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Bollettino Ufficiale n. 17 del 28 / 04 / 2005
Deliberazione della Giunta Regionale 17 marzo 2005, n. 93-15097
Approvazione programma annuale di attivita dellOsservatorio Regionale dellArtigianato per lanno 2005 - Art. 41, L.R. 21/97
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare, ai sensi dellart. 41 della l.r. 21/97, come modificato dallart. 24 della l.r. 24/99,il programma di attività per lanno 2005 dellOsservatorio Regionale dellArtigianato allegato alla presente deliberazione, che sarà successivamente trasmesso alla Commissione consiliare competente;
- di prendere atto che il programma di attività è finanziato con la disponibilità iscritta sul cap. 14485 del bilancio di previsione 2005 e pluriennale 2005-2007;
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellarticolo 65 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Allegato
REGIONE PIEMONTE
Direzione Commercio e Artigianato
PROGRAMMA DI ATTIVITA
2005
OSSERVATORIO DELLARTIGIANATO DELLA REGIONE PIEMONTE
INDICE
1. LOsservatorio regionale dellartigianato
2. Attivita del 2005
3. Attivita strutturale consolidata
3.a Indagine congiunturale
3.b Rapporto annuale sullartigianato piemontese.
3.c Progetto di integrazione tra albo artigiani e archivi INPS: aggiornamento della banca dati
3.d Lattività di valutazione;
4. Nuove ricerche
4.1 Lartigianato e lambiente
4.2 Artigianato tra capitale umano e capitale sociale
4.3. Imprese e istituzioni finanziarie verso Basilea 2.
4.4. Lartigianato dei settori
4.5. Valutazione della sopravvivenza delle nuove imprese artigiane
4.6. Nuove forme di aggregazione per gli artigiani
5. Attivita di comunicazione
5.1 Informazione periodica
5.2 Altre pubblicazioni
5.3 Internet
5.4 Rassegne stampa
6. Sistema informativo. archivi informatici e banche dati
6.1 Coordinamento degli archivi in materia di artigianato (CAAR)
6.2 Archivio Infocamere
6.3 Archivio INPS
6.4 Banche dati
6.5 Altre banche dati
7. Collaborazioni
8. Impegni di spesa
1. LOsservatorio regionale dellartigianato
LOsservatorio regionale dellartigianato ha ormai assunto una identità organica e rappresentativa nella realtà sociale, economica e istituzionale piemontese. Negli ultimi anni esso ha raffinato la sua attività di ricerca e di indagine del comparto, tanto:
- da avere ormai indagato quasi tutti gli aspetti dellartigianato regionale;
- acquisito gli archivi più importanti del settore.
Lattività dellOsservatorio dellartigianato si è svolta fino ad ora seguendo alcune direttrici fondamentali, che hanno conferito allo stesso i seguenti caratteri:
1. principale organo di rilevamento.
LOsservatorio rappresenta ormai il principale organo di rilevamento e di utile strumento di analisi per il comparto artigiano, nonché di adeguata struttura regionale di coordinamento delle attività del settore nei confronti:
a. delle associazioni di categoria;
b. degli altri enti locali e/o enti pubblici;
c. degli stessi artigiani.
2. Ufficio Studi
Nel contempo lOsservatorio ha affinato gli strumenti e lattività in modo da costituire un importante ed efficace punto di riferimento, alla stregua di un vero e proprio Ufficio Studi, che fornisce consulenza socio-economica specie in materia di:
a. dati statistici sullartigianato;
b. internazionalizzazione delle PMI;
c. analisi congiunturale sul comparto artigiano;
d. rassegne stampa e gestione banche-dati sullartigianato e le PMI.
3. Sistema informativo
Tutta lattività, oltre allobiettivo finale di fornire il supporto di conoscenza del settore, così come previsto dalla l.r.21/97, tende a creare un sistema informativo attuale, completo e versatile, capace di fornire adeguatamente agli utenti i dati sullartigianato. A questo scopo, come diremo più avanti, con Deliberazione di Giunta Regionale, è stato attivato il CAAR, Coordinamento degli archivi in materia di artigianato.
Le associazioni di categoria, gli enti locali e gli stessi artigiani costituiscono il target privilegiato del settore, che continua a produrre i rapporti di ricerca, i dati congiunturali e le pubblicazioni di interesse generali sul settore. Tale attività è accompagnata da una parallela e intensa attività di comunicazione che si concreta nella organizzazione dei convegni, seminari di studio, tavoli di lavoro e, infine, nella realizzazione di strumenti di comunicazione e di informazione.
2. Attivita del 2005
Negli anni trascorsi lattività dellOsservatorio Regionale ha trovato ampio riscontro nella realizzazione di ricerche che hanno privilegiato i due aspetti relativi ai Soggetti dellartigianato e al carattere europeo del settore.
Nel 2005 perciò lattività dellOsservatorio diventa finalmente unattività di vera e profonda osservazione della realtà del comparto. Questo vuol dire che, accanto alla situazione congiunturale, le indagini riguarderanno levolversi delle politiche di valutazione nella concessione di contributi pubblici al settore, nellaggiornamento degli archivi per avere costantemente aggiornati i dati sulloccupazione e, infine, nel resoconto annuale con il consueto rapporto sullartigianato.
Per il 2005 perciò il Programma sarà improntato, oltre a quanto detto sopra e alle indagini consuete di rilevazione congiunturale, a unattività per così dire di completamento delle ricerche tematiche,. Pertanto, come si è detto, avremo:
- LAttività strutturale, che prosegue nelleffettuazione delle seguenti ricerche e indagini:
a. Indagine congiunturale;
b. Rapporto annuale sullartigianato riferito al periodo giugno 2004-giugno 2005;
c. Integrazione degli archivi Infocamere con larchivio INPS;
d. Lattività di valutazione;
- Le Nuove ricerche, da svolgere prevalentemente nel 2005:
a. Lartigianato sostenibile
b. Artigianato tra capitale umano e capitale sociale
c. Imprese e istituzioni finanziarie verso Basilea 2.
d. Lartigianato dei settori
- Lattività di comunicazione.
3. Attivita strutturale consolidata
3.a Indagine congiunturale
Nel corso del 2004 sono stati adottati i provvedimenti amministrativi e gli atti formali di impegno delle somme necessarie per svolgere nel 2005 le due indagini congiunturali a cadenza semestrale sulle aziende artigiane piemontesi, divenuta ormai, come detto sopra, unattività consolidata dellOsservatorio, in quanto servizio permanente di informazione per il settore. Le indagini permettono di cogliere landamento congiunturale dellartigianato piemontese, rispondendo allobiettivo proposto, ovvero quello di costituire un valido strumento di monitoraggio dei processi produttivi, cosa molto importante per un ente di programmazione come la Regione Piemonte, la quale deve effettuare gli interventi di politiche pubbliche a sostegno della piccola e media impresa sulla base di una conoscenza non casuale del settore.
Sono state predisposte le convenzioni per la consueta consulenza statistica con lUniversità di Torino, Dipartimento di statistica Diego de Castro, e con un consulente esperto nel settore socio-economico con il compito di redigere uno studio di commento e di analisi dei risultati dellindagine in modo da effettuare un bilancio temporale dei trend economici in atto nel settore.
La conclusione delle interviste e dellindagine è prevista per fine gennaio 2005, per quanto concerne la prima fase, e la presentazione dei risultati entro il mese di marzo. La seconda sarà presumibilmente svolta a luglio e presentata a settembre.
3.b Rapporto annuale sullartigianato piemontese.
In data 2 novembre 2004 con determinazione dirigenziale è stato affidato lincarico per la realizzazione del Rapporto annuale sullartigianato relativo al 2004-2005. Nel Rapporto vengono riportati, elaborati e commentati, i principali dati statistici relativi alle imprese artigiane con riferimento al periodo giugno 2004 giugno 2005, ricavati dallarchivio Infocamere delle imprese artigiane, confrontato con larchivio INPS.
3.c Progetto di integrazione tra albo artigiani e archivi INPS: aggiornamento della banca dati
La banca dati costruita fornisce limmagine dellartigianato piemontese da dicembre 1999 a dicembre 2003. La richiesta della nuova fornitura di dati ne consentirà laggiornamento al dicembre 2004.
Lattività che si intende svolgere in questa parte del progetto riguarda:
- lacquisizione, la lettura e la verifica dei nuovi dati INPS, relativi alle imprese con dipendenti e ai lavoratori autonomi, e Albo Artigiani
- lelaborazione dei dati seguendo le procedure costruite nellambito dei precedenti progetti, giungendo alla costruzione della banca dati integrata sulle imprese, lavoratori autonomi e dipendenti, della banca dati longitudinale delle imprese con dipendenti e dei lavoratori autonomi;
- la verifica e il controllo delle procedure di stima adottate sulla base dei nuovi dati acquisiti;
- lelaborazione delle statistiche di base e il collegamento tra le edizioni successive
In data 6 luglio 2004 è stato affidato lincarico per la realizzazione dellaggiornamento alla Società R & P, la più esperta società nella conoscenza degli archivi, ormai abituale collaboratrice dellOsservatorio.
3.d Lattività di valutazione;
Lindagine sullimpatto dei finanziamenti erogati dalla Regione Piemonte nei confronti dellartigianato, affidato alla Società CESDI e al Gruppo Prova - Progetto Valutazione, rappresenta il secondo aggiornamento al mese di dicembre 2003, rispetto a quello presentato nel mese di febbraio 2004, che era a sua volta aggiornato a dicembre 2001. Essa si pone lobiettivo di verificare latteggiamento degli artigiani e di valutare le misure di intervento pubblico nei confronti del settore artigiano e di adattare eventuali strumenti di politiche pubbliche alle reali esigenze del comparto.
La ricerca effettuerà un confronto tra la sopravvivenza delle imprese che hanno beneficiato degli incentivi della Regione e altre imprese artigiane che non hanno usufruito dellintervento
Essa sarà avviata a gennaio del 2005 e i risultati saranno presumibilmente presentati alla fine del 1° semestre dellanno.
4. Nuove ricerche
4.1 Lartigianato e lambiente
Lambiente - la sua forma, la sua qualità - dipende da un processo culturale che coinvolge fattori sociali, istituzionali, economici e istituzionali che sono strettamente connessi con i caratteri naturali dellambiente. E questo, sostanzialmente, lapproccio che anima il concetto di sostenibilità: con il quale si mettono in relazione lambiente con leconomia e la società che sono ad esso connesse. Quale ruolo gioca lartigianato nel processo di formazione e quale ruolo ha e quanto incide la normativa ambientale sulla vitalità e nella sopravvivenza dellazienda artigiana.
Questi potrebbero essere gli obiettivi di una ricerca sul rapporto tra artigianato e ambiente, non ultimo quello di analizzare la normativa europea in materia di ambiente.
Lindagine si propone i seguenti obiettivi:
* Analizzare il grado di diffusione della certificazione ambientale ISO 14000 presso le imprese artigiane
* Analizzare i problemi incontrati dalle imprese artigiane nellapplicazione delle normative relative allambiente
* Analizzare linteresse e il grado di sensibilizzazione delle imprese artigiane verso i programmi di ecogestione ad adesione volontaria promossi dallUE (Emas)
* Analizzare il ruolo delle associazioni di categoria rispetto alla diffusione della Certificazione Ambientale e dellEmas presso le imprese artigiane
* Analizzare il ruolo svolto dalle associazioni artigiane nei programmi locali inerenti Agenda 2000 (es. Provincia di Torino)
Il progetto si articola nelle seguenti fasi operative:
* Realizzazione di interviste in profondità a testimoni privilegiati individuati tra enti pubblici e associazioni di rappresentanza dellartigianato;
* Realizzazione di interviste in profondità ad un gruppo ristretto di aziende (circa 10/15) che hanno acquisito la certificazione ambientale;
* Somministrazione di un questionario strutturato ad un campione di 100 imprese artigiane, allo scopo di analizzarne i sistemi di gestione ambientale, le difficoltà incontrate nel rispetto della normativa sullambiente;
* Elaborazione dei risultati.
La ricerca è in fase di svolgimento e i risultati saranno presumibilmente resi noti entro la fine del primo semestre del 2005.
4.2 Artigianato tra capitale umano e capitale sociale
La ricerca, dal punto di vista delle finalità generali, intende indagare, su un campione dimprenditori artigiani, la relazione esistente tra dotazione di capitale umano e capitale sociale e performance economica. Più nel dettaglio, si propone lapprofondimento dei seguenti aspetti tematici:
a. Valutazione sulla natura e sulla composizione del capitale umano, inteso nel significato suesposto, a disposizione degli imprenditori contattati, e individuazione dei fattori in grado dincrementarne, ovvero dimpoverirne, il valore. In altre parole: come si genera e come si distrugge il capitale umano dellimprenditore artigiano? Quali strategie sono attuate per svilupparne la dotazione ed i contenuti qualificanti?
b. Valutazione sulla natura e sulla composizione del capitale sociale a disposizione degli imprenditori contattati; analisi dei livelli di partecipazione ad organismi collettivi da parte degli imprenditori e delle reti mobilitabili a fini economici. In altre parole: come si genera e come si distrugge il capitale sociale dellimprenditore artigiano? Quali sono le risorse relazionali che utilizza per la realizzazione dei propri obiettivi aziendali?
c. Verifica dellesistenza di una correlazione tra dotazioni culturali e relazionali e performance aziendali. In altre parole: a parità di altri requisiti, la maggiore disponibilità di tali risorse si traduce in una superiore competitività dellazienda?
d. Individuazione di un kit di proposte relative allagire istituzionale ed alle rappresentanze economiche, finalizzato allimplementazione di azioni atte a incrementare la dotazione di capitale umano e capitale sociale degli imprenditori artigiani.
La ricerca sarà avviata a settembre del 2005 e i risultati saranno presumibilmente presentati alla fine dellanno.
4.3 Completamento ricerca (avviata nel 2004):
Imprese e istituzioni finanziarie verso Basilea 2.
In sede di comitato paritetico sono state proposte due ricerche, poi inserite nella convenzione Regione Piemonte-Unioncamere, relative a un approfondimento su Basilea 2, che dovranno concludersi entro la prima metà dellanno 2005.
Lattività progettuale relativa consiste essenzialmente nello svolgimento dei seguenti lavori:
a. aggiornamento del sito Torino Finanza, con particolare rilievo a Basilea 2;
b. Prima indagine annuale sulla finanza delle imprese, sullinnovazione dei servizi bancari per le imprese;
c. Realizzazione di un CD divulgativo
A questa, si affianca unaltra attività di monitoraggio sul credito alle imprese artigiane.
I lavori saranno svolti in collaborazione con lAssociazione Torino-Finanza e la Camera di Commercio di Torino.
I risultati saranno resi noti presumibilmente nel mese di giugno 2005
4.4 Lartigianato dei settori
Nel corso del secondo semestre del 2004 è stato condotto uno Studio di fattibilità per lanalisi degli incentivi al comparto dellartigianato in Piemonte".
Le imprese artigiane possono ottenere incentivi sia come appartenenti alla categoria delle piccole imprese, sia come appartenenti alla categoria degli artigiani (iscritti allalbo artigiani).
Per studiare che rapporti ci sono tra tali due forme di incentivazione, occorre in primo luogo sapere quali sono le forme di incentivazione generali a cui possono accedere le imprese artigiane, e quali informazioni statistiche sono disponibili su tali agevolazioni monetarie.
Loggetto dello studio, consistito nellindividuazione di tali fonti informative, ci ha dato un quadro preciso che pare prospettare realistica la possibilità di approfondire il campo con una futura ricerca sul confronto tra il peso e la qualità degli incentivi generali, da un parte, ed il peso e la qualità degli incentivi specifici della categoria artigiana, dallaltra.
Nel corso del 2005 sarà avviata, pertanto, una ricerca di tipo trasversale rivolta ad indagare soprattutto lattività dei Settori regionali per verificare il peso dellartigianato non solo allinterno dei comparti tipici dellartigianato, ma anche nellindustria e nei confronti di altre attività terziarie (turismo, cultura, ecc) in cui esistono imprese artigiane. La consistenza dellartigianato nei vari settori può essere un indicatore per valutare strumenti specifici di sostegno in un raccordo sinergico con le altre istituzioni competenti per materia.
4.5. Valutazione della sopravvivenza delle nuove imprese artigiane
Ogni anno in Piemonte si iscrivono allAlbo Artigiani circa 10 - 11.000 imprese e quasi altrettante si cancellano. In termini relativi si osservano tassi di natalità e di mortalità delle imprese prossimi al 10%.
Data la rilevanza numerica del fenomeno può essere importante approfondire lanalisi delle caratteristiche sia delle imprese (e degli imprenditori) che entrano sia di quelle che escono. In quali settori, con quali dimensioni, che età hanno i nuovi imprenditori e gli imprenditori che cessano lattività, ecc. E possibile specificare e individuare (oltre agli andamenti economici e tecnologici) caratteristiche differenti tra i settori in espansione e in contrazione? Ad esempio, nei settori in contrazione sopravvivono i giovani oppure la crisi colpisce indiscriminatamente giovani ed anziani, uomini e donne, imprese grandi e piccole?
Ma soprattutto, se si allarga la dimensione temporale, quante delle nuove attività avviate dura più di una stagione? Quali sono le prospettive di sopravvivenza delle nuove imprese e dei nuovi imprenditori?
Opportune tecniche econometriche consentono di misurare la probabilità di sopravvivenza e leffetto delle diverse variabili rilevanti.
Dati utilizzati: banca dati dellartigianato piemontese (Albo Artigiani e INPS)
Il progetto è suddiviso in due fasi:
A. Descrizione delle caratteristiche delle imprese e degli imprenditori in entrata e in uscita. Identificazione di relazioni con landamento complessivo del settore (o area geografica).
B. Analisi della sopravvivenza. Stima di modelli di durata a intervalli definiti (modello Cox a rischi relativi) e identificazione dei fattori rilevanti.
La ricerca sarà presumibilmente avviata nel secondo semestre del 2005.
4.6. Nuove forme di aggregazione per gli artigiani
Analisi precedenti hanno evidenziato che spesso gli artigiani desiderano conservare la loro dimensione, nel senso che, ove il mercato lo richiedesse, non sono sempre propensi ad ampliare la loro capacità produttiva oppure ad investire per ampliarsi. Questo succede vuoi per la stessa natura dellattività, vuoi perché essere artigiano talvolta, non vuol dire essere per forza orientato allo sviluppo: si può scegliere consapevolmente di rimanere ciò che si è.
Ci si trova di fronte ad imprese per le quali la dimensione rappresenta un dato del problema piuttosto che una variabile dipendente dalla dinamica della domanda.
Dato però che questa scelta, nonché la natura stessa dellartigianato italiano le cui caratteristiche sono ben note, possono provocare problemi di mercato interno e specialmente estero, bisogna pensare alle soluzioni migliori per cui gli artigiani possono migliorare le loro performances pur rimanendo quello che sono.
Uno studio perciò deve avere due obiettivi differenti: da un lato dare un quadro dellesistente in materia di consorzi o altre forme di associazionismo nellartigianato e dallaltro verificare quale ipotesi societaria o forma di aggregazione (consorzio, società, associazione ecc) sia quella migliore per fare in modo che gli artigiani restino ciò che sono ma siano, allo stesso tempo, competitivi.
Ciò non solo perché le aziende artigiane raggiungano i propri obiettivi, ma anche perché siano presenti sui mercati esteri e siano anche orientati alla ricerca. Una politica di promozione di queste forme di consolidazione, nel caso la ricerca confermi queste ipotesi, può essere molto utile per la conquista dei mercati.
5. Attivita di comunicazione
5.1 Informazione periodica
In conformità con il disposto dellart. 39 della l.r. 21/97, lett. C, lOsservatorio dellartigianato svolge unintensa attività di comunicazione attraverso la realizzazione di strumenti di informazione periodica.
La news Artigianato 2000" che lOsservatorio dellartigianato realizza da ormai quattro anni, per problemi legati allaumento vertiginoso dei costi relativi alla spedizione postale come per il 2003, per il 2004 è stata realizzata in un solo numero.
Eventuali altre pubblicazioni saranno mirate ad un target specifico che opera nel settore.
LOsservatorio cura inoltre la pubblicazione di pagine informative su giornali a diffusione nazionale e locale sulle iniziative della Regione a favore del comparto artigiano.
Per il 2005, in conformità agli indirizzi dellAssessorato e della Direzione, saranno curate presumibilmente pagine informative alla stregua di quanto è avvenuto per il 2004.
5.2 Altre pubblicazioni
Nel corso del 2005 si prevede di realizzare le seguenti pubblicazioni:
1. Rapporto sullartigianato piemontese 2003-2004;
2. Indagine sullimpatto dei finanziamenti erogati dalla Regione Piemonte nei confronti dellartigianato. Pubblicazione dei risultati;
3. Rapporto di ricerca Imprese e istituzioni finanziarie verso Basilea 2
4. Rapporto di ricerca sullArtigianato e lambiente
5. Rapporto di ricerca sullArtigianato tra capitale umano e capitale sociale
6. Rapporto di ricerca sullartigianato dei settori;
7. Sintesi e rapporti di ricerca delle due indagini congiunturali 2005;
8. Rapporto sullartigianato piemontese 2004-2005;
9. Rapporto di ricerca sull Integrazione degli archivi Infocamere con larchivio INPS;
10. Un numero della nuova rivista Artigianato 2000.
11. Studio di fattibilità sullartigianato dei settori;
12. Realizzazione di pagine informative sui giornali;
13. Rapporto di ricerca sullartigianato e lambiente
5.3 Internet
Nel 2005 si è provvederà ad aggiornare il sito Internet della Regione Piemonte, denominato Piemonte Artigianato, come è avvenuto nel corso degli anni precedenti.
Laggiornamento sarà diretto allinserimento:
1. dei dati statistici con linserimento di tabelle e grafici;
2. dei nuovi strumenti di comunicazione;
3. delle sintesi delle indagini congiunturali 2005 e dellultimo rapporto sullartigianato ;
4. dellaggiornamento e coordinamento delle informazioni su sportello unico e artigianato artistico;
5. delle dati principali e delle sintesi delle nuove ricerche
5.4 Rassegne stampa
Anche per il 2005, si prevede di acquisire la rassegna stampa denominata Selpress, la quale fornisce una selezione particolareggiata degli articoli quotidianamente pubblicati sui giornali nazionali, regionali e locali. La rassegna è particolarmente indicata, nonostante sia in rete usufruibile quella fornita nel sito Intranet della Regione Piemonte, perché integra in maniera specifica quella in relazione alle materie che sono di competenza degli assessorati cui fa capo la Direzione Commercio e Artigianato (artigianato, polizia locale, autonomie locali, internazionalizzazione delle PMI, commercio, export, finanza, associazioni di categoria, cooperazione, sicurezza ecc).
LOsservatorio Regionale dellartigianato continua a svolgere una funzione di consulenza e di documentazione specialistica riferita:
1. allArtigianato, sia a supporto delle linee di attività indicate nel presente programma, sia, più in generale, come servizio per gli altri uffici regionali con competenze operative in materia di artigianato e, in particolare, per la stessa direzione;
2. ai dati statistici sullartigianato e alla gestione del sistema informativo con fornitura di dati sul comparto ad organismi pubblici e uffici studi di categoria che ne facciano richiesta a scopo di ricerca;
3. allinternazionalizzazione delle PMI;
4. alle rassegne stampa e gestione banche-dati sullartigianato e le PMI.
6. Sistema informativo. Archivi informatici e banche dati
6.1 Coordinamento degli archivi in materia di artigianato (CAAR)
Un nuovo obiettivo, dato dalla creazione del CAAR, Coordinamento degli archivi in materia di artigianato, è quello della creazione di una banca data unica dellartigianato, nel quale confluiscano tutti gli archivi esistenti in materia, capace di fornire un sistema interattivo in grado di dare i dati sullartigianato in modo completo e aggiornato. La previsione del raggiungimento dellobiettivo è per il 2006.
Il Coordinamento, attivato con DGR n. 35-12688 del 7 giugno 2004, si pone i seguenti scopi.
Dato che per determinare limpatto di efficacia non solo di ogni singolo provvedimento, ma anche del complesso delle politiche pubbliche della Regione Piemonte nei confronti dellartigianato, occorre poter disporre delle informazioni sui finanziamenti erogati, in modo da avere i dati sui quali lavorare sia sotto laspetto statistico, sia sotto quello socio-economico.
Un sistema informativo, previsto e gestito in modo comune, come definito nel presente documento, non può che arrecare giovamento non solo ad un organismo come lOsservatorio e il Settore del Credito allartigianato, emanazioni di una struttura della Regione Piemonte, ma anche a tutti gli altri enti che devono, in qualche modo, confrontarsi con i problemi legati al finanziamento delle imprese (efficacia degli interventi, definizione dei criteri, modalità di erogazione ecc.).
Le funzioni del Coordinamento perciò sono:
1. mettere a disposizione, per gli obiettivi di interesse comune, gli archivi dei quali si è in possesso, in stretto raccordo con gli obiettivi di conoscenza dellartigianato e delle politiche pubbliche regionali rivolte al settore;
2. mettere in atto gli strumenti necessari per rendere omogenei e condivisibili i dati contenuti negli archivi, di modo che possano essere accessibili per gli obiettivi di interesse pubblico di cui sopra;
3. avviare dei progetti di interesse comune:
- destinati a rafforzare il Sistema Informativo dellOsservatorio Regionale dellArtigianato per lattività di ricerca dello stesso;
- destinati a implementare o arricchire gli archivi esistenti presso Enti rappresentati nel Coordinamento;
- destinati a creare nuovi archivi o a costruire nuovi data base allinterno degli archivi esistenti.
In relazione agli scopi e agli obiettivi sopraddetti, per il 2005 possono essere avviate nuove ricerche o studi che tendano ad arricchire, aggiornare o implementare sugli archivi esistenti, nonché ad acquisirne di nuovi.
6.2 Archivio Infocamere
Come già detto precedentemente, il sistema informativo dellOsservatorio dellartigianato ha come fonte principale dei dati il Registro Imprese-Albo artigiani di fonte Infocamere, la cui acquisizione per lanno 2005 continua ad avvenire direttamente ad opera del CSI Piemonte. Bisogna ricordare che i dati presenti nellarchivio Infocamere sono solamente di tipo amministrativo e non economico.
6.3 Archivio INPS
Da quattro anni ormai lOsservatorio acquisisce i dati dellarchivio INPS relativo a tutte le province piemontesi sia per le aziende artigiane che hanno dipendenti e sia per gli artigiani autonomi, ovvero coloro che non hanno addetti. Lacquisizione di questo archivio, arricchito dalle informazioni riguardanti lintero sistema produttivo del Piemonte, è prevista anche per tutto il 2005, in modo da mantenere e sviluppare la banca dati, come descritto sopra, e anche per gli anni a venire, con lobiettivo di avere dati certi sulloccupazione nellartigianato.
6.4 Banche dati
Continua ad essere attivo il collegamento con la banca dati Il Sole 24 Ore a cui si può accedere dai punti installati nei diversi Settori della Direzione, con il controllo tecnico - finanziario a livello di Osservatorio; ogni Settore della Direzione è quindi nella condizione di accedere, nel limite del budget previsto, alla documentazione economica disponibile sulla banca dati.
6.5 Altre banche dati
Continua ad essere attiva la possibilità di accedere, a titolo gratuito, tramite Il Settore Promozione e Credito al Commercio, alla banca dati dellICE denominata Guide Paese.
7. Collaborazioni
Come si diceva sopra, il tessuto delle collaborazioni con Enti, Associazioni di categoria e lUniversità si è consolidato in maniera così efficace da dare ottimi risultati non soltanto per ciò che riguarda la gestione del sistema informativo (fornitura dati), ma anche la partecipazione a ricerche e indagini esterne.
Questa collaborazione continuerà ad essere proficua anche per il 2005 e sarà principalmente rivolta nei confronti dei seguenti enti e/o uffici:
Regione Piemonte Settore Programmazione Regionale
Regione Piemonte Settore Affari internazionali e comunitari
Regione Piemonte Settore Statistico regionale
Unioncamere e Camera di Commercio di Torino;
Infocamere, per quanto riguarda lacquisizione dellarchivio delle aziende piemontesi iscritte nellAlbo Artigiani;
Università, Dipartimento di Economia Aziendale;
Mapp, Master in Analisi di Politiche Pubbliche;
Università, Dipartimento di Statistica, per la consulenza statistica alle indagini e ricerche, in particolare per quelle congiunturali;
Centro Studi per lArtigianato Piemontese (Csar), organismo di studi e ricerche delle Associazioni di categoria, con il quale lOsservatorio spesso collabora (il Dirigente è membro del Comitato Scientifico dello stesso);
IRES Piemonte;
INPS per lacquisizione degli archivi e la partecipazione nella CTS di un suo rappresentante;
CSI per il trattamento dei dati in possesso dellOsservatorio;
Torino Finanza.
8. Impegni di spesa
Sul bilancio del 2004 sono stati impegnate le somme richieste per la realizzazione delle indagini congiunturali, delle ricerche sullintegrazione degli archivi INPS con quelli di Infocamere, sullartigianato dei settori, sulla valutazione delle politiche regionali di intervento e per il rapporto annuale relativo al 2004-2005.
Sono da impegnare sul capitolo di questanno le nuova ricerche sopra illustrate, oltre alle attività che possono essere orientativamente comprese nel seguente elenco:
* Indagine congiunturale per lanno 2006 euro 60.000.00
* Rapporto sullartigianato 2005-2006 euro 10.000.00
* Integrazione archivi INPS euro 15.000.00
* Nuove ricerche per ampliamento archivi (ex CAAR) euro 30.000,00
* Acquisizione banche dati euro 10.000.00
* Nuove forme di aggregazione per gli artigiani euro 25.000,00
* nuove ricerche euro 50.000.00
* Rassegna stampa selpress euro 18.500,00
* informazione periodica euro 100.000,00
* pubblicazioni rapporti di ricerca euro 15 000.00
* spese eventuali (collaborazione IRES, convegni, altro) euro 16.500,00
Totale euro 350.000,00