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Bollettino Ufficiale n. 32 del 11 / 08 / 2005

Deliberazione della Giunta Regionale 1 agosto 2005, n. 38-631

Approvazione criteri per l’assegnazione di contributi in materia di tutela e conservazione del materiale bibliografico e delle stampe di interesse culturale e restauro di materiale archivistico di carattere storico.

A relazione dell’Assessore Oliva:

Visto il Decreto legislativo 22.1.2004, n. 42 recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137", che attribuisce alle Regioni le funzioni di tutela dei beni librari, incluse quelle relative alla conservazione dei beni stessi;

viste la legge regionale n. 58/1978 (“Promozione della tutela e dello sviluppo delle attività e dei beni culturali”) e la legge regionale n. 78/1978 (“Norme per l’istituzione ed il funzionamento delle biblioteche pubbliche di enti locali o di interesse locale”) che prevedono che la Regione, nell’esercizio delle sue funzioni amministrative, svolga in ambito culturale attività volte alla tutela dei beni librari, alla valorizzazione e alla promozione della tutela dei beni culturali nonché al finanziamento e al coordinamento delle attività dirette alla conservazione, integrità e sicurezza del materiale bibliografico;

considerato che con D.G.R. n. 64-12716 del 7.6.2004 la Giunta Regionale ha approvato il piano di attività della Direzione regionale ai beni culturali per il periodo 2004-2005;

considerato che l’art. 12 della legge n. 241/1990 (“Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”) e successive modificazioni, stabilisce che i criteri per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari a persone ed enti pubblici e privati sono subordinati alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni dei criteri stessi;

considerato che la citata delibera rinviava a successivo provvedimento l’adozione dei criteri generali per l’assegnazione dei contributi previsti dal piano di attività;

premesso che la Direzione regionale ai beni culturali eroga annualmente contributi ai sensi delle leggi regionali n. 58/78 e n. 78/78 per le attività sopra elencate;

si rende necessario procedere all’approvazione dei criteri (indicati nelle schede dell’allegato n. 1 al presente atto che ne fa parte integrante) per l’assegnazione di contributi erogati con particolare riferimento alle attività svolte dal Settore Soprintendenza Beni Librari. Le schede contengono:

(“Criteri per l’assegnazione di contributi per la tutela, la conservazione, il restauro, la manutenzione, lo studio del materiale bibliografico e delle stampe di interesse culturale nonché per l’acquisto di attrezzature di tutela ” (scheda A);

(“Criteri per l’assegnazione di contributi per l’esecuzione di interventi di restauro di materiale archivistico di carattere storico” (scheda B).

Tutto ciò premesso e considerato, la Giunta Regionale unanime,

delibera

- di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, i criteri per l’erogazione dei contributi relativi in particolare alle attività svolte dal Settore Soprintendenza Beni Librari della Direzione Regionale Beni Culturali indicati nelle schede A e B allegate al presente atto (che ne fanno parte integrante) ed aventi ad oggetto:

(“Criteri per l’assegnazione di contributi per la tutela, la conservazione, il restauro, la manutenzione, lo studio del materiale bibliografico e delle stampe di interesse culturale nonché per l’acquisto di attrezzature di tutela” (scheda A);

(“Criteri per l’assegnazione di contributi per interventi di restauro di materiale archivistico di carattere storico” (scheda B).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF)

SCHEDA A

CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI PER LA TUTELA, LA CONSERVAZIONE, IL RESTAURO, LA MANUTENZIONE, LO STUDIO DEL MATERIALE BIBLIOGRAFICO E DELLE STAMPE DI INTERESSE CULTURALE NONCHE’ PER L’ACQUISTO DI ATTREZZATURE DI TUTELA

1. Normative di riferimento

* Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137)

* Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 30 (Modificazioni alla disciplina degli appalti di lavori pubblici concernenti i beni culturali)

* D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 (Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11.02.1994, n. 109 e successive modificazioni);

* D.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34 (Regolamento recante istituzione del sistema di qualificazione per gli esecutori di lavori pubblici ai sensi dell’art. 8 della legge 11.02.1994, n. 109 e successive modificazioni)

* Decreto del Ministro per i Beni e le attività culturali 3 agosto 2000, n. 294 (Regolamento concernente l’individuazione dei requisiti di qualificazione dei soggetti esecutori dei lavori di restauro e manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, modificato con D.M. 24 ottobre 2001, n. 420)

* Legge 11 febbraio 1994, n. 109 (Legge quadro in materia di lavori pubblici) e successive modificazioni

* Legge regionale 28 agosto 1978, n. 58 (Promozione della tutela e dello sviluppo delle attività e dei beni culturali)

* Legge regionale 19 dicembre 1978, n. 78 (Norme per le biblioteche di enti locali e di interesse locale)

2. Criteri di assegnazione

OBIETTIVI

Il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, all’art. 5, secondo comma, attribuisce alle regioni le funzioni di tutela che abbiano ad oggetto manoscritti, autografi, carteggi, documenti, incunaboli, raccolte librarie non appartenenti allo Stato o non sottoposte alla tutela statale, nonché libri, stampe e incisioni non appartenenti allo Stato.

L’Amministrazione regionale, con l’erogazione dei contributi, persegue dunque l’obiettivo di identificare e conservare tale patrimonio, anche concorrendo alla realizzazione di progetti volti alla tutela, allo studio e all’arricchimento del materiale bibliografico e delle stampe di interesse culturale.

DESTINATARI

Possono beneficiare dei contributi sia biblioteche di enti e istituti pubblici sia persone giuridiche private senza fini di lucro proprietarie di materiale bibliografico o di stampe di particolare interesse culturale, a condizione che sia garantita la consultazione pubblica dei beni e che siano adottate le precauzioni indispensabili per la loro conservazione.

INTERVENTI FINANZIABILI

Possono essere erogati contributi per:

- la tutela e la conservazione del materiale bibliografico e delle stampe, e più precisamente per il censimento dei fondi, per il riordino, l’inventariazione, il trattamento fisico, la spolveratura, la disinfezione, la disinfestazione, la riproduzione, i traslochi, le iniziative in genere di conservazione;

- il restauro e la manutenzione di materiale bibliografico e di stampe di interesse culturale;

- lo studio e la ricerca relativa a fondi bibliografici e iconografici e ad opere di interesse culturale;

- l’installazione di impianti e l’acquisto di arredi e attrezzature di tutela per il controllo degli ambienti e per la sicurezza delle raccolte.

Tali contributi sono erogati ordinariamente in base a piani o a progetti che abbiano quale obiettivo finale l’adeguata conservazione di una raccolta, di un fondo o di un nucleo di opere.

Non rientrano tra le iniziative finanziabili quelle che, per la stessa tipologia di intervento, trovano copertura finanziaria in altre istruttorie pubbliche.

PRIORITA’

I contributi erogati dalla Regione rispettano le seguenti priorità:

1. urgenza dell’intervento determinata dalla natura del danno;

2. coerenza degli interventi con gli obiettivi generali di programmazione regionale previsti dal Documento di programmazione economica e finanziaria regionale (D.P.E.F.R.) e dal Piano di attività o contemplati da specifiche convenzioni pluriennali stipulate tra la Regione e i soggetti pubblici e privati coinvolti nelle attività o che prevedano interventi oggetto di concertazione tra più regioni;

3. prosecuzione o completamento dei lavori già avviati negli anni precedenti;

4. importanza culturale della raccolta bibliografica o delle stampe oggetto di intervento;

5. organicità e qualità del progetto, anche in relazione alle condizioni generali della raccolta e all’ambiente in cui è conservata;

6. necessità dettate dalle richieste di consultazione del bene o della raccolta.

Non rientrano tra le iniziative prioritarie quelle proposte da soggetti che non abbiano presentato rendiconto, entro i termini previsti, dei lavori già finanziati dalla Regione Piemonte - Direzione Beni Culturali negli anni precedenti la nuova richiesta di contributo.

3. Modalità di presentazione delle domande

Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 15 ottobre ed il 15 marzo di ogni anno all’Assessorato alla Cultura - Settore Soprintendenza Beni Librari - Via Meucci, 1 - 10121 Torino (tel. 011.4321561/4324449/4325096 - fax 011. 4324427).

Le domande presentate entro il 15 ottobre saranno ritenute valide per l’anno successivo; in ogni caso l’amministrazione regionale procede ad un’unica istruttoria.

Saranno prese in considerazione le domande presentate oltre il 15 marzo nei casi in cui l’urgenza renda indifferibile l’intervento, in considerazione della funzione di tutela attribuita alla Soprintendenza Beni Librari.

Le istanze dovranno essere corredate dalla seguente documentazione:

- piano complessivo dei lavori di conservazione concernente tutte le iniziative necessarie alla salvaguardia della raccolta (adeguamento dei locali ai requisiti minimi raccomandati per l’ambiente e per la sicurezza, riordino, inventariazione, trattamento fisico, spolveratura, disinfezione, disinfestazione, restauro, manutenzione, riproduzione, traslochi).

Inoltre per le iniziative in genere di conservazione e di tutela, escluse le attività di restauro e di manutenzione, è necessario:

- progetto dettagliato dei singoli interventi e relativo preventivo di spesa;

- modulo riguardante i dati anagrafici e contabili del soggetto beneficiario dell’eventuale contributo; il modulo deve essere compilato integralmente e firmato dal legale rappresentante;

- dichiarazione del legale rappresentante di disponibilità finanziaria corrispondente almeno al 25% della spesa preventivata;

- copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore.

Per le iniziative di restauro e di manutenzione sono invece necessari:

- progetto dell’intervento di restauro redatto in collaborazione tra il bibliotecario e un restauratore di beni culturali qualificato ai sensi della normativa vigente e consistente in una relazione tecnica illustrativa, composta da:

1. descrizione bibliografica dell’edizione o del bene oggetto di intervento anche in relazione al contesto in cui esso si trova (caratteristiche della biblioteca e/o del fondo, della collana, della serie a cui l’opera appartiene);

2. numero di inventario e/o, nel caso di un libro, segnatura indicante la collocazione del bene sul palchetto;

3. descrizione dello stato di conservazione dell’esemplare;

4. descrizione dell’intervento di restauro e/o manutenzione che si ritiene opportuno realizzare, corredata dall’indicazione dei materiali che verranno utilizzati e dalla descrizione degli eventuali contenitori per l’idonea conservazione;

5. quadro economico consistente nella previsione delle spese relative all’intervento di restauro (costo dei materiali, costo della manodopera derivante dal computo del numero di ore di lavorazione e della tariffa oraria, costi di trasporto e di assicurazione, costo degli elaborati grafici e/o fotografici prima, durante e dopo l’intervento, nonché ogni altro costo) e nell’indicazione delle spese sostenute per la progettazione e dell’ IVA;

il progetto dovrà essere datato e firmato dal bibliotecario responsabile e dal restauratore;

- modulo riguardante i dati anagrafici e contabili dei soggetti beneficiari dell’eventuale contributo; il modulo deve essere compilato integralmente e firmato dal legale rappresentante;

- dichiarazione del legale rappresentante di disponibilità finanziaria corrispondente almeno al 25% della spesa preventivata;

- copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore.

Gli enti pubblici (compresi quelli economici, enti e amministrazioni locali, loro associazioni e consorzi, nonché altri organismi di diritto pubblico, ai sensi dell’art. 2, settimo comma, della Legge n. 109/1994, come modificato dalla Legge n. 166 del 2002) sono tenuti a seguire la normativa vigente in materia di lavori pubblici.

Tutti gli interventi di manutenzione e restauro devono essere eseguiti esclusivamente da coloro che sono restauratori di beni culturali ai sensi della normativa in materia.

4. Istruttoria

A seguito dell’istruttoria sarà formulato il piano di interventi che, nel rispetto della legge regionale 58/78 e della legge regionale 78/78, terrà conto della disponibilità di bilancio e dei criteri approvati dalla Giunta Regionale.

Successivamente alla determinazione dirigenziale che approva il piano degli interventi ed alla registrazione dell’impegno di spesa, sarà data comunicazione dell’avvenuta assegnazione del contributo e delle modalità di liquidazione ovvero della mancata assegnazione del finanziamento con relativa motivazione. Ogni comunicazione relativa all’istruttoria sarà disciplinata dalla Legge n. 241/1990, come modificata dalla Legge n. 15/2005.

5. Autorizzazione al restauro

Gli enti beneficiari, per poter procedere al restauro e a lavori di qualunque genere sui beni culturali, devono ottenere l’autorizzazione preventiva della Soprintendenza Beni Librari della Regione Piemonte, secondo quanto disposto dall’art. 21, quarto comma, del Decreto Legislativo n. 42 del 2004.

6. Certificazione di regolare esecuzione concernente i restauri

L’ente beneficiario del contributo, prima della liquidazione della fattura al restauratore, è tenuto ad informare la Soprintendenza Beni Librari della Regione Piemonte della conclusione dei lavori.

La Soprintendenza, effettuato il controllo dell’intervento eseguito, rilascia il certificato di regolare esecuzione, ai sensi dell’art. 25, quinto comma, del D.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34.

7. Ammontare del contributo

La Regione interviene ordinariamente con contributi su base annuale e fino ad un massimo del 75% della spesa complessivamente preventivata.

L’impegno finanziario a carico dei soggetti beneficiari non può essere inferiore al 25% dell’ammontare dell’intervento preventivato. I destinatari del contributo si impegnano a sostenere le spese per la parte non finanziata dalla Regione e devono presentare rendiconto finale per l’intera spesa preventivata. La cifra andrà calcolata aggiungendo alla quota regionale la quota a proprio carico.

Per soggetti che si trovino in condizioni finanziarie precarie, adeguatamente documentate, nei casi di assoluta urgenza valutata dalla Soprintendenza Beni Librari della Regione Piemonte, in presenza di opere o di raccolte di particolare importanza culturale, il contributo può coprire integralmente la spesa riconosciuta necessaria.

8. Modalità di rendicontazione del contributo

I contributi regionali in questione sono erogati, di norma, in un’unica soluzione.

Si rimanda al provvedimento dirigenziale di approvazione del piano dei contributi la specifica determinazione della documentazione richiesta al fine della liquidazione degli stessi. Saranno comunque richiesti, a conclusione dei lavori:

- un rendiconto delle entrate e delle uscite inerente il costo complessivo dell’intervento, redatto nella forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, corredato dall’elenco delle opere restaurate. Il contributo regionale non potrà in nessun caso essere superiore alle spese effettivamente sostenute dal destinatario del contributo, fermo restando l’impegno finanziario a carico dei soggetti beneficiari. Qualora a consuntivo risulti una spesa inferiore a quella preventivata il soggetto beneficiario sarà tenuto alla restituzione della parte eccedente. I beneficiari si impegnano a terminare l’intervento entro 24 mesi dalla comunicazione del contributo regionale;

- una relazione riepilogativa di carattere tecnico da parte dell’operatore o della ditta che ha effettuato i lavori.

SCHEDA B

CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI PER L’ESECUZIONE DI INTERVENTI DI RESTAURO DI MATERIALE ARCHIVISTICO DI CARATTERE STORICO

1. Normative di riferimento

* Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137)

* Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 30 (Modificazioni alla disciplina degli appalti di lavori pubblici concernenti i beni culturali)

* D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 (Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11.02.1994, n. 109 e successive modificazioni)

* D.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34 (Regolamento recante istituzione del sistema di qualificazione per gli esecutori di lavori pubblici ai sensi dell’art. 8 della legge 11.02.1994, n. 109 e successive modificazioni)

* Decreto del Ministro per i Beni e le attività culturali 3 agosto 2000, n. 294 (Regolamento concernente l’individuazione dei requisiti di qualificazione dei soggetti esecutori dei lavori di restauro e manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, modificato con D.M. 24 ottobre 2001, n. 420)

* Legge 11 febbraio 1994, n. 109 (Legge quadro in materia di lavori pubblici) e successive modificazioni

* Legge regionale 19 dicembre 1978, n. 78 (Norme per le biblioteche di enti locali e di interesse locale)

2. Criteri di assegnazione

OBIETTIVI

L’obiettivo perseguito dall’Amministrazione regionale con l’approvazione del piano dei contributi è quello di concorrere alla realizzazione di progetti di conservazione del materiale archivistico di carattere storico.

DESTINATARI

Possono beneficiare dei contributi archivi di enti e istituti pubblici e persone giuridiche private senza fine di lucro proprietarie di materiale archivistico di particolare interesse storico dichiarato ai sensi dell’art. 13 del Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, a condizione che sia garantita la consultazione pubblica dei beni e che siano adottate le precauzioni indispensabili per la loro conservazione.

I documenti conservati negli archivi storici degli enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico sono liberamente consultabili, fatti salvi i limiti indicati dall’art. 122 del Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004.

I privati proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di archivi o di singoli documenti dichiarati ai sensi dell’art. 13 del Codice dei beni culturali, sono tenuti a garantire la consultazione agli studiosi che ne facciano motivata richiesta, con modalità concordate tra i privati stessi e il soprintendente, secondo quanto previsto dall’art. 127 del Decreto Legislativo n. 42/2004.

INTERVENTI FINANZIABILI

Rientrano tra gli interventi finanziabili i lavori di restauro e di manutenzione di materiale archivistico di carattere storico.

Non rientrano tra le iniziative finanziabili quelle che, per la stessa tipologia di intervento, trovano copertura finanziaria in altre istruttorie pubbliche.

PRIORITA’

I contributi erogati dalla Regione rispettano le seguenti priorità:

1. coerenza degli interventi con gli obiettivi generali di programmazione regionale previsti dal Documento di programmazione economica e finanziaria regionale (D.P.E.F.R.) e dal Piano di attività o contemplati da specifiche convenzioni pluriennali stipulate tra la Regione e i soggetti pubblici e privati coinvolti nelle attività o che prevedano interventi oggetto di concertazione tra più regioni;

2. urgenza dell’intervento determinata dalla natura del danno, attestata dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta;

3. prosecuzione o completamento dei lavori già avviati negli anni precedenti;

4. organicità e qualità del progetto, anche in relazione alle condizioni generali del documento e all’ambiente in cui esso è conservato;

5. necessità dettate dalle richieste di consultazione del documento.

Non rientrano tra le iniziative prioritarie quelle proposte da Enti che non abbiano presentato rendiconto, entro i termini previsti, dei lavori già finanziati dalla Regione Piemonte - Direzione Beni Culturali - negli anni precedenti la nuova richiesta di contributo.

3. Modalità di presentazione delle domande

Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 15 ottobre ed il 15 marzo di ogni anno all’Assessorato alla Cultura - Settore Soprintendenza Beni Librari - Via Meucci, 1 - 10121 Torino (tel. 011.4321561/4324449/4325096 - fax 011. 4324427).

Le domande presentate entro il 15 ottobre saranno ritenute valide per l’anno successivo; in ogni caso l’amministrazione regionale procede ad un’unica istruttoria.

Saranno prese in considerazione le domande presentate oltre il 15 marzo nei casi in cui l’urgenza renda indifferibile l’intervento, così come attestato dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

Le istanze dovranno essere corredate dalla seguente documentazione:

- progetto dell’intervento di restauro, redatto in collaborazione tra l’archivista e un restauratore di beni culturali qualificato ai sensi della normativa vigente, consistente in una relazione tecnica illustrativa, composta da:

1. descrizione archivistica precisa del/i documento/i da restaurare, comprensiva di:

* descrizione fisica articolata in tipologia (es. pergamena, registro, volume, fascicolo, mappa, singola carta), consistenza e dimensioni;

* segnatura, cioè dati alfanumerici che individuano la posizione logica del bene nella struttura dell’archivio;

* titolo o denominazione attribuita, cioè sintetica descrizione archivistica;

* data o date estreme;

2. contesto in cui esso si trova (caratteristiche dell’archivio e/o del fondo archivistico);

3. descrizione della struttura, dei materiali, dello stato di conservazione del documento;

4. descrizione dell’intervento di restauro e/o di manutenzione che si ritiene opportuno realizzare, scelto valutando le diverse soluzioni possibili, e indicazione dei materiali che verranno utilizzati; elaborati grafici e/o fotografici descrittivi dello stato di conservazione del documento prima dell’intervento di restauro; descrizione degli eventuali contenitori per l’idonea conservazione. In caso di smontaggio delle opere la descrizione dovrà essere corredata dalla redazione della scheda tecnica ministeriale.

5. quadro economico consistente nella previsione delle spese relative all’intervento di

restauro (costo dei materiali, costo della manodopera derivante dal computo del numero di ore di lavorazione e della tariffa oraria, costi di trasporto, di assicurazione, costo degli elaborati grafici e/o fotografici, compresi i negativi, prima, durante e dopo l’intervento, nonché ogni altro costo) e nell’indicazione delle spese sostenute per la progettazione e dell’ IVA;

il progetto dovrà essere datato e firmato dall’archivista responsabile e dal restauratore.

- parere circa l’opportunità dell’intervento e approvazione del progetto rilasciati dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta;

- modulo riguardante i dati anagrafici e contabili dell’Ente o Istituzione beneficiaria dell’eventuale contributo; il modulo deve essere compilato integralmente e firmato dal legale rappresentante;

- dichiarazione del legale rappresentante dell’Ente/Istituzione di disponibilità finanziaria corrispondente almeno al 25% della spesa preventivata;

- copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore.

Gli enti pubblici (compresi quelli economici, enti e amministrazioni locali, loro associazioni e consorzi, nonché altri organismi di diritto pubblico, ai sensi dell’art. 2, settimo comma, della Legge n. 109/1994, come modificato dalla Legge n. 166/2002) possono presentare il progetto di intervento preliminare o quello esecutivo, redatti ai sensi della Legge n. 109/1994 e successive modifiche e del D.P.R. 554/1999.

Tutti gli interventi di manutenzione e restauro devono essere eseguiti esclusivamente da coloro che sono restauratori di beni culturali ai sensi della normativa in materia.

4. Istruttoria

A seguito dell’istruttoria sarà formulato il piano di interventi che, nel rispetto della legge regionale 58/78 e della legge regionale 78/78, terrà conto della disponibilità di bilancio e dei criteri approvati dalla Giunta Regionale.

Successivamente alla determinazione dirigenziale che approva il piano degli interventi ed alla registrazione dell’impegno di spesa, sarà data comunicazione dell’avvenuta assegnazione del contributo e delle modalità di liquidazione ovvero della mancata assegnazione del finanziamento con relativa motivazione. Ogni comunicazione relativa all’istruttoria sarà disciplinata dalla Legge n. 241/1990, come modificata dalla Legge n. 15/2005.

5. Ammontare del contributo

La Regione interviene ordinariamente con contributi su base annuale e fino ad un massimo del 75% della spesa complessivamente preventivata.

L’impegno finanziario a carico dei soggetti beneficiari non può essere inferiore al 25% dell’ammontare dell’intervento preventivato. In ogni caso i destinatari del contributo si impegnano a sostenere le spese per la parte non finanziata dalla Regione e dovranno presentare rendiconto finale per l’intera spesa preventivata, sia per quanto riguarda la quota regionale, sia per la quota a proprio carico.

Per soggetti che si trovino in condizioni finanziarie precarie, adeguatamente documentate, nei casi di assoluta urgenza valutata dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta, in presenza di opere o di raccolte di particolare importanza culturale, il contributo può coprire integralmente la spesa riconosciuta necessaria.

6. Modalità di rendicontazione

I contributi regionali in questione sono erogati, di norma, in un’unica soluzione.

Si rimanda al provvedimento dirigenziale di approvazione del piano dei contributi la specifica determinazione della documentazione richiesta al fine della liquidazione degli stessi. Saranno comunque richiesti, a conclusione dei lavori:

- un rendiconto delle entrate e delle uscite inerente il costo complessivo dell’intervento, redatto nella forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, corredato dall’elenco dei documenti restaurati. Il contributo regionale non potrà in nessun caso essere superiore alle spese effettivamente sostenute dal destinatario del contributo, fermo restando l’impegno finanziario a carico dei soggetti beneficiari. Qualora a consuntivo risulti una spesa inferiore a quella preventivata il soggetto beneficiario sarà tenuto alla restituzione della parte eccedente. I beneficiari si impegnano a terminare l’intervento entro 24 mesi dalla comunicazione del contributo regionale;

- una relazione riepilogativa di carattere tecnico da parte dell’operatore o della ditta che ha effettuato i lavori;

- copia del certificato di regolare esecuzione del restauro rilasciato dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta.