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Bollettino Ufficiale n. 23 del 9 / 06 / 2005

Codice 17.1
D.D. 21 febbraio 2005, n. 37

L.R. n. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto presentato dalla Az Arreda s.p.a., localizzato nel Comune di Ceva (CN) - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di ritenere che il progetto “Ampliamento di centro commerciale”, localizzato nel Comune di Ceva (CN), presentato dal sig. Carlo Salvetto, in qualità di legale rappresentante della Società AZ Arreda p.a., con sede in Ceva, via Case rosse n. 3, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto municipale, già presentato in allegato alla richiesta di autorizzazione urbanistica ex art. 26 della L.R. 56/77, sia integrato con gli elaborati idonei a recepire le seguenti prescrizioni:

1. Viabilità - Le opere di viabilità, necessarie per l’apertura del centro commerciale in progetto, dovranno corrispondere a quelle previste dal progetto presentato, nonché a quelle previste dall’autorizzazione amministrativa commerciale.

* la viabilità interna al centro commerciale dovrà essere chiaramente assistita da adeguata cartellonistica finalizzata ad indirizzare i flussi nella corretta direzione; in particolare, i veicoli diretti all’autostrada dovranno essere indirizzati all’uscita sulla SP430;

* dovrà essere valutata con ANAS la possibilità di prevedere una corsia di accelerazione più lunga sulla SS28, in direzione Ceva;

* in corrispondenza dell’uscita sulla SS28bis dovrà essere impedita la svolta a sinistra; analogamente per i veicoli provenienti da Ceva dovrà essere impedita la manovra di svolta a sinistra: i flussi dovranno essere convogliati verso la rotatoria.

2. Acque - Si richiede una relazione idraulica e relative tavole progettuali che riportino:

* adeguato dimensionamento e collocazione della vasca di prima pioggia;

* adeguato dimensionamento delle reti di raccolta degli scarichi idrici previsti, sia per le acque meteoriche sia per le acque nere e della vasca di prima pioggia; la descrizione delle caratteristiche (dimensioni, localizzazione, tracciati, ...), delle modalità di realizzazione e manutenzione di tale rete di raccolta;

3. uso suolo - La tipologia specifica ed il dimensionamento delle opere per il controllo della stabilità delle scarpate, dei fenomeni erosivi e delle acque superficiali, già illustrate in linea generale, in fase di progetto dovranno essere definiti dagli approfondimenti di carattere geologico - tecnico realizzati in accordo con le disposizioni del D.M. 11/03/88 n. 47; inoltre:

* in relazione alla possibilità di predisporre attraversamenti ed occlusioni anche parziali del corso d’acqua situato lungo il margine ovest - nordovest dell’area, gli attuatori della previsione dovranno verificare la necessità di sottoporre tali interventi all’esame della Direzione Regionale Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico, competente per argomento;

* sia prevista la realizzazione di un’area verde nella zona a nord del lotto con l’impianto di siepi e filari costituite da entità autoctone, unitamente alla preservazione del settore arboreo paranaturale, che costituisce una misura di compensazione la quale può indurre, relativamente alla componente zoologica, nuovi valori faunistici e di limitazione dell’impatto visivo nonché di riqualificazione dell’area in generale;

* non dovrà essere realizzato l’autolavaggio previsto in alcune tavole progettuali.

4. Rifiuti - Il progetto municipale, relativamente all’esatta collocazione delle isole ecologiche opportunamente previste per consentire la raccolta differenziata in fase di esercizio del centro commerciale, dovrà riportare sia nella relazione sia in una planimetria:

a. le aree da adibire ed attrezzare eventualmente con idonei cassoni di dimensioni adatte allo stoccaggio temporaneo (in funzione dei volumi prodotti e della prevista frequenza di svuotamento) di materiale differenziabile (RSA, carta e cartone, vetro, materiali metallici, organico, legno, plastica, RAEE);

b. dei cassonetti per la raccolta differenziata (lattine, plastica e vetro) ad uso del pubblico nelle aree a questo accessibili.

5. rinverdimento - Le essenze dovranno essere di norma omogenee a quelle naturalmente diffuse in zona, valutate anche in relazione alla posizione ed alla giacitura del terreno, e per la loro attitudine a sviluppare la dimensione di quinta di protezione richiesta dal progetto.

* Dovranno essere recepite in convenzione o con atto di impegno unilaterale le seguenti prescrizioni:

1. fase di cantiere - L’allestimento e la gestione del cantiere devono essere previsti nell’ottica di mitigare il più possibile l’impatto sul territorio; a questo fine nell’ambito della redazione del progetto municipale, si deve evidenziare:

* la necessità che l’impresa affidataria dei lavori produca un cronoprogramma che coadiuvi la riduzione del disturbo da rumore;

* la predisposizione di un sistema di lavaggio dei mezzi di cantiere in uscita su strada pubblica;

* la necessità di limitare la velocità dei mezzi di cantiere e di operare una frequente bagnatura delle piste utilizzate dagli stessi;

* la realizzazione di un’adeguata barriera nel tratto perimetrale del cantiere, a mitigazione delle emissioni di polveri e rumore nei confronti dei ricettori sensibili.

2. Verifica delle prescrizioni e monitoraggi - Deve essere rispettato quanto segue:

* fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad ARPA ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/1998 il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera; a questo scopo una copia degli elaborati del progetto municipale, integrato dagli elaborati con cui il progetto recepisce quanto al punto 2, dovrà essere inviata dal proponente ad ARPA Piemonte - Dipartimento di Cuneo;

* il proponente dovrà effettuare attività di monitoraggio atmosferico e acustico, in fase di costruzione e di esercizio presso i bersagli sensibili (in particolare, per quel che riguarda l’impatto atmosferico, dovranno essere monitorati i punti indicati sulle planimetrie degli allegati 1 e 2 forniti dall’ARPA), da concordare, per quanto riguarda tempistiche e modalità, preventivamente col Dipartimento ARPA territorialmente competente (in linea di massima, con cadenza temporale indirizzata verso il periodo di massima fruibilità per l’area giardino e gioco bimbi, ovvero periodo primaverile-estivo, e nel periodo di maggiore afflusso verso il centro commerciale possibilmente nelle settimane antecedenti le festività di fine anno o tardo-primaverili);

* il proponente deve comunicare al Dipartimento ARPA territorialmente competente l’inizio ed il termine dei lavori e le informazioni relative all’organizzazione dei cantieri, ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98;

* il Direttore dei lavori deve trasmettere, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, al Dipartimento ARPA territorialmente competente, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nei provvedimenti conclusivi dei procedimenti amministrativi relativi all’opera in oggetto, nonché da elaborati successivi utili agli scopi suddetti (come il cronoprogramma realizzato dall’impresa affidataria dei lavori);

* i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi al Dipartimento ARPA territorialmente competente; qualora il Comune supportato dall’ARPA, ritenesse necessario limitare l’incremento dell’impatto ambientale provocato dall’esercizio del centro commerciale, dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione, a carico del proponente e da concordare col Comune.

* Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonché le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto; in particolare, è fatto salvo il parere dell’ANAS in merito agli innesti sulla SS28bis.

* Dovrà essere ottenuta autorizzazione urbanistica ex art. 26 L.R. 56/77; quest’ultima sarà rilasciata soltanto dopo che il progetto municipale avrà recepito le prescrizioni contenute nel presente atto.

* Il Comune dovrà verificare, con la collaborazione dell’ARPA e prima del rilascio del Permesso di Costruire, il rispetto di tutte le prescrizioni riportate nel presente dispositivo, il parere della Società di gestione del depuratore di recapito finale delle acque nere del centro commerciale; il provvedimento comunale dovrà contenere interamente le prescrizioni di cui al punto “verifica delle prescrizioni e dei monitoraggi”, nonché quelle che verranno riportate nell’atto di autorizzazione urbanistica regionale ex art. 26 L.R. 56/77.

Si allegano a corredo del presente atto i seguenti documenti:

1. Allegato 1 - Planimetria generale;

2. Allegato 2 - Area Gioco Bimbi.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della l.r. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di 60 giorni a decorrere dalla pubblicazione dell’atto sul Bollettino Ufficiale della Regione.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto ed ai sensi dell’art. 12, comma 8 della l.r. n. 40/1998.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni