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Bollettino Ufficiale n. 13 del 31 / 03 / 2005

Codice 17.1
D.D. 20 settembre 2004, n. 269

L.R. n. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto presentato dalla Società Sirio r.l., localizzato nel Comune di Bra (CN) - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di ritenere che il progetto “Realizazione di centro commerciale in zona Tc9.1 - Vpv del vigente PRGC - Comune di Bra”, localizzato nel Comune diBra (CN), presentato dall’ing. Piercarlo Boasso, in qualità di legale rappresentante della Società Sirio r.l., con sede in Torino, via V. Vela, n. 35, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto definitivo recepisca tutte le prescrizioni e indicazioni di seguito elencate:

1. Viabilità - Si esprimono le seguenti prescrizioni:

- la viabilità che dovrà essere realizzata ed utilizzabile al momento dell’attivazione del centro commerciale è:

- una rotatoria all’incrocio tra via Don Orione e la nuova strada perpendicolare a via Don Orione, adiacente allotto;

- una nuova strada da via Don Orione a strada Crosassa;

- una nuova strada parallela a strada Crosassa, adiacente i lotti 1 e 2;

- una rotatoria all’incrocio tra le nuove strade di cui ai due punti precedenti;

- il parcheggio posto a sud, oltre la nuova strada in progetto dovrà essere collegato al centro commerciale mediante un attraversamento pedonale rialzato;

-per la realizzazione della rotonda e degli innesti dovranno essere richieste le specifiche e prescritte autorizzazioni agli Enti competenti (Provincia di Cuneo, Comune di Bra);

- il progetto definitivo dovrà riportare uno studio, effettuato di concerto con le amministrazioni locali e coerentemente con la mobilità territoriale e le strutture esistenti o future di natura commerciale e non, di tutte le possibili azioni per agevolare la mobilità collettiva (ad esempio, attraverso l’adozione di navette di collegamento tra i centri urbani interessati e il centro commerciale) e il servizio di domiciliazione degli acquisti.

2. Acque - Si richiede che il progetto definitivo riporti quanto segue:

- un adeguato dimensionamento delle reti di raccolta degli scarichi idrici previsti, sia per le acque meteoriche sia per le acque nere e della vasca di prima pioggia; la descrizione delle caratteristiche (dimensioni, localizzazione, tracciati, ...), delle modalità di realizzazione e manutenzione di tale rete di raccolta;

-la valutazione di fattibilità di riutilizzo delle acque di seconda pioggia e di provenienza dai tetti per tutti gli scopi per i quali non è necessaria acqua potabile (lavaggio piazzali, servizi igienici, irrigazione, ecc.);

- gli interventi di rimessa in pristino ed adeguata manutenzione (che sarà a carico del centro commerciale anche e soprattutto nella fase di esercizio) della rete utilizzata per lo scarico delle acque meteoriche fino al canale Naviglio.

3. Impatto Atmosferico ed Energetico - Nel progetto definitivo dovranno essere contenute valutazioni relative a:

- i risultati della valutazione sulla fattibilità economico-tecnica dell’istituzione di una navetta di collegamento tra la città di Bra ed il centro commerciale per favorire il trasporto collettivo;

-l’impianto di climatizzazione, anziche a ricircolo d’aria (sistema che favorisce l’insorgere e la diffusione di germi patogeni), con utilizzo di pannelli rinfrescanti a soffitto;

-il posizionamento e le caratteristiche geometriche dei punti di emissione al fine di garantire una corretta dispersione degli inquinanti emessi in atmosfera, in modo da evitare eventi critici per la qualità dell’aria in particolare presso recettori sensibili;

-la fattibilità tecnica unitamente alla redditività economica della previsione di un impianto di cogenerazione (generazione combinata di energia elettrica e calore) alimentato a gas naturale, e di un impianto ad assorbimento per l’utilizzo del calore prodotto in esubero nei mesi estivi, ai fini della sua trasformazione in frigorie utili al servizio di raffrescamento;

-l’impianto a celle fotovoltaiche che deve essere realizzato, così come propone il progetto presentato;

-al fine di ridurre e razionalizzare i fabbisogni energetici e i conseguenti oneri gestionali, la scelta e messa in opera delle migliori soluzioni architettoniche relativamente al sistema di illuminazione per favorire il più possibile il ricorso controllato alla luce naturale, affiancata da sistemi illuminanti ad alta efficienza riducendo i carichi termici indotti dall’insolazione estiva e, per quanto possibile, adottando sistemi attivi di controllo e ombreggiature naturali.

4. Impatto Acustico - Nel progetto definitivo dovranno essere contenuti:

- un cronoprogramma relativo all’impiego dei macchinari di cantiere, al fine di evitare il più possibile la contemporaneità di utilizzo e di vietare i lavori durante la notte;

-la previsione di predisporre schermature sufficientemente alte che circondino l’intero cantiere (con funzione oltre che di barriera acustica, anche di barriera antipolvere);

-una proposta progettuale per estendere il più possibile l’asfalto fonoassorbente lungo via Don Orione, sia in direzione Torino sia in direzione Bra, da concordare preventivamente con ARPA e Comune;

-indicazioni relative agli impianti tecnologici di raffreddamento e climatizzazione esterni le migliori tecnologie disponibili in termini di ridotta potenza di emissione sonora delle macchine, studiandone idonee misure di schermatura;

- le proposte di sistemi alternativi all’asfalto fonoassorbente atti a ridurre l’impatto acustico (es. barriere antirumore), da concordare col Comune, supportato dall’ARPA;

- la documentazione relativa alla valutazione dell’impatto acustico, integrata secondo quanto previsto dalla DGR 02.02.04, n. 9-11616 e tenuto conto di quanto stabilito dal DPR 30 marzo 2004, n. 142, recante “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell’articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447".

5. Inserimento Paesaggistico, Interventi di Mitigazione e Compensazione Ambientale - Si sottolinea l’esigenza di richiedere ogni possibile sforzo per estendere l’area a verde al fine sia di migliorare la qualità dell’aria, sia di migliorare l’aspetto prospettico dell’opera in progetto. E’ necessario, quindi, assegnare alle aree verdi un ruolo di rilevo nell’ambito della progettazione di insieme del sito, in quanto elementi in grado di arricchire la qualità percettiva e ambientale del complesso; il progetto definitivo dovrà prevedere quanto segue:

- tutte le attività di sistemazione e recupero ambientale già previste o di futuro inserimento nel progetto definitivo devono procedere per lotti funzionali parallelamente all’avanzamento del cantiere, secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde e della necessità di riportare al più presto il materiale di scotico;

- nell’impianto delle specie arboree e arbustive, la scelta delle varietà di specie per il rinverdimento deve utilizzare specie autoctone e/o tenere conto del clima e del disturbo antropico; le specie devono essere messe a dimora secondo i corretti canoni della forestazione urbana; non devono essere impiegate specie esotiche o di esclusivo valore ornamentale; per motivi fitosanitari, si prescrive l’impiego di altre Ulmacee arboree (quale, ad esempio, il Celtis australis, di impiego consueto in ambito urbano) in sostituzione dell’Ulmus minor previsto;

-per le piazzole di sosta delle aree di parcheggio a raso si dovranno prevedere soluzioni che permettano il sicuro ed apprezzabile inerbimento in termini percentuali delle stesse (ad esempio: “elementi modulari in c.l.s. inerbiti” oppure “salvaprato plastico a griglie componibili”) e che consentano di filtrare (fitodepurazione) e collettare le acque di scolo fino alla vasca di prima pioggia;

- per quanto riguarda il manufatto denominato “geomuro vegetato” la realizzazione e l’impiego dello stesso dovranno essere subordinati alle verifiche di stabilità previste dalla normativa vigente in materia di manufatti per il consolidamento (decreto ministeriale 11 marzo 1988);

-specifiche previsioni e clausole dedicate alle modalità di realizzazione dei lavori nella logica della massima attenzione alla riduzione dell’alterazione dei luoghi (tipologia dei mezzi, stagionalità delle opere, ecc.), nonchè della garanzia dei risultati delle opere a verde, intesa sia come garanzia di attecchimento del materiale vegetale sia come periodo di manutenzione obbligatoria a seguito dell’ultimazione dei lavori;

- la progettazione nonchè la direzione dei lavori delle opere di sistemazione e recupero deve coinvolgere professionisti esperti nelle problematiche inerenti la rinaturalizzazione e il recupero ambientale dei siti, nonchè le tecniche di mitigazione, di inserimento paesaggistico e di Ingegneria Naturalistica nel rispetto della normativa vigente in materia di competenze professionali; inoltre, l’esecuzione dei lavori per la realizzazione delle opere a verde, costituiscano esse il tutto o parte dei lavori oggetto di appalto, dovrà essere affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate.

6. Rifiuti - Il progetto definitivo, relativamente all’esatta collocazione delle isole ecologiche opportunamente previste per consentire la raccolta differenziata in fase di esercizio del centro commerciale, dovrà riportare sia nella relazione sia in una cartografia:

a. le aree da adibire ed attrezzare con cassoni di dimensioni adatte allo stoccaggio temporaneo (in funzione dei volumi prodotti e della prevista frequenza di svuotamento) di materiale differenziabile (RSA, carta e cartone, vetro, materiali metallici, organico, legno, plastica);

b. dei cassonetti per la raccolta differenziata (lattine, plastica e vetro) ad uso del pubblico nelle aree a questo accessibili;

c. un’idonea canalizzazione di raccolta e recapito in fognatura del percolato derivante dai cassoni dedicati alla frazione organica;

-relativamente ai rifiuti organici (Codice CER 20 01 08) che si verrebbero a produrre soprattutto all’interno degli esercizi di ristorazione collettiva, dovrà essere prevista una raccolta differenziata ad hoc, da concordare col Comune, in considerazione soprattutto di due elementi:

il primo concerne l’importanza di questa raccolta differenziata nel permettere di superare il 35% di raccolta differenziata (% prevista dal D.Lgs. 22/97 all’art. 24, e che se non verrà raggiunta farà applicare al Comune la sanzione regionale di cui all’art. 17 comma 2 della L.R. 24/2002); il secondo riguarda il recente recepimento della direttiva 31/99 (c.d. direttiva discariche), avvenuta col D.Lgs. 36/2003, che nel tempo determinerà una progressiva e drastica riduzione del rifiuto biodegradabile (nella fattispecie, il rifiuto organico e cartaceo) che potrà essere conferito in discarica solo dopo essere stato sottoposto a trattamento; al fine di ciò il proponente, in sede di progetto definitivo, dovrà:

- fornire la stima quantitativa della composizione merceologica e della produzione in base a coefficienti di produzione previsti dalla tab. 40 DPR 158/99;

- valutare, sulla base dei regolamenti comunali vigenti, la quantità di ciascuna tipologia di rifiuti che può essere gestita nell’ambito del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;

- individuare i soggetti autorizzati, ai sensi della normativa vigente, cui affidare lo smaltimento della quota di rifiuti non gestibile nell’ambito del servizio pubblico;

7. Sicurezza - Il progetto definitivo includa quanto segue:

- una valutazione sulla possibile ricollocazione dell’ingresso del piano terreno del centro commerciale, dei parcheggi e della strada interna al fine di allontanarli ai serbatoi della Olicar, chiedendo eventualmente al Vigili del Fuoco di esprimersi sulle possibili alternative;

-un “piano di emergenza” da attivarsi in caso di incendio dei combustibili stoccati nell’adiacente stabilimento Olicar e del conseguente sprigionarsi in atmosfera di sostanze nocive per la salute; il piano dovrà prevedere tutti quegli interventi idonei a limitare il contatto delle persone presenti nell’area della struttura con i fumi della combustione (ad esempio, concentrazione del personale e dei clienti nelle aree meno esposte verso l’esterno, disattivazione automatica dei sistemi di aerazione);

- dovrà essere realizzato un muro REI120 sul confine tra l’area del centro commerciale e l’area_licar.

8. Fase di Cantiere - L’allestimento e la gestione del cantiere devono essere previsti nell’ottica di mitigare il più possibile l’impatto sul territorio, rispettando quanto riportato nel progetto relativo all’istanza in oggetto; a questo fine nell’ambito della redazione del progetto definitivo, si deve evidenziare:

-la necessità che l’impresa affidataria dei lavori produca un cronoprogramma che coadiuvi la riduzione del disturbo da rumore;

-la predisposizione di un sistema di lavaggio dei mezzi di cantiere in uscita su strada pubblica;

- la necessità di limitare la velocità dei mezzi di cantiere e di operare una frequente bagnatura delle piste utilizzate dagli stessi;

- la realizzazione di un’adeguata barriera nel tratto perimetrale del cantiere, a mitigazione delle emissioni di polveri e rumore.

9. Verifica delle Prescrizioni e Monitoraggi - Deve essere rispettato quanto segue:

- fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad ARPA ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/1998 il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera; a questo scopo una copia degli elaborati del progetto definitivo dovrà essere inviata dal proponente ad ARPA Piemonte - Coordinamento VIA/VAS;

- il proponente dovrà effettuare attività di monitoraggio del traffico e acustico, in fase di costruzione e di esercizio, da concordare, per quanto riguarda tempistiche e modalità, preventivamente col Coordinamento VIA-VAS ed il Dipartimento ARPA territorialmente il competente; è necessario inoltre che il proponente effettui campagne di rilevamento della qualità dell’aria con mezzo mobile in fase di ante-operam e post-operam per verificare la sussistenza di un eventuale peggioramento delle condizioni locali di qualità dell’aria e rediga un piano di interventi correttivi nel caso si verificasse tale evenienza (che comprende il potenziamento dei collegamenti con mezzi pubblici dal centro urbano e delle misure compensative delle estenalità negative del traffico su Via Don Orione);

-il proponente deve comunicare al Dipartimento ARPA territorialmente competente l’inizio ed il termine dei lavori e le informazioni relative all’organizzazione dei cantieri, ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98;

- il Direttore dei lavori deve trasmettere, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, al Coordinamento VIA-VAS e Dipartimento ARPA territorialmente competente, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nei provvedimenti conclusivi dei procedimenti amministrativi relativi all’opera in oggetto, nonchè da elaborati successivi utili agli scopi suddetti (come il cronoprogramma realizzato dall’impresa affidataria dei lavori);

-i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi al Dipartimento ARPA territorialmente competente; qualora il Comune supportato dall’ARPA, ritenesse necessario limitare l’incremento dell’impatto ambientale provocato dall’esercizio del centro commerciale, dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione, a carico del proponente e da concordare col Comune.

10. Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonchè le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto.

11. Dovrà essere ottenuta autorizzazione commerciale ex L. R. 28/99 ed autorizzazione urbanistica ex art. 26 L.R. 56/77; quest’ultima potrà essere rilasciata soltanto dopo che il Progetto Definitivo avrà recepito le prescrizioni contenute nel presente atto.

12. Il Comune dovrà verificare, con la collaborazione dell’ARPA e prima del rilascio del Permesso di Costruire, il rispetto di tutte le prescrizioni riportate nel presente dispositivo ed il provvedimento comunale dovrà contenere interamente le prescrizioni di cui al punto 9, nonchè quelle che verranno riportate nell’atto di autorizzazione urbanistica regionale ex art. 26 L.R. 56/77.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di 60 giorni a decorrere dalla pubblicazione dell’atto sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni