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Bollettino Ufficiale n. 22 del 1 / 06 / 2005

Codice 25.7
D.D. 7 febbraio 2005, n. 122

O.M. n. 3090/2000 e n. 3237/2002 e s.m.i. Eventi alluvionali autunno 2000 e primavera-estate 2002. Conferenza di Servizi di Novara. Comune di Pella. Lavori di intervento a difesa della strada comunale di accesso alla frazione Ronco. 2° lotto. Importo Euro 200.000,00=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1 di approvare il progetto dei lavori di intervento a difesa della strada comunale di accesso alla frazione Ronco, con le seguenti prescrizioni:

* premesso che il progetto esaminato è da considerarsi come progetto definitivo ai sensi della L. n. 109/1994 e s. m. i. e, pertanto l’elaborato denominato “Capitolato Speciale d’Appalto” è stato valutato come “Disciplinare Descrittivo degli Elementi Prestazionali Tecnici ed Economici”, si ritiene che il sistema di realizzazione dei lavori debba essere previsto non esclusivamente a corpo, ma a corpo e misura, o integralmente a misura, indicati separatamente nel Capitolato Speciale d’Appalto, secondo quanto previsto dall’art. 45 del D.P.R. 554/1999. Resta pertanto inteso che la verifica del livello progettuale esecutivo, è di competenza e di responsabilità esclusiva dell’Ente appaltante, che dovrà provvedere in tal senso prima dell’indizione della gara di appalto;

* il previsto drenaggio e la raccolta delle acque percolanti a tergo delle opere di difesa e contenimento della scarpata, dovrà essere realizzato mediante tubazione microfessurata o canaletta in calcestruzzo, ricoperti di materiale ghiaioso, correnti longitudinalmente a tergo delle murature e confluenti direttamente nei pozzettoni;

* lo stramazzo in corrispondenza della mantellata del pozzettone “A”, dovrà essere aumentato abbassandone la quota sino a quella di partenza del canale a cielo aperto A-B;

* essendo il pozzettone “A”, nel tratto in direzione di Pella, attiguo alla muratura in cemento armato con sovrastante barriera paramassi, dovrà essere ricomputata l’analisi del relativo prezzo, portando in deduzione il rivestimento della muratura in pietrame, erroneamente conteggiata per l’intero di tale lato;

* dovrà essere mantenuta costante l’altezza del parapetto del canale a cielo aperto nel tratto A-B e comunque non inferiore a cm 100;

* a salvaguardia della sicurezza del transito, il tratto di canale a cielo aperto (C1-C ), a valle del sottopasso stradale ed attraversante la banchina, dovrà essere contornato su tutti e tre i lati da barriera di protezione tipo guard-rail;

* le caratteristiche del materiale lapideo impiegato siano coerenti per cromatismo e tipologia a quelle delle pietre presenti nei luoghi di intervento;

* i blocchi lapidei del canale a cielo aperto, al di sopra del profilo bagnato ordinario, siano intasati a non completo rifiuto con biacca cementizia, i giunti a vista siano lasciati vuoti;

* i muri in calcestruzzo dovranno avere un rivestimento in pietra di adeguato spessore tale da essere coerenti, da un punto di vista paesaggistico, con i muretti a secco tipici dei luoghi;

* in corso d’opera dovranno essere adottate tutte le precauzioni e gli accorgimenti tecnico-operativi più idonei per salvaguardare il soprassuolo arbustivo radicato nelle aree adiacenti a quelle interessate dall’intervento e per prevenire ulteriori fenomeni di dissesto;

2 di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del D. Lgs. 42/2004;

3 di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonché urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche ed integrazioni, detti lavori dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determina.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al Tribunale Amministrativo del Piemonte.

I funzionari estensori:

Il Dirigente responsabile
Piero Teseo Sassi