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Bollettino Ufficiale n. 52 del 30 / 12 / 2004

ANNUNCI LEGALI


Provincia di Cuneo

Deliberazione G.P. n. 763 del 28 ottobre 2004 - Progetto di corso cave e annesso sito di conferimento degli sfridi di cava in località Bolla del Comune di Bagnolo Piemonte (CN) - Proponente:Piccato Bartolomeo, titolare della Ditta Piccato Bartolomeo; Polliotto Giovanni, titolare della Ditta Eco Pietre; Salusso Fabrizio, titolare della Ditta Salusso Fabrizio - Giudizio di Compatibilità Ambientale ex artt. 12 e 13 L.R. 40/98 e s.m.i.

(omissis)

In conclusione,

alla luce di quanto emerso dagli approfondimenti tecnici condotti nel corso dell’istruttoria svolta con il supporto tecnico-scientifico dell’ARPA, dalle risultanze del sopralluogo e delle due Conferenze dei Servizi, i cui verbali sono conservati agli atti dell’Ente, emerge che sussistono i presupposti di compatibilità ambientale per la realizzazione dell’intervento, così come proposto e modificato conseguentemente alle integrazioni richieste dall’autorità competente e prodotte dal proponente, in quanto gli interventi in progetto, che interessano un’area già compromessa da precedenti attività estrattive, non comportano particolari criticità ambientali né appaiono tali da arrecare impatti aggiuntivi sulle componenti ambientali già attualmente coinvolte dalle attività di estrazione in atto.

(omissis)

Preso atto delle autorizzazioni acquisite, ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 2, della L.R. 40/1998 e s.m.i. e dell’art. 14 della legge 241/1990 e s.m.i., nell’ambito delle Conferenza dei Servizi del 1° dicembre e del 21 settembre 2004, specificate più sopra e descritte nei relativi verbali, conservati agli atti dell’Ente.

(omissis)

La Giunta Provinciale

(omissis)

delibera

1. di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto di corso cave e annesso sito di conferimento degli sfridi di cava in località Bolla del Comune di Bagnolo Piemonte (CN), presentato da parte dei Sigg. Piccato Bartolomeo, titolare della Ditta Piccato Bartolomeo; Polliotto Giovanni, titolare della Ditta Eco Pietre; Salusso Fabrizio, titolare della Ditta Salusso Fabrizio, in quanto gli interventi in progetto, che interessano un’area già compromessa da precedenti attività estrattive, non comportano particolari criticità ambientali né appaiono tali da arrecare impatti aggiuntivi sulle componenti ambientali già attualmente coinvolte dalle attività di estrazione in atto;

2. Per mitigare ulteriormente l’entità degli impatti, rispetto alle misure già previste dal proponente, sulle componenti ambientali coinvolte, il giudizio positivo di compatibilità ambientale è subordinato al rispetto delle seguenti prescrizioni:

- prima della formalizzazione dell’autorizzazione ex L R. 69/78, il Comune di Bagnolo P.te dovrà acquisire dalla Regione Piemonte - Direzione Patrimonio e Tecnico la Determina Dirigenziale di rinnovo dell’autorizzazione al mutamento temporaneo della destinazione d’uso dell’area di uso civico interessata dall’intervento;

- prima dell’inizio della coltivazione dovranno essere ultimati gli interventi per la realizzazione del nuovo tracciato della strada di uso pubblico per Pian Frollero;

- prima dell’inizio della coltivazione, dovrà essere realizzato il muro in blocchi da scogliera previsto per il sostegno della copertura a monte del fronte di coltivazione;

- entro tre mesi dall’inizio della coltivazione dovranno essere completati gli interventi di risagomatura ed inerbimento della fascia di contatto con l’intorno indisturbato;

- prima dell’inizio della coltivazione dovrà essere realizzato il fosso di guardia a monte della scarpata di raccordo con il ciglio superiore del fronte;

- la coltivazione dovrà procedere dall’alto verso il basso mediante ribassi successivi del piazzale lungo l’intero sviluppo del fronte al fine di ridurre l’altezza dei fronti laterali;

- lungo il limite inferiore dell’area di cava dovrà essere realizzato un cordolo in blocchi di altezza non inferiore a due metri al fine di impedire la caduta di materiale a valle dell’area di intervento;

- i materiali di scarto derivanti dall’attività estrattiva, che non troveranno impiego come prodotti secondari, dovranno essere conferiti esclusivamente nel sito di discarica annesso all’area di cava;

- la posa del materiale a discarica dovrà procedere per strati successivi, dal basso verso l’alto creando un versante gradonato sui cui dovranno progressivamente essere realizzati gli interventi di recupero ambientale previsti;

- preliminarmente alla posa del materiale nel sito di discarica dovrà essere realizzato il muro di protezione in blocchi lungo tutto il limite al piede dell’area interessata dalle operazioni di stoccaggio con sviluppo almeno raddoppiato lungo il confine nord-est rispetto a quanto indicato negli elaborati cartografici presentati a corredo dell’istanza;

- sia in fase di coltivazione sia al termine degli interventi di recupero ambientale sia assicurata la corretta regimazione delle acque meteoriche nell’area di discarica provvedendo alla manutenzione delle rete di drenaggio prevista nelle aree interessate dalla coltivazione; in particolare prima dell’inizio dell’attività dovrà essere realizzata una vasca di decantazione in blocchi, di lunghezza non inferiore a 10 m e munita di dispositivo di sfioro, in cui dovranno essere convogliate tutte le acque provenienti dal corpo della discarica. Tale vasca dovrà essere ubicata a valle del muro di contenimento previsto al piede del cumulo di materiale stoccato, come previsto nella documentazione integrativa presentata dalle ditte Ecopietre e Piccato Bartolomeo;

- il terreno vegetale proveniente dallo scotico delle aree interessate dalla coltivazione dovrà essere separato dalla matrice rocciosa ed accantonato in cumuli nelle immediate vicinanze dell’area di cava; su detti cumuli dovrà essere prevista una semina protettiva con una graminacea a rapido insediamento al fine di evitare fenomeni di erosione e dilavamento e di assicurare il mantenimento della fertilità del terreno vegetale;

- dopo la coltivazione venga riposizionato il terreno vegetale precedentemente accantonato;

- tutte le sponde delle canalette non rivestite con materiale lapideo andranno prontamente inerbite in stretta successione con la loro profilatura;

- l’impianto delle specie arboree-arbustive che interesserà il piazzale di cava dovrà seguire un sesto irregolare in modo da conferire al soprassuolo arboreo-arbustivo un aspetto il più naturaliforme possibile;

- entro sei mesi dalla scadenza dell’autorizzazione dovranno essere eseguiti tutti i lavori di recupero ambientale previsti e prescritti;

- in relazione alle immissioni di rumore nell’ambiente dovute agli impianti fissi e mobili e agli automezzi operanti in cava i proponenti sono tenuti al rispetto dei limiti del livello sonoro equivalente (Leq) fissati dal DPCM 01/03/91 e s.m.i. e di quelli previsti dalla zonizzazione acustica del territorio comunale;

- il terreno vegetale, in attesa del successivo riutilizzo nelle operazioni di recupero ambientale, dovrà essere temporaneamente stoccato in cumuli di ridotte dimensioni e interessato da inerbimento protettivo, al fine di preservarne la fertilità;

- al termine del primo quinquennio di autorizzazione i proponenti dovranno presentare a tutti i soggetti della Conferenza dei Servizi una relazione corredata di documentazione cartografica relativa allo stato di avanzamento della coltivazione, a consuntivo delle opere di recupero ambientale realizzate e con la previsione degli interventi da eseguire nel corso degli anni successivi;

- i proponenti dovranno attuare il controllo periodico delle caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua del Rio Bialot e dell’aria secondo il piano di monitoraggio proposto nella documentazione integrativa presentata (Relazione Tecnica Eco-Analitica), completato con dati biologici (IBE) per la componente idrica; le modalità e le tempistiche di attuazione delle attività di monitoraggio e di consegna dei relativi risultati a tutti i soggetti della Conferenza dei Servizi dovranno essere concordati con il Dipartimento ARPA di Cuneo.

3. di dare atto delle autorizzazioni acquisite ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 2, della L.R. 40/1998 e s.m.i. e dell’art. 14 della legge 241/1990 e s.m.i., descritte nei verbali delle Conferenze dei Servizi del 1° dicembre 2004 e del 21 settembre 2004, conservati agli atti dell’Ente; e cioè:

- Parere tecnico favorevole con prescrizioni espresso in Conferenza dall’.Ing Vailati a nome della Provincia ai sensi della L.R. 69/78 e s.m.i. . Detto parere, contenuto nell’Elaborato tecnico “Prescrizioni di coltivazione e di recupero ambientale ai sensi della L.R. 69/78", si allega alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale;

- Parere tecnico favorevole con prescrizioni della Regione Piemonte -Settore Verifica Attività Estrattiva ex art. 32 L.R. 44/2000, espresso in Conferenza e reso per iscritto con nota n. 21329 del 16.09.2004, acquisita agli atti della Conferenza e che si allega alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale (Allegato 1);

- Parere favorevole espresso in Conferenza ai sensi della L.R. 69/78 e s.m.i. dal rappresentante del Comune di Bagnolo Piemonte, sede dell’attività estrattiva in progetto, dando altresì atto della regolare autorizzazione regionale al mutamento temporaneo dell’uso civico di pascolo, in scadenza a fine anno e già in fase di rinnovo;

- Parere favorevole espresso con condizioni dalla Regione Piemonte -Settore Gestione Beni Ambientali- ai sensi dell’art. 159 del D.Lgs. 42/2004, con nota n. 21329 in data 16 settembre 2004, agli atti della Conferenza; le condizioni espresse sono le seguenti:

- sia prestata particolare attenzione a realizzare nelle fasi di recupero ambientale profili finali con andamento il più possibile naturale evitando eccessive geometrizzazioni ed artificiosità, in coerenza con la morfologia preesistente e studiando con particolare attenzione la risoluzione delle zone di raccordo con le aree limitrofe;

- l’impianto di specie arboree ed arbustive in previsione segua un sesto d’impianto irregolare in modo da conferire all’area un aspetto il più naturaliforme possibile;

- Parere igienico-sanitario favorevole espresso in Conferenza dall’ASL 17, territorialmente competente, alla realizzazione del progetto di cava;

- Parere tecnico sospensivo espresso in Conferenza dall’.Ing Vailati circa il rilascio dell’autorizzazione ex L.R. 45/89 e s.m.i., a causa della rilevata necessità di rivedere il tracciato della strada ridisegnando la zona dei tornanti con raggio di curvatura non inferiore a 6 metri e prevedendo un numero adeguato di piazzole di scambio. Risulta altresì indispensabile acquisire:

- progetto esecutivo e dimensionamento e delle opere di sostegno previste (muro in blocchi e opere di ingegneria naturalistica), in considerazione anche delle diverse situazioni geologiche interessate dal tracciato (fenomeni di soil slip, copertura eluvio-colluviale caratterizzata da grossi blocchi, ecc...) e conseguente rielaborazione delle verifiche di stabilità delle opere di sostegno e del complesso opera-terreno, come previsto dal D.M. 11/03/1988.

- progetto di dettaglio in cui siano illustrate le effettive modalità di realizzazione delle opere di guado previste per l’attraverso degli impluvi.

4. di rinviare la formalizzazione dell’autorizzazione ex L.R. 45/89 e s.m.i.. a successiva, separata determinazione del Responsabile del competente Settore provinciale Risorse Idriche, da assumere oltre i termini della presente procedura ed entro 30 gg successivi alla presentazione di quanto esplicitato al precedente capoverso della presente deliberazione;

5. di rinviare parimenti la formalizzazione dell’ autorizzazione ex D.Lgs. 490/99 al relativo provvedimento della Regione Piemonte Settore Beni Ambientali, da assumere entro 10 gg. dalla notifica della presente deliberazione;

6. di rinviare altresì la formalizzazione dell’atto di autorizzazione ai sensi della L.R. 69/78 e s.m.i. al relativo provvedimento di competenza del Comune di Bagnolo Piemonte, sede dell’intervento, da assumere previa acquisizione della formalizzazione delle autorizzazioni ex L.R. 45/89 e s.m.i.. ed ex D.Lgs. 490/99 e cioè oltre i termini della presente procedura;

7. di subordinare l’autorizzazione comunale di competenza del Comune di Bagnolo Piemonte ex L.R. 69/78 e s.m.i. al rispetto di tutte le condizioni così come sopra risultanti;

8. di dare atto che ai sensi dell’art. 3 L.R. 69/1978 il rilascio dell’autorizzazione di cui al precedente punto 7) costituisce atto di avvio del procedimento di variante dello strumento urbanistico vigente.

9. di fare salvi gli ulteriori adempimenti che si rendessero eventualmente necessari per l’acquisizione delle autorizzazioni di competenza di altri Enti per la realizzazione e l’esercizio degli interventi in progetto;

10. di stabilire che al fine dell’espletamento delle funzioni di controllo previste dall’art. 8 c.2 della L.R 40/98 e s.m.i., il proponente dovrà dare tempestiva comunicazione della data di inizio e fine lavori al Settore VIA del Dipartimento di Cuneo dell’ARPA Piemonte, Via M. D’Azeglio 4, 12100 Cuneo;

11. di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale, ai fini dell’inizio dei lavori per la realizzazione degli interventi, ha efficacia per la durata di anni tre a decorrere dalla data di rilascio dell’autorizzazione ex L.R. 69/78 e s.m.i. di competenza del Comune di Bagnolo Piemonte;

12. di inviare il provvedimento al proponente e a tutti i soggetti interessati;

13. di dare atto che in relazione al presente provvedimento è stato acquisito il parere tecnico di cui all’art. 49 del richiamato D. Lgs. 267/2000;

14. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese e/o minori entrate a valere sul bilancio dell’anno in corso.

15. DI dichiarare il presente provvedimento, per l’urgenza, immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000;

(omissis)

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 12, comma 8 della l.R. 40/1998 e s.m.i. e depositata presso l’Ufficio di Deposito di questa Provincia e presso l’Ufficio di Deposito della Regione Piemonte.

Contro il presente provvedimento è possibile ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Allegati (omissis)