavoro la somma di euro 614.849,65 tramite accantonamento sul cap. 11130/05 (A 101049) ai fini dell’adozione degli atti di competenza relativi all’esecuzione del presente provvedimento.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del DPGR n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato A

Allegato alla deliberazione della Giunta Regionale: “L.R. 41/98, art. 2 e art. 6 - Esercizio delle funzioni in materia di mercato del lavoro. D.M. 18/3/2005. Indirizzi attuativi del ”Programma-Quadro" per l’integrazione e lo sviluppo delle sperimentazioni in materia di tirocini formativi inseriti in processi di mobilità geografica. Assegnazione alla Direzione Formazione professionale-lavoro della somma di euro 614.849,65 tramite accantonamento sul cap. 11130/05

Struttura del programma sperimentale della regione piemonte

Obiettivi:

Specifico: realizzare circa 80 tirocini nelle 5 Province coinvolte

Di struttura: sperimentare modalità di organizzazione dei tirocini condivise e efficaci, che possano contribuire a fornire indicazione al sistema SPI in relazione alla programmazione regionale ed alla organizzazione provinciale delle attività dei servizi.

Risorse:

Prevista per il Piemonte una somma pari ad Euro 614.849,65 per la realizzazione dei tirocini. All’emanazione del decreto verrà erogato alla Regione un anticipo pari a euro 46.428,57.

Le altre risorse saranno trasferite alla Regione con cadenza trimestrale in base ai tirocini approvati sia dalla Regione ospitante che da quella di provenienza dei tirocinanti.

Indirizzi:

* Gli interventi sono organizzati per progetti;

* I progetti sono organizzati assumendo come riferimento centrale i C.P.I.;

* La numerosità limitata dei progetti deve servire a dare spazio alla qualità della sperimentazione;

* Un notevole rilievo viene dato alle forme di assistenza tecnica che supportano il rapporto tra diversi contesti territoriali, il supporto logistico e l’accoglienza “sociale”, nonché le capacità di regia e di controllo complessivo degli interventi.

Procedure:

* la Regione approva l’impianto generale del programma;

* le province attraverso i C.P.I. sul versante dei servizi del lavoro garantiscono nella regione accogliente:

- Candidatura datori di lavoro

- Abbinamento tirocinante-azienda ospitante

- Progetto di tirocinio (diverso dal progetto formativo)

- Definizione modalità di accoglienza (lavorativa, logistica, sociale) del tirocinante

- Sottoscrizione Convenzione e Progetto formativo (previsto dal DM n.142/98 tra soggetto promotore e datore di lavoro)

- Sottoscrizione del patto di servizio (tirocinio, accompagnamento sociale, progetto formativo,...)

* la Regione approva l’impianto generale della sperimentazione con un provvedimento ad hoc che recepisce le indicazioni generali del decreto ministeriale di riparto e chiede un anticipo di risorse al ministero;

* la Regione successivamente approva i progetti di tirocinio e ne trasmette la richiesta di finanziamento al ministero;

* la Regione coordina il programma regionale di attuazione anche attraverso un comitato di pilotaggio (Province, Agenzia Piemonte Lavoro, Italia Lavoro);

* l’agenzia piemonte lavoro gestisce le procedure ad evidenza pubblica per assegnare le risorse relative ai facilitatori sociali e all’alloggio; monitora per conto della regione i progetti di tirocinio;

* Italia Lavoro garantira’ il raccordo tra la Regione Piemonte e le regioni di provenienza dei tirocinanti, e il monitoraggio nazionale.

La sperimentazione in Piemonte è seguita da un comitato di pilotaggio coordinato dalla Regione, al quale partecipano le Province interessate, Italia Lavoro, l’Agenzia Piemonte Lavoro.

Mentre le attività lavoristiche sono affidate ai Centri per l’impiego le attività di accoglienza con particolare riferimento all’accompagnamento sociale ed alla logistica (vitto, alloggio, viaggi), nonché il rapporto con i servizi dei territori di provenienza delle persone richiedono un’assistenza tecnica volta a scaricare le Province da attività complementari, da ulteriori carichi gestionali-amministrativi, favorendo il concentrarsi della sperimentazione sui servizi lavoristici e sul governo del progetto complessivo.

I progetti sono organizzati e gestiti localmente.

Le attività di assistenza tecnica sono gestite centralmente.

Tempi:

Successivamente al provvedimento di approvazione della Regione delle modalità di sperimentazione, dovrebbero esserci le condizioni per iniziare a realizzare i primi inserimenti presso le aziende.

Il termine ultimo per concludere i tirocini è previsto per il 31/12/2006 (eventuali esigenze di proroga però potranno essere valutate dal Comitato di Pilotaggio del Programma a livello nazionale).

I progetti

La struttura del progetto:

Obiettivi:

portare a termine l’esperienza del tirocinio con particolare riferimento a:

a) aumento dell’occupabilità tramite acquisizione di competenze da parte del tirocinante

b) conoscenza reciproca tra tirocinante ed impresa fondata sul buon funzionamento del tirocinio

c) contributo alla specificazione del ruolo dei diversi operatori di servizio e delle modalità di costruzione e regolazione del progetto, con particolare attenzione agli aspetti di rete.

Caratteristiche generali della persona e dell’impresa

Devono essere individuati i seguenti elementi essenziali:

* Azienda ospitante

* Nominativo tirocinante

* Soggetto promotore

* Luogo di tirocinio

* Durata prevista del tirocinio

* Data prevista di avvio del tirocinio

* Area aziendale di svolgimento del tirocinio

* Profilo professionale al quale il tirocinio forma

* Nodo delle Regioni del Sud che ha collaborato all’abbinamento

* Contenuto formativo (Il progetto formativo viene dettagliato alla fase attività lavorativa e

progetto formativo)

Queste indicazioni essenziali derivano da attività di analisi preparatorie (in parte) alla strutturazione del progetto relative alle caratteristiche della persona (occupabilità) e dell’impresa “abbinate”.

Fasi:

1) Accoglienza:

a) lavoro

L’operatore responsabile indicato dal Centro per l’impiego al fine di avviare a tirocinio il lavoratore lo accoglie e attraverso un colloquio con la persona cerca di raccogliere indicazioni sullo spirito e sulla disponibilità della persona all’esperienza di tirocinio che si appresta ad effettuare. Gli fornisce indicazioni sulle modalità di svolgimento del tirocinio e specialmente sul raccordo con l’impresa alla quale lo introduce presentandogli almeno il tutor aziendale che lo avrà in carico all’interno dell’impresa.

Con il tutor aziendale si entrerà meglio in merito del tipo di lavoro e della esperienza formativa ad esso collegata.

L’operatore del CPI darà al tirocinante le indicazioni sullo sviluppo del rapporto basato su incontri periodici ed eventualmente a richiesta del tirocinante che potrà contattare l’operatore anche telefonicamente se ve ne fosse l’esigenza.

b) sociale

Al fine di ottimizzare l’inserimento sociale del tirocinante si è pensato di ricorrere alla figura del “facilitatore sociale”. Il facilitatore sociale avrà il compito di promuovere attività di integrazione e di socializzazione nel luogo di residenza (es: durante i fine settimana di permanenza in loco), nonché di collaborazione alla soluzione residenziale dei tirocinanti.

Il facilitatore sociale verrà scelto all’interno delle associazioni di volontariato.

Le spese del facilitatore sociale rientrano tra quelle destinate all’indennizzo mensile (pari a 1.300 euro: di cui al max 1.200 per spese di vitto, alloggio, viaggi e assicurazione) previsto dal Programma per ciascun tirocinante.

Il facilitatore sociale verrà scelto dalle Province ricorrendo ad un elenco individuato tramite avviso pubblico dall’Agenzia Piemonte Lavoro attraverso procedure ad evidenza pubblica. L’elenco sarà costituito per Provincia e per bacino dei CPI interessati alla sperimentazione in base alla ripartizione per Provincia del numero dei tirocini.

c) logistica ed abitazione

Tramite avviso pubblico da parte dell’Agenzia Piemonte Lavoro viene individuato un elenco regionale di fornitori di alloggi organizzato per bacino dei CPI. sulla base di standard e prezzi degli alloggi (vincolo servizi minimi: alloggio arredato in maniera completa: posate, elettrodomestici, ecc.; numero tirocinanti per alloggio allo scopo di suddivisione delle spese; il prezzo si aggira intorno ai 600 euro al mese a persona).

Il sistema adottato prevede la distribuzione di voucher alla persona (procedura molto semplice ed efficace).

Il tirocinante individua l’alloggio sulla base dell’elenco dei fornitori e l’APL gli assegna il voucher spendibile presso il proprietario dell’alloggio. Nella scelta il tirocinante si fa aiutare dal facilitatore sociale (una volta individuato l’alloggio, il facilitatore sociale accompagnerà il tirocinante nella verifica, prima di entrare nella sede abitativa, che sia tutto in ordine).

L’Agenzia si fa carico dell’anticipo caparra, dei rischi, ecc.

Inoltre l’Agenzia gestisce le procedure relative ai rimborsi spese.

Il vantaggio consiste nell’alleggerire la Provincia di tutte le procedure legate ai rimborsi spese.

2) Attivita’ lavorativa e progetto formativo

3) Accompagnamento

a) lavorativo

b) sociale

4) chiusura/valutazione:

a) CPI

b) sociale

c) tutor (azienda)

d) tirocinante

Il progetto complessivo

Una volta approvato il progetto di tirocinio, il soggetto promotore lo coordina attraverso un referente responsabile del CPI con le modalità di accoglienza per il tirocinante (facilitatore sociale, APL) che specificano le soluzioni operative relative all’alloggio e alla copertura dei costi di viaggio e vitto, e con il progetto formativo (impresa, tutor aziendale).

Il progetto complessivo (tirocinio, accoglienza, accompagnamento sociale, aspetti formativi) viene sottoposto al consenso formale (patto) da parte del tirocinante (invio al tirocinante che lo restituisce controfirmato al soggetto promotore), e per le parti di specifica spettanza e responsabilità viene sottoscritto dal facilitatore sociale, dall’impresa, dal tutor aziendale, dal referente del CPI.

Occorre inviare al tirocinante l’indicazione del progetto complessivo e prima di giungere in loco è necessaria l’accettazione formale (per ridurre al minimo i rischi di un rifiuto al momento dell’arrivo in Piemonte) dello stesso nel suo impianto generale e nelle sue componenti.

Allegato B (Fare riferimento al file pdf)