REGIONE PIEMONTE - Bollettino Ufficiale
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ANNUNCI LEGALI

 

STATUTI ENTI LOCALI

 

Comune di Bibiana (Torino)

 

Statuto comunale

 

TITOLO 1°

PRINCIPI GENERALI

Art. 1

Autonomia statutaria

1) Il Comune di Bibiana è un Ente Locale autonomo,

rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e

ne promuove lo sviluppo.

2) Il Comune si avvale della sua autonomia, nel rispetto

della Costituzione della Repubblica Italiana e dei

principi generali dell'ordinamento, per lo svolgimento

della propria attività ed il perseguimento dei suoi fini

istituzionali.

3) Il Comune rappresenta la Comunità di Bibiana nei

rapporti con lo Stato, con la Regione Piemonte, con la

Provincia di Torino e con gli altri enti o soggetti pubblici

e privati e, nell'ambito degli obiettivi indicati nel

presente Statuto, nei confronti della comunità internazionale.

4) Il Comune di Bibiana:

a) è ente democratico che crede nei principi europeistici,

della pace e della solidarietà;

b) si riconosce in un sistema statuale unitario di tipo

solidale, basato sull'autonomia degli enti locali;

c) considerata la peculiare realtà territoriale e sociale

in cui si colloca, rivendica per sé e per gli altri Comuni

uno specifico ruolo nella gestione delle risorse economiche

locali, ivi compreso il gettito fiscale, nonché nell'organizzazione

dei servizi pubblici o di pubblico interesse;

ciò nel rispetto del principio della sussidiarietà, secondo

cui la responsabilità pubblica compete all'autorità territorialmente

e funzionalmente più vicina ai cittadini;

d) valorizza ogni forma di collaborazione con gli altri

enti locali;

e) realizza, con i poteri e gli istituti del presente statuto,

l'autogoverno della comunità.

Art. 2

Finalità

1) Il Comune promuove lo sviluppo ed il progresso

civile, sociale ed economico della comunità di Bibiana,

ispirandosi ai valori ed agli obiettivi della Costituzione

della Repubblica Italiana.

2) Il Comune ricerca la collaborazione e la cooperazione

con altri soggetti pubblici e privati e promuove la

partecipazione dei singoli cittadini, delle associazioni e

delle forze sociali ed economiche all'attività amministrativa.

3) In particolare, il Comune ispira la sua azione ai

seguenti principi:

a) rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono

l'effettivo sviluppo della persona umana e l'eguaglianza

degli individui;

b) promozione di una cultura di pace e cooperazione

internazionale e di integrazione razziale e sociale;

c) recupero, tutela e valorizzazione delle risorse naturali,

ambientali, storiche, culturali e delle tradizioni locali;

d) tutela attiva della persona improntata alla solidarietà

sociale, in collaborazione con le associazioni di vo-

lontariato e nel quadro di un sistema integrato di sicurezza

sociale;

e) superamento di ogni discriminazione tra i sessi,

anche tramite la promozione di iniziative che assicurino

condizioni di pari opportunità;

f) promozione delle attività culturali, sportive e del

tempo libero della popolazione e del turismo, con particolare

riguardo alle attività di socializzazione giovanile

ed anziana;

g) promozione della funzione sociale dell'iniziativa

economica anche attraverso il sostegno a forme di associazionismo

e cooperazione che garantiscano il superamento

degli squilibri economici, sociali e territoriali.

4) Il Comune rappresenta unitariamente gli interessi

della comunità, ne cura lo sviluppo ed il progresso civile

nel pieno rispetto delle compatibilità ambientali.

5) Il Comune promuove e tutela l'equilibrato assetto

del territorio e concorre, insieme alle altre istituzioni nazionali

ed internazionali, alla riduzione dell'inquinamento,

assicurando nell'ambito di un uso sostenibile ed equo

delle risorse, i diritti e le necessità delle persone di oggi

e delle generazioni future. Tutela la salute dei cittadini e

salvaguarda, altresì, la coesistenza delle diverse specie

viventi e della biodiversità.

6) Il Comune, inoltre, ispira la propria azione alle seguenti

finalità:

a) dare pieno diritto all'effettiva partecipazione dei

cittadini singoli e associati, alla vita organizzativa, politica,

amministrativa, economica e sociale; a tal fine, sostiene

e valorizza l'apporto costruttivo e responsabile del

volontariato e delle libere associazioni;

b) valorizzazione e promozione delle attività culturali

e sportive come strumenti che favoriscono la crescita

delle persone;

c) tutela, conservazione e promozione delle risorse

naturali, paesaggistiche, storiche, architettoniche e delle

tradizioni culturali presenti sul proprio territorio;

d) valorizzazione dello sviluppo economico delle attività

agricole, artigianali, commerciali, industriali e turistiche;

e) sostegno alle forme riguardanti la cooperazione che

perseguono obiettivi di carattere mutualistico e sociale;

f) tutela della vita umana, della persona e della famiglia,

valorizzazione sociale della maternità e della paternità,

assicurando sostegno alla corresponsabilità dei genitori

nell'impegno della cura e dell'educazione dei figli

anche tramite i servizi sociali ed educativi; garanzia del

diritto allo studio ed alla formazione culturale e professionale

per tutti in un quadro istituzionale ispirato alla

libertà di educazione;

g) tutela delle diversità etniche, linguistiche, culturali,

religiose e politiche, anche attraverso la promozione dei

valori e della cultura della tolleranza, nel rispetto della

cultura e tradizioni locali;

h) sostegno alla realizzazione di un sistema globale

ed integrato di sicurezza sociale e di tutela attiva delle

persone disagiate e svantaggiate;

i) riconoscimento di pari opportunità professionali,

culturali, politiche e sociali fra i sessi.

Art. 3

Territorio e sede comunale

1) Il territorio del Comune si estende per 18,64 kmq.

ed è compreso tra i territori dei Comuni di Cavour, Bricherasio,

Campiglione Fenile, Bagnolo Piemonte, Lusernetta,

Luserna San Giovanni e fa parte della Comunità

Montana Val Pellice.

2) Il Palazzo civico, sede comunale, è ubicato in Bibiana,

Via Cavour n. 2.

3) Le adunanze degli organi collegiali si svolgono,

normalmente, nella sede comunale; esse possono tenersi

in luoghi diversi in caso di necessità ovvero per particolari

esigenze.

4) Il Comune di Bibiana è classificato come Comune

montano.

Art. 4

Stemma e gonfalone

1) Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con

il nome di Bibiana.

2) Il Comune ha un proprio stemma e gonfalone,

concesso in data 3 agosto 1930 a firma di Vittorio Emanuele

III Re d'Italia "f.to Vittorio Emanuele III f.to

Mussolini Benito".

3) Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze

e, ogni qualvolta sia necessario rendere ufficiale la partecipazione

dell'ente ad una particolare iniziativa, il Sindaco

può disporre che venga esibito il gonfalone con lo

stemma del Comune.

4) La Giunta può autorizzare l'uso e la riproduzione

dello stemma del Comune per fini non istituzionali soltanto

ove sussista un pubblico interesse.

Art. 5

Programmazione e cooperazione

1) Il Comune persegue le proprie finalità attraverso

gli strumenti della programmazione, della pubblicità e

della trasparenza, avvalendosi dell'apporto delle formazioni

sociali, economiche, sindacali, sportive e culturali

operanti sul suo territorio.

2) Il Comune ricerca, in modo particolare, la collaborazione

e la cooperazione con i Comuni vicini, con la

Comunità Montana Val Pellice, con Provincia di Torino

e con la Regione Piemonte.

TITOLO 2°

ORDINAMENTO STRUTTURALE

CAPO 1°

Organi e loro attribuzioni

Art. 6

Organi

1) Sono organi del Comune il consiglio comunale, il

sindaco e la giunta: le rispettive competenze sono stabilite

dalla legge e dal presente statuto.

2) Il Consiglio Comunale è organo di indirizzo e di

controllo politico e amministrativo.

3) Il Sindaco è responsabile dell'amministrazione ed

è il legale rappresentante del Comune: egli esercita,

inoltre, le funzioni di Ufficiale di Governo secondo le

leggi dello Stato.

4) La giunta collabora con il Sindaco, a norma delle

vigenti disposizioni di legge, nella gestione amministrativa

del Comune e svolge attività propositiva e di impulso

nei confronti del consiglio.

Art. 7

Deliberazioni degli organi collegiali

1) Le deliberazioni degli organi collegiali sono assunte,

di regola, con votazione palese; sono da assumere a

scrutinio segreto le deliberazioni concernenti persone

quando venga esercitata una facoltà discrezionale fondata

sull'apprezzamento delle qualità soggettive di una persona

o sull'azione da questi svolta.

2) L'istruttoria e la documentazione delle proposte di

deliberazione avvengono attraverso i responsabili degli

uffici e dei servizi; la verbalizzazione degli atti e delle

sedute del Consiglio e della giunta è curata dal Segretario

Comunale, secondo le modalità ed i termini stabiliti

dai regolamenti per il funzionamento del consiglio e della

giunta.

3) Il Segretario Comunale non partecipa alle sedute

quando si trovi in stato di incompatibilità: in tal caso è

sostituito, in via temporanea, dal componente del consiglio

o della giunta nominato dal Presidente, di norma il

più giovane di età.

4) I verbali delle sedute del consiglio e della giunta

sono firmati dal Presidente e dal Segretario.

Art. 8

Consiglio comunale

1) Il Consiglio comunale è dotato di autonomia organizzativa

e funzionale e, rappresentando l'intera comunità,

delibera l'indirizzo politico-amministrativo ed esercita

il controllo sulla sua applicazione.

2) L'elezione, la durata in carica, la composizione e

lo scioglimento del consiglio comunale sono regolati

dalla legge.

3) Il Consiglio Comunale esercita le potestà e le

competenze stabilite dalla legge e dallo statuto e svolge

le proprie attribuzioni conformandosi ai principi, alle

modalità ed alle procedure stabiliti nel presente statuto e

nelle norme regolamentari.

4) Il Consiglio Comunale definisce gli indirizzi per la

nomina e la designazione dei rappresentanti del comune

presso enti, aziende ed istituzioni e provvede alla nomina

degli stessi nei casi previsti dalla legge. Detti indirizzi

sono valevoli limitatamente all'arco temporale del

mandato politico-amministrativo dell'organo consiliare.

5) Il Consiglio Comunale conforma l'azione complessiva

dell'ente ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità

ai fini di assicurare l'imparzialità e corretta gestione

amministrativa.

6) Gli atti fondamentali del Consiglio devono contenere

l'individuazione degli obiettivi da raggiungere, nonché

le modalità di reperimento e di destinazione delle

risorse e degli strumenti necessari.

7) Il Consiglio Comunale ispira la propria azione ai

principi di trasparenza, libertà e solidarietà.

8) Il Consiglio Comunale nella sua prima seduta, prima

di trattare qualsiasi altro argomento, esamina le condizioni

di candidabilità, compatibilità ed eleggibilità dei

consiglieri.

9) Il Consiglio Comunale elegge i propri rappresentanti

in seno alla Comunità Montana Val Pellice, con il

sistema del voto limitato ad una preferenza. Per quanto

riguarda la rappresentanza dei gruppi di minoranza, in

caso di parità di voti, sarà eletto il consigliere della lista

di minoranza che aveva ottenuto il maggior numero di

voti nelle consultazioni elettorali, in caso di ulteriore parità

sarà eletto il consigliere più anziano d'età.

Art. 9

Funzionamento del Consiglio comunale

1) Fermo restando il rispetto delle procedure previste

dalla legge per il rinnovo del Consiglio comunale, è

previsto un apposito regolamento interno che disciplinerà

la convocazione ed il funzionamento dello stesso.

2) Il regolamento interno di cui al precedente comma,

dovrà, in ogni caso, disciplinare:

a) la costituzione dei gruppi consiliari;

b) la convocazione del Consiglio comunale;

c) la disciplina delle adunanze e la verbalizzazione

delle stesse;

d) la presentazione di interrogazioni, interpellanze e

mozioni;

e) l'organizzazione dei lavori del Consiglio;

f) la conferenza dei capigruppo (ove istituita) e le relative

attribuzioni;

g) l'istituzione, la composizione ed il funzionamento

delle Commissioni consiliari permanenti, temporanee e

speciali;

h) le modalità operative inerenti alla validità delle

adunanze;

i) la fissazione del tempo riservato, per ogni seduta,

alla trattazione delle interrogazioni, interpellanze e mozioni,

assegnando tempi uguali alla maggioranza ed alla

minoranza per gli interventi, per le repliche e per le dichiarazioni

di voto.

3) In pendenza dell'approvazione del regolamento di

cui al comma 1°, nonché nei casi di contestazione, si

intendono costituiti tanti gruppi consiliari quante sono le

liste rappresentate in Comune.

4) Presidente del Consiglio comunale, che provvede

anche alla sua convocazione, è il Sindaco. In caso di

assenza o impedimento del Sindaco, ne svolge le funzioni

il Vicesindaco o altro consigliere delegato dal Sindaco.

5) Ogni deliberazione del Consiglio comunale si intende

approvata quando i voti favorevoli sono più numerosi

dei contrari. Fanno eccezione le deliberazioni per le

quali la legge prescrive espressamente, per l'approvazione,

maggioranze speciali dei votanti.

6) Il Consiglio Comunale si riunisce in adunanze ordinarie,

straordinarie e d'urgenza.

7) Ai fini della convocazione, sono considerate ordinarie

le sedute nelle quali vengono iscritte le proposte di

deliberazione inerenti all'approvazione delle linee programmatiche

del mandato, del bilancio di previsione e

del conto consuntivo e relativi allegati.

8) Le sessioni ordinarie devono essere convocate almeno

cinque giorni prima del giorno stabilito; quelle

straordinarie almeno tre giorni prima del giorno stabilito.

In caso eccezionale, la convocazione può avvenire con

un anticipo di almeno 24 ore. I giorni di anticipo sono

da intendersi naturali e consecutivi.

9) La convocazione del Consiglio e l'ordine del giorno

degli argomenti da trattare è effettuata dal Sindaco di

sua iniziativa ovvero su richiesta di almeno un quinto

dei consiglieri; in tal caso, la riunione deve tenersi entro

venti giorni e devono essere inseriti all'ordine del giorno

gli argomenti proposti, purché di competenza consiliare.

10) La convocazione è effettuata tramite avvisi scritti

contenenti le questioni da trattare, da consegnarsi a ciascun

consigliere nel domicilio eletto nel territorio del comune;

la consegna deve risultare da dichiarazione del

messo comunale. L'avviso scritto può prevedere anche

una seconda convocazione, da tenersi almeno ventiquattro

ore dopo la prima, salvo disposizioni regolamentari

dettate al riguardo.

11) L'integrazione dell'ordine del giorno con altri argomenti

da trattare in aggiunta a quelli per i quali è stata

già effettuata la convocazione, è sottoposta alle medesime

condizioni di cui al comma precedente e può essere

effettuata almeno ventiquattro ore prima del giorno in

cui è stata convocata la seduta.

12) L'elenco degli argomenti da trattare deve essere

affisso nell'albo pretorio, almeno entro il giorno precedente

a quello stabilito per la prima adunanza, e deve

essere adeguatamente pubblicizzato in modo da consentire

la più ampia partecipazione dei cittadini.

13) La documentazione relativa alle pratiche da trattare

deve essere messa a disposizione dei consiglieri comunali

almeno quattro giorni prima della seduta nel caso

di sessioni ordinarie, almeno due giorni prima nel caso

di sessioni straordinarie ed almeno dodici ore prima nel

caso di eccezionale urgenza: a tal fine la documentazione

relativa alle proposte iscritte all'ordine del giorno è

trasmessa al Presidente del Consiglio, da parte dei re-

sponsabili dei servizi, almeno cinque giorni prima della

seduta.

14) Le sedute del Consiglio sono pubbliche, salvi i

casi previsti dal regolamento consiliare che ne disciplina

il funzionamento.

15) La prima convocazione del Consiglio Comunale,

subito dopo le elezioni per il suo rinnovo, viene indetta

dal Sindaco neo eletto entro dieci giorni dalla proclamazione

degli eletti e la riunione deve tenersi entro dieci

giorni dalla convocazione.

16) In caso d'impedimento permanente, decadenza, rimozione,

decesso del Sindaco si procede allo scioglimento

del Consiglio Comunale; il Consiglio e la giunta

rimangono in carica fino alla data delle elezioni e le

funzioni del Sindaco sono svolte dal vicesindaco.

Art. 10

Linee programmatiche di mandato

1) Entro il termine di 90 (novanta) giorni, decorrenti

dalla data del suo avvenuto insediamento, sono presentate,

da parte del Sindaco, sentita la giunta, le linee programmatiche

relative alle azioni ed ai progetti da realizzare

durante il mandato politico-amministrativo. Il Consiglio

Comunale viene convocato entro i trenta giorni successivi

a quello di insediamento per definire ed approvare

gli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca

da parte del Sindaco, dei rappresentanti del Comune

presso enti, aziende ed istituzioni.

2) Ciascun consigliere comunale ha il pieno diritto di

intervenire nella definizione delle linee programmatiche,

proponendo le integrazioni, gli adeguamenti e le modifiche,

mediante presentazione di appositi emendamenti,

con le modalità indicate dal regolamento del Consiglio

comunale.

Art. 11

Commissioni consiliari

1) Il Consiglio Comunale può istituire, nel suo ambito,

commissioni consultive permanenti, temporanee o

speciali per fini di controllo, di indagine, di inchiesta, di

studio. Dette commissioni sono composte da consiglieri

comunali, con criterio proporzionale. Per quanto riguarda

le commissioni aventi funzione di controllo e di garanzia,

la presidenza è attribuita ai consiglieri appartenenti

ai gruppi di minoranza.

2) Il funzionamento, la composizione, i poteri, l'oggetto

e la durata delle commissioni verranno disciplinate

dal Consiglio Comunale.

3) La delibera di istituzione dovrà essere adottata a

maggioranza assoluta dei componenti del consiglio.

4) Le commissioni possono essere integrate da consulenti

ed esperti, esterni al Consiglio Comunale, in relazione

ad argomenti specifici.

Art. 12

Consiglieri

1) Lo stato giuridico, le dimissioni e la sostituzione

dei consiglieri sono regolati dalla legge; essi rappresentano

l'intera comunità alla quale costantemente rispondono.

2) Le funzioni di consigliere anziano sono esercitate

dal consigliere che, nell'elezione a tale carica, ha ottenuto

la maggiore cifra individuale, ai sensi dell'art. 72 -

4° comma - del testo unico della legge per la composizione

e l'elezione degli organi nelle amministrazioni comunali,

approvato con D.P.R. 570/1960. A parità di voti

sono esercitate dal più anziano di età.

3) I consiglieri comunali che non intervengono alle

sessioni consiliari per tre volte consecutive senza giustificato

motivo sono dichiarati decaduti con deliberazione

del Consiglio comunale. A tale riguardo, il Sindaco, a

seguito dell'avvenuto accertamento dell'assenza maturata

da parte del consigliere interessato, provvede con comunicazione

scritta, a comunicargli l'avvio del procedimento

amministrativo. Il consigliere ha facoltà di far valere

le cause giustificative delle assenze, nonché a fornire al

Sindaco eventuali documenti probatori, entro il termine

indicato nella comunicazione scritta che, comunque, non

può essere inferiore a giorni venti, decorrenti dalla data

di ricevimento. Decorso quest'ultimo termine, il Consiglio

comunale esamina e, infine, delibera, tenuto adeguatamente

conto delle cause giustificative presentate da

parte del consigliere interessato.

Art. 13

Diritti e doveri dei consiglieri

1) I consiglieri hanno diritto di presentare interrogazioni,

interpellanze, mozioni e proposte di deliberazione.

2) I consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli

uffici del Comune nonché dalle aziende, istituzioni o

enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni utili

all'espletamento del proprio mandato. Essi, nei limiti e

con le forme stabilite dal regolamento, hanno diritto di

visionare gli atti e documenti, anche preparatori e di conoscere

ogni altro atto utilizzato ai fini dell'attività amministrativa

e sono tenuti al segreto nei casi specificatamente

determinati dalla legge. Inoltre, gli stessi hanno

diritto di ottenere, da parte del Sindaco, un'adeguata e

preventiva informazione sulle questioni sottoposte all'organo.

3) Ciascun consigliere è tenuto ad eleggere un domicilio

nel territorio comunale presso il quale verranno recapitati

gli avvisi di convocazione del consiglio ed ogni

altra comunicazione ufficiale.

Art. 14

Gruppi consiliari

1) I consiglieri comunali si costituiscono in gruppi

designando un loro capogruppo e ne danno comunicazione

al Segretario Comunale entro 20 giorni dalla proclamazione

degli eletti.

2) Ha diritto di costituirsi in gruppo il Consigliere

Comunale risultato come unico eletto nella propria lista.

3) Qualora uno o più Consiglieri, nel corso del mandato,

decidano di abbandonare il gruppo in cui sono stati

eletti, possono aderire ad un altro gruppo esistente o

confluire nel gruppo misto.

4) Nel corso della legislatura potranno essere formati

nuovi gruppi consiliari, con specifica denominazione,

soltanto ove gli stessi siano costituiti da almeno tre

membri.

5) Il Comune riconosce le minoranze consiliari quali

soggetti attivi portatori di interessi pubblici e si impegna

a fornire ai gruppi consiliari di minoranza una sede ove

riunirsi nei limiti della disponibilità dei locali esistenti.

Art. 15

Sindaco

1) Il Sindaco è eletto direttamente dai cittadini secondo

le modalità stabilite dalla legge che disciplina, altresì,

i casi di ineleggibilità, di incompatibilità, lo stato giuridico

e le cause di cessazione dalla carica. Il Sindaco è

membro del Consiglio Comunale.

2) Il Sindaco presta davanti al Consiglio, nella seduta

di insediamento, il giuramento di osservare lealmente la

Costituzione italiana.

3) Il Sindaco rappresenta il Comune ed è l'organo

responsabile dell'amministrazione, sovrintende alle verifiche

di risultato connesse al funzionamento dei servizi

comunali, impartisce direttive al Segretario Comunale, al

Direttore (se nominato) ed ai responsabili degli uffici in

ordine agli indirizzi amministrativi e gestionali, nonché

all'esecuzione degli atti.

4) Il Sindaco esercita le funzioni attribuitegli dalle

leggi, dallo statuto, dai regolamenti e sovrintende

all'espletamento delle funzioni statali o regionali attribuite

al Comune. Egli ha, inoltre, competenza e poteri di

indirizzo, di vigilanza e controllo sull'attività degli assessori

e delle strutture gestionali ed esecutive.

5) Il Sindaco, sulla base degli indirizzi stabiliti dal

Consiglio, provvede alla nomina, alla designazione ed

alla revoca dei rappresentanti del Comune presso enti,

aziende ed istituzioni.

6) Il Sindaco è, inoltre, competente, sulla base degli

indirizzi espressi dal Consiglio comunale, nell'ambito degli

eventuali criteri indicati dalla Regione Piemonte e

sentite le categorie interessate, a coordinare gli orari degli

esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi

pubblici nonché, previo accordo con i responsabili

territoriali competenti delle amministrazioni interessate,

degli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici

localizzati nel territorio, considerando i bisogni delle diverse

fasce di popolazione interessate, con particolare riguardo

alle esigenze delle persone che lavorano.

7) Al Sindaco, oltre alle competenze di legge, sono

assegnate dal presente statuto e dai regolamenti, attribuzioni

quale organo di amministrazione, di vigilanza e

poteri di autorganizzazione delle competenze connesse

all'ufficio.

8) Elemento distintivo del Sindaco è la fascia tricolore

con lo stemma della Repubblica e lo stemma del Comune

da portarsi a tracolla (art. 50 comma 12 del T.U.

D. Lgs. 267/2000).

9) Il Sindaco neo eletto assume le proprie funzioni

subito dopo la proclamazione degli eletti.

Art. 16

Attribuzioni di amministrazione

1) Il Sindaco ha la rappresentanza generale dell'ente,

compresa la rappresentanza in giudizio previa autorizzazione

della Giunta Comunale, può delegare le sue funzioni,

o parte di esse, ai singoli assessori o consiglieri

ed è l'organo responsabile dell'amministrazione del Comune;

in particolare, il Sindaco:

a) dirige e coordina l'attività politica e amministrativa

del Comune nonché l'attività della Giunta e dei singoli

assessori;

b) promuove ed assume iniziative per concludere accordi

di programma con tutti i soggetti pubblici previsti

dalla legge, sentito il Consiglio comunale;

c) convoca i comizi per i referendum;

d) adotta le ordinanze contingibili e urgenti previste

dalla legge;

e) nomina il Segretario Comunale, scegliendolo

nell'apposito albo;

f) conferisce e revoca al Segretario Comunale, se lo

ritiene opportuno e previa eventuale deliberazione della

Giunta comunale, le funzioni di Direttore Generale.

g) nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce

gli incarichi dirigenziali e quelli di eventuale

collaborazione esterna in base ad esigenze effettive e documentabili.

Art. 17

Attribuzioni di vigilanza

1) Il Sindaco, nell'esercizio delle sue funzioni di vigilanza,

acquisisce direttamente presso tutti gli uffici e

servizi le informazioni e gli atti, anche riservati e può

disporre l'acquisizione di atti, documenti ed informazioni

presso le aziende speciali, le istituzioni e le società per

azioni, appartenenti all'ente, tramite i rappresentanti legali

delle stesse, informandone il Consiglio comunale.

2) Il Sindaco compie gli atti conservativi dei diritti

del Comune e promuove, direttamente ovvero avvalendosi

del Segretario Comunale o del Direttore (se nominato)

le indagini e le verifiche amministrative sull'intera attività

del Comune.

3) Il Sindaco promuove ed assume iniziative atte ad

assicurare che uffici, servizi, aziende speciali, istituzioni

e società appartenenti al Comune, svolgano le loro attività

secondo gli obiettivi indicati dal Consiglio ed in

coerenza con gli indirizzi attuativi espressi dalla giunta.

Art. 18

Attribuzioni di organizzazione

1) Il Sindaco, nell'esercizio delle sue funzioni di organizzazione:

a) stabilisce gli argomenti all'ordine del giorno delle

sedute del Consiglio comunale, ne dispone la convocazione

e lo presiede. Provvede alla convocazione quando

la richiesta è formulata da un quinto dei consiglieri;

b) esercita i poteri di polizia nelle adunanze consiliari

e negli organismi pubblici di partecipazione popolare dal

Sindaco presieduti, nei limiti previsti dalle leggi;

c) propone gli argomenti da trattare in giunta, ne dispone

la convocazione e la presiede;

d) riceve le interrogazioni e le mozioni da sottoporre

al Consiglio in quanto di competenza consiliare.

e) Supportato con provvedimento della Giunta Comunale,

si costituisce come parte civile per l'Ente nelle

materie di competenza dell'Amministrazione comunale,

per attività non di carattere gestionale o, comunque, non

di competenza dei responsabili degli uffici e servizi.

Art. 19

Vicesindaco

1) Il Vicesindaco è nominato dal Sindaco tra gli assessori

consiglieri comunali, ha la delega generale per

l'esercizio di tutte le funzioni del Sindaco, in caso di

assenza o impedimento di quest'ultimo.

2) Il conferimento delle deleghe rilasciate agli assessori

o consiglieri, deve essere comunicato al Consiglio

ed agli organi previsti dalla legge, nonché pubblicato

all'albo pretorio.

Art. 20

Mozioni di sfiducia

1) Il voto del Consiglio comunale contrario ad una

proposta del Sindaco o della giunta non ne comporta le

dimissioni.

2) Il Sindaco e la giunta cessano dalla carica nel

caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata

per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei

componenti del Consiglio.

3) La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta

da almeno due quinti dei consiglieri assegnati,

senza computare a tal fine il Sindaco, depositata presso

la Segreteria Comunale che provvede a notificarla al

Sindaco, agli assessori ed ai capigruppo consiliari, entro

le ventiquattro ore successive.Viene messa in discussione

non prima di dieci giorni e non oltre trenta dalla sua

presentazione. Se la mozione viene approvata, il Sindaco

e la Giunta cessano le proprie funzioni dal giorno successivo

a quello di approvazione.

4) Il Segretario Comunale informa il Prefetto per gli

adempimenti di competenza.

Art. 21

Dimissioni e impedimento permanente del Sindaco

1) Le dimissioni scritte del Sindaco sono presentate

al Consiglio Comunale e fatte pervenire all'ufficio proto-

collo generale del Comune. Le dimissioni, una volta trascorso

il termine di venti giorni dalla loro presentazione

al Consiglio, diventano efficaci ed irrevocabili. Trascorso

tale termine, si procede allo scioglimento del Consiglio,

con contestuale nomina di un commissario.

2) L'impedimento permanente del Sindaco viene accertato

dalla commissione medica appositamente prevista

dalle norme di legge.

3) La procedura per la verifica dell'impedimento viene

attivata dal Vicesindaco o, in mancanza, dall'assessore

più anziano di età che vi provvede di intesa con i

gruppi consiliari.

4) La stessa commissione, nel termine di trenta giorni

dalla nomina, relaziona al Consiglio sulle ragioni

dell'impedimento.

5) Il Consiglio si pronuncia sulla relazione in seduta

pubblica, salvo sua diversa determinazione, anche su richiesta

della commissione, entro dieci giorni dalla presentazione.

Art. 22

Giunta Comunale

1) La Giunta è organo di impulso e di gestione amministrativa,

collabora con il Sindaco al governo del Comune,

impronta la propria attività ai principi della trasparenza

e dell'efficienza ed opera attraverso deliberazioni

collegiali.

2) La Giunta adotta tutti gli atti idonei al raggiungimento

degli obiettivi e delle finalità dell'ente nel quadro

degli indirizzi generale ed in attuazione delle decisioni

fondamentali approvate dal Consiglio comunale. In particolare,

la Giunta esercita le funzioni di indirizzo politico-

amministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi

da attuare ed adottando gli atti rientranti nello svolgimento

di tali funzioni; verifica la rispondenza dei risultati

dell'attività amministrativa e della gestione degli indirizzi

impartiti.

3) La Giunta riferisce annualmente al Consiglio comunale

sulla sua attività.

4) Le sedute sono valide se presenti la metà più uno

dei componenti e le deliberazioni sono assunte a maggioranza

dei presenti.

Art. 23

Composizione

1) La Giunta è composta dal Sindaco che la presiede

e da un numero di assessori pari ad un terzo, arrotondato

per eccesso, del numero dei membri componenti il

consiglio comunale.

2) Possono essere nominati assessori anche cittadini

non facenti parte del Consiglio, nel numero massimo di

uno, in possesso dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità

alla carica di consigliere comunale. Gli assessori

non consiglieri sono nominati in ragione di comprovate

competenze culturali, tecnico-amministrative e professionali.

3) Gli assessori esterni possono partecipare alle sedute

del Consiglio ed intervenire nella discussione ma non

hanno diritto di voto.

4) Gli assessori entrano in carica all'atto della notifica

della nomina e fatta salva l'accettazione della stessa.

5) I componenti la Giunta comunale, competenti in

materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici,

devono astenersi dall'esercitare attività professionale nei

rapporti intercorrenti fra il Comune e gli stessi nell'ambito

del territorio comunale.

Art. 24

Nomina

1) Il Sindaco nomina i componenti della Giunta, tra

cui un Vice Sindaco.

2) I soggetti chiamati alla carica di Vice Sindaco o

assessore devono:

a) essere in possesso dei requisiti di compatibilità ed

eleggibilità alla carica di consigliere comunale;

b) non essere coniuge, ascendente, discendente, parente

o affine fino al terzo grado, del Sindaco;

3) Salvi i casi di revoca da parte del Sindaco, la

Giunta rimane in carica fino al giorno della proclamazione

degli eletti in occasione del rinnovo del Consiglio

comunale.

4) Il Sindaco può revocare uno o più assessori dandone

motivata comunicazione al Consiglio e deve sostituire

entro quindici giorni gli assessori dimissionari.

5) Le dimissioni dalla carica di assessore o dalle funzioni

relative a singole deleghe sono presentate al Sindaco

per iscritto, sono irrevocabili, non necessitano di presa

d'atto e diventano immediatamente efficaci. Il Sindaco

provvede tempestivamente alla nomina di un nuovo

assessore o alla eventuale assegnazione della delega ad

altro assessore; nel frattempo i compiti dell'assessore dimissionario

rimangono di competenza del Sindaco.

6) L'assessore decade dalla carica qualora vengano

meno i requisiti di compatibilità o eleggibilità alla carica

di consigliere comunale. Il Sindaco provvede alla dichiarazione

di decadenza con apposito provvedimento.

7) Della nomina degli assessori, loro decadenza, dimissioni,

revoca o cessazione dall'ufficio per altra causa,

il Sindaco dà notizia al Consiglio comunale nella sua

prima adunanza dopo l'evento.

8) Il Sindaco può, inoltre, affidare a componenti del

Consiglio comunale lo studio di singoli problemi senza

che ciò abbia rilevanza giuridica esterna.

9) Le sedute della Giunta non sono pubbliche; oltre

ai suoi componenti ad esse partecipano, con diritto di

intervento ma senza diritto di voto, il Segretario comunale

con funzioni di verbalizzante ed, eventualmente, se

nominati, il Direttore generale, il Responsabile dell'Ufficio

di Staff del Sindaco ed i consiglieri con incarichi

speciali di cui al comma precedente.

Art. 25

Funzionamento della Giunta

1) L'attività della Giunta è collegiale, ferme restando

le attribuzioni e le responsabilità dei singoli assessori.

2) La Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco,

che coordina e controlla l'attività degli assessori e stabilisce

l'ordine del giorno delle riunioni, tenuto conto anche

degli argomenti proposti dai singoli assessori.

3) Il Sindaco dirige e coordina l'attività della Giunta

e assicura l'unità di indirizzo politico-amministrativo e la

collegiale responsabilità di decisione della stessa.

4) Le modalità di convocazione, di funzionamento e

di votazione della Giunta sono stabilite dalla legge.

5) In caso di assenza del Sindaco, la seduta è presieduta

dal Vicesindaco; in caso di assenza di entrambi,

dall'assessore più anziano di età tra i presenti.

Art. 26

Competenze

1) La Giunta collabora con il Sindaco nell'amministrazione

del Comune e compie gli atti che, ai sensi di

legge e del presente statuto, non siano riservati al Consiglio

comunale e non rientrino nelle competenze attribuite

al Sindaco, al Segretario Comunale, al Direttore

(se nominato) o ai responsabili dei servizi comunali.

2) La Giunta opera in modo collegiale, dà attuazione

agli indirizzi generali espressi dal Consiglio comunale e

svolge attività propositiva e di impulso nei confronti dello

stesso.

3) La Giunta, in particolare, nell'esercizio delle attribuzioni

di governo e delle funzioni organizzative:

a) propone al Consiglio comunale i regolamenti di

competenza consiliare;

b) approva i progetti, i programmi esecutivi e tutti i

provvedimenti che non comportano impegni di spesa sugli

stanziamenti di bilancio e che non siano riservati

dalla legge o dal regolamento di contabilità ai responsabili

dei servizi comunali;

c) elabora le linee di indirizzo e predispone le proposte

di provvedimenti da sottoporre alle determinazioni

del Consiglio;

d) assume attività di iniziativa, di impulso e di raccordo

con gli organi di partecipazione e decentramento;

e) nomina i membri delle commissioni per i concorsi

pubblici su proposta del Segretario Comunale e/o dei responsabili

dei servizi comunali interessati;

f) nomina i membri del Collegio di disciplina, relativamente

ai componenti di competenza dell'Amministrazione

Comunale;

g) propone i criteri generali per la concessione di

sovvenzioni, contributi, sussidi e vantaggi economici di

qualunque genere ad enti e/o persone;

h) approva i Regolamenti sull'ordinamento degli uffici

e dei servizi nel rispetto dei criteri generali stabiliti

dal Consiglio comunale;

i) esprime il parere in ordine alla nomina ed alla revoca

del Direttore generale, se tali funzioni non vengono

conferite dal Sindaco al Segretario Comunale;

j) fissa la data di convocazione dei comizi per i referendum

comunali e costituisce l'ufficio per le elezioni,

cui è rimesso l'accertamento della regolarità del procedimento;

k) esercita, previa determinazione dei costi ed individuazione

dei mezzi, funzioni delegate dalla Provincia,

dalla Regione e dallo Stato, quando non espressamente

attribuite dalla legge o dallo statuto ad altro organo;

l) approva gli accordi di contrattazione decentrata;

m) fissa, ai sensi del regolamento e degli accordi decentrati,

i parametri, gli standard ed i carichi funzionali

di lavoro per misurare la produttività dell'apparato, sentito

il Segretario Comunale o il Direttore (se nominato).

TITOLO 3°

ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE E DIRITTI DEI

CITTADINI

CAPO 1°

Partecipazione e decentramento

Art. 27

Partecipazione popolare

1) Il Comune promuove e tutela la partecipazione dei

cittadini, singoli o associati, all'amministrazione dell'ente

al fine di assicurarne il buon andamento, l'imparzialità e

la trasparenza.

2) La partecipazione popolare, si esprime attraverso

l'incentivazione delle forme associative e di volontariato

e il diritto dei singoli cittadini ad intervenire nel procedimento

amministrativo.

3) Nell'esercizio delle sue funzioni e nella formazione

ed attuazione dei propri programmi gestionali il Comune

assicura la partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni

sociali.

4) Ai fini di cui al comma precedente, l'amministrazione

comunale favorisce:

a) le assemblee e consultazioni sulle principali questioni

cittadine;

b) l'iniziativa popolare in tutti gli ambiti consentiti

dalle leggi vigenti.

CAPO 2°

Associazionismo e volontariato

Art. 28

Associazionismo

1) Il Comune riconosce e promuove le forme di associazionismo

presenti sul proprio territorio.

2) A tal fine, la Giunta comunale, a istanza delle interessate,

riconosce le associazioni che operano sul territorio

comunale, ivi comprese le sezioni locali di associazioni

a rilevanza sovracomunale.

3) Allo scopo di ottenere il riconoscimento è necessario

che l'associazione depositi in Comune copia dello

statuto, qualora previsto dalle disposizioni normative vigenti,

e comunichi la sede ed il nominativo del legale

rappresentante.

4) Non è ammesso il riconoscimento di associazioni

segrete o aventi caratteristiche non compatibili con indirizzi

generali espressi dalla Costituzione, dalle norme vigenti

e dal presente statuto.

5) Il Comune può promuovere e istituire la consulta

delle associazioni.

Art. 29

Contributi alle associazioni

1) Il Comune può erogare alle associazioni riconosciute,

con esclusione dei partiti politici, contributi economici

da destinarsi allo svolgimento dell'attività associativa,

a seguito della presentazione del bilancio delle

attività svolte o programmate.

2) Il Comune può, altresì, mettere a disposizione delle

associazioni di cui al comma precedente, a titolo di

contribuzioni in natura, strutture, beni o servizi in modo

gratuito.

3) Le modalità di godimento delle strutture, beni o

servizi dell'ente, sono stabilite in apposita convenzione.

4) Il Comune può gestire servizi in collaborazione

con le associazioni di volontariato. Le modalità della

collaborazione verranno stabilite in apposito regolamento

o convenzione.

5) Le associazioni che hanno ricevuto contributi in

denaro o natura dall'ente, devono redigere, al termine di

ogni anno, apposito rendiconto che ne evidenzi l'impiego.

Art. 30

Volontariato

1) Il Comune promuove forme di volontariato per un

coinvolgimento della popolazione in attività volte al miglioramento

della qualità della vita personale, civile e

sociale, in particolare, delle fasce a rischio d'emarginazione

nonché per la tutela dell'ambiente.

2) Il Comune può partecipare con proprie strutture,

attrezzature e contributi affinché le associazioni di volontariato

e che operano gratuitamente nell'interesse collettivo

abbiano i mezzi necessari per svolgere le loro attività.

I volontari devono essere tutelati sotto l'aspetto

infortunistico e di responsabilità civile.

CAPO 3°

Modalità di partecipazione

Art. 31

Consultazioni

1) L'Amministrazione Comunale può indire consultazioni

della popolazione allo scopo di acquisire pareri e

proposte in merito all'attività amministrativa.

2) Le forme di tali consultazioni sono disciplinate da

apposito provvedimento.

Art. 32

Petizioni

1) Chiunque, anche se non residente nel territorio comunale,

può rivolgersi in forma collettiva agli organi

dell'amministrazione per sollecitarne l'intervento su questioni

di interesse comune ovvero per esporre esigenze

di natura collettiva.

2) La raccolta di adesioni può avvenire senza formalità

di sorta in calce al testo comprendente le richieste

che sono rivolte all'amministrazione.

3) La petizione è inoltrata al Sindaco il quale, entro

cinque giorni, la assegna in esame all'organo competente

e ne invia copia ai gruppi presenti in Consiglio comunale

4) Se la petizione è sottoscritta da almeno cinquanta

persone, l'organo competente deve pronunciarsi in merito

entro trenta giorni dal ricevimento.

5) Il contenuto della decisione dell'organo competente,

unitamente al testo della petizione, è affisso all'Albo

Pretorio.

6) Se la petizione è sottoscritta da almeno centocinquanta

persone, ciascun consigliere può chiedere, con

apposita istanza, che il testo della petizione sia posto in

discussione nella prima seduta del Consiglio comunale,

da convocarsi entro 30 (trenta) giorni.

Art. 33

Istanze e proposte

1) Gli elettori del Comune, possono rivolgere istanze

e proposte al Consiglio ed alla Giunta comunale relativamente

ai problemi di rilevanza cittadina, nonché proporre

deliberazioni nuove o di revoca delle precedenti.

2) Le proposte dovranno essere sottoscritte almeno da

trecento elettori con firme autenticate con la procedura

prevista per la sottoscrizione dei referendum popolari.

3) Il Consiglio Comunale e la Giunta, entro trenta

giorni dal ricevimento, se impossibilitati ad emanare

provvedimenti concreti, con apposita deliberazione prenderanno

atto del ricevimento dell'istanza o proposta precisando

lo stato ed il programma del procedimento amministrativo.

Art. 34

Referendum

1) Sono consentiti referendum consultivi, propositivi e

abrogativi in materia d'esclusiva competenza comunale.

2) Non possono essere indetti referendum:

a) in materia di tributi locali e di tariffe;

b) su attività amministrative vincolate da leggi statali

o regionali;

c) su materie che sono state oggetto di consultazione

referendaria nell'ultimo quinquennio.

3) I soggetti promotori del referendum possono essere:

a) il trenta per cento del corpo elettorale;

b) il Consiglio Comunale.

4) I referendum non possono aver luogo in coincidenza

con operazioni elettorali regionali, provinciali e

comunali.

5) Apposito provvedimento disciplina le modalità di

svolgimento del referendum:

a) le modalità organizzative;

b) i tempi;

c) le condizioni di accoglimento;

d) i casi di revoca e sospensione;

e) le modalità di attuazione.

6) Il quesito sottoposto a referendum è approvato se

alla votazione ha partecipato la maggioranza degli elettori

aventi diritto e se è raggiunta su di esso la maggioranza

dei voti validamente espressi.

7) Se l'esito è stato favorevole, il Sindaco è tenuto a

proporre al Consiglio Comunale, entro sessanta giorni

dalla proclamazione dei risultati, la deliberazione sull'oggetto

del quesito sottoposto a referendum.

8) Entro lo stesso termine, se l'esito è stato negativo,

il Sindaco ha facoltà di proporre egualmente al Consiglio

la deliberazione sull'oggetto del quesito sottoposto a

referendum.

Art. 35

Accesso agli atti

1) Ciascun cittadino ha libero accesso alla consultazione

degli atti dell'amministrazione comunale e dei soggetti,

anche privati, che gestiscono servizi pubblici.

2) Possono essere sottratti alla consultazione soltanto

gli atti che esplicite disposizioni legislative dichiarano riservati

o sottoposti a limiti di divulgazione.

3) La consultazione degli atti di cui al primo comma,

deve avvenire senza particolari formalità, con richiesta

motivata dell'interessato, nei tempi stabiliti da apposito

regolamento.

4) In caso di diniego, da parte del funzionario comunale

che ha in deposito l'atto, l'interessato può rinnovare

la richiesta per iscritto al Sindaco che deve comunicare

le proprie determinazioni in merito entro trenta giorni

dal ricevimento della stessa.

5) In caso di diniego da parte del Sindaco, la decisione

deve essere motivata.

6) Il regolamento stabilisce i tempi e le modalità per

l'esercizio dei diritti previsti nel presente articolo.

Art. 36

Diritto di informazione

1) Tutti gli atti dell'Amministrazione, ad esclusione

di quelli aventi destinatario determinato, sono pubblici e

devono essere adeguatamente pubblicizzati.

2) La pubblicazione avviene, di norma, mediante affissione

all'Albo Pretorio, facilmente accessibile a tutti,

situato nell'atrio del Palazzo Comunale e, su indicazione

del Sindaco, in appositi, eventuali, ulteriori spazi da definirsi

con atto della Giunta comunale.

3) L'affissione viene curata dal Segretario Comunale

che si avvale di un messo e, su attestazione di questi,

certifica l'avvenuta pubblicazione.

4) Gli atti aventi destinatario determinato devono essere

notificato all'interessato.

5) Le ordinanze, i conferimenti di contributi a enti,

associazioni devono essere pubblicizzati mediante affissione

all'Albo Pretorio Comunale secondo le modalità

stabilite dalla normativa vigente.

6) Inoltre, per gli atti più importanti, deve essere disposta

l'affissione negli spazi pubblicitari e ogni altro

mezzo necessario per darne opportuna ed adeguata divulgazione.

Art. 37

Interrogazioni

1) Chiunque, singolo o associato, può rivolgere al

Sindaco interrogazioni in merito a specifici problemi o

aspetti della vita amministrativa.

2) La risposta all'interrogazione deve essere motivata

e fornita entro 30 giorni dal ricevimento della stessa.

CAPO 4°

Difensore civico

Art. 38

Generalità

1) Per il miglioramento dell'azione amministrativa del

Comune e della sua efficacia può essere istituito il difensore

civico, il quale svolge il ruolo di garante

dell'imparzialità del buon andamento dell'amministrazione

comunale.

2) Il difensore civico ha il compito di segnalare al

Sindaco, a richiesta dei cittadini o di propria iniziativa,

gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi degli uffici

comunali.

3) Al fine di contenere i costi economici del servizio

di difesa civica, e di ottimizzare le risorse sul territorio,

l'istituto del difensore civico può essere gestito in forma

associata, mediante convenzione con altri Comuni o con

la comunità montana.

4) Nel caso in cui l'ente non aderisca ad una gestione

associata, con deliberazione di consiglio comunale si

disciplineranno la nomina del difensore civico, la durata

della carica, le incompatibilità, i titoli previsti per l'accesso

alla carica, il compenso, le modalità di funzionamento

dell'ufficio, i rapporti con gli organi del comune.

5) Il difensore civico può intervenire, su richiesta di

cittadini singoli o associati o di propria iniziativa, presso

l'amministrazione comunale, le istituzioni, i concessionari

di servizi, per accertare che il procedimento amministrativo

abbia regolare corso e che gli atti siano correttamente

e tempestivamente emanati. A tal fine può convocare

il responsabile del servizio interessato e richiedere

documenti, notizie, chiarimenti senza che possa essergli

opposto il segreto d'ufficio. Può altresì proporre di esaminare

congiuntamente la pratica entro termini prefissati.

Acquisite tutte le informazioni utili, dà verbalmente o

per iscritto il proprio parere al cittadino che ne ha richiesto

l'intervento; intima, in caso di ritardo, agli organi

competenti a provvedere entro periodi temporali definiti;

segnala al Sindaco ed al Segretario Comunale le disfunzioni,

gli abusi e le carenze riscontrati.

6) Tutti i responsabili di servizio sono tenuti a prestare

collaborazione all'attività del difensore civico.

CAPO 5°

Procedimento amministrativo

Art. 39

Diritto di intervento nei procedimenti

1) Chiunque sia portatore di un diritto o di un interesse

legittimo coinvolto in un procedimento amministrativo

ha facoltà di intervenirvi, secondo quanto previsto

dalla Legge n. 241/1990 e successive modificazioni ed

integrazioni, nonché dal Regolamento Comunale.

2) L'amministrazione comunale deve rendere noto al

soggetto interessato il nominativo del responsabile del

procedimento, di colui che è delegato ad adottare le decisioni

in merito ed il termine entro cui le decisioni devono

essere adottate, secondo quanto previsto dalla Legge

241/1990 e dal Regolamento Comunale.

Art. 40

Procedimenti ad istanza di parte

1) Nel caso di procedimenti ad istanza di parte, il

soggetto che ha presentato l'istanza può chiedere di essere

sentito dal funzionario o dall'amministratore che

deve pronunciarsi nel merito.

2) Il funzionario o l'amministratore devono sentire

l'interessato entro quaranta giorni dalla richiesta.

3) Ad ogni istanza rivolta ad ottenere l'emanazione

di un atto o provvedimento amministrativo deve essere

data opportuna risposta, per iscritto, nel termine non superiore

a sessanta giorni, salvo gli atti ed i procedimenti

per i quali siano previsti termini diversi, per legge o per

regolamento.

4) Tali soggetti possono inviare all'amministrazione

istanze, memorie, proposte o produrre documenti entro

quindici giorni dal ricevimento della comunicazione.

Art. 41

Procedimenti ad impulso d'ufficio

1) Nel caso di procedimenti ad impulso d'ufficio, il

funzionario responsabile deve darne comunicazione ai

soggetti i quali siano portatori di diritti od interessi legittimi

che possano essere pregiudicati dall'adozione

dell'atto amministrativo, indicando il termine, non inferiore

a quindici giorni, salvo i casi di particolare urgenza,

entro il quale gli interessati possono presentare istanze,

memorie, proposte o produrre documenti.

2) I soggetti interessati possono, altresì, nello stesso

termine, chiedere di essere sentiti personalmente dal funzionario

responsabile o dall'amministratore che deve pronunciarsi

nel merito.

3) Qualora, per l'elevato numero degli interessati, la

comunicazione personale di cui al primo comma sia particolarmente

gravosa, è consentito sostituirla con la pubblicazione

ai sensi dell'articolo 36 dello Statuto.

TITOLO 4°

ATTIVITA' AMMINISTRATIVA

Art. 42

Obiettivi dell'attività amministrativa

1) Il Comune ispira la propria attività amministrativa

ai principi di democrazia, di partecipazione, di trasparenza,

di efficienza, di efficacia, di economicità e di semplicità

delle procedure.

2) Gli organi istituzionali del Comune ed i dipendenti

responsabili dei servizi sono tenuti a provvedere sulle

istanze degli interessati nei modi e nei tempi stabiliti

dalla legge, dal presente statuto.

3) Il Comune, allo scopo di soddisfare le esigenze

dei cittadini, attua le forme di partecipazione previste

dal presente statuto, nonché forme di cooperazione con

altri Enti e Istituzioni dello Stato.

Art. 43

Servizi pubblici comunali

1) Il Comune può istituire e gestire servizi pubblici

che abbiano per oggetto produzione di beni e servizi o

l'esercizio di attività rivolte a perseguire fini sociali ed a

promuovere lo sviluppo economico e civile della comunità

locale.

2) I servizi da gestirsi con il diritto di privativa sono

stabiliti dalla legge.

3) Se la natura e l'oggetto del servizio pubblico in

relazione alle dimensioni socio-economiche del medesimo

ne consigliano l'esercizio associato con altri Comuni

facenti parte della Comunità Montana, la gestione del

servizio può essere affidata alla medesima.

4) L'affidamento avviene con deliberazione del Consiglio

comunale a maggioranza assoluta dei componenti

che determinerà, in rapporto con gli organi competenti

della Comunità Montana, i tempi, i modi ed i costi della

gestione delegata.

Art. 44

Forme di gestione dei servizi pubblici

1) Il Consiglio comunale può deliberare l'istituzione e

l'esercizio dei pubblici servizi nelle seguenti forme:

a) in economia, quando per le modeste dimensioni o

per le caratteristiche del servizio, non sia opportuno costituire

una istituzione ovvero un'azienda;

b) in concessione a terzi quando esistano ragioni tecniche,

economiche e di opportunità sociale;

c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione

di più servizi di rilevanza economica ed imprenditoriale;

d) a mezzo di istituzione, per l'esercizio di servizi

sociali senza rilevanza imprenditoriale;

e) a mezzo di società per azioni od a responsabilità

limitata a prevalente capitale pubblico, qualora si renda

opportuna, in relazione alla natura del servizio da erogare,

la partecipazione di altri soggetti pubblici e privati;

f) a mezzo di convenzioni, consorzi, accordi di programma,

unioni di comuni nonché in ogni altra forma

consentita dalla legge.

2) Il Comune può partecipare a società per azioni, a

prevalente capitale pubblico per la gestione di servizi

che la legge non riserva in via esclusiva al Comune.

3) Il Comune può, altresì, dare impulso e partecipare,

anche indirettamente, ad attività economiche connesse ai

suoi fini istituzionali avvalendosi dei principi e degli

strumenti di diritto comune.

4) I poteri, ad eccezione del referendum, che il presente

statuto riconosce ai cittadini nei confronti degli atti

del Comune sono estesi anche agli atti delle aziende

speciali, delle istituzioni e delle società di capitali a

maggioranza pubblica.

Art. 45

Aziende speciali, istituzioni, società per azioni o a

responsabilità limitata

1) Il Consiglio comunale può deliberare la costituzione

di aziende speciali, istituzioni, società per azioni o

società a responsabilità limitata secondo la normativa vigente

in quanto applicabile.

Art. 46

Convenzioni

1) Il Consiglio comunale, su proposta della Giunta,

delibera apposite convenzioni da stipularsi con amministrazioni

statali, altri enti pubblici o con privati al fine

di fornire in modo coordinato servizi pubblici.

2) Le convenzioni devono stabilire i fini, la durata, le

forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti

finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie.

Art. 47

Consorzi

1) Il Comune può partecipare alla costituzione di

consorzi con altri enti locali per la gestione associata di

uno o più servizi, o di funzioni, secondo le norme previste

dalle leggi vigenti in quanto applicabili.

2) A tal scopo, il Consiglio comunale approva, a

maggioranza assoluta dei componenti, una convenzione

ai sensi del precedente articolo, unitamente allo statuto

del consorzio.

3) La convenzione deve prevedere l'obbligo a carico

del consorzio della trasmissione al Comune degli atti

fondamentali che dovranno essere pubblicati con le modalità

di cui all'art. 36 comma 2 del presente statuto.

4) Il Sindaco o un suo delegato, fa parte dell'assemblea

del consorzio con responsabilità pari alla quota di

partecipazione fissata dalla convenzione e dallo statuto

del consorzio.

Art. 48

Accordi di programma

1) Per la definizione e l'attuazione di opere, di interventi

o di programmi di intervento che richiedono, per

la loro completa realizzazione, l'azione integrata e coordinata

del Comune e di altri soggetti pubblici, in relazione

alla competenza primaria o prevalente del Comune

sull'opera o sugli interventi o sui programmi di intervento,

il Sindaco promuove la conclusione di un accordo di

programma per assicurare il coordinamento delle azioni

e per determinare i tempi, le modalità, il finanziamento

ed ogni altro connesso adempimento.

2) L'accordo di programma, consistente nel consenso

unanime del Presidente della Regione, del Presidente

della Provincia, dei Sindaci delle amministrazioni interessate,

viene definito in una apposita conferenza la quale

provvede, altresì, all'approvazione formale dell'accordo.

3) Qualora l'accordo sia adottato con decreto del Presidente

della Regione e comporti variazioni degli strumenti

urbanistici, l'adesione del Sindaco allo stesso deve

essere ratificata dal Consiglio comunale entro trenta

giorni a pena di decadenza.

TITOLO 5°

UFFICI E PERSONALE

CAPO 1°

Uffici

Art. 49

Principi strutturali ed organizzativi

1) L'amministrazione del Comune si esplica mediante

il perseguimento di obiettivi specifici e deve essere improntata

ai seguenti principi:

a) una organizzazione del lavoro per progetti, obiettivi

e programmi;

b) l'analisi e l'individuazione delle produttività e del

grado di efficacia dell'attività svolta da ciascun dipendente;

c) l'individuazione di responsabilità strettamente collegata

all'ambito di autonomia decisionale dei soggetti;

d) il superamento della separazione rigida delle competenze

nella divisione del lavoro ed il conseguimento

della massima flessibilità delle strutture e del personale

e della massima collaborazione tra gli uffici.

2) Il Comune tutela la salute e la sicurezza dei lavoratori

durante il lavoro, in tutti i settori di attività dallo

stesso svolte, ai sensi del D.Lgs. 19 settembre 1994, n.

626 e successive modificazioni ed integrazioni.

Art. 50

Organizzazione degli uffici e del personale

1) Il Comune disciplina con appositi atti la dotazione

organica del personale e, in conformità alle norme del

presente statuto, l'organizzazione degli uffici e dei servizi

sulla base della distinzione tra funzione politica e di

controllo attribuita al Consiglio comunale, al Sindaco ed

alla Giunta comunale e funzione di gestione amministrativa

attribuita al Segretario comunale, al Direttore generale

(se nominato) ed ai responsabili degli uffici e dei

servizi.

2) Gli uffici sono organizzati secondo i principi di

autonomia, trasparenza ed efficienza e criteri di funzionalità,

economicità di gestione e flessibilità della struttura.

3) I servizi e gli uffici operano sulla base dell'individuazione

delle esigenze dei cittadini, adeguando costantemente

la propria azione amministrativa ed i servizi offerti,

verificandone la rispondenza ai bisogni e l'economicità.

4) Gli orari dei servizi di apertura al pubblico vengono

fissati con provvedimento della Giunta comunale su

proposta degli uffici.

5) Trova applicazione la dinamica dei contratti di lavoro

del comparto degli enti locali.

Art. 51

Regolamento degli uffici e dei servizi

1) Il Comune, attraverso il regolamento di organizzazione,

stabilisce le norme generali per l'organizzazione

ed il funzionamento degli uffici e, in particolare, le attribuzioni

e le responsabilità di ciascuna struttura organizzativa,

i rapporti reciproci tra uffici e servizi e tra questi,

il Direttore (se nominato) e gli organi amministrativi.

2) I regolamenti si uniformano al principio secondo il

quale agli organi di governo è attribuita la funzione politica

di indirizzo e di controllo, intesa come potestà di

stabilire in piena autonomia obiettivi e finalità dell'azione

amministrativa in ciascun settore e di verificarne il

conseguimento; al Segretario Comunale, al Direttore generale

(se nominato) ed ai funzionari responsabili spetta,

ai fini del perseguimento degli obiettivi assegnati, il

compito di definire, congruamente con i fini istituzionali,

gli obiettivi operativi e la gestione amministrativa, tecnica

e contabile secondo principi di professionalità e responsabilità.

3) L'organizzazione del Comune si articola in unità

operative che sono aggregate, secondo criteri di omogeneità,

secondo quanto previsto dal Regolamento Comunale

degli uffici e dei servizi.

4) Il Comune recepisce ed applica gli accordi collettivi

nazionali di lavoro approvati nelle forme di legge e

tutela la libera organizzazione sindacale dei dipendenti

stipulando con le rappresentanze sindacali gli accordi

collettivi decentrati ai sensi delle norme di legge e contrattuali

in vigore.

Art. 52

Diritti e doveri dei dipendenti

1) I dipendenti comunali, inquadrati in ruoli organici

ed ordinati secondo categorie, in conformità alla disciplina

generale sullo stato giuridico ed il trattamento economico

del personale stabilito dalla legge e dagli accordi

collettivi nazionali, svolgono la propria attività al servizio

e nell'interesse dei cittadini.

2) Ogni dipendente comunale è tenuto ad assolvere

con correttezza e tempestività agli incarichi di competenza

dei relativi uffici e servizi e, nel rispetto delle competenze

dei rispettivi ruoli, a raggiungere gli obiettivi assegnati.

Il dipendente, è, altresì, direttamente responsabile

verso il Segretario Comunale, il Direttore generale (se

nominato) il responsabile degli uffici e dei servizi e

l'Amministrazione degli atti compiuti e dei risultati conseguiti

nell'esercizio delle proprie funzioni.

CAPO 2°

Personale direttivo

Art. 53

Direttore generale

1) Il Comune può avvalersi di un direttore generale

esterno, previa stipula di una convenzione con altro Comune

nel rispetto della legge; il provvedimento di nomina

del Direttore generale deve contenere la disciplina dei

rapporti tra quest'ultimo e il Segretario.

2) E' data facoltà al Sindaco di conferire le funzioni

di Direttore generale al Segretario titolare, nel caso in

cui non sia stato nominato un Direttore generale esterno.

3) Il Direttore generale:

- provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti

dagli organi di governo del Comune, secondo le

direttive impartite dal Sindaco;

- sovrintende alla gestione dell'Ente, perseguendo i livelli

ottimali di efficacia ed efficienza;

- predispone il piano dettagliato degli obiettivi nonché

la proposta del piano esecutivo di gestione ed il suo

monitoraggio;

- dà attuazione ad ogni altra competenza stabilita nel

provvedimento di nomina;

- rendiconta periodicamente al Sindaco e se richiesto

alla Giunta sull'attività svolta.

Art. 54

Responsabili degli uffici e dei servizi

1) I responsabili degli uffici e dei servizi sono individuati

nel regolamento di organizzazione e nel regolamento

organico del personale.

2) I responsabili provvedono ad organizzare gli uffici

ed i servizi ad essi assegnati in base alle indicazioni ricevute

dal Segretario Comunale o dal Direttore Generale

(se nominato) e secondo gli indirizzi impartiti dal Sindaco

e dalla Giunta comunale.

3) I responsabili degli uffici e dei servizi sono preposti

ai singoli servizi o uffici dell'organizzazione

dell'Ente e sono responsabili tanto della legalità, correttezza

amministrativa, efficienza, economicità ed efficacia

dell'attività svolta, quanto dei risultati conseguiti rispetto

agli obiettivi e agli scopi fissati dagli organi elettivi.

Art. 55

Funzioni dei responsabili degli uffici e dei servizi

1) I responsabili degli uffici e dei servizi stipulano in

rappresentanza dell'Ente i contratti già deliberati, approvano

i ruoli dei tributi e dei canoni, nel rispetto delle

direttive impartite dal Sindaco, dal direttore (se nominato)

e dagli organi collegiali, gestiscono le procedure di

appalto e di concorso e provvedono agli atti di gestione

finanziaria, ivi compresa l'assunzione degli impegni di

spesa.

2) Essi provvedono, altresì, al rilascio delle autorizzazioni

o concessioni e svolgono, inoltre, le seguenti funzioni:

a) presiedono le commissioni di gara, assumono le

responsabilità dei relativi procedimenti e propongono alla

Giunta comunale la designazione degli altri membri;

b) rilasciano le attestazioni e le certificazioni;

c) emettono le comunicazioni, i verbali, le diffide e

ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e

di conoscenza ivi compresi i bandi di gara e gli avvisi

di pubblicazione degli strumenti urbanistici;

d) provvedono alle autenticazioni ed alle legalizzazioni,

se delegati dal Segretario Comunale;

e) pronunciano le ordinanze di demolizione dei manufatti

abusivi e ne curano l'esecuzione;

f) emettono le ordinanze di ingiunzione di pagamento

di sanzioni amministrative e dispongono l'applicazione

delle sanzioni accessorie;

g) pronunciano le altre ordinanze previste da norme

di legge o di regolamento;

h) promuovono i procedimenti disciplinari nei confronti

del personale ad essi sottoposto ed adottano le

sanzioni nei limiti e con le procedure previste dalla legge;

i) provvedono a dare pronta esecuzione alle deliberazioni

della Giunta e del Consiglio comunale ed alle direttive

impartite dal Sindaco, dal Segretario Comunale e

dal Direttore (se nominato);

j) forniscono al Segretario Comunale o al Direttore

generale (se nominato) nei termini di cui al regolamento

di contabilità, gli elementi per la predisposizione della

proposta di piano esecutivo di gestione;

k) autorizzano le prestazioni di lavoro straordinario,

le ferie, i recuperi, le missioni del personale dipendente

secondo le direttive impartite dal Sindaco, dal Segretario

Comunale e dal Direttore (se nominato);

l) rispondono, nei confronti del Segretario Comunale

o del Direttore Generale (se nominato) del mancato raggiungimento

degli obiettivi loro assegnati;

3) I responsabili degli uffici e dei servizi possono delegare

le funzioni che precedono, al personale ad essi

sottoposto, pur rimanendo completamente responsabili

del regolare adempimento dei compiti loro assegnati.

4) Il Sindaco, in casi eccezionali, può delegare ai responsabili

degli uffici e dei servizi, ulteriori funzioni

non previste dallo statuto e dai regolamenti, impartendo,

contestualmente, le necessarie direttive per il loro corretto

espletamento.

Art. 56

Incarichi a contratto

1) La copertura dei posti di responsabile dei servizi o

degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione,

può avvenire mediante contratto a tempo determinato

di diritto pubblico o, eccezionalmente, con deliberazione

motivata, di diritto privato.

2) La Giunta comunale, nel caso di vacanza del posto

o per altri gravi motivi, può assegnare, nelle forme

e con le modalità previste dal regolamento, la titolarità

di uffici e servizi a personale incaricato con contratto a

tempo determinato o incaricato con contratto di lavoro

autonomo, ex art. 6, c. 4, della legge 127/1997 e successive

modificazioni ed integrazioni.

3) I contratti a tempo determinato non possono avere

durata superiore al mandato elettivo del Sindaco in carica

e non possono essere trasformati a tempo indeterminato,

salvo che non lo consentano specifiche disposizioni

di legge.

4) Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei

servizi stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui

possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica,

solo in assenza di professionalità analoghe presenti

all'interno dell'ente, contratti a tempo determinato.

Art. 57

Collaborazioni esterne

1) Il regolamento può prevedere collaborazioni esterne,

ad alto contenuto di professionalità, con rapporti di

lavoro autonomo per obiettivi determinati e con convenzioni

a termine.

2) Le norme regolamentari per il conferimento degli

incarichi di collaborazione a soggetti estranei all'amministrazione,

devono stabilirne la durata che, comunque,

non potrà essere superiore alla durata del programma ed

i criteri per la determinazione del relativo trattamento

economico.

CAPO 3°

Il Segretario Comunale

Art. 58

Segretario comunale

1) Il Segretario comunale è nominato dal Sindaco da

cui dipende funzionalmente ed è scelto nell'apposito

Albo dei Segretari Comunali e Provinciali.

2) Il Consiglio comunale può approvare la stipulazione

di convenzioni con altri Comuni per la gestione consortile

dell'ufficio del Segretario comunale.

3) Lo stato giuridico ed il trattamento economico del

Segretario comunale sono stabiliti dalla legge e dalla

contrattazione collettiva.

4) Il Segretario comunale, nel rispetto delle direttive

impartite dal Sindaco, presta consulenza giuridica agli

organi del Comune, ai singoli consiglieri ed agli uffici.

Art. 59

Funzioni del Segretario comunale

1) Il Segretario comunale partecipa alle riunioni della

Giunta e del Consiglio comunale e ne redige i verbali

che sottoscrive insieme al Sindaco, salvo i casi di incompatibilità

con gli argomenti in discussione, durante i

quali deve essere sostituito temporaneamente da un componente

dell'organo collegiale nominato dal Sindaco.

2) Il Segretario comunale può partecipare a commissioni

di studio e di lavoro interne all'Ente e, con l'autorizzazione

del Sindaco, a quelle esterne; su richiesta degli

organi del Comune, il Segretario comunale formula i

pareri ed esprime valutazioni di ordine tecnico-giuridico

al Consiglio, alla Giunta, al Sindaco, agli assessori ed ai

singoli consiglieri.

3) Il Segretario Comunale sovrintende allo svolgimento

delle funzioni dei dirigenti e, in mancanza di questi,

dei responsabili degli uffici e dei servizi e ne coordina

l'attività, salvo quando sia stato nominato un direttore

generale ai sensi dell'art. 108 del D.Lgs. 267/2000.

Il Segretario inoltre:

a) esprime il parere di cui all'art. 49 del D.Lgs. n.

267/00, in relazione alle sue competenze, nel caso in cui

il Comune non abbia responsabili dei servizi, o nel caso

di assenza temporanea degli stessi;

b) esercita funzioni di direttore generale nell'ipotesi

prevista dall'art. 108 comma 4 del D.Lgs. n. 267/2000;

c) predispone, sulla base delle direttive ricevute dagli

organi di governo del Comune, i programmi di attuazione,

le relazioni e le progettazioni di carattere organizzativo

che non siano di competenza di altri responsabili di

servizio;

d) è responsabile del personale, e in quanto tale adotta

gli atti di amministrazione e di gestione del personale;

adotta motivati provvedimenti di mobilità interna, informandone

il Sindaco e l'assessore delegato al personale,

previa acquisizione del parere dei Responsabili di

Area, nel rispetto delle modalità previste dagli accordi in

materia, esercita il potere sostitutivo dei Responsabili degli

uffici e dei servizi, nei casi di accertata inefficienza

o temporaneo impedimento;

e) propone alla Giunta comunale l'attivazione e l'adozione

di procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55,

comma 4, del decreto legislativo 165/2001, e a tale titolo,

su segnalazione del capo della struttura in cui il dipendente

lavora, contesta l'addebito al dipendente medesimo,

istruisce il procedimento disciplinare e applica la

sanzione, salvo nel caso in cui le sanzioni da applicare

siano rimprovero verbale e censura, ove il capo della

struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente;

f) propone alla Giunta Comunale la designazione dei

membri delle Commissioni di concorso, che lui stesso

presiede, avvalendosi dell'assistenza di un impiegato verbalizzante,

nel rispetto dei criteri e principi procedurali

in materia, fissati dal regolamento specifico del Comune;

g) può essere nominato dal Sindaco responsabile di

uffici o servizi;

h) verifica l'efficacia e l'efficienza degli uffici e del

personale ad essi preposto;

i) coordina l'attività dei responsabili degli uffici e

servizi, al fine di assicurare il raggiungimento degli

obiettivi assegnati;

j) provvede alla nomina del commissario per l'approvazione

del bilancio di previsione e del conto consuntivo,

in caso di reiterata inerzia della giunta e del consiglio

comunale;

4) Il rapporto di lavoro del segretario comunale è disciplinato

dai contratti collettivi, ai sensi del decreto legislativo

03.02.1993 n. 29 e successive modificazioni

ed integrazioni.

5) Il segretario attesta, su dichiarazione del messo comunale,

l'avvenuta pubblicazione all'albo pretorio e

l'esecutività di provvedimenti e atti del Comune

6) Il segretario può essere revocato con provvedimento

motivato del Sindaco, previa deliberazione della giunta,

per violazione dei doveri d'ufficio.

7) Il rapporto di lavoro del segretario comunale è disciplinato

dai contratti collettivi nazionali di lavoro.

8) Il Segretario comunale riceve dai consiglieri le richieste

di trasmissione delle deliberazioni della Giunta e

del Consiglio comunale soggette a controllo eventuale

del difensore civico.

9) Il Segretario comunale, o suo delegato, presiede

l'ufficio comunale per le elezioni in occasione delle consultazioni

popolari e dei referendum. Il Segretario comunale

riceve le dimissioni del Sindaco, degli assessori o

dei consiglieri nonché le proposte di revoca e la mozione

di sfiducia.

10) Il Segretario comunale roga i contratti del Comune,

nei quali l'Ente è parte, quando non sia necessaria

l'assistenza di un notaio ed autentica le scritture private

e gli atti unilaterali nell'interesse dell'Ente; esercita, infine,

ogni altra funzione attribuitagli dallo Statuto, dal regolamento

o conferitagli dal Sindaco.

Art. 60

Vicesegretario comunale

1) La dotazione organica del personale potrà prevedere,

ricorrendone motivi di opportunità, efficienza, efficacia

ed economicità, un Vicesegretario comunale individuandolo

o in uno dei funzionari apicali dell'Ente o mediante

collaborazione esterna secondo quanto previsto

dall'art. 57, in possesso di diploma di laurea in Giurisprudenza,

Economia Politica, Economia e Commercio o

equipollenti.

2) Il Vicesegretario comunale collabora con il Segretario

comunale nello svolgimento delle sue funzioni organizzative

e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento.

CAPO 4°

La responsabilità

Art. 61

Responsabilità verso il Comune

1) I dipendenti comunali sono tenuti a risarcire al

Comune i danni derivanti da violazioni di obblighi di

servizio.

2) Il Sindaco, il Segretario comunale, il responsabile

del servizio che vengano a conoscenza di fatti che diano

luogo a responsabilità ai sensi del primo comma, devono

farne denuncia alla Corte dei Conti, indicando tutti gli

elementi raccolti per l'accertamento della responsabilità e

la determinazione dei danni.

3) Qualora il fatto dannoso sia imputabile al Segretario

comunale o ad un responsabile di servizio, la denuncia

è fatta a cura del Sindaco.

Art. 62

Responsabilità verso terzi

1) Gli amministratori, il Segretario comunale, il Direttore

(se nominato) ed i dipendenti comunali che,

nell'esercizio delle funzioni loro conferite dalle leggi e

dai regolamenti, cagionino ad altri, per dolo o colpa grave,

un danno ingiusto, sono personalmente obbligati a risarcirlo.

2) Ove il Comune abbia corrisposto al terzo l'ammontare

del danno cagionato dall'amministratore, dal Segretario

o dal dipendente, si rivale agendo contro questi

ultimi a norma del precedente articolo.

3) Quando la violazione del diritto sia derivata da

atti od operazioni di organi collegiali del Comune, sono

responsabili in solido, il presidente ed i membri del collegio

che hanno partecipato all'atto od operazione. La

responsabilità è esclusa per coloro che abbiano fatto

constatare nel verbale il proprio dissenso.

Art. 63

Responsabilità dei contabili

1) Il tesoriere ed ogni altro contabile che abbia maneggio

di denaro del Comune o sia incaricato della gestione

dei beni comunali, nonché chiunque gestisca, senza

legale autorizzazione, denaro del Comune, deve rendere

il conto della gestione ed è soggetto alle responsabilità

stabilite nelle norme di legge.

CAPO 5°

Finanza e contabilità

Art. 64

Ordinamento

1) L'ordinamento della finanza del Comune è riservato

alla legge e, nei limiti da essa previsti, dal regolamento.

2) Nell'ambito della finanza pubblica il Comune è titolare

di autonomia finanziaria fondata su certezza di risorse

proprie e trasferite.

3) Il Comune, in conformità delle leggi vigenti in

materia, è, altresì, titolare di potestà impositiva autonoma

nel campo delle imposte, delle tasse e delle tariffe

ed ha un proprio demanio e patrimonio.

Art. 65

Attività finanziaria del Comune

1) Le entrate finanziarie del Comune sono costituite

da imposte proprie, addizionali e compartecipazioni ad

imposte erariali e regionali, tasse e diritti per servizi

pubblici, trasferimenti erariali, trasferimenti regionali, altre

entrate proprie anche di natura patrimoniale, risorse

per investimenti e da ogni altra entrata stabilita per legge

o regolamento.

2) I trasferimenti erariali sono destinati a garantire i

servizi pubblici comunali indispensabili; le entrate fiscali

finanziano i servizi pubblici ritenuti necessari per lo sviluppo

della comunità ed integrano la contribuzione erariale

per l'erogazione dei servizi pubblici indispensabili.

3) Nell'ambito delle facoltà concesse dalla legge, il

Comune istituisce, sopprime, regolamenta e modifica,

con deliberazione consiliare, imposte, tasse e tariffe.

4) Il Comune applica le imposte tenendo conto della

capacità contributiva dei soggetti passivi, secondo i principi

di progressività stabiliti dalla Costituzione ed applica

le tariffe in modo da privilegiare le categorie più deboli

della popolazione.

Art. 66

Amministrazione dei beni comunali

1) Il Sindaco dispone la compilazione dell'inventario

dei beni demaniali e patrimoniali del Comune da rivedersi

annualmente ed è responsabile, unitamente al Segretario

comunale ed al Ragioniere del Comune,

dell'esattezza dell'inventario, delle successive aggiunte e

modificazioni e della conservazione dei titoli, atti, carte

e scritture relativi al patrimonio.

2) I beni patrimoniali non utilizzati in proprio e non

destinati a funzioni sociali devono, di regola, essere dati

in locazione; i beni demaniali possono essere concessi in

uso con canoni la cui tariffa è determinata dalla Giunta

comunale.

3) Le somme provenienti dall'alienazione di beni, da

lasciti, donazioni, non devono essere impiegate per la

gestione delle spese correnti, compatibilmente con la volontà

espressa dal donatore.

Art. 67

Bilancio comunale

1) L'ordinamento contabile del Comune è riservato

alla legge dello stato e, nei limiti da questa fissati, al

regolamento di contabilità.

2) La gestione finanziaria del Comune si svolge in

base al bilancio annuale di previsione redatto in termini

di competenza, deliberato dal Consiglio comunale entro

il termine stabilito dalle norme statali e regolamentari,

osservando i principi dell'universalità, unità, annualità,

veridicità, pubblicità, dell'integrità e del pareggio economico

e finanziario.

3) Il bilancio e gli allegati prescritti dalla legge devono

essere redatti in modo da consentirne la lettura per

programmi, servizi ed interventi.

4) Gli impegni di spesa, per essere efficaci, devono

contenere il visto di regolarità contabile attestante la relativa

copertura finanziaria da parte del responsabile del

servizio finanziario. L'apposizione del visto rende esecutivo

l'atto adottato.

Art. 68

Rendiconto della gestione

1) I fatti gestionali sono rilevati mediante contabilità

finanziaria ed economica, e dimostrati nel rendiconto

comprendente il conto del bilancio, il conto economico

ed il conto del patrimonio.

2) Il rendiconto è deliberato dal Consiglio comunale

entro il 30 giugno dell'anno successivo.

3) La Giunta comunale allega al rendiconto una relazione

illustrativa con cui esprime le valutazioni di efficacia

dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti

in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti,

nonché la relazione del collegio dei revisori dei conti.

Art. 69

Attività contrattuale

1) Il Comune, per il perseguimento dei suoi fini istituzionali,

provvede mediante contratti agli appalti di lavori,

alle forniture di beni e servizi, alle vendite, agli

acquisti a titolo oneroso, alle permute ed alle locazioni.

2) La stipulazione dei contratti deve essere preceduta

dalla determinazione del responsabile del procedimento

di spesa.

3) La determinazione deve indicare il fine che con il

contratto si intende perseguire, l'oggetto, la forma e le

clausole ritenute essenziali nonché le modalità di scelta

del contraente in base alle disposizioni vigenti.

Art. 70

Revisore dei conti

1) Il Consiglio comunale elegge il revisore dei conti

secondo i criteri stabiliti dalla legge.

2) L'organo di revisione ha diritto di accesso agli atti

e documenti dell'Ente, dura in carica tre anni, è rieleggibile

per una sola volta ed è revocabile per inadempienza

nonché quando ricorrano gravi motivi che influiscano

negativamente sull'espletamento del mandato.

3) L'organo di revisione collabora con il Consiglio

comunale nella sua funzione di controllo e di indirizzo,

esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria

della gestione dell'Ente e attesta la corrispondenza

del rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo

apposita relazione che accompagna la proposta di deliberazione

del rendiconto del bilancio.

4) Nella relazione di cui al precedente comma, l'organo

di revisione esprime rilievi e proposte tendenti a

conseguire una migliore efficienza, produttività ed economicità

della gestione.

5) L'organo di revisione, ove riscontri gravi irregolarità

nella gestione dell'Ente, ne riferisce immediatamente

al Consiglio comunale.

6) L'organo di revisione risponde della verità delle

proprie attestazioni ed adempie ai doveri con la diligenza

del mandatario.

7) All'organo di revisione possono essere affidate le

ulteriori funzioni relative al controllo di gestione nonché

alla partecipazione del servizio di controllo interno per

la valutazione dell'attività dei responsabili degli uffici e

dei servizi di cui all'art. 20 del d.lgs. 3 febbraio 1993,

n. 29 e ss.mm. e ii..

Art. 71

Tesoreria

1) Il Comune ha un servizio di tesoreria che comprende:

a) la riscossione di tutte le entrate di pertinenza comunale,

versate dai debitori in base ad ordini di incasso

e liste di carico e dal concessionario del servizio di riscossione

dei tributi;

b) la riscossione di qualsiasi altra somma spettante di

cui il tesoriere è tenuto a dare comunicazione all'Ente

entro cinque giorni;

c) il pagamento delle spese ordinate mediante mandati

di pagamento nei limiti degli stanziamenti di bilancio

e dei fondi di cassa disponibili;

d) il pagamento, anche in mancanza dei relativi mandati,

delle rate di ammortamento di mutui, dei contributi

previdenziali e delle altre somme stabilite dalla legge.

2) I rapporti del Comune con il tesoriere sono regolati

dalla legge, dal regolamento di contabilità, nonché

da apposita convenzione.

Art. 72

Controllo economico della gestione

1) I responsabili degli uffici e dei servizi, possono

essere chiamati ad eseguire operazioni di controllo economico-

finanziario per verificare la rispondenza della gestione

dei fondi loro assegnati dal bilancio e agli obiettivi

fissati dalla Giunta e dal Consiglio comunale.

TITOLO 6°

NORME TRANSITORIE E FINALI

Art. 73

Termine per l'adozione dei regolamenti

1) Il Comune adegua tutti i regolamenti alle disposizioni

dello statuto entro dodici mesi dalla sua entrata in

vigore. Sino all'entrata in vigore dei regolamenti, limitatamente

alle materie e discipline ad essi espressamente

demandate, continuano ad applicarsi le norme vigenti in

materia alla data di entrata in vigore del presente statuto

in quanto, con esso, compatibili.

2) Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore

del presente statuto, il Consiglio comunale effettua una

ricognizione di tutte le norme regolamentari approvate

prima dell'entrata in vigore dello statuto, al fine di abrogarle

espressamente, modificarle, adeguarle ovvero adattarle

al nuovo ordinamento comunale.

Art. 74

Entrata in vigore

1) Dopo l'espletamento del controllo da parte del

competente organo regionale, il presente statuto è pubblicato

nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte,

affisso all'Albo Pretorio del Comune per trenta giorni

consecutivi ed inviato al Ministero dell'Interno per essere

inserito nella raccolta ufficiale degli statuti.

2) Il presente statuto entra in vigore il trentesimo

giorno successivo alla sua pubblicazione all'Albo Pretorio

del Comune.

Art. 75

Modifiche dello Statuto

1) Le modificazioni dello statuto e dei regolamenti

devono essere apportate nel rispetto dei principi dell'ordinamento

comunale contenuti nella Costituzione, nelle

leggi e nello statuto stesso.

2) Le modifiche allo statuto sono deliberate dal Consiglio

Comunale con il voto favorevole dei due terzi dei

consiglieri assegnati: qualora tale maggioranza non venga

raggiunta, la votazione è ripetuta in successive sedute da

tenersi entro trenta giorni e le modifiche sono approvate

se la relativa deliberazione ottiene, per due volte, il voto

favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.

3) Nella stessa seduta può avere luogo una sola votazione.

4) Le eventuali deliberazioni di revisione dello statuto

sono approvate dal Consiglio comunale, purché sia trascorso

un anno dall'entrata in vigore dello statuto e

dall'ultima modifica od integrazione, fatte salve, comunque,

le modifiche legislative che comportano interventi

autoritativi per l'adeguamento dello stesso.

5) La deliberazione di abrogazione totale dello statuto

non è valida se non è accompagnata dalla deliberazione

di un nuovo statuto che sostituisce il precedente e diviene

operante dal giorno di entrata in vigore del nuovo

statuto.

6) L'entrata in vigore di nuove leggi che enuncino

principi che costituiscono limiti inderogabili per l'auto-

nomia normativa dei comuni e delle province, abroga le

norme statutarie con esse incompatibili. Il Consiglio Comunale

adegua lo statuto entro centoventi giorni dalla

data di entrata in vigore delle leggi suddette.

Art. 76

Conclusioni finali

1) Per quanto non previsto nel presente statuto si farà

riferimento alla normativa vigente.

1.

 

TARIFFE EROGAZIONE SERVIZI

 

Consorzio Intercomunale Acquedotto Casalgrasso Polonghera Faule - Faule (Cuneo)

 

Nuove tariffe idriche approvate con deliberazione di

Consiglio di Amministrazione n. 3 in data 29/03/2005.

 

Nuove tariffe idriche approvate con deliberazione di

Consiglio di Amministrazione n. 3 in data 29/03/2005.

La decorrenza delle nuove tariffe idriche è 1/01/2005.

allegato

 

 

ALTRI ANNUNCI

 

Agenzia Territoriale per la Casa - Novara

 

1a Commissione provinciale per l'assegnazione degli

alloggi di edilizia residenziale pubblica ( L.R. 46/95 e

s.m.i.) Novara - Graduatoria provvisoria relativa ad alloggi

ERP di risulta in Cameri

 

La l' Commissione Provinciale Assegnazione Alloggi

Edilizia Residenziale Pubblica istituita presso l'A.T.C. di

Novara in Via Boschi n. 2, ha formato la graduatoria

provvisoria relativa ad alloggi ERP di risulta in Cameri.

La graduatoria, con il punteggio dettagliato, è in visione

presso gli Uffici Comunali e presso l'A.T.C di

Novara; avverso la medesima è ammesso ricorso entro

30 gg dalla sua pubblicazione all'Albo Pretorio del Comune

di Cameri.

Novara, 21 giugno 2005.

Il Presidente della Commissione

Vincenzo Serianni

 

Comune di Alpette (Torino)

 

L.R. n. 52/2000 - Adozione piano definitivo di classificazione acustica

 

Il Segretario Comunale

rende noto

che con deliberazione di C.C. n. 14 deI 27/4/2004,

pubblicata in data 8/6/2004 è stato approvato il piano di

classificazione acustica definitivo del territorio comunale

di Alpette ai sensi della L.R. n. 52/2000.

 

Il Segretario comunale

Renzo Lacchi

 

Comune di Balangero (Torino)

 

Avviso ai creditori. Lavori di sistemazione piazzale cimitero

 

Il Sindaco

In esecuzione del disposto dell'art. 189 del D.P.R. 554/99

invita

Tutti coloro che, per occupazioni permanenti o temporanee

di stabili e danni relativi, fossero ancora creditori

verso l'impresa ASFALT CCP S.p.A. - Strada Settimo

n. 6 - Torino esecutrice dei lavori di sistemazione

piazzale cimitero, assunti con contratto in data

22.02.2005 - rep. 3/2005, a presentare a Questo Comune

le domande e i titoli del loro credito entro 15 giorni

dalla data del presente avviso.

Balangero, 7 luglio 2005

Il Sindaco

Bruno Fornendo

 

Comune di Balangero (Torino)

 

Avviso ai creditori. Lavori di manutenzione loculi presso il vecchio Cimitero Comunale

 

Il Sindaco

In esecuzione del disposto dell'art. 189 del D.P.R. 554/99

invita

Tutti coloro che, per occupazioni permanenti o temporanee

di stabili e danni relativi, fossero ancora creditori

verso l'impresa Multiedil s.r.l. - Via Pianezza n.

66/d - Torino esecutrice dei lavori di manutenzione loculi

presso il vecchio Cimitero Comunale, assunti con

contratto in data 22.10.2003 - rep. 52/2003, a presentare

a Questo Comune le domande e i titoli del loro credito

entro 15 giorni dalla data del presente avviso.

Balangero, 7 luglio 2005

Il Sindaco

G. Bruno Fornengo

 

Comune di Balangero (Torino)

 

Avviso ai creditori. Lavori di costruzione nuova scuola materna

 

Il Sindaco

In esecuzione del disposto dell'art. 189 del D.P.R. 554/99

invita

Tutti coloro che, per occupazioni permanenti o temporanee

di stabili e danni relativi, fossero ancora creditori

verso l'impresa Musolino Geom. Albino - Via Vitt.

Emanuele n. 36 - Benestare (RC) esecutrice dei lavori

di costruzione nuova scuola materna, assunti con contratto

in data 30.01.2004 - rep. 1/2004, a presentare a Questo

Comune le domande e i titoli del loro credito entro

15 giorni dalla data del presente avviso.

Balangero, 7 luglio 2005

Il Sindaco

G. Bruno Fornengo

 

Comune di Barge (Cuneo)

 

Deliberazione di Consiglio Comunale n. 28 del 23.06.2005 "Piano di Recupero in variante proposto dal

Sig. Maurino Franco in Viale Mazzini nn. 51 - 53. Controdeduzione alle osservazioni e approvazione"

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. di dare atto che risulta pervenuta n. 1 osservazione,

meglio specificata in premessa;

2. di controdedurre alla suddetta osservazione respingendola,

non avendo alcuna valenza dal punto di vista

urbanistico, rendendo atto che il proponente sig. Maurino

Franco, con la nota richiamata in premessa, ha descritto

le cautele e le modalità di esecuzione che verranno

adottate in particolare durante gli interventi di scavo, i

quali sono motivi di legittima preoccupazione della proprietaria

degli immobili confinanti sig.ra Bongiovanni

Giovanna;

3. di approvare gli elaborati costituenti la variante al

progetto di Piano di Recupero degli immobili localizzati

in Viale Mazzini nn. 51 - 53, individuati catastalmente

al Foglio 62 mapp. 345 del N.C.E.U., che sostituisce

quasi completamente il precedente approvato con deliberazione

consiliare n. 32/2000 sia per quanto riguarda la

metodologia progettuale adottata sia per quanto riguarda

i contenuti della convenzione, proposto dal Sig. Maurino

Franco, a firma dell'Ing. Angelo Ventura di Pinerolo, di

seguito elencati: - Tav. 0 - Studio globale dei fronti edificati

(prot. 462 del 13.01.2005) - Tav. 1A - Piante -

Stato di fatto (prot. 462 del 13.01.2005) - Tav. 1B -

Piante - Progetto di Variante (prot. 4098 del 14/03/2005)

- Tav. 2A - Prospetti e Sezioni Stato di Fatto (prot. 462

del 13.01.2005); - Tav. 2B - Prospetti e Sezioni - Progetto

di Variante (prot. n. 4098 del 14/03/2005) - Tav.

3 - Calcoli planovolumetrici, Planimetrie ed Estratti

(prot. 462 del 13.01.2005) - Tav. 4 - Particolari Costruttivi

(prot. 462 del 13.01.2005) - Tav. 5 - Relazione Tecnico-

Illustrativa (prot. 4098 del 14.03.2005) - Tav. 8 -

Computo Metrico Estimativo (prot. 462 del 13.01.2005)

- Tav. 9 - Bozza di Convenzione (prot. 4098 del

14.03.2005) - Tav. n. 6 (Relazione geotecnica) e Tav.

n. 7 (Documentazione fotografica): sono invariate rispetto

al Piano di Recupero originario;

4. di pubblicare per estratto la presente deliberazione

sul Bollettino Ufficiale Regionale della Regione Piemonte;

5. di procedere alla sottoscrizione della convenzione,

il cui testo è allegato alla presente deliberazione per farne

parte integrante e sostanziale, e di rendere atto che

interverrà alla stipulazione - in rappresentanza del Comune

di Barge - l'Arch. Francesco Favitta, Responsabile

dei Servizi Tecnico Manutentivo e Lavori Pubblici, autorizzando

questi ad apportare le eventuali modificazioni

ed integrazioni formali che si rendessero necessarie od

opportune in fase di stipulazione dell'atto convenzionale.

(omissis)

 

Comune di Beinasco (Torino)

 

Adozione modificazioni al p.r.g.c. vigente: trasformazione

della destinazione di alcune aree a Beinasco e Borgaretto

(L.R. n. 56/77 art. 17 comma 7° zone PT-CD-AL,

SP201 e SR204).

 

Il Dirigente

premesso che con deliberazione consiliare n. 40 del

giorno 24 maggio 2005 sono state adottate modificazioni

costituenti variante al piano regolatore generale comunale

vigente ai sensi dell'art. 7 comma 7° della legge regionale

n. 56/77 e s.m. ed i.;

richiamate le norme di legge vigenti in materia, ed in

particolare la legge regionale n. 56 del 5 dicembre

1977 e s. m. ed i.;

rende noto

che, presso gli uffici comunali e per la durata di 30

(trenta) giorni naturali consecutivi dal giorno 7 luglio

2005 al giorno 5 agosto 2005, sono depositati gli atti

relativi all'adozione del progetto di trasformazione della

destinazione urbanistica di alcune aree in Beinasco e

Borgaretto composti dalla relazione tecnica (allegato A),

dalle norme tecniche d'attuazione (allegato B) e dagli

elaborati grafici (allegati C - E - F - G -H) - unitamente

alla deliberazione di adozione di consiglio comunale

n. 40 del 24 maggio 2005, affinchè chiunque possa

prenderne visione nel seguente orario:

- dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore

12.00, presso l'ufficio Segreteria Generale - Via delle

Fornaci 4 (piano terra)

- sabato, domenica e giorni festivi, dalle ore 10,00

alle ore 12,00 presso l'ufficio Informazioni - Via delle

Fornaci 4 (piano terra).

Dal quindicesimo al trentesimo giorno di pubblicazione

e precisamente dal 21 luglio 2005 al 5 agosto 2005

chiunque può presentare osservazioni e proposte nel pubblico

interesse.

Le osservazioni dovranno pervenire al protocollo del

comune in triplice copia di cui una in bollo.

Dal giorno 7 luglio 2005 al giorno 5 agosto 2005

detta variante è pubblicata per estratto all'Albo Pretorio

del Comune.

Beinasco, 27 giugno 2005

Il Dirigente

Francesco Gerbino

 

Comune di Borgaro Torinese (Torino)

 

Deliberazione Consiglio Comunale n° 81 del 10.12.2004,

esecutiva ai sensi di legge, ad oggetto: " P.E.E.P. nell'ambito

D.U.1 - Is. 30 - 31 - S.U.E. 32 - Aree R10 - V5 - P8 - P9

- P10 - P11 di P.R.G.C. approvato con deliberazione di

consiglio comunale n°61 del 09.10.2000 - Via Brandizzo -

variante ai sensi dell'art.40 della l.r. 56/77 e s.m.i. - Approvazione"

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

Dare atto che la variante al P.E.E.P. in argomento

nell'ambito del D.U.1 - Is.30 -31 - S.U.E. 32 - Aree

R10 - V5 - P8 - P9 - P10 - P11 del P.R.G.C., è stato

depositato presso l'Ufficio Segreteria e pubblicato per

estratto all'Albo Pretorio, per un periodo di 30 giorni

consecutivi dal 26.08.2004 al 25.09.2004, ai sensi

dell'art. 41 della L.R. n. 56/77 e s.m.i;

Dare atto altresì che nei successivi 30 giorni, e precisamente

dal 26.09.2004 al 25.10.2004, non sono pervenute

osservazioni e/o proposte, per cui non è stata apportata

alcuna modifica agli atti adottati ad eccezione di

alcune correzioni di errori materiali rilevati nella relazione

illustrativa ed evidenziati in grassetto corsivo.

Approvare ai sensi della L.18.04.1962 n°167 e della

L.R. 5.12.1977 n° 56 e successive modifiche e integrazioni

e specificatamente agli articoli 38,39,40,41, il progetto

definitivo della variante al Piano per l'Edilizia

Economica e Popolare (P.E.E.P.) nell'ambito del D.U.1 -

Is.30 -31 - S.U.E. 32 - Aree R10 - V5 - P8 - P9 - P10

- P11 del P.R.G.C., redatto dal 3° Settore Territorio e

Ambiente nella persona del suo Responsabile, Arch. Antonella

Barretta e costituito dai seguenti elaborati:

- Relazione Illustrativa;

- Tav. n. 1 - Tabella comparativa tra le previsioni di

PRGC e previsioni del P.E.E.P. Lotto A e Lotto B;

- Tav. n. 2 - Perimetrazione dell'ambito oggetto d'intervento

- Metrature area fondiaria - Territoriale - Azzonamento

edificio lotto B;

Prendere atto che la variante in argomento:

- modifica la consistenza della superficie fondiaria del

lotto B da mq.792,37 in mq. 864,03 rimanendo invariata

estensione territoriale complessiva del piano particolareggiato,

di circa mq. 8691,55 e la sua volumetria di

mc.5214,93;

- non comporta modifica la dotazione delle aree a

servizio del piano particolareggiato trattandosi unicamente

una riduzione della viabilità pedonale che non risulta

un parametro prescrittivo e non costituisce standards ai

sensi dell'art. 21 della L.R. 56/77 e s.m.i..

Precisare che il P.P.A. del P.E.E.P. in argomento prevede

due fasi di attuazione per il Piano di Zona succitato

e che a seguito alla realizzazione del lotto A) si sono

avviate le procedure per l'attuazione del lotto B) la cui

area territoriale risulta già acquisita al patrimonio comunale

con decreto d'esproprio n° 5/04 del 17.08.2004;

Dare atto (Omissis)

Demandare alla competenza del Responsabile del 3°

settore Territorio e Ambiente predisposizione di tutti gli

atti necessari per dare attuazione al presente provvedimento

quale la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regionale

Piemonte del presente provvedimento ai fini della

sua efficacia.

 

Comune di Borgosesia (Vercelli)

 

Avviso emissione bando speciale di concorso per l'assegnazione

di alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata.

Comune di Borgosesia - Provincia di Vercelli.

 

Si rende noto che, ai sensi della L.R. n. 46/95 e

successive modificazioni, è stato pubblicato in data 15

giugno 2005 il bando speciale per l'assegnazione di alloggi

di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata.

La partecipazione è esclusivamente consentita ai residenti

nel Comune di Borgosesia o iscritti all'A.I.R.E.

(anagrafe degli italiani residenti all'estero) di Borgosesia,

che rientrano in almeno una delle seguenti categorie:

1) Richiedenti che abbiano superato il (65°) sessantacinquesimo

anno di età, vivano soli o in coppia da almeno

due anni, quali coniugi o conviventi more uxorio,

non esercitanti (il singolo o la copia) alcuna attività lavorativa,

eventualmente con minori a carico.

2) Richiedenti nel cui nucleo familiare, costituito da

persone conviventi da almeno due anni, siano presenti

disabili con invalidità pari o superiore al 67%, ovvero

invalidi di guerra, invalidi civili di guerra, invalidi per

servizio collocati in una delle categorie I, II, III, IV e V

di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre

1981 n. 834, oppure malati di Aids conclamato,

anche in assenza di quantificazione della percentuale di

invalidità, minori, anziani o disabili i quali, secondo la

certificazione rilasciata dall'Azienda Sanitaria Locale, risultino

svolgere con persistente difficoltà i compiti e le

funzioni proprie dell'età.

Le domande di partecipazione, compilate su moduli

appositamente predisposti ed in distribuzione presso l'Ufficio

Relazioni con il Pubblico del Comune di Borgosesia,

dovranno essere presentate entro il termine tassativo

del 29 luglio 2005.

Il Sindaco

Angelo Pianca

 

Comune di Brandizzo (Torino)

 

Avviso di bando di concorso per l'assegnazione di una

licenza per autonoleggio con conducente.

 

E' bandito un bando di concorso per l'assegnazione

di una licenza per autonoleggio con conducente. Scadenza

presentazione domande: 15 settembre 2005.

Copia integrale del bando è pubblicata sul sito web

www.comune.brandizzo.to.it. Per informazioni: Ufficio

Commercio del Comune di Brandizzo (TO) - tel. 011

9170254 -

E-mail: vigilanza.commercio@comune.brandizzo.to.it.

 

Il Responsabile Settore

Vigilanza ed attivita' economiche

Alessandro Parigini

 

Comune di Cafasse (Torino)

 

Lavori di completamento palestra a servizio della scuola

media A. Brofferio. Avviso ai creditori

 

Ente: Comune di Cafasse, Piazza Vittorio Veneto 1

Lavori di: completamento palestra a servizio della

scuola media A. Brofferio"

Impresa: Ditta Felice Francesco, con sede in Rivarolo

C.se, via Bonaudi n. 18,

Importo Lavori Euro 163.628,29 oltre I.V.A.

Contratto: rep. 49/2004 del 11/11/2004

Progettista e D.L.: - Ing. Dario Noe', Corso Vinzaglio

n. 19 - Torino.

Durata lavori: dal 15/11/2004 al 19/05/2005

Il Responsabile del procedimento

ai sensi e per gli effetti dell'art. 189 D.P.R: 554/1999

sui lavori pubblici, e successive modificazioni e integrazioni.

avverte

che avendo l'appaltatore dei lavori in oggetto ultimato

i lavori in base al contratto d'appalto sopracitato,

chiunque vanti crediti verso di questi per occupazioni

permanenti o temporanee di immobili ovvero per danni

verificatisi in dipendenza dei lavori anzidetti, deve presentare

a questo Comune istanza corredata da relativi titoli

entro in termine perentorio di quindici giorni dalla

data di pubblicazione del presente avviso.

I creditori che intendono garantirsi per i titoli suddetti

anche sulla cauzione prestata dalla impresa, dovranno

chiederne tempestivamente il sequestro alla competente

autorità giudiziaria.

Cafasse, 29 giugno2005.

 

Il Responsabile del Procedimento

Walter Bellino

 

Comune di Calosso (Asti)

 

D.C.C. n. 13 del 25/05/2005 "Modifica al Regolamento Edilizio"

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) Per le motivazioni evidenziate in premessa, l'Art.

2 comma 2° del Regolamento Edilizio Comunale, approvato

con D.C.C. n. 25 in data 05/08/2002, relativo alla

composizione della Commissione Edilizia è modificato

come segue:

"2. La Commissione è composta da un numero di

nove componenti eletti dal Consiglio Comunale. Il Presidente

della Commissione viene eletto dai membri della

Commissione Edilizia, scegliendolo tra i membri stessi,

nella prima seduta dopo la nomina."

 

Comune di Cavallermaggiore (Cuneo)

 

Estratto deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 del

27 giugno 2005 ad oggetto "Approvazione modifica Regolamento

Edilizio vigente ai sensi dell'art. 3 comma 10 della

L.R. n. 19/1999"

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) Di approvare ai sensi dell'art. 3 - comma 10 -

della L.R. n. 19/99 le modifiche all'art. 2 del Regolamento

Edilizio Comunale vigente come disposto al punto

2 successivo.

2) Di stralciare l'art. 2 del Regolamento Edilizio vigente

sotto riportato:

"Art. 2 Formazione della Commissione Edilizia

1. La Commissione Edilizia è l'organo consultivo comunale

nel settore urbano e edilizio.

2. La commissione è composta dal Sindaco o

dall'Assessore suo delegato che la presiede, e da 10

componenti, eletti dal Consiglio Comunale.

3. I membri elettivi sono scelti dal Consiglio fra i

cittadini di maggiore età, ammessi all'esercizio dei diritti

politici, che abbiano competenza, provata dal possesso di

adeguato titolo di studio, e dimostrabile esperienza nelle

materie attinenti all'architettura, all'urbanistica, all'attività

edilizia, all'ambiente, allo studio ed alla gestione dei

suoli, alla sicurezza ed alla prevenzione incendi; un congruo

numero di membri elettivi dovrà essere in possesso

di diploma di laurea. In conformità al disposto dell'art.

14 della legge regionale 3.4.1989 n° 20, uno dei componenti

della Commissione Edilizia deve essere un esperto

scelto dal Consiglio Comunale per la sua specifica competenza

e provata esperienza in materia di valori ambientali

e di tutela degli stessi.

4. Non possono far parte della Commissione contemporaneamente

i fratelli, gli ascendenti, i discendenti, gli

affini di primo grado, l'adottante e l'adottato; parimenti

non possono far parte della Commissione i soggetti che

per legge, in rappresentanza di altre Amministrazioni,

Organi o Istituti, devono esprimere pareri obbligatori

sulle stesse pratiche sottoposte alla Commissione.

5. La Commissione resta in carica fino al rinnovo del

Consiglio comunale che l'ha eletta: pertanto, al momento

dell'insediamento del nuovo Consiglio Comunale, la

Commissione conserva le sue competenze e le sue facoltà

per non più di quarantacinque giorni ed entro tale periodo

deve essere ricostituita.

6. I componenti della Commissione possono rassegnare

le proprie dimissioni in qualsiasi momento dandone

comunicazione scritta al Presidente: in tal caso, restano

in carica fino a che il Consiglio Comunale non li abbia

sostituiti.

7. I componenti della Commissione decadono:

a. per incompatibilità, ove siano accertate situazioni

contemplate al precedente comma 4;

b. per assenza ingiustificata a tre sedute consecutive.

8. La decadenza è dichiarata dal Consiglio Comunale

9. I componenti decaduti o dimissionari devono essere

sostituiti entro quarantacinque giorni dalla data di esecutività

di deliberazione che dichiara la decadenza o da

quella del ricevimento della lettera di dimissioni."

e di sostituirlo con il seguente:

"Art. 2 Formazione della Commissione Edilizia

1. La Commissione Edilizia è l'organo consultivo comunale

nel settore urbanistico ed edilizio.

2. La commissione è composta da nr. 9 (nove) componenti

designati dal Consiglio Comunale. I componenti,

nella prima seduta, eleggono il Presidente ed il vice Presidente.

3. I membri sono scelti fra i cittadini di maggiore

età, ammessi all'esercizio dei diritti politici, che abbiano

competenza, provata dal possesso di adeguato titolo di

studio, e dimostrabile esperienza nelle materie attinenti

all'architettura, all'urbanistica, all'attività edilizia, all'ambiente,

allo studio ed alla gestione dei suoli, alla sicurezza

ed alla prevenzione incendi; un congruo numero di

membri elettivi dovrà essere in possesso di diploma di

laurea. In conformità al disposto dell'art. 14 della legge

regionale 3.4.1989 n° 20, uno dei componenti della

Commissione Edilizia deve essere un esperto scelto dal

Consiglio Comunale per la sua specifica competenza e

provata esperienza in materia di valori ambientali e di

tutela degli stessi.

4. Non possono far parte della Commissione contemporaneamente

i fratelli, gli ascendenti, i discendenti, gli

affini di primo grado, l'adottante e l'adottato; parimenti

non possono far parte della Commissione i soggetti che

per legge, in rappresentanza di altre Amministrazioni,

Organi o Istituti, devono esprimere pareri obbligatori

sulle stesse pratiche sottoposte alla Commissione; non

possono altresì fare parte della Commissione: Sindaco,

membri della Giunta e del Consiglio comunale.

5. La Commissione resta in carica fino al rinnovo del

Consiglio comunale che l'ha designata: pertanto, al momento

dell'insediamento del nuovo Consiglio Comunale,

la Commissione conserva le sue competenze e le sue facoltà

per non più di quarantacinque giorni ed entro tale

periodo deve essere ricostituita.

6. I componenti della Commissione possono rassegnare

le proprie dimissioni in qualsiasi momento dandone

comunicazione scritta al Sindaco: in tal caso, restano in

carica fino a che il Consiglio Comunale non li abbia sostituiti.

7. I componenti della Commissione decadono:

a) per incompatibilità, ove siano accertate situazioni

contemplate al precedente comma 4;

b) per assenza ingiustificata a tre sedute consecutive.

8. La decadenza è dichiarata dal Consiglio Comunale

9. I componenti della Commissione decaduti o dimissionari

devono essere sostituiti entro quarantacinque giorni

dalla data di dichiarazione di decadenza o da quella

del ricevimento della lettera di dimissioni."

3) Di dichiarare che il testo approvato è conforme al

Regolamento Edilizio tipo formato dalla Regione ed approvato

con D.C.R. 29 luglio 1999 n. 548-9691.

4) Di dare atto che la presente deliberazione, divenuta

esecutiva ai sensi di legge, assumerà efficacia con la

pubblicazione per estratto sul Bollettino Ufficiale della

Regione, ai sensi dell'art. 3, comma 3, della L.R. 8 luglio

1999, n. 19.

5) Di dare atto che la presente deliberazione, sarà

trasmessa, ai sensi dell'art. 3, comma 4, della L.R. 8 luglio

1999, n. 19, alla Giunta Regionale, Assessorato

all'Urbanistica.

6) Di incaricare il Responsabile del Servizio per gli

adempimenti di legge.

Il Responsabile del Servizio Urbanistica

Mauro Bonino

 

Comune di Ceresole Reale (Torino)

 

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 in data

20.06.2005 "Regolamento edilizio comunale. Approvazione".

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. di approvare il nuovo regolamento edilizio Comunale

che si allega alla presente per divenirne parte integrante

e sostanziale, composto da n. 70 articoli, n. 12

allegati, n. 1 appendice all'art. 31 e la certificazione

contenente gli estremi di approvazione;

2. di dichiarare che lo stesso regolamento è conforme

a quello tipo approvato dalla Regione Piemonte con deliberazione

del Consiglio Regionale n. 548-961 in data

29.07.1999, ai sensi dell'art. 3, 1 comma, della L.R.

08.07.1999, n° 19, così come previsto dal 3 comma del

citato art. 3, rimandando alle norme tecniche di attuazione

del vigente P.R.G.I. per le parti lasciate alla discrezionalità

del Comune e non in contrasto con il presente

regolamento;

3. di dare atto che il presente regolamento esplica la

sua efficacia con la pubblicazione per estratto della presente

deliberazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione

Piemonte.

Ceresole Reale, 28 giugno 2005

Il Segretario Comunale

Susanna Barbato

 

Comune di Cesana Torinese (Torino)

 

Avviso di approvazione definitiva della zonizzazione acustica comunale

 

Il Sindaco

Visto l'art. 7 della L.R. n. 52 del 20.10.2000;

Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 32

del 21.06.2005;

rende noto

che è avvenuta l'approvazione del provvedimento definitivo

della zonizzazione acustica del territorio comunale.

Cesana Torinese, 27 giugno 2005.

Il Sindaco

Roberto Serra

 

Comune di Costigliole d'Asti (Asti)

 

Estratto decreto di esproprio n° 5 del 23.06.2005. Piano

Particolareggiato del Piano delle Aree per Insediamenti

Produttivi in frazione Motta. Procedura espropriativa ai

sensi dell'art. 22 del D.P.R. n° 327/01.

 

Per ogni effetto di legge si rende noto che il Responsabile

del Settore Tecnico Comunale con decreto n° 5

del 23.06.2005 ha pronunciato a favore del Comune di

Costigliole d'Asti l'espropriazione degli immobili qui di

seguito descritti, necessari per la realizzazione delle opere

infrastrutturali del Piano Particolareggiato del Piano

delle Aree per Insediamenti Produttivi in frazione Motta,

di proprietà delle ditte a fianco di ciascuno segnate:

a) terreno distinto in Catasto: Comune di Costigliole

d'Asti, Foglio n° 27 particella n° 85 intestato a Boella

Lucia Teresa (omissis) confinante a nord con mappale

n° 858 e n° 860, ad ovest con mappale n° 84, a sud

con mappale n° 82, ad est con mappale n° 314, della

superficie di mq 1.280,00, con indennità pari a Euro

11.130,00;

b) terreno distinto in Catasto: Comune di Costigliole

d'Asti, Foglio n° 27 particella n° 858 intestato a Boella

Lucia Teresa (omissis) confinante a nord con mappale

n° 90, ad ovest con mappale n° 859, n° 87 e n° 860, a

sud con mappale n° 85, ad est con mappale n° 120 e n°

314, della superficie di mq 6.060,00, con indennità pari

a Euro 52.210,00;

c) terreno distinto in Catasto: Comune di Costigliole

d'Asti, Foglio n° 27 particella n° 90 intestato a Boella

Lucia Teresa (omissis) confinante a nord con mappale

n° 91, ad ovest con mappale n° 89, a sud con mappale

n° 859 e n° 858, ad est con mappale n° 120, della superficie

di mq 2.303,00, con indennità pari a Euro

19.975,50.

Coloro che hanno diritti, ragioni, pretese sulle predette

indennità possono proporre opposizione entro 30

(trenta) giorni successivi alla pubblicazione del presente

estratto. Decorso tale termine l'indennità resta fissata

nella somma suindicata.

Il Responsabile del Settore Tecnico Comunale

Rita Gonella

 

Comune di Dogliani (Cuneo)

 

Avviso di deposito - variante n. 9 - variante strutturale

al vigente P.R.G.C. ai sensi dell'art. 15 comma 15 della l.r.

5.12.1977 n. 56 e s.m.i.

 

In esecuzione della deliberazione di Consiglio Comunale

n. 14 del 27.06.2005, esecutiva ai sensi di legge,

con la quale è stato riadottato il progetto preliminare

della Variante n 9 - Variante Strutturale al vigente

P.R.G.C. ai sensi dell'art. 15 comma 15 della L.R.

5.12.1977 n. 56 e s.m.i.

si rende noto

Che la predetta deliberazione, a norma dell'art. 15,

comma 15 e seguenti della L.R. n. 56/77 e s.m.i.,

- E' pubblicata per estratto all'Albo Pretorio del Comune

per trenta (30) giorni consecutivi a decorrere dal

07.07.2005 fino al 05.08.2005;

- E' depositata con i relativi atti tecnici in Comune

per trenta (30) giorni consecutivi a decorrere dalla data

di pubblicazione del presente avviso all'Albo Pretorio e

cioè dal 07.07.2005 fino al 05.08.2005 negli Uffici, durante

i quali chiunque potrà prenderne visione secondo

gli orari di seguito indicati:

- Presso l'Ufficio Tecnico nei giorni feriali dalle ore

11.00 alle ore 13.00;

-Presso la Polizia Municipale nei giorni festivi dalle

ore 9.00 alle ore 10.00.

si avvisa

Che nei trenta (30) giorni successivi alla pubblicazione

e deposito e precisamente dal 06.08.2005 e fino al

04.09.2005, chiunque potrà presentare all'Ufficio Segreteria

del Comune osservazioni e proposte nel pubblico interesse,

limitatamente alle parti modificate, anche munite

di supporti esplicativi (in triplice copia di cui una in

bollo).

Dogliani, 7 luglio 2005

Il Responsabile dell'area Tecnica

Aldo Botto

 

Comune di Dogliani (Cuneo)

 

Deliberazione C.C. n. 26 del 27.06.2005 ad oggetto:

"Commissione edilizia: provvedimenti in adeguamento

all'assetto normativo vigente e nomina dei componenti

elettivi"

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) di approvare ai sensi art. 3, comma l0, L.R.

19/99, le modifiche all'art. 2 del regolamento edilizio

comunale vigente come disposto al punto 2 successivo.

2) l'art. 2 del R.E. vigente è stralciato e sostituito dal

seguente:

"Art. 2. Formazione della Commissione Edilizia

1. La Commissione Edilizia è l'organo tecnico consultivo

comunale nel settore urbanistico ed edilizio.

2. La Commissione è composta dal Responsabile del

servizio tecnico che la presiede e da n. 3 componenti

eletti dal Consiglio comunale;

3. I membri sono scelti fra i cittadini di maggiore

età, ammessi all'esercizio dei diritti politici, che abbiano

competenza, provata dal possesso di adeguato titolo di

studio, e dimostrabile esperienza nelle materie attinenti

al1'architettura, all'urbanistica, all' attività edilizia,

all'ambiente, allo studio ed alla gestione dei suoli; un

congruo numero di membri elettivi dovrà essere in possesso

di diploma di laurea.

4. Non possono far parte della Commissione contemporaneamente

i fratelli, gli ascendenti, i discendenti, gli

affini di primo grado, l'adottante e l'adottato; parimenti

non possono far parte della Commissione i soggetti che

per legge, in rappresentanza dì altre Amministrazioni,

Organi o Istituti, devono esprimere pareri obbligatori

sulle stesse pratiche sottoposte alla Commissione; non

possono altresì fare parte della Commissione: Sindaco,

membri della Giunta e del Consiglio comunale.

5. La Commissione resta in carica fino al rinnovo

dell'Organo comunale che l'ha designata: pertanto, al

momento di un nuovo insediamento dell'Organo predetto,

la Commissione conserva le sue competenze e le sue

facoltà per non più di quarantacinque giorni ed entro

tale periodo deve essere ricostituita.

6. I componenti della Commissione possono rassegnare

le proprie dimissioni in qualsiasi momento, dandone

comunicazione scritta al Presidente: in tal caso, restano

in carica fino a che non siano stati sostituiti.

7. I componenti del1a Commissione decadono:

a) per incompatibilità, ove siano accertate situazioni

contemplate al precedente comma 4;

b) per assenza ingiustificata a tre sedute consecutive.

8. La decadenza è dichiarata dall'Organo comunale

che ha provveduto alla designazione.

9. I componenti della Commissione decaduti o dimissionari

devono essere sostituiti entro quarantacinque giorni

dalla data di dichiarazione di decadenza o da quella

del ricevimento della lettera di dimissioni."

3) Di dichiarare che il testo approvato è conforme al

Regolamento Edilizio tipo formato dalla Regione ed approvato

con D.C.R. 29.07.1999, n. 548-9691.

4) Di dare atto che la presente deliberazione, divenuta

esecutiva ai sensi di legge, assumerà efficacia con la

pubblicazione per estratto sul Bollettino Ufficiale della

Regione ai sensi dell'art. 3, comma 3, della L.R. 8 luglio

1999, n. 19.

5) Di dare atto che la presente deliberazione, sarà

trasmessa, ai sensi dell'art. 3, comma 4, della L.R. 8 luglio

1999, n. 19, alla Giunta Regionale, Assessorato

all'Urbanistica.

6) Di incaricare il responsabile del procedimento per

gli adempimenti di legge.

(omissis)

Dogliani, 7 luglio 2005

Il Segretario Comunale

Silvia Bolmida

 

Comune di Gattinara (Vercelli)

 

Piano di classificazione acustica

 

Il Dirigente

Rende noto

che con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 32

in data 17/05/2005, esecutiva ai sensi di legge, è stato

approvato il progetto definitivo della classificazione acustica

del territorio comunale, ai sensi della L.R. n.

52/2000 e della D.G.R. n. 85-3802 del 06/08/2001.

Gattinara, 7 luglio 2005

Il Dirigente del Settore 3°

Giuseppe Scaramozzino

 

Comune di Gozzano (Novara)

 

Adeguamento del P.R.G.C. vigente agli indirizzi ed ai

criteri della riforma del commercio

 

Si rende noto che con deliberazione del C.C. n. 9

del 30/3/2005 è stata approvata in via definitiva ai sensi

dell'art. 17 della L.R. n. 56/1977 e smi la variante di

adeguamento del P.R.G.C. agli indirizzi ed ai criteri della

riforma del commercio. La deliberazione completa dei

suoi atti tecnici ai sensi dell'art. 17 - VII comma - è

pubblicata all'Albo Pretorio, sul sito Internet comunale

ed è depositata presso l'ufficio segreteria. La deliberazione

è già stata inviata alla Provincia di Novara ed alla

Regione Piemonte.

Il Segretario Direttore

Nicola Di Piero

Il Responsabile Settore Tecnico

Fausto Guidetti

 

Comune di Grugliasco (Torino)

 

Bando comunale per il rilascio di autorizzazione alla

vendita (in regime di concessione decennale di posteggio)

sul mercato dell'area centrale (Via Lanza, Via Tron, Viale

Echirolles) nei giorni di martedi' e di sabato.

 

A seguito di deliberazione C.C. n. 25 del 25/03/02

ad oggetto "Commercio Aree Pubbliche. Approvazione

Studio per programmazione interventi comunali" si è

previsto l'ampliamento dei mercati, a cadenza settimanale,

sottoelencati con l'istituzione dei seguenti posteggi

(A = Alimentare; P = Ittico; E = Non Alimentare; PA =

Produttori Agricoli):

Mercato del sabato (Viale Echirolles/via L. Tron)

n. Posteggio Superficie Settore merceol.

47 6,80 X 5,50 E

169 6,50 X 5,30 A

170 6,50 X 5,30 A

171 6,50 X 5,30 A

172 6,30 X 5,50 PA

173 6,30 X 5,50 PA

174 6,30 X 5,50 PA

166 6,50 X 5,30 E

167 6,50 X 5,30 E

168 6,50 X 5,30 E

175 6,30 X 5,50 E

176 6,30 X 5,50 E

Mercato del martedì (Viale Echirolles/Via L. Tron)

n. Posteggio Superficie Settore merceol.

42 6,00 X 4,20 PA

43 6,00 X 4,20 PA

44 6,00 X 4,50 PA

45 6,00 X 4,50 A

46 6,00 X 4,50 A

47 6,00 X 4,50 A

48 6,00 X 4,50 A

49 6,00 X 4,50 A

50 6,00 X 4,50 A

51 6,52 X 4,50 A

52 6,52 X 4,50 A

v53 6,52 X 4,50 A

54 6,52 X 4,50 A

55 6,52 X 4,50 A

56 7,00 X 4,50 A

57 5,00 X 4,00 P

58 7,00 X 5,30 E

59 7,00 X 5,30 E

60 7,00 X 5,30 E

61 7,00 X 5,30 E

62 7,00 X 5,30 E

63 7,00 X 5,30 E

64 7,00 X 5,30 E

65 7,00 X 5,30 E

66 7,00 X 5,30 E

67 7,00 X 5,30 E

68 7,00 X 5,30 E

69 7,00 X 5,30 E

70 6,50 X 5,50 E

71 6,50 X 5,50 E

72 6,50 X 5,50 E

73 6,50 X 5,50 E

74 6,50 X 5,50 E

75 6,50 X 5,50 E

76 6,50 X 5,50 E

77 6,50 X 5,50 E

78 6,50 X 5,50 E

79 6,50 X 5,50 E

80 6,30 X 5,50 E

I posteggi vengono assegnati in regime di concessione

decennale ai sensi dell'art. 11 del vigente Regolamento

comunale sulla vendita nelle aree pubbliche (approvata

con deliberazione C.C. n. 83 del 15/07/03 e

s.m.i.) e della vigente normativa regionale;

- La domanda in bollo dovrà essere redatta utilizzando

- preferibilmente - i moduli A per gli operatori abilitati

alla vendita su area pubblica / B per i produttori

agricoli, deve essere inoltrata, con lettera raccomandata

con avviso di ricevimento, al seguente indirizzo: Comune

di Grugliasco Sezione Attività Economiche P.zza

Matteotti 50 10095 Grugliasco e dovrà essere spedita

entro il termine di quarantacinque giorni, decorrente dalla

pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione

Piemonte. Qualora il quarantacinquesimo giorno coincida

con una domenica o giorno festivo la scadenza è posticipata

al primo giorno feriale successivo. Fa fede il timbro

di accettazione dell'ufficio postale.

- Nell'ambito della presente procedura concorsuale

non può essere richiesto più di un posteggio per mercato

dallo stesso soggetto.

- Le domande spedite al Comune fuori del termine

indicato nel bando sono ritenute inammissibili e non

danno luogo ad alcuna priorità per il futuro.

- Le domande non sottoscritte dal richiedente sono

considerate nulle.

- Le istanze incomplete possono essere perfezionate

entro i 30 (trenta) giorni successivi al ricevimento della

richiesta di integrazione. In assenza di perfezionamento

entro il termine indicato, le domande sono considerate

inammissibili.

- La graduatoria verrà formulata tenendo conto,

nell'ordine, dei seguenti criteri:

1. richiesta da parte dei frequentatori del mercato che

hanno perso la priorità nell'assegnazione giornaliera, a

seguito di copertura dei posti da parte della Regione

Piemonte in attuazione della Legge n. 112/91 e relative

norme di esecuzione; tale criterio trova applicazione sino

ad esaurimento dei soggetti stessi;

2. maggior numero di presenze effettive in spunta

maturate dal richiedente nell'ambito dello stesso mercato,

o dell'eventuale altra tipologia di manifestazione su area

pubblica cui la richiesta di autorizzazione attiene, in riferimento

al medesimo giorno di utilizzo oggetto della

richiesta; le stesse presenze sono azzerate dopo che il richiedente

abbia ottenuto, utilizzandole come presupposto

per il rilascio prioritario, l'autorizzazione con il posto

fisso nell'ambito dello stesso mercato o altra tipologia di

commercio su area pubblica e per lo stesso giorno di

utilizzo;

3. maggiore anzianità nell'attività di commercio su

area pubblica del soggetto richiedente, così come risultante

dall'iscrizione al registro delle imprese;

4. a parità delle condizioni di cui ai punti 1., 2. e 3.

la priorità è data ai soggetti già titolari di autorizzazioni

a posto fisso che abbiano il minor numero di posteggi

settimanali, ed in subordine,

5. ai soggetti che non abbiano nello stesso giorno altri

posteggi in concessione nonché, da ultimo,

6. ai soggetti già titolari di sola autorizzazione senza

posti fissi;

7. nel caso in cui non siano presentate domande da

parte di soggetti già titolari di autorizzazione per il commercio

su area pubblica o nel caso in cui le domande

degli stessi non vadano ad esaurire il numero dei posti

disponibili all'assegnazione vengono presi in considerazione

i soggetti che, non ancora titolari di autorizzazione

per il commercio su area pubblica, intendono iniziare

l'attività. La priorità è data, per il settore alimentare, a

colui che ha acquisito il requisito professionale in data

più risalente e, in subordine, nonché per il settore non

alimentare, a chi sia in stato di disoccupazione.

- Ai fini dell'accertamento dei requisiti di priorità, gli

interessati ne dichiarano la sussistenza nel contesto della

domanda.

La mancata indicazione del possesso dei requisiti di

priorità comporta l'impossibilità di far valere i titoli

stessi.

Le disposizioni procedimentali del presente bando si

applicano, in quanto compatibili, ai produttori agricoli,

nel rispetto dei seguenti criteri:

- Aziende iscritte nell'elenco o nell'albo degli operatori

dell'agricoltura biologica ai sensi del regolamento

CE 2092/91 e s.m.i.. A parità di condizioni fra i soggetti

di cui al presente punto, hanno la priorità le aziende

aventi sede nel Comune di Grugliasco o, in difetto, nei

Comuni limitrofi o in altri Comuni della Provincia di

Torino o, in subordine, di altre Province della Regione

Piemonte;

- Aziende che beneficiano o hanno beneficiato, per il

periodo minimo previsto dalla normativa, dei contributi

CE per le tecniche di agricoltura a basso impatto ambientale

di cui al Regolamento CE 2078/1992 misure

A1-A3 e al Piano di Sviluppo Rurale del Piemonte

2000-2006, misure F1-F2. A questo proposito gli interessati

devono dichiarare, mediante apposita autocertificazione,

a quale Ente è stata inoltrata la domanda di contributo.

A parità di condizioni fra i soggetti di cui al

presente punto, hanno la priorità le aziende aventi sede

nel Comune di Grugliasco o, in difetto, nei Comuni limitrofi

o in altri Comuni della Provincia di Torino o, in

subordine, di altre Province della Regione Piemonte;

- Aziende agricole iscritte alla CCIAA competente

per territorio, aventi sede nel Comune di Grugliasco o,

in difetto, nei Comuni limitrofi o in altri Comuni della

Provincia di Torino o, in subordine, di altre Province

della Regione Piemonte;

- La minore età del soggetto titolare dell'impresa

agricola, che sia iscritta alla CCIAA competente per territorio.

Nel caso di società, il requisito della minore età

è riconosciuto all'impresa nella quale la maggioranza numerica

dei soci sia di età inferiore ai quarant'anni. La

priorità non può essere fatta valere dalle società di capitali.

La mancata indicazione del possesso dei requisiti di

priorità comporta l'impossibilità di far valere i titoli

stessi

Ai fini dell'applicazione delle priorità relative ai produttori

agricoli, si precisa che si considera sede aziendale

quella del fondo di provenienza dei prodotti posti in

vendita.

Il provvedimento relativo alla graduatoria è pubblicato

all'Albo Pretorio.

Ai sensi della L. 241/90 e s.m.i e del vigente Regolamento

disciplinante i procedimenti amministrativi ( Delibera

C.C. n. 87 del 13/11/97 e successiva integrazione

C.C. n. 102 del 16/12/97)

si informa

1. Che responsabile del presente procedimento è il

Direttore dell'Area Sviluppo e Valorizzazione delle Attività

Economiche - Dott.ssa Paola Valla

2. Che i moduli "A" e "B" per la presentazione delle

domande possono essere ritirati:

- presso lo Sportello alla Città, piazza 66 Martiri 2,

orario 8,30/18,30 dal lunedì al venerdì,

- presso la Sezione Attività Economiche del Comune,

nei seguenti orari di ricevimento: dal martedì al giovedì

ore 8.30-12.30:

3. Che previo appuntamento telefonico ai numeri:

011/40.13.951/952/953, oppure negli orari di ricevimento

sopra indicati della Sezione Attività Economiche, è possibile

prendere visione delle planimetrie contenenti disposizioni

ed identificazioni dei posteggi. Copia della

planimetria è altresì allegata al bando in pubblicazione

all'Albo Pretorio.

4. Sul sito Internet www.comune.grugliasco.to.it sono

reperibili il bando e i moduli A /B per la presentazione

della domanda

Il Direttore dell'Area

Paola Valla

 

Comune di Limone Piemonte (Cuneo)

 

Deliberazione del Consiglio comunale n. 77 del 16/12/2003;

Modifica art. 32 comma 3 lettera B) del Regolamento Edilizio"

Il Consiglio Comunale

 

(omissis)

delibera

1). di modificare l'art. 32 del R E. vigente, comma

3, lettera B - "Struttura e sporgenze del tetto" - aggiungendo

al fondo del.test. della stessa lettera B)i seguenti

capoversi: "la realizzazione di abbaini è ammessa, purchè

si prevedano. disegno e materiali tradizionali, nelle

dimensioni e nel numero strettamente necessari per assicurare

il rispetto della normativa igienico-sanitaria dei

locali d'abitazione e/o per esigenze funzionali.

Dovranno essere collocati evitando di interrompere le

linee di colmo, displuvio e conpluvio, ricercando allineamenti

con gli assi delle aperture sottostanti o comunque

secondo un posizionamento coerente e giustificato rispetto

alla composizione generale della facciata.

E' ammesso, per migliorare le condizioni abitative

dei locali sottotetto, realizzare abbaini con porta-finestra

che interrompe la linea di gronda e perciò la falda in

corrispondenza dell'apertura stessa, dotandoli di balcone a

filo facciata o a sporgere, anche in questo caso dovranno

essere utilizzati disegno e materiali tradizionali secondo

le prescrizioni di cui al presente articolo; tale possibilità

è tuttavia riservata solo per fronti che si affacciano

su spazi privati o su facciate secondarie rispetto a quella

principale".

2. di dichiarare che tale modifica è conforme al Regolamento

Edilizio tipo formato dalla Regione ed approvato

con D.C.R. 29.7.99 nr. 548-9691;

3. di dare atto che la presente deliberazione, divenuta

esecutiva ai sensi di legge, assumerà efficacia con la

pubblicazione sul B.U.R. ai sensi dell'art. 3, comma 3,

della L.R. 19/99;

4. di dare atto che la presente delibera, contenente il

testo modificato, sarà trasmessa alla Giunta Regionale,

Assessorato all'Urbanistica;

5. di incarica il responsabile del procedimento per

l'espletamento delle procedure di legge.

 

Comune di Lombardore (Torino)

 

Avviso di approvazione variante parziale n. 2 del vigente P.R.G.C.

 

Il Sindaco

Ai sensi e per gli effetti della L.R. 5.12.1977 n. 56

modificata e integrata con la L.R. 29.07.1977 n. 41;

Visti in particolare gli artt. 17, 40, 77 della succitata

L.R. 56/77 così come modificata dalla L.R. 41/97;

Vista la deliberazione del C.C. n. 2 del 23/02/2005

esecutiva ai sensi di legge, con la quale si è provveduto

all'adozione della variante parziale n. 2 al vigente

P.R.G.C., ai sensi della L.R. 29.07.1997 n. 41;

In esecuzione della predetta deliberazione consigliare:

rende noto

Che con deliberazione del C.C. n. 22 del 8/06/2005

è stata approvata la variante parziale n. 2 del vigente

P.R.G.C..

Lombardore, 28 giugno 2005

Il Sindaco

Diego Maria Bili

 

Comune di Moncalieri (Torino) - Settore urbanistica.

 

Decreto n. 344 del 23.06.2005. Procedimento espropriativo

delle aree occorse alla realizzazione della rampa di

accesso al parcheggio multipiano in via Torino. Decreto di

Espropriazione.

 

Il Dirigente del settore

(omissis)

decreta

Articolo 1

In favore del Comune di Moncalieri, ai sensi dell'art.

13 della Legge 22 ottobre 1971 n. 865 e s.m.i., è pronunciata

l'espropriazione del terreno di superficie complessiva

di mq. 325, distinto al Catasto Terreni del Comune

di Moncalieri al Foglio n. 26 mappale n. 49,

intestato alla Soc. Prima Parking s.r.l. nella persona

dell'Amministratore Unico Caggiula Bruno, (omissis) ed

occorse per la realizzazione di una rampa di accesso al

parcheggio multipiano.

L'Amministrazione comunale di Moncalieri è pertanto

autorizzata a procedere all'occupazione permanente e definitiva

degli immobili di cui sopra.

Articolo 2

Il presente Decreto sarà notificato all'interessato nelle

forme previste per la notificazione degli atti processuali

civili e sarà pubblicato all'Albo Pretorio di questo Comune

per giorni quindici consecutivi nonché per estratto

sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Articolo 3

Il presente Decreto sarà trasmesso in termini d'urgenza

alla Conservatoria dei Registri Immobiliari della Provincia

di Torino per dare corso alla trascrizione nei Registri

Immobiliari ed alla voltura presso l'Ufficio del Catasto

Terreni di Torino entro quindici giorni dalla data

di emissione del medesimo.

Sarà registrato entro venti giorni dalla data di emissione

del medesimo dietro versamento dell'imposta fissa

di registro ai sensi dell'art. 1 della tariffa - parte I -

allegata al D.P.R. 26.04.1986 n. 131 e s.m.i..

Articolo 4

Avverso il contenuto del presente Decreto, gli interessati

potranno presentare ricorso, in via giurisdizionale,

entro 60 giorni dalla data di notificazione del medesimo

dinanzi al T.A.R. Piemonte ovvero ricorso straordinario

al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla notificazione

dello stesso.

Articolo 5

Il responsabile del procedimento espropriativo ai sensi

e per gli effetti degli articoli 7 e 8 della Legge

07.08.1990 n. 241 è l'arch. Nicola Palla, Responsabile

del Servizio Urbanistica.

Esente da bollo a norma dell'art.22 della tabella allegato

B del D.P.R. 26.10.1972 n. 642 e s.m.i..

 

Il Dirigente del Settore Urbanistica

Giuseppe Pomero

 

Comune di Monleale (Alessandria)

 

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 11.05.2005 -

 "Approvazione del Regolamento Edilizio ai sensi dell'art. 3, c. 3 della L.R. 08.07.1999 n. 19"

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. Di approvare, ai sensi dell'art. 2, comma 3, della

L.R. 8 luglio 1999 n. 19, il Regolamento edilizio Comunale

allegato e parte integrante e sostanziale del presente

atto;

2. di dare atto che il Regolamento è composto da:

- n. 70 articoli;

- n. 10 modelli allegati;

3. di dichiarare il presente Regolamento Edilizio è

conforme al Regolamento Edilizio Tipo formato dalla

Regione ed approvato con D.C.R. n. 548-9691 del

29.07.1999;

4. di dare atto che la presente deliberazione, divenuta

esecutiva ai sensi di legge, assumerà efficacia con la

pubblicazione per estratto sul Bollettino Ufficiale Regionale,

ai sensi dell'art. 3, comma 3 della L.R. 19/1999;

5. di dare atto che il Regolamento Edilizio, unitamente

alla presente deliberazione, sarà trasmesso, ai sensi

dell'art. 3, c. 4 della L.R. 8.07.1999 n. 19, alla Giunta

Regionale, Assessorato all'Urbanistica.

 

Comune di Montaldo di Mondovì (Cuneo)

 

Estratto deliberazione Consiglio Comunale n. 34 in data

22.06.2005 ad oggetto: " Composizione e funzionamento

della Commissione Edilizia Comunale. Modifiche al vigente

Regolamento Edilizio ".

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

Di approvare, ai sensi dell'art. 3, comma 10, della

L.R. 08.07.1999 n. 19 ed in relazione al Regolamento

Edilizio Comunale adottato, ai sensi dell'art. 3, comma

3, della L.R. 08.07.1999 n. 19, con deliberazione del

Consiglio Comunale n. 12 in data 18.03.2003 e successivamente

modificato, ai sensi dell'art. 3, comma 10,

della L.R. 08.07.1999 n. 19, con le deliberazioni consiliari

n. 12 in data 29.03.2004 e n. 38 in data

27.07.2004, le seguenti modifiche:

Art. 2

Formazione della Commissione Edilizia

(Riformulazione commi 2 e 4)

" 2. La Commissione è composta da 8 (otto) componenti,

eletti dal Consiglio Comunale; i componenti eleggono

Presidente e vice Presidente ".

" 4. Non possono far parte della Commissione contemporaneamente

i fratelli, gli ascendenti, i discendenti,

gli affini di primo grado, l'adottante e l'adottato; parimenti

non possono far parte della Commissione i soggetti

che per legge, in rappresentanza di altre Amministrazioni,

Organi o Istituti, devono esprimere pareri obbligatori

sulle stesse pratiche sottoposte alla Commissione;

non possono altresì fare parte della Commissione il

Sindaco ed i membri della Giunta e del Consiglio comunale

".

Art. 4

Funzionamento della Commissione Edilizia

( Sostituzione commi 2 e 3)

" 2. Ai lavori della Commissione assiste, senza diritto

di voto, in qualità di segretario e quale istruttore degli

atti sottoposti all'esame della Commissione stessa, il tecnico

addetto all'Ufficio Tecnico del Comune.

3. Le funzioni di cui al comma 2 sono svolte, in

caso di impedimento o di assenza per qualsiasi causa

del titolare, dal Segretario Comunale ".

Di dare atto che il Regolamento Edilizio Comunale,

nonostante le modifiche apportate con il presente atto,

resta conforme al Regolamento Edilizio Tipo formato

dalla Regione ed approvato con D.C.R. n. 548 - 9691 in

data 29.07.1999;

Di dare atto che la presente deliberazione, divenuta

esecutiva a termini di legge, assumerà efficacia con la

pubblicazione per estratto sul Bollettino Ufficiale della

Regione, ai sensi dell'art. 3, comma 3, della L.R.

08.07.1999 n. 19;

Di dare atto che copia della presente deliberazione

sarà trasmessa, ai sensi dell'art. 3, commi 3 e 4, della

L.R. 08.07.1999 n. 19, alla Giunta Regionale - Assessorato

all'Urbanistica;

Di demandare al responsabile del procedimento per

gli adempimenti di legge;

Di dare atto che dalla data di entrata in vigore delle

disposizioni oggetto di approvazione con il presente atto

cesseranno di avere efficacia le disposizioni regolamentari

attualmente vigenti in materia all'interno del territorio

comunale.

Successivamente, con separata votazione unanime e

favorevole resa per alzata di mano, il presente provvedimento

viene dichiarato immediatamente esecutivo, ai

sensi dell'art. 134, comma 3, del D.Lgs. 18.08.2000 n.

267.

Montaldo di Mondovì, 27 giugno 2005

Il responsabile del Procedimento

Il Segretario Comunale

Mario Gervasi

 

Comune di Montanaro (Torino)

 

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in Montanaro - Via G. Garibaldi, n. 42. 2° esperimento di

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Montanaro, 27 giugno 2005

Il Responsabile del Procedimento

Walter Dassetto

 

Comune di Narzole (Cuneo)

 

Deliberazione Consiglio Comunale n. 29 del 17 giugno

2005. Approvazione modifica del Regolamento Edilizio

vigente ai sensi art. 3, c. 10, L.R. 19/99

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) di approvare ai sensi art. 3, comma 10, L.R.

19/99, le modifiche all'art. 2 del regolamento edilizio

comunale vigente come disposto al punto 2) successivo.

2) l'art. 2 del R.E. vigente è stralciato e sostituito dal

seguente:

"Art. 2. Formazione della Commissione Edilizia

1. La Commissione Edilizia è l'organo tecnico consultivo

comunale nel settore urbanistico ed edilizio.

2. La Commissione è composta dal Responsabile

dell'Area Tecnica per l'edilizia privata e da nr. 6 componenti

designati dall'Organo comunale competente; i

componenti, nella prima seduta, eleggono Presidente e

vice Presidente.

3. I membri sono scelti fra i cittadini di maggiore

età, ammessi all'esercizio dei diritti politici, che abbiano

competenza, provata dal possesso di adeguato titolo di

studio, e dimostrabile esperienza nelle materie attinenti

all'architettura, all'urbanistica, all'attività edilizia, all'ambiente,

allo studio ed alla gestione dei suoli; un congruo

numero di membri elettivi dovrà essere in possesso di

diploma di laurea.

4. Non possono far parte della Commissione contemporaneamente

i fratelli, gli ascendenti, i discendenti, gli

affini di primo grado, l'adottante e l'adottato; parimenti

non possono far parte della Commissione i soggetti che

per legge, in rappresentanza di altre Amministrazioni,

Organi o Istituti, devono esprimere pareri obbligatori

sulle stesse pratiche sottoposte alla Commissione; non

possono altresì fare parte della Commissione: Sindaco,

membri della Giunta e del Consiglio comunale.

5. La Commissione resta in carica fino al rinnovo

dell'Organo comunale che l'ha designata: pertanto, al

momento di un nuovo insediamento dell'Organo predetto,

la Commissione conserva le sue competenze e le sue

facoltà per non più di quarantacinque giorni ed entro

tale periodo deve essere ricostituita.

6. I componenti della Commissione possono rassegnare

le proprie dimissioni in qualsiasi momento, dandone

comunicazione scritta al Presidente: in tal caso, restano

in carica fino a che non siano stati sostituiti.

7. I componenti della Commissione decadono:

a) per incompatibilità, ove siano accertate situazioni

contemplate al precedente comma 4;

b) per assenza ingiustificata a tre sedute consecutive.

8. La decadenza è dichiarata dall'Organo comunale

che ha provveduto alla designazione.

9. I componenti della Commissione decaduti o dimissionari

devono essere sostituiti entro quarantacinque giorni

dalla data di dichiarazione di decadenza o da quella

del ricevimento della lettera di dimissioni."

3) Di dichiarare che il testo approvato è conforme al

Regolamento Edilizio tipo formato dalla Regione ed approvato

con D.C.R. 29.07.1999, n. 548-9691.

4) Di dare atto che la presente deliberazione, divenuta

esecutiva ai sensi di legge, assumerà efficacia con la

pubblicazione per estratto sul Bollettino Ufficiale Regionale,

ai sensi dell'art. 3, co. 3, della L.R. 8/7/1999, n.

19.

5) Di dare atto che la presente deliberazione, sarà

trasmessa, ai sensi dell'art. 3, comma 4, della L.R. 8 luglio

1999, n. 19, alla Giunta Regionale, Assessorato

all'Urbanistica.

6) Di incaricare il responsabile del procedimento per

gli ulteriori adempimenti di legge.

 

Comune di Pecetto Torinese (Torino)

 

Pubblicazione e deposito del progetto preliminare della

variante strutturale del Piano Regolatore Generale modificato

a seguito delle osservazioni della Regione Piemonte

 

Il Responsabile del Servizio

Visto l'art. 15 della L.R. n. 56 del 05 dicembre

1977 e s.m.i.;

Vista la Circolare del Presidente della Giunta regionale

n. 16/URE del 18 luglio 1989;

Vista la Legge Regionale n. 40 del 14 dicembre

1998 e s.m.i.;

avvisa

che con Deliberazione Consiliare n. 24 in data

28.06.2005, è stato adottato il Progetto Preliminare della

Variante Strutturale del Piano Regolatore Generale modificato

a seguito delle Osservazioni della Regione Piemonte;

che gli atti relativi al progetto preliminare della

Variante Strutturale al Piano Regolatore Generale sono

depositati presso la Segreteria Comunale e pubblicati per

estratto all'Albo Pretorio del Comune di Pecetto Torinese

per 30 giorni consecutivi dal 07 luglio 2005 al 06

agosto 2005; che gli atti medesimi sono a disposizione

delle organizzazioni sociali ed economiche più rappresentative;

durante il periodo di pubblicazione e deposito

chiunque potrà prendere visione degli atti nel seguente

orario: giorni feriali e festivi: dalle ore 09,00 alle ore

12,00. Relativamente agli atti di cui sopra, nonché per

quanto riguarda gli aspetti di compatibilità ambientale

chiunque potrà presentare, solo relativamente alle parti

modificate, osservazioni e proposte nel pubblico interesse

nei trenta giorni successivi, ovvero dal 07 agosto 2005

al 06 settembre 2005. Si precisa che le osservazioni allo

strumento urbanistico dovranno pervenire in triplice copia,

di cui una in bollo, ai sensi dell'art. 15 comma 6

della L.R. n. 56/77 e s.m.i., al Comune di Pecetto Torinese,

mentre le osservazioni inerenti gli aspetti di compatibilità

ambientale, ai sensi della L.R. n. 40/98 dovranno

essere inoltrate direttamente alla Regione Piemonte

- Assessorato all'Urbanistica e Pianificazione Territoriale,

corso Bolzano n. 44 Torino e per conoscenza

al Comune di Pecetto Torinese entro il periodo di cui

sopra.

Pecetto Torinese, 29 giugno 2005.

Il Responsabile del Servizio

Luca Maria Fasano

 

Comune di Pralungo (Biella)

 

Approvazione progetto definitivo della zonizzazione acustica del territorio

 

Si rende noto che

Il Consiglio Comunale in data 12.05.2005 con deliberazione

n. 14 ha approvato il progetto definitivo del

piano di zonizzazione acustica del territorio comunale.

Tutti gli elaborati sono disponibili all'esame del pubblico

presso l'Ufficio Tecnico Comunale presso la sede

municipale in Via Roma n. 3.

Pralungo, 16 giugno 2005

Il Segretario comunale

Pasquale Guaglione

 

Comune di Quarona (Vercelli)

 

Lavori di opere per impianto idrico per Villaggio Turistico

"La Porta del Rosa" - sottoprogetti A e B. Impresa:

Biondi SpA - con sede legale in Forlì. Contratti: Rep. n.

1735 in data 11/07/2003- Rep. n. 1736 in data 11/07/2003.

Avvisi ad opponendum

 

Il Sindaco

In esecuzione al disposto dell'art. 189 del DPR 554/99;

avverte

Che l'impresa dall'impresa Biondi Spa - con sede legale

in Forlì ha ultimato in data 25/05/2005 i lavori di

realizzazione impianto idrico per Villaggio Turistico "La

Porta del Rosa" - sottoprogetti A e B di cui ai Contratti

Rep. n. 1735 in data 11/07/03 e Rep. n. 1736 in data

11/07/03

invita

Chiunque vanti dei crediti verso la suddetta impresa

per occupazioni permanenti o temporanee di immobili

ovvero per danni verificatisi in conseguenza dei lavori

sopraindicati a presentare a questo Comune, entro il termine

perentorio di quindici giorni dalla data di pubblicazione

del presente avviso, istanza corredata dai relativi

titoli, avvertendo che trascorso detto termine non sarà

più tenuto conto in via amministrativa delle domande a

tale fine presentate.

Quarona, 22 giugno 2005

Il Sindaco

Renato Pagano

 

Comune di Rivara (Torino)

 

Avviso di adozione da parte del Consiglio Comunale di

un piano di recupero di libera iniziativa - Ditta BRU.LU.

S.R.L.

 

Il Responsabile del Servizio

- Vista l'istanza prot. n° 4827 in data 18.10.2003,

presentata da Solero Bruna, in qualità di Legale Rappresentante

della Ditta BRU.LU. S.r.l., con sede il Via Legnanino

n° 5 a Chieri (TO), con la quale veniva richiesto

l'esame e l'eventuale approvazione del Piano di Recupero

di libera iniziativa, relativo all'area di piano regolatore

denominata "IC/09" - Impianti produttivi esistenti

confermati - per la realizzazione di esame piano

di recupero di libera iniziativa, nell'appezzamento di sua

proprietà, sito in questo Comune in Via Busano n° 21 e

contraddistinto a Catasto al Foglio 6, mappali 328 - 333

- 326;

- Visto la deliberazione del Consiglio Comunale n°

18 in data 15/06/2005 avente ad oggetto "Piano di recupero

presentato dalla Ditta Bru.lu. S.r.l., relativo al terreno

ed ai fabbricati distinti al Catasto al F. VI particelle

n. ri 328 - 333 - 326, siti in Via Busano n° 21, Zona

IC9 / Adozione;

rende noto

1. Che gli elaborati del piano e lo schema di convenzione

adottato con deliberazione del Consiglio Comunale

n° 18 del 15/06/2005 sono depositati presso la Segreteria

Comunale per la durata di 30 (trenta) giorni consecutivi

dalle ore 10.00 alle ore 12.00 a decorrere dalla data

di pubblicazione del presente avviso all'Albo Pretorio;

2. Chiunque può prenderne visione e presentare osservazioni

e proposte entro i 30 (trenta) giorni successivi

alla scadenza del deposito.

Rivara, 25 giugno 2005

Il Responsabile del Servizio

Andrea Conrado

 

Comune di Rivara (Torino)

 

Estratto della deliberazione del C.C. n° 17 del

15.06.2005 "Regolamento Edilizio - Approvazione modifiche"

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

La votazione, resa in forma palese, dà il seguente risultato:

delibera

1. di approvare, per le motivazioni in narrativa esposte,

le modifiche al Regolamento Edilizio Comunale, approvato

con propria deliberazione n° 36 in data

19.12.2001, che allegato alla presente ne diventa parte

integrante e sostanziale, composto da n° 70 articoli, n° 1

articolo relativo a disposizioni transitorie (art. 27 bis), n°

12 allegati, n° 1 appendice all'art. 31 e la certificazione

contenente gli estremi di approvazione;

2. di dare atto che gli articoli modificati risultano essere

i seguenti: 2, 3, 4, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 16, 35, 43,

46, 47, 51

3. di dichiarare che lo stesso regolamento è conforme

a quello tipo approvato dalla Regione Piemonte con deliberazione

del Consiglio Regionale n° 548-961 in data

29.07.1999, ai sensi dell'art. 3, 1° comma, della L.R.

08.07.1999, n° 19, così come previsto dal 3° comma del

citato art. 3, rimandando alle norme tecniche di attuazione

del vigente P.R.G.I. per le parti lasciate alla discrezionalità

del Comune e non in contrasto con il presente

regolamento;

4. di dare atto che il presente regolamento esplica la

sua efficacia con la pubblicazione per estratto della presente

deliberazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione

Piemonte;

Il Responsabile del Servizio

Andrea Conrado

 

Comune di Roaschia (Cuneo)

 

Deliberazione n. 24 del 21.06.2005 "Nuovo Regolamento

Edilizio Comunale. Modificazioni ed integrazioni"

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) Di modificare ed integrare, ai sensi art. 3 e 10

della L.R. 8.7.99 n. 19, il vigente Regolamento Edilizio

Comunale approvato con deliberazione del Consiglio Comunale

n. 26 in data 26.06.2003, nelle forme di seguito

specificate:

- art. 2 comma 2: le parole "Sindaco o dell'Assessore

suo delegato che la presiede" sono abrogate e infine è

aggiunto il seguente periodo "La Commissione nella prima

seduta utile provvede ad eleggere tra i propri componenti

il Presidente ed il Vice Presidente"

- art. 2 comma 3: dopo le parole "sono scelti dal

Consiglio" sono aggiunte le seguenti "col metodo di

voto palese e limitato"

- art. 2 comma 4: dopo le parole "Non possono far

parte della Commissione "sono aggiunte le seguenti "i

componenti del Consiglio Comunale e";

2) Di dichiarare che il testo di modifica approvato è

conforme al Regolamento Edilizio tipo formato dalla Regione

ed approvato con D.C.R. 29.07.1999, n. 548-

9691.

3) Di dare atto che la presente deliberazione, divenuta

esecutiva ai sensi di legge, assumerà efficacia con la

pubblicazione per estratto sul Bollettino Ufficiale della

Regione, ai sensi dell'art. 3, comma 3, della L.R. 8 luglio

1999,n. 19.

4) Di dare atto che la presente modifica al Regolamento

Edilizio, unitamente alla presente deliberazione,

sarà trasmessa, ai sensi dell'art. 3, comma 4, della L.R.

8 luglio 1999, n. 19, alla Giunta Regionale, Assessorato

all'Urbanistica.

6) Di incaricare il responsabile del procedimento per

l'espletamento delle procedure di legge.

7) Di dichiarare con successiva e separata votazione

unanime e favorevole il presente provvedimento immediatamente

eseguibile ex art. 134 D.L.vo 267/2000 onde

consentire una immediata pubblicazione sul Bollettino

Regionale.

 

Comune di Rocca Grimalda (Alessandria)

 

Adozione definitiva della classificazione acustica del

territorio comunale ai sensi della L.R. 20.10.2000 n. 52

 

Il Segretario Comunale

Vista la L.R. n. 52 del 20.10.2000 ed in particolare

l'art. 7;

Rende noto

Che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 40

in data 28.09.2004, esecutiva ai sensi di legge, è stato

adottato il piano definitivo della classificazione acustica

del territorio comunale di Rocca Grimalda.

Il Segretario Comunale

Francesco Matarazzo

 

Comune di San Benigno Canavese (Torino)

 

Espropriazione per pubblica utilità. Estratto di decreto

di esproprio

 

Il Responsabile dell'Area tecnica e del Procedimento

Visto il D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

rende noto

Che per ogni effetto di legge il Comune di S. Benigno

Canavese con decreto prot. n. 4820 del 09/06/2005

ha pronunciato a proprio favore l'espropriazione degli

immobili siti nel Comune di S. Benigno Canavese in

Catasto al foglio n. 3 particella n. 309 (ex 61/b) per

mq 52 intestato a Peracchia Giuseppe (omissis), (omissis),

senza eredi con indennità pari a euro 103,73 per la

realizzazione del canale scolmatore della Fraschetta nel

territorio del Comune di S .Benigno Canavese.

Coloro che hanno diritti, ragioni, pretese sulla predetta

indennità possono proporre opposizione entro trenta

giorni successivi alla pubblicazione del presente estratto.

Decorso tale termine l'indennità resta fissata nella somma

su indicata.

San Benigno Cavarese, 23 giugno 2005

Il Responsabile Area tecnica e del Procedimento

Mauro Careggio

 

Comune di San Pietro Mosezzo (Novara)

 

Estratto della delibera di Consiglio Comunale n. 19 del

09.06.2005 "Controdeduzioni alle osservazioni ed approvazione

progetto di variante Piano Particolareggiato Esecutivo

area industriale Sud n. 4"

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

di dare atto che in ordine al progetto preliminare di

variante al P.P.E. in oggetto non è stata inoltrata nessuna

osservazione e proposta nel pubblico interesse e nessuna

osservazione in ordine alla compatibilità ambientale

e che non sono state portate modificazioni al progetto

preliminare adottato.

Di approvare il progetto di variante al Piano Particolareggiato

Esecutivo area industriale Sud n. 4, redatto

dall'Ing. Paglino Gianbattista, costituito dai seguenti elaborati

tecnici:

- Tav. 0' - Relazione illustrativa

- Tav. 2' - Planimetria generale con calcoli planimetrici

modificati

- Tav. 3' - Planimetria generale con quote, distanze

fasce di rispetto e modifiche introdotte

- Tav. 4' - Planimetria generale con nuova sistemazione

delle aree a standard n. 1, n. 2, n. 3

- Tav. 4 bis - Planimetria generale con indicazione

delle zone soggette a modifica

- Tav. 5' - Planimetria generale con le opere di urbanizzazione

primaria e le modifiche introdotte

- Tav. 6d - Particolari costruttivi relativi all'area

standard n. 3

- Tav. 7' - Planimetria catastale con le modifiche introdotte

- Tav. 8' - Estratto di P.R.G.C. con le modifiche introdotte

Di dare atto che il presente provvedimento di approvazione

conferisce carattere di pubblica utilità alle opere

previste nella variante di P.P.E.

(omissis)

Il Responsabile del Servizio

Claudio Miglio

 

Comune di Sanfrè (Cuneo)

 

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 21 del 27

giugno 2005 avente per oggetto: Regolamenti - Regolamento

Edilizio Comunale approvato con D.C.C. n. 41 del

05.12.2003 - Modifiche all'art. 2 (formazione della Commissione

Edilizia)

 

(omissis)

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

per le motivazioni indicate in narrativa che qui si intendono

integralmente trascritte ed approvate,

1) di approvare le modifiche all'art. 2 (Formazione

della Commissione Edilizia) del Regolamento Edilizio

Comunale approvato con D.C.C. n. 41 in data

05.12.2003, al fine di sostituire gli organi politici nella

Commissione Edilizia Comunale (Sindaco o Assessore

suo delegato) in ottemperanza all'orientamento del Consiglio

di Stato assunto con il parere n. 2447/03 espresso

in data 13 giugno 2003 da una Commissione speciale

all'uopo costituita ed a seguito della comunicazione della

Prefettura di Cuneo - Ufficio Territoriale del Governo

in data 19.05.2005, prot. n. 9776/13.12/Area II e del

Comunicato dell'Assessore Regionale alle Politiche Territoriali

della Regione Piemonte in data 09.06.2005, prot.

n. 21210/19;

2) di dare atto conseguentemente che l'art. 2 (Formazione

della Commissione Edilizia) del Regolamento Edilizio

Comunale approvato con D.C.C. n. 41 in data

05.12.2003 risulta modificato nei seguenti termini:

1. La Commissione Edilizia è l'organo tecnico consultivo

comunale nel settore urbanistico ed edilizio.

2. La Commissione è composta da n. sette componenti,

eletti dal Consiglio comunale; tra gli eletti, con

separata votazione, il Consiglio comunale sceglie il Presidente

ed il Vice Presidente;

3. I membri sono scelti dal Consiglio fra i cittadini

di maggiore età, ammessi all'esercizio dei diritti politici,

che abbiano competenza, provata dal possesso di adeguato

titolo di studio, e dimostrabile esperienza nelle

materie attinenti all'architettura, all'urbanistica, all'attività

edilizia, all'ambiente, allo studio ed alla gestione dei

suoli; un congruo numero di membri elettivi dovrà essere

in possesso di diploma o di laurea.

4. Non possono far parte della Commissione contemporaneamente

i fratelli, gli ascendenti, i discendenti, gli

affini di primo grado, l'adottante e l'adottato; parimenti

non possono far parte della Commissione i soggetti che

per legge, in rappresentanza di altre Amministrazioni,

Organi o Istituti, devono esprimere pareri obbligatori

sulle stesse pratiche sottoposte alla Commissione; non

possono altresì fare parte della Commissione il Sindaco

ed i membri della Giunta e del Consiglio Comunale

5. La Commissione resta in carica fino al rinnovo del

Consiglio comunale che l'ha eletta: pertanto, al momento

dell'insediamento del nuovo Consiglio comunale, la

Commissione conserva le sue competenze e le sue facoltà

per non più di quarantacinque giorni ed entro tale periodo

deve essere ricostituita.

6. I componenti della Commissione possono rassegnare

le proprie dimissioni in qualsiasi momento, dandone

comunicazione scritta al Sindaco: in tal caso, restano in

carica fino a che il Consiglio comunale non li abbia sostituiti

7. I componenti della Commissione decadono:

a) per incompatibilità, ove siano accertate situazioni

contemplate al precedente comma 4;

b) per assenza ingiustificata a tre sedute consecutive.

8. La decadenza è dichiarata dal Consiglio comunale.

9. I componenti della Commissione decaduti o dimissionari

devono essere sostituiti entro quarantacinque giorni

dalla data di esecutività della deliberazione che dichiara

la decadenza o da quella del ricevimento della

lettera di dimissioni.

3) di dare altresì atto che ai fini della convocazione

della Commissione Edilizia al comma 1. dell'art. 4

(Funzionamento della Commissione Edilizia) del Regolamento

Edilizio Comunale, la parola "Presidente" si intende

sostituita dalla parola "Sindaco";

4) di riconoscere che le modifiche all'art. 2 (Formazione

della Commissione Edilizia) e all'art. 4 (Funzionamento

della Commissione Edilizia) del Regolamento Edilizio

sopra indicato, entreranno in vigore dopo la pubblicazione

per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione

Piemonte della presente deliberazione;

5) di demandare al Responsabile del Servizio Urbanistica

ed Edilizia Privata i conseguenti adempimenti di

pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regionale del presente

atto.

Con separata ed unanime votazione resa nei modi di

legge, la presente deliberazione è dichiarata immediatamente

eseguibile ai sensi dell'art. 134 C. 4 del

D.Lgs. n. 267/2000.

 

Comune di Sangano (Torino)

 

Estratto deliberazione C.C. n. 24 del 14/06/2005

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

(omissis)

1. Di apportare le seguenti modifiche al vigente Regolamento

Edilizio, approvato con deliberazione del

Consiglio Comunale n. 26 in data 20/06/2000:

- Il comma 2 dell'art. 2 è sostituito dal seguente: "2.

La Commissione è composta da cinque componenti, eletti

dal Consiglio Comunale. La Commissione, al momento

dell'insediamento, elegge al suo interno, con separate

votazioni a maggioranza semplice, il Presidente ed il

Vice Presidente".

La convocazione della prima riunione della commissione

è disposta dal Sindaco.

- Al comma 4 dell'art. 2, dopo le parole "parimenti

non possono far parte della Commissione" sono inserite

le seguenti: "il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri Comunali".

- Al comma 1 dell'art. 4 le parole "ordinariamente

una volta al mese e, straordinariamente," sono sostituite

con "su richiesta degli organi di cui all'art. 3 comma 3,

del Responsabile del Procedimento nei casi di cui all'art.

3 comma 1, ovvero".

2. Di dare atto che:

- ai sensi e per gli effetti del comma 3 dell'art. 3

della L.R. 19/99 il regolamento edilizio permane conforme

al regolamento tipo approvato dalla Regione Piemonte;

(omissis)

Il Responsabile del Settore

Il Sindaco Pierangelo Roggero Agnese Ugues

 

Comune di Santo Stefano Roero (Cuneo)

 

Avviso di deposito e di pubblicazione Progetto Preliminare

di Variante Strutturale al P.R.G.C.

 

Il Sindaco

in esecuzione a quanto previsto dalla L.R. n° 56 del

05 Dicembre 1977 e s.m.i.

avvisa

Che la deliberazione del Consiglio Comunale n° 8

del 22 Giugno 2005 e gli elaborati costituenti il Progetto

Preliminare di Variante Strutturale al P.R.G.C. sono

pubblicati per estratto all'Albo Pretorio del Comune e

depositati presso la Segreteria del Comune per trenta

giorni consecutivi a fare tempo dal 24 Giugno 2005 e

fino al 23 Luglio 2005 compreso, durante i quali chiunque

potrà prenderne visione nel seguente orario: dal Lunedì

al Sabato dalle ore 8,30 alle ore 12,30 ed alla Domenica

e giorni festivi dalle ore 10,00 alle ore 12,00

Nei successivi trenta giorni e precisamente dal 24

Luglio 2005 al 22 Agosto 2005 chiunque potrà presentare

al Comune di Santo Stefano Roero, osservazioni e

proposte nel pubblico interesse, in triplice copia, di cui

una in bollo.

Ai sensi dell'art. 20 della Legge Regionale n° 40/98,

il Progetto Preliminare adottato contiene informazioni relative

all'analisi di compatibilità ambientale e suoi contenuti

e pertanto, come previsto dal comma 4 dello stesso

articolo, qualunque soggetto può presentare, nel periodo

di pubblicazione, osservazioni e proposte in ordine a

detta compatibilità. Trattandosi di Variante Strutturale

(L.R. 56/77 e s.m.i.- Art. 17 - comma 4) tali osservazioni

dovranno essere inviate al Comune ed alla Regione

Piemonte, in quanto autorità preposta all'approvazione. Il

Comune di Santo Stefano Roero trasmetterà ad essa con

l'inoltro della Variante al P.R.G.C., l'elenco delle osservazioni

pervenute ai sensi del comma 4 dell'art. 20 della

Legge Regionale 40/98 (Cfr. Comunicato del Presidente

della Giunta Regionale pubblicato sul Bollettino

Ufficiale Regionale n° 46 del 15 Novembre 2000 - pag.

188).

Santo Stefano Roero, 23 Giugno 2005

Il Sindaco

Renato Maiolo

 

Comune di Settimo Torinese (Torino)

 

Atto di acquisizione n. 234

 

Il Dirigente

(omissis)

dispone

Articolo 1

In favore del Comune di Settimo T.se è pronunziata

l'acquisizione al patrimonio comunale delle aree necessarie

al completamento dei marciapiedi di Via Regio Parco.

Le aree del presente atto sono censite a catasto come

segue:

1) Fg. 42 mapp. 202 (ex. 23p) di mq. 64 di comproprietà:

1/4 Chiabotto Laura; 1/4 Chiabotto Maria Elena;

1/4 Chiabotto Giovanni; 1/4 Chiabotto Alfredo omissis;

2) Fg. 42 mapp. 204 (ex. 151p) di mq. 151 di proprietà:

1/1 Bruno Nestore omissis;

3) Fg. 42 mapp. 203 (ex.94p) di mq. 138 di proprietà:

1/1 Societa' Immobiliare Perron & C. s.a.s. omissis;

4) Fg. 44 mapp. 203 (ex. 126p) di mq. 291 di proprietà:

1/1 Renditore Alina omissis;

Articolo 2

Nel presente atto si omette la determinazione della

misura del risarcimento danno, avendo già l'Amministrazione

provveduto all'integrale pagamento delle somme

spettanti ai privati, mediante corresponsione delle indennità

di esproprio e occupazione d'urgenza;

Articolo 3

Il Comune di Settimo T.se provvederà, alla registrazione

del presente atto ed, in termini d'urgenza, adempirà

altresì a tutte le formalità necessarie affinché le Volture

catastali e le trascrizioni apparenti dei libri censuari

ed ipotecari risultino in piena corrispondenza con la traslazione

dei beni immobiliari così come disposta.

Articolo 4

Il presente atto, sarà notificato agli aventi diritto nelle

forme previste per la notifica degli atti processuali, e per

estratto sarà pubblicato all'Albo Pretorio del Comune

nonché sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Settimo Torinese, 22 giugno 2005

Il Dirigente del Servizio

Piero Cena

 

Comune di Sparone (Torino)

 

Avviso ad opponendum - lavori di Rio Bordone Località

Sommavilla: disalveo e scogliere - 4 programma stralcio "

in Comune di Sparone (TO) Alluvione 2000

 

Il Responsabile del Procedimento

Visto l'art.360 della legge 2248 del 1865, l'art. 93

del Regolamento 25/5/1865 n. 350 e l'art.21 del R.D.

8/2/1923 n. 442 avverte, che a seguito dell'avvenuta ultimazione

dei lavori in oggetto, tutti coloro che vantassero

crediti verso l'impresa Gianni Astrua Srl con sede

in Mongrando (BI), per l'occupazione permanente o temporanea

di beni immobili e danni relativi in dipendenza

dei lavori sopra descritti eseguiti dalla predetta impresa

per conto del suddetto Comune in base al contratto in

data 16.10.2003 n. 704 di Rep., sono invitati a presentare

reclamo a questo Comune nel termine di giorni 15

(quindici) dalla data di pubblicazione del presente avviso,

con avvertenza che, trascorso detto termine, non saranno

più presi in considerazione in sede amministrativa

eventuali reclami che venissero presentati.

Il Responsabile del Procedimento

Daniela Parlante

 

Comune di Torre Pellice (Torino)

 

Deliberazione del Consiglio comunale n. 17 del

24.03.2005. "Approvazione definitiva piano particolareggiato

zona C16 del PRGC ai sensi art. 40 LR 56/77 e smi - ricucitura"

 

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) Di approvare definitivamente ai sensi dell'art. 40

comma 5, con la procedura di cui al comma 1 e seguenti

della LR 56/77 il progetto di variante specifica

non sostanziale al PP zona C16 - viabilita' interna unita'

2 E 5 composto dai seguenti elaborati:

- Relazione illustrativa

- Scheda di sintesi normativa (estratto PP zona C16

unità 20 a - b - c )

2) di dare atto che la presente conferisce carattere di

pubblica utilità alle opere previste dal piano particolareggiato

3) di disporre la pubblicazione della presente sul Bollettino

Ufficiale della Regione Piemonte non appena divenuta

esecutiva.

4) di disporre l'invio della presente per conoscenza

alla Regione Piemonte ed alla Comunità Montana Val

Pellice.

Il Responsabile dei Servizi tecnico urbanistici

Walter Cardetti

 

Comune di Valstrona (Verbano Cusio Ossola)

 

Adozione del progetto definitivo di variante strutturale

al Piano Regolatore Generale Comunale

 

Il Responsabile dei servizi tecnici

avvisa

in esecuzione della deliberazione del C.C. n. 09 del

30/05/2005 relativi all'adozione del progetto definitivo

della variante strutturale al PRGI.

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 15, 8° comma e

dell'art, 17, 3° comma, della L.R. 05/12/77 n. 56 e

s.m.i.

rende noto

Che il progetto definitivo di variante strutturale al

PRGI è pubblicato per estratto all'Albo Pretorio Comunale

ed è depositato presso la Segreteria Comunale per

trenta giorni consecutivi, e precisamente dal 07.07.2005

al 05.08.2005 durante i quali chiunque può prenderne visione

nei giorni feriali dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e

nei giorni festivi dalle ore 10,00 alle ore 11,00. Che la

suddetta pubblicazione ha carattere di semplice notizia,

essendo esclusa la possibilità di presentare osservazioni e

proposte.

Valstrona, 7 luglio 2005.

Il Responsabile del Servizio tecnico

Alessandro Recupero

 

Comune di Verrua Savoia (Torino)

 

Adozione progetto preliminare variante al P.R.G.C. per adeguamento P.A.I.

 

Il Sindaco

Avvisa

Che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 24

del 27/05/2005 è stato adottato il progetto preliminare di

Variante al PRGC. Vigente per l'adeguamento al Piano

di Assetto Idrogeologico (P.A.I.).

La predetta deliberazione, corredata di tutti gli atti

tecnici in essa elencati, costituenti il progetto preliminare,

è depositata presso l'ufficio di segreteria comunale

per trenta giorni consecutivi, compresi i festivi, dal

07/07/2005 al 06/08/2005 durante i quali chiunque può

prenderne visione, dal lunedì alla domenica, dalle ore

10,00 alle 12,00.

Nei trenta giorni successivi è, precisamente, dal

07/08/2005 al 06/09/2005 chiunque potrà presentare osservazioni

o proposte nel pubblico interesse.

Le osservazioni, corredate di eventuale documentazione

grafica, dovranno essere presentate in triplice copia,

di cui una in bollo, nel predetto termine avvalendosi del

servizio postale, con plico raccomandato AR (in tal caso

farà fede la data del timbro postale) o mediante consegna

all'ufficio protocollo del Comune, durante l'orario di

apertura degli uffici comunali.

Verrua Savoia, 7 giugno 2005

Il Sindaco

Eldio Ginevro

 

Comune di Vinovo (Torino)

 

Avviso di pubblicazione e deposito del progetto preliminare

di variante parziale al vigente P.R.G.C. (art.17 comma

7 della Legge Regionale 05/12/1977 n° 56 e s.m.i.).

 

Il Responsabile dell'Area Tecnica

Servizio Urbanistica Edilizia Privata

- Viste le vigenti disposizioni in materia urbanistica;

- Vista la Legge Regionale 05/12/1977 n° 56 e s.m.i.

e considerato, in particolare, l'articolo 17 comma 7;

rende noto

- che con deliberazione del Consiglio Comunale n.

45 del 30/05/2005, esecutiva a norma di legge, è stato

adottato il progetto preliminare di variante parziale al vigente

P.R.G.C. ai sensi dell'art.17, comma 7 della Legge

Regionale 05/12/1977 n° 56 e s.m.i.;

- che copia della suddetta deliberazione consiliare e

dei relativi atti è pubblicata all'Albo Pretorio di questo

Comune e depositata presso la Residenza Municipale per

la durata di trenta giorni consecutivi e, precisamente, dal

04 luglio 2005 al 03 agosto 2005;

- che durante il predetto periodo chiunque ha facoltà

di consultare gli atti e di prenderne visione secondo il

seguente orario: dalle ore 10,00 alle ore 12,00, compresi

i giorni festivi;

- che dal 15° al 30° giorno di pubblicazione (e pertanto

dal giorno 19 luglio 2005 al giorno 03 agosto

2005), chiunque ne abbia interesse, ivi compresi i soggetti

portatori di interessi diffusi, può presentare osservazioni

e proposte anche munite di supporti esplicativi.

Le osservazioni dovranno essere redatte in duplice

copia e potranno essere presentate a mezzo raccomandata

A/R o, in alternativa, direttamente all'Ufficio Protocollo

durante il normale orario di apertura.

Vinovo, 04 luglio 2005.

Il Responsabile dell'Area Tecnica

Servizio Urbanistica Edilizia Privata

Marco Cascone

 

Ente Parco Naturale Val Troncea - Pragelato (Torino)

 

Avviso ad opponendum. Lavori di realizzazione di una difesa spondale e di un attraversamento pedonale in zona

Mulino di Laval

 

 

Il Responsabile del Procedimento

ai sensi e per gli effetti dell'art. 360 della Legge

1895, n. 2248, allegato F), sui lavori pubblici e art.

189 comma 1 D.P.R. 554/99 avverte che in data

16.06.2005 sono terminati i lavori di realizzazione di

una difesa spondale e di un attraversamento pedonale in

zona Mulino di Laval sito in Pragelato, Loc. Mulino di

Laval, realizzati dalla Ditta CM Calcestruzzi, con sede

in Canelli (AT), Via Testore 66 (omissis), in base al

contratto d'appalto stipulato in data 15.10.2003 e registrato

a Pinerolo al n. 2962; chiunque vanti crediti verso

di questi per occupazioni permanenti o temporanee di

immobili ovvero di danni verificatisi in dipendenza dei

lavori anzidetti, deve presentare a questo Ente istanza

corredata dai relativi titoli entro il termine perentorio di

trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.

Pragelato, 7 luglio 2005

Il Responsabile del Procedimento

 

Provincia di Asti - Settore Ambiente - Servizio Risorse Idriche.

 

Pratica n. 725/05 - Concessione di derivazione d'acqua

da pozzo - Comune di Refrancore

 

Il Dirigente del Servizio Ambiente

Vista la domanda presentata in data 07/04/2005 dalla

Sig.ra Tosti Suor Maria (omissis) in qualità di legale

rappresentante dell'Istituto Suore della Sacra Famiglia,

con sede legale in Luigi Corti 6 - Comonte di Seriate

(BG) e sede operativa in Via Regina Masrgherita 43 a

Refrancore (AT), intesa ad ottenere la concessione di derivazione

d'acqua da un pozzo con le seguenti caratteristiche:

Portata massima 0,5 l/s; portata media 0,5 l/s; volume

massimo annuo 1500 mc/anno ad uso civile.

Comune dove è ubicata l'opera di presa Refrancore;

F 1/A e p 369;

Intervallo di tempo in cui il prelievo viene esercitato:

da 01/01 a 31/12.

Acquisiti i pareri prescritti;

Vista la L.R. 26.04.2000 n. 44 e s.m.i., che attribuisce

alle province le funzioni amministrative relative alle

utilizzazioni delle acque pubbliche;

Visto il D.P.G.R. 29/07/2003 n. 10/R Regolamento

Regionale recante: "Disciplina dei procedimenti di concessione

di derivazione di acqua pubblica (L.R.

29/12/2000 n. 61)";

Visto il D. Lgs. 267 del 18 Agosto 2000;

ordina

che la domanda di derivazione n. 725/05 sopracitata

allegata in copia al presente avviso, ed i documenti ad

essa allegati, siano depositati presso Questo Servizio per

la durata di giorni 15 (quindici) consecutivi a decorrere

dal 28/06/2005, a disposizione di chiunque intenda prenderne

visione nelle ore di ufficio;

che copia della predetta ordinanza, unita a copia

dell'istanza, sia pubblicata, dal 28/06/2005, per giorni 15

(quindici) consecutivi, all'Albo Pretorio del Comune di

Refrancore (AT);

che la visita locale di istruttoria di cui all'art. 14 del

D.P.G.R. 29/07/2003 n. 10/R, che ha valore di Conferenza

dei Servizi ai sensi dell'art 14 della L. n. 241/90

ed alla quale potrà intervenire chiunque vi abbia interesse,

è convocata per il giorno 19/07/2005 con ritrovo alle

ore 10:00 presso la Saletta Ambiente della Provincia di

Asti (si ricorda che nel caso di ammissione di domande

concorrenti la visita potrà essere rinviata ad altra data);

che la presente ordinanza venga pubblicata sul Bollettino

Ufficiale Regionale ed inserita nella sezione Annunci

legali e Avvisi del sito internet della Regione;

eventuali domande che riguardino derivazioni tecnicamente

incompatibili con quella prevista dalla domanda

pubblicata sono accettate e dichiarate concorrenti con

questa se presentate non oltre 40 giorni dalla data di

pubblicazione dell'ordinanza di istruttoria relativa alla

prima domanda;

che copia dell'ordinanza sia inoltre trasmessa all'Autorità

Di Bacino Del Fiume Po; all'A.I.PO; all'A.R.P.A.

Dipartimento Prov.le di Asti; al Comando R.F.C. Interregionale

Nord; al Comune di Refrancore (AT); al richiedente.

La presente ordinanza costituisce comunicazione di

avvio del procedimento ai sensi della L. 241/90; a tal

proposito si evidenzia che: l'Amministrazione procedente

è la Provincia di Asti, l'ufficio responsabile del procedimento

è l'Ufficio Risorse Idriche e la persona responsabile

del procedimento è la Dott.ssa M. Carmen Gatti.

Nel corso della visita locale i rappresentanti delle

amministrazioni comunali sono tenuti ad esprimere il

proprio avviso in ordine a eventuali motivi ostativi al rilascio

della concessione edilizia relativamente alle opere

della derivazione, se necessaria.

Asti, 23 giugno 2005.

Il Dirigente del Settore Ambiente

Oreste Meschia

 

Provincia di Biella

 

Settore tutela ambientale e agricoltura - Servizio risorse idriche.

Ordinanza n. 35619 / G-II-3-204BI Pratica provinciale n. 204BI

 

Il Direttore del Settore

Vista l'istanza presentata in data 28 luglio 2000 e registrata

in data 28 luglio 2000, al n° 28.101 di protocollo

generale, con la quale il Signor Paolo Piana, in qualità

di Presidente della Ditta "Sinterama Spa", con sede

legale in Sandigliano, ha chiesto il rilascio della concessione

preferenziale prevista dal DPR 18 febbraio 1999,

n° 238 e successivo DPGR 5 gennaio 2001, n° 4/R,

nonché in deroga ai disposti dell'articolo 4, comma 1,

della L.R. 30 aprile 1996, n° 22 e ss.mm.ii., per poter

continuare a derivare litri al secondo massimi 25,83

d'acqua e per un corrispondente volume massimo annuo

di 420.000 metri cubi, da falde sotterranee profonde, a

mezzo di due pozzi ubicati in Comune di Sandigliano

(foglio n° 2, mappali n° 33 e 242), da utilizzarsi per

produzione di beni e servizi (scopi industriali connessi

con l'attività tessile ivi praticata), con restituzione dei

reflui di scarico nel rio Frasca;

vista la successiva istanza in data 18 ottobre 2001,

presentata in pari data e registrata al n° 42.264 di protocollo

generale, corredata con il progetto datato ottobre

2001 a firma del Dr. Geologo Riccardo Casoli e Dr.

Ing. Rosario Implora e successivamente integrato con

documentazione datata dicembre 2001/gennaio 2002, con

la quale il Signor Paolo Piana, in qualità di Presidente

della Ditta "Sinterama Spa", con sede legale in Sandigliano,

ha chiesto, altresì, l'autorizzazione alla ricerca e

conseguente concessione di derivazione d'acqua per la

realizzazione di un nuovo pozzo in Comune di Sandigliano

(foglio n° 2, mappale n° 33), da utilizzarsi in sostituzione

di uno dei due pozzi esistenti ed interessato

da parziale collasso strutturale del rivestimento interno,

al fine di continuare ad estrarre una portata massima di

litri al secondo 6 e medi 3 d'acqua, per un corrispondente

volume massimo annuo di 90.000 metri cubi, da

utilizzarsi per produzione di beni e servizi;

dato atto che, nelle more di esperimento dell'iter

istruttorio previsto dal DPGR n° 4/R/2001 avviato in

base alla domanda di concessione preferenziale presentata

in data 28 luglio 2000 e per effetto della D.D. della

Provincia di Biella 22 maggio 2002, n° 1.924, alla Ditta

"Sinterama Spa", con sede legale in Sandigliano, è stata

assentita l'autorizzazione in via provvisoria prevista

dall'articolo 2 del citato regolamento regionale per la

continuazione del prelievo idrico effettuabile dal solo

pozzo avente profondità pari a metri 164, ubicato in Comune

di Sandigliano (foglio n° 2, mappale n° 242), per

una portata massima di litri al secondo 20 d'acqua ed

un corrispondente volume massimo annuo di 330.000

metri cubi;

vista la precedente D.D. della Provincia di Biella 6

giugno 2002, n° 2.189, con la quale la Ditta "Sinterama

Spa", con sede legale in Sandigliano, è stata autorizzata,

previa breve istruttoria ed ai sensi e per gli effetti della

DGP di Biella 4 dicembre 2001, n° 534, a procedere

alla ricerca d'acqua da falde sotterranee profonde mediante

terebrazione del pozzo oggetto della domanda datata

18 dicembre 2001, su terreno ubicato in Comune di

Sandigliano (foglio n° 2, mappale n° 33);

vista l'ultima istanza in data 23 dicembre 2002, presentata

in data 27 dicembre 2002 e registrata in data 2

gennaio 2003, al n° 54 di protocollo generale, con la

quale la Ditta "Sinterama Spa", con sede legale in Sandigliano,

ha chiesto, in definitiva, la concessione in parte

preferenziale per derivazione, in deroga ai disposti

dell'articolo 4, comma 1, della L.R. n° 22/96, nonché

dell'articolo 17, comma 1, del DPGR n° 10/R/2003, di

litri al secondo massimi 26 e medi 15 d'acqua, cui corrisponde

un volume massimo annuo pari a 450.000 metri

cubi,a mezzo di due pozzi ubicati in Comune di Sandigliano

(foglio n° 2, mappale n° 33), da utilizzarsi pre-

valentemente per produzione di beni e servizi (scopi industriali)

ed in misura non apprezzabile per scopi civile

(antincendio ed igienico sanitario) e potabile;

tenuto conto che l'istruttoria avviata sulla scorta

all'istanza datata 18 ottobre 2001 e sin qui condotta dal

competente Servizio Provinciale Risorse idriche è stata

esperita in base al R.D. 11 dicembre 1933, n° 1775 e

ss.mm.ii., quale legislazione in vigore alla data di presentazione

della domanda stessa;

rilevato ora che:

- l'estrazione ed utilizzo dell'acqua dal nuovo pozzo

deve necessariamente essere riconosciuta in concessione

secondo modalità e tempi previsti dal DPGR 29 luglio

2003, n° 10/R, in quanto il prelievo d'acqua ancora da

praticarsi dal nuovo manufatto di estrazione non rientra

nel provvedimento di autorizzazione provvisoria accordato

con D.D. della Provincia di Biella n° 1.924/2002;

- la mera sostituzione del pozzo interessato dal cedimento

strutturale del rivestimento con altro aventi caratteristiche

e dimensioni similari, prelievo dalle medesime

falde sotterranee ed ubicazione contigua a quello da sostituire,

il quale dovrà essere chiuso nei modi previsti

dall'articolo 323, comma 3, del citato regolamento regionale,

costituisce, a sua volta, ai sensi dell'articolo 27,

commi 3 ed 8 dello stesso regolamento regionale, variante

non sostanziale al principale provvedimento di

concessione od al relativo iter istruttorio in corso qualora

quest'ultimo non sia ancora stato concluso;

visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale

del Piemonte 29 luglio 2003, n° 10/R, emanato in attuazione

della L.R. 29 dicembre 2000, n° 61;

ordina

1. che le domande datate 28 luglio 2000, 18 ottobre

2001 e 23 dicembre 2002, presentate dalla Ditta "Sinterama

Spa", con sede legale in Sandigliano, siano depositate,

unitamente agli atti di progetto ad esse allegati,

presso il Settore Tutela Ambientale e Agricoltura - Servizio

Risorse Idriche dell'Amministrazione Provinciale di

Biella per la durata di 15 giorni consecutivi a decorrere

dal 18 agosto 2005, a disposizione di chiunque intenda

prenderne visione nelle ore d'Ufficio;

2. la pubblicazione per intero della presente ordinanza

nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, alla sezione

"Annunci Legali ed Avvisi";

Copia della presente ordinanza sarà affissa per 15

giorni consecutivi a decorrere dalla data suddetta

all'Albo Pretorio del Comune di Sandigliano, nonché le

informazioni caratteristiche della derivazione d'acqua in

essa contenute saranno inserite per il medesimo periodo

sempre nella sezione "Annunci Legali ed Avvisi", alla

voce "Atti di altri Enti", del sito Internet della Regione

Piemonte.

Eventuali memorie scritte e documenti potranno essere

presentate non oltre 15 giorni dall'inizio della su accennata

pubblicazione, al Settore Tutela Ambientale e

Agricoltura dell'Amministrazione Provinciale di Biella,

ovvero all'Ufficio Comunale presso il quale viene affissa

la presente ordinanza.

Copia della presente ordinanza, corredata da sintesi

non tecnica/progetto della derivazione, viene trasmessa

per l'espressione di eventuale parere previsto dall'articolo

11, comma 3, del D.P.G.R. 29 luglio 2003, n° 10/R,

all'A.R.P.A. di Biella, al "Comando Militare Regionale

Piemonte di Torino, alla A.S.L. competente, all'Autorità

d'Ambito N° 2 "Biellese -Vercellese - Casalese" di Vercelli

ed al Comune di Sandigliano.

Copia della presente ordinanza viene trasmessa per

opportuna conoscenza al Settore "Meteo Idrografico"

competente, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

- Ufficio U.S.T.I.F. di Settimo Torinese (TO), al

Ministero per il Coordinamento delle Politiche Agricole,

Alimentari e Forestali, all'Agenzia del Demanio di

Roma, al Consorzio d'Irrigazione e Bonifica "Ovest Sesia

- Baraggia" di Vercelli, alla Regione Piemonte Settori

"Pianificazione e Gestione Risorse Idriche" e "Tutela

Beni Ambientali".

La presente ordinanza vale quale comunicazione di

avvio del procedimento amministrativo ai sensi e per gli

effetti dell'articolo 7, della L. 7 agosto 1990, n°241. A

tal proposito si informa che:

- l'Amministrazione procedente è la Provincia di

Biella;

- l'Organo competente al rilascio dell'atto finale è il

Dirigente del Settore Tutela Ambientale e Agricoltura,

Dr. Giorgio Saracco;

- l'Ufficio interessato è il Servizio Provinciale Risorse

Idriche, con sede in 13900 Biella, Via Q. Sella, n°

12 (accesso da Piazza Unità d'Italia), telefono

015/8480762, fax 015/8480740, e-mail risorseidriche@provincia.biella.it;

- il Funzionario responsabile del procedimento amministrativo

è l'istruttore Direttivo Tecnico, Geom. Lucio

Menghini.

Dalla presente procedura viene esclusa la possibilità di

presentazione di domande tecnicamente incompatibili ed eccezionalmente

in concorrenza con il prelievo idrico attualmente

praticato dal pozzo utilizzato, la cui prosecuzione,

nell'ambito del più ampio procedimento di rilascio di concessione

in via preferenziale soggetta a disciplina di settore

che prevede espressamente tale esclusione, è, oltremodo,

stata autorizzata in via provvisoria con D.D. della Provincia

di Biella 22 maggio 2002, n° 1.924,

Le domande che riguardino derivazioni tecnicamente

incompatibili con quella prevista dalla domanda datata

18 ottobre 2001 saranno accettate e dichiarate concorrenti

con questa, se presentate non oltre quaranta giorni

dalla data di avvenuta pubblicazione della presente ordinanza

d'istruttoria sul Bollettino Ufficiale della Regione

Piemonte.

La visita locale d'istruttoria di cui all'articolo 14 del

D.P.G.R. 29 luglio 21003, n° 10/R ed alla quale potrà

intervenire chiunque vi abbia interesse, è fissata per il

giorno 21 settembre 2005, con ritrovo alle ore 10:30

presso l'Ufficio Tecnico del Comune di Sandigliano.

Detta visita, a termini del 1 comma, dell'articolo 14 del

D.P.G.R. n° 10/R/2003, ha valore di Conferenza di Servizi

ai sensi dell'articolo 14, della L. 7 agosto 1990, n°

241.

I funzionari incaricati della visita sono autorizzati ad

entrare nei fondi privati per procedere alle constatazioni

di legge.

Si informa che, in caso di presentazione ed ammissione

ad istruttoria di domande concorrenti, la visita sopra

indicata potrà essere rinviata ad altra data, previo

esperimento di nuova procedura nei modi e termini stabiliti

dall'articolo 11, comma 1, del citato regolamento

regionale.

Biella, 6 giugno 2005

Il Direttore del Settore

Giorgio Saracco

 

Provincia di Biella - Settore Tutela ambientale e agricoltura

 

Ordinanza n° 35627/G-II-3-247. pratica provinciale n° 24

 

Il Direttore del Settore

 

Premesso che con D.P.G.R. 20 gennaio 1983, n° 719,

venne assentito alla Ditta "Carlo Barbera Spa", con sede

in Milano, il rinnovo della precedente concessione oggetto

del D.M. 10 febbraio 1954, n° 6.438, relativa alla

derivazione d'acqua dalla sponda sinistra del torrente

Strona di Cossato, in territorio dei Comuni di Callabiana

e Camandona, nella misura non superiore a moduli 6,00

risultando la quantità media pari a moduli 4,50, per

azionare il salto di metri 15,30 ed in sponda destra, immediatamente

a valle della restituzione dell'acqua prelevata

dalla presa testé citata, gli stessi quantitativi sopra

precisati e cioè moduli massimi 6 e medi 4,50 aumentati

di moduli massimi 0,7 e medi 0,4 derivati dalla sponda

sinistra del rio Soccasca, complessivamente quindi moduli

massimi 6,70 e medi 4,90 d'acqua per azionare il

salto di metri 14,50, da utilizzarsi per produrre la potenza

nominale media di Kw. 137,16 e cioè Kw. 67,50 con

il primo salto e Kw. 69,66 con il secondo salto, da trasformarsi

in energia elettrica;

preso atto che la suddetta concessione, per effetto del

D.P.G.R. 20 gennaio 1983, n° 719, è stata accordata per

anni trenta, successivi e continui, decorrenti dal 1 febbraio

1977 e, pertanto, verrà a scadere in data 31 gennaio

2007;

vista l'istanza in data 18 marzo 2004, presentata a

mezzo dello S.U.A.P. della Comunità Montana "Valle di

Mosso" in data 5 aprile 2004 e registrata in data 5 aprile

2004, al n° 20.995 di protocollo generale e corredata

con il progetto in data ottobre 2002 e successivo aggiornamento

in data settembre 2003 e marzo 2004, a firma

del Dr. Arch. Giulio Carpano, con la quale la Ditta

"Carlo Barbera & C. Spa", con sede legale in Milano,

ha chiesto, in variante alla concessione di cui al predetto

D.P.G.R. n° 719/1983:

1. la definitiva dismissione della prima utenza praticata

in sponda sinistra dal torrente Strona, attualmente

non più esistente in seguito agli eventi alluvionali verificatisi

nell'anno 1968, e, conseguentemente, la diminuzione

della potenza nominale media prodotta (Kw. 67,50

con il relativo salto utile di metri 15,30);

2. il ripristino in toto della traversa stabile di derivazione

relativa alla seconda utenza posta sempre sul torrente

Strona, anche quest'ultima rimossa in occasione

degli eventi alluvionali occorsi mesi di giugno - luglio

2002, oltre ad alcune variazioni delle relative opere di

presa, adduzione e modulazione poste in sponda destra,

rispetto a quanto risultante dall'originario progetto datato

2 giugno 1944, nel quale, tra l'altro, non compaiono le

caratteristiche tecnico-strutturali della traversa di derivazione

originaria;

nelle more dell'iter istruttorio teso al conseguimento

della richiesta variante alla concessione di derivazione

d'acqua:

3. l'autorizzazione provvisoria ed in via d'urgenza,

prevista dall'articolo 27, comma 9, del D.P.G.R. 29 luglio

2003, n° 10/R, all'esecuzione dei lavori di ripristino

con varianti della traversa stabile di derivazione della

derivazione d'acqua sopra indicata, motivando la medesima

con la necessità di fruire dei contributi e finanziamenti,

sia pubblici che privati, collegati con il risarcimento

dei danni causati dagli eventi alluvionali occorsi

nell'anno 2002,

dato atto che con D.D. della Provincia di Biella 10

giugno 2004, n° 2.739, la Ditta "Carlo Barbera & C.

Spa", con sede in Milano, è stata autorizzata in via

provvisoria e d'urgenza al ripristino della sola traversa

stabile posta più a valle nell'alveo del torrente Strona,

in Comune di Callabiana, secondo modalità e forme previste

nel progetto datato ottobre 2002/settembre

2003/marzo 2004, a firma del Dr. Giulio Carpano, con

studio in Biella,

visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale

del Piemonte 29 luglio 2003, n° 10/R, emanato in attuazione

della L.R. 29 dicembre 2000, n° 61;

ordina

1. che la domanda datata 18 marzo 2004, presentata

dalla Ditta "Carlo Barbera & C. Spa", con sede legale

in Milano, sia depositata, unitamente agli atti di progetto

ad essa allegati, presso il Settore Tutela Ambientale e

Agricoltura - Servizio Risorse Idriche dell'Amministrazione

Provinciale di Biella per la durata di 15 giorni

consecutivi a decorrere dal 18 agosto 2005, a disposizione

di chiunque intenda prenderne visione nelle ore d'Ufficio;

2. la pubblicazione per intero della presente ordinanza

nel Bollettino Ufficiale della Regione, alla sezione "Annunci

Legali ed Avvisi";

Copia della presente ordinanza sarà affissa per 15

giorni consecutivi a decorrere dalla data suddetta

all'Albo Pretorio del Comune di Callabiana, nonché inserita

per il medesimo periodo nella sezione "Atti di altri

Enti" del sito Internet della Regione Piemonte.

Eventuali memorie scritte e documenti potranno essere

presentate non oltre 15 giorni dall'inizio della su accennata

pubblicazione, al Settore Tutela Ambientale e

Agricoltura dell'Amministrazione Provinciale di Biella,

ovvero all'Ufficio Comunale presso il quale viene affissa

la presente ordinanza.

Copia della presente ordinanza, corredata da sintesi

non tecnica/progetto della derivazione, viene trasmessa

per l'espressione di eventuale parere previsto dall'articolo

11, comma 3, del D.P.G.R. 29 luglio 2003, n° 10/R,

all'A.R.P.A. di Biella, al "Comando Militare Regionale

Piemonte - Sezione Infrastrutture/Alloggi" di Torino ed

al Comune di Callabiana.

Copia della presente ordinanza viene trasmessa per

opportuna conoscenza al Settore "Meteo Idrografico"

competente, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

- Ufficio U.S.T.I.F. di Settimo Torinese (TO), al

Ministero per il Coordinamento delle Politiche Agricole,

Alimentari e Forestali, all'Agenzia del Demanio di

Roma, al Consorzio d'Irrigazione e Bonifica "Ovest Sesia

- Baraggia" di Vercelli, alla A.S.L. competente,

all'Autorità d'Ambito N° 2 "Biellese -Vercellese - Casalese"

di Vercelli, alla Regione Piemonte SettorI Pianificazione

e Gestione Risorse Idriche e Tutela Beni Ambientali

ed alla Comunità Montana "Valle di Mosso" di

Valle Mosso.

La presente ordinanza vale quale comunicazione di

avvio del procedimento amministrativo ai sensi e per gli

effetti dell'articolo 7, della L. 7 agosto 1990, n°241.

A tal proposito si informa che:

- l'Amministrazione procedente è la Provincia di

Biella;

- l'Organo competente al rilascio dell'atto finale è il

Dirigente del Settore Tutela Ambientale e Agricoltura,

Dr. Giorgio Saracco;

- l'Ufficio interessato è il Servizio Provinciale Risorse

Idriche, con sede in 13900 Biella, Via Q. Sella, n°

12 (accesso da Piazza Unità d'Italia), telefono

015/8480762, fax 015/8480740, e-mail risorseidriche@

provincia.biella.it;

- il Funzionario responsabile del procedimento amministrativo

è l'istruttore Direttivo Tecnico, Geom. Lucio

Menghini;

Le domande che riguardino derivazioni tecnicamente

incompatibili con quella prevista dalla domanda su indicata

saranno accettate e dichiarate concorrenti con que-

sta, se presentate non oltre quaranta giorni dalla data di

avvenuta pubblicazione della presente ordinanza d'istruttoria

sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

La visita locale d'istruttoria di cui all'articolo 14 del

D.P.G.R. 29 luglio 21003, n° 10/R ed alla quale potrà

intervenire chiunque vi abbia interesse, è fissata per il

giorno 14 settembre 2005, con ritrovo alle ore 10:30

presso l'Ufficio Tecnico del Comune di Callabiana. Detta

visita, a termini del 1 comma, dell'articolo 14 del

D.P.G.R. n° 10/R/2003, ha valore di Conferenza di Servizi

ai sensi dell'articolo 14, della L. 7 agosto 1990, n°

241.

I funzionari incaricati della visita sono autorizzati ad

entrare nei fondi privati per procedere alle constatazioni

di legge.

Si informa che, in caso di presentazione ed ammissione

ad istruttoria di domande concorrenti, la visita sopra

indicata potrà essere rinviata ad altra data, previo

esperimento di nuova procedura nei modi e termini stabiliti

dall'articolo 11, comma 1, del citato regolamento

regionale.

Biella, 6 giugno 2005.

Il Direttore del Settore

Giorgio Saracco

 

Provincia di Cuneo

 

Settore Risorse idriche ed Energetiche Ordinanza n. 1360

 

Il Dirigente

Vista la domanda in data 6.8.2004 dell'Azienda agricola

Abello Filippo con sede in Verzuolo, via Villafalletto

n. 149, intesa ad ottenere l'autorizzazione alla ricerca

e la concessione di derivazione d'acqua dal pozzo

n. 5745 in Comune di Verzuolo per moduli massimi

0,45 ad uso antibrina;

Tenuto conto che la mancata risposta dell'Autorita' di

Bacino è stata considerata come parere positivo ai sensi

dell'art. 10 comma 3 del Reg. 10/R

Visto il T.U. delle disposizioni di legge sulle acque e

impianti elettrici, approvato con R.D. 11.12.1933 n.

1775;

Vista la legge regionale 26.4.2000 n. 44 di conferimento

di funzioni e compiti amministrativi dello Stato

alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I

della legge 15.3.1997, n. 59;

Visto il Regolamento regionale recante "Disciplina

dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua

pubblica (Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)",

emanato con D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R;

ordina

La presente Ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino

Ufficiale della Regione Piemonte ed affissa all'Albo Pretorio

del Comune di Verzuolo, per la durata di quindici

giorni consecutivi decorrenti dalla data di ricevimento

della presente.

Per lo stesso periodo, la domanda e i relativi atti

progettuali ad essa allegati saranno depositati presso il

Settore Risorse idriche della Provincia di Cuneo, sito in

Cuneo Corso Nizza n. 30, e presso la Segreteria del

Comune di Verzuolo, a disposizione di chiunque intenda

prenderne visione nelle ore d'ufficio.

Eventuali opposizioni e/o osservazioni potranno essere

presentate per iscritto, non oltre venti giorni dall'inizio

della suddetta pubblicazione, alla Provincia di Cuneo oppure

al Comune di Verzuolo;potranno inoltre essere prodotte

in sede di visita sopraluogo.

Copia della presente Ordinanza viene trasmessa:

All'Agenzia reg.le per la protezione ambientale -

ARPA Cuneo

Al Comando R. F. C. Interregionale Nord Torino

Al Sindaco del Comune di 12039 Verzuolo

All'Azienda Agricola Abello Filippo - Via Villafalletto

n. 149 12139 Verzuolo

Il richiedente dovrà presenziare alla visita sopralluogo

di cui all' 11, 4° comma, lettera f) del D.P.G.R.

29.7.2003 n. 10/R, fissata per il giorno 5 Settemre

2005 alle ore 10, con ritrovo presso il municipio di

Verzuolo; alla suddetta visita potrà intervenire chiunque

ne abbia interesse.

Il Comune di Verzuolo restituirà alla Provincia di

Cuneo - Settore Risorse idriche - la presente Ordinanza,

munita del referto di pubblicazione, e la domanda con

relativi atti progettuali, nonché le eventuali opposizioni

e/o osservazioni pervenute entro venti giorni dall'inizio

del periodo di pubblicazione.

I funzionari incaricati della visita sopralluogo sono

autorizzati ad entrare nei fondi privati per le constatazioni

di legge.

Ai sensi dell' art 11, 4° comma, lettera c) del

D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, si precisa che il procedimento

amministrativo di cui alla presente Ordinanza è

svolto dal Settore Risorse idriche Provincia di Cuneo;

che il responsabile del procedimento é il sottoscritto e

che il referente è il Sig.Giovanni Battista Meineri.

Cuneo, 4 febbraio 2005

Il Dirigente

Fabrizio Cavallo

 

Provincia di Cuneo - Settore Risorse Idriche ed Energetiche

 

Ordinanza n. 1402

 

Il Dirigente

Vista l'istanza 8.11.2004 del sig. Mauro Andrea

(omissis), intesa ad ottenere la concessione di derivare

dal Rio sito sul mapp. 190 del F. 13 del Comune di

Chiusa Pesio la portata di mod. 0,05 (l/s 5), ad uso piscicolo;

Visto il nulla osta dell'Autorità di Bacino del fiume

Po, rilasciato ai sensi del D.L.vo 11.5.1999 n. 152 -

con prot n. 1350 del 19.04.2005,

Visto il T.U. delle disposizioni di legge sulle acque e

impianti elettrici, approvato con R.D. 11.12.1933 n.

1775;

Vista la legge regionale 26.4.2000 n. 44 di conferimento

di funzioni e compiti amministrativi dello Stato

alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I

della legge 15.3.1997, n. 59;

Visto il Regolamento regionale recante "Disciplina

dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua

pubblica (Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)",

emanato con D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R;

ordina

la presente Ordinanza sarà affissa presso l'Albo Pretorio

del Comune di Chiusa Pesio per la durata di quindici

giorni consecutivi decorrenti dalla data di ricevimento

della presente.

Per lo stesso periodo, la domanda e i relativi atti

progettuali ad essa allegati saranno depositati presso il

Settore Risorse idriche della Provincia di Cuneo, sito in

 

Cuneo Corso Nizza n. 30, e presso la Segreteria del

Comune di Chiusa Pesio, a disposizione di chiunque intenda

prenderne visione nelle ore d'ufficio.

Le eventuali opposizioni e/o osservazioni potranno essere

presentate per iscritto, non oltre venti giorni

dall'inizio della suddetta pubblicazione, alla Provincia di

Cuneo oppure al Comune di Chiusa Pesio.

Copia della presente Ordinanza viene trasmessa:

All'Agenzia regionale protezione ambientale - Arpa

Cuneo

Al Comando R. F. C. Interregionale Nord Torino

Al Sindaco di Chiusa Pesio (Racc. A.R.) 12013 Chiusa

Pesio

Al sig. Mauro Andrea - (omissis)

La Ditta richiedente dovrà presenziare alla visita sopralluogo

di cui all'art.10, 4° comma, lettera f) del

D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, fissata per il giorno

14/09/2005 alle ore 10,00 con ritrovo presso il Municipio

di Chiusa Pesio. Alla suddetta visita potrà intervenire

chiunque ne abbia interesse.

Il Comune di Chiusa Pesio restituirà alla Provincia di

Cuneo - Settore Risorse Idriche - la presente Ordinanza,

munita del referto di pubblicazione, e la domanda con

relativi atti progettuali, nonché le eventuali opposizioni

e/o osservazioni pervenute entro venti giorni dall'inizio

del periodo di pubblicazione.

I funzionari incaricati della visita sopralluogo sono

autorizzati ad entrare nei fondi privati per le constatazioni

di legge.

Ai sensi dell'art.10, 4° comma, lettera c) del

D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, si precisa che il procedimento

amministrativo di cui alla presente Ordinanza è

svolto dal Settore Risorse idriche Provincia di Cuneo;

che il responsabile del procedimento è il Dirigente del

Settore dott. ing. Fabrizio Cavallo e che il referente è il

geom. Galvagno Tiziana.

Cuneo, 11 maggio 2005.

Il Dirigente

Fabrizio Cavallo

 

Provincia di Cuneo

 

Settore Risorse idriche ed Energetiche Ordinanza n. 1406

 

Il Dirigente

Vista la domanda in data 2.2.2005 della Ditta Alba

Car Wash con sede in Torino Via Ormea 55, intesa ad

ottenere l'autorizzazione alla ricerca e la concessione di

derivazione d'acqua dal pozzo n. 5781 in Comune di

Castagnito per moduli massimi 0,025 e medi 0,0165 ad

uso produzione beni e servizi;

Visto il nulla osta dell'Autorità di Bacino del fiume

Po, rilasciato - ai sensi del D. L.vo 11.5.1999 n. 152 -

con prot. n. 1348/05/MG;

Visto il T.U. delle disposizioni di legge sulle acque e

impianti elettrici, approvato con R.D. 11.12.1933 n.

1775;

Vista la legge regionale 26.4.2000 n. 44 di conferimento

di funzioni e compiti amministrativi dello Stato

alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I

della legge 15.3.1997, n. 59;

Visto il Regolamento regionale recante "Disciplina

dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua

pubblica (Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)",

emanato con D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R;

ordina

La presente Ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino

Ufficiale della Regione Piemonte ed affissa all'Albo Pretorio

del Comune di Castagnito, per la durata di quindici

giorni consecutivi decorrenti dalla data di ricevimento

della presente.

Per lo stesso periodo, la domanda e i relativi atti

progettuali ad essa allegati saranno depositati presso il

Settore Risorse idriche della Provincia di Cuneo, sito in

Cuneo Corso Nizza n. 30, e presso la Segreteria del

Comune di Castagnito, a disposizione di chiunque intenda

prenderne visione nelle ore d'ufficio.

Eventuali opposizioni e/o osservazioni potranno essere

presentate per iscritto, non oltre venti giorni dall'inizio

della suddetta pubblicazione, alla Provincia di Cuneo oppure

al Comune di Castagnito;potranno inoltre essere

prodotte in sede di visita sopraluogo.

Copia della presente Ordinanza viene trasmessa:

All'Agenzia reg.le per la protezione ambientale -

Arpa Cuneo

Al Comando R. F. C. Interregionale Nord Torino

Al Sindaco del Comune di Castagnito 12050 Castagnito

Alla Ditta Alba Car Wash Via Ormea n 55 10125

Torino

Il richiedente dovrà presenziare alla visita sopralluogo

di cui all' art.11, 4° comma, lettera f) del D.P.G.R.

29.7.2003 n. 10/R, fissata per il giorno 1 agosto 2005

alle ore 10, con ritrovo presso il municipio di Castagnito;

alla suddetta visita potrà intervenire chiunque ne

abbia interesse.

Il Comune di Castagneto restituirà alla Provincia di

Cuneo - Settore Risorse idriche - la presente Ordinanza,

munita del referto di pubblicazione, e la domanda con

relativi atti progettuali, nonché le eventuali opposizioni

e/o osservazioni pervenute entro venti giorni dall'inizio

del periodo di pubblicazione.

I funzionari incaricati della visita sopralluogo sono

autorizzati ad entrare nei fondi privati per le constatazioni

di legge.

Ai sensi dell' art. 11, 4° comma, lettera c) del

D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, si precisa che il procedimento

amministrativo di cui alla presente Ordinanza è

svolto dal Settore Risorse idriche Provincia di Cuneo;

che il responsabile del procedimento é il sottoscritto e

che il referente è il Sig.Giovanni Battista Meineri.

Cuneo, 23 maggio 2005

Il Dirigente

Fabrizio Cavallo

 

Provincia di Cuneo

 

Settore Risorse idriche ed Energetiche Ordinanza n. 1407

 

Il Dirigente

Vista la domanda in data 24.2.2005 della Ditta Caseificio

Reale S.p.A. con sede in Racconigi strada del Barraggio,

intesa ad ottenere l'autorizzazione alla ricerca e

la concessione di derivazione d'acqua dal pozzo n.

5789 in Comune di Racconigi per moduli massimi 0,20

e medi 0,004 ad uso produzione beni e servizi;

Visto il nulla osta dell'Autorità di Bacino del fiume

Po, rilasciato - ai sensi del D. L.vo 11.5.1999 n. 152 -

con prot. n. 6361 /05/MG;

Visto il T.U. delle disposizioni di legge sulle acque e

impianti elettrici, approvato con R.D. 11.12.1933 n.

1775;

Vista la legge regionale 26.4.2000 n. 44 di conferimento

di funzioni e compiti amministrativi dello Stato

alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I

della legge 15.3.1997, n. 59;

Visto il Regolamento regionale recante "Disciplina

dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua

pubblica (Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)",

emanato con D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R;

ordina

La presente Ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino

Ufficiale della Regione Piemonte ed affissa all'Albo Pretorio

del Comune di Racconigi, per la durata di quindici

giorni consecutivi decorrenti dalla data di ricevimento

della presente.

Per lo stesso periodo, la domanda e i relativi atti

progettuali ad essa allegati saranno depositati presso il

Settore Risorse idriche della Provincia di Cuneo, sito in

Cuneo Corso Nizza n. 30, e presso la Segreteria del

Comune di Racconigi, a disposizione di chiunque intenda

prenderne visione nelle ore d'ufficio.

Eventuali opposizioni e/o osservazioni potranno essere

presentate per iscritto, non oltre venti giorni dall'inizio

della suddetta pubblicazione, alla Provincia di Cuneo oppure

al Comune di Racconigi;potranno inoltre essere

prodotte in sede di visita sopraluogo.

Copia della presente Ordinanza viene trasmessa:

All'Agenzia reg.le per la protezione ambientale -

Arpa Cuneo

Al Comando R. F. C. Interregionale Nord Torino

Al Sindaco del Comune di Racconigi 12035 Racconigi

Alla Ditta Caseificio Reale S.p.A. Strada del Baraggio

12035 Racconigi

Il richiedente dovrà presenziare alla visita sopralluogo

di cui all' art.11, 4° comma, lettera f) del D.P.G.R.

29.7.2003 n. 10/R, fissata per il giorno 25.08.2005 alle

ore 10, con ritrovo presso il municipio di Racconigi;

alla suddetta visita potrà intervenire chiunque ne abbia

interesse.

Il Comune di Racconigi restituirà alla Provincia di

Cuneo - Settore Risorse idriche - la presente Ordinanza,

munita del referto di pubblicazione, e la domanda con

relativi atti progettuali, nonché le eventuali opposizioni

e/o osservazioni pervenute entro venti giorni dall'inizio

del periodo di pubblicazione.

I funzionari incaricati della visita sopralluogo sono

autorizzati ad entrare nei fondi privati per le constatazioni

di legge.

Ai sensi dell' art. 11, 4° comma, lettera c) del

D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, si precisa che il procedimento

amministrativo di cui alla presente Ordinanza è

svolto dal Settore Risorse idriche Provincia di Cuneo;

che il responsabile del procedimento é il sottoscritto e

che il referente è il Sig.Giovanni Battista Meineri.

Cuneo, 26 maggio 2005

Il Dirigente

Fabrizio Cavallo

 

Provincia di Cuneo

 

Pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del D.P.G.R. 29.7.2003

n. 10/R. Concessione di variante non sostanziale alla derivazione

d'acqua n. 5256

 

(omissis)

16.6.2005 n. 279 del registro determinazioni (omissis)

Il Responsabile del Centro di Costo 32 - Tutela e

valorizzazione risorse idriche - (omissis) determina

(omissis)

2. di assentire al Comune di Sampeyre (omissis), la

concessione di variante non sostanziale alla derivazione

d'acqua n. 5256 ad uso innevamento artificiale, di cui

alla determinazione dirigenziale 28 ottobre 2002 n. 160,

consistente nell'utilizzo delle acque provenienti dalla sorgente

"La Presa" in sostituzione di quelle provenienti

dalla sorgente "Coulumbert", restando invariate le portate

massima e media di cui all'originaria concessione;

3. di dare atto che, ai sensi dell'art. 27, comma 5,

del D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, resta invariata la scadenza

originaria dell'utenza, stabilita al 27 ottobre 2032;

(omissis)

Cuneo, 20 giugno 2005.

Il Responsabile

Germano Tonello

 

Provincia di Cuneo

 

Pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del D.P.G.R. 29.7.2003

n. 10/R. Concessione trentennale di derivazione d'acqua

dal pozzo n. 5381 in Comune di Manta

 

(omissis) 13.05.2003 n. 92 del registro determinazioni

(omissis) Il Responsabile del Centro di Costo 32 -

Tutela e valorizzazione risorse idriche - (omissis) determina

(omissis) di assentire alla Ditta La Manta Foods

S.r.l. la concessione trentennale di derivazione d'acqua

dal pozzo n. 5381 in Comune di Manta per la portata

di mod. 0,01 (l/s 1) per uso igienico e mod. 0,10 (l/s

10 ) ad uso antincendio; (omissis)

Estratto del Disciplinare 28.01.2003, contenente le

condizioni intese a tutelare i diritti dei terzi: Art. 10 -

Riserve.

La concessione dovrà intendersi fatta entro i limiti

della disponibilità dell'acqua e che può competere

all'Amministrazione concedente e senza pregiudizio dei

diritti dei terzi. La Ditta terrà sollevata ed indenne l'Autorità

concedente da qualunque molestia giudiziale che

potesse provenirle da terzi i quali si ritengano pregiudicati

dalla presente.

Il concessionario assume inoltre tutte le spese dipendenti

dalla concessione, oltre a quelle indicate dall'art. 13.

 

Il Responsabile

Germano Tonello

 

Provincia di Cuneo

 

Pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del D.P.G.R. 29.7.2003

n. 10/R. Concessione quarantennale di derivazione d'acqua

dal pozzo n. 5485 in Comune di Centallo

 

(omissis) 8.09.2004 n. 363 del registro determinazioni

(omissis) Il Responsabile del Centro di Costo 32 -

Tutela e valorizzazione risorse idriche (omissis) determina

(omissis) di assentire alla Ditta Giorgis Massimo e

Aurelio S.S. la concessione quarantennale di derivazione

d'acqua dal pozzo n. 5485 in Comune di Centallo la

portata di mod. max 0,50 (l/s 50) e mod. medi 0,0089

(l/s 0,89) ad uso irriguo e antibrina; (omissis)

Estratto del Disciplinare 4.06.2004, contenente le condizioni

intese a tutelare i diritti dei terzi: Art. 7 - Riserve

da osservarsi.

La Ditta dichiara formalmente di tenere sollevata ed

indenne l'Autorità concedente da qualunque danno o

molestia alle persone ed alle cose, nonché da ogni reclamo

od azione che potessero essere promossi da terzi per

il fatto della presente concessione.

Il Responsabile dell'Ufficio Autonomo

Germano Tonello

 

Provincia di Cuneo

 

Pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del D.P.G.R.

29.07.2003 n. 10/R. Concessione trentennale di derivazione

d'acqua dal Pozzo n. 5496 in Comune di Centallo

 

(omissis) 31.10.2003 n. 334 del registro determinazioni

(omissis). Il Responsabile del Centro di Costo 32 -

Tutela e valorizzazione Risorse Idriche - (omissis) determina

- (omissis) di assentire alla Ditta Ghibaudo Roberto

la concessione trentennale di derivazione d'acqua dal

Pozzo n. 5496 in Comune di Centallo per la portata di

mod. max 0,80 (l/s 80) e mod. medi 0,066 (l/s 6,6) per

uso irriguo e antibrina; (omissis).

Estratto del Disciplinare 30.09.2003, contenente le

condizioni intese a tutelare i diritti dei terzi: Art. 10 -

Riserve

La concessione dovrà intendersi fatta entro i limiti

della disponibilità dell'acqua e che può competere

all'Amministrazione concedente e senza pregiudizio dei

diritti dei terzi. La Ditta rendera' sollevata ed indenne

l'Amministrazione concedente di qualunque molestia giudiziale

che potesse provenirle da terzi, i quali si ritengano

pregiudicati dalla presente concessione.

 

Il Responsabile dell'Ufficio Autonomo

Germano Tonello

 

Provincia di Cuneo

 

Deliberazione G.P. n. 339 del 26 maggio 2005. Progetto

di variante al rinnovo della derivazione n. 1284 dal Rio

Torto nel concentrico di Verzuolo. Proponente: Fabrizio

Franco, in qualità di legale rappresentante della Società

La Gaggia s.r.l., con sede in Torino, Via Pastrengo 22.

Giudizio di Compatibilità Ambientale ex artt. 12 e 13 L.R.

40/98 e s.m.i..

 

(omissis)

In conclusione,

- alla luce di quanto emerso dalla disamina degli impatti

ambientali dell'intervento in questione svolta dagli

enti e dagli organi tecnici interessati nelle due Conferenze

dei Servizi i cui verbali sono conservati agli atti

dell'Ente;

- considerata la limitatissima estensione del tratto derivato

che sfrutta un salto di circa m 4 in corrispondenza

di un preesistente manufatto;

- considerato che la restituzione avviene subito a valle

del suddetto manufatto e che pertanto la sottrazione

d'acqua non incide sulle attuali condizioni del corso

d'acqua, anzi la realizzazione della nuova opera di presa

con scala di risalita per pesci, ora inesistente, può rivestire

un ruolo positivo;

- rilevato che la realizzazione e l'esercizio dell'opera

così come proposta e nel rispetto delle condizioni e prescrizioni

di seguito esplicitate, paiono compatibili con la

conservazione delle componenti ambientali presenti

sull'area di intervento e non ne pregiudicano in modo

significativo né permanente l'integrità;

è emersa la compatibilità ambientale dell'intervento in

progetto.

Per mitigare ulteriormente l'entità degli impatti, rispetto

alle misure già previste dal proponente, sulle

componenti ambientali in corso d'opera ed in fase di

esercizio dell'impianto è altresì emersa l'esigenza di subordinare

la realizzazione dell'intervento proposto alle

seguenti prescrizioni:

(omissis)

Preso atto dei pareri e delle autorizzazioni acquisite,

ai sensi e per gli effetti dell'art. 13, comma 2, della

L.R. 40/1998 e s.m.i. e dell'art. 14 della legge 241/1990

e s.m.i., nell'ambito delle Conferenze dei Servizi del 26

ottobre 2004 e del 17 maggio 2005, così come sopra

esplicitato;

(omissis)

La Giunta Provinciale

(omissis)

delibera

1. di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale

del progetto di variante al rinnovo della derivazione

n. 1284 dal Rio Torto nel concentrico di Verzuolo,

presentato da parte del Sig. Fabrizio Franco in qualità

di legale rappresentante della Società La Gaggia s.r.l.,

con sede in Torino, Via Pastrengo 22, in quanto:

la realizzazione e l'esercizio dell'opera così come

proposta e nel rispetto delle condizioni e prescrizioni di

seguito esplicitate paiono compatibili con la conservazione

delle componenti ambientali presenti sull'area di intervento

e non ne pregiudicano in modo significativo né

permanente l'integrità; infatti, il tratto derivato risulta di

limitatissima estensione e sfrutta un salto di circa m 4

in corrispondenza di un preesistente manufatto; la restituzione

avviene subito a valle del suddetto manufatto e

pertanto la sottrazione d'acqua non incide sulle attuali

condizioni del corso d'acqua, anzi la realizzazione della

nuova opera di presa con scala di risalita per l'ittiofauna,

ora inesistente, potrà svolgere un ruolo positivo.

2. Per mitigare ulteriormente l'entità degli impatti, rispetto

alle misure già previste dal proponente, sulle

componenti ambientali in corso d'opera ambientali in

corso d'opera ed in fase di esercizio dell'impianto, il

giudizio positivo di compatibilità ambientale è subordinato

al rispetto delle seguenti prescrizioni:

- qualora si avesse la cessazione dell'attività, la Società

proponente avrà cura a sue spese di provvedere

allo smantellamento dell'opera di presa ed al ripristino

dell'alveo nello stato ante operam; detto obbligo sia inserito

nel disciplinare;

- il rilascio del Deflusso Minimo Vitale (DMV) dovrà

alimentare la scala di risalita dell'ittiofauna, da collocare

in posizione centrale, a lato del canale di sghiaio;

- il valore del DMV non dovrà mai essere inferiore a

234 l/s; detto obbligo sia inserito nel disciplinare;

- le modalità di funzionamento e la tipologia dei dispositivi

di modulazione e limitazione delle portate, da

concordare con il Settore provinciale Risorse Idriche,

siano definiti puntualmente in sede di progetto esecutivo;

detto obbligo sia inserito nel disciplinare;

- si richiami, sia nella Determina di concessione di

derivazione sia nel disciplinare, l'obbligo per il propo-

nente di osservare quanto disposto dall'art.12-bis del RD

1775/33 come modif. dal D.Lgs 152/99 in tema di adeguamento

agli obiettivi di qualità dei corpi idrici recettori

dei rilasci dai nuovi impianti e da quelli esistenti;

- il proponente è tenuto altresì a garantire livelli di

rumorosità dell'opera compatibili con il Piano di Zonizzazione

Acustica Comunale;

- al fine di espletare le funzioni di controllo previste

dall'art. 8 c.2 della LR 40/98 e s.m.i., nel disciplinare

sia previsto l'obbligo di comunicare anticipatamente la

data di inizio e di ultimazione lavori al Settore VIA del

Dipartimento di Cuneo dell'ARPA Piemonte, Via M.

D'Azeglio 4, 12100 Cuneo.

3. di dare atto delle autorizzazioni acquisite ai sensi

e per gli effetti dell'art. 13, comma 2, della L.R.

40/1998 e s.m.i. e dell'art. 14 della legge 241/1990 e

s.m.i., descritte nei verbali delle Conferenze dei Servizi

del 26 ottobre 2004 e del 17 maggio 2005, conservati

agli atti dell'Ente e più sopra esplicitate;

4. di dare atto che, in applicazione della legge

241/1990 e s.m.i., si sono considerati acquisiti gli assensi

dell'ASL 17 e del Comune di Verzuolo, sede degli

interventi in progetto, in quanto gli stessi non hanno

espresso definitivamente, né notificandola all'autorità

competente né esprimendola in Conferenza, la propria

volontà;

5. di rinviare la concessione di derivazione ex R.D.

1775/1933 e s.m.i. ed ex D.P.G.R. 29.07.03, n. 10/R, a

successiva separata determinazione del Responsabile del

competente Settore provinciale Risorse Idriche, da assumere

entro 30 gg. dalla notifica della presente deliberazione;

6. di stabilire per il proponente l'obbligo di presentare,

prima dell'inizio dei lavori, il progetto esecutivo a:

- Provincia Cuneo -Settore Risorse Idriche- C.so Nizza,

30, 12100 Cuneo, per la verifica della regolarità degli

atti e la conseguente approvazione per quanto di

competenza, così come previsto dall'art. 25 del D.P.G.R.

29.07.03, n. 10/R;

- Regione Piemonte Settore Decentrato OO.PP e Difesa

Assetto Idrogeologico, C.so Kennedy 7/bis, 12100

Cuneo, per la verifica del rispetto delle prescrizioni dalla

stessa dettate ai fini idraulici nella nota n. 51575/25.6

del 26.10.2004, allegata alla presente deliberazione per

farne parte integrante e sostanziale (Allegato 1);

- ARPA Piemonte -Dipartimento di Cuneo- Settore

VIA- Via M. D'Azeglio 4, 12100 Cuneo.

7. di fare salvi gli ulteriori adempimenti che si rendessero

eventualmente necessari per l'acquisizione formale

delle autorizzazioni di competenza di altri Enti per la

realizzazione e l'esercizio dell'opera ed in particolare -

qualora dovuta- la concessione per l'occupazione del sedime

demaniale o per lo scarico nello stesso, di competenza

della Regione Piemonte Settore Decentrato OO.PP

e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo previa presentazione

di progetto esecutivo;

8. di prescrivere, fermo restando le competenze istituzionali

in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, di

affidare ad ARPA Piemonte il controllo dell'effettiva attuazione

di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativi

delle opere e di stabilire conseguentemente a tal

fine che il proponente dia tempestiva comunicazione

dell'avvio e del termine dei lavori all'ARPA Piemonte

-Dipartimento di Cuneo- Settore VIA- Via M. D'Azeglio

4, 12100 Cuneo;

9. di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale

di cui al punto 1., ai fini dell'inizio dei lavori per

la realizzazione degli interventi, ha efficacia, ai sensi

dell'art. 12, comma 9 della legge regionale 40/98 e

s.m.i, per la durata di tre anni a decorrere dalla data

dell'autorizzazione comunale ex L.R. 56/77 e s.m.i.. Scaduto

il termine senza che siano stati iniziati i lavori per

la realizzazione del progetto, il giudizio di compatibilità

ambientale decade e, ai fini della realizzazione del progetto,

la procedura è integralmente rinnovata;

10. di inviare il provvedimento al proponente e a tutti

i soggetti interessati;

11. di dare atto che il presente provvedimento non

comporta spese e/o minori entrate a valere sul bilancio

dell'anno in corso;

12. di dare atto che in relazione al presente provvedimento

è stato acquisito il parere tecnico di cui all'art.

49 del richiamato D. Lgs. 267/2000;

13. Di dichiarare il presente provvedimento, per l'urgenza,

immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134,

comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000.

(omissis)

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino

Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 12,

comma 8 della l.R. 40/1998 e s.m.i. e depositata presso

l'Ufficio di Deposito di questa Provincia e presso l'Ufficio

di Deposito della Regione Piemonte.

Contro il presente provvedimento è possibile ricorso

al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro

60 gg. dalla piena conoscenza dell'atto.

Allegati

(omissis)

 

Provincia di Novara

 

Ordinanza inerente realizzazione pozzo in Comune di Invorio ad uso potabile

 

Il Responsabile della Posizione Organizzativa

Vista la domanda in data 16/08/2004 del Comune di

Invorio corredata dal progetto a firma dei Dott. Geol.

Paola Cerri e Leopoldo Pattofatto, intesa ad ottenere

l'autorizzazione alla realizzazione di 1 pozzo della profondità

di mt. 100,00 in Comune di Invorio nel terreno

distinto in catasto al foglio di mappa n° 31 particella n°

319, nonché la successiva derivazione d'acqua (4 lt/s.)

dallo stesso da utilizzarsi per uso potabile;

Considerato che l'A.S.L. n. 13 con nota n° 47756 in

data 30/09/2004 ha concesso il proprio parere favorevole;

Considerato che l'ARPA Piemonte Dipartimento di

Novara con nota n° 123596 in data 30/09/2004 ha

espresso un parere favorevole di massima;

Considerato che l'Autorità di Bacino per il Po ha

concesso il proprio assenso alla concessione in parola

con nota n° 8248 in data 31/01/2005;

Considerato che la Regione Piemonte, Direzione Pianificazione

Attività Estrattive, ha concesso il proprio

nulla osta con nota n° 6507 in data 06/05/2005;

Vista la Legge Reg.le 13.04.1994 n° 5 di subdelega

alle Province delle funzioni amministrative relative alle

utilizzazioni delle Acque Pubbliche;

Vista la Legge Reg.le 30.04.1996 n° 22 - Ricerca,

uso e tutela delle acque sotterranee;

Visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale

n. 10/R datato 29/07/2003 di approvazione del Regolamento

Regionale riportante la disciplina dei procedimenti

di concessione di derivazione di acqua pubblica

(Legge Regionale 29 dicembre 2000 n. 61);

ordina

La domanda in data 16/08/2004 del Comune di Invorio

sarà depositata unitamente agli atti progettuali presso

il 3° Settore Tutela e Sviluppo del Territorio - C.so Cavour

n° 2 - Novara, per un periodo di giorni quindici

consecutivi a decorrere dal 07/07/2005 a disposizione di

chiunque intenda prenderne visione.

Copia della presente ordinanza sarà affissa per un periodo

di giorni quindici consecutivi a decorrere dal

07/07/2005, all'Albo Pretorio del Comune di Invorio e

viene inviata agli Enti interessati per l'eventuale intervento

alla visita sopralluogo.

Le eventuali opposizioni potranno essere presentate

non oltre il termine di quindici giorni, come sopra fissato,

alla Provincia di Novara - 3° Settore - C.so Cavour

n° 2 - Novara, oppure alla Segreteria Comunale presso

la quale viene affissa la presente ordinanza.

La visita locale di istruttoria (sopralluogo), di cui

all'art. 14 del Regolamento Regionale approvato con

D.P.G.R. n. 10/R in data 29/07/2003, alla quale potrà

intervenire chiunque vi abbia interesse, è fissata per il

giorno 06/08/2005 alle ore 10,30 con ritrovo presso

l'Ufficio Tecnico del Comune di Invorio sito in Piazza

Vittorio Veneto, 2.

Il Responsabile della posizione Organizzativa

Giuseppe Grappone

 

Provincia di Novara

 

Determina n. 2103 DEL 24.05.2005 T.U. 1775/33 e

LL.RR. 5/94, 22/96 e 61/2000 e DPGR n. 10/R del 29.07.03.

Rinnovo e subingresso della concessione di derivazione

d'acqua dalla Roggia Mora derivata dal Fiume Sesia in

Comune di Ghemme per uso energetico per l'impianto

denominato Centrale di San Genesio (rif. der. 7/13) Ditta:

Agamium Energetica S.p.A. con sede legale a Milano in

Via della Moscova,13

 

Il responsabile

(omissis)

determina

di assentire, salvi i diritti dei terzi e nei limiti della

disponibilità dell'acqua, alla Ditta Agamium Energetica

S.p.A. con sede in Milano, P.IVA 10199780155, il rinnovo

e il subingresso della concessione di derivazione

d'acqua dalla Roggia Mora derivata dal Fiume Sesia in

Comune di Ghemme per uso Energetico per produrre,

sul salto di m.9,20 ed una portata di moduli medi 63,90

e massimi 76,33 la potenza media nominale di chilowatt

576;

di approvare il disciplinare di concessione sottoscritto

in data 11/05/2004 relativo alla derivazione in oggetto

costituente parte integrante della presente determina e

conservato agli atti dell'Amministrazione Provinciale (Allegato

A);

di accordare la concessione per anni trenta successivi

e continui, decorrenti dal 01.02.1987, subordinatamente

alla osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare

di concessione;

il concessionario corrisponda alla Regione Piemonte

di anno in anno e anticipatamente l'importo corrispondente

al canone annuo, aggiornabile con le modalità e

secondo periodicità definita dalle leggi;

il concessionario è tenuto alla piena ed osservanza di

tutte le norme del T.U. 11.12.1933 n. 1775 e del D.

Lgs. 11/05/1999 n. 152 e s.m.i. e successive disposizioni

e norme regolamentari nonché alle acquisizioni delle

necessarie autorizzazioni di legge;

(omissis)

Estratto del disciplinare n. 19987:

Art. 11 -Riserve e Garanzie da Osservarsi - Il titolare

della derivazione terrà sollevata e indenne l'Autorità

concedente da qualunque danno o molestia elle persone

ed alle cose, nonché ogni reclamo od azione che potessero

essere promosse da terzi per il fatto dalla presente

concessione.

Saranno eseguite e mantenute a carico del concessionario

tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti di

strade, canali, scoli e simili, sia per la difesa della proprietà

e del buon regime della Roggia Mora e del Fiume

Sesia in dipendenza della concessione di derivazione,

anche se il bisogno di dette opere venga accertato in seguito.

Il concessionario è tenuto all'esecuzione a sue spese

delle variazioni che, a giudizio insindacabile della Pubblica

Amministrazione, le circostanze sopravvenute rendano

necessarie nelle opere relative alla concessione per

la salvaguardia dell'ambiente naturale, dell'alveo o bacino,

della navigazione, dei canali, delle strade ed altri

beni laterali, nonché dei diritti acquisiti dai terzi in tempo

anteriore alla concessione.

Il concessionario assume inoltre tutte le spese dipendenti

dalla concessione, oltre a quelle indicate agli articoli

14, 15 e 16.

Il Responsabile della Posizione Organizzativa

Giuseppe Grappone

 

Provincia di Novara

 

Determina n. 2103 del 24.05.2005 T.U. 1775/33 e

LL.RR. 5/94, 22/96 e 61/2000 e DPGR n. 10/R del 29.07.03.

Rinnovo e subingresso della concessione di derivazione

d'acqua dalla Roggia Mora derivata dal Fiume Sesia in

Comune di Romagnano Sesia per uso energetico per gli

impianti denominati Centrale di Castellazzo e Centrale di

Cantorina. (Rif. Der. 7/14 - 15) Ditta: AgamiumEnergetica

S.p.A. con sede legale a Milano in Via della Moscova,13

 

Il Responsabile

(omissis)

determina

di assentire, salvi i diritti dei terzi e nei limiti della

disponibilità dell'acqua, alla Ditta Agamium Energetica

S.p.A. con sede in Milano, (omissis), il rinnovo e il subingresso

della concessione di derivazione d'acqua dalla

Roggia Mora derivata dal Fiume Sesia in Comune di

Romagnano Sesia per uso Energetico per produrre, sul

salto di m.5,85 per la derivazione superiore e sul salto

di mt 4,00 per la derivazione inferiore con una portata

di moduli medi 60 e massimi 60, la potenza media nominale

di chilowatt 579,40.;

di approvare il disciplinare di concessione sottoscritto

in data 11/05/2004 relativo alla derivazione in oggetto

costituente parte integrante della presente determina e

conservato agli atti dell'Amministrazione Provinciale (Allegato

A);

di accordare la concessione per anni trenta successivi

e continui, decorrenti dal 01.02.1987, subordinatamente

alla osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare

di concessione;

il concessionario corrisponda alla Regione Piemonte

di anno in anno e anticipatamente l'importo corrispon-

dente al canone annuo, aggiornabile con le modalità e

secondo periodicità definita dalle leggi;

il concessionario è tenuto alla piena ed osservanza di

tutte le norme del T.U. 11.12.1933 n. 1775 e del D.

Lgs. 11/05/1999 n. 152 e s.m.i. e successive disposizioni

e norme regolamentari nonché alle acquisizioni delle

necessarie autorizzazioni di legge;

(omissis)

Estratto del disciplinare n. 19988:

Art. 10 -Riserve e Garanzie da Osservarsi - Il titolare

della derivazione terrà sollevata e indenne l'Autorità

concedente da qualunque danno o molestia elle persone

ed alle cose, nonché ogni reclamo od azione che potessero

essere promosse da terzi per il fatto dalla presente

concessione.

Saranno eseguite e mantenute a carico del concessionario

tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti di

strade, canali, scoli e simili, sia per la difesa della proprietà

e del buon regime della Roggia Mora e del Fiume

Sesia in dipendenza della concessione di derivazione.

Il concessionario è tenuto all'esecuzione a sue spese

delle variazioni che, a giudizio insindacabile della Pubblica

Amministrazione, le circostanze sopravvenute rendano

necessarie nelle opere relative alla concessione per

la salvaguardia dell'ambiente naturale, dell'alveo o bacino,

della navigazione, dei canali, delle strade ed altri

beni laterali, nonché dei diritti acquisiti dai terzi in tempo

anteriore alla concessione.

Il concessionario assume inoltre tutte le spese dipendenti

dalla concessione, oltre a quelle indicate agli articoli

13, 14 e 15.

(omissis)

Il Responsabile della Posizione Organizzativa

Giuseppe Grappone

 

Provincia di Torino - Servizio Gestione Risorse Idriche

 

Ordinanza n. P12501/2004

 

Il Dirigente del Servizio, ai sensi dell'art. 11 comma

1 del D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, dispone la pubblicazione

della propria Ordinanza n. P12501/2004

Vista la domanda in data 30-7-2004 di Rinascente/

UPIM SpA con sede legale a Rozzano, Strada 8 Palazzo

N - (omissis) - intesa ad ottenere concessione di

derivazione d'acqua sotterranea tramite pozzo con le seguenti

caratteristiche: portata massima istantanea (Qmax):

16 litri/secondo (l/s); portata media annua (Qmed): 1,52

litri secondo (l/s); volume massimo annuo (Vmax):

48.000 metri cubi (mc); profondità massima del pozzo:

46 metri; ad uso raffreddamento pompe di calore impianto

climatizzazione (civile); Comune ove é ubicata

l'opera di presa: Torino. Intervallo di tempo annuo in

cui il prelievo viene esercitato: dal 1 gennaio al 31 dicembre;

Acquisiti i pareri di cui ai commi 2 e 3

dell'art. 10 del D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, in senso

favorevole;

Vista la L.R. 26..4.2000, n. 44 e. s.m.i., che

all'art.56 comma I lett. h) attribuisce alle province le

funzioni amministrative relative alla "gestione del demanio,

idrico relativo all'utilizzazione delle acque, ivi,

comprese le funzioni amministrative relative alle grandi

e piccole derivazioni di acqua pubblica...";

Visto il D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, Regolamento

regionale recante: "Disciplina dei procedimenti di concessione

di derivazione di acqua pubblica (Legge regionale

29 dicembre. 2000, n. 61)";

ordina

la sopracitata domanda in data 30-7-2004 ed il relativo

progetto saranno depositati presso questo Servizio,

per la durata di quindici giorni consecutivi a decorrere

dalla data di pubblicazione sul BURP disposizione di

chiunque intenda prenderne visione nelle ore d'ufficio,

previo appuntamento.

Copia della presente Ordinanza sarà affissa per quindici

giorni consecutivi a decorrere dalla data di ricevimento,

all'Albo Pretorio del Comune di Torino. La visita

locale di istruttoria di cui all'art. 14 del D.P.G.R.

29.7.2003 n. 10/R, che ha valore di Conferenza di Servizi

ai sensi dell'art. 14 della L. 7.8.1990 n. 241 ed

alla quale potrà intervenire chiunque vi abbia interesse,

è convocata per il giorno 27-7-2005 con ritrovo alle ore

14.30 presso la sede del Servizio Scrivente in Torino -

Via Valeggio n. 5; si ricorda che nel casa, di ammissione

di domande concorrenti la visita potrà essere rinviata

ad altra data. La presente Ordinanza viene pubblicata

sul B.U.R.P. ed inserita nella sezione Annunci legali

e avvisi del sito Internet della Regione; eventuali domande

che riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili

con quella prevista dalla domanda pubblicata sono

accettate e dichiarate concorrenti, con questa se presentate

non oltre quaranta giorni dalla data di pubblicazione,

della ordinanza di istruttoria sul B.U.R.P. relativa alla

prima domanda. La presente Ordinanza costituisce comunicazione

di avvio del procedimento ai sensi della L.

241/1990; a tale proposito si evidenzia che: l'Amministrazione

procedente é la Provincia di Torino, l'ufficio

responsabile del procedimento é l'Ufficio Prelievi Idrici

da Acque Superficiali e da Acque Sotterranee, la persona

responsabile del procedimento é il dott. geol. Giorgio

Pautasso. Copia della stessa viene comunicata ai seguenti

soggetti: Agenzia Regionale per la Protezione

dell'Ambiente del Piemonte, Torino; Comando R.F.C.

Interregionale Nord, Torino; Regione Piemonte Settore

Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva, Torino; Comune

di Torino, Torino; Rinascente/UPIM S.p.A. c/o

Dott. Gardenghi Gianfranco, Torino.

II Dirigente del Servizio

Giannetto Massazza

 

Provincia di Vercelli

 

Determinazione del Dirigente del Settore Pianificazione

Risorse Territoriali n. 2084 del 09.05.2005

 

Il Dirigente Responsabile

(omissis)

determina

1) di rilasciare, ai sensi dell'art. dell'art. 35 del

D.P.G.R. 29.07.2003 n. 10/R, alla ditta Calliera Pier

Emilio con sede in Carisio (VC) - Fraz. S.Damiano

(omissis) il rinnovo della licenza di attingimento d'acqua

dal torrente Elvo in località S.Damiano del Comune di

Carisio per usi irrigui di cui alla determinazione n.

3450 del 06.07.2004;

(omissis)

Il Responsabile del Settore

Pianificazione Risorse Territoriali

Giorgetta J. Liardo

 

Provincia di Vercelli

 

Determinazione del Dirigente del Settore Pianificazione

Risorse Territoriali n. 1718 del 20.04.2005

 

Il Dirigente Responsabile

omissis

determina

1) Di rilasciare ai sensi dell'art. 35 del D.P.G.R.

29.07.2003 n. 10/R al Comune di Valduggia con sede

in P.zza Ferrari, 7 del Comune di Valduggia, il rinnovo

della licenza di attingimento dal torr. Strona in Comune

di Valduggia di lt/sec. 13,88 massimi d'acqua corrispondente

ad un volume annuo di mc. 4.800 da utilizzare

per l'irrigazione di attrezzature sportive, di cui alla determinazione

n. 2129 del 26.04.2004.

(omissis)

Il Responsabile del Settore

Pianificazione Risorse Territoriali

Giorgetta J. Liardo

 

Regione Piemonte

 

Pubblicazione ai sensi della D.G.R. 44-5084 del

14.01.2002. Estrazione di materiali litoidi presenti nell'alveo

del Fiume Tanaro loc. Tanaro del Comune di Neive (CN)

 

Il Dirigente Responsabile

Visto il progetto riguardante l'estrazione di materiali

litoidi presenti nell'alveo del Fiume Tanaro loc. Tanaro

del Comune di Neive (CN), presentato dalla Società

Neive Calcestruzzi di Rivella Luigi & C. S.a.s. con sede

in Neive Fr. Micca, 25;

Visto il R.D. n. 523 del 25/07/1904 art. 97, la legge

n. 183/1989, la legge n. 37/1994, la Circolare 8/EDE

Presidente G.R., il D.P.C.M. 24/05/2001, la D.G.R. 44-

5084 del 14/01/2002

dispone

che gli elaborati del progetto in argomento siano depositati

presso il Settore Decentrato OO.PP. e Difesa

Assetto Idrogeologico di Cuneo per la durata di 15 gg.

consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del

presente avviso, a disposizione di chiunque intenda prendere

visione dalle ore 9 alle 12 nei giorni dal lunedì al

venerdì.

Le eventuali osservazioni potranno essere presentate

entro 15 gg. dalla data di pubblicazione, direttamente al

Settore Decentrato OOPP e Difesa Assetto Idrogeologico,

C.so Kennedy 7/bis 12100 Cuneo.

Il Dirigente Responsabile

Carlo Giraudo

 

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

 

Comune di Berzano di San Pietro (Asti)

 

Avviso di avvio di procedura di classificazione acustica del territorio comunale.

 

Il Sindaco

Vista la legge 26/10/19995 n. 447 e la L.R.

20/10/2000 n. 52;

Rende noto che con deliberazione del Consiglio Comunale

n. 36 in data 10/12/2004, esecutiva, è stata approvata

la proposta di Piano di classificazione acustica

del territorio comunale.

Che detta deliberazione con i relativi elaborati è depositata

in libera visione presso gli uffici comunali per

trenta giorni consecutivi dal 07 Luglio 2005 al 06 Agosto

2005 negli orari di apertura al pubblico.

Entro i successivi trenta giorni ogni soggetto interessato

potrà presentare al Comune di Berzano di San Pietro

ed alla Provincia di Asti eventuali proposte ed osservazioni.

Il presente avviso viene pubblicato all'Albo Pretorio

Comunale nello stesso giorno di pubblicazione sul Bollettino

Ufficiale Regionale

Berzano di San Pietro, 27 giugno 2005

Il Sindaco

Sergio Teja

 

Comune di Bra (Cuneo)

 

Avvio della procedura di approvazione della variante

alla classificazione acustica del territorio comunale di Bra

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 7 della Legge Regionale

20 ottobre 2000, n. 52, e sue modifiche e integrazioni;

 

si rende noto

- che con la deliberazione del Consiglio comunale n.

31, del 24 maggio 2005, è stata avviata la procedura di

approvazione della variante alla classificazione acustica

del territorio comunale di Bra approvata con D.C.C. n.

35 del 19/04/2004;

- che gli atti di progetto saranno posti in libera visione

al pubblico e che il presente avviso è pubblicato per

trenta giorni consecutivi, dal 10 giugno al 9 luglio 2005

compresi, con il seguente orario:

1. da lunedì a giovedì ore 8,30 ÷ ore 12,30 e ore 15

÷ ore 17, presso la Segreteria comunale;

2. venerdì ore 8,30 ÷ ore 12,30, presso la Segreteria

comunale;

3. sabato, prefestivi e festivi ore 9,30 ÷ ore 11, presso

il Comando di Polizia municipale (nel caso gli agenti

diano in pattuglia saranno reperibili telefonando al n°

0172/413744 oppure 329/2104360);

4. che nei successivi sessanta giorni, dal 10 luglio al

7 settembre 2005 compresi, chiunque potrà presentare

osservazioni, nel pubblico e generale interesse, depositandole

presso l'Ufficio Protocollo del Comune in due copie.

Dal Municipio, 6 giugno 2005

Il Dirigente

Il Sindaco

Benvenuta Reinero Camillo Sciamone

 

Comune di Momperone (Alessandria)

 

Avvio della procedura di approvazione della classificazione

acustica del territorio comunale ai sensi della L.R. 20.10.2000 n. 52.

 

Responsabile del Servizio

In esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale

n. 3 del 01.03.2004, esecutiva a termini di

Legge;

Vista la L.R. n. 52 del 20.10.2000;

rende noto

Che gli elaborati costituenti la proposta di classificazione

acustica del territorio del Comune di Momperone

(AL), adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione

n. 3 deI 01.30.2004, sono depositati presso la Segreteria

Comunale, Piazza I Maggio n. 2 - 15050 Momperone

(AL), per trenta giorni consecutivi a fare tempo dal

07.07.2005 e fino al 05.08.2005 compreso, durante i

quali chiunque potrà prenderne visione dalle ore 10.00

alle ore 12.00.

Entro i successivi sessanta giorni ogni soggetto interessato

potrà presentare al Comune di Momperone ed

alla Provincia di Alessandria proposte ed osservazioni in

merito.

Entro centoventi giorni dall'avvio della procedura, la

Provincia ed i Comuni limitrofi potranno avanzare rilievi

e proposte.

Momperone, lì 23 giugno 2005

Il Responsabile del servizio

Alessandro Parodi

 

Comune di Mergozzo (Verbano Cusio Ossola)

 

Avviso di avvenuta approvazione della classificazione

acustica territorio comunale. Comunicazione avvio procedimento

 

Il Responsabile del Servizio Tecnico

Vista la L. n. 447 del 26/10/1998;

Vista la LR n. 52 del 20/10/2000;

Vista la DGR n. 65-3802 del 06/08/2000;

rende noto

che con Delibera di Consiglio Comunale n. 12 del

11/05/2005 è stato approvato definitivamente il piano di

classificazione acustica del territorio Comunale.

Gli elaborati tecnici che compongono detto piano

sono depositati presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Mergozzo 13 giugno 2005

Il Sindaco Responsabile del Servizio Tecnico

Luciano Pialla

 

Provincia di Torino - Servizio di Valutazione Impatto Ambientale

 

Discarica per rifiuti non pericolosi di loc. Vespia - Rimodellamento

funzionale alla successiva chiusura, Loc.

Vespia,Comune di Castellamonte. Proponente: Consorzio

A.S.A., Azienda Servizi Ambiente, Castellamonte. Comunicazione

di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del

procedimento inerente alla Fase di Valutazione della procedura

di V.I.A. ai sensi dell'art. 12 comma 2 della legge

regionale 14 dicembre 1998 n. 40 e smi.

 

In data 22/06/2005 il proponente Consorzio A.S.A.,

Azienda Servizi Ambiente con sede legale in Str. Del

Ghiaro Inferiore, Castellamonte, ha depositato presso

l'Ufficio di deposito - Sportello Ambiente - della Provincia

di Torino via Valeggio n. 5, 10128 Torino, ai

sensi dell'art. 12 comma 2 L.R. 40/1998, copia degli

elaborati relativi al progetto di Discarica per rifiuti non

pericolosi di loc. Vespia - Rimodellamento funzionale

alla successiva chiusura, Loc. Vespia, Comune di Castellamonte,

rientrante nella categoria progettuale n. 8 dell'

Allegato A2.

La documentazione è a disposizione per la consultazione

da parte del pubblico presso lo Sportello Ambiente

( lun. / ven. 9-12 merc. 15-19), per 45 giorni a

partire dalla data di deposito degli elaborati.

Il giudizio di compatibilita' ambientale viene pronunciato

entro 150 giorni dalla data di avvenuto deposito.

Eventuali osservazioni informazioni e contributi tecnico-

scientifici dovranno essere depositati all'Ufficio di

Deposito - Sportello Ambiente - nel termine di 45 giorni

dalla data di deposito degli elaborati e rimarranno a disposizione

per la consultazione da parte del pubblico

fino al termine del procedimento.

Ai sensi dell'art. 4 e seguenti della legge 7 agosto

1990 n. 241 e s.m.i. il responsabile del procedimento

e' l'arch. Marta Petruzzelli, tel. 011/861.3825 fax. 011/

861.4930.

La Dirigente del servizio V.I.A.

Paola Molina.

 

Provincia del Verbano Cusio Ossola

 

L.R. 14/12/98 n. 40 e s.m.i., D.G.P. n. 90/05. Progetto di

"impianto idroelettrico denominato Lavanchetto sul Torrente

Mondelli nei Comuni di Ceppo Morelli (VB) e di

Macugnaga (VB)" presentato dalla Società Miniere di

Pestarena S.r.l. - Comunicazione di avvenuto deposito

degli elaborati e avvio del procedimento inerente alla Fase

di Valutazione della procedura di V.I.A. ai sensi dell'art.

12, comma 1 della L.R. 14/12/1998 n. 40 e s.m.i..

 

In data 13/06/2005 la Società Equipe Holding S.p.A.,

in qualità di Mandatari della Società Miniere di Pestarena

S.r.l., ha depositato presso l'Ufficio di Deposito dei

Progetti V.I.A. provinciali - 7° Settore Ambiente e Georisorse

- Servizio Cave e Compatibilità Ambientale della

Provincia del Verbano Cusio Ossola, Tecnoparco del

Lago Maggiore, Via dell'Industria n. 25, 28924 Verbania

- ai sensi dell'articolo 12, comma 2, lettera a) della

L.R. 40/98 e s.m.i., copia degli elaborati relativi al progetto

di "impianto idroelettrico denominato Lavanchetto

sul Torrente Mondelli nei Comuni di Ceppo Morelli

(VB) e di Macugnaga (VB)" allegati alla domanda di

pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi dell'art.

12, comma 1 della L.R. 40/98 e s.m.i. presentate all'Organo

Tecnico Provinciale, 7° Settore Ambiente e Georisorse,

Servizio Cave e Compatibilità Ambientale della

Provincia del Verbano Cusio Ossola, Tecnoparco del

Lago Maggiore, Via dell'Industria n. 25, 28924 Verbania

(prot. di ricevimento n. 0027082 del 13/06/2005).

Contestualmente, i proponenti hanno dato avviso

dell'avvenuto deposito degli elaborati sul quotidiano "La

Prealpina" pubblicato in data 14/06/2005.

La documentazione presentata è a disposizione per la

consultazione da parte del pubblico presso l'Ufficio di

Deposito (orario di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì

dalle ore 9.00 alle ore 13.00) per quarantacinque

giorni a partire dal 14/06/2005, data di pubblicazione sul

quotidiano La Prealpina dell'avviso di avvenuto deposito

degli elaborati.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico

scientifici potranno essere presentati all'Ufficio di

Deposito nel termine di quarantacinque giorni dalla data

di pubblicazione sul quotidiano dell'avviso di avvenuto

deposito degli elaborati e rimarranno a disposizione per

la consultazione da parte del pubblico fino al termine

del procedimento.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di

Valutazione è stabilita entro 150 giorni dalla data di

pubblicazione sul quotidiano La Prealpina dell'avviso di

avvenuto deposito degli elaborati, fatto salvo quanto pre-

visto all'art. 12, comma 6 e all'art. 14, comma 5 della

L.R. n. 40/98 e s.m.i..

Ai sensi dell'articolo 4 e seguenti della Legge

07/08/1990 n. 241 e s.m.i. il Responsabile del Procedimento

designato è il Geom. Marco Carozza, tel.

0323/4950313, 7° Settore Ambiente e Georisorse della

Provincia del Verbano Cusio Ossola.

Avverso il provvedimento finale è possibile per

chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale

Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 giorni

dalla piena conoscenza dell'atto.

Il Responsabile del Servizio

Cave e Compatibilità Ambientale

Marco Carozza

 

Provincia del Verbano Cusio Ossola

 

L.R. 14/12/98 n. 40 e s.m.i., D.G.P. n. 90/05. Progetto di

"impianto idroelettrico sul Rio Mondelli nei Comuni di

Ceppo Morelli (VB) e di Macugnaga (VB)" presentato dal

Sig. Sandretti Mario - Comunicazione di avvenuto deposito

degli elaborati e avvio del procedimento inerente alla

Fase di Valutazione della procedura di V.I.A. ai sensi

dell'art. 12, comma 1 della L.R. 14/12/1998 n. 40 e s.m.i..

 

In data 14/06/2005 il Sig. Sandretti Mario, (omissis),

ha depositato presso l'Ufficio di Deposito dei Progetti

V.I.A. provinciali - 7° Settore Ambiente e Georisorse -

Servizio Cave e Compatibilità Ambientale della Provincia

del Verbano Cusio Ossola, Tecnoparco del Lago

Maggiore, Via dell'Industria n. 25, 28924 Verbania - ai

sensi dell'articolo 12, comma 2, lettera a) della L.R.

40/98 e s.m.i., copia degli elaborati relativi al progetto

di "impianto idroelettrico sul Rio Mondelli nei Comuni

di Ceppo Morelli (VB) e di Macugnaga (VB)" allegati

alla domanda di pronuncia di compatibilità ambientale ai

sensi dell'art. 12, comma 1 della L.R. 40/98 e s.m.i.

presentate all'Organo Tecnico Provinciale, 7° Settore

Ambiente e Georisorse, Servizio Cave e Compatibilità

Ambientale della Provincia del Verbano Cusio Ossola,

Tecnoparco del Lago Maggiore, Via dell'Industria n.

25, 28924 Verbania (prot. di ricevimento n. 0027338

del 14/06/2005).

Contestualmente, i proponenti hanno dato avviso

dell'avvenuto deposito degli elaborati sul quotidiano "La

Prealpina" pubblicato in data 14/06/2005.

La documentazione presentata è a disposizione per la

consultazione da parte del pubblico presso l'Ufficio di

Deposito (orario di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì

dalle ore 9.00 alle ore 13.00) per quarantacinque

giorni a partire dal 14/06/2005, data di avvenuto deposito

degli elaborati.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico

scientifici potranno essere presentati all'Ufficio di

Deposito nel termine di quarantacinque giorni dalla data

di avvenuto deposito degli elaborati e rimarranno a disposizione

per la consultazione da parte del pubblico

fino al termine del procedimento.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di

Valutazione è stabilita entro 150 giorni dalla data di avvenuto

deposito degli elaborati, fatto salvo quanto previsto

all'art. 12, comma 6 e all'art. 14, comma 5 della

L.R. n. 40/98 e s.m.i..

Ai sensi dell'articolo 4 e seguenti della Legge

07/08/1990 n. 241 e s.m.i. il Responsabile del Procedimento

designato è il Geom. Marco Carozza, tel.

0323/4950313, 7° Settore Ambiente e Georisorse della

Provincia del Verbano Cusio Ossola.

Avverso il provvedimento finale è possibile per

chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale

Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 giorni

dalla piena conoscenza dell'atto.

Il Responsabile del Servizio

Cave e Compatibilità Ambientale

Marco Carozza

 

Provincia del Verbano Cusio Ossola

 

L.R. 14/12/98 n. 40 e s.m.i., D.G.P. n. 90/05. Progetto di

"impianto idroelettrico sul Rio Mondelli in località Campioli

nei Comuni di Ceppo Morelli (VB) e di Macugnaga

(VB)" presentato dalla Ditta Piana Paolo s.n. c. - Comunicazione

di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del

procedimento inerente alla Fase di Valutazione della procedura

di V.I.A. ai sensi dell'art. 12, comma 1 della L.R.

14/12/1998 n. 40 e s.m.i..

 

In data 15/06/2005 il Sig. Piana Paolo, in qualità di

Amministratore Unico della Ditta Piana Paolo s.n. c.,

con sede legale a Bannio Anzino (VB), Frazione Pontegrande,

ha depositato presso l'Ufficio di Deposito Progetti

V.I.A. provinciali - 7° Settore Ambiente e Georisorse

- Servizio Cave e Compatibilità Ambientale della

Provincia del Verbano Cusio Ossola, Tecnoparco del

Lago Maggiore, Via dell'Industria n. 25, 28924 Verbania

- ai sensi dell'articolo 12, comma 2, lettera a) della

L.R. 40/98 e s.m.i., copia degli elaborati relativi al progetto

di "impianto idroelettrico sul Rio Mondelli in località

Campioli nei Comuni di Ceppo Morelli (VB) e di

Macugnaga (VB)" allegati alla domanda di pronuncia di

compatibilità ambientale ai sensi dell'art. 12, comma 1

della L.R. 40/98 e s.m.i. presentate all'Organo Tecnico

Provinciale, 7° Settore Ambiente e Georisorse, Servizio

Cave e Compatibilità Ambientale della Provincia del

Verbano Cusio Ossola, Tecnoparco del Lago Maggiore,

Via dell'Industria n. 25, 28924 Verbania (prot. di ricevimento

n. 0027518 del 15/06/2005).

Contestualmente, i proponenti hanno dato avviso

dell'avvenuto deposito degli elaborati sul quotidiano "La

Prealpina" pubblicato in data 15/06/2005.

La documentazione presentata è a disposizione per la

consultazione da parte del pubblico presso l'Ufficio di

Deposito (orario di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì

dalle ore 9.00 alle ore 13.00) per quarantacinque

giorni a partire dal 15/06/2005, data di avvenuto deposito

degli elaborati.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico

scientifici potranno essere presentati all'Ufficio di

Deposito nel termine di quarantacinque giorni dalla data

di avvenuto deposito degli elaborati e rimarranno a disposizione

per la consultazione da parte del pubblico

fino al termine del procedimento.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di

Valutazione è stabilita entro 150 giorni dalla data di avvenuto

deposito degli elaborati, fatto salvo quanto previsto

all'art. 12, comma 6 e all'art. 14, comma 5 della

L.R. n. 40/98 e s.m.i..

Ai sensi dell'articolo 4 e seguenti della Legge

07/08/1990 n. 241 e s.m.i. il Responsabile del Procedimento

designato è il Geom. Marco Carozza, tel.

0323/4950313, 7° Settore Ambiente e Georisorse della

Provincia del Verbano Cusio Ossola.

Avverso il provvedimento finale è possibile per

chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale

Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 giorni

dalla piena conoscenza dell'atto.

Il Responsabile del Servizio

Cave e Compatibilità Ambientale

Marco Carozza

 

Regione Piemonte

Direzione Commercio e artigianato

 

Settore Programmazione ed interventi sui settori commerciali

Realizzazione di centro commerciale di tipo sequenziale

nel Comune di Pozzolo Formigaro (AL) - Società Fossati

Franco s.r.l. - Comunicazione di avvenuto deposito degli

elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di

verifica della procedura di VIA ai sensi dell'art. 10,comma

2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.

 

In data 09.06.2005 la Sig.ra Drusiana degli Antoni in

qualità di legale rappresentante della Società Fossati

Franco s.r.l. con sede in Via Lanzone, 36 - Milano, ha

depositato presso l'Ufficio di deposito progetti regionale

- Via Principe Amedeo, n. 17 - 10123 Torino, ai sensi

dell'articolo 10 comma 2 della L.R. 40/1998, copia degli

elaborati relativi al progetto "Centro commerciale di tipo

sequenziale (Comparto 2) e di un centro commerciale

sequenziale mini outlet (Comparto 5) in Area D2 a destinazione

commerciale con annesse opere di urbanizzazione

interne ed esterne al perimetro di PEC", localizzato

nel Comune di Pozzolo Formigaro (AL), allegati alla

domanda di avvio della Fase di verifica della procedura

di VIA, presentata al Nucleo centrale dell'Organo tecnico

regionale ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R.

40/1998.

La documentazione presentata è a disposizione per la

consultazione da parte del pubblico presso l'Ufficio di

deposito con orario di apertura al pubblico 9.30-12.00,

per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del

presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di

verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione

del presente comunicato; trascorso il termine suddetto

in assenza di pronuncia dell'Autorità competente, il

progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico

scientifici potranno essere presentate all'Ufficio di

deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione

del presente comunicato e rimarranno a disposizione

per la consultazione da parte del pubblico fino al

termine del procedimento.

Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile

del procedimento designato è l'arch. Patrizia Vernoni,

tel. 011/432-3512, Settore Programmazione ed interventi

sui settori commerciali; per informazioni sullo

stato della pratica è possibile rivolgersi alla Sig.ra Marinella

Mosso, tel. 011/432-4667.

Avverso il provvedimento finale è ammesso ricorso al

Tribunale amministrativo regionale entro il termine di

sessanta giorni.

Il Responsabile del Settore

Programmazione ed interventi sui

settori commerciali

Patrizia Veroni

 

Regione Piemonte

 

Direzione Tutela e Risanamento Ambientale

Avviso al pubblico di avvio di procedimento. Aggiornamento

del Piano regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani

ai sensi della l.r. 24/2002 "Norme per la gestione dei rifiuti"

e della l.r. 40/1998 art. 20 "Disposizioni concernenti la

compatibilità ambientale e le procedure di valutazione".

Si dà avviso dell'avvio del procedimento inerente la

predisposizione dell'aggiornamento del Piano regionale di

Gestione dei Rifiuti Urbani e la relativa valutazione ambientale.

 

Si informa che il programma di massima del procedimento

integrato di pianificazione e valutazione ambientale,

che indica le fasi principali dell'iter ed illustra le

modalità di informazione, consultazione e partecipazione,

è disponibile sul sito web della Regione Piemonte

(http://www.regione.piemonte.it/ambiente/rifiuti/home.htm)

Responsabile di procedimento: dott.sa Agata Milone,

responsabile del Settore Programmazione Gestione Rifiuti.

Responsabile della struttura di supporto alla valutazione

ambientale: dott.sa Laura Bruna, responsabile del Settore

Sistema Informativo Ambientale-Valutazione Impatto

Ambientale.

Per informazioni è possibile rivolgersi a:

direzione22@regione.piemonte.it

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e

Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi L.R.

n. 27/94 - Procedimento: Manutenzione straordinaria opera

di presa sul Torrente Mollasco nel Comune di Acceglio

(CN).

Data di avvio: 31.05.2005.

N. protocollo dell'istanza: 27716

Termine massimo per la conclusione del procedimento:

120 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Dott. Ing.

Carlo Giraudo.

Funzionario a cui è stata affidata la pratica ed al

quale rivolgersi per informazione: Ing. Antonio Rollo

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti:

Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto

Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti

in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento:

15 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore

Carlo Girando

 

Regione Piemonte

 

Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Torino

Progetto di costruzione ponte, infrastrutture e lavori in

alveo del Torrente Ollasio nel concentrico del Comune di

Giaveno - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati

e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica

della procedura di VIA ai sensi dell'art. 10, comma 2 della

legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.

 

In data 10.05.2005 la Sig.ra Daniela Ruffino in qualità

di Sindaco pro tempore del Comune di Giaveno

(TO) ha depositato presso l'Ufficio di deposito progetti

regionale - Via Principe Amedeo, n. 17 - 10123 Torino,

ai sensi dell'articolo 10 comma 2 della l.r. 40/1998, copia

degli elaborati relativi al progetto "Progetto di costruzione

ponte, infrastrutture e lavori in alveo del Torrente

Ollasio nel concentrico del Comune di Giaveno"

allegati alla domanda di avvio della Fase di verifica della

procedura di VIA, presentata al Nucleo centrale

dell'Organo tecnico regionale ai sensi dell'art. 10, comma

1 della l.r. 40/1998.

La documentazione presentata è a disposizione per la

consultazione da parte del pubblico presso l'Ufficio di

deposito -Via Principe Amedeo 17- Torino dalle ore

9.30 alle 12.00 dal lunedì al venerdì, per trenta giorni a

partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di

verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione

del presente comunicato; trascorso il termine suddetto

in assenza di pronuncia dell'Autorità competente, il

progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico

scientifici potranno essere presentate all'Ufficio di

deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione

del presente comunicato e rimarranno a disposizione

per la consultazione da parte del pubblico fino al

termine del procedimento.

Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, ed a seguito

di Determinazione del Direttore Regionale alle

Opere Pubbliche in data 06.06.2005 n. 801, il Responsabile

del Procedimento designato è l'Arch. Andrea Tealdi

mentre il Responsabile dell'istruttoria cui rivolgersi per

ogni informazione sullo stato del procedimento di che

trattasi è l'Ing. Riccardo Crivellari, al recapito di Via

Belfiore 23- 10125 Torino dalle ore 9.30 alle ore 12.00

dal lunedì al venerdì ai seguenti recapiti telefonici:

011.432.4978, 011.432.3116.

Avverso il provvedimento finale è ammesso ricorso al

Tribunale amministrativo regionale entro il termine di

sessanta giorni.

Il Responsabile del Settore

Andrea Tealdi

 

Regione Piemonte

 

Settore Decentrato Opere Pubbliche e

Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi L.R.

n. 27/94. Procedimento: Lavori di completamento dello

schermo di tenuta diga del Saretto e formazione pista di

accesso torretta di presa interna al bacino nel Comune di

Acceglio (CN).

 

Data di avvio: 25.05.2005

N. protocollo dell'istanza: 26672

Termine massimo per la conclusione del procedimento:

120 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Dott. Ing.

Carlo Giraudo.

Funzionario a cui è stata affidata la pratica ed al

quale rivolgersi per informazione: Ing. Antonio Rollo

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti:

Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto

Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti

in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento:

15 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale

Regionale

Il Dirigente Responsabile

Carlo Giraudo

 

Regione Piemonte

 

Settore Decentrato Opere Pubbliche e

Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex

L.R. 27/94. Procedimento: Ditta S.E.I. Snc - Posa di una

tubazione di scarico in alveo del Fiume Stura in comune

di Moiola

 

Data di avvio: 01/06/2005

N°di protocollo dell'istanza: 28126

Termine massimo per la conclusione del procedimento:

gg. 120

Dirigente responsabile del procedimento Dott. Ing.

Carlo Giraudo

Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al

quale rivolgersi per informazioni: Dott. G. Garnerone -

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti:

Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto

Idrogeologico - C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti

in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento:

15 gg. dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale

Regionale

Il Dirigente Responsabile

Carlo Giraudo

 

Regione Piemonte

 

Settore Decentrato Opere Pubbliche e

Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex

L.R. 27/94. Procedimento: Comune di Savigliano - Estrazione

materiale litoide dall'alveo del T. Varaita e realizzazione

due tratti di scogliera in loc. Benne e Maresco in

sanatoria

 

Data di avvio: 13/06/2005

N°di protocollo dell'istanza: 29593

Termine massimo per la conclusione del procedimento:

gg. 90

Dirigente responsabile del procedimento Dott. Ing.

Carlo Giraudo

Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al

quale rivolgersi per informazioni: Ing. Gl Comba -

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti:

Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto

Idrogeologico - C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo

Termine per la presentazione di memorie o documenti

in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento:

15 gg. dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale

Regionale

Il Dirigente Responsabile

Carlo Giraudo

 

Regione Piemonte

 

Settore Decentrato Opere Pubbliche e

Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della

L.R. 27/94. Procedimento: Ditta Mollo Fratelli S.p.A. -

Realizzazione di una passerella di III categoria sul Torrente

Riddone Frazione Mussotto in Comune di Alba.

 

Data di avvio: 15.06.2005

N. protocollo dell'istanza: 30080

Termine massimo per la conclusione del procedimento:

120 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Dott. Ing.

Carlo Giraudo

Funzionari a cui è stata assegnata la pratica ed al

quale rivolgersi per informazioni: Dott.ssa Maria Grazia

Gallo - Geom. Walter Bessone.

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti:

Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto

Idrogeologico - C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo

Termine per la presentazione di memorie o documenti

in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento:

15 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale

Regionale

Il Dirigente Responsabile

Carlo Giraudo

 

Regione Piemonte

 

Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex

L.R. 27/94. Procedimento: Amministrazione Provinciale

di Cuneo - Estrazione materiale litoide in alveo del Fiume

Tanaro loc. Arazza di Roccacigliè

 

Data di avvio: 21/06/2005

N°di protocollo dell'istanza: 31192

Termine massimo per la conclusione del procedimento:

gg. 90

Dirigente responsabile del procedimento Dott. Ing.

Carlo Giraudo

Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al

quale rivolgersi per informazioni: Dott. G. Garnerone

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti:

Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto

Idrogeologico - C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti

in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento:

15 gg. dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale

Regionale

Il Dirigente Responsabile

Carlo Giraudo