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Bollettino Ufficiale n. 21 del 26 / 05 / 2005

Codice 15.10
D.D. 19 maggio 2005, n. 400

Approvazione delle linee guida per la valutazione ex-ante dei progetti in esecuzione del Bando sulla Misura E1 - Linea di intervento 3, azioni 1 e 3, anno 2005 - approvato con D.D. n.155 del 03/03/05

Vista la D.G.R. n. 79 -14513 del 29/12/04 con la quale si approva l’atto di indirizzo alla Direzione Formazione Professionale - Lavoro per l’attivazione della Misura E1 del Complemento di Programmazione al POR - FSE - Obiettivo 3 - 2000/2006, per la linea di intervento 3, azioni 1 e 3;

vista la D.G.R n. 51-14922 del 28/02/05 di rettifica per mero errore materiale alla D.G.R. n. 79 -14513 del 29/12/04;

vista la D.D. n. 155 del 03/03/05 di approvazione del Bando relativo all’attivazione della Linea di Intervento 3, azioni 1 e 3, della Misura E1, anno 2005, finalizzato al sostegno della partecipazione femminile al mercato del lavoro;

preso atto che nella citata determinazione si rinvia alle indicazioni fornite dalle linee guida per la valutazione approvate dal Direttore Regionale Formazione Professionale - lavoro, quale supporto operativo al Nucleo di Valutazione;

ravvisata la necessità di fornire indicazioni e note esplicative, secondo i criteri indicati nel bando, sulle modalità di attribuzione dei punteggi per procedere alla valutazione ex-ante dei progetti presentati in esecuzione del Bando stesso;

ritenuto opportuno adottare una griglia per la valutazione dei suddetti progetti;

IL DIRETTORE

visti gli artt. 4 e 16 del D. Lgs. n. 165 del 30/03/01 ed in conformità con gli indirizzi disposti dalla Giunta Regionale con D.G.R. n. 79-14513 del 29/12/04 rettificata dalla D.G.R. n. 51-14922 del 28/02/05,

visto l’art. 23 della L.R. n. 51/97,

determina

di approvare le linee guida per la valutazione ex-ante, allegata alla presente determinazione per farne parte integrante e sostanziale (ALL. A), predisposte secondo i criteri definiti nel Bando approvato con D.D. n. 155 del 03/03/05, al fine di procedere all’istruttoria relativa alle domande di contributi presentate in esecuzione del Bando 2005 sulla Misura E1, Linea di Intervento 3, azioni 1 e 3;

di approvare la griglia di valutazione relativa alle suddette domande, allegata alla presente determinazione per farne parte integrante e sostanziale (ALL. B).

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto della Regione Piemonte e dell’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale

Allegato

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - FONDO SOCIALE EUROPEO - OBIETTIVO 3 - 2000-2006

MISURA E1 - PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE FEMMINILE AL MERCATO DEL LAVORO - LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE EX-ANTE DEI PROGETTI

Note esplicative per la lettura e la valutazione dei progetti proposti sul Bando 2005 per la Linea di intervento 3 - azioni 1 e 3 approvato con D.D. n. 155 del 3/03/2005 in attuazione dell’Atto di Indirizzo approvato con D.G.R. n. 79-14513 del 29/12/2004 e rettificato con D.G.R. n. 51-14922 del 28/02/2005

1. PREMESSA

Il terzo Bando sulla Misura E1 “Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro” - Linea di intervento 3 “Azioni per l’introduzione di forme di flessibilità sul lavoro e per il reinserimento socio-lavorativo di soggetti in situazione di disagio” é stato approvato con D.D. n. 155 del 03/03/05 in attuazione dell’Atto di Indirizzo approvato con D.G.R. n. 79-14513 del 29/12/04 e rettificato con D.G.R. n. 51-14922 del 28/02/05, con destinazione di risorse per complessivi euro 6.000.000,00, così ripartiti:

euro 4.000.000,00 per l’Azione 3.1

Interventi di sostegno alla riorganizzazione del lavoro e della struttura degli orari, in particolare rivolti alla promozione del lavoro part-time e del telelavoro, per facilitare la permanenza delle donne nel mondo del lavoro attraverso una migliore conciliazione con la vita familiare.

euro 2.000.000,00 per l’Azione 3.3

Percorsi di reinserimento socio-lavorativo di persone in situazione di disagio.

Durante il periodo di apertura del Bando sono state pubblicate risposte a quesiti specifici posti dagli operatori, tramite un servizio di FAQ sulla pagina del sito regionale dedicata alla Misura E1 e il CSI-Piemonte ha fornito chiarimenti tecnici sull’utilizzo dell’applicativo per la trasmissione telematica della domanda di contributo.

2. FINALITÀ DELLA MISURA E1

Gli finalità specifiche della misura sono:

- Aumentare il tasso di partecipazione delle donne al lavoro e favorire l’imprenditorialità femminile;

- Migliorare la posizione relativa alla componente femminile nel mondo del lavoro e favorire la conciliazione tra il tempo per il lavoro ed i tempi per la vita familiare e personale.

3. IMPORTI MASSIMI FINANZIABILI PER LE AZIONI DEL BANDO

Il Bando per la Linea d’intervento 3 ha previsto due tipologie di azioni -3.1 e 3.3- articolate attraverso l’indicazione dei possibili percorsi (fasi progettuali, tipologia di servizi previsti), e con la definizione dei parametri e degli importi massimi finanziabili per progetto, individuati con la collaborazione dell’Assistenza Tecnica al POR in base ad uno studio dei progetti presentati su analoghe azioni in precedenti bandi della stessa misura E1.

Azione 3.1

Prevede l’articolazione in sei obiettivi sui quali sviluppare la progettazione, con importo massimo finanziabile per progetto di euro 80.000,00.

Qualora i progetti siano presentati da una Rappresentanza di categoria o da un Consorzio d’imprese, con sperimentazione degli obiettivi che coinvolga dipendenti di almeno quattro imprese, l’importo finanziabile potrà raggiungere un massimo di euro 150.000,00.

Azione 3.3

Prevede interventi a favore delle categorie dello svantaggio con progetti realizzati in ATS. L’importo massimo finanziabile per progetto è stato fissato in euro 150.000,00.

4. NUCLEO DI VALUTAZIONE: COMPOSIZIONE, INSEDIAMENTO E COMPITI

4.1. COMPOSIZIONE

La presidenza del Nucleo di valutazione é attribuita al Dirigente del Settore Sviluppo dell’imprenditorialità.

Il Nucleo di valutazione é composto da funzionari individuati nell’ambito della Direzione Formazione Professionale - Lavoro e della Direzione Politiche Sociali in relazione alle specifiche competenze.

Il Nucleo di valutazione si avvarrà del supporto tecnico dell’Animatrice Pari Opportunità e dall’Assistenza Tecnica al POR.

4.2. INSEDIAMENTO

Il Nucleo di valutazione si insedierà entro il termine massimo di 15 giorni lavorativi dall’ultimo giorno utile per la presentazione delle domande.

Nella prima seduta, il Nucleo di valutazione definirà l’agenda e la metodologia di lavoro.

Al termine della seduta di insediamento sarà redatto un verbale dal quale risulteranno le decisioni operative assunte.

Il Nucleo opererà per completare i lavori di valutazione entro il termine massimo di 45 giorni lavorativi dal suo insediamento, compatibilmente con il numero delle domande pervenute.

Entro tale termine saranno forniti al CSI-Piemonte i risultati della valutazione per la definizione delle graduatorie.

Il Nucleo esaminerà ogni singolo progetto considerato ammissibile alla valutazione avvalendosi di una griglia di valutazione, allegata quale parte integrante delle presenti Linee guida per la valutazione.

Il punteggio sarà assegnato sulla base dei criteri di valutazione definiti nel bando, motivando con note scritte i punteggi e l’eventuale ridimensionamento del budget nei casi di incoerenza con le azioni previste nel progetto.

I componenti del Nucleo valuteranno le diverse sezioni dei progetti in relazione alle proprie specifiche competenze, applicando i criteri di valutazione indicati sul bando relativamente all’idoneità del soggetto attuatore e alla qualità della proposta progettuale e secondo le classi di valutazione indicate sulla griglia di valutazione, commentando, ove necessario, con note negli appositi campi.

Ogni progetto dovrà essere valutato separatamente da due persone.

Qualora i punteggi attribuiti divergano in misura sensibile (+/-20%) si dovrà rivedere collegialmente il progetto, al fine di poter attribuire un punteggio concordato. Quando la divergenza risulti inferiore al 20% si potrà attribuire un punteggio medio.

La griglia di valutazione dovrà essere sottoscritta dai due valutatori e siglata dalle funzioni di supporto tecnico.

Al termine di ogni giornata di valutazione sarà redatto un verbale riportante il numero di progetti valutati e una breve sintesi della seduta; a ogni verbale saranno allegati i relativi fogli presenze.

Al termine delle procedure di valutazione dovrà essere redatto un verbale finale sull’attività svolta dal Nucleo di valutazione riportante le risultanze dell’istruttoria con le relative motivazioni, ovvero:

- l’elenco delle domande respinte;

- l’elenco dei progetti respinti in istruttoria;

- l’elenco dei progetti approvati;

- l’elenco dei progetti che hanno riportato un punteggio inferiore al minimo previsto.

Il verbale finale dovrà essere sottoscritto dall’intero Nucleo di valutazione e rimarrà agli atti della Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro, Settore Sviluppo dell’Imprenditorialità.

4.3. COMPITI

La valutazione delle domande avverrà mediante verifica di ammissibilità della domanda, del soggetto attuatore e del progetto sia a livello complessivo (coerenza interna) sia a livello di singole azioni.

4.3.1 Metodologia di valutazione dei progetti

In sede di valutazione, il Nucleo utilizzerà la griglia per la valutazione dei progetti, definita sulla base delle indicazioni contenute al paragrafo 11 del Bando “Criteri di Valutazione”.

4.3.2 Inammissibilità della domanda e del soggetto attuatore

Non saranno considerate ammissibili e pertanto saranno respinte le domande:

* spedite oltre ai termini previsti dal bando (fa fede la data del timbro postale);

* redatte su modulistica diversa dal modulo originale di domanda di contributi prodotto dalla procedura di presentazione e prive della firma del legale rappresentante del soggetto attuatore;

* incomplete in quanto prive di dati essenziali per l’identificazione dei progetti;

* recanti correzioni o cancellazioni sulla domanda di contributi e/o sulla documentazione ad essa allegata;

* non corredate dalla documentazione richiesta inerente il soggetto attuatore.

* presentate da soggetti attuatori che non abbiano titolo di partecipazione o non possiedano i requisiti indicati nel bando.

Per giustificati motivi potranno essere ammesse domande per le quali unicamente la trasmissione telematica sia avvenuta oltre i termini indicati dal bando.

4.3.3 Inammissibilità dei progetti

Non saranno considerati ammissibili e pertanto saranno respinti i progetti:

* riferiti ad azioni non previste dal presente bando;

* non conformi per la tipologia di azione, per i contenuti o per i destinatari, alle condizioni previste dall’azione cui sono riferiti;

* di durata superiore a 12 mesi per la tipologia di azione 3.1 e di durata superiore a 15 mesi per la tipologia di azione 3.3;

* le cui specifiche sezioni della domanda risultino prive o insufficienti di dati essenziali per la valutazione.

4.3.4 Verifica dell’ammissibilità del soggetto attuatore (verifica di legittimità)

Il Nucleo esaminerà la natura giuridica dei soggetti attuatori al fine di verificare la rispondenza con i requisiti indicati nel bando e la conseguente ammissibilità alla valutazione.

4.3.5 Valutazione dell’idoneità del soggetto attuatore (valutazione di merito)

La valutazione del progetto è preceduta dalla valutazione dell’idoneità del soggetto attuatore; in caso di ATI o ATS la valutazione riguarda anche i soggetti coinvolti nelle medesime.

I progetti proposti dalle Rappresentanze di categoria o dai Consorzi di imprese che prevedano la sperimentazione a favore di dipendenti di almeno quattro imprese, dovranno essere corredati dalle lettere di adesione al coinvolgimento delle imprese stesse.

Criteri riferiti all’idoneità del soggetto attuatore (paragrafo 11.1 del bando)

Il limite massimo di punteggio attribuibile è 250, suddiviso in due classi di punteggio inerenti:

A. Composizione dello staff di progetto, dell’ATI o ATS - 150 punti max.

B. Obiettivi trasversali: pari opportunità, società dell’informazione, sviluppo locale- 100 punti max.

Il riferimento specifico per l’attribuzione dei punteggi è la sezione 1) della griglia relativa all’idoneità del soggetto attuatore che sarà valutata tramite la documentazione allegata alla domanda di contributi e il punto 5 della Scheda tecnica di progetto, per le citate classi di punteggio:

A) Composizione dello staff di progetto e/o dell’ATI/ATS (punto 5 della Scheda tecnica di progetto);

B) Obiettivi trasversali: Pari opportunità, Società dell’informazione, Sviluppo locale (sezione 1.5 della domanda di contributi ).

Soglia minima di punteggio

Il soggetto attuatore non risulta idoneo se non raggiunge il punteggio minimo di 150 punti.

4.3.6 Valutazione della qualità del progetto

In caso di idoneità del soggetto attuatore, il Nucleo procederà alla valutazione della proposta progettuale in relazione ai contenuti/obiettivi/azioni del bando e al finanziamento richiesto, che non potrà eccedere gli importi massimi finanziabili indicati dal bando per ciascuna tipologia di azione.

Scheda tecnica di progetto

La Scheda tecnica di progetto permette di valutare la qualità dei contenuti tecnici della progettazione; tale scheda è suddivisa in una prima parte dedicata ai destinatari e alle modalità di individuazione e in 12 punti; alla prima parte ed ai punti successivi della scheda tecnica sarà attribuito un punteggio in coerenza con le classi di valutazione di riferimento di cui al paragrafo 11.2 del bando “Criteri riferiti alla qualità della proposta progettuale”:

Prima parte dedicata ai destinatari ed alle modalità di individuazione e selezione (A2; A3)

1. Illustrazione del contesto in cui nasce l’idea progettuale in relazione all’obiettivo e ai destinatari (A1)

2. Definizione dettagliata delle fasi operative e degli strumenti utilizzati per la realizzazione dell’intervento progettuale, compresa la specifica delle attività che si intendono delegare (B2; B3)

3. Elaborazione di un cronoprogramma del progetto riportante le fasi operative previste al punto precedente (B2)

4. Preventivo di spesa ( 1B1)

5. Descrizione delle modalità di composizione dello staff di progetto in relazione all’obiettivo, compresa l’individuazione di profili professionali adeguati ( 2A1)

6. Descrizione delle modalità di promozione e degli strumenti utilizzati (B3; D3)

7. Descrizione delle modalità di autovalutazione e di monitoraggio del progetto, con la specificazione degli indicatori interni (C1)

8. Descrizione degli elementi relativi alla trasferibilità dei modelli, con l’indicazione di contenuti, metodologie, azioni, ecc., riutilizzabili nello stesso contesto o all’esterno (D1)

9. Descrizione degli elementi innovativi legati alla sperimentazione dei modelli proposti (D2)

10. Descrizione delle modalità e degli strumenti di diffusione del progetto(D4)

11. Descrizione degli elementi di coerenza con gli obiettivi della metodologia Vispo e con le indicazioni del POR 2000/2006 (E1)

12. Indicazione relative ai risultati attesi (C1).

Coerenza interna del progetto

Particolare attenzione va prestata all’armonizzazione ed alla coerenza tra le descrizioni dei diversi punti della scheda tecnica, al metodo ed agli strumenti di lavoro, alle modalità di diffusione e trasferibilità previste (B1).

Criteri riferiti alla qualità della proposta progettuale (paragrafo 11.2 del bando)

Il limite massimo di punteggio attribuibile è 750, suddiviso in cinque classi di punteggio inerenti:

A. Individuazione dei destinatari - 150 punti max

B. Qualità della progettazione - 300 punti max

C. Modalità di autovalutazione - 100 punti max

D. Trasferibilità e innovatività del progetto - 150 punti max

E. Coerenza con le strategie di programma - 50 punti max

Il riferimento specifico per l’attribuzione dei punteggi è la sezione 2) della griglia, in relazione alla qualità della proposta progettuale per le citate classi di punteggio:

A) Individuazione dei destinatari

B) Qualità della progettazione

C) Modalità di autovalutazione

D) Trasferibilità e innovatività del progetto

E) Coerenza con le strategie di programma.

Coerenza tra contenuti della proposta progettuale e preventivo di spesa

Il preventivo di spesa é costruito in base ai parametri definiti dal bando moltiplicati per le ore di servizio che si prevede di erogare per ogni destinatario (tipologie di azione 3.1 esclusa la 3.1D2 e 3.3) o di mettere a disposizione (tipologie di azione 3.1D2 e 3.3).

La procedura informatica provvede successivamente a distribuire l’importo richiesto sulle diverse categorie di costo in base alle percentuali stabilite.

L’importo richiesto sarà ridimensionato qualora:

- il parametro non sia congruo rispetto alla tipologia di servizio erogato o messo a disposizione (tipologia di azione 3.1);

- le ore di servizio erogate o messe a disposizione siano sovradimensionate (tipologie di azione 3.1 e 3.3);

- superi gli importi massimi finanziabili previsti nel bando in riferimento alle diverse tipologie di azione.

Soglia minima di punteggio

Il progetto non risulta approvato se non raggiunge il punteggio minimo di 450 punti.

5. DEFINIZIONE DELLE GRADUATORIE

I progetti che raggiungono o superano in entrambe le classi di valutazione la soglia minima, vengono ammessi alla formazione delle graduatorie.

I risultati dell’istruttoria saranno forniti al CSI-Piemonte che predisporrà le graduatorie per tipologia di azione e per provincia.

Le graduatorie definitive saranno approvate con determinazione del Direttore e verranno rese note tramite pubblicazione sul sito della Regione e tramite comunicazione formale ai soggetti attuatori.

6. RICHIAMI AGLI INDIRIZZI OPERATIVI V.I.S.P.O (Valutazione Impatto Strategico Pari Opportunità)

Il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Area Lavoro e Formazione - in collaborazione con il Dipartimento Politiche di Sviluppo del Ministero del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica, ha elaborato nel 1999 le Linee Guida per l’attuazione del principio di pari opportunità per uomini e donne, da applicare nell’ambito della gestione dei Fondi Strutturali 2000/2006, con invito alle Regioni a fare proprio il documento, applicandolo nella valutazione ex-ante.

V.I.S.P.O. (Valutazione Impatto Strategico Pari Opportunità) è un metodo per misurare l’impatto delle politiche di pari opportunità da adottare in costanza di strategie rivolte a:

- migliorare l’accesso delle donne sul Mercato del Lavoro,

- favorire la conciliabilità tra lavoro e vita professionale,

attraverso i servizi e le politiche per il lavoro, la formazione, la promozione del lavoro femminile, puntando in specifico per quanto concerne il F.S.E. sull’interconnessione degli obiettivi globali e degli obiettivi specifici.

Successive elaborazioni degli indirizzi operativi VISPO del 2002 e del 2004, volute dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed elaborate da un apposito Gruppo di Lavoro dell’ISFOL, hanno fornito ulteriori strumenti utili, quali:

- Indicazione per la riprogrammazione FSE

- Indicazioni per il Fondo Sociale Europeo (ISSN 1590-0002)

In merito alla valutazione di impatto e di risultato, va altresì richiamato un documento della Commissione Europea - D.G. XVI “Valutare l’applicazione del principio di pari opportunità negli interventi dei Fondi Strutturali - Proposte metodologiche”.

Nel P.O.R. Ob 3 della Regione Piemonte il principio di trasversalità del mainstreaming è osservato; tuttavia, a prescindere dalle rispettive azioni previste in tutte le misure del P.O.R., un intervento più incisivo è atteso dalle azioni specifiche contemplate dalla misura E1 - Linee d’intervento 3 e 4 “Sostegno alla partecipazione delle donne al lavoro dipendente e autonomo e promozione dell’imprenditoria femminile” nell’ambito del F.S.E..

7. RICHIAMI AL CONTESTO GENERALE DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA

Le misure e le azioni già previste dalle leggi 125/91, 215/92, 53/00 e dal D.lgs. 196/00, nonché dai successivi Decreti ad essi collegati, costituiscono un riferimento importante per l’affermazione e l’applicazione dei principi di pari opportunità nel mondo del lavoro, con risultati apprezzabili sull’occupazione femminile a livello quantitativo e qualitativo.

Negli ultimi anni durante i quali il panorama italiano dell’occupazione è notevolmente mutato anche sotto il profilo delle opportunità, in seguito all’applicazione della recente riforma del Mercato del Lavoro introdotta dalla Legge 14/02/2003 n. 30 e dal D.lgs. 10/09/2003 n. 276 e con la diffusione di nuovi assetti organizzativi, va riconosciuto il cambiamento indotto da tali Leggi sull’innovazione del lavoro a favore della valorizzazione delle risorse umane, producendo un graduale aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro.

Un’azione di collegamento tra la legislazione italiana ed un corretto impiego regionale delle risorse del F.S.E. è opportuna nella valutazione delle proposte, nell’intento di ridurre il divario esistente tra occupazione maschile e femminile, divario che in Piemonte si va progressivamente riducendo con l’incremento dei tassi di attività e di occupazione femminili raggiunti nel periodo 2000/01.

8. MATERIALE DI LAVORO PER IL NUCLEO DI VALUTAZIONE

Sono da considerarsi complementari alle presenti linee guida:

1 - Atto di indirizzo Linea d’intervento 3 - Azioni 1 e 3 - Anno 2004

2 - Bando per le azioni 1 e 3 della Linea di intervento 3 - Anno 2005

2 - Griglia per la valutazione dei progetti

3 - Elenchi dei progetti pervenuti distribuiti per Azione e per Provincia

4 - V.I.S.P.O. (Valutazione Impatto Srategico Pari Opportunità)

5 - Repertori Progetti del 1° e del 2° Bando

NOTA

(1) Il preventivo di spesa é costruito attraverso il calcolo previsto al punto 4 della scheda tecnica di progetto, pertanto è valutato attraverso la definizione del percorso tipo (tipologia di azione 3.1 esclusa la 3.1D2) o delle fasi (tipologia di azione 3.3) o dei servizi da garantire (tipologia di azione 3.1D2), in relazione alla tipologia dei destinatari ed ai servizi.

(2) La classe di valutazione di riferimento é la A1 del paragrafo 11.1 del bando “Criteri riferiti all’idoneità del soggetto attuatore”

Allegato