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Supplemento Ordinario n. 3 al B.U. n. 12

Codice 26.2
D.D. 16 marzo 2005, n. 126

Conclusione del procedimento inerente la CDS preliminare, DGR 52-9682 del 16-06-03, e della fase di verifica della procedura di VIA, art. 10 LR 40/98, inerente: SR20 nodo di Genola-Levaldigi-tratto Savigliano-Genola-Levaldigi-Fossano. collegamento alla SP 428 con variante all’abitato di Genola, peduncolo di raccordo con strada SP 344 S. Lorenzo e variante abitato di Levaldigi. variante sud di Genola-Lotto II

Premesso che:

- l’ARES Piemonte con sede in Via Belfiore, n. 23 - Torino ha depositato, con nota n. 3293 del 04-10-2004, presso l’Ufficio di deposito progetti regionale di Via Principe Amedeo, n. 17 - Torino, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della L.R. n. 40/1998, copia degli elaborati relativi al progetto di cui sopra allegati alla domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di VIA, presentata al Nucleo Centrale dell’Organo tecnico regionale ai sensi dell’articolo 10, comma 1, della L.R. n. 40/1998;

- l’ARES Piemonte, con nota n. 3293 del 04-10-2004, ha altresì chiesto alla Direzione Regionale Trasporti, ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003, l’attivazione della Conferenza dei Servizi sul progetto preliminare indicato in oggetto;

- il Responsabile del Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale, con nota n. 17643/22.2 del 14-10-2004, ha individuato nella Direzione Trasporti la struttura regionale competente nonché le strutture regionali interessate all’istruttoria;

- l’intervento rientra nella categoria progettuale n. 9 “strade extraurbane secondarie, escluse le provinciali e le comunali” dell’Allegato B1 della L.R. n. 40/98 e quindi deve essere sottoposta alla fase di verifica ai sensi dell’art. 10 della sopra richiamata legge;

- è stato dato avviso dell’avvio del procedimento, inerente l’attivazione della Conferenza dei Servizi sul progetto preliminare di cui all’oggetto e l’avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati, sul B.U.R. n. 03 del 20-01-2005.

Considerato che:

- l’allegato 1 alla D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003 inerente le “Procedure di approvazione dei progetti riguardanti la rete stradale di demanio regionale” ed in particolare il punto 2 individua il Settore Viabilità ed Impianti Fissi della Direzione Regionale Trasporti quale Struttura competente in merito.

Preso atto:

- che il Responsabile del Procedimento, con nota n. 902/26.02 del 21-01-2005, ha convocato per il giorno 04-02-2005 la prima riunione della Conferenza dei Servizi preliminare e dell’Organo Tecnico Regionale ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003 e della Fase di Verifica della compatibilità ambientale, ai sensi dell’art. 10 della L.R. n. 40/98, invitando i seguenti soggetti:

* Direzione Regionale Difesa del Suolo

* Direzione Regionale Pianificazione delle Risorse Idriche

* Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale

* Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

* Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica - Settore Territoriale di Cuneo

* Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica Settore Beni Ambientali

* Direzione Regionale Industria- Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva

* Direzione Regionale Opere Pubbliche

* Direzione Regionale Opere Pubbliche - Settore decentrato di Cuneo

* Direzione Regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Pianificazione Aree Protette

* Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico - Usi Civici

* Direzione Regionale Territorio Rurale

* Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dell’agricoltura

* A.I.Po - Ufficio Centrale di Parma

* A.I.Po - Ufficio Decentrato di Moncalieri

* ARPA Piemonte Servizi Tecnici di Prevenzione - Settore Territoriale del Rischio Geologico -Area di Cuneo

* ARPA Piemonte - Agenzia Regionale per la protezione ambientale - Settore VIA

* Provincia di Cuneo

* Comune di Genola

* Azienda Sanitaria Locale n. 17

* Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici

* Sopraintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte

* Corpo Forestale dello Stato Coordinamento Provinciale di Cuneo

* Comando Reclutamento Forze di Completamento Interregionale Nord - Ufficio Affari Generali - Sezione Logistica, Infrastrutture e Servitù Militari

* ENEL Distribuzione di Cuneo

* S.O.L.E. S.p.A. - Illuminazione Pubblica

* TELECOM Italia S.p.A.

* Consorzio Irriguo Celebrini

* Consorzio Irriguo Aimone-Cravetta

* SOLE S.p.A.

* ARES Piemonte

- che in data 04-02-2004 si è regolarmente svolta la prima riunione dell’Organo Tecnico e la prima seduta della C.d.S.;

- che in data 08-02-2005 si è regolarmente svolto il sopralluogo tecnico sui luoghi oggetto dell’intervento, convocato dal Responsabile del Procedimento con nota n. 1602/26.02 del 07-02-2005, così come concordato in sede di prima riunione della C.d.S.;

- che in data 22-02-2005 si è regolarmente svolta la seconda riunione della Conferenza dei Servizi preliminare e dell’Organo Tecnico Regionale, convocata dal Responsabile del Procedimento con nota n. 1751/26.02 del 10-02-2005;

- che non sono pervenute osservazioni all’Ufficio Deposito Progetti nell’ambito delle procedure di partecipazione di cui all’art. 14 della L.R. 40/98;

- che in data 17-12-2004 è giunta presso la Direzione Trasporti - Settore Viabilità ed Impianti Fissi, una petizione contro la costruzione della strada di cui all’oggetto da parte di un comitato spontaneo. La stessa è stata discussa in sede di Conferenza dei Servizi e, nel corso della discussione, il Sindaco del Comune di Genola ha ribadito l’importanza della tangenziale all’abitato a causa della situazione viabile del Comune, confermando il parere favorevole al tracciato proposto.

Visto:

- il verbale relativo alla prima Conferenza dei Servizi preliminare del 04-02-2005;

- il verbale relativo alla riunione dell’Organo Tecnico del 22-02-2005;

- il verbale relativo alla seconda Conferenza dei Servizi preliminare del 22-02-2005;

- i pareri , le dichiarazioni e le comunicazioni pervenute o rese in sede di Conferenza dei Servizi ed assunte agli atti della stessa, riportati nel seguito:

* Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici, note n. 9203 del 21-10-2004, n. 1007 del 09-02-2005 e n. 1306 del 18-02-2005;

* AIPo - Agenzia Interregionale per il Fiume Po - Ufficio di Torino, nota n. 234/2005 del 02-02-2005;

* Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, nota n. 3042 del 01-03-2005;

* Direzione Territorio Rurale, nota n. 1746/13.1 del 03-03-2005;

* Direzione Industria - Settore Pianificazione e verifica attività estrattiva, note n. 15370/16.4 del 12-10-2004 e n. 1708/16.4 del 28-01-2005;

* Direzione Difesa del Suolo - Settore Pianificazione Difesa del Suolo, nota n. 1311/23.2 del 10-02-2005;

* Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica - Settore Beni Ambientali, nota n. 3391/19/19.20 del 04-02-2005;

* Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica - Settore Urbanistico Territoriale - Area Provincia di Cuneo, nota n. 5554/19.15 del 21-02-2005;

* Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo, note n. 5858/25.6 del 03-02-2005 e n. 8164/25.6 del 16-02-2005;

* Comune di Genola, nota prot. n. 736 del 01-03-2005;

* Consorzio di Irrigazione Aimone Cravatta, nota del 21-02-2005 ns. prot. 2433/26/2005;

* ENEL - Divisione Infrastrutture e Reti, note n. FAT/PIP 5/05 del 24-01-2005, n. PLA 1143 del 17-02-2005;

* ENEL - Divisione Mercato Illuminazione Pubblica, note n. TP00088/05 del 26-01-2005 e n.TP00168/05 del 18-02-2005;

* Arpa Piemonte - Prevenzione del Rischio Geologico della Provincia di Cuneo, nota n. 13121 del 03-02-2005;

* Arpa - Dipartimento Provinciale di Cuneo - Struttura complessa n. 10, nota n. 13777 del 03-02-2005;

* Ares Piemonte, nota n. 623 del 04-03-2005;

* Petizione del Comitato spontaneo, ns prot. n. 15187/26/2004 del 17-12-2004.

- che per quanto attiene gli aspetti programmatici, il progetto di cui all’oggetto è previsto nel Piano degli Investimenti e degli Interventi sulla rete stradale regionale, ai sensi dell’art. 101 della L.R. 26 aprile 2000, n. 44; questo intervento infrastrutturale si configura come strategico per l’eliminazione di criticità legate al traffico pesante transitante nel centro abitato di Genola e consentirà il miglioramento della rete stradale di interesse regionale;

- che la realizzazione dell’infrastruttura consentirà quindi il decongestionamento del traffico nell’area urbana di Genola, facendolo defluire sulla nuova infrastruttura stradale, con il conseguente notevole miglioramento della vivibilità del centro abitato, la diminuzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, consentendo un miglioramento della fluidità e della sicurezza del traffico;

- che dal punto di vista della pianificazione dei percorsi si evidenzia che, pur avendo il proponente preso in considerazione le alternative al tracciato proposto, queste non sono state sviluppate approfonditamente nei loro aspetti ambientali. Tuttavia risulta evidente come la soluzione proposta sia la più fattibile, tenendo conto che l’alternativa ad ovest dell’abitato, a lato del torrente Mellea, è oggi ormai improponibile sia per motivi idraulici (per gran parte zona esondabile), sia per motivi urbanistici (espansione della zona industriale e commerciale), che per problemi economici.

Ritenuto per quanto sopra riportato, in accordo con l’Organo Tecnico Regionale, di non sottoporre il progetto preliminare denominato “S.R.20 Nodo di Genola-Levaldigi - Tratto Savigliano-Genola-Levaldigi-Fossano. Collegamento alla SP 428 con Variante all’abitato di Genola, peduncolo di raccordo con strada SP 344 S. Lorenzo e Variante abitato di Levaldigi. Variante Sud di Genola (collegamento SP28-SR20 a sud dell’abitato) - Lotto II” alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/98 e di richiedere al proponente di rispettare, nel successivo progetto definitivo, le condizioni e le richieste di approfondimento scaturite in sede di Conferenza dei Servizi.

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

Vista la D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003;

Vista l’art. 10 della L.R. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale);

Visti i verbali della Conferenza dei Servizi preliminare relativi alle sedute tenutesi in data 04-02-2005 e 22-02-2005 ed il Verbale della Riunione dell’Organo Tecnico del 22-02-2005;

Visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

Vista la L.R. 07/01;

determina

a) di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

b) di concludere il procedimento coordinato (ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003 e dell’ art. 10 della L.R. 40/98) relativo alla Conferenza dei Servizi preliminare e alla Fase di Verifica di compatibilità ambientale, sul progetto preliminare “S.R.20 Nodo di Genola-Levaldigi - Tratto Savigliano-Genola-Levaldigi-Fossano. Collegamento alla SP 28 con Variante all’abitato di Genola, peduncolo di raccordo con strada SP 344 S. Lorenzo e Variante abitato di Levaldigi. Variante Sud di Genola (collegamento SP28-SR20 a sud dell’abitato) - Lotto II.”, presentato dall’ARES Piemonte con istanza n. 3293 in data 04-10-2004, e di non sottoporre il progetto stesso alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 L.R. 40/1998;

c) di richiedere all’Ente proponente ARES Piemonte, che nel corso della redazione del progetto definitivo siano rispettate le condizioni e le richieste di approfondimento emerse in Conferenza dei Servizi preliminare ed elencate nel seguito, finalizzate all’ottenimento in sede della successiva Conferenza dei Servizi sul progetto definitivo, dei necessari atti di consenso da parte delle Amministrazioni interessate:

APPROFONDIMENTO SUL PIANO REPERIMENTO INERTI

* Il progetto definitivo dovrà contenere le indicazioni relative ai siti di approvvigionamento del materiale necessario per la realizzazione dell’opera, come previsto dal DPR. 554/99. Dovranno inoltre essere accertate con il Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva della Regione Piemonte le autorizzazioni per le cave individuate e la Verifica del quantitativo di materiale ancora disponibile nelle stesse, in funzione della tempistica di cantierizzazione;

* Il sito ubicato in località C.na Diavoletti, individuato in sede di progettazione preliminare, non può essere considerato per la fornitura di materiale per la realizzazione dei rilevati, in quanto vincolato all’utilizzo del materiale a scopi pregiati.

APPROFONDIMENTO SUGLI ASPETTI IDRAULICI ED IDRICI

* Dovranno essere previste particolari cautele per il mantenimento dei sistemi di distribuzione dell’acqua irrigua;

* Dovrà essere meglio specificato e dimensionato il sistema di raccolta delle acque di piattaforma al fine di evitare possibili inquinamenti della falda e dei rii interessati in caso di sversamento accidentale;

* In fase di redazione del progetto definitivo per la definizione delle portate del torrente Mellea si dovrà fare riferimento allo Studio condotto dall’Autorità di bacino, nell’ambito del Progetto di integrazione del PAI “Rete idrografica minore naturale di pianura” e soprattutto alle delimitazioni conseguenti delle Fasce Fluviali. Inoltre la quota della rotonda sulla S.R. 20 non dovrà essere inferiore a quella individuata per il tratto in adeguamento che vi si innesta, già approvato con Determinazione Dirigenziale n. 589/26.02 del 15-11-2004 nell’ambito della “Variante all’abitato di Levaldigi - lotto I”;

* Il proponente dovrà verificare le interferenze dell’opera in progetto sui pozzi che utilizzano l’acquifero superficiale per scopi agricoli ed irrigui presenti nell’area di intervento. Nel caso in cui si evidenziasse un impoverimento delle risorse idriche, il proponente dovrà provvedere alla realizzazione di soluzioni alternative per l’alimentazione dei pozzi irrigui interferiti;

* Nelle fasi di predisposizione del progetto definitivo, il proponente dovrà verificare con i consorzi irrigui (Consorzio irriguo Celebrini, Consorzio irriguo Aimone-Cravetta, Consorzio irriguo S. Antonio Baligio), operanti nell’area interessata dagli interventi, le soluzioni individuate per risolvere le interferenze con il reticolo irriguo esistente, in modo particolare per l’eventuale realizzazione dell’attraversamento sul fontanile denominato “Vasca Nuova”. Questo al fine di assicurare la funzionalità della rete irrigua e di permettere l’effettuazione delle operazioni di manutenzione della rete stessa in maniera agevole e in sicurezza. In particolar modo dovrà essere approfondita la progettazione del sistema di trattamento e smaltimento delle acque di piattaforma in corrispondenza dei punti di rilascio nei canali irrigui, per evitare che, nel caso di eventi eccezionali, si creino problemi di esondazione ora non esistenti;

* Gli attraversamenti dei canali presenti nelle aree di intervento dovranno essere di sezione idonea e non inferiore a quella attuale, non dovranno presentare strozzature, in modo da permettere il passaggio delle acque di derivazione e di deflusso. Dovrà inoltre essere mantenuta la possibilità di eseguire i lavori di spurgo-pulizia dell’alveo con macchine operatrici anche in prossimità delle canalizzazioni;

* I nuovi fossi di scolo ed adacquatori, presenti lungo la strada in progetto, dovranno avere pendenze e sezioni tali da garantire l’utilizzo anche di macchine operatrici per la loro pulizia;

* Dovranno essere studiate nel dettaglio in sede di progettazione definitiva le portate dei canali irrigui, al fine di evitare il verificarsi di situazioni di criticità, causate dall’immissione concentrata delle acque di prima pioggia derivate dalla sede stradale.

APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI TERRITORIALI ED INFRASTRUTTURALI

* Dovrà essere consentito l’accesso ai fondi agricoli interferiti dall’opera in progetto sia durante la fase di cantiere, sia nella fase di esercizio dell’infrastruttura viaria;

* Il progetto definitivo, dovrà essere sviluppato tenendo conto delle richieste che il Comune di Genola ha formulato in Conferenza dei Servizi, relative all’eliminazione del sovrappasso sulla strada comunale per San Michele ed il relativo prolungamento ed asfaltatura delle strade complanari, vista anche la nota Ares Piemonte prot. n. 623 del 04-03-2005, che stima economicamente tali variazioni evidenziando un risparmio economico.

* Per quanto riguarda l’inserimento del sottopassaggio ad “uso privato”, richiesto dal Comune di Genola ed appoggiato dalla Provincia di Cuneo, in prossimità di Cascina Nuova, andrà verificata la legittimità giuridico-amministrativa, così come peraltro già evidenziato nella sopraindicata nota dell’Ares Piemonte.

APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI RELATIVI ALLE INTERFERENZE

* Nella redazione del progetto definitivo il proponente dovrà valutare tecnicamente ed economicamente, con gli Enti e con le Società interessate, tutte le interferenze del tracciato con eventuali servizi.

APPROFONDIMENTI SULL’IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE

* Per il sistema di illuminazione da realizzarsi sulle rotatorie sarà preferibile privilegiare, considerato il carattere prettamente agrario dei luoghi oggetto dell’intervento, la collocazione di più corpi illuminanti in luogo dell’installazione di un’unica torre faro, passibile di effetti di inquinamento visivo e luminoso.

APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI AMBIENTALI

* Nelle successive fasi progettuali il proponente dovrà concordare con il Settore Infrastrutture Rurali e Territorio, con l’Osservatorio Regionale sulla Fauna selvatica (Direzione Territorio Rurale - Corso Stati Uniti 21 - Torino) e con il Coordinamento VIA/VAS dell’ARPA Piemonte la definizione dei criteri costruttivi degli interventi di permeabilizzazione dell’infrastruttura lineare al passaggio della piccola fauna vertebrata (mammiferi di piccola taglia, anfibi e rettili), al fine di rendere massima l’efficienza di tali strutture;

* La progettazione definitiva dovrà studiare nel dettaglio la qualità formale, la finitura ed il raccordo con le aree interessate dall’intervento delle opere d’arte quali attraversamenti dei rii minori, bealere e sovrappassi;

* Per la realizzazione degli interventi di inserimento paesaggistico, di ripristino, di mitigazione e di compensazione ambientale dovranno essere utilizzate specie arboree ed arbustive autoctone adatte alle condizioni stazionali. In particolare dovrà essere curata la sistemazione a verde del tracciato e dei rilevati, eseguendo le necessarie ricuciture con eventuali elementi di vegetazione esistente (da salvaguardare) quali filari e vegetazione ripariale lungo i canali e le balere e curando la sistemazione delle aree di risulta intercluse tra i diversi rami della viabilità. Al fine di assicurare la riuscita di tali interventi, si prescrive che siano eseguite le opportune cure colturali periodiche almeno nei primi 3 anni dall’impianto;

* Nel corso della redazione del progetto definitivo dovranno essere predisposti specifici approfondimenti sugli interventi di mitigazione ed integrazione paesaggistica e visiva, verificandone la validità con fotomontaggi o altre rappresentazioni grafiche assimilabili;

* Dovrà essere contenuta all’indispensabile l’altezza dei rilevati e le dimensioni delle rotatorie, al fine di evitare il prodursi di effetti fuori scala. In particolare dovrà essere prestata attenzione alla realizzazione e sistemazione finale di queste ultime, mantenendo per quanto possibile con un’opportuna integrazione a verde il carattere prettamente agrario del paesaggio (in particolare la rotatoria sulla S.R. n. 20);

APPROFONDIMENTI SULLE COMPONENTI ATMOSFERICA E ACUSTICA

* Il progetto definitivo dovrà considerare gli impatti sulla matrice atmosferica dovuti alle fasi di realizzazione dell’opera e nello specifico le emissioni di cantiere e quelle dovute alla movimentazione dei materiali sulla rete stradale esistente. Dovrà inoltre prevedere le mitigazioni e le modalità operative atte a minimizzare gli impatti durante tutte le fasi di realizzazione dell’opera;

* Nel caso in cui fossero utilizzate barriere antirumore realizzate con pannelli fonoassorbenti trasparenti, questi dovranno essere dotati di idonee segnalazioni (sagome, etc), in modo da risultare visibili all’avifauna ed evitare collisioni;

APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI URBANISTICI

* Il Comune di Genola, a seguito dell’approvazione del progetto definitivo, dovrà provvedere a rendere conforme il PRGC mediante Variante, anche con le procedure previste dalla DGR n. 52-9682 del 16-06-2003 (Allegato 1) ed all’art. 104 della L.R. n. 44/2000 e s.m.i..Dovrà quindi essere prodotta la documentazione (tavole di PRGC in scala adeguata) che, riportando il tracciato dell’infrastruttura se e come approvato dalla Conferenza dei Servizi definitiva, consenta l’adeguamento del PRGC stesso;

APPROFONDIMENTI SULLA CANTIERIZZAZIONE DELL’OPERA

* Durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei canali irrigui e dei corsi d’acqua dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque;

* Durante l’esecuzione dei lavori, dovrà sempre essere previsto il mantenimento del regolare deflusso delle acque ed in particolare il passaggio di quelle utilizzate per l’irrigazione nel periodo di Maggio a tutto Settembre;

* Il terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato e dovrà essere utilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale;

* Vista la mancanza di indagini ed accertamenti archeologici preventivi riscontrate nel progetto preliminare, pur in assenza di specifici vincoli ai sensi del D.Lgs 42/2004 (Codice di beni culturali e del paesaggio), e considerando che sulle aree oggetto dell’intervento sono ipotizzabili elementi di rischio archeologico connessi alla presenza di insediamenti e necropoli antichi, si dovrà prevedere un’assistenza costante in corso d’opera da parte di operatori specializzati sotto la direzione tecnico-scientifica della Soprintendenza Archeologica, per evitare possibili danneggiamenti e consentire l’immediata identificazione di rinvenimenti occasionali;

* La realizzazione del tracciato in progetto dovrà essere accompagnata da un piano di monitoraggio, le cui modalità e tempistiche di attuazione andranno concordate con ARPA Piemonte - Coordinamento Centrale VIA-VAS, almeno annuale delle componenti ambientali rumore e qualità dell’aria che preveda, in caso di superamento dei limiti nei bersagli sensibili (abitazioni), l’attuazione di opere di bonifica. Le risultanze di tale monitoraggio dovranno essere tempestivamente trasmesse dal Direttore dei lavori all’ARPA - Dipartimento Provinciale di Cuneo;

* L’inizio ed il termine dei lavori dovranno essere comunicati al Dipartimento ARPA di Cuneo, per permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98;

* Il Direttore dei lavori dovrà trasmettere all’ARPA Piemonte - Coordinamento Centrale VIA - VAS, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata;

* Durante la fase di realizzazione dell’opera nelle aree di cantiere dovranno essere rispettati i vigenti limiti acustici di zona, fatte salve le eventuali deroghe concesse dai Comuni per le attività rumorose temporanee di cui all’art. 6, comma 1, lettera h, della legge 447/1995, qualora detto obiettivo non fosse raggiungibile con l’adozione degli appropriati accorgimenti tecnici operativi atti a minimizzare il disturbo;

* Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Le aree di cantiere e quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni di originaria naturalità.

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge n. 1034 del 6.12.1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino