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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 26

Codice 24.3
D.D. 23 marzo 2005, n. 86

Procedura ex art. 10 L.R. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto di “Adeguamento impianto di depurazione” sito in Comune di Rosta (TO) - presentato dalla Societa’ Metropolitana Acque Torino Spa (SMAT Spa) - Esclusione dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

* Il progetto di “Adeguamento impianto di depurazione” sito in Comune di Rosta (TO)" - presentato dalla Società Metropolitana Acque Torino S.p.A. - (SMAT S.p.A.) - è escluso dalla fase di valutazione di cui all’articolo 12 della L.R. 40/1998;

* l’efficacia del presente provvedimento è subordinata all’osservanza delle seguenti prescrizioni riguardanti sia la fase di progettazione definitiva sia la fase di cantiere:

* dovrà essere effettuata la verifica del rischio idraulico, ai sensi dell’art. 38 bis comma 2 delle Norme di attuazione del Piano dell’assetto idrogeologico, sottoponendo altresì il progetto al parere di compatibilità dell’Autorità di Bacino del Po e conformandosi quindi al medesimo;

* dovrà essere definito, d’intesa con l’Autorità d’Ambito dei servizi idrici integrati - ATO n. 3 - un programma di interventi finalizzato alla graduale eliminazione dalle reti fognarie di acque che non richiedono trattamenti di depurazione (c.d. parassite) stante la non trascurabile incidenza delle medesime sulle caratteristiche idrauliche e biologiche di processo dell’impianto esistente nonché procedere ad una revisione degli attraversamenti in alveo esistenti, prevedendo un monitoraggio costante delle stazioni di sollevamento con sistemi di allarme che consentano di intervenire tempestivamente in caso di disfunzione per evitare sversamenti diretti di liquame non trattato;

* dovrà essere predisposto dal proponente un piano di monitoraggio del corpo idrico recettore a monte e a valle dello scarico esistente per valutarne la situazione ambientale attuale e per poter fare una previsione degli effetti futuri sul corpo idrico dello scarico del depuratore nella sua configurazione finale, in vista del raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale previsti dal DL 152/99;

* a monte ed a valle dell’impianto dovrà essere realizzato un sistema di campionamento che consenta la corretta esecuzione di prelievi fiscali in coerenza con le prescrizioni dell’allegato 5 al D. Lgs 152/99;

* per quanto riguarda l’impatto sul paesaggio dovranno essere adottati appropriati interventi di recupero e ripristino delle aree di cantiere;

* il progetto definitivo dovrà contenere gli elaborati relativi alle opere di inserimento paesaggistico e gli elaborati di dettaglio delle opere di sistemazione a verde e degli interventi di mitigazione paesistico-ambientale;

* nel progetto definitivo dovranno essere descritte le fasi di cantiere tenendo conto degli aspetti connessi all’utilizzazione delle risorse naturali, alla produzione di rifiuti ed al rischio di incidenti verificando altresì l’interferenza delle opere in progetto con la condotta in Comune di Rivoli a servizio dell’alimentazione idrica del lago Castelpasserino;

* la Direzione dei lavori dovrà trasmettere all’ARPA , secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, e integrate da quelle contenute nel presente provvedimento essendo necessario correlare l’attuazione dell’intervento, sia nella fase di cantiere che nella fase di esercizio, alle varie attività di monitoraggio e controllo dell’ARPA;

* dovrà essere altresì data tempestiva comunicazione all’ARPA dell’avvio dei lavori.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o della piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6 dicembre 1971 n. 1034 ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino