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Bollettino Ufficiale n. 13 del 31 / 03 / 2005

Codice 26
D.D. 21 marzo 2005, n. 131

XX Giochi Olimpici Invernali-Torino 2006: Opera connessa “Nuova Funivia Vai e Vieni Pattemouche-Anfitetro” nei comuni di Sestriere e Pragelato (TO). Provvedimento conclusivo della C.d.S. Definitiva, ai sensi della Legge n. 285/00, commi 3-9 e secondo quanto disposto dalla D.G.R. 42-4336 del 05.11.2001 e s.m.i

Premesso che:

in data 27/12/2004 è pervenuta alla Direzione Regionale Trasporti, recepita con prot. n. 15653/26/2004, la nota del Comune di Pragelato prot. n. 9801 del 27/12/2004 con cui è stata richiesta l’attivazione della Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi dell’art. 9 della legge 9 ottobre 2000, n. 285 e s.m.i. secondo quanto disposto dalla D.G.R. 42-4336 del 5.11.2001 e s.m.i.,in merito al progetto definitivo “Nuova Funivia Vai e Vieni Pattemouche-Anfitetro” quale opera connessa ai Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

con la medesima nota sono stati trasmessi dal Proponente, Comune di Pragelato, alla Regione Piemonte n. tre copie del progetto definitivo ai sensi della L. 109/1994 s.m.i. e del D.P.R. 554/1999;

il Proponente ha fatto pervenire in sede di C.d.S. il verbale di DGC n. 99 del 18/12/2004, corredato dall’elenco elaborati, con cui ha approvato il progetto definitivo e ha verificato la relativa copertura finanziaria;

l’onere complessivo dell’opera è di euro 10.310.471,00 così come riportato nel quadro economico del progetto definitivo (elaborato n. OC05 0 D CH 02 00);

la copertura finanziaria è assicurata dal DPCM del 15/09/2003 recante il riparto di risorse per il finanziamento delle opere connesse agli interventi per lo svolgimento dei Giochi Olimpici invernali “Torino 2006";

con D.D. n. 391 del 30/07/2004 è stato emanato ai sensi della L. 285/2000 art. 9 commi 3-9, il provvedimento preliminare sul progetto “Nuova Funivia Vai e Vieni Pattemouche-Anfitetro”;

che in sede di progetto preliminare vista la prossimità del SIC “Val Troncea” (codice natura 2000 IT 1110080) all’area di intervento era stata effettuata la Valutazione d’Incidenza ai sensi del D.P.R. 357/97;

l’attività della Conferenza di Servizi prevista dall’art. 9 della L. 285/2000 è ricondotta alla responsabilità gestionale della Direzione Regionale Trasporti, in quanto struttura di riferimento dell’Assessore delegato dal Presidente della Giunta Regionale alle infrastrutture olimpiche, fatto salvo il coordinamento della Struttura Speciale di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale;

con nota prot. n. 3022/26/2004 del 09.03.2004 il Coordinatore delle Conferenze di Servizi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 è stato autorizzato dalla Responsabile della Struttura Flessibile Torino 2006 ad avvalersi per la gestione delle Conferenze di Servizi dei Dirigenti della Direzione Trasporti, compresi i Responsabili di strutture flessibili per l’attuazione di progetti di rilevanza strategica istituiti, ai sensi dell’art. 12 della L.R. 51/97, presso la Direzione Trasporti;

con D.G.R. n. 68-11286 del 09.12.2003, l’ing. Enzo Gino è stato individuato nell’ambito della Direzione Trasporti quale Responsabile ex art. 12 L.R. 51/97 di una struttura organizzativa flessibile per l’attuazione di progetti di rilevanza strategica;

con D.D. n. 176 del 29/04/2004 il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato Responsabile del Procedimento l’ing. Enzo Gino;

il Responsabile del Procedimento ha provveduto a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 02 del 13/01/2005 e del conseguente avvio del procedimento;

il Responsabile del procedimento, attuando quanto previsto dalla L. 285/2000, ha successivamente avviato la Conferenza di Servizi con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali quelli titolari del rilascio delle autorizzazioni, invitando:

Comune di Sestriere, Comune di Pragelato, Comunità Montana Alta Valle Susa, Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca, Provincia di Torino, Provveditorato Regionale, Autorità d’Ambito Territoriale per i Servizi Idrici, Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici, CROP, Dir. Reg.le Trasporti Settore Viabilità e Impianti Fissi, Direz. Regionale OO.PP., Direz. Reg.le Pianificazione e Gestione Urbanistica, Direz. Reg.le Tutela e Risanamento Ambientale Programmazione e Gestione rifiuti, Direz. Reg.le Economia Montana e Foreste, Direz. Reg.le Patrimonio Usi Civici, Direz. Reg.le Industria, Direz. Reg.le Turismo, Sport e Parchi, Direz. Reg.le Difesa del Suolo, Parco Naturale Val Troncea, Soprintendenza per i Beni Archeologici di Torino, Sopraintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio del Piemonte, ENAV, Comando 1^ regione aerea , Comando RCF, ASL 10, Corpo Forestale dello Stato, Ministero dei Trasporti U.S.T.I.F. Comando Provinciale Vigili del Fuoco, Metanalpi Valchisone, Metanodotto Alpino, ENEL Divisione infrastrutture e reti, Telecom SpA, Toroc, Giunta Regionale Ufficio Torino 2006, Provincia di Torino Ufficio V.I.A., Direz. Reg. Gabinetto della Giunta Regionale, Agenzia Torino 2006.

Preso atto che:

l’intervento in progetto, costituisce un impianto d’arroccamento da Pragelato in località Pattemouche (1.650 m.s.l.m.) alla loc. Anfiteatro in Comune di Sestriere (2.200 m.s.l.m).

In progetto è prevista la realizzazione di una stazione di valle nella frazione Pattemouche in Comune di Pragelato a quota 1.601 m s.l.m. per l’alloggiamento dei macchinari dell’impianto e dei servizi attinenti l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri, una stazione di monte a quota 2.108 m s.l.m. nell’area dell’Anfiteatro in Comune di Sestriere per l’alloggiamento dei motori dell’impianto e dei servizi attinenti l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri.

E’ inoltre prevista la sottomurazione dell’opera di difesa spondale esistente sulla destra idrografica del Torrente Chisonetto, e la realizzazione di un argine fuori terra a protezione dell’onda di riflusso proveniente dalle opere di difesa spondale sulla sinistra idrografica.

La funivia avrà una potenzialità teorica massima pari a 603 persone/ora, sarà dotata di due vetture con portata di 60 +1 persone ciascuna. La lunghezza inclinata complessiva sarà di ml 2610.

Gli interventi di compensazione previsti nell’ambito del progetto preliminare (briglie lungo il rio Vallonas e Comba del Pis) sono stati sostituiti con la sistemazione a verde del parcheggio Rabbieras nel Comune di Sestriere e la creazione di una pista forestale “Geminian” (all’interno del SIC Val Troncea) che collega il fondovalle adiacente la frazione di Traverses nel Comune di Pragelato con la Grangia Geminian.

I lavori della Conferenza dei Servizi presieduta dal Responsabile del Procedimento si sono espletati nelle riunioni del 20/01/2005 e del 15/02/2005, nelle quali il Proponente è stato invitato a fornire opportuni chiarimenti in merito ai contenuti del progetto presentato;

l’elenco delle autorizzazioni, concessioni, nulla osta o atti di assenso comunque denominati necessari alla realizzazione dell’opera, inoltrato dal soggetto proponente, è il seguente:

a) Autorizzazione paesaggistica ai sensi del D.Lgs. 42/2004;

b) Autorizzazione idraulica ai sensi del R.D. n. 523/1904;

c) Permesso di costruire ai sensi della DPR 380/2001;

d) Autorizzazione ai sensi della L.R. 45/89;

e) Autorizzazione ai sensi della L. 1766/27 e DGR 5/11/01.

A seguito dei chiarimenti richiesti sono stati forniti dal Proponente, Comune di Pragelato, una serie di elaborati esaminati in sede di Conferenza. Tali atti sono quindi stati considerati unitamente al progetto nella emanazione dei pareri di competenza dei soggetti preposti.

Preso atto che:

Sono pervenute le seguenti note:

1. Comune di Pragelato, note prot. 559 del 26/01/2005 acquisita con prot. 1332/26/2005 del 01/02/2005, prot. n. 1612/26/2005 del 07.02.2005, n. 1880/26/2005 del 11/02/2005, n. 1060 del 14/02/2005 acquisita con prot. 2150/26/2005 del 17.02.2005, nota n.1321 del 23/02/2005 acquisita agli atti con n. 2474 del 24.02.2005, nota 1318 del 23.02.2005 acquisita agli atti con prot. 2569/26/2005 del 25.02.2005;

2. Comune di Sestriere nota 1534/10 del 11.02.2005 acquisita con prot. n. 2152/26/2005 del 17/02/2005;

3. Corpo forestale dello Stato Coordinatore provinciale di Torino prot. n. 173 del 18/01/2005 acquisita con prot. n. 953/26/2005 del 21/01/2005;

4. Provincia di Torino note prot. n. 52121 del 14/02/2005 acquisita con prot. 1958/26/05 del 15/02/2005 e prot. n. 50601 del 11/02/2005 acquisita con prot. 1981/26/2005 del 15/02/2005 ;

5. Direzione Opere Pubbliche, Settore decentrato Difesa e Assetto Idrogeologico, prot. 3474/25.3 del 24/01/2005 acquisita con prot. 1302/26/2005 del 31/01/2005; e nota 7740/25.3 del 15/02/05 e acquisita con prot. 2117/26/2005 del 17/02/2005.

6. CROP Comitato Regionale per le Opere Pubbliche Sezione Infrastrutture nota prot. n. 77/25/25.99 del 17/01/2005 acquisita con prot. n. 982/26/2005, e nota 287/25.99/CROP(61/2005) del 22.02.05 acquisita agli atti con nota 2483/26/2005 del 24.02.2005

7. Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica prot. n. 0004638/19 del 14/12/2005 acquisita con prot. n. 2115/26/2005 del 17/02/2005;

8. Direzione Regionale Economia Montana e Foreste prot. n. 2054/14 del 25/01/2005 acquisita con prot. n. 1168/26/2005 del 26/01/2005, nota prot. n. 5584/14 del 23/02/2005 acquisita con prot. n. 2656/26/2004 del 25/02/2005;

9. Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale prot. n. Prot. n° 2963/22 del 28/02/2005 acquisita con prot. n. 3119/26/2005 del 08/03/2005;

10. Direzione Regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Pianificazione Aree Protette, prot. 3782/21.5 del 23/02/2005, acquisita con prot. n. 2654/26/2004 del 25/02/2005;

11. Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) prot. n. 20427/05 18/02/05 acquisita con prot. n. 2307/26/05 del 22/02/2005;

12. Poma Italia prot. n. 2154/26/2005 del 17/02/2005;

13. RCF Srl Centro Servizi per la montagna con nota 3607/26/2005 del 21/03/2005.

14. Comando Provinciale Vigili del Fuoco, Divisione prevenzione incendi. prot. 1724/pv/42638 del 11/02/2005, acquisita con prot. 1970/26/2005 in data 15/02/2005;

15. Metanodotto Alpino, prot. 06/05 del 25/01/2005, acquisita con prot. 1140/26/2005 in data 26/01/2005, nota n.09/05 del 09.02.2005 acquisita con prot. 1848/26/2005 in data 11/02/2005;

16. ENEL SpA Divisione infrastruttura e reti prot. n. 128 del 12.01.2005 acquisita con prot. n. 1080//26/2005 del 25/01/2005;

17. Parco Naturale Val Troncea prot. n. 88-9/184 del 19.01.2005 acquisita con prot. n. 817//26/2005 del 19/01/2005 e nota n. 189 del 02.02.2005 acquisita con prot. n. 1836//26/2005 del 10/02/2005 ;

18. ENAV SpA prot. AV/AOP-PROC/0004248 acquisita con nota n. 700/26/2005 del 18/01/2005.

Preso atto che:

il Comune di Pragelato ha certificato la conformità urbanistica del progetto definitivo della “Nuova Funivia Vai e Vieni Pattemouche - Anfiteatro”;

il Comune di Sestriere, ha dichiarato sul preliminare, con nota 6596 del 09/06/2004, la conformità urbanistica dell’intervento con il PRGC e con nota 1534 dell’11/02/2005 ha rilevato che le aree oggetto di intervento sono inserite in classe IIIa1 nella carta di sintesi all’idoneità urbanistica allegata alla variante di adeguamento al PAI, e che in tali aree è consentita la realizzazione di opere infrastrutturali di interesse pubblico secondo quanto previsto dall’art. 31 della L.R. 56/77; solo in aree non interessate da valanghe e da movimenti franosi attivi è altresì consentita (art. 61 NTA del PAI) la costruzione di nuovi impianti di risalita e l’apertura di nuove piste da sci;

con nota la Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale (Prot. n. 2963/22 del 28/02/2005) esprime parere favorevole con prescrizioni;

con nota prot. n. 173 del 18/01/2005 il Corpo Forestale dello Stato ha comunicato l’espressione del parere favorevole ai sensi della L.R. 45/89 con prescrizioni;

con nota prot. n. AV/AOP/Proc/0004248 del 17/01/ 2005 l’ENAV SpA ha comunicato che, non si ravvisano implicazioni per quanto di competenza;

con nota prot. n. 287/2599/CROP (prot.61/2005) del 22/02/2005 il Comitato Regionale per le opere Pubbliche ha comunicato l’espressione del parere favorevole all’esecuzione dell’intervento in progetto, condizionato a prescrizioni;

con nota prot. n. 5584/14 del 23.02.05 la Direzione Economia Montana e Foreste ha comunicato l’espressione del parere favorevole alla realizzazione degli interventi in progetto;

il Comune di Pragelato, con D.G.C. n. 99 del 18/12/2005 ha espresso parere favorevole alla progettazione definitiva;

con nota prot. n. 3782/21.5 del 23/02/2005 la Direzione Turismo-Sport-Parchi Settore Pianificazione Aree Protette ha ritenuto che l’intervento in progetto sia da considerarsi compatibile con la conservazione delle emergenze naturalistiche che hanno portato all’individuazione del Sito di Importanza Comunitaria “Val Troncea” , a patto che siano recepite le prescrizioni;

con nota prot. n. 0018896/19 del 29/11/2004 Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica ha espresso parere favorevole con prescrizioni;

con nota prot. n. 20427/05 18/02/05 l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale con funzione di supporto tecnico ha ritenuto, per quanto di competenza, che il quadro progettuale complessivo comporti la compatibilità tecnica delle opere in oggetto con le condizioni dell’assetto idrogeologico del versante attraversato dalla linea pur con diverse prescrizioni;

con Determina n. 322 del 15/03/05 la Direzione Patrimonio e Tecnico precisa, con riferimento alla sdemanializzazione di aree gravate da uso civico, che i Comuni di Pragelato e Sestriere, rispettivamente con le note prot. n. 1030 dell’11/02/2005 e prot. n. 1534 dell’11/02/2005, hanno dichiarato che il progetto relativo all’impianto in questione interessa, tra l’altro, alcuni terreni che risultano essere gravati da uso civico.

Preso atto che:

nel verbale dell’ultima conferenza del 15.02.2005 gli intervenuti unanimente per la propria competenza, esprimono parere favorevole al progetto prevedendo lo stralcio delle opere di compensazione, in quanto la pista forestale “Geminian” non corrisponde alle indicazioni sugli interventi di compensazione in sede di VAS olimpica, e non è stata concordata con l’Ente di gestione del Parco regionale Val Troncea; inoltre la tipologia di intervento costituisce un elemento d’impatto negativo per il Sito d’Importanza Comunitaria, mentre le opere a verde previste nel parcheggio Rabbieras non sono considerate dal Comune di Sestriere di natura prioritaria;

Le opere di compensazione saranno quindi riconcepite e ripresentate con una successiva istanza tenendo conto di quanto la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del piano delle opere per la realizzazione del programma olimpico prevista dall’art. 1 comma 4 della L. n.285/2000 “Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006" - D.G.R. 09.04.2001 n. 45 - 2741 definisce in merito alla natura di tali opere.

Riguardo alle incongruenze tra il Computo Metrico (OC050DG1200) e il Quadro Economico (OC050DCH0200), riscontrate in sede di CdS, il progettista dichiara, con nota 3607/26/2005 del 21/03/2005 che le stesse sono dovute ad un errore di impostazione del programma di calcolo, in particolare:

* L’importo esatto delle “opere di recupero e mitigazione” è quello riportato nel Quadro Economico e non quello riportato nel Computo metrico.

* La voce “opere di compensazione” nel Computo è errata e l’importo è da considerarsi attribuito ad altre voci all’interno del Computo stesso.

dichiara altresì che gli importi esatti e definitivi sono comunque quelli riportati nel Q.E. (OC050DCH0200).

Si prende atto che il cronoprogramma dell’intervento prevede l’ultimazione delle opere entro la fine dicembre 2005.

Si prende atto altresì della copertura finanziaria assicurata dal D.P.C.M. del 15 settembre 2003.

Sulla base delle indicazioni pervenute dai soggetti sopraccitati sono riportate nell’allegato “A”, costituente parte integrante della presente Determinazione, le prescrizioni al progetto definitivo.

Tutto ciò premesso e considerato:

IL DIRIGENTE

Vista la L. 285/2000 n. e s.m.i. - Interventi per i Giochi Olimpici Invernali “Torino 2006";

Vista la L. 109/1994 e s.m.i. - Legge quadro sui Lavori Pubblici;

Visto il D.P.R. 554/1999 - Regolamento di attuazione della legge quadro sui lavori pubblici;

Visto il D. Lgs. n. 42/2004 - Codice dei beni culturali e del paesaggio;

Vista la L.R. n. 56/1977 e s.m.i. - Tutela ed uso del suolo;

Vista la L.R. n. 45/1989 e s.m.i. - Nuove norme per gli interventi da eseguire in terreni sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici;

Vista la L.R. 51/97 - Norme sull’organizzazione degli uffici e sull’ordinamento del personale regionale;

Vista la D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 - art. 9 della Legge n. 285/2000 Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 41-7279 del 7 ottobre 2002 - Modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 44-7807 del 25 novembre 2002 - Ulteriore modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 1-12972 del 12 Luglio 2004 - Procedure per il trasferimento alle stazioni appaltanti dei fondi relativi alle opere connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Visti i verbali delle riunioni delle Conferenze dei servizi, acquisiti agli atti;

Visti i pareri ed i contributi tecnici, acquisiti agli atti;

Vista la determina n. 322 del 15.03.05 la Direzione Patrimonio e Tecnico di sospensione del vincolo di uso civico per la realizzazione dell’impianto;

Vista la D.G.C. n. 99 del 18/12/2004 del Comune di Pragelato con cui si esprime il parere favorevole alla progettazione definitiva dell’intervento in oggetto;

Visti i verbali delle riunioni del 20/01/2005 e del 15/02/2005;

Per tutto quanto sopra esposto,

determina

- di autorizzare ai sensi dell’art. 14 ter della L. 241/90 e s.m.i il progetto “Nuova Funivia Vai e Vieni Pattemouche-Anfitetro” ubicata nei comuni di Sestriere e Pragelato con riferimento alle seguenti autorizzazioni, di competenza delle amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare alla C.d.S:

a. Autorizzazione paesaggistica ai sensi del DLgs. 42/2004;

b. Autorizzazione idraulica ai sensi del R.D. 523/1904;

c. Permesso di costruire, non oneroso ai sensi del DPR 380/2001;

d. Autorizzazione ai sensi della L.R. 45/89;

e. Autorizzazione ai sensi della L. 1766/27 e DGR 5/11/01.

- lo stralcio delle opere di compensazione (opere a verde relative al parcheggio Rabbieras e pista Giminian) per le motivazioni riportate in premessa;

- di dare atto che ai sensi della L. 285/2000 e dell’art. 14 ter della L. 241/90, il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, autorizzazioni, concessioni, nulla osta o atti di assenso comunque denominati indicati nella presente, di competenza delle amministrazioni partecipanti o comunque invitate a partecipare alla C.d.S;

- di prendere atto della D.G.R. n. 44-7807 del 25/11/2002 e conseguentemente di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della Conferenza dei Servizi;

- di prescrivere le condizioni riportate nell’allegato “A” costituente parte integrante della presente Determinazione;

- che dovrà essere ottenuta regolare concessione per l’occupazione delle aree demaniali d’alveo, in riferimento all’attraversamento del Torrente Chisonetto con l’impianto funiviario “Pattemouche - Anfiteatro”, così come previsto dalla L.R. 18 maggio 2004 n. 12 e dal relativo Regolamento di Attuazione di cui al D.P.G.R 6 dicembre 2004 n. 14/R;

- che le opere di compensazione dovranno essere oggetto di approvazione separata a seguito di istanza del proponente;

- di inviare il provvedimento al Proponente e a tutti i soggetti coinvolti nel procedimento;

- di dare atto che una copia di tutti gli elaborati costituenti il progetto definitivo è conservata agli atti della Direzione Trasporti ed una copia, debitamente vistata, viene restituita unitamente al presente atto al soggetto proponente facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199;

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.

Il Dirigente responsabile
Enzo Gino

Allegato (fare riferimento al file PDF) A

Elenco delle prescrizioni da recepire, ai fini delle autorizzazioni sul Progetto definitivo dell’opera “Nuova Funivia Vai e Vieni Pattemouche-Anfitetro” nei comuni di Sestriere e Pragelato (TO).

1) Prescrizioni progettuali.

Aspetti geologici:

In fase esecutiva dei lavori dovranno essere eseguiti ulteriori sondaggi geognostici a carotaggio continuo e prove SPT in foro, di profondità adeguata e comunque non inferiore a 20 m, in corrispondenza di ciascuno dei 4 punti di fondazione del sostegno di linea n. 3, al fine di disporre di un quadro d’interpretazione più approfondito dell’assetto strutturale dell’area e sulla estensione laterale dei depositi incontrati nel corso della perforazione del sondaggio I 3.

I dati ottenuti dovranno essere analizzati e adeguatamente commentati da un geologo professionista responsabile della Direzione Lavori per l’esecuzione dei sondaggi, al fine di verificare la sussistenza delle condizioni per l’impiego del tipo di fondazione profonda previsto in sede progettuale; il progettista dovrà quindi verificare i calcoli effettuati per il dimensionamento delle fondazioni profonde, in relazione ai carichi trasmessi; dovranno essere altresì effettuate nuove verifiche strutturali in relazione alla sismicità dell’area, nel rispetto delle norme previste dall’O.P.C.M. 20 marzo 2003, n. 3274 e dei suoi allegati tecnici. In tale contesto di verifiche si considera poco cautelativa l’attribuzione dei terreni individuati dal sondaggio n. 4 alla categoria “C”, dati i bassi valori di SPT riscontrati in foro, per cui se ne raccomanda la rielaborazione con l’attribuzione alla categoria “D”, come effettuato per il sostegno n. 3.

Dovranno essere effettuate nuove verifiche strutturali in relazione alla sismicità dell’area, nel rispetto delle norme previste dall’O.P.C.M. 20 marzo 2003, n. 3274 e dei suoi allegati tecnici. In tale contesto di verifiche si considera poco cautelativa l’attribuzione dei terreni individuati dal sondaggio n. 4 alla categoria “C”, dati i bassi valori di SPT riscontrati in foro, per cui se ne raccomanda la rielaborazione con l’attribuzione alla categoria “D”, come effettuato per il sostegno n. 3.

In fase esecutiva dovranno essere effettuati da un geologo professionista responsabile della Direzione Lavori per la parte geologica controlli e verifiche necessari a definire la stabilità dei singoli punti di fondazione del sostegno n. 3 in rapporto all’eventuale evoluzione dell’attività erosiva del corso d’acqua posto immediatamente a sud del sostegno stesso e a valutare eventualmente la necessità di adottare interventi di consolidamento delle scarpate sottostanti il sostegno, che dovranno comunque essere sottoposti alle necessarie autorizzazioni. Dovrà altresì essere valutata l’eventuale necessità di realizzare trincee drenanti nell’area a monte del sostegno n. 3, nella prospettiva di deprimere la superficie della falda freatica, al fine di limitare i fattori predisponenti il dissesto.

Dovrà essere garantito un adeguato monitoraggio della stabilità dei terreni protratto nel tempo in corrispondenza dei sostegni n. 3 e 4; in fase di cantiere dovranno essere adottate le cautele necessarie a non danneggiare i tubi inclinometrici realizzati presso i suddetti sostegni; in caso di danneggiamento o distruzione dei tubi inclinometrici questi dovranno essere nuovamente realizzati con analoghe caratteristiche.

Il piano di monitoraggio della stabilità dei terreni dovrà essere definito prima del collaudo definitivo dell’impianto; frequenza e modalità di esecuzione dovranno essere preventivamente concordate tra il proponente e l’Area di ARPA Piemonte competente per l’effettuazione dei monitoraggi inclinometrici e per la gestione della relativa Banca Dati;

Monitoraggi ambientali:

Attesa la possibilità di interferenza dei lavori di scavo con depositi sciolti contenenti amianto, al fine di prevenire qualsiasi potenziale impatto dovuto all’eventuale ritrovamento di amianto in fase di cantiere, il piano di sicurezza dovrà contenere tutte le opportune misure di prevenzione. In particolare nella elaborazione definitiva dei piani di sicurezza ai sensi del D.lgs. 494/96, si dovrà tenere conto dei disposti di cui al D.lgs. 277/91 e s.m.i. nonché, per quanto applicabili, dei decreti ministeriali emanati in forza della legge 257/92 ai fini della loro immediata attuazione in caso di necessità; qualora si rilevasse la presenza di tali minerali si rendono obbligatorie tutte le misure di protezione e precauzione dei lavoratori e dei recettori prossimi al cantiere ai sensi della normativa in vigore.

Ai fini di un continuo monitoraggio ambientale della componente “aria” dovrà essere predisposto un sistema di campionamento per il rilevamento di fibre di amianto aerodisperse nell’area interessata dal cantiere ed in corrispondenza di alcuni recettori potenzialmente sensibili; dovrà inoltre essere limitata la dispersione di polveri in atmosfera indotta dalle attività di cantiere tramite bagnatura delle superfici del cantiere e dei mezzi pesanti, copertura dei cumuli di materiale accantonato, copertura del carico dei mezzi di cantiere durante la fase di trasporto.

Dovrà essere effettuata una valutazione di impatto acustico ai sensi della L. 447/95, come previsto dalla L.R. 52/2000 e secondo le indicazioni contenute nella D.G.R. 2/2/2004 n. 9-11616, relativa alla fase di cantiere e a quella di esercizio e in base alla quale definire la necessità o meno di interventi di mitigazione e/o protezione, con particolare riferimento ai principali ricettori individuati. Nel caso che il Comune sia dotato di Piano di Zonizzazione Acustica dovrà anche essere verificata la coerenza con il Piano stesso.

Per le emissioni di rumore prodotte durante la fase di cantiere dovrà essere prevista l’adozione di tutte le opportune misure di mitigazione atte a limitare gli impatti sul clima acustico. Durante le fasi di ante - operam, corso d’opera e post - operam si renderanno necessarie delle campagne di monitoraggio presso i recettori limitrofi alle aree di lavorazione, al fine di garantire tempestivi interventi di mitigazione qualora si verificassero superamenti dei livelli acustici consentiti.

Al fine di salvaguardare la qualità delle acque del torrente Chisonetto in relazione alla presenza di mezzi d’opera in prossimità dell’alveo per la realizzazione delle opere idrauliche presso la stazione di valle sarà necessario che durante le fasi ante - operam, corso d’opera e post - operam vengano effettuate delle campagne di monitoraggio al fine di verificare l’andamento della qualità delle acque e permettere, qualora fosse necessario, tempestivi interventi di mitigazione.

Si richiede che siano concordate da parte del proponente con ARPA Piemonte Struttura Valutazione Ambientale (VIA/VAS) le modalità attuative e le tempistiche dei piani di monitoraggio durante le fasi ante-operam, di cantiere e post-operam, per quanto riguarda:

- la produzione di rumore in prossimità dei recettori

- la qualità dell’aria in corrispondenza dei recettori, con particolare attenzione alle polveri totali sospese, PM10 e alle fibre aerodisperse

- la qualità delle acque del torrente Chisonetto

- la funzionalità ecosistemica dell’area in esame in relazione alle interferenze del cantiere con le aree naturali limitrofe tramite rilievi fitosociologici e monitoraggi faunistici stagionali.

- l’effettiva efficacia degli interventi di recupero e ripristino delle aree di cantiere previste.

Il proponente dovrà dare tempestiva comunicazione dell’avvio e termine dei lavori all’ARPA Piemonte (Struttura Valutazione Ambientale - VIA/VAS) e trasmettere gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche e sulle modalità di rilevamento ambientale compatibili con il S.I.R.A.

Durante i lavori:

Relativamente agli interventi di posa dei sostegni mediante taglio di alcuni soggetti arborei adulti di Larix decidua Mill., a livello progettuale esecutivo, nonché durante i lavori dovrà essere valutata la possibilità di contenere la sottrazione di vegetazione arborea, compatibilmente con le esigenze del tracciato. Parimenti, laddove si prevede il taglio di soggetti interferenti con la catenaria dei cavi e con le connesse problematiche di sicurezza, dovranno essere previsti, in una logica di mitigazione, rimboschimenti delle aree che vengono private di copertura arborea, mediante l’impiego di specie arboree e/o arbustive.

Durante il taglio degli esemplari arborei dovranno essere prese tutte le precauzioni al fine di evitare il danneggiamento della componente arbustiva presente, costituita prevalentemente da rododendri e mirtilli. Per il ripristino di tali aree, compatibilmente con il franco dell’impianto, si richiede il rimboschimento e/o la messa a dimora di arbusti autoctoni. La buona riuscita del ripristino dovrà essere monitorata nel tempo per la sostituzione di eventuali fallanze.

Ai fini della progettazione esecutiva e durante i lavori, si dovrà prevedere che sia evitata l’estirpazione degli apparati radicali degli esemplari abbattuti e, in caso di necessità, oltre alla massima riduzione delle ceppaie con l’ausilio della motosega, le ceppaie stesse potranno essere eliminate con una eventuale fresatura in loco. Si richiede inoltre che siano adeguatamente descritte a livello progettuale (capitolato speciale) le modalità di esbosco da adottare a seguito dell’effettuazione degli abbattimenti previsti.

Nel caso risulti necessario adeguare in alcuni punti la viabilità esistente per l’utilizzo in fase di cantiere, gli interventi relativi dovranno essere progettati a livello esecutivo, autorizzati e comportare esclusivamente operazioni di sistemazione, consolidamento e risanamento conservativo, senza procedere ad allargamenti o alla bitumazione del manto stradale. Al termine dei lavori dovranno essere chiuse e ripristinate completamente tutte le piste di cantiere che non saranno funzionali alla manutenzione dell’impianto.

Dovranno essere messe in atto tutte le possibili precauzioni e gli accorgimenti volti a limitare i rischi di contaminazione, in special modo nelle fasi di cantiere che potrebbero comportare i maggiori rischi, onde contenere l’eventuale diffusione di inquinanti a carico delle matrici ambientali dovuti ad esempio a sversamenti accidentali. In ogni caso, qualora si dovessero verificare situazioni di contaminazione, dovranno essere messe in atto le procedure previste dalla normativa vigente (D.Lgs. 22/1997 e s.m.i. e D.M. 471/99).

Per garantire la conservazione delle zone umide presenti nell’area presso cui verrà realizzata la stazione di monte si richiede che in fase di cantiere non venga compromesso lo stato dei luoghi e che venga salvaguardato il drenaggio superficiale esistente evitando che il cantiere di monte con le lavorazioni previste, i mezzi pesanti coinvolti ed i depositi temporanei dei materiali di scavo in esubero interferiscano con tali aree.

Dovranno essere ridotti al minimo gli scavi e i movimenti terra, inoltre le porzioni di suolo asportato durante gli scavi dovranno essere accumulate nelle vicinanze delle aree, che dovranno essere ricoperte nel più breve tempo possibile (in particolare lungo la linea); a tal fine la posa delle linee interrate dovrà avvenire per brevi tratti successivi in modo da garantirne il progressivo tempestivo interramento.

Gli inerti di scavo derivanti dalle operazioni di cantiere dovranno essere destinati prioritariamente al riutilizzo in loco o in cantieri di lavoro limitrofi alle aree interessate dal progetto, dovrà quindi essere limitato alle sole fasi di cantiere l’uso di aree di deponia temporanea ed esclusi stoccaggi provvisori di tali materiali; nel caso di smaltimento degli stessi o di altri materiali di rifiuto direttamente in discariche autorizzate ai sensi della normativa vigente, queste dovranno essere già esplicitamente individuate in fase progettuale esecutiva.

Tutte le attività di sistemazione, drenaggio, recupero e mitigazione ambientale previste nella documentazione esaminata dovranno essere puntualmente eseguite e dovranno procedere parallelamente all’avanzamento del cantiere, secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde e della necessità di riposizionare nel più breve tempo possibile il materiale di scotico (piote erbose ecc.) precedentemente accantonato.

Considerata la situazione attuale e i movimenti terra prospettati, relativamente al complesso delle opere necessarie per il drenaggio e il consolidamento delle superfici già esistenti, nonché di quelle di neo formazione, nel ribadire che queste dovranno essere realizzate il più possibile con l’impiego di tecniche di Ingegneria Naturalistica, particolare cura dovrà essere impiegata nella realizzazione delle opere di regimazione delle acque superficiali nelle zone di eventuale riporto di materiale, al fine d’impedire l’innesco di fenomeni erosivi concentrati, attraverso l’adozione dei dispositivi già illustrati nel progetto definitivo e il loro potenziamento alla luce di una approfondita valutazione del sito, che evidenzi anche la zona di recapito delle acque con gli idonei collegamenti al reticolo idrografico presente.

Dopo i lavori:

Per le aree di cantiere e per le aree di stoccaggio temporaneo degli inerti dovrà essere effettuato il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti interessati dagli interventi.

L’inerbimento delle superfici dovrà avvenire o in tarda primavera al fine di permettere alle piantine di germinare e svilupparsi in estate oppure, considerati i tempi di realizzazione dell’impianto, durante la stagione autunnale; dovrà inoltre essere garantita una verifica dell’attecchimento nella stagione vegetativa successiva al fine di intervenire ulteriormente in caso di un risultato non soddisfacente.

Per gli interventi di rinaturalizzazione e di creazione di barriere verdi dovranno essere utilizzate essenze autoctone, concordando eventualmente l’intervento con il vivaio regionale.

All’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) dovrà essere affidato il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e conseguentemente a tal fine il proponente dovrà dare tempestiva comunicazione dell’avvio dei lavori.

Il Direttore dei Lavori e il Responsabile del Procedimento dell’opera in oggetto, per le rispettive competenze, dovranno trasmettere all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativa allo stato di attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, mitigative e di monitoraggio incluse nel progetto definitivo esaminato ed integrate da quelle ricomprese nell’atto conclusivo del presente procedimento amministrativo.

Il Direttore dei Lavori e il Responsabile del Procedimento dell’opera in oggetto, dovranno trasmettere alla Regione Piemonte - Direzione Tutela e Risanamento Ambientale Programmazione Gestione Rifiuti - Settore Politiche di Prevenzione Tutela e Risanamento Ambientale una completa documentazione fotografica, anche in formato digitale, delle fasi realizzative dei lavori, dello stato dei luoghi a seguito dell’intervento e delle fasi di affermazione della vegetazione a seguito delle opere di recupero ambientale.

2) Prescrizioni relative all’autorizzazione ai sensi del R.D. 523/1904.

Dovranno essere eseguiti accuratamente i calcoli di verifica della stabilità dell’opera di sottomurazione e della gabbionata esistente nel suo complesso e dell’argine in progetto, nei riguardi sia delle spinte dei terreni che delle pressioni e sotto spinte idrauliche indotte da eventi di piena; per quanto riguarda la sottomurazione, il piano d’appoggio del taglione in progetto dovrà essere posto ad una quota comunque inferiore di almeno 1,00 m rispetto alla quota più depressa di fondo alveo nelle sezioni trasversali interessate;

I massi costituenti la sottomurazione della gabbionata e l’argine in progetto dovranno essere posizionati in modo da offrire reciprocamente garanzie di stabilità; non dovranno essere prelevati dall’alveo del corso d’acqua, ma provenire da cava di prestito; essi dovranno essere a spacco, con struttura compatta, non geliva né lamellare, dovranno avere volume non inferiore a 0,40 m3 e peso superiore a 8,0 q.li; inoltre dovrà essere verificata analiticamente l’idoneità della dimensione dei massi impiegati a non essere mobilitati dalla corrente;

Il materiale di risulta proveniente da scavi in alveo dovrà essere usato esclusivamente per la colmatura di depressioni in alveo o di sponda, ove necessario, in prossimità dell’opera di cui trattasi, mentre quello proveniente dalla eventuale demolizione di murature esistenti dovrà essere asportato dall’alveo.

Le sponde, le eventuali opere di difesa e le aree demaniali interessate dall’esecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola d’arte, restando il soggetto richiedente unico responsabile dei danni eventualmente cagionati;

Durante la costruzione delle opere non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico del corso d’acqua.

In merito alla stabilità dei manufatti esistenti e previsti (caso di danneggiamento o crollo), in relazione al variabile regime idraulico del corso d’acqua, anche in presenza di eventuali variazioni del profilo di fondo (abbassamenti o innalzamento d’alveo), il soggetto proponente dovrà mantenere inalterata nel tempo la zona d’imposta dei manufatti mediante la realizzazione di quelle opere che saranno necessarie, previa autorizzazione.

A cura e spese del soggetto richiedente potranno essere richieste modifiche agli interventi, o revoca dell’autorizzazione, nel caso intervengano variazioni delle attuali condizioni del corso d’acqua o che gli interventi stessi siano, in seguito, giudicati incompatibili in relazione al buon regime idraulico del corso d’acqua interessato.

Prima dell’inizio dei lavori il soggetto autorizzato dovrà accertare l’esistenza di eventuali sovrapposizioni con altri interventi da effettuarsi da Enti diversi, al fine di un corretto coordinamento nell’esecuzione degli interventi.

La messa in servizio dell’impianto funiviario in progetto dovrà avvenire successivamente alla realizzazione ed al collaudo della scogliera, prevista nell’intervento “Pragelato Village Resort” presentato al Settore scrivente da parte della società Recreaction s.r.l., per la difesa della sponda sinistra del Torrente Chisonetto, in prossimità della stazione di valle del succitato impianto;

3) Prescrizioni relative all’autorizzazione ai sensi del D. Lgs 42/2004.

La struttura della copertura nella stazione di valle dovrà essere realizzata in legno con manto di copertura in scandole, in coerenza con l’intorno paesistico ambientale; in analogo modo dovranno essere realizzate le pensiline previste in corrispondenza degli ingressi sul prospetto est e ovest; le sistemazioni delle aree di pertinenza del fabbricato di valle, comprensive delle opere per la realizzazione della viabilità di accesso all’impianto, dovranno essere realizzate in modo da consentire un’adeguata integrazione delle nuove strutture nel contesto dell’intervento con operazioni di ripristino a verde, con messa a dimora di soggetti arborei ed arbustivi autoctoni anche nelle aree intercluse e degli ambiti a margine del sedime stradale.

Gli elementi in legno dovranno essere scuriti con impregnanti opachi.

I manufatti di consolidamento dei versanti e i manufatti in pietra dei fabbricati dovranno essere previsti nelle stazioni di monte e valle dovranno essere realizzati in pietra a spacco locale di adeguato spessore e pezzatura,

I due fabbricati di servizio dovranno essere aggregati in un unico manufatto da localizzare a lato dell’impianto tecnologico, in posizione tale da consentire un accesso adeguato all’impianto di arroccamento e ampia visibilità sul contesto paesaggistico in oggetto; si valuti la possibilità di prevedere una soluzione progettuale che per la tipologia, la copertura e i materiali da porre in opera sia in coerenza con i caratteri presenti nella struttura dell’impianto stesso.

Dovrà essere posta attenzione agli elementi di carattere documentario eventualmente presenti in adiacenza ai siti d’intervento, privilegiandone la conservazione e attuando interventi di riqualificazione e di valorizzazione.

4) Prescrizioni relative all’Autorizzazione di cui alla L.R. 45/1989.

Dovranno essere ridotti al minimo gli scavi, i movimenti terra e l’estirpo della vegetazione e tutte le superfici di scopertura dovranno essere sistemate in modo da impedire fenomeni di erosione superficiale e il movimento di terra verso valle;

Al fine di evitare ostacolo al regolare deflusso delle acque, non si dovrà abbandonare materiale di risulta e residui della eliminazione di vegetazione arbustiva ed arborea in canali torrenti e corsi d’’acqua in genere.

5) Prescrizioni relative al Settore Attività negoziale e contrattuale - usi civici. L. 1766/27 e DGR 5/11/01.

Perentoriamente entro mesi 6 (sei) dalla data di chiusura della conferenza dei servizi definitiva, dovrà essere inoltrata all’Ufficio Usi Civici della Direzione Regionale 10, tutta la documentazione necessaria alla regolarizzazione obbligatoria delle pendenze giuridico-amministrative ed economiche inerenti l’autorizzazione in argomento, precisando in via definitiva le aree che saranno oggetto di mutamento definitivo di destinazione d’uso senza sdemanializzazione e le aree oggetto di eventuale imposizione di servitù aerea di passaggio delle funi dell’impianto funiviario.

6) Per l’acquisizione del parere di conformità ex art.2 del DPR 12/01/1998 n. 37 (Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell’articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59.) dovranno essere attivate, da parte del proponente, le procedure finalizzate all’acquisizione di tale parere.

RACCOMANDAZIONI

Si riportano una serie di raccomandazioni che pur non essendo vincolanti rispetto all’ottenimento delle Autorizzazioni in sede di definitivo consentono:

- di migliorare la funzionalità dell’opera;

- di ridurre ulteriormente gli impatti ambientali.

Per gli aspetti ambientali:

In relazione alla vicinanza dell’opera al SIC “Val Troncea” (codice Natura 2000 IT1110080) e all’impatto ambientale che l’intervento può causare sulla specie di fauna presenti, è necessario prevedere un monitoraggio riguardante la distribuzione della fauna sul crinale interessato della funivia. Il monitoraggio dovrà essere condotto in fase ante e post operam, al fine di verificare la reale incidenza dell’opera sulla specie tutelate dalle Direttive comunitarie 79/409/CEE (Direttiva “Uccelli”) e 92/43/CEE (Direttiva “Habitat”). Tale monitoraggio nel tempo consentirà anche di valutare l’effettiva rilevanza del problema delle collisioni dell’avifauna contro i cavi aerei della funivia.

Particolare attenzione dovrà essere rivolta in fase di cantiere ad alcune specie di rilievo presenti nella zona e inserite nell’allegato 1 della Direttiva 79/409/CEE “Uccelli” quali il Picchio nero (Dryocopus martius), la Civetta caporosso (Aegolius funereus) ed il Gallo Forcello (Tetrao tetrix), nel rispetto dei quali si dovrà prevedere un cronoprogramma dettagliato dei lavori che eviti nelle zone caratterizzate dalla presenza di tali specie gli interventi sulla vegetazione (taglio degli esemplari arborei) e sul suolo (scavi e movimenti terra principali) in corrispondenza del periodo della nidificazione e di covata.

Le modalità attuative e per le tempistiche dei piani di monitoraggio durante le fasi ante-operam, di cantiere e post operam dovranno essere concordate con ARPA Piemonte Struttura Valutazione Ambientale (VIA/VAS) e con il Settore Pianificazione delle Aree Protette della Direzione regionale Turismo Sport e Parchi.

In fase di esercizio dell’opera la presenza dei cavi aerei molto alti (superiori all’altezza del bosco) della funivia, costituirà una fonte di impatto per l’avifauna locale. Si ritiene importante pertanto prevedere la possibilità di rendere maggiormente visibili i cavi.

Per le opere di difesa spondale previste sul Chisonetto, dovrebbe essere rispettato il periodo riproduttivo dell’ittiofauna sospendendo i lavori in alveo bagnato in tale periodo, in particolare per i salmonidi dal (15 ottobre al 1 dicembre).

Nelle operazioni di rivegetazione del rilevato arginale arretrato rispetto alla sponda destra orografica del torrente Chisonetto posto in prossimità del sito della stazione di valle dell’impianto e previsto come manufatto in pietrame ricoperto di terra, si sconsiglia l’impiego di talee arbustive a beneficio di esclusive operazioni di inerbimento.

Si raccomanda di integrare la progettazione esecutiva con specifiche previsioni e clausole dedicate alle modalità di realizzazione dei lavori nella logica della massima attenzione alla riduzione della alterazione dei luoghi (ad. es. tipologia dei mezzi, stagionalità delle opere ecc.), nonché relative alla garanzia dei risultati delle opere a verde, intesa sia come garanzia di attecchimento del materiale vegetale che come periodo di manutenzione obbligatoria a seguito ultimazione dei lavori.

In merito all’esecuzione dei lavori si raccomanda che la realizzazione delle opere a verde, costituiscano esse il tutto o parte dei lavori oggetto di esecuzione, nel rispetto e nelle forme della vigente normativa, sia affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate.

Si raccomanda che la Direzione dei Lavori delle opere in oggetto sia affrontata da gruppi multidisciplinari che, nel rispetto della normativa vigente, esprimano competenze professionali relative a tutti gli aspetti tecnici interessati, con particolare riferimento alla presenza di professionisti esperti nelle problematiche inerenti la rinaturalizzazione e il recupero ambientale dei siti, nonché le tecniche di mitigazione, di inserimento paesaggistico e di Ingegneria Naturalistica.

Per gli aspetti urbanistici:

In merito all’accessibilità, in termini di parcheggi, dell’impianto in progetto, l’Amministrazione Comunale di Pragelato, in relazione alla compresenza di più strutture (fondo, funivia, hotel) in ambiti limitrofi e fatti salvi i relativi parcheggi pertinenziali, dovrà provvedere ad una ulteriore verifica sulle quantità di posti auto; tenendo conto dell’affluenza registrata durante la gestione degli impianti, al fine di provvedere, se del caso, ad un ulteriore dotazione di spazi per la sosta da inserire in future previsioni.