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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 26

Codice 17.1
D.D. 21 marzo 2005, n. 84

L.R. 40/98 - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto presentato dalla Estense s.p.a. localizzato nel Comune di Alba (CN)- Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di ritenere che il “Progetto definitivo per ampliamento centro commerciale in corso Asti”, localizzato nel Comune di Alba (CN) presentato dal dott. Oriano Ballandi, in qualità di legale rappresentante della Società Estense p.A., con sede in Modena, via Europa n. 201, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni;

- il progetto municipale, che sarà presentato in allegato alla richiesta di autorizzazione urbanistica ex art. 26 della L.R. 56/77, recepisca tutte le prescrizioni e indicazioni di seguito elencate:

1. Viabilità - Siano prodotti i seguenti elaborarti:

* planimetria della forma provvisoria della rotonda da realizzarsi entro l’apertura del centro commerciale; il tracciato definitivo ed i tempi di realizzazione saranno concordati tra il proponente ed il Comune in sede di Convenzione;

* planimetria della segnaletica eventualmente necessaria nel tratto di ss 231 a nord dell’incrocio con corso Asti, da concordare con la Provincia di Cuneo e l’ANAS.

2. Acque - è consentito lo scarico delle acque reflue bianche e nere nel canale irriguo Vaccheria subordinatamente a quanto sarà richiesto dal Consorzio Irriguo Mussotto, Vaccheria, Lavandaro nell’autorizzazione allo scarico provvisorio (che dovrà essere richiesto dalla Società), rispettando quanto previsto per gli scarichi in corpi idrici superficiali dalla tabella 3 dell’allegato 5 del D.Lgs. 152/1999 e comunque fino e non oltre il 31.12.2007. Dopo questa data sarà obbligo del proponente scaricare le proprie acque reflue nella fognatura comunale, utilizzando o l’esistente condotta o quella in progetto che sarà realizzata dal Ciclo Idrico, e realizzando a proprie spese tutte le opere necessarie al collegamento. Inoltre:

* si prescrive che il centro commerciale realizzi 4-5 pozzetti di ispezione del canale Lavandaro, sufficientemente grandi da consentire le operazioni di controllo e manutenzione per tutta la lunghezza in cui il canale stesso risulta coperto dalla pavimentazione del parcheggio del centro commerciale. Una planimetria nel progetto municipale dovrà mostrare la localizzazione delle griglie; è ottimale sistemare le griglie per l’ispezione in corrispondenza dei ricoveri carrelli, riposizionandoli opportunamente all’interno dell’area parcheggio: le aree carrelli, infatti, essendo mobili consentono all’occorrenza l’ispezione e non presentano i pericoli di contaminazione da idrocarburi che si avrebbero in corrispondenza degli stalli del parcheggio. Per questo, la pulizia e la manutenzione del tratto di canale coperto è affidata al centro commerciale. Si richiede che il progetto municipale riporti, inoltre:

* progetto in dettaglio del punto di scarico delle acque nere nel canale irriguo Vaccheria, nuova localizzazione, pozzetto d’ispezione, vasche Imhoff e gruppo pompe che saranno reimpiegate per il sollevamento dei reflui nella condotta fognaria di nuova costruzione;

* qualora il Consorzio lo richiedesse in sede di autorizzazione allo scarico temporaneo, il centro commerciale si dovrà rendere disponibile alla manutenzione del tratto di competenza del canale Vaccheria;

* dimensionamento del sistema di raccolta e trattamento delle acque meteoriche (vasche di disoleazione e decantazione) e piano di manutenzione delle stesse.

3. emissioni atmosferiche - Il proponente dovrà collaborare col Comune nell’individuare e concordare, per quanto di sua competenza, le azioni da attuare per la riduzione dell’impatto atmosferico riconducibile all’attività del centro commerciale; nel progetto municipale dovranno essere proposte misure di mitigazione degli impatti relative ai seguenti aspetti:

* incentivare l’utilizzo dei mezzi a basso impatto ambientale (come la bicicletta) e il trasporto collettivo dei privati e dei lavoratori (installare le fermate degli autobus che servono al raggiungimento del centro commerciale);

* posizionamento e caratteristiche geometriche dei punti di emissione, tali da garantire la corretta dispersione degli inquinanti emessi ed evitare eventi critici per la qualità dell’aria.

4. fase di cantiere - L’allestimento e la gestione del cantiere devono essere previsti nell’ottica di mitigare il più possibile l’impatto sul territorio; si ricorda che la rimozione delle coperture in cemento amianto dovrà essere eseguita da Ditta autorizzata e occorre acquisire il parere preventivo della competente ASL che prescrive gli accorgimenti per ridurre i rischi. Nella redazione del progetto municipale si deve evidenziare:

* la predisposizione di un sistema di lavaggio dei mezzi di cantiere in uscita su strada pubblica;

* tipi e quantità di rifiuti e modalità di smaltimento previsti nel caso che sussista tale eventualità; ai sensi del D. L.vo 22/97 e s.m.i. i rifiuti prodotti durante le fasi di cantiere devono essere conferiti ai soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento e durante il trasporto devono essere accompagnati dal formulario di identificazione;

* i rifiuti speciali pericolosi provenienti dall’impiego, dai residui e dai contenitori di sostanze e prodotti chimici utilizzati in cantiere devono essere separati in recipienti specifici ed idonei ai rischi di queste sostanze la cui pericolosità può essere desunta dalle schede di sicurezza e dalle etichette.

5. impatto acustico - La relazione previsionale di impatto acustico prevista dall’art. 8 della legge n. 447/1995 e dall’art. 10 della legge regionale n. 52/2000 dovrà essere ripresentata a livello locale. Il progetto municipale dovrà riportare proposte atte alla mitigazione dell’impatto acustico generato dalla viabilità indotta dal centro commerciale sui ricettori sensibili.

6. impatto luminoso - L’illuminazione del Centro commerciale dovrà conformarsi ai disposti della L.R. 24 marzo 2000, n. 31 “Disposizioni per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche”. In particolare ai fini della riduzione dell’inquinamento luminoso ed ottico, della razionalizzazione del servizio di illuminazione con attenzione alla riduzione dei consumi ed alla salvaguardia dei bioritmi naturali delle piante e degli animali, gli impianti d’illuminazione esterna di nuova realizzazione dovranno essere adeguati alle seguenti prescrizioni:

* adeguamento alle norme tecniche dell’Ente italiano di unificazione (UNI) e del Comitato elettrotecnico italiano (CEI);

* intensità luminosa massima di 0 cd per lumen a 90 gradi in modo da evitare ogni dispersione nel cielo dei fasi di luce emanati;

* equipaggiamento con lampade dalla più alta efficienza;

* dispositivi che riducano dopo la mezzanotte le emissioni degli impianti tra il 30-50 % della loro normale operatività;

* le insegne luminose non dotate di illuminazione propria dovranno esser illuminate esclusivamente dall’alto verso il basso e spente entro le ore 23;

* fari, torri-faro e riflettori per parcheggi, piazzali, cantieri, dovranno avere un’inclinazione a terra che non consenta loro di inviare oltre 10 cd per lumen a 90 gradi e oltre.

7. Paesaggio - Poiché la percezione di questo grande complesso sarà notevole da diversi punti di osservazione posti sulle zone collinari prospicienti l’area in esame, sarebbe utile adottare sulle coperture in rifacimento, dei sistemi di verde pensile. Sebbene l’area sia povera di elementi naturali si riscontra inoltre un residuo di vegetazione naturale lungo il muro perimetrale che costeggia la carrareccia lungo il Canale Vaccheria ed anche qualche pianta arborea isolata nell’ambito del parcheggio del centro commerciale: si preservi il più possibile le piante arboree già presenti nell’area destinata al parcheggio e di ricostruire una vegetazione anche arbustiva, ma di tipo più naturale, lungo il muro perimetrale. Per le soluzioni di inserimento architettonico si consiglia di utilizzare le linee guida proposte dalla regione sul paesaggio.

8. RIFIUTI - Il progetto municipale, relativamente all’esatta collocazione delle isole ecologiche opportunamente previste per consentire la raccolta differenziata in fase di esercizio del centro commerciale, dovrà riportare, sia nella relazione sia in una cartografia:

* stima dei rifiuti prodotti in fase di esercizio (in base anche ad altri esercizi del gruppo di pari dimensioni);

* le aree da adibire ed attrezzare con cassoni in numero e di dimensioni adatte allo stoccaggio temporaneo (in funzione dei volumi prodotti e della prevista frequenza di svuotamento, considerando comunque un tempo di stoccaggio non inferiore a due settimane) di materiale differenziabile (RSA, carta e cartone, vetro, materiali metallici, organico, legno, plastica, ingombranti, ecc.);

* predisporre spazi adeguati allo stoccaggio temporaneo dei RAEE, in previsione del recepimento della Direttiva 2002/96/CE;

* dei cassonetti per la raccolta differenziata (lattine, plastica e vetro) ad uso del pubblico nelle aree a questo accessibili;

* i rifiuti liquidi pericolosi (oli esausti, gli acidi grassi in olio minerali, i liquidi di lavaggio delle attrezzature, etc.) devono essere stoccati in contenitori etichettati e posizionati in un luogo coperto, utilizzando un bacino di contenimento per contenere gli eventuali spandimenti;

* il recapito dei rifiuti del cantiere, come ad esempio quelli dovuti alla scarificazione delle pavimentazioni in asfalto attualmente esistenti.

9. Verifica delle prescrizioni e monitoraggi - Deve essere rispettato quanto segue:

* fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si affida all’ARPA Piemonte (Coordinamento VIA/VAS e Dipartimento ARPA di Cuneo) ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/1998 il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera; a questo scopo una copia degli elaborati del progetto municipale dovrà essere inviata dal proponente ad ARPA;

* il proponente dovrà effettuare attività di monitoraggio sulle acque del canale irriguo Vaccheria in fase di esercizio, da concordare, per quanto riguarda tempistiche e modalità, preventivamente con l’ARPA ;

* il proponente deve comunicare all’ARPA l’inizio ed il termine dei lavori e le informazioni relative all’organizzazione dei cantieri, ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98;

* il Direttore dei lavori deve trasmettere all’ARPA, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nei provvedimenti conclusivi dei procedimenti amministrativi relativi all’opera in oggetto, nonché da elaborati successivi utili agli scopi suddetti (come il cronoprogramma realizzato dall’impresa affidataria dei lavori);

* i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi all’ARPA; qualora il Comune supportato dall’ARPA, ritenesse necessario limitare l’incremento dell’impatto ambientale provocato dall’esercizio del centro commerciale, dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione, a carico del proponente e da concordare col Comune.

10. Se si rendessero necessari nuovi allacciamenti a impianti di opere elettriche a media e alta tensione si ricorda che, ai sensi del T.U. n. 1775 del 11.12.1933 e della L.R. n. 23 del 23.04.1984, dovrà essere richiesta la specifica autorizzazione. La domanda, indirizzata al Presidente della Giunta Regionale, dovrà essere inviata al Settore Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo e corredata di scheda tecnica e corografia, come esplicitato nella succitata legge regionale. In caso di linee a bassa tensione dovrà essere inoltrata apposita denuncia di realizzazione di opere elettriche all’Amministrazione Comunale competente.

11. Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonché le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto; in particolare, è fatto salvo quanto richiesto dal Consorzio Irriguo nell’autorizzazione allo scarico.

12. Dovrà essere ottenuta autorizzazione urbanistica ex art. 26 L.R. 56/77; quest’ultima potrà essere rilasciata soltanto dopo che il Progetto municipale avrà recepito le prescrizioni contenute nel presente atto.

13. Il Comune dovrà verificare, con la collaborazione dell’ARPA e prima del rilascio del Permesso di Costruire, il rispetto di tutte le prescrizioni riportate nel presente dispositivo, il parere del Consorzio Irriguo Mussotto, Vaccheria, Lavandaro; il provvedimento comunale dovrà contenere interamente le prescrizioni di cui al punto 5, nonché quelle che verranno riportate nell’atto di autorizzazione urbanistica regionale ex art. 26 L.R. 56/77. In sede di Convenzione col Comune, la Società si renderà disponibile a realizzare il tratto di competenze della pista ciclabile, qualora dall’aggiornamento del PUT e dal coordinamento delle previsioni di pianificazioni dell’area risultasse possibile connettere il centro commerciale con l’abitato di Alba.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della l.r. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di 60 giorni a decorrere dalla pubblicazione dell’atto sul Bollettino Ufficiale della Regione.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto ed ai sensi dell’art. 12, comma 8 della l.r. n. 40/1998.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni