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Bollettino Ufficiale n. 26 del 30 / 06 / 2005

Deliberazione della Giunta Regionale 20 giugno 2005, n. 36-310

Decreto Ministeriale n. 32442 del 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”: Piano Operativo per l’anno 2005.

A relazione dell’Assessore Taricco:

Il Decreto Ministeriale n. 32442 del 31 maggio 2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 159 del 10 luglio 2000, prevede che debbano essere i Servizi Fitosanitari Regionali competenti per territorio ad individuare quali siano le misure opportune e praticamente adottabili nel proprio territorio.

La D.G.R. n 81-581 del 24 luglio 2000, recepisce il citato D. M. n. 32442 e incarica il Settore Fitosanitario Regionale di stabilire con propria determinazione le zone focolaio, di insediamento e indenni particolarmente a rischio nonché le misure da applicare sul territorio regionale consistenti in trattamenti insetticidi obbligatori contro il vettore della malattia Scaphoideus titanus e nell’estirpo delle piante infette.

La D.D. n. 65 del 20 maggio 2003, modificata dalla D.D. n. 11 del 27 febbraio 2004 e dalla D.D. 67 del 27 aprile 2005, ha individuato le zone focolaio, insediamento e indenni particolarmente a rischio, nonché le misure da applicare sul territorio regionale.

La D.C.R. n. 442-14210 del 30 settembre 1997 prevede che al Settore Fitosanitario Regionale competa, tra l’altro, il coordinamento degli interventi correlati all’attuazione della legislazione regionale, nazionale, comunitaria e internazionale nel campo fitosanitario.

Il Reg. CE 1493/1999 del Consiglio, del 17 maggio 1999, relativo all’Organizzazione Comune del Mercato viticolo, all’articolo 4 definisce e norma i “diritti di reimpianto” ed il Reg CE 1227/2000 della Commissione del 31 maggio 2000, stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CE) n°1493/1999.

Il D.M. n. 32921 del 27 luglio 2000, recante norme di attuazione del regolamento (CE) del Consiglio n° 1493/1999 e del regolamento (CE) della Commissione n°1227/2000, dispone tra l’altro che le Regioni e le Province autonome adottino gli opportuni provvedimenti necessari a regolamentare e controllare il corretto esercizio del diritto di reimpianto.

La D.G.R. n.48-2240 del 12 febbraio 2001, stabilisce le misure di applicazione dei Regg. CE 1493/1999 e 1227/2000 e la D.D. n. 16 del 27 marzo 2001, approva la relativa modulistica.

La D.G.R. n. 81-12795 del 14 giugno 2004 ha previsto l’adozione di un Piano Operativo per l’attuazione delle misure di lotta obbligatoria alla flavescenza dorata in Piemonte per l’anno 2004.

La lotta contro la malattia si basa esclusivamente sulla profilassi attuata attraverso la tempestiva estirpazione delle piante infette, i trattamenti insetticidi contro l’insetto vettore e l’impiego nei reimpianti di materiale di moltiplicazione sano.

Per adempiere alle direttive impartite dal Decreto Ministeriale del 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, è necessario istituire una procedura di rilevamento sul territorio delle piante di vite colpite da sintomi riferibili alla suddetta malattia.

Data la diffusione che la malattia ha sul territorio si pone l’esigenza di concentrare l’impegno nei vigneti più colpiti e pertanto le comunicazioni da parte dei conduttori dei vigneti saranno presentate solo nel caso in cui le piante infette superino il 10%.

La D.G.R. n. 118-704 del 31 luglio 2000, applica il Piano di Sviluppo Rurale in Piemonte.

Il Piano di Sviluppo Rurale 2000 - 2006, elaborato in base all’art. 33 del Regolamento (CE) n° 1257/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e di Garanzia, prevede la misura U “Ricostituzione del potenziale agricolo danneggiato da disastri naturali e l’introduzione di adeguati strumenti di prevenzione” elaborata per fronteggiare la fitopatia “Flavescenza Dorata” presente in diverse aree del Piemonte.

La misura U del Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 prevede all’intervento 1 il monitoraggio della malattia sul territorio e individua come spese ammissibili quelle sostenute per attivazione di squadre di tecnici che operino sul territorio.

Fino al 2004 erano disponibili risorse finanziarie per sostenere le aziende agricole che aderivano alle misure di prevenzione per fronteggiare la fitopatia “Flavescenza Dorata”: la Misura U - intervento 3 “Sostegno finanziario di conduttori e produttori” del Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 e la legge 23 dicembre 2000, n. 388.

Allo stato attuale non sono disponibili risorse finanziarie per sostenere le aziende colpite impegnate nell’adozione delle misure di lotta obbligatoria ma resta indispensabile perseverare nel programma di contenimento della malattia.

Per semplificare gli adempimenti da parte degli agricoltori nonché le verifiche e le operazioni di istruttoria da parte degli uffici preposti, in conformità con quanto disposto dalla D.G.R. n.48-2240 del 12 febbraio 2001 è necessario definire un’unica procedura valida per l’applicazione sia del D.M. n. 32442 del 31/05/2000 sia della D.G.R. n.48-2240 del 12 febbraio 2001.

Consultati i rappresentanti degli agricoltori e gli Uffici agricoli delle Province in data 13/06/2005.

Considerata la necessità di una immediata applicazione del piano operativo si rende opportuno dare immediata esecutività al presente provvedimento.

La Giunta Regionale unanime,

delibera

ai fini dell’applicazione del D.M. n. 32442 del 31/5/2000 riguardante le “Misure per lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, di adottare il piano operativo contenuto nell’allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

PIANO OPERATIVO FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE - ANNO 2005

PREMESSA

L’applicazione del decreto di lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata, D.M. n. 32442 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, riguarda la totalità della superficie coltivata a vite di 445 comuni delle province di Alessandria, Asti, Cuneo, Novara e Torino, pertanto la superficie interessata al monitoraggio supera i 46 mila ettari. L’accertamento della malattia può svolgersi solo in un periodo limitato di tempo nel corso della stagione vegetativa e pertanto le indagini devono essere concentrate in soli due mesi. Di conseguenza, vista la gravità della malattia e la necessità che le misure di lotta obbligatoria vengano puntualmente applicate sul territorio, si rende necessario predisporre un piano operativo che coinvolga altri enti presenti sul territorio e dotati di competenza in materia, quali le Amministrazioni Provinciali, le Organizzazioni Professionali degli agricoltori direttamente o tramite le loro Società di servizi, le Associazioni dei Produttori, le Cantine Sociali, le Centrali Cooperative, i liberi professionisti, il C.S.I., etc.

Nel caso dell’adozione di misure finanziarie per sostenere le aziende impegnate nell’attuazione della lotta obbligatoria il piano di monitoraggio ne consentirà la fruizione da parte degli agricoltori colpiti, potendosi fondare sulla rilevazione oggettiva dei danni causati dalla malattia.

Il Piano Operativo si articola in due parti.

1) MONITORAGGIO DELLA PRESENZA DELLA MALATTIA

1.1.1 - Comunicazione da parte dei conduttori dei vigneti

I conduttori dei vigneti colpiti in misura superiore al 10% possono comunicare la presenza della malattia e l’intenzione di procedere all’estirpo delle piante infette alla Provincia, attraverso la presentazione di apposita modulistica in duplice copia; tale modulistica varrà anche ai sensi del Reg. CE n. 1493/99 e della DGR n. 48-2240 del 12.02.2001.

La presentazione di tale modulistica è condizione indispensabile ai fini di poter usufruire di eventuali contributi che verranno adottati per la Flavescenza Dorata.

Comunque in ottemperanza al D.M. n. 32442 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite” il conduttore del vigneto ha l’obbligo di estirpare le piante colpite pena la denuncia all’autorità giudiziaria, ai sensi dell’art. 9.

Le comunicazioni con richiesta di estirpo totale di un appezzamento vincoleranno il beneficiario nell’esecuzione dell’intervento richiesto, fatta salva la possibilità di presentare la richiesta di variazione nei tempi che verranno indicati e comunque prima della conclusione del sopralluogo effettuato dagli organismi preposti al controllo.

1.1.2 - Monitoraggio sul territorio

Al fine di mantenere il controllo del territorio e di verificare l’andamento della malattia verrà monitorato un campione di aziende estratte tra quelle che hanno presentato predomanda negli anni precedenti, inoltre potranno essere monitorati vigneti: adiacenti a quelli segnalati, situati in aree confinanti con zone di focolaio o di insediamento, al primo anno di impianto, individuati secondo altri criteri. I vigneti saranno scelti in base alle indicazioni del Settore Fitosanitario Regionale (S.F.R.) e potranno essere segnalati anche dagli Assessorati Provinciali all’Agricoltura, dalle Organizzazioni Professionali Agricole, dalle Associazioni dei produttori e da altri organismi di assistenza tecnica.

Coloro che intendono estirpare i vigneti su cui il S.F.R ha effettuato l’accertamento con presenza di F.D. e non hanno presentato la comunicazione di cui al punto 1.1.1, prima di effettuare l’estirpo devono richiedere l’autorizzazione alla Provincia competente.

Nell’ambito del controllo potranno inoltre essere rilevate, se presenti, le piante infette segnalate negli anni precedenti e non estirpate.

1.2 - Modulistica

La modulistica, l’utilizzo di supporti informatici per la modulistica e le scadenze per la presentazione verranno stabilite mediante apposita determinazione dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura in accordo con le Province.

1.3 - Organizzazione dei controlli

- Le Province raccoglieranno la modulistica.

- I controlli verranno effettuati da apposite squadre costituite a livello provinciale.

- Le squadre saranno formate da tecnici che devono essere in possesso di idoneo titolo di studio individuati dalla Provincia tra propri funzionari o incaricando le Organizzazioni Professionali degli agricoltori (direttamente o tramite le loro Società di servizi), le Associazioni dei Produttori, le Cantine Sociali, le Centrali Cooperative, gli Ordini ed eventuali enti costituiti da liberi professionisti.

- Le squadre saranno costituite da almeno due tecnici di cui uno del S.F.R. che parteciperà con propri tecnici o con liberi professionisti appositamente incaricati.

- L’organizzazione delle squadre e della loro attività sarà coordinata dal S.F.R. e dalla Provincia ai quali dovranno essere tempestivamente segnalate eventuali anomalie o disfunzioni.

I criteri di priorità per le categorie di vigneti da monitorare verranno definiti dal Settore Fitosanitario. Avranno priorità le richieste di estirpo totale.

1.4 - Procedura operativa e compiti delle squadre

Le squadre opereranno secondo la seguente metodologia:

1. - Sopralluogo nei vigneti segnalati con rilevazione e marcatura delle piante infette, elaborazione di uno schema dell’appezzamento, rilevazione superficie del vigneto, redazione e firma del verbale da parte del tecnico del S.F.R. o del libero professionista appositamente incaricato.

2. - In caso di immediato estirpo da parte del viticoltore, contestuale all’accertamento della malattia, si procederà alla immediata constatazione dell’estirpo.

3. - In caso di non eseguibilità dell’immediato estirpo per elevato numero di piante colpite, il viticoltore procederà al taglio raso del ceppo ed estirperà le piante entro i termini che ha segnalato nel modulo di comunicazione della presenza della malattia. Il S.F.R. effettuerà i controlli e in caso di inadempienza procederà ai sensi dell’art. 9 del D.M. n. 32442 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”

Ai sensi del D.M. 31/05/2000 in zona focolaio tutte le piante infette devono essere estirpate.

1.5 - Accertamento dell’estirpazione

Gli interessati, effettuato l’estirpo, ne danno comunicazione immediata alla Provincia per gli adempimenti di competenza.

2) VIGILANZA SUL TERRITORIO

Il S.F.R. effettuerà azioni di vigilanza sul territorio finalizzate a:

1- verificare l’esecuzione dei trattamenti insetticidi;

2- verificare la presenza della malattia e l’esecuzione dei trattamenti insetticidi in appezzamenti segnalati da parte di terzi (Amministrazioni comunali, provinciali, Comunità montane, privati, ecc.) che potrebbero rappresentare un elevato rischio fitosanitario (superfici vitate abbandonate o viti inselvatichite).

3- ispezionare tutti i campi di piante madri utilizzati come fonte di materiale di moltiplicazione per la produzione di materiale vivaistico.

Il S.F.R. provvederà a inviare alle aziende una notifica sull’esito dei sopralluoghi e sugli obblighi di legge.

3) ISTITUZIONI CHE PARTECIPERANNO ALLA REALIZZAZIONE DEL PIANO OPERATIVO (PUNTO 1 E PUNTO 2) E RELATIVI COMPITI:

- Settore Fitosanitario Regionale:

· coordinamento delle attività e raccolta dati;

· controllo a campione dell’attività delle squadre;

· intervento diretto in caso di particolari problemi;

· eventuale formazione di tutti i tecnici rilevatori;

· messa a punto della procedura in collaborazione con il Settore Sviluppo Produzioni Vegetali e con gli Assessorati Provinciali all’Agricoltura;

· incarichi ai liberi professionisti.

- Amministrazioni provinciali interessate:

· ricevimento modulistica e adempimenti di competenza;

· accertamento in campo della malattia mediante propri tecnici;

· contributo forfetario a titolo di rimborso spese ai soggetti che metteranno a disposizione i tecnici per l’accertamento in campo della malattia;

· eventuale segnalazione dei vigneti da controllare;

· caricamento pratiche relativi agli estirpi e/o reimpianti;

· coordinamento del caricamento dei verbali relativi a tutti i sopralluoghi effettuati dalle squadre;

· supporto logistico.

- Organizzazioni Professionali Agricole o loro Società di servizi, Associazioni dei produttori, Liberi professionisti, Cantine Sociali, Centrali cooperative:

· caricamento delle comunicazioni presentate su supporto informatico con stampa del modulo di verbale;

· partecipazione alle squadre di monitoraggio.

- C.S.I. Piemonte:

· predisposizione procedure informatiche per la presentazione delle comunicazioni e per l’acquisizione dei dati dei verbali di sopralluogo.

4) FINANZIAMENTO DEL PIANO:

a) La Regione Piemonte si farà carico della retribuzione dei liberi professionisti incaricati dal S.F.R. e delle spese relative al caricamento informatico dei dati dei verbali di sopralluogo, mediante i fondi stanziati per i monitoraggi nell’intervento 1 della Misura U “Ricostituzione del potenziale agricolo danneggiato da disastri naturali e l’introduzione di adeguati strumenti di prevenzione” del Piano di sviluppo rurale 2000 - 2006.

b) Le Province si faranno carico del rimborso forfetario delle spese ai soggetti che metteranno a disposizione i tecnici per l’accertamento in campo della malattia.