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Bollettino Ufficiale n. 18 del 5 / 05 / 2005

Deliberazione della Giunta Regionale 23 marzo 2005, n. 65-15203

Programma per lo sviluppo dell’Agricoltura Biologica

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1) di approvare, in attuazione dell’art. 59 della Legge 488 del 23.12.1999 così come modificata dalla Legge 7 marzo 2003 n. 38, il programma di sviluppo dell’Agricoltura Biologica 2005 - 2006 allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante;

2) di destinare al finanziamento del programma la somma di 735.988,96 Euro, di cui ai fondi derivanti dalla reimpostazione delle economie su fondi statali vincolati accertati sullo stanziamento del capitolo 12708 dell’anno 2004.

La presente Deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

Programma di sviluppo dell’Agricoltura Biologica 2005 - 2006

1) PREMESSA

La Regione Piemonte, in attuazione dell’art. 59 della Legge 488 del 23.12.1999 così come modificata dalla Legge 7 marzo 2003 n. 38, adotta un Programma di sviluppo dell’Agricoltura Biologica, allo scopo di sostenere la conoscenza del settore, la conversione delle aziende dai metodi di produzione agricoli convenzionali a quelli biologici, la formazione e la divulgazione, l’attività di promozione ed informazione dei prodotti agricoli biologici.

2) AZIONI

a) MONITORAGGIO

L’azione si realizza in primo luogo attraverso la rilevazione, presso le aziende agricole biologiche, di dati allo scopo di integrare le informazioni già in possesso della pubblica amministrazione. In ragione del ruolo che le Associazioni dei produttori agricoli biologici riconosciute hanno e dato atto della loro conoscenza a livello territoriale ed aziendale, si ritiene che la rilevazione di cui trattasi debba essere svolta dalle stesse, con il supporto di Enti Universitari o di ricerca. Sono messi a disposizione di tale azione 300.000 Euro complessivi.

B) contributi agli agricoltori e agli allevatori che attuano la riconversione del metodo di produzione:

Si ritiene di incentivare gli agricoltori e gli allevatori ad attuare la riconversione del metodo di produzione da convenzionale a biologico, attraverso un contributi alle spese sostenute per il controllo dei metodi di produzione biologici condotti ai sensi del regolamento (CE) 2092/91. L’azione viene attuata nel seguente modo:

a) Beneficiari, entità del contributo e spese ammesse

Il contributo riguarda le aziende agricole che inizino la conversione dal sistema di produzione convenzionale a quello biologico;

Il contributo massimo per azienda potrà coprire fino al 80% dei costi per i primi due anni di assoggettamento al regime di controllo ai sensi del regolamento CEE 2092/91 fino ad un contributo massimo di 800 Euro per azienda nel biennio, ripartite in modo uguale tra i due anni.

Le spese ammesse a contributo sono quelle relative ai costi sostenuti dalle aziende agricole per il controllo operato da organismi di controllo operanti in Agricoltura Biologica e autorizzati ai sensi del D.lgs 220/1995, secondo una spesa ritenuta ammissibile, valutata sui prezzi medi normalmente operati nel triennio precedente aggiornati.

b) Priorità

Viene assicurata priorità nel seguente ordine:

1) aziende che per la prima volta passano dal sistema convenzionale a quello biologico; e tra esse quelle condotte da un imprenditore giovane così come definite dalle Misure A e B del Piano di Sviluppo Rurale 2000/2006 o da imprenditore che abbia quale coadiuvante familiare un giovane così come definito nella precedente definizione;

2) aziende che siano uscite dal sistema biologico prima del 1 gennaio 2003 e che passino dal sistema convenzionale a quello biologico; e tra esse quelle condotte da un imprenditore giovane così come definite dalle Misure A e B del Piano di Sviluppo Rurale 2000/2006 o da imprenditore che abbia quale coadiuvante familiare un giovane così come definito nella precedente definizione;

3) aziende che siano uscite dal sistema biologico dopo il 1 gennaio 2003 e che passino dal sistema convenzionale a quello biologico; e tra esse quelle condotte da un imprenditore giovane così come definite dalle Misure A e B del Piano di Sviluppo Rurale 2000/2006 o da imprenditore che abbia quale coadiuvante familiare un giovane così come definito nella precedente definizione;

c) Procedure

Le domande vengono presentate alle Province ed alle Comunità Montane competenti per territorio, che eseguita l’istruttoria delle stesse ne comunicheranno i risultati alla Direzione Sviluppo dell’Agricoltura.

Le procedure di dettaglio, comprensive dei tempi e della modulistica saranno stabilite con successivo atto della Direzione Sviluppo dell’Agricoltura in accordo con i rappresentati delle Province e con i referenti di coordinamento delle Comunità Montane;

d) Risorse disponibili

Le risorse assegnate all’azione sono pari a 250.000 Euro

C) Altre iniziative di sostegno e promozione dell’agricoltura biologica

Allo scopo di migliorare i livelli di garanzia della qualità dei prodotti agricoli biologici, oltre che promuoverne la conoscenza e l’utilizzo da parte del consumatore, la Regione Piemonte può inoltre realizzare azioni finalizzate al:

I) Sostegno alla domanda e all’offerta dei Prodotti Agricoli Biologici:

- attuazione di programmi di promozione ed informazione sui prodotti agricoli biologici;

- attuazione di programmi di sostegno dell’offerta dei prodotti agricoli biologici.

II) azione di formazione e divulgazione

- realizzazione di azioni di formazione ed addestramento del personale incaricato della vigilanza sull’operato degli organismi di controllo operanti in agricoltura biologica;

- azioni di divulgazione presso gli operatori dell’Agricoltura Biologica.

III) potenziamento del sistema informativo regionale in materia di agricoltura biologica

- gestione ed aggiornamento del sistema informativo regionale dell’agricoltura biologica.

Le risorse complessive a disposizione per le iniziative di cui al punto C) sono pari a 185.988,96 Euro.

3) disposizioni generali

Le procedure e la documentazione relativa all’attuazione del programma vengono demandate alla Direzione Sviluppo dell’Agricoltura - Settore servizi di Sviluppo Agricolo; il programma per l’attuazione di cui al punto C) I) viene demandato alla Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura.

Nel corso dell’attuazione del programma la direzione Sviluppo dell’Agricoltura potrà apportare compensazioni tra le risorse assegnate alle diverse azioni sulla base delle esigenze riscontrate.

4) Monitoraggio

La Direzione Sviluppo dell’ Agricoltura effettua il monitoraggio del programma; le Province forniranno i dati necessari alle scadenze comunicate dalla Direzione Sviluppo dell’Agricoltura.