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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 23

Codice 24.3
D.D. 4 febbraio 2005, n. 35

Procedura ex art. 10 L.R. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto di “Adeguamento e potenziamento del depuratore acque reflue della Citta’ di Asti al D.lgs 152/99" sito in Comune di Asti (AT) - presentato da Asti Servizi Pubblici S.p.A. - Esclusione dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Il progetto di “Adeguamento e potenziamento del depuratore acque reflue della Città di Asti al D.Lgs 152/99 ”sito in Comune di Asti (AT) e presentato da Asti Servizi Pubblici Spa è escluso dalla fase di valutazione di cui all’articolo 12 della L.R. 40/1998;

- l’efficacia del presente provvedimento è subordinata all’osservanza delle seguenti prescrizioni:

- risulta necessario correlare l’attuazione dell’intervento, sia nella fase di cantiere che nella fase di esercizio, alle varie attività di monitoraggio e controllo dell’ARPA;

- per quanto attiene l’impatto atmosferico è necessario prevedere durante la fase di cantiere una frequente bagnatura delle piste usate dai mezzi di cantiere, il contenimento della velocità dei mezzi, la realizzazione di un’adeguata barriera nel tratto perimetrale del cantiere;

- dovrà essere realizzato l’impianto di deodorizzazione delle stazioni di sollevamento, nonchè, ove ritenuto necessario in esito ai monitoraggi ambientali, delle vasche di ossidazione biologica e di sedimentazione primaria;

- per quanto concerne l’impatto acustico l’esecuzione dei lavori di cantiere dovrà avvenire riducendo al minimo indispensabile la contemporaneità di utilizzo dei macchinari e con la predisposizione di schermature sufficientemente alte che circondino l’intero cantiere fermo restando il rispetto dei limiti di emissione relativi alla classe del Piano Acustico in cui è inserito l’impianto;

- le attività di sistemazione a verde dovranno prevedere esclusivamente l’utilizzo di specie autoctone evitando specie esotiche o di esclusivo valore estetico;

- dovrà essere data tempestiva comunicazione all’ARPA competente per territorio dell’avvio dei lavori;

- prima di iniziare l’esecuzione delle opere dovrà essere conclusa presso l’Autorità di Bacino del Fiume Po la procedura di variante automatica del Piano per l’assetto idrogeologico al fine della definizione permanente come fascia C del fiume Tanaro dell’area di ubicazione dell’impianto in argomento.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o della piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6 dicembre 1971 n. 1034 ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino