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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 22

Codice 25.9
D.D. 13 gennaio 2005, n. 15

O.M. n. 3090 del 18/10/2000 - O.P.C.M. n. 3258 del 20.12.2002. Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Varzo. Lavori di regimazione delle acque e sistemazione tratto terminale dei rii Riceno e rio Canali in corrispondenza attraversamento strada statale n. 33 in localita’ Campaglia e loc. Chiggio. Importo finanziato: Euro 25.822,84=. Importo progetto: Euro 25.822,84=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di approvare il progetto dei lavori di regimazione delle acque e sistemazione tratto terminale dei Rii Riceno e Rio Canali in corrispondenza attraversamento strada statale n. 33 in località Campaglia e loc. Chiggio in Comune di Varzo dell’importo di euro 25.822,84= così suddiviso:

a) per lavori    euro     18.012,15

oneri sicurezza non soggetti a ribasso d’asta    euro     700,00

b) somme a disposizione dell’Amministrazione:

- per I.V.A. sui lavori (20 %)    euro     3.742,43

- per spese tecniche e d.l.    euro     2.650,00

- per CNPAIA (2 % )    euro     53,00

- per I.V.A. sulle spese tecniche (20 %)    euro     540,60

- per oneri responsabile servizio    euro     112,27

- per imprevisti ed arrotondamenti    euro     12,38

Sommano euro 7.110,08    euro     145.462,31

Totale    euro     25.822,84

A condizione che:

- le caratteristiche del materiale lapideo impiegato siano coerenti per cromatismo e tipologia a quelle delle pietre presenti nei luoghi d’intervento;

- nelle scogliere intasate in cls. i giunti in vista, al di fuori del profilo bagnato normale, siano riempiti di terreno vegetale;

- le testate delle difese spondali siano ricoperte di terra vegetale e, ove possibile, raccordate correttamente alla sommità delle sponde inerite.

nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1)- i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2)- in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3)- gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4)- dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5)- il reinterro per la ricostruzione della morfologia circostante potrà avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6)- i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7)- dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del R.D. n. 523/1904, del D.Lgs. n. 42/2004 ex D.Lgs. n. 490/1999 e della L.R. n. 45/1989;

- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonché urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.

I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dell’opera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole