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Bollettino Ufficiale n. 32 del 11 / 08 / 2005

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 1 agosto 2005, n. 80

Accordo di Programma, ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/2000, tra la Regione Piemonte ed il Comune di Torino, finalizzato al recupero dell’immobile comunale denominato Palazzo Siccardi, sito in Torino - via Barbaroux 27

LA PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Premesso che:

- con comunicazione del 21 ottobre 2003 prot. 0015653/19 il comune di Torino, proprietario dell’edificio denominato Palazzo Siccardi sito in Via Barbaroux angolo Vicolo Santa Maria in Torino, ha presentato istanza per l’attivazione di un accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del D.lgs 267/2000, finalizzato alla riqualificazione e recupero dell’isolato sopracitato per consentire l’insediamento di attività di interesse pubblico;

- la Giunta Regionale nell’adunanza del 9 maggio 2005, in applicazione della D.G.R. n.28-9257 del 5.5.2003 riguardante la valutazione dell’interesse pubblico sugli accordi di programma, ha concordato l’avvio della procedura in questione condividendo le motivazioni dell’interesse pubblico;

- a seguito dell’esito positivo della verifica della valutazione dell’interesse pubblico sull’iniziativa proposta, il Presidente della Giunta Regionale ha individuato l’Arch. Claudio Fumagalli, dirigente del Settore Accordi di Programma ed Esame di Conformità Urbanistica, quale responsabile del procedimento dell’A.d.P.;

- con pubblicazione sul B.U.R. del 19 maggio 2005 n°20 è stata data comunicazione da parte del Responsabile del Procedimento dell’avvio del procedimento dell’A.d.P. ai sensi della Legge n. 241/90 e s.m.i.;

- la Presidente della Regione Piemonte ha convocato la prima Conferenza di Servizi in data 18 maggio 2005 prevista dal 3° comma dell’art. 34 del Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000, finalizzata a verificare le condizioni necessarie per concludere l’Accordo di programma di cui all’oggetto;

- i convenuti alla C.d.S. hanno esaminato la problematica dell’accordo ed hanno deciso all’unanimità di articolare il procedimento in due fasi:

- la prima fase dell’accordo di programma prevede l’approvazione del progetto preliminare unitamente alla variante urbanistica appositamente redatta nell’ambito del procedimento dell’accordo di programma;

- la seconda fase dell’accordo di programma prevede l’approvazione del progetto definitivo, da autorizzare con la modalità della condizione sostitutiva al permesso di costruire a favore del legale rappresentante del Comune di Torino, e gli eventuali aggiornamenti delle condizioni finanziarie alla luce degli ulteriori costi determinati dagli scavi nelle zone interrate;

- il comune di Torino condividendo le ragioni dell’interesse pubblico, per consentire la realizzazione dell’intervento, che le attuali norme del P.R.G.C. non consentono, ha predisposto una variante assimilabile alla categoria delle varianti strutturali ai sensi dell’art. 17, comma 4 della L.R. 56/77 e s.m.i prevedendo sostanzialmente, tra altre modifiche, l’eliminazione nel fascicolo II delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G., della scheda normativa dell’Area da Trasformare n. 21 “Isolato Santa Maria” e contestuale sostituzione con la nuova scheda normativa n. 21 “Palazzo Siccardi - via Barbaroux, vicolo Santa Maria” e l’inserimento nell’articolo 10, in calce al comma 37, della seguente specificazione: “Fanno eccezione gli interventi previsti per gli immobili ubicati dell’Area da Trasformare n. 21 Palazzo Siccardi - via Barbaroux, vicolo Santa Maria da realizzarsi a seguito dell’approvazione di specifico Accordo di Programma - ai sensi dell’art. 34 del D. lgs. 267/2000";

- la variante urbanistica è stata pubblicata dal comune di Torino nelle forme e con le modalità previste dalla L.R. 56/77, art 17, dal 8 giugno 2005 al 7 luglio 2005;

- l’intervento in questione prevede la compresenza di tre tipologie di destinazione d’uso:

* Edilizia residenziale pubblica: realizzazione di 14 unità abitative di cui n. 7 alloggi al primo piano, sulla manica interna, sulla quale prospetta la piazzetta Viglongo e in parte verso il vicolo; n. 5 alloggi al secondo piano, in corrispondenza del piano sottostante; al terzo piano è prevista la demolizione con la ricostruzione della sopraelevazione della manica interna del ‘900, per realizzare 2 unità abitative con elevazione del vano ascensore;

* Biblioteca: si sviluppa al piano terreno, al primo e secondo livello verso Via Barbaroux e vicolo Santa Maria in corrispondenza dei locali più aulici e dove sono presenti apparati decorativi di interesse storico artistici per il quale è proposto un restauro conservativo; al piano interrato recupero dei locali con la realizzazione di una sala polivalente per circa 80 posti ad uso dell’archivio storico adiacente; hall interna al cortile, di circa 100 mq. indispensabile sia ai fini distributivi che per varie attività comuni e la sistemazione dell’area esterna verso la piazzetta Viglongo intesa come estensione della piazzetta stessa ad uso pubblico. E’ inoltre previsto l’utilizzo dei locali prospicienti la piazzetta Viglongo ad archivio editoriale.

Sono previsti interventi di risanamento conservativo sulle facciate esterne e la ristrutturazione dei tetti;

- il quadro economico generale dell’intervento per il recupero di Palazzo Siccardi prevede un costo complessivo dell’opera pari a euro 5.585.658,83. con un finanziamento così ripartito:

Regione Piemonte con fondi statali per l’Edilizia Pubblica sovvenzionata ai sensi della Legge 457/78 per un importo pari a euro 2.762.184,57;

Fondazione San Paolo per i restauri conservativi di affreschi e cassettoni per un importo pari a euro 1.500.000,00;

Comune di Torino con fondi pari ad euro 1.323.474,26, più eventuali maggiori oneri dovuti a scavi archeologici;

- il Responsabile del Procedimento ha convocato la seconda Conferenza di Servizi prevista dal 3° comma dell’art.34 del D. Lgs. n. 267/00 in data 07.06.2005 prot. n. 19479 finalizzata a verificare le condizioni necessarie per concludere l’Accordo di Programma di cui all’oggetto;

- nella suddetta riunione il Responsabile del Procedimento ha redatto apposito verbale dal quale si evince che i convenuti hanno valutato positivamente l’iniziativa finalizzata al progetto di recupero del palazzo Siccardi, in conformità ai pareri acquisiti in sede di Conferenza di Servizi; hanno condiviso la proposta di variante urbanistica ed approvato il progetto preliminare che consente la realizzazione dell’intervento ed hanno convenuto che, nella deliberazione del C.C. del Comune di Torino di ratifica, dell’adesione del rappresentante delegato del comune di Torino, venga precisato che al progetto definitivo, oggetto della seconda fase dell’accordo, sia applicata la condizione sostitutiva al permesso di costruire, come previsto dal 4° comma dell’art.34 del D. Lgs. n. 267/00, nonché vengano autorizzate la deroghe di carattere edilizio ;

- con convocazione in data 08.06.2005 prot. n. 20795/19.7 il Responsabile del Procedimento ha convocato la Conferenza di Servizi prevista per il giorno 17.06.2005;

il Responsabile del Procedimento ha redatto apposito verbale ed ha acquisito i pareri di competenza;

- preso atto che il responsabile del procedimento ha convocato per il giorno 08.07.2005 prot.n-23743/19.7 del 30.06.2005 la conferenza di servizi conclusiva ed ha predisposto il relativo verbale;

- vista la documentazione riguardante la proposta progettuale, urbanistica ed amministrativa, riferita all’iniziativa oggetto dell’Accordo di Programma descritta dettagliatamente al punto 20, delle premesse del medesimo;

- preso atto che il responsabile del procedimento ha comunicato alla Giunta Regionale con nota prot. Acu 457 del 11.07.2005, i contenuti dell’iniziativa riguardante l’Accordo di programma oggetto del presente decreto;

- preso atto che la Giunta Regionale con deliberazione n° 24-160 del 30.5.2005 ha localizzato sull’immobile di via Barbaroux n. 27 un finanziamento di euro 2.762.184,57 per la realizzazione di 14 alloggi destinati all’edilizia residenziale pubblica sovvenzionata;

- preso atto che gli impegni assunti dalle parti nel presente Accordo hanno validità per 10 (dieci) anni, eventualmente prorogabili su richiesta delle parti, valutati dal Collegio di Vigilanza;

- vista la Deliberazione n 110/2005 del 21 luglio 2005 del consiglio comunale di Torino di ratifica dell’adesione del rappresentante delegato del comune di Torino alla firma dell’accordo in oggetto;

- preso atto che il presente decreto di adozione dell’accordo di programma, prevede l’individuazione dei legali rappresentanti o loro delegati , facenti parte del collegio di Vigilanza previsto dall’art. 34 del D. Lgs. n. 267/2000, e dei funzionari dei singoli Enti firmatari dell’accordo, facenti parte della struttura di supporto alla funzionalità del collegio medesimo ;

visti:

l’art. 34, D. Lgs. 18.08.2000 n. 267 ;

la D.G.R. n. 27-23223 del 24 novembre 1997, “Assunzione di direttive in merito al procedimento amministrativo sugli accordi di programma. L.R. 51/97, art. 17" modificata con D.G.R. n. 60-11776 del 16 febbraio 2004;

la Presidente della Regione Piemonte, ai sensi del 4° e 5° comma dell’art. 34 del D. Lgs. 18.08.2000 n. 267,

decreta

Art. 1

E’ adottato, ai sensi del 4° e 5° comma dell’art. 34 del D. Lgs. n. 267 del 18.08.2000, l’accordo di programma in oggetto, le cui premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Accordo, unitamente agli atti amministrativi, progettuali ed urbanistici allegati e depositati in originale presso la Regione Piemonte Piazza Castello 165. L’Accordo stipulato in data 12 luglio 2005 presso la Sede della Regione Piemonte Piazza Castello 165, tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino, ha per oggetto il recupero dell’immobile comunale di Via Barbaroux, denominato Palazzo Siccardi.

Art. 2

L’adozione dell’Accordo di Programma con il presente Decreto assente ai sensi del 4° e 5° comma dell’art. 34 del D. Lgs. n. 267 del 18.08.2000, la variante urbanistica assimilabile alla categoria delle varianti strutturali ai sensi dell’art. 17, comma 4 della L.R. 56/77, con i contenuti illustrati all’art 4 del dispositivo dell’A.d.P. e con riferimento agli atti urbanistici allegati e descritti al paragrafo 20 delle premesse dell’A.D.P..

Art. 3

Con riferimento a quanto specificato all’art. 4 del dispositivo dell’accordo, l’approvazione del progetto definitivo previsto nella seconda fase del medesimo, determina la condizione sostitutiva al rilascio del permesso di costruire, previo assenso del consiglio comunale, in applicazione del 4° e 5° comma dell’art. 34 del D. Lgs. 267/2000.

Art. 4

Con riferimento a quanto specificato all’art 4 bis del dispositivo dell’accordo, in sintonia con quanto espresso dal Consiglio Comunale in fase di ratifica ai sensi del 5° comma dell’art 34 del D. Lgs. 267/00, si prende atto delle deroghe edilizie individuate puntualmente nella tavola n.A0105011, con le condizioni precisate all’art 4 bis del dispositivo del medesimo.

Qualora, a seguito della verifica, il progetto definitivo comportasse deroghe diverse da quelle già assentite in fase preliminare, le stesse dovranno essere specificate in sede di approvazione del Consiglio Comunale di Torino.

Art. 5

Con riferimento a quanto specificato all’art 7 del dispositivo dell’accordo, è prevista un’appendice al medesimo riguardante l’approvazione in sede di Conferenza di Servizi, ai sensi del combinato disposto dell’art. 34 del D. Lgs 267/2000 e art. 14 della legge 7.8.1990 n. 241 e s.m.i., del progetto definitivo, finalizzato all’acquisizione dei pareri di competenza da parte dei soggetti od Enti preposti e conseguente stipulazione dell’Accordo di Programma in cui venga approvata la condizione sostitutiva al permesso di costruire entro il termine del 31/12/2005.

Art. 6

Le eventuali variazioni o modifiche in corso d’opera degli interventi oggetto dell’accordo di programma sono consentite con le norme specificate al capitolo “modifiche” del dispositivo dell’accordo di programma.

Art. 7

L’accordo di programma adottato con il presente Decreto, come concordato dalle parti, ha validità decennale con decorrenza dalla pubblicazione sul BUR del Decreto di adozione dell’accordo da parte della Presidente della Regione Piemonte.

Eventuali proroghe saranno valutate dal Collegio di Vigilanza.

Art. 8

La Vigilanza sull’esecuzione dell’accordo di programma e gli eventuali interventi sostitutivi previsti dall’art. 34 del D. Lgs. n. 267/2000, è svolta con le norme definite al capitolo “Vigilanza e poteri sostitutivi” del dispositivo dell’accordo di programma e all’art. 6 del dispositivo del presente Decreto, da un Collegio di Vigilanza così composto:

- Presidente della Regione Piemonte o suo delegato;

- Sindaco del comune di Torino o suo delegato.

Il funzionamento tecnico-amministrativa del Collegio di Vigilanza è assicurato dalla partecipazione alle singole sedute del responsabile del procedimento con funzioni di coordinatore e dei funzionari competenti per materia dei rispettivi Enti.

E’ dato incarico al Responsabile del procedimento di trasmettere copia conforme del presente Decreto, unitamente al testo dell’accordo di programma e alla documentazione allegata al medesimo, ai soggetti firmatari.

Il presente provvedimento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Mercedes Bresso

Allegato (fare riferimento al file PDF)

Accordo di programma tra Regione Piemonte ed il Comune di Torino, finalizzato al recupero dell’immobile comunale di Via Barbaroux, denominato Palazzo Siccardi.

Premesso:

1. Che con comunicazione del 21 ottobre 2003 prot. 0015653/19 inoltrata dal comune di Torino, proprietario dell’edificio denominato Palazzo Siccardi sito in Via Barbaroux angolo Vicolo Santa Maria in Torino, attualmente in stato di completo abbandono ha presentato istanza di procedura di attivazione di un accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del D.lgs 267/2000, per la riqualificazione dell’isolato attraverso il recupero attività di interesse pubblico.(allegato 1)

2. Che la Giunta Regionale nell’adunanza del 9 maggio 2005, in applicazione della D.G.R. n.28-9257 del 5.5.2003 riguardante la valutazione dell’interesse pubblico negli accordi di programma, ha concordato sull’avvio della procedura in questione condividendo le motivazioni dell’interesse pubblico dell’iniziativa risultanti dall’istruttoria, svolta dagli uffici regionali competenti, conservata agli atti della Direzione “Affari Istituzionali e processo di Delega”. (allegato 2)

3. Che a seguito dell’esito positivo della verifica della valutazione dell’interesse pubblico sull’iniziativa proposta, il Presidente della Giunta Regionale con nota n 9185/S.1/1.45 ha individuato l’Arch. Claudio Fumagalli, dirigente del Settore Accordi di Programma ed Esame di Conformità Urbanistica, quale responsabile del procedimento. (allegato 3 )

4. Che con pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del 19 maggio 2005 n°20 è stata data comunicazione da parte del Responsabile del Procedimento dell’avvio del procedimento dell’A.d.P. ai sensi della Legge n. 241 e s.m.i.. (allegato 4)

5. Che il Presidente della Regione Piemonte ha convocato la prima Conferenza di Servizi in data 18 maggio 2005 prevista dal 3° comma dell’art. 34 del Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000, finalizzata a verificare le condizioni necessarie per concludere l’Accordo di programma di cui all’oggetto. (allegato 5)

6. Che della suddetta riunione il Responsabile del Procedimento ha redatto apposito verbale dal quale si evince che i convenuti hanno esaminato la problematica dell’accordo ed unanimamente hanno deciso di articolare il procedimento in due fasi:

- la prima fase dell’accordo di programma prevede l’approvazione del progetto preliminare unitamente alla variante urbanistica appositamente redatta nell’ambito del procedimento dell’accordo di programma;

- la seconda fase dell’accordo di programma prevede l’approvazione del progetto definitivo, da autorizzare con la modalità della condizione sostitutiva del permesso di costruire a favore del legale rappresentante del Comune di Torino, gli eventuali aggiornamenti delle condizioni finanziarie alla luce degli ulteriori costi determinati dagli scavi nelle zone interrate. Inoltre i convenuti decidono di esprimersi nella successiva seduta della C.d.S. in merito al progetto preliminare, alla proposta di variante urbanistica, all’esame dei pareri di competenza, ai finanziamenti previsti, già indicati nella Deliberazione A.T.C. in particolare alla quota finanziata dall’ Edilizia Residenziale pubblica dalla Regione Piemonte nell’ambito del trasferimento dei fondi statali, all’impegno finanziario del Comune di Torino, al finanziamento a carico della Fondazione S. Paolo per le sezioni di restauro.(allegato 6)

7. Che a seguito della conferenza di servizi, il comune di Torino condividendo le ragioni dell’interesse pubblico, per consentire la realizzazione dell’intervento, che le attuali norme del P.R.G.C. non consentono, ha predisposto una variante assimilabile alla categoria delle varianti strutturali ai sensi dell’art. 17, comma 7 della L.R. 56/77 e s.m.i prevedendo sostanzialmente, tra altre modifiche, l’eliminazione, nel fascicolo II delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G., della scheda normativa dell’Area da Trasformare n. 21 “Isolato Santa Maria” e contestuale sostituzione con la nuova scheda normativa n. 21 “Palazzo Siccardi-via Barbaroux, vicolo Santa Maria” e l’inserimento nell’articolo 10, in calce al comma 37, della seguente specificazione: “Fanno eccezione gli interventi previsti per gli immobili ubicati dell’Area da Trasformare n. 21 Palazzo Siccardi - via Barbaroux, vicolo Santa Maria da realizzarsi a seguito dell’approvazione di specifico Accordo di Programma - ai sensi dell’art. 34 del D. lgs. 267/2000".(allegato 7)

8. Che il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente comunale, non presenta incompatibilità con i piani sovracomunali vigenti.

9. Che l’area di intervento è situata all’interno del centro storico, nel quadrante sud-est del quadrilatero romano e in prossimità della via Garibaldi. In particolare l’edificio di via Barbaroux 27 è prospiciente all’Archivio Storico della città di Torino ristrutturato di recente per ospitare la nuova funzione sostitutiva di quella originaria che destinava tale complesso ad Uffici anagrafici - dismessi negli anni ‘70 e per molti anni inutilizzato e degradato. Gli immobili di cui trattasi si inseriscono in un contesto urbano per il quale è in atto da anni un generale processo di recupero sia degli edifici , sia delle funzioni originarie, prevalentemente residenziali.

10. L’intervento in questione prevede la compresenza di tre tipologie di destinazione d’uso:

* Edilizia residenziale pubblica: realizzazione di 14 unità abitative di cui n. 7 alloggi al primo piano, sulla manica interna, sulla quale prospetta la piazzetta Viglongo e in parte verso il vicolo; n. 5 alloggi al secondo piano, in corrispondenza del piano sottostante; al terzo piano è prevista la demolizione con la ricostruzione della sopraelevazione della manica interna del ‘900, per realizzare 2 unità abitative con elevazione del vano ascensore;

* Biblioteca: si sviluppa al piano terreno, al primo e secondo livello verso Via Barbaroux e vicolo Santa Maria in corrispondenza dei locali più aulici ed ove sono presenti apparati decorativi di interesse storico artistici per il quale è proposto un restauro conservativo; al piano interrato recupero dei locali con la realizzazione di una sala polivalente per circa 80 posti ad uso dell’archivio storico adiacente.

E’ prevista inoltre la creazione di una hall interna al cortile, di circa 100 mq. indispensabile sia ai fini distributivi che per varie attività comuni e la sistemazione dell’area esterna verso la piazzetta Viglongo intesa come estensione della piazzetta stessa ad uso pubblico. E’ inoltre previsto l’utilizzo dei locali prospicienti la piazzetta Viglongo ad archivio editoriale.

Sono previsti interventi di risanamento conservativo sulle facciate esterne e la ristrutturazione dei tetti.

11. Che il quadro economico generale dell’intervento per il recupero di Palazzo Siccardi individua il costo complessivo che ammonta ad euro 5.585.658,83. le fonti del finanziamento sono così ripartite:

Regione Piemonte con fondi statali per l’Edilizia Pubblica sovvenzionata ai sensi della Legge 457/78 per un importo pari a euro 2.762.184,57;

Fondazione San Paolo per i restauri conservativi di affreschi e cassettoni per un importo pari a euro 1.500.000,00;

Comune di Torino con fondi pari ad euro 1.323.474,26, più eventuali maggiori oneri dovuti a scavi archeologici.

12. Che in data 07 giugno 2005, convocata con nota n 19479 del 27.05.2005, si è tenuta la seconda Conferenza di Servizi prevista dal 3° comma dell’art. 34 del Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000 finalizzata a verificare le condizioni necessarie per concludere l’Accordo di Programma di cui all’oggetto (allegato 8).

13. Che della suddetta riunione il Responsabile del Procedimento ha redatto apposito verbale dal quale si evince che i convenuti hanno valutato positivamente il progetto di recupero del palazzo Siccardi, in conformità ai pareri acquisiti in sede di Conferenza di Servizi; inoltre hanno condiviso la proposta di variante urbanistica ed il progetto preliminare che consente la realizzazione dell’intervento ed hanno convenuto che a conclusione della prima fase del procedimento, nella deliberazione del C.C. del Comune di Torino di ratifica venga precisato che al progetto definitivo, oggetto della seconda fase dell’accordo, sia applicata la condizione sostitutiva al permesso di costruire, come previsto dal 4° comma dell’art.34 del D.lgs n. 267/00 (allegato 9)

14. Che con convocazione in data 08.06.2005 prot. n. 20795/19.7 il Responsabile del Procedimento ha convocato la Conferenza di Servizi prevista per il giorno 17.06.2005 (Allegato 10)

15. Che il Responsabile del Procedimento ha redatto apposito verbale della suddetta Conferenza (Allegato 11)

16. Che il responsabile del Procedimento ha acquisito i seguenti pareri (allegato 12)

* parere del Settore Urbanistico Territoriale Area Metropolitana della Regione Piemonte prot. 288/19.10.del 16/05/2005;

* parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio:

* parere della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali.

17. Che il responsabile del procedimento ha convocato per il giorno 08.07.2005 prot.n-23743/19.7/ del 30.06.2005 la conferenza di servizi conclusiva.(allegato 13)

18. Che il responsabile del procedimento ha apposito verbale (allegato 14)

19. Che il responsabile del procedimento ha comunicato alla Giunta Regionale con nota prot.acu 457 del 11.07.2005, i contenuti dell’iniziativa riguardante il presente Accordo di Programma (allegato 14 bis)

20. Che la documentazione riguardante la proposta progettuale, urbanistica ed amministrativa, riferita all’iniziativa oggetto dell’Accordo di Programma è costituita dai seguenti elaborati ed atti amministrativi:

DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE:

A0101001 Relazione illustrativa;

A0102001 Relazione tecnica;

A0103001 Studio di prefattibilità ambientale;

A0104001 Indagine storico-architettonica ed interventi di restauro;

A0104002 Indagine storico-architettonica ed interventi di restauro-allegati;

A0104003 Indagine reti sottoservizi;

A0105001 Inquadramento urbanistico;

A0105002 Piante piano interrato;

A0105003 Piante piano terra;

A0105004 Piante primo piano;

A0105005 Piante piano secondo;

A0105006 Piante piano terzo;

A0105007 Piante copertura;

A0105008 Prospetti;

A0105009 Sezioni;

A0105010 Simulazioni grafiche;

A0105011 Interventi in deroga regolamento edilizio;

A0107001 Dati metrici e parametrici;

A0107002 Calcolo sommario della spesa e quadro tecnico economico generale;

A0107003 Quadro tecnico economico Regione Piemonte;

A0108001 Documentazione fotografica;

A1606001 Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza

Progetto definitivo delle opere di restauro;

A9909001 Verifica progetto preliminare (art. 46 del regolamento).

DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA
ED URBANISTICA

Elenco Allegati:

1) Istanza del Comune di Torino del 22 ottobre 2003 Prot. n. 0015653/19;

2) Dichiarazione di valutazione interesse pubblico D.G.R. 28-9257 del 05.05.2003;

3) Nomina Responsabile del Procedimento nota prot. n. 9188/S.1/1.45 del 13.5.2005;

4) Avviso di avvio del Procedimento BUR n. 20 del 19.05.2005;

5) Convocazione da parte della Presidente della Regione Piemonte della 1^ Cds per il giorno 18.05.2005 prot.n 9185/S.1/1.45 del 13.5.2005;

6) Verbale della Cds del 18.05.05;

7) Variante Urbanistica del giugno 2005;

8) Convocazione 2^ Cds per il giorno 07.06.2005 prot. n. 19479/19.7 del 27.05.2005;

9) Verbale della Cds del 07.06.2005;

10) Convocazione 3^ Cds per il giorno 17.06.2005 prot. n. 20795/19.7 del 08.06.2005;

11) Verbale della Cds del 17.06.2005;

12) Pareri acquisiti in sede di Conferenza di Servizi;

13) Convocazione Conferenza conclusiva per il giorno 08.07.2005 prot. n. 23743/19.7 del 30.06.2005;

14) Verbale della Cds del 08.07.2005;

14 bis) Comunicazione alla Giunta Regionale

15) Convocazione da parte della Presidente della Giunta Regionale per la sottoscrizione dell’Accordo di Programma.

21. Che gli impegni assunti dalle parti nel presente Accordo hanno validità per 10 (dieci) anni, eventualmente prorogabili su richiesta delle parti, valutati dal Collegio di Vigilanza.

22. Che il presente Accordo di Programma, promosso dalla Regione Piemonte, osserva le specifiche direttive assunte dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 27-23223 del 24.11.1997, in merito al procedimento amministrativo sugli Accordi di Programma.

23. Che la Giunta Regionale con deliberazione n° 24-160 del 30.5.2005 ha localizzato sull’immobile di via Barbaroux n. 27 un finanziamento di euro 2.762.184,57 per la realizzazione di 14 alloggi destinati all’edilizia residenziale pubblica sovvenzionata.

24. Che l’individuazione dei legali rappresentanti o rappresentanti delegati degli Enti interessati alla conclusione dell’Accordo di Programma, facenti parte del Collegio di Vigilanza sull’esecuzione dell’Accordo di Programma ai sensi del VII comma dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000, sarà formalizzato in sede di formazione del Decreto di adozione dell’Accordo di Programma; il Collegio di vigilanza vigilerà sulla corretta esecuzione dei contenuti dell’Accordo di Programma, disponendo sopralluoghi ed ogni altra azione necessaria ad accertare eventuali ritardi o inerzie durante le fasi attuative dell’Accordo medesimo, adottando, se del caso, l’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dalla legge. Il Collegio di Vigilanza per l’espletamento delle sue funzioni, si avvarrà del Responsabile del Procedimento e dei funzionari competenti per materia delegati dai singoli Enti partecipanti.

25. Che in data 11/7/2005 con nota n. 13214/S.1/1.45 la Presidente della Giunta Regionale ha convocato le parti interessate alla sottoscrizione dell’Accordo in data 12/7/2005 presso la Sede della Regione Piemonte, piazza Castello 165, Torino.

Tutto ciò premesso si stabilisce che:

l’anno duemilacinque addì 12 luglio 2005 presso la sede della Regione Piemonte, piazza Castello 165, Torino,

TRA

La Regione Piemonte, rappresentata dall’Assessore alle Politiche territoriali, prof. Sergio Conti, domiciliato per la carica in Torino, corso Bolzano 44,

E

Il Comune di Torino, rappresentato dall’Assessore all’Urbanistica, dott. Mario Viano, domiciliato per la carica in Torino, piazza San Giovanni 5,

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:

ART. 1 - OGGETTO DELL’ACCORDO

Ai sensi del 4° e 5° comma dell’art. 34 del D.Lgs n. 267 del 18.08.2000, è condiviso all’unanimità dalla Regione Piemonte, nella persona dell’Assessore alle Politiche Territoriali - prof. Sergio Conti - e dal Comune di Torino, nella persona dell’Assessore all’Urbanistica - dott. Mario Viano - il contenuto del presente Accordo di Programma, le cui premesse costituiscono parte integrante e sostanziale dello stesso, unitamente agli atti amministrativi, progettuali ed urbanistici allegati e depositati in originale presso la Regione Piemonte piazza Castello 165, Torino.

L’Accordo di Programma in oggetto, nell’ambito degli interessi istituzionali degli Enti stipulanti l’intesa, prevede nel territorio del Comune di Torino, il recupero dell’immobile comunale di Via Barbaroux denominato “Palazzo Siccardi”.

ART. 2 - IMPEGNI

La Regione Piemonte nella figura dell’Assessore alle Politiche Territoriali Sergio Conti, rappresentante delegato dalla Presidente della Giunta Regionale Mercedes Bresso si impegna affinché sia adottato il presente Accordo di Programma con specifico Decreto in ottemperanza al 4° e 5° comma dell’art. 34 del D. Lgs. n. 267 del 18.08.2000, assentendo le variazioni urbanistiche normative alle N.U.E.A. allo strumento urbanistico generale del Comune di Torino, come meglio specificato nel documento di variante urbanistica allegato al presente, in conseguenza dell’approvazione in sede di Conferenza di Servizi del progetto preliminare riguardante l’intervento di recupero dell’immobile comunale di Via Barbaroux denominato “Palazzo Siccardi”.

Il Comune di Torino nella figura dell’Assessore all’Urbanistica Mario Viano rappresentante delegato dal Sindaco si impegna a convocare il Consiglio Comunale per la ratifica prevista dal V comma dell’art. 34 del D. Lgv. 267/2000 entro 30 gg. dalla firma dell’accordo di programma, pena la decadenza dell’accordo medesimo.

ART 3 - VINCOLATIVITA’ DELL’ACCORDO

I soggetti che stipulano il presente Accordo hanno l’obbligo di rispettarlo in ogni sua parte e non possono compiere validamente atti successivi che violino ed ostacolino l’Accordo o che contrastino con esso.

I soggetti che stipulano il presente Accordo sono tenuti a compiere gli atti applicativi ed attuativi dell’Accordo stesso, stante l’efficacia contrattuale del medesimo.

ART. 4 - VARIAZIONI URBANISTICHE

L’Accordo di Programma, adottato dalla Presidente della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000, come concordato dai soggetti partecipanti alla Conferenza dei Servizi conclusiva del 07 maggio 2005, assente le variazioni urbanistiche normative delle N.U.E.A. dello strumento urbanistico generale del Comune di Torino, contenute nella documentazione allegata all’accordo così di seguito riportate:

* la sostituzione della scheda dell’Area da Trasformare n. 21 “Isolato Santa Maria” con la seguente nuova scheda normativa denominata “Palazzo Siccardi - via Barbaroux, vicolo Santa Maria”;

* il conseguente cambiamento di destinazione urbanistica dell’edificio denominato “Palazzo Siccardi” così come individuato nelle tavole di Piano, da Area R4 - Isolati o cellule edilizie residenziali compresi nella Zona Urbana Centrale Storica ad Area AT - Aree da trasformare comprese nella Zona Urbana Centrale Storica in cui sono consentiti gli interventi e le destinazioni d’uso descritte nell’art. 10 delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione e nell’apposita scheda;

* l’eliminazione, nel fascicolo II delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G , della scheda normativa dell’Area da Trasformare n. 21 “Isolato Santa Maria” e contestuale sostituzione con la nuova scheda normativa n. 21 “Palazzo Siccardi - via Barbaroux, vicolo Santa Maria” e contestuale coerente modifica nell’elenco delle Aree da trasformare;

* la modificazione della tavola 1 - Azzonamento alla scala 1:5.000 con nuova perimetrazione dell’Area da Trasformare n. 21 e conseguente diversa destinazione dell’area corrispondente a Palazzo Siccardi da edificio del tessuto consolidato destinato ad Area R4 ad Area da trasformare nella Zona Urbana Centrale Storica;

* la modificazione della tavola 3 - Zona Urbana Centrale Storica -Tipi di intervento alla scala 1:1.000 con nuova perimetrazione dell’Area da Trasformare n. 21 e conseguente diversa individuazione dei caratteri attribuiti all’area corrispondente a Palazzo Siccardi per la determinazione dei tipi di intervento ammessi che assume quelli delle Aree da trasformare nella Zona Urbana Centrale Storica;

* l’inserimento all’articolo 10, in calce al comma 37, della seguente specificazione: “Fanno eccezione gli interventi previsti per gli immobili ubicati dell’Area da Trasformare n. 21 Palazzo Siccardi - via Barbaroux, vicolo Santa Maria da realizzarsi a seguito dell’approvazione di specifico Accordo di Programma - ai sensi dell’art. 34 del D. lgs. 267/2000".

ART 4bis - DEROGHE EDILIZIE

Il Consiglio Comunale essendo verificata la necessità di derogare alcuni parametri edilizi, come concordato dai soggetti partecipanti alla Conferenza di Servizi conclusiva del 8 maggio 2005, dovrà altresì autorizzare le deroghe di carattere edilizio così come individuato dalla specifica istruttoria presentata in sede di parere unico in merito al progetto preliminare.

Tali deroghe edilizie saranno approvate in sede di ratifica del presente Accordo di Programma e dovranno essere verificate nel progetto definitivo.

Qualora, a seguito della verifica, il progetto definitivo comportasse deroghe diverse da quelle già assentite in fase preliminare, le stesse dovranno essere specificate in sede di approvazione del Consiglio Comunale di Torino.

ART. 5 - PIANO FINANZIARIO E CRONOPROGRAMMA

Le opere previste nel presente Accordo sono finanziate così come indicato al paragrafo 11 delle premesse al presente accordo e dovranno essere realizzate nel rispetto dei termini indicati dal cronoprogramma allegato al progetto definitivo.

ART. 6 - MODIFICHE

Il presente Accordo può essere modificato con il consenso unanime dei soggetti che lo stipulano, con le stesse procedure previste per la sua promozione, definizione, formazione, stipula ed approvazione.

Eventuali modifiche al presente Accordo che non incidono in modo significativo sul contenuto dell’Accordo generale approvato sono valutate con determinazione del Collegio di Vigilanza ed adottate con Decreto della Presidente della Regione Piemonte. Eventuali modifiche giudicate sostanziali dal Collegio di Vigilanza allorquando determinano una revisione degli impegni, delle modalità, del quadro finanziario e della localizzazione delle opere, saranno oggetto di un aggiornamento dell’accordo di programma con le stesse procedure amministrative utilizzate per l’approvazione dell’accordo di programma originario.

ART.7- APPENDICE ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA

L’Accordo di Programma in oggetto prevede la definizione di un’appendice al medesimo riguardante l’approvazione in sede di Conferenza di Servizi, ai sensi del combinato disposto dell’art. 34 del Dlgs 267/2000 e art. 14 della legge 7.8.1990 n. 241 e s.m.i., del progetto definitivo, finalizzato all’acquisizione dei pareri di competenza da parte dei soggetti od Enti preposti e conseguente stipulazione dell’Accordo di Programma in cui venga approvata la condizione sostitutiva al permesso di costruire entro il termine del 31/12/2005.

ART.8 - VIGILANZA E POTERI SOSTITUTIVI

Le funzioni del Collegio di Vigilanza sono esercitate ai sensi del 7° comma dell’art. 34 del D.Lgs n. 267 del 18.08.2000 e, come concordemente stabilito dai soggetti firmatari del presente Accordo di Programma consistono nel vigilare sulla corretta applicazione e sul buon andamento dell’esecuzione dell’Accordo medesimo nel rispetto del cronoprogramma operativo.

Il Collegio può disporre, ove lo ritenga necessario, l’acquisizione di documenti e di informazioni presso i soggetti stipulanti l’Accordo, al fine di verificare le condizioni per l’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dalla legge in caso di inerzia o di ritardo da parte del soggetto attuatore o dei soggetti firmatari del presente Accordo. Applica eventuali sanzioni in coerenza con quanto espresso a pag. 15 del presente dispositivo.

Il Collegio di Vigilanza può disporre in ogni momento sopralluoghi ed accertamenti; tenta la composizione delle controversie sull’interpretazione e attuazione del presente Accordo; relaziona annualmente agli Enti partecipanti lo stato avanzamento delle opere e dei finanziamenti.

Il Collegio di Vigilanza è presieduto dalla Presidente della Regione Piemonte o da un suo rappresentante delegato ed è composto dal legale rappresentante, o suo delegato, del Comune di Torino. I componenti sono individuati con Decreto della Presidente della Regione Piemonte, all’atto dell’adozione del presente Accordo.

Alle attività del Collegio collaborano i responsabili e i funzionari degli uffici competenti per materia degli Enti firmatari dell’Accordo, coordinati dal Responsabile del Procedimento.

ART.9 - CONTROVERSIE

Eventuali controversie che dovessero sorgere in ordine all’interpretazione ed esecuzione dei contenuti del presente Accordo, saranno preliminarmente esaminate dal Collegio di Vigilanza.

Nel caso in cui il Collegio medesimo non dovesse giungere ad alcuna risoluzione, la controversia sarà posta alla cognizione di un collegio arbitrale nominato di comune accordo tra le parti o in difetto dal Presidente del Tribunale di Torino su istanza della parte più diligente.

L’arbitrato è disciplinato dagli art. 806 e segg. del codice di procedura civile.

DURATA DELL’ACCORDO

La durata degli impegni riguardanti il presente Accordo è stabilità in anni dieci decorrenti dalla pubblicazione sul B.U.R. del Decreto di adozione dell’Accordo da parte del Presidente della Regione; l’eventuale proroga dei termini definiti nel presente Accordo, sarà valutata dal Collegio di Vigilanza, su richiesta del soggetto richiedente.

Il presente Accordo è costituito dal n. xxx pagine dattiloscritte ed eventualmente manoscritte, di cui il Responsabile del Procedimento attesta che si è data lettura.

Il responsabile del procedimento ha l’obbligo di trasmettere ai soggetti firmatari ed al soggetto attuatore copia conforme dell’accordo di programma e del Decreto di adozione, nonché degli atti amministrativi elencati al paragrafo 15

Per la Regione Piemonte
L’Assessore delegato
Sergio Conti

Per il Comune di Torino
L’Assessore delegato
Mario Viano