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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 11

Codice 24.3
D.D. 11 novembre 2004, n. 324

XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 - Opere connesse - intervento n. 56. Progetto di “Razionalizzazione ed adeguamento del sistema fognario del Comune di Sauze di Cesana”. Provvedimento conclusivo della Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi dell’art. 9, commi 3 e 9, della legge 285/00 e ss.mm.ii.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. Di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

2. di concludere positivamente il procedimento, di cui all’art. 9 della Legge 285 del 9 ottobre 2000, relativo alla domanda presentata dalla Società Metropolitana Acque Torino S.p.A. - SMAT S.p.A. - per il progetto “Lavori di razionalizzazione del sistema fognario nel Comune di Sauze di Cesana”;

3. di prendere atto dei pareri delle amministrazioni interessate pervenuti o espressi in sede di Conferenza dei Servizi e acquisiti agli atti della stessa, che si richiamano quale parte integrante del presente provvedimento;

4. di prendere atto delle disposizioni contenute nella D.G.R. N. 44-7807 del 25-11-2002 e conseguentemente di considerare acquisito l’assenso delle amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso la loro volontà nell’ambito della Conferenza dei Servizi;

5. di dare atto che ai sensi della Legge 285 del 9 ottobre 2000 il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla-osta o atto di assenso in ogni modo denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare alle Conferenze dei Servizi;

6. di affidare all’ARPA Piemonte, ai sensi dell’art. 8 della l.r. 40/1998, il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali riguardanti la realizzazione dell’opera e di stabilire conseguentemente a tal fine che la SMAT S.p.A. comunichi tempestivamente l’avvio e il termine dei lavori all’ARPA Piemonte e trasmetta gli elaborati inerenti alle attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche e sulle modalità di rilevamento ambientale compatibili con il sistema informativo regionale per l’ambiente (S.I.R.A.);

7. le sopra citate autorizzazioni ed atti di assenso sono subordinati all’osservanza delle seguenti prescrizioni:

7.1 Aspetti Paesaggistici

- per le eventuali viabilità di cantiere o per la realizzazione di aree di cantiere dovranno essere realizzati interventi di recupero morfologico e vegetativo delle aree oggetto di intervento, unitamente ad opere di inserimento paesaggistico; analoghi interventi mitigativi dovranno essere inoltre previsti per la sistemazione delle aree destinate al deposito temporaneo dei materiali di scotico e scavo e delle aree di cantiere.

7.2 Aspetti Ambientali

Considerate le caratteristiche del territorio interessato dalla posa dei collettori si ritiene necessario l’adozione delle seguenti precauzioni di carattere tecnico ed ambientale:

- dovrà essere effettuata la valutazione di impatto acustico previsionale per la fase di cantiere ai sensi della l.r. 52/2000;

- dovranno essere adottate le migliori tecniche di lavorazione durante le attività di cantiere al fine di ridurre al minimo ogni possibile interazione con le componenti ambientali, prevedendo, tra l’altro, misure di abbattimento delle polveri e di regolazione del transito dei mezzi; dovranno essere inoltre messi in atto gli tutti gli accorgimenti necessari per evitare la dispersione di sostanze pericolose per l’ambiente e per la salute pubblica;

- dovrà essere previsto, per quanto possibile, il riutilizzo in loco dello strato di bitume asportato per la posa dei collettori in corrispondenza dei tratti di strada asfaltata, nonchè il conferimento in discarica dei rifiuti originati dalla dismissione delle condotte esistenti ed il riutilizzo o la destinazione degli eventuali inerti in esubero;

- per gli interventi di rinaturalizzazione, ove necessari, dovranno essere utilizzate essenze autoctone preferendo l’utilizzo della semina con fiorume rispetto a quella con sementi commerciali;

- dovranno essere concordate con ARPA Piemonte le modalità attuative e le tempistiche dei piani di monitoraggio durante le fasi ante-operam, di cantiere e post-operam, per quanto riguarda:

- inquinamento acustico sui recettori sensibili più prossimi all’intervento;

- qualità dell’aria potenzialmente interferita dalla movimentazione dei mezzi di cantiere e degli inerti di lavorazione;

- efficacia delle attività di rinaturalizzazione, ove necessaria, delle aree interessate dall’intervento;

- il responsabile unico del procedimento, con la comunicazione di inizio lavori, dovrà inviare all’ARPA Piemonte - Coordinamento VIA/VAS - una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativamente alle modalità di attuazione delle misure compensative, di mitigazione e di monitoraggio necessarie.

7.3 Aspetti Idraulici

Le prescrizioni relative a tali aspetti riguardano i manufatti di scarico dei corsi d’acqua Merdarello e Baucet e sono le seguenti:

- nessuna variazione agli interventi progettati potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione;

- le mantellate dovranno essere idoneamente immorsate a monte e a valle nelle sponde mentre il paramento esterno dovrà essere raccordato senza soluzione di continuità con il profilo spondale esistente;

- i manufatti dovranno essere mantenuti ad un’altezza non superiore alla quota dell’esistente piano di campagna e non dovranno costituire in alcun modo, neppure in corso d’opera, turbativa o restrizione alla sezione di deflusso delle acque;

- il materiale di risulta proveniente dagli scavi in alveo dovrà essere usato esclusivamente per la colmatura di depressioni in alveo o di sponda, ove necessario, in prossimità dell’opera di cui trattasi, mentre quello proveniente dall’eventuale demolizione di murature esistenti dovrà essere asportato dall’alveo;

- le sponde, le eventuali opere di difesa e le aree demaniali interessate dall’esecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola d’arte;

- i massi costituenti la protezione dei manufatti di scarico e la platea antierosione del fondo d’alveo dovranno essere posizionati in modo tale da offrire reciproche garanzie di stabilità; non dovranno essere prelevati dall’alveo del corso d’acqua ma dovranno provenire da cava di prestito; dovranno essere del tipo spaccato con struttura compatta, non geliva ne lamellare, dovranno avere volume non minore a 0,40 mc e peso superiore a 12 q.li e dovrà esserne verificata analiticamente l’idoneità a non essere mobilitati dalla corrente;

- il soggetto richiedente dovrà mettere in atto le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia dell’alveo sia delle sponde, in corrispondenza ed immediatamente a monte e a valle dei manufatti, che si renderanno necessarie al fine di garantire il regolare deflusso delle acque;

- prima dell’inizio dei lavori il soggetto autorizzato dovrà accertare l’esistenza di eventuali sovrapposizioni con altri interventi da effettuarsi da Enti diversi, al fine di un corretto coordinamento nell’esecuzione delle opere.

7.4 Valutazione di Incidenza

Per assicurare la compatibilità degli interventi previsti dal progetto con gli obiettivi di conservazione del SIC si prescrive l’attuazione di misure di mitigazione degli impatti nella fase di cantiere mediante:

- il rispetto di fasce orarie “protette” limitando il traffico di cantiere e la lavorazione alle ore diurne e terminando mezz’ora prima del tramonto al fine di garantire il minor impatto acustico possibile nel momento della giornata in cui si osserva la massima attività delle specie animali - l’umidificazione delle aree di cantiere per limitare lo sviluppo di polveri.

7.5 Aspetti Geotecnici

Per i tratti NO1, NO2 e NO3 in loc. Rollieres, che interferiscono con movimenti franosi, al fine di minimizzare in fase di esercizio delle condotte le predette interferenze, si prescrive la realizzazione di un idoneo sistema di drenaggio a fondo scavo per la captazione e l’allontanamento di acque derivante da perdite e/o eventuali rotture della tubazione.

7.6 Aspetti Tecnico Amministrativi

- il quadro economico del progetto esecutivo non dovrà prevedere le somme relative all’IVA, essendo il Proponente soggetto passivo rispetto a detta imposta;

- in ottemperanza ai disposti della legge 109/94 e ss.mm.ii e del DPR 554/99, considerata la tipologia dell’opera i lavori dovranno essere appaltati a corpo, lasciando a misura solo le lavorazioni per le quali, in sede di progettazione risulta eccessivamente oneroso individuare in modo certo e definitivo le rispettive quantità;

- dovrà essere redatto apposito elaborato di analisi dei prezzi nel quale, per quanto concerne_ prezzi desunti dal prezziario regionale si riportino i relativi articoli di riferimento, mentre, per quelli non corrispondenti dovrà essere riportata la relativa analisi; le voci elementari che costituiscono tali analisi dovranno essere riferite al prezziario regionale o documentate con indagine di mercato estesa ad almeno tre preventivi;

- in sede di progettazione esecutiva nonché in fase esecutiva dovranno essere ottimizzati i tracciati delle condotta NO1 ed NO3 in relazione sia alle iniziative edilizie contestuali in itinere sia all’attuale assetto delle utenze fognarie;

- gli scaricatori di piena delle reti fognarie dovranno essere dimensionati in modo da attivarsi_uando la portata della condotta a cui sono asserviti superi il valore di cinque volte la portata media di tempo asciutto;

- ove possibile le reti esistenti dovranno essere verificate ed eventualmente adeguate in modo da evitare l’ingresso di acque c.d. “parassite” ovvero che non necessitano di trattamento depurativo.

8. di dare atto che, ai sensi dell’art. 10 del D.P.R. 327/2001, con il presente provvedimento viene apposto il vincolo preordinato all’esproprio sulle particelle catastali individuate nel progetto definitivo;

9. di dare atto che copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati.

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge n. 1034 del 6.12.1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino