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Bollettino Ufficiale n. 18 del 5 / 05 / 2005

Deliberazione della Giunta Regionale 30 marzo 2005, n. 47-15255

Criteri e modalita’ relativi alla concessione ed erogazione di contributi per interventi dimostrativi e strategici di cui agli articoli 2, comma 2, lettera g) e 8, comma 5, della legge regionale 7 ottobre 2002, n. 23 per l’anno 2005; accantonamento di fondi pari ad euro 3.000.000,00 sul cap. 26779/2005 (U.P.B. 22082)

A relazione dell’Assessore Cavallera:

La Giunta regionale, con deliberazione n. 23 - 12920 del 5 luglio 2004 dettava criteri e modalità relativi alla concessione ed erogazione di contributi per interventi dimostrativi e strategici in campo energetico ambientale di cui agli articoli 2, comma 2, lettera g) e 8, comma 5, della legge regionale 7 ottobre 2002, n. 23 recante “Disposizioni in campo energetico. Procedure di formazione del piano energetico-ambientale”.

In particolare, la legge regionale 7 ottobre 2002, n. 23 all’art. 2, comma 2, lett. g) e all’art. 8, comma 5, stabilisce che la Regione, anche attraverso la partecipazione a programmi comunitari o statali, eroghi contributi per progetti dimostrativi e strategici, anche ai fini della sperimentazione di tecnologie innovative in campo energetico.

In considerazione del numero e delle caratteristiche innovative dei progetti presentati nell’ambito dei bandi aperti nell’anno 2004, risulta opportuna anche nell’anno in corso la prosecuzione delle iniziative di sostegno ad interventi dimostrativi e strategici in campo energetico ambientale, costituendo i contributi un impulso alla realizzazione di questi progetti che in assenza di aiuti non verrebbero intrapresi o sarebbero meno ambiziosi o attuati in tempi più dilatati.

In linea con la definizione di cui all’art. 12 della legge 10/91, sono da considerare progetti dimostrativi in campo energetico quelli diretti alla realizzazione di impianti che presentano caratteristiche innovative per aspetti tecnici e/o gestionali, tali da assurgere ad interventi pilota, potenzialmente replicabili sul territorio regionale.

Sulla base degli indirizzi previsti dal piano energetico ambientale regionale approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 351-3642 del 3 febbraio 2004, nell’anno in corso sono da considerare strategiche le seguenti iniziative:

a. la realizzazione di interventi di utilizzo delle fonti rinnovabili e di uso razionale dell’energia aventi caratteristiche tali da determinare nel corso della loro vita utile risparmi annuali di CO2 equivalente superiori a 300 tonnellate; tra gli impianti idroelettrici sono considerati strategici solo quelli di piccola taglia;

b. l’attuazione di iniziative proposte da soggetti pubblici e dirette a ridurre con interventi di risparmio energetico e di uso razionale dell’energia i propri fabbisogni energetici e/o di utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia destinata esclusivamente all’autoconsumo.

Tra gli interventi strategici sono considerati prioritari quelli diretti a realizzare o potenziare reti di teleriscaldamento, nonché quelli volti a compensare, nell’ambito del progetto HECTOR (HEritage Climate TORino) promosso dal TOROC, la maggiore quantità possibile di emissioni di gas ad effetto serra rilasciate durante lo svolgimento dei Giochi Olimpici.

Tenuto conto della decisione C/2004/5890 pronunciata il 31 dicembre 2004 dalla Commissione europea a seguito della procedura di notificazione attivata ai sensi della normativa vigente in materia di aiuti di Stato, si propongono i seguenti criteri e modalità procedurali di concessione dei contributi.

Per quanto riguarda gli interventi dimostrativi si precisa che:

- le domande di contributo potranno essere presentate da soggetti pubblici e privati, in qualità di proprietari o titolari di diverso diritto reale o di godimento rispetto all’intervento aventi, in relazione al loro status giuridico, residenza, domicilio, dimora, sede legale o almeno un’unità produttiva nella Regione Piemonte;

- ogni domanda, in originale e in copia semplice, deve essere corredata da:

1. un progetto definitivo od esecutivo, sottoscritto a pena di esclusione da un tecnico abilitato iscritto ad un Ordine o Collegio professionale competente per materia, recante altresì l’apposizione del timbro da cui risulti la suddetta iscrizione;

2. una scheda tecnica riassuntiva delle caratteristiche dell’iniziativa per cui si richiede il contributo;

3. uno studio di fattibilità che illustri le finalità dell’iniziativa e giustifichi con adeguato dettaglio gli elementi contenuti nella scheda tecnica;

4. una scheda che riporti i costi dell’iniziativa, il numero di persone impiegate nella progettazione e realizzazione;

5. una o più fotografie relative al sito ove sarà realizzato l’intervento;

6. una relazione tecnico economica che evidenzi esplicitamente:

a. le caratteristiche tecnologiche dell’intervento;

b. la durata tecnica dell’intervento;

c. il grado d’innovazione dell’iniziativa per aspetti tecnici e/o gestionali;

d. il vantaggio energetico connesso all’iniziativa quantificato in termini di energia primaria risparmiata nell’intera vita e riduzione delle emissioni di CO2 equivalente ottenibile nel periodo di durata tecnica dell’intervento;

e. il programma di divulgazione dei risultati dell’iniziativa;

f. il grado di replicabilità dell’iniziativa;

g. il vantaggio energetico connesso alla diffusione dell’iniziativa, quantificato in termini di energia primaria risparmiata in condizione di diffusione di analoghi interventi sul territorio regionale;

h. l’acquisizione di eventuali autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’iniziativa ovvero l’avvenuta presentazione delle istanze dirette al conseguimento delle autorizzazioni stesse;

i. il calendario delle attività e della loro durata con espressa indicazione del termine di conclusione dei lavori (diagramma di Gantt);

j. le ricadute socio economiche dell’iniziativa (occupazione);

k. gli effetti positivi su altre politiche regionali (a titolo esemplificativo uso delle acque; qualità dell’aria; tutela del suolo ...);

l. i calcoli relativi ai costi di investimento ammissibili;

m. eventuale normativa comunitaria e/o nazionale che si intende applicare e/o superare.

Per quanto riguarda gli interventi strategici:

- Sono considerati prioritari nell’ambito degli interventi strategici:

1. quelli diretti a compensare, nell’ambito del progetto HECTOR (HEritage Climate TORino) promosso dal TOROC, la maggiore quantità possibile di emissioni di gas ad effetto serra rilasciate durante lo svolgimento dei Giochi Olimpici. In questo caso i proponenti devono impegnarsi a non utilizzare i risparmi certificati ottenuti sulle emissioni ai fini di ulteriori incentivazioni anche connesse allo scambio delle emissioni di CO2 equivalente (c.d. emissions trading) o di altre forme di valorizzazione economica;

2. la realizzazione o il potenziamento di reti di teleriscaldamento.

- Le domande di contributo potranno essere presentate da soggetti pubblici e privati, in qualità di proprietari o titolari di diverso diritto reale o di godimento rispetto all’intervento aventi, in relazione al loro status giuridico, residenza, domicilio, dimora, sede legale o almeno una unità produttiva nella Regione Piemonte;

- ogni domanda, in originale e in copia semplice, deve essere corredata da:

1. un progetto definitivo od esecutivo, sottoscritto a pena di esclusione da un tecnico abilitato iscritto ad un Ordine o Collegio professionale competente per materia, recante altresì l’apposizione del timbro da cui risulti la suddetta iscrizione;

2. una scheda tecnica riassuntiva delle caratteristiche dell’iniziativa per cui si richiede il contributo;

3. uno studio di fattibilità che illustri le finalità dell’iniziativa e giustifichi con adeguato dettaglio gli elementi contenuti nella scheda tecnica;

4. una scheda che riporti i costi dell’iniziativa, il numero di persone impiegate nella progettazione e realizzazione;

5. una o più fotografie relative al sito ove sarà realizzato l’intervento;

6. una relazione tecnico economica che evidenzi esplicitamente ai fini della valutazione:

a) le caratteristiche tecnologiche dell’intervento;

b) la durata tecnica dell’intervento;

c) il vantaggio energetico connesso all’iniziativa quantificato in termini di energia primaria risparmiata nell’intera vita e riduzione delle emissioni di CO2 equivalente ottenibile nel periodo di durata tecnica dell’intervento;

d) i calcoli relativi ai costi di investimento ammissibili;

e) l’acquisizione di eventuali autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’iniziativa ovvero l’avvenuta presentazione delle istanze dirette al conseguimento delle autorizzazioni stesse;

f) il calendario delle attività e della loro durata con espressa indicazione del termine di conclusione dei lavori (diagramma di Gantt);

g) le ricadute socio economiche dell’iniziativa (occupazione);

h) gli effetti positivi su altre politiche regionali (a titolo esemplificativo uso delle acque; qualità dell’aria; tutela del suolo ...);

i) eventuale normativa comunitaria e/o nazionale che si intende applicare e/o superare.

Per quanto riguarda gli impianti di cogenerazione e di produzione di energia da biomassa, i limiti di emissione saranno fissati nel bando.

Per quanto concerne sia i progetti dimostrativi, sia i progetti strategici, si specificano i seguenti criteri e modalità procedurali.

Gli interventi dovranno rispondere agli obiettivi ed indirizzi previsti dal Piano regionale energetico ambientale di cui alla l.r. 7 ottobre 2002, n. 23 relativamente ai risparmi di energia da fonte fossile ed essere coerenti con gli obiettivi previsti dal Piano per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria di cui alla l.r. 7 aprile 2000 n. 43.

Le domande dovranno concernere esclusivamente proposte di intervento relative ad iniziative da avviare in Piemonte successivamente alla loro presentazione, in possesso dei necessari provvedimenti autorizzatori o delle istanze dirette a conseguirli.

Le domande dovranno riguardare investimenti da realizzare in impianti e/o attrezzature diretti all’uso razionale dell’energia o alimentati da fonti rinnovabili, destinati a ridurre l’inquinamento e i fattori inquinanti o ad adattare i metodi di produzione in modo da proteggere l’ambiente.

Lo stesso soggetto potrà presentare più domande relative ad interventi diversi. In questi casi, in sede di valutazione dei progetti e di formulazione della graduatoria dovrà essere osservato, ove possibile, il criterio territoriale diretto a consentire una distribuzione degli interventi omogenea sul territorio.

La soglia di finanziabilità è rappresentata dai costi di investimento ammissibili di seguito specificati.

Nel caso di domande presentate da privati cittadini, da enti pubblici territoriali (comuni, comunità montane, province, ecc.) e da enti o organismi pubblici o privati senza scopo di lucro, aventi bacini di utenza locali, questi costi sono rappresentati dalle spese strettamente necessarie per la realizzazione dell’intervento. Al riguardo, in linea con l’orientamento comunitario e con la citata decisione della Commissione europea, qualora i beneficiari degli incentivi siano cittadini, comuni ed altri enti pubblici e privati senza scopo di lucro, il contributo non si configura come aiuto di Stato a condizione che non vi sia implicazione di attività economiche.

Nel caso di domande presentate da soggetti diversi da quelli su elencati, i costi ammissibili sono quelli definiti al punto 37 della disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell’ambiente. Questi costi sono intesi come i costi di investimento supplementari (c.d. sovraccosti) sostenuti dall’impresa rispetto a quelli inerenti ad un impianto di produzione di energia tradizionale avente la stessa capacità in termini di produzione effettiva di energia. I suddetti costi supplementari, necessari per conseguire gli obiettivi di tutela ambientale, andranno calcolati al netto di eventuali incentivazioni in conto produzione.

Attesa la necessità di proseguire nel sostegno finanziario degli interventi dimostrativi e strategici, si propone quindi di accantonare e di assegnare alla Direzione “Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti”, per la successiva adozione degli atti di impegno, la somma complessiva di euro 3.000.000,00 sul cap. 26779/2005 da destinare in misura non inferiore al 20% ai progetti dimostrativi, in misura non inferiore al 30% ai progetti diretti a compensare la maggiore quantità possibile di emissioni di gas ad effetto serra rilasciate durante lo svolgimento dei Giochi Olimpici e per la parte residua ai restanti progetti strategici.

Le risorse che si rendessero eventualmente disponibili nell’ambito di quelle destinate alle iniziative dimostrative saranno destinate ad incentivare quelle strategiche per le quali i fondi non siano sufficienti e viceversa.

Le domande presentate come interventi dimostrativi ma prive delle caratteristiche innovative necessarie saranno inserite d’ufficio, ove ammissibili, tra quelle relative ai progetti strategici e collocate in fondo alla graduatoria. Analogamente, dovrà procedersi per i progetti presentati come strategici ma in possesso di connotazioni innovative e dimostrative piuttosto che di caratteristiche strategiche.

L’intensità di aiuto non potrà superare il 40% dei costi ammissibili come sopra determinati, IVA esclusa, fatte salve eventuali maggiorazioni nella misura del 10% per le piccole e medie imprese. L’entità massima del contributo assegnabile non potrà essere superiore ad euro 500.000,00 per ciascun intervento proposto. Questa somma potrà essere incrementata con le risorse finanziarie che risultassero disponibili a seguito del soddisfacimento della graduatoria, fermo restando il limite massimo del 40% o del 50% (per le piccole e medie imprese) nel rispetto delle seguenti condizioni:

* gli incrementi saranno applicati secondo l’ordine della graduatoria;

* l’incremento sarà a favore degli interventi rispetto ai quali la somma di 500.000,00 euro costituisce una percentuale più bassa in relazione a quella massima ammessa.

In ogni caso non potranno essere incentivati gli interventi i cui costi ammissibili determinino un contributo inferiore ad euro 20.000,00.

Il cumulo dell’aiuto con aiuti concessi da altre fonti è consentito entro i limiti delle intensità massime su specificate.

Le domande di contributo per i suddetti interventi dimostrativi e strategici, saranno esaminate a mano a mano che verranno presentate e saranno incentivate fino ad esaurimento delle risorse finanziarie alle stesse destinate. Ai fini della valutazione saranno considerati, secondo l’ordine di presentazione, gli elementi di seguito indicati in ordine gerarchico.

Con riferimento ai progetti dimostrativi:

1. il grado d’innovazione dell’iniziativa per aspetti tecnici e/o gestionali, il grado di replicabilità e il vantaggio energetico connesso alla diffusione dell’iniziativa, quantificato in termini di energia primaria risparmiata in condizione di diffusione di analoghi interventi sul territorio nazionale;

2. le caratteristiche tecnologiche dell’intervento;

3. la cantierabilità dell’intervento;

4. il vantaggio energetico connesso all’iniziativa quantificato in termini di energia primaria risparmiata e riduzione delle emissioni di CO2 equivalente ottenibile nel periodo di durata tecnica dell’intervento;

5. gli effetti positivi su altre politiche regionali;

6. le ricadute socio economiche dell’iniziativa;

7. la durata tecnica dell’intervento.

Con riferimento ai progetti strategici:

1. le caratteristiche tecnologiche dell’intervento;

2. il rapporto esistente tra costi di investimento e riduzione annua delle emissioni di CO2 equivalente;

3. la cantierabilità dell’intervento;

4. gli effetti positivi su altre politiche regionali;

5. le ricadute socio economiche dell’iniziativa;

6. la durata tecnica dell’intervento.

Sono considerati progetti strategici prioritari quelli diretti a compensare la maggiore quantità possibile di emissioni di CO2, rilasciate durante lo svolgimento dei Giochi Olimpici e gli interventi di teleriscaldamento.

La valutazione delle domande di contributo sarà svolta dalla Direzione “Tutela e Risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti”, Settore “Programmazione e Risparmio in materia energetica”, con il supporto delle Direzioni competenti per materia.

Le domande valutate ammissibili ma sprovviste in tutto o in parte di copertura finanziaria, potranno essere incentivate, previa riproposizione della domanda, con le risorse che la Giunta regionale eventualmente destinerà negli anni successivi, fatte salve le priorità che la stessa stabilirà annualmente nell’ambito degli interventi strategici.

Il contributo sarà erogato secondo le seguenti modalità:

- erogazione del primo anticipo - pari al 40% del contributo totale concesso- all’atto di presentazione, da parte del beneficiario, del certificato di inizio lavori a firma del direttore degli stessi e di documentazione che attesti l’avvenuto pagamento di una percentuale non inferiore al 10% del costo dell’intervento. Fatta eccezione per gli enti pubblici, l’erogazione dell’anticipazione è subordinata alla presentazione, di idonea polizza fidejussoria bancaria e/o assicurativa emessa da istituti all’uopo autorizzati per un importo pari al contributo erogabile;

- liquidazione del saldo - pari al 60% del contributo- a seguito della presentazione, da parte del soggetto beneficiario, della documentazione finale di spesa quietanzata nonché del collaudo tecnico amministrativo ove necessario e/o di ulteriore documentazione ritenuta necessaria, fatta salva la verifica, anche mediante sopralluogo, della conformità dell’intervento proposto;

- nel caso di leasing finanziario il contributo potrà essere erogato a fronte di fatture o di altra documentazione atta a dimostrare il pagamento da parte del beneficiario di uno o più canoni di importo complessivo superiore al contributo erogabile a titolo di anticipazione e/o di saldo. Il mancato riscatto del bene da parte del beneficiario del contributo costituisce causa di revoca del contributo;

- all’impianto incentivato dovrà essere applicato apposito contrassegno da cui risulti che la sua realizzazione è stata sostenuta con il contributo della Regione Piemonte.

Con riferimento ai tempi per la realizzazione degli interventi e ai casi di revoca delle assegnazioni di contributi:

- il richiedente dovrà impegnarsi, a pena di esclusione, a comunicare la compiuta realizzazione dell’intervento entro i termini stabiliti nel cronoprogramma approvato dal Settore competente e a produrre la documentazione prevista entro il termine di sessanta giorni dalla predetta comunicazione;

- in caso di mancato rispetto degli impegni assunti dal beneficiario e di mancato raggiungimento degli obiettivi energetici e ambientali dichiarati, il contributo assegnato sarà revocato o ridotto proporzionalmente;

- in particolare, il contributo assegnato sarà revocato nei seguenti casi:

* mancato rispetto, in assenza di giustificati motivi approvati dal Settore competente, dei termini stabiliti per la realizzazione e la documentazione dei lavori e delle spese sostenute;

* realizzazione parziale o difforme da quanto indicato nel progetto e dalle eventuali varianti approvate dal Settore competente;

* asportazione, disattivazione o mancata o inadeguata manutenzione dell’impianto durante il suo periodo di durata tecnica;

* mancato riscatto dell’impianto al termine del contratto in caso di leasing finanziario.

Rilevato, inoltre, che le attività inerenti la raccolta e la valutazione dei progetti rientrano, secondo le declaratorie delle attribuzioni delle strutture della Giunta regionale di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n. 442 - 14210 del 30 settembre 1997 adottata ai sensi degli artt. 10 e 11 della legge regionale 8 agosto 1997, n. 51, nella competenza della Direzione “Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti”, si rende necessario demandare alla stessa l’adozione degli atti di competenza, dando atto che questa potrà richiedere il supporto delle altre Direzioni competenti su eventuali aspetti di carattere non strettamente energetico ambientale;

tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, con voto unanime, espresso nelle forme di legge,

vista la L.R. 7 ottobre 2002, n. 23;

vista la legge 1 giugno 2002, n. 120;

visto il Piano regionale energetico ambientale approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 351-3642 del 3 febbraio 2004;

visto il Piano per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria di cui alla l.r. 7 aprile 2000 n. 43;

vista la DGR n. 23 - 12920 del 5 luglio 2004;

vista la disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell’ambiente (2001/C 37/03);

vista la decisione della Commissione europea C/2004/5890 in data 31 dicembre 2004;

delibera

- di approvare, sulla scorta di quanto in premessa illustrato, i criteri e le modalità di concessione e di erogazione di contributi diretti all’incentivazione di interventi di carattere dimostrativo e strategico in campo energetico ambientale;

- di individuare, quali interventi dimostrativi in campo energetico quelli che presentano caratteristiche innovative per aspetti tecnici e/o gestionali, tali da assurgere ad iniziative pilota, potenzialmente replicabili sul territorio regionale;

- di individuare, quali iniziative strategiche per il corrente anno, alla stregua delle specificazioni date in premessa:

1. la realizzazione di interventi di utilizzo delle fonti rinnovabili e di uso razionale dell’energia aventi caratteristiche tali da determinare nel corso della loro vita utile risparmi annuali di CO2 equivalente superiori a 300 tonnellate; tra gli impianti idroelettrici sono considerati strategici solo quelli di piccola taglia;

2. l’attuazione di iniziative proposte da soggetti pubblici e dirette a ridurre con interventi di risparmio energetico e di uso razionale dell’energia i propri fabbisogni energetici e/o di utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia destinata esclusivamente all’autoconsumo;

- di dare atto che nel corso del corrente anno sono considerati strategici prioritari gli interventi diretti a realizzare o potenziare reti di teleriscaldamento, nonché quelli volti a compensare, nell’ambito del progetto HECTOR (HEritage Climate TORino) promosso dal TOROC, la maggiore quantità possibile di emissioni di gas ad effetto serra;

- di demandare alla Direzione regionale “Tutela e Risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti”, Settore “Programmazione e Risparmio in materia energetica”, l’adozione dei provvedimenti necessari per l’attuazione della presente deliberazione e la valutazione dei progetti, da effettuarsi nel rispetto dei criteri e delle modalità procedurali stabiliti in premessa;

- di dare atto che le domande di contributo dovranno concernere progetti relativi ad iniziative da avviare successivamente alla presentazione delle stesse ed in ogni caso dopo l’apertura dei termini che saranno fissati dal Settore competente per la raccolta dei progetti;

- di destinare all’incentivazione degli interventi dimostrativi e strategici la somma complessiva di euro 3.000.000,00 che si provvede ad accantonare (A. n. 100783), per le ragioni illustrate in premessa, sul cap. 26779/2005 e ad assegnare alla Direzione “Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti” per la successiva adozione degli atti di impegno;

- di dare atto che nell’ambito della suddetta somma pari ad euro 3.000.000,00, la percentuale non inferiore al 20% è destinata a finanziare i progetti dimostrativi, una percentuale non inferiore al 30% ai progetti diretti a compensare la maggiore quantità possibile di emissioni di gas ad effetto serra rilasciate durante lo svolgimento dei Giochi Olimpici e la parte residua ai restanti progetti strategici;

- di dare atto che le risorse che si rendessero eventualmente disponibili nell’ambito di quelle destinate alle iniziative dimostrative saranno destinate ad incentivare quelle strategiche per le quali i fondi non siano sufficienti e viceversa;

- di stabilire che all’iniziativa sarà data idonea pubblicità, attraverso il Notiziario per le Amministrazioni Locali, l’U.R.P. e il sito Internet regionale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)