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Bollettino Ufficiale n. 19 del 12 / 05 / 2005

Deliberazione della Giunta Regionale 30 marzo 2005, n. 58-15266

Definizione della rete regionale dei servizi per la prevenzione della cecita’ e per la riabilitazione visiva

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di individuare, oltre agli attuali Centri presso le ASL 1,9,11,17, un Centro di riferimento di 1° livello presso l’ASO SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria;

- di approvare gli indirizzi contenuti nell’Allegato A che fa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF)

Allegato (fare riferimento al file PDF) A

Rete Regionale dei Centri di Riabilitazione visiva (ai sensi della legge 284/97)

Premessa

I Centri di Riabilitazione (CRV) visiva sono Servizi Specialistici di riferimento a cui inviare i pazienti per una più completa ed approfondita valutazione diagnostico-funzionale e per l’impostazione del progetto riabilitativo globale (rieducazione visiva e potenziamento delle autonomie di vita) dei soggetti in età adulta e senile con ipovisione secondo i criteri della Legge 138/2001, e dei soggetti in età evolutiva con ipovisione , alterazioni dell’organizzazione neurovisiva e multidisabilità.

L’obiettivo essenziale del progetto riabilitativo deve essere quello di ottimizzare le capacità visive residue,mantenere il massimo di autonomie possibili, promuovere lo sviluppo delle competenze emergenti,garantire le attività proprie dell’età ( di studio e lavorative) e una qualità della vita soddisfacente.

Organizzazione

La Regione Piemonte individua 5 Centri di riferimento di 1° livello, di cui uno anche con funzioni di riferimento regionale di 2°livello che vengono così individuati:

* ASL 1: Clinica Oculistica (con funzioni sia di 1^ sia di 2^ livello)

* ASL 9 : Ivrea

* ASL 17: Fossano

* ASL 11: Vercelli

* ASO Alessandria

Il loro bacino di riferimento è il seguente:

1. ASL 1/ Clinica oculistica: ASL 1,2,3,4,5,8,10.

2. ASL 9 : ASL 6,7,9.

3. ASL 11: ASL 11,12 ,13, 14

4. ASL 17: ASL 15.16.17.18.

5. ASO Alessandria: ASL 19,20,21,22.

I CRV redigono il progetto terapeutico- riabilitativo, effettuano la rieducazione visiva e svolgono funzione di coordinamento e di indirizzo per gli interventi da attuarsi nell’ambiente di vita, che vanno considerati a carico delle AA.SS.LL. e degli Enti Gestori dei servizi socio-assistenziali di residenza.

Compiti dei CRV di 1° livello

* Formulazione di una diagnosi e di una prognosi di sviluppo in relazione alla valutazione funzionale del residuo visivo

* Valutazione dell’interferenza dell’ipovisione nelle diverse aree di sviluppo

* Formulazione di un bilancio funzionale globale

* Valutazione dei bisogni individuali e dei livelli di autonomia

* Individuazione degli ausilii ottici ,tiflotecnici ed informatici idonei

* Prescrizione dei dispositivi ottici ed elettronici

* Addestramento all’uso degli ausilii

* Rieducazione visiva / ortottica

* Predisposizione del progetto integrato socio-sanitario finalizzato alle autonomie possibili nell’ambiente di vita

* Predisposizione del progetto tiflopedagogico , nel caso di minori

* Disponibilità di una piccola ausilioteca per la prova e l’eventuale prestito d’uso provvisorio

Ai Centri vanno altresì riconosciuti compiti

* di informazione e sensibilizzazione sul tema della disabilità visiva

* di osservatorio epidemiologico e monitoraggio del fenomeno sul territorio di competenza

I Centri per le funzioni loro attribuite possono avvalersi della collaborazione delle Associazioni presenti sul territorio.

Funzioni e Attività

Le funzioni dei Centri, come sopra definite, sono svolte dai seguenti operatori del comparto sanitario e sociale come sotto indicato:

Medico Oculista:

* Diagnosi funzionale ed esame del residuo visivo

* Individuazione e prescrizione dei dispositivi

Ortottista :

* Valutazione funzionale del residuo visivo

* Rieducazione visiva

* Addestramento all’uso degli ausilii

Psicologo:

* Valutazione degli aspetti emotivi

* Valutazione delle autonomie

* Intervento Psicologico

* Counselling

Operatore della riabilitazione visiva /orientamento e mobilità

* Interventi di aiuto allo sviluppo delle autonomie nei luoghi di vita, all’interno del progetto riabilitativo globale formulato dall’equipe del centro

Neuropsichiatra Infantile

* Valutazione specialistica dei minori con mono o pluridisabilità

* Consulenza su problematiche specifiche inerenti la costruzione del progetto riabilitativo globale

Neuropsicomotricista dell’età evolutiva

* Valutazione dell’assetto posturale finalizzato all’ottimizzazione dello sguardo e della vista nei soggetti con multidisabilità

* Collaborazione alla realizzazione del pi ano rieducativi

Personale amministrativo

* Collaborazione amministrativa

Attrezzature

Per le attrezzature di base si fa riferimento a quanto previsto dal D.M.18 dicembre 1997.

E’ opportuno che i Centri dispongano di una piccola ausilioteca per la prova dei dispositivi e per un eventuale prestito d’uso di breve durata.

Modalità di lavoro

I CRV funzionano secondo i principi del lavoro multiprofessionale/ multidisciplinare.

E’ pertanto requisito fondamentale l’azione gestionale integrata degli operatori interessati nelle varie fasi del processo valutativo/riabilitativo, la regolare riunione del gruppo di lavoro per la discussione dei casi, il lavoro di rete costante con gli operatori del territorio di provenienza dei pazienti .

Compiti del Centro di 2° Livello

Il CRV dell’ASL 1 di Torino si innesta nella rete regionale come centro ad alta specializzazione diagnostica e riabilitativa a cui gli altri Centri Regionali e Interregionali fanno riferimento per approfondimenti in campo neuroftalmologico e neuroriabilitativo ad alta complessità.

Il Centro offre oltre al percorso descritto sopra:

* approfondimento diagnostico della patologia visiva con apparecchiature e formazione del personale non riscontrabili sul territorio;

* formazione e addestramento del personale sanitario indirizzata verso le più moderne concezioni tecnico diagnostiche e gli studi più avanzati in campo riabilitativo;

* coordinamento delle procedure diagnostiche e riabilitative in campo oculistico di tutti i quadranti regionali.

Percorso Clinico-Assistenziale-Riabilitativo
del paziente Ipovedente

DIAGNOSI CLINICA. INVIO/ ACCESSO

La diagnosi delle cause di Ipovisione e i trattamenti farmacologici, strumentali e chirurgici della stessa vengono effettuati nelle Strutture Specialistiche Pubbliche e Private scelte dal cittadino.

La diagnosi clinica del paziente, formulata dalle strutture suddette, deve contenere una relazione clinica specialistica documentata, attestante il deficit visivo, la sua stabilizzazione, permanenza ed irreversibilità.

Suddetta diagnosi costituisce la base per l’invio/accesso al CRV competente per territorio.

I pazienti, per l’accesso al CRV devono avere i requisiti e la documentazione prevista.

DIAGNOSI FUNZIONALE MULTIPROFESSIONALE

Il percorso diagnostico del paziente ipovedente che accede al CRV prevede una “prima visita” che consiste in:

* esame della documentazione in possesso del paziente

* una valutazione oculistica

* una valutazione ortottica

* una valutazione dei livelli di autonomia, delle motivazioni e delle necessità

se trattasi di minore con multidisabilità anche

* una valutazione N.P.I

* una valutazione Neuropsicomotoria

Alla luce di quanto sopra viene formulato il progetto riabilitativo integrato socio-sanitario che prevede in funzione delle reali necessità documentate:

1. rieducazione visiva ambulatoriale

2. training ambulatoriale all’uso dell’ausilio individuato

3. addestramento all’uso dell’ausilio a casa o a scuola

4. accompagnamento allo sviluppo delle autonomie nei luoghi di vita (casa, scuola, luoghi di lavoro) secondo le necessità

5. reinserimento nel mondo del lavoro

6. sostegno psicologico(se necessario) anche attraverso la partecipazione a gruppi di auto-aiuto.

Nel caso di minori seguiti dalle S.C. di Neuropsichiatria Infantile delle ASL di residenza, il progetto va sviluppato in collaborazione con le stesse.



Profilo di cura per tipologia di pazienti

Paziente adulto

Prestazioni      ore (operatori)      accessi

Tipologia 1A

* Colloquio anamnestico/psicologico      8 - 10      1 - 3

* Visita oftalmologia CRV 2°livello     14 - 18      2 - 4

* Valutazione ortottica

* Discussione caso

* Colloquio conclusivo

* *Eventuale supporto psicologico

* *Eventuali controlli nel tempo

Tipologia 2A

* Colloquio anamnestico/psicologico      11 - 20      4 - 7

* Visita oftalmologia CRV 2°livello      12 - 24      6 - 8

* Valutazione ortottica

* Individuazione dispositivo per la vista

* Prova dello stesso

* Discussione caso

* Colloquio con paziente

* Prescrizione - collaudo

* Training all’uso

* Controlli per verifica

* Eventuale supporto psicologico

Tipologia 3A

* Colloquio anamnestico/psicologico      21 - 40      8 -16

* Visita oftalmologia CRV 2°livello      35 - 70      16 - 40

* Valutazione ortottica

* Individuazione dispositivo per la vista

* Individuazione ausilio per le autonomie

* Prova degli stessi

* Discussione caso

* Stesura progetto riabilitativo globale

* Colloquio con paziente

* Prescrizione - collaudo

* Training all’uso presso il Centro ( o presso le associazioni) e a *domicilio

* Verifica progetto riabilitativo

* Controlli per verifica

* *Eventuale supporto psicologico

* *Eventuale progetto di reinserimento lavorativo

Paziente in età evolutiva

Prestazioni     ore (operatori)     Accessi

Tipologia 1B

Paziente con compromissione della vista alla nascita( o nella prima infanzia) senza altre disabilità

* Colloquio genitori      50 -100 anno      40- 50

* Osservazione comportamentale CRV 2°livello     100-200      80-100

* Visita oculistica

* Valutazione ortottica

* Stesura progetto riabilitativo

* Counselling

* Discussione caso

* Presentazione piano trattamento ai genitori

* Sedute di trattamento- monitoraggio in ambulatorio

* *Eventuali visite domiciliari

* *Eventuali incontri con operatori asilo nido

Tipologia 2B

Paziente con disabilità visiva in età scolare      150 - 200      50-60

* Colloquio genitori CRV 2°livello     200 - 350      100-120

* Visita oculistica

* Valutazione ortottica

* Valutazione abilità

* Valutazione autonomie

* Individuazione ausilii per la vista e / o per le autonomie didattiche

* Prova degli stessi

* Prescrizione / collaudo

* Discussione caso

* Stesura progetto riabilitativo

* Presentazione piano trattamento ai genitori

* Sedute di trattamento-training e monitoraggio in ambulatorio

* Consulenza tiflopedagogica

* Incontri con insegnanti

* Colloqui periodici con i genitori

* Visite domiciliari

Tipologia 3B

Paziente con multidisabilità      200-300      60-100

* Colloquio genitori CRV 2°livello      400-500      120-200

* Visita oculistica

* Valutazione ortottica

* Valutazione abilità

* Valutazione autonomie

* Individuazione ausilii per la vista e / o per le autonomie didattiche

* Prova degli stessi

* Prescrizione / collaudo

* Discussione caso

* Stesura progetto riabilitativo

* Presentazione piano trattamento ai genitori

* Sedute di trattamento-training e monitoraggio in ambulatorio

* Consulenza tiflopedagogica

* Interventi Incontri con insegnanti

* Colloqui periodici con i genitori

* a domicilio

* Incontri con operatori referenti delle NPI di residenza