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Bollettino Ufficiale n. 01 del 5 / 01 / 2005

Codice 21
D.D. 22 novembre 2004, n. 768

L.R. 40/1998. Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto denominato 5CD “Riqualificazione piste per sci ad uso turistico e impianto di innevamento programmato”, presentato dal Comune di Macugnaga (VB) e localizzato nel medesimo Comune. Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione e giudizio di compatibilita’ ambientale di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998

Vista l’istanza presentata in data 12/08/2004 al Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale, con la quale il Comune di Macugnaga ha chiesto, ai sensi dell’art. 4, comma 1 della L.R. 40/1998, l’avvio della Fase di verifica della procedura di VIA relativamente al progetto denominato 5CD “Riqualificazione piste per sci ad uso turistico e impianto di innevamento programmato”, localizzato nel Comune di Macugnaga (VB), in quanto rientrante nella categoria progettuale n. 24 dell’Allegato B1 della L.R. 40/1998 (prot. di ricevimento n. 14601 in data 12/08/2004 della Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione e Gestione Rifiuti).

Preso atto che il Proponente, contestualmente alla presentazione dell’istanza, ha provveduto, ai sensi dell’art. 10, comma 2 della L.R. 40/1998, al deposito di copia della documentazione, di cui al comma 1 del medesimo articolo, presso l’Ufficio di deposito progetti regionale di Via Principe Amedeo n. 17, Torino.

Premesso che:

il progetto rientra nel Piano degli interventi inerente la Provincia del VCO, stralcio del “Programma regionale delle infrastrutture turistiche e sportive Piemonte 2006", ex art. 21 della L. 166/2002 e D.G.R. n. 38-8210 del 13/01/2003;

il progetto riguarda la riqualificazione dell’area sciistica “Belvedere” situata in località Pecetto, nel Comune di Macugnaga, ed in particolare la realizzazione di un nuovo tracciato sciistico che possa sostituire quello esistente, inutilizzabile a causa dell’avanzamento anomalo del ghiacciaio del Belvedere; si prevede, inoltre, il potenziamento dell’impianto di innevamento programmato esistente mediante la predisposizione di tubazioni e pozzetti;

il sito di intervento ricade in area sottoposta a:

- vincolo paesistico-ambientale ai sensi del D.Lgs. 42/2004,

- vincolo idrogeologico ai sensi della L.R. 45/1989,

- vincolo per usi civici ai sensi della L. 1766/1927.

Preso atto che il Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale, costituito con D.G.R. n. 21-27037 del 12/04/1999 e s.m.i., ha individuato con nota prot. 14786/22.2 del 17/08/2004 nella Direzione Turismo Sport Parchi la struttura regionale competente, nonché quali strutture regionali interessate all’istruttoria le Direzioni: Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione e Gestione Rifiuti, Trasporti, Sanità Pubblica, Patrimonio e Tecnico, Pianificazione e Gestione Urbanistica, Pianificazione Risorse Idriche.

Vista la determinazione n. 606 del 03/11/2003 e la determinazione integrativa n. 30 del 27/01/2004 assunte dal Direttore della Direzione Turismo Sport Parchi, con le quali viene designata l’arch. Marzia Baracchino quale Responsabile del procedimento, ai fini dell’espletamento delle procedure di VIA di cui all’art. 4, commi 1 e 2 della L.R. 40/1998 per le opere di competenza della medesima Direzione comprese nei “Piani degli interventi” inclusi nel “Programma regionale delle infrastrutture sportive e turistiche Piemonte 2006", nonché per le opere non comprese in tale Programma ma strettamente connesse e integrate a quelle in esso contemplate.

Preso atto che la competente Direzione Turismo Sport Parchi ha provveduto a pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 38 del 23/09/2004 l’avviso dell’avvenuto deposito del progetto e del conseguente avvio del procedimento inerente la fase di verifica della procedura di VIA.

Preso atto che il Responsabile del procedimento, in attuazione di quanto previsto dall’art. 10 della L.R. 40/1998, ha indetto la Conferenza dei servizi convocando i soggetti interessati, di cui all’art. 9, di seguito elencati:

- Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale, Programmazione e Gestione Rifiuti - Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico Regionale

- Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale, Programmazione e Gestione Rifiuti

- Direzione Regionale Trasporti

- Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

- Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica - Settore Gestione Beni Ambientali

- Direzione Regionale Sanità Pubblica

- Direzione Regionale Economia Montana e Foreste

- Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico - Settore Attività Negoziale e Contrattuale, Espropri, Usi Civici

- Direzione Regionale Pianificazione Risorse Idriche

- ARPA Piemonte

- Provincia di Verbania

- Comune di Macugnaga

- Comunità Montana Monterosa

- A.S.L. n. 14

- Ministero delle Politiche Agricole e Forestali - Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Regionale

- Ministero delle Politiche Agricole e Forestali - Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Provinciale di Verbania

- Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte

- Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte

Preso atto che l’istruttoria dell’Organo tecnico regionale è stata svolta con il supporto tecnico-scientifico dell’ARPA Piemonte.

Preso atto che il Responsabile del procedimento ha dato attuazione, nell’ambito delle proprie competenze, a quanto previsto dall’art. 14 della L.R. 40/1998 in materia di partecipazione e che, a seguito del citato avviso e del deposito del progetto presso l’Ufficio di deposito progetti regionale di Via Principe Amedeo, 17 - Torino, non sono pervenute osservazioni da parte del pubblico entro i termini prescritti.

Preso atto che il procedimento si è svolto secondo il seguente calendario:

- 13 ottobre 2004: prima riunione della Conferenza dei servizi;

- 10 novembre 2004: seconda riunione conclusiva della Conferenza dei servizi.

Preso atto che il Proponente, nell’ambito della prima riunione della Conferenza dei Servizi, ha illustrato gli interventi previsti e ha fornito delucidazioni in merito alle scelte progettuali adottate.

Visti i contributi tecnici della:

- Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica (nota prot. n. 16755/19 del 25/10/2004 e nota prot. n. 18127/19 del 16/11/2004);

- Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale, Programmazione e Gestione Rifiuti (nota prot. n. 19797/22 del 19/11/2004);

- Direzione Regionale Pianificazione Risorse Idriche (nota prot. n. 8694/24 del 15/11/2004);

- ARPA Piemonte - Area Previsione e Monitoraggio Ambientale (nota prot. n. 145095/05 del 16/11/2004).

Visto il contributo tecnico-scientifico dell’ARPA Piemonte.

In accordo con il Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale.

Visti i verbali delle riunioni della Conferenza dei servizi.

Tenuto conto degli elementi di verifica di cui all’allegato E della L.R. 40/1998.

Considerato che le problematiche emerse nel corso dell’istruttoria possono essere risolte mediante il recepimento di specifiche prescrizioni per la predisposizione della progettazione definitiva e che pertanto il progetto non debba essere sottoposto alla Fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998.

Per tutto quanto sopra esposto

IL DIRIGENTE

Vista la L.R. 40/1998 e s.m.i.

Vista la L. 109/1994 e s.m.i.

Visto il D.P.R. 554/1999

Visto il D.Lgs. 42/2004

Vista la L. 1766/1927

Vista la L.R. 45/1989

Vista la D.G.R. n. 21-27037 del 12/04/1999 e s.m.i.

Vista la D.G.R. n. 23-5879 del 22/04/2002, rettificata con D.G.R. n. 16-6446 del 01/07/2002

Vista la L. 241/1990 e s.m.i.

Vista la L.R. 51/1997

determina

1. di considerare la premessa parte integrante della presente determinazione dirigenziale;

2. di concludere il procedimento relativo alla Fase di verifica della procedura di VIA, di cui all’art. 10 della L.R. 40/1998, relativo al progetto denominato 5CD “Riqualificazione piste per sci ad uso turistico e impianto di innevamento programmato”, presentato dal Comune di Macugnaga (VB) e localizzato nel medesimo Comune, stabilendo di non sottoporre il progetto alla Fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998, subordinatamente al recepimento di tutte le prescrizioni sotto elencate nella predisposizione della progettazione definitiva.

CANTIERISTICA

1) Nel caso risulti necessario adeguare in alcuni punti la viabilità di accesso esistente, di cui si prevede l’utilizzo in fase di cantiere, gli interventi relativi dovranno essere progettati ai fini della fase definitiva e comportare esclusivamente operazioni di sistemazione, consolidamento e risanamento conservativo, senza procedere ad allargamenti o alla bitumazione del manto stradale.

2) Sul sito d’intervento non dovrà essere effettuato alcun tipo di stoccaggio di sostanze pericolose per l’ambiente, se non in condizioni di sicurezza.

3) Nel caso in cui le operazioni richiedessero l’allestimento di una o più aree destinate alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi di cantiere (sostituzione olio lubrificante, riparazioni, rifornimento/rabbocco, ecc.) dovranno essere garantite tutte le condizioni di sicurezza per i lavoratori e l’ambiente.

4) Nel caso di sostituzione di olio lubrificante, riparazione e/o sostituzione di pezzi meccanici, si dovrà garantire l’idonea procedura di raccolta e smaltimento dei rifiuti suddetti, secondo le normative vigenti.

5) Eventuali rifiuti presenti in loco dovranno essere smaltiti o recuperati come da normativa vigente.

6) Il rischio di contaminazione chimica delle acque superficiali e sotterranee, del suolo e del sottosuolo, può essere controllato mediante l’utilizzo, in caso di evento accidentale, delle tecnologie disponibili sul mercato (panne contenitive, sepiolite) che dovrebbero essere presenti in cantiere per un intervento rapido e tempestivo in caso di incidente.

7) Per limitare il più possibile l’impatto acustico, si consiglia di valutare, in fase di progetto esecutivo, le tecnologie che consentano le migliori insonorizzazioni dei mezzi operativi.

ASSETTO GEO-IDROGEOLOGICO

8) Nella fase di realizzazione degli speroni drenanti individuati a progetto ed in generale di tutti gli attraversamenti della nuova pista in progetto con linee di deflusso idrico, occorrerà predisporre accuratamente i blocchi lapidei degli strati basali, di adeguate dimensioni e mai inferiori a 0,3-0,5 mc, per renderli effettivamente funzionali allo scopo di dreno naturale.

9) Nella realizzazione dei tratti a mezza costa occorrerà predisporre un idoneo ammorsamento del corpo del rilevato nel versante, controllando scrupolosamente la distribuzione granulometrica dei materiali messi in posto e limitando la posa dei fini alle sole porzioni sommitali per una funzione prettamente finalizzata al recupero ambientale e di rinverdimento ad opera terminata.

10) Occorrerà garantire una assoluta tempestività degli interventi di ripristino sulle scarpate di neoformazione, prevenendo azioni di ruscellamento delle acque meteoriche sugli scavi di fresca realizzazione che potrebbero altrimenti evolvere in fenomeni di dissesto superficiale o di fluidificazione.

SISTEMAZIONI AMBIENTALI

11) Al fine della progettazione successiva si dovrà prevedere che tutte le attività di sistemazione e recupero ambientale, nonché drenaggio delle superfici, procedano per lotti funzionali parallelamente all’avanzamento del cantiere, secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde e della necessità di riposizionare nel più breve tempo possibile il materiale di scotico (piote erbose ecc.) precedentemente accantonato.

12) Contestualmente agli interventi di ripristino previsti dovrà essere quanto meno eseguito un’inerbimento tecnico delle superfici di pista abbandonate per motivi di sicurezza.

13) Dovranno essere ripristinate le aree, la copertura vegetale e la morfologia alterate dai lavori, al fine di consentire, almeno in parte, la rinaturalizzazione del sito ed il suo inserimento nel circostante contesto paesaggistico, a tal fine non dovranno essere utilizzate specie esotiche per il ripristino e la ricostituzione degli strati erbaceo, arboreo ed arbustivo;

14) La rinaturalizzazione con idrosemina dovrà essere eseguita nei periodi più idonei allo scopo e dovrà essere garantito e monitorato nel tempo l’attecchimento dello strato erbaceo lungo la pista;

15) Negli interventi di rivegetazione si sconsiglia il previsto impiego di Salix caprea (salicone), considerato i noti bassi indici di attecchimento di tale specie se impiegato come talea.

16) Relativamente a tutte le superfici acclivi di neo-formazione dovrà essere valutata a livello di progettazione futura la loro protezione con reti in fibra naturale (juta) in funzione antierosiva.

17) Si raccomanda, nella redazione degli elaborati progettuali, la attenta salvaguardia di tutte le aree umide, se dotate di vegetazione di pregio, presenti nelle zone limitrofe a quelle del tracciato di progetto della pista: nessuna azione di cantiere dovrà pregiudicare la loro sopravvivenza.

18) La progettazione definitiva dovrà contenere un adeguato piano di manutenzione delle opere realizzate, con particolare riferimento a quelle di recupero e sistemazione idrogeologica ed i derivanti oneri economici dovranno trovare rispondenza nel progetto. A tal proposito si raccomanda che una eventuale convenzione di gestione con un soggetto privato locale assicuri la manutenzione degli interventi testè esaminati.

19) Si raccomanda che le progettazione esecutiva contenga specifiche previsioni e clausole dedicate alle modalità di realizzazione dei lavori nella logica della massima attenzione alla riduzione dell’alterazione dei luoghi (ad. es. tipologia dei mezzi, stagionalità delle opere ecc.), nonché relative alla garanzia dei risultati delle opere a verde, intesa sia come garanzia di attecchimento del materiale vegetale che come periodo di manutenzione obbligatoria a seguito ultimazione dei lavori.

20) In merito all’esecuzione dei lavori si raccomanda che la realizzazione delle opere a verde, costituiscano esse il tutto o parte dei lavori oggetto di esecuzione, nel rispetto e nelle forme della vigente normativa, sia affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate.

21) Si raccomanda che la Direzione dei Lavori delle opere in oggetto sia particolarmente curata e affrontata da gruppi multidisciplinari che, nel rispetto della normativa vigente, esprimano competenze professionali relative a tutti gli aspetti tecnici interessati, con particolare riferimento alla presenza di professionisti esperti nelle problematiche inerenti la rinaturalizzazione e il recupero ambientale dei siti, nonché le tecniche di mitigazione, di inserimento paesaggistico e di ingegneria naturalistica.

22) Nel caso siano previsti ulteriori interventi accessori (posa reti di protezione, ecc.) sulla pista in oggetto non contemplati nella progettazione esaminata, si raccomanda che la realizzazione di essi, anche se a cura di altri soggetti, venga eseguita in modo tale da non pregiudicare le operazioni di ripristino e sistemazione.

IMPIANTO DI INNEVAMENTO

23) In previsione della futura entrata in funzione del nuovo impianto di innevamento - potenziato rispetto a quello attualmente usufruibile - si rileva che, per quanto riguarda il mero utilizzo della risorsa idrica, l’ulteriore fase progettuale dovrà contenere un’esposizione più dettagliata degli elementi che la caratterizzano, in quanto negli elaborati presentati non è dato alcun cenno alla situazione amministrativa del prelievo in essere. Tale situazione assume rilievo sostanziale in quanto, in successiva sede di progettazione esecutiva, sarà necessaria l’acquisizione della concessione per l’uso dell’acqua rilasciata dai competenti uffici provinciali, che dovrà contenere i criteri di esercizio dell’impianto di innevamento (portate medie impiegate, periodi di funzionamento, gestione della vasca di accumulo, volumi annuali prelevati, rilasci a fini ambientali).

ASPETTI PAESISTICO-AMBIENTALI

24) Viste le consistenti modificazioni morfologiche che l’intervento proposto comporta per la realizzazione della pista, il rilevante taglio piante, principalmente larici, reso necessario per lo spostamento della pista stessa, ed in considerazione del contesto paesaggistico interferito, che presenta caratteri di pregio, anche per la conservata naturalità dei luoghi, il progetto definitivo dovrà contenere ulteriori approfondimenti, atti a consentire un adeguato inserimento dell’intervento nel contesto paesaggistico in oggetto e precisamente:

a) Dovranno essere predisposte planimetrie di progetto che rappresentino nel complesso gli interventi da realizzare nell’ambito territoriale interessato, per una panoramica generale delle trasformazioni indotte al territorio montano;

b) Riguardo alle opere di compensazione indicate nel progetto preliminare e che dovranno essere atte ad equilibrare le modificazioni apportate al versante, si richiedono elaborati di progetto a carattere definitivo;

c) Dovrà essere prodotta ampia documentazione fotografica con inserimenti virtuali degli interventi proposti che, secondo la documentazione presentata, comportano una rilevante trasformazione della morfologia dell’area in oggetto e degli ambiti paesaggistici interferiti (sez. 19 e seguenti);

25) In considerazione della conservata naturalità dei luoghi, si richiede di valutare la possibilità di contenere al minimo indispensabile i movimenti di terra necessari per la realizzazione del nuovo tracciato scioviario e il conseguente taglio piante, e comunque di prevedere operazioni di rimodellamento morfologico e di collegamento con le superfici esistenti atte a consentire un’adeguata connessione e raccordo con la morfologia dei luoghi e l’inserimento armonico dell’opera nel contesto paesaggistico in oggetto;

VIGILANZA E CONTROLLO

26) Fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad ARPA il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio dei lavori ad ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) e trasmetta gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche compatibili con il S.I.R.A.. Si ritiene inoltre opportuno che venga inviata copia del progetto esecutivo delle opere autorizzate.

27) Si richiede che il Direttore dei Lavori e il Responsabile del Procedimento dell’opera in oggetto, per le rispettive competenze, trasmettano all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativa allo stato di attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, mitigative e di monitoraggio incluse nel progetto esaminato ed integrato da quelle ricomprese nell’atto dirigenziale conclusivo del presente provvedimento amministrativo.

Copia della presente determinazione verrà inviata al Proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte - Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale, Programmazione e Gestione Rifiuti, Via Principe Amedeo n. 17 Torino.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale competente per il Piemonte, entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034, ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Marzia Baracchino