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Bollettino Ufficiale n. 14 del 7 / 04 / 2005

Codice 26.2
D.D 31 marzo 2005, n. 150

Provvedimento conclusivo della conferenza di servizi sul progetto definitivo, ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003, inerente il progetto presentato dall’ARES Piemonte dal titolo: S.R. 11 - completamento adeguamento Classe IV CNR [ora categoria C1] con variante agli abitati di Cameriano ed Orfengo

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

a) di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

b) di prendere atto dei pareri espressi dalle Amministrazioni in sede di Conferenza di Servizi e di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della C.d.S medesima, fatto salvo quanto previsto dall’art. 14-ter della Legge 241/90 e s.m.i.;

c) di concludere positivamente il procedimento relativo alla Conferenza di Servizi Definitiva, sul progetto denominato “S.R. 11 - Completamento adeguamento Classe IV CNR [ora Categoria C1] con variante agli abitati di Cameriano ed Orfengo”, presentato dall’ARES Piemonte con istanza n. 3455 in data 12-10-2004, dando atto che tutti gli atti riferiti al procedimento medesimo restano in deposito presso la Direzione Regionale Trasporti - Settore Viabilità ed Impianti Fissi;

d) di dare atto che il presente provvedimento sostituisce ad ogni effetto intese, pareri, concessioni, autorizzazioni, nulla osta previsti dalle leggi statali e regionali e che costituisce, ai sensi dell’art. 8 della L.R. 19/2001 e della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003, ove necessario, Variante agli Strumenti Urbanistici;

e) di dare atto che i pareri e gli assensi di cui al punto d) sono rilasciati facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi;

f) di dare atto che, ai sensi dell’art. 10 del D.P.R. 327/2001, con il presente provvedimento viene disposto il vincolo preordinato all’esproprio sulle particelle catastali individuate nel progetto definitivo;

g) di stabilire che la validità del presente provvedimento è subordinata all’osservanza delle prescrizioni e valutazioni nel seguito elencate:

ASPETTI PAESAGGISTICI E ARCHEOLOGICI

* Il progetto esecutivo dovrà approfondire gli aspetti inerenti la riqualificazione paesaggistica e dovrà essere corredato da esaurienti indicazioni circa le opere di mitigazione dell’impatto ambientale proposte, da illustrare anche mediante simulazioni e fotomontaggi;

* In relazione ai nuovi ponti e viadotti, si richiede che vengano utilizzate soluzioni poco impattanti dal punto di vista ambientale, in cui vengano evitati gli spigoli vivi e che, nel caso si scelga il calcestruzzo armato per le strutture, vengano utilizzate casseforme curate per forma e finitura superficiale dei getti;

* Per tutti i fabbricati che si dovesse prevedere di demolire, o che comunque venissero a trovarsi in prossimità delle nuove opere stradali, si richiede venga preventivamente condotta una verifica sulla sussistenza di eventuali vincoli storico-artistici ai sensi del Titolo I della Parte II del D. lgs. 42/2004, e sulla eventuale sussistenza d’interesse rivestito da parte degli immobili con più di 50 anni, e di proprietà dello Stato, di Enti Pubblici o Persone Giuridiche Private non aventi fini di lucro, interessati dall’intervento. Si ritiene pertanto necessario che venga accuratamente documentata ogni interferenza tra le nuove opere e le eventuali preesistenze storiche, di ogni tipo, compresi piloni votivi, cappellette agresti e quant’altro;

* Nel caso di presenza di immobili di interesse storico-artistico, quali il complesso della Chiesa ex Parrocchiale di Ponzana e della Chiesetta di San Martino di Ponzana, si richiede un’accurata documentazione progettuale che, sulla base delle eventuali interferenze rilevate tra il complesso storico e le nuove opere, consenta di valutare l’efficacia delle soluzioni adottate per limitare l’impatto visivo delle nuove opere;

* Nei luoghi oggetto dell’intervento sono valutabili gravi elementi di rischio archeologico, pertanto si ritengono necessarie verifiche archeologiche, che dovranno riguardare tutte le attività di scavo e di scotico necessarie alla realizzazione del progetto, ivi comprese le aree di cantiere. Il proponente dovrà quindi contattare la Soprintendenza per i Beni Archeologici e per il Paesaggio, al fine di concordare caratteristiche e modalità d’esecuzione dei lavori connessi alle specifiche competenze della stessa;

* Qualora i successivi approfondimenti in fase esecutiva, condotti sulla base delle osservazioni sopra esposte, appurassero la necessità di acquisire il parere di competenza della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio ai sensi del Titolo I della Parte II del D. Lgs. 42/2004, la relativa documentazione progettuale dovrà essere trasmessa alla stessa, per l’espressione dell’autorizzazione ai sensi dell’art. 21;

MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI SULL’AMBIENTE

* Per la realizzazione degli interventi d’inserimento paesaggistico, di ripristino, di mitigazione e di compensazione ambientale nel progetto esecutivo dovranno essere indicate puntualmente le specie arboree ed arbustive autoctone disetanee che si intendono impiantare. Al fine di assicurare la riuscita di tali interventi, si prescrive che siano eseguite le opportune cure colturali periodiche di tutte le aree verdi per i primi 5 anni dall’impianto;

* Tenuto conto di quanto dichiarato dal progettista nella seduta della conferenza di servizi del 14-02-2005, relativamente al fatto che è stato utilizzato asfalto di tipo drenante e fonoassorbente come elemento cautelativo aggiuntivo in riferimento ai limiti acustici, si richiede al Proponente di non utilizzare i predetti asfalti;

* Relativamente al Piano per l’approvvigionamento inerti si esprime parere positivo a condizione che venga previsto l’impiego di un quantitativo di materiale da riciclo superiore a quello previsto nel progetto definitivo; le disponibilità dichiarate consentono un utilizzo di almeno 80.000 mc. La fornitura presso la cava in comune di Casalvolone, potrà essere considerata, per un quantitativo compatibile con il progetto approvato, a condizione che l’attività estrattiva sia autorizzata prima del conferimento dell’appalto dell’opera di cui all’oggetto;

* Per quanto attiene lo scarico delle acque meteoriche di piattaforma trattate dal sistema di depurazione previsto in progetto, il Proponente dovrà valutare con il supporto di ARPA la possibilità di effettuare detto scarico in falda. In caso contrario il progetto esecutivo dovrà prevedere ed indicare i recettori superficiali presso i quali avverrà lo scarico;

* Il piano di manutenzione delle opere dovrà contenere indicazioni sulla frequenza delle ispezioni della vasca di accumulo, al fine di valutare l’esigenza di pulizia dell’impianto;

* Il proponete nel corso della progettazione esecutiva dovrà prendere ulteriori accordi con l’Osservatorio Regionale sulla Fauna selvatica (Direzione Territorio Rurale - Corso Stati Uniti 21 - Torino) e con il Coordinamento VIA/VAS dell’ARPA Piemonte, per la definizione dei particolari costruttivi degli attraversamenti per la fauna selvatica, al fine di individuare i criteri che possono rendere massima l’efficienza di tali strutture.

INTERFERENZE CON IL RETICOLO IRRIGUO

* Il progetto esecutivo dovrà garantire un franco idraulico tra la sede stradale ed il livello massimo raggiungibile da parte dell’acqua circostante (determinato sulla base di studi idraulici);

* Per quanto riguarda le aree corrispondenti agli attraversamenti di copri idrici superficiali, si raccomanda di realizzare manufatti aventi forma e luce tali da consentire il deflusso dell’acqua anche in condizioni di massima piena dei corsi d’acqua attraversati (condizioni definite da studi idraulici), al fine di minimizzare il rischio di allagamenti della sede stradale;

* Nelle fasi di predisposizione del progetto esecutivo, il proponente dovrà verificare con l’Associazione Irrigazione Est Sesia, operante nell’area interessata dall’intervento, le soluzioni individuate per risolvere le interferenze con il reticolo irriguo esistente. In particolar modo dovrà essere approfondita la progettazione del sistema di trattamento e smaltimento delle acque di piattaforma in corrispondenza dei punti di rilascio nei canali irrigui, per evitare che, nel caso di eventi eccezionali, si creino problemi di esondazione ora non esistenti.

ASPETTI INFRASTRUTTURALI

* Facendo seguito alle richieste del Comune di Casalino ed alle valutazioni di massima dei relativi costi effettuate da ARES Piemonte, il progetto esecutivo dovrà prevedere, in corrispondenza del ponte sulla roggia Busca (nei pressi della frazione Orfengo), l’innalzamento della livelletta stradale ad una quota idonea a scavalcare il raccordo della viabilità demaniale e poderale (lato sinistro roggia Busca, direzione Casalino) e la strada comunale Casalino-Orfengo (lato destro roggia Busca), che andrà mantenuta nell’esistente conformazione viabilistica. Tale variazione dovrà essere apportata cercando di contenere l’incremento dell’impronta a terra del rilevato stradale e di conseguenza la complanare prevista nel progetto definitivo dovrà essere eliminata;

* Il proponente dovrà valutare, coerentemente con le risorse a disposizione, la possibilità di inserimento dei due peduncoli di raccordo richiesti dal Comune di Casalino, il primo posto all’altezza della rotatoria a sud-ovest (sul lato della zona industriale di Orfengo), l’altro situato all’altezza della rotatoria più a nord, nei pressi del Caseificio Clin.

ASPETTI RELATIVI AD ALTRE INTERFERENZE

* L’opera in progetto interferisce, in corrispondenza della prog. km 5+800, il gasdotto “Importazione dal Nord Europa DN 1200", condotta in pressione ed esercizio appartenente alla Rete Nazionale Gasdotti, posata in terreni privati su cui sono costituiti diritti di servitù di metanodotto. Per la risoluzione dell’interferenza il Proponente dovrà contattare la Snam Rete Gas S.p.A., affinché i costi relativi alla risoluzione dell’interferenza vengano inseriti nel quadro economico del progetto esecutivo;

* La posa in sottostrada dello scatolare convogliatore delle acque irrigue, previste alla chilometrica sopra descritta ed in attraversamento del gasdotto, dovrà essere eseguita con quote di profondità compatibili con quella della preesistente condotta, atte ad evitare varianti impiantistiche al metanodotto;

* Eventuali interferenze con elettrodotti aerei e sotterranei preesistenti dovranno rispettare quanto previsto dal D.M. 21-03-1988 n. 449 e s.m.i. e dalle norme CEI 11-17 fasc. 558;

* Dovranno essere valutate tecnicamente con gli Enti e le Società interessate le interferenze del tracciato con eventuali ulteriori servizi, per i quali sarà necessario procedere con spostamenti e/o adeguamenti.

CANTIERIZZAZIONE DELL’INTERVENTO E MONITORAGGIO ANTE, IN CORSO E POST OPERAM

* In fase di direzione lavori si dovrà tenere conto delle verifiche geotecniche riguardanti le fondazioni ed i rilevati stradali e verificare l’applicazione delle relative scelte progettuali effettuate, contenute nella “Relazione geotecnica” di progetto;

* Il Proponente, prima dell’inizio dei lavori, dovrà concordare con ARPA un piano di monitoraggio per verificare l’impatto acustico presso i recettori presenti (C.na Pizzotta, C.na Pasquè, C.na Nuova, C.na Onizze, C.na Coppo). Le attività di monitoraggio dovranno essere effettuate in fase di esercizio, al fine di verificare le previsioni di impatto stimate in fase di progettazione e, qualora necessario, individuare ulteriori misure di mitigazione a protezione dei recettori sopraindicati;

* Relativamente al monitoraggio ambientale ante, in corso e post operam e alla cantierizzazione dell’intervento si dovranno recepire le condizioni e le richieste di approfondimento già espresse nella Determinazione Dirigenziale n° 189 del 03-05-2004 di conclusione procedimento e di esclusione dalla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 L.R. 40/1998;

* Il proponente dovrà comunicare al Dipartimento ARPA territorialmente competente l’inizio ed il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98;

* Il Direttore dei lavori dovrà trasmettere all’ARPA Piemonte, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nella Determina conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in oggetto.

ASPETTI URBANISTICI

Di dare atto che il Comune di Casalino provvederà a:

* inserire il tracciato nello strumento urbanistico comunale, procedendo al disegno della nuova strada sulle tavole di azzonamento del Piano Regolatore vigente, eliminando il vincolo del vecchio tracciato abbandonato e apponendo sulle tavole le fasce di rispetto previste dalla legislazione vigente che contribuiscono a determinare nuovi vincoli sul territorio da esse interessato;

* tener conto, nella predisposizione della Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell’idoneità all’utilizzo urbanistico estese all’intero territorio comunale, delle valutazioni espresse nello studio allegato al progetto raccordando i due documenti;

* si richiede inoltre che il tracciato definitivo dell’infrastruttura venga recepito dalla sesta Variante urbanistica al PRGI e si raccordi con le prescrizioni contenute nella quinta Variante al PRG, approvata dalla Giunta Regionale nel 2002, per quanto attiene all’obbligo - per le attività produttive site in prossimità dell’abitato di Orfengo - di prevedere un unico accesso alla S.R. n. 11 mediante rotatoria e la realizzazione di una viabilità interna parallela alla stessa per la distribuzione agli stabilimenti esistenti ed in progetto.

h) di trasmettere il presente provvedimento ed i pareri pervenuti all’ARES Piemonte, invitando la stessa a tener conto delle prescrizioni e valutazioni di cui al punto g).

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge n. 1034 del 6.12.1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino