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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 22

Codice 16.4
D.D. 20 gennaio 2005, n. 12

Art. 10 l.r. 40 del 14 dicembre 1998. Fase di Verifica della procedura V.I.A. relativamente al progetto per l’ampliamento della cava di sabbie astiane sita in localita’ Valle dei Rossi del Comune di Asti, finalizzata alla realizzazione dei rilevati del collegamento autostradale Asti - Cuneo, presentato dalla Societa’ Consortile a. r.l. Isola

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

per le motivazioni espresse in premessa il progetto per l’ampliamento della cava sita in località “Valle dei Rossi” del Comune di Asti, presentato ai sensi dell’art. 10 l.r. 40/1998 dalla Società Consortile a r.l. ISOLA, con sede in Fano (PU), Via della Costituzione 10, non deve essere sottoposto alla Fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi degli artt. 12 e 13, l.r. 40/1998, in quanto il progetto di coltivazione e di recupero ambientale non va a realizzare impatti rilevanti nei confronti delle componenti ambientali competenti il sito di cava.

Tuttavia il progetto esecutivo, relativo alla coltivazione della cava, presentata ai sensi delle ll.rr. 69/1978, 45/1989 e 30/1999 e D.lgs. 490/1999, oltre a quanto richiesto dalla Circolare n. 21/LAP del 18 settembre 1995, deve approfondire necessariamente i seguenti argomenti:

- definizione della convenzione con il Comune di Asti ai sensi dell’art. 40 comma 3 N.T.A. del P.G.R.C.;

- predisposizione di una tempistica di coltivazione della cava in funzione delle necessità di cantiere, delle caratteristiche delle strade utilizzate, degli impatti ambientali (rumorosità, polverosità ed adeguamento) che potenzialmente possono ricadere sulle componenti che caratterizzano l’ambito di riferimento;

- valutazione delle soluzioni alternative dell’area di cava posta sul versante Nord, ed in particolare al di sotto dell’isoipsa 190 m, che meglio garantiscano la stabilità del versante ed un adeguato raccordo morfologico con le aree limitrofe;

- sezioni di progetto relative allo stato originario, allo stato di fine coltivazione e finale con relative quote;

- quantificazione dei mc asportati nell’ambito del progetto precedentemente autorizzato, di quelli residui e di quelli previsti in ampliamento;

- progetto di regimazione delle acque con indicazioni planimetriche e destinazione finale delle stesse, comprensivo della descrizione e quantificazione lineare delle tipologie di canalizzazione utilizzate;

- schede di sintesi del progetto;

- planimetria dettagliata della viabilità individuata cava-cantiere e viceversa in scala adeguata;

- quantificazione delle specie arboree, arbustive e dei miscugli erbacei individuate per il recupero ambientale;

- dichiarazione di ANAS in merito alla conformità del materiale della cava;

- per quanto riguarda il trasporto del materiale la ditta proponente, d’intesa con ANAS, è tenuta a presentare un protocollo per la gestione dei mezzi che verranno previsti nell’atto autorizzativo; il protocollo citato deve prevedere strutture e modalità di trasporto che garantiscano l’agevole riconoscimento dei mezzi circolanti finalizzato al controllo dei transiti previsti e alla provenienza dei singoli mezzi. Il suddetto protocollo deve inoltre prevedere un sistema di controllo da parte della ditta proponente e di ANAS.

La presente determinazione sarà inviata ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della l.r. 14 dicembre 1998, n. 40.

Avverso la presente determinazione, è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla legge 6 dicembre 1971 n. 1034 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971 n. 1199.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Direttore regionale
Giuseppe Benedetto