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Bollettino Ufficiale n. 50 del 16 / 12 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 8 novembre 2004, n. 34-13887

Recepimento protocollo d’intesa Regione - Aziende Sanitarie Ospedaliere, Ospedale Mauriziano di Torino e Case di cura private accreditate, per l’attivita’ cardiochirurgica in Piemonte (DRG da 104 a 108)

A relazione dell’Assessore Galante:

Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 47-866 del 18 settembre 2000 è stato recepito il “Protocollo d’intesa per l’attività di cardiochirurgia”, sottoscritto in data 26.07.2000 dall’Assessore alla Sanità e dai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Ospedaliere San Giovanni Battista di Torino, Maggiore della Carità di Novara, S. Croce e Carle di Cuneo, SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, dell’Ordine Mauriziano e dai Legali Rappresentanti delle Case di cura private provvisoriamente accreditate Villa Maria Pia di Torino, San Gaudenzio di Novara e Città di Alessandria di Alessandria.

Con tale accordo, facendo riferimento agli standard di attività della cardiochirurgia, si sono individuati i centri, così come previsto dal Piano Sanitario Regionale vigente;sono stati definiti per entrambi i comparti pubblico e privato i principali parametri di riferimento relativi a standard minimi di attività e requisiti organizzativi.

Nel protocollo sono stati stabiliti i volumi di attività al fine di garantire la copertura del fabbisogno regionale atteso in ragione annua ed è stato previsto l’impegno da parte della Regione Piemonte a mantenere l’articolazione strutturale pubblica e privata individuata, senza addivenire all’istituzione di nuove capacità produttive nel periodo considerato.

L’accordo, in prima istanza aveva individuato il volume di attività che doveva essere garantito, in relazione al fabbisogno annuale complessivo ed alla capacità produttiva di ogni singolo centro. Nel corso del triennio 2001-2003 tali volumi, fermo restando il fabbisogno annuale che è rimasto invariato, sono stati ridefiniti nell’ambito di una migliore organizzazione dei Centri stessi, tenuto anche conto della capacità produttiva a regime di ogni singola struttura.

Nell’anno 2004, si è ritenuto di dover procedere al rinnovo dell’accordo suddetto, vista la ricaduta che il protocollo in questione ha prodotto nel sistema, contenendo entro i trenta giorni le liste di attesa nel settore e con un recupero soddisfacente ma non ancora esaustivo della mobilità passiva extraregionale.

In data 16 luglio 2004, si è pertanto proceduto alla sottoscrizione di un nuovo documento a valere per gli anni 2004-2006, il nuovo protocollo d’intesa conferma il fabbisogno di 4200 interventi annui in quanto l’aumento di prestazioni a causa del progressivo invecchiamento della popolazione è compensato dalla riduzione delle stesse per parte dello spostamento delle indicazioni sulle prestazioni di cardiologia interventistica.

Viene, quindi, confermata la rete di strutture pubbliche e private firmatarie del precedente accordo, considerato il fabbisogno costante e l’assenza di sostanziali mutamenti nella dimensione dell’offerta.

Sulla base dell’esperienza maturata nel triennio precedente sono definiti in modo più specifico i parametri minimi organizzativi per ciascuna tipologia di attività che deve essere garantita dal centro cardiochirurgico e sono stati inseriti criteri per la verifica sulla qualità ed appropriatezza delle prestazioni.

I centri della rete si impegnano, inoltre, ad aderire ai percorsi diagnostici terapeutici per tipologie di intervento, in particolare per le emergenze più comuni al fine di garantire tempestività di accesso ai trattamenti più idonei per i pazienti.

Per l’anno 2004 i volumi di attività sono definiti sulla base della produzione regionale 2003, mentre per gli anni 2005-2006 i volumi saranno determinati annualmente, sempre con riferimento al fabbisogno annuale definito nell’accordo. A tal fine viene previsto apposito monitoraggio ed un tavolo di concertazione permanente con le strutture per la verifica dell’attività erogata.

Il Consiglio Regionale di Sanità ed Assistenza ha espresso parere favorevole in data 13 ottobre 2004.

Tutto ciò premesso, si propone alla Giunta Regionale di approvare il recepimento del protocollo d’intesa allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale.

La Giunta regionale udite le argomentazioni del relatore e condividendole,

vista la D.G.R. n. n. 47-866 del 18.09.2000;

a voti unanimi resi nelle forme di legge,

delibera

per le motivazioni espresse in premessa,

- di recepire il “Protocollo d’intesa per l’attività di cardiochirurgia”, sottoscritto in data 16 luglio 2004 dall’Assessore alla Sanità e dai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Ospedaliere San Giovanni Battista di Torino, Maggiore della Carità di Novara, S. Croce e Carle di Cuneo, SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, dall’Ospedale Mauriziano e dai Legali Rappresentanti delle Case di cura private accreditate Villa Maria Pia di Torino, San Gaudenzio di Novara e Città di Alessandria di Alessandria, la cui copia autentica viene allegata al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale (Allegato 1);

- di dare atto che il protocollo d’intesa ha validità per il periodo 2004-2006 e che l’articolazione strutturale pubblica e privata individuata nell’accordo è quella attualmente vigente;

- di dare atto che per l’anno 2004 i volumi di attività sono definiti sulla base della produzione regionale 2003, mentre per gli anni 2005-2006 i volumi saranno determinati annualmente, sempre con riferimento al fabbisogno annuale definito nell’accordo ed a seguito di specifico monitoraggio dell’attività erogata.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF)

REGIONE PIEMONTE - ASSESSORATO ALLA SANITA’

PROTOCOLLO INTESA
PER ATTIVITA’ DI CARDIOCHIRURGIA

TRA

La Regione Piemonte, rappresentata dall’Assessore alla Sanità Valter Galante

E

I Direttori Generali delle ASO: San Giovanni Battista di Torino, Maggiore della Carità di Novara, S. Croce e Carle di Cuneo, SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, il Commissario dell’Ospedale Mauriziano di Torino ed i Legali Rappresentanti delle Case di Cura private accreditate: Villa Maria Pia di Torino, San Gaudenzio di Novara e Città di Alessandria di Alessandria.

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

DURATA

Il presente accordo vale per il periodo 2004 - 2006. La Regione Piemonte si impegna a mantenere l’articolazione strutturale pubblica e privata sopracitata senza addivenire alla istituzione di nuove capacità produttive per tutta la durata del presente accordo se il fabbisogno risulta soddisfatto e in assenza di sostanziali mutamenti nella dimensione dell’offerta.

FABBISOGNO

La necessità di prestazioni per gli anni 2004/2006, in materia di prestazioni cardiochirurgiche in CEC ( circolazione extracorporea o metodiche alternative emergenti - Drg 104-105 -106-107-108), è stimata fino ad un valore di 4200 interventi annui, per i cittadini residenti in Regione.

Tale stima, in linea con i dati nazionali ed europei calcolabili intorno ai 1.000 interventi per milione di abitanti, è basata sulla produzione dei tre anni precedenti che ha confermato il fabbisogno previsto nell’ambito della programmazione settoriale specifica, con tempi di attesa molto contenuti rispetto ai 30 gg. stabiliti dal precedente accordo.

STANDARD DI ATTIVITA’

Gli standard di attività elaborati dalle Società Scientifiche prescrivono per i Centri di Cardiochirurgia una soglia minima di 350- 400 interventi/anno.

Vengono di seguito indicati i requisiti minimi di struttura per tipologia del Centro, in funzione dei volumi di attività.

Classe A : fino a 450 interventi.

Classe B : da 450 a 800 interventi.

Classe C : oltre gli 800 interventi.

STANDARD ORGANIZZATIVI

La dotazione minima del personale sottoindicato deve prevedere la copertura dei turni di servizio e lo svolgimento dei compiti istituzionali che consistono in:

* ATTIVITA’ OPERATORIA

* ATTIVITA’ DI TERAPIA INTENSIVA

* ATTIVITA’ DI DEGENZA E AMBULATORIALE

CLASSE A - FINO A 450 CASI:

ATTIVITA’ OPERATORIA

Deve essere assicurata la funzionalità di sala operatoria nella fascia oraria diurna per un minimo di due sale operatorie.

L’attività rapportata a due sale operatorie è garantita da:

n. 3 cardiochirurghi - medici con specializzazione in cardiochirurgia

n. 2 anestesisti rianimatori - dedicati alla attività cardiochirurgica

n. 6 infermieri

n. 2 tecnici perfusionisti

adeguato personale ausiliario.

ATTIVITA’ DI PRONTA DISPONIBILITA’

Deve essere garantito il servizio di reperibilità così articolato: 2 cardiochirurghi, 1 anestesista-rianimatore, 3 infermieri professionali di sala, 1 tecnico di CEC e l’attività di ausiliare.

ATTIVITA’ DI TERAPIA INTENSIVA - DEGENZA ORDINARIA

Deve essere assicurata l’assistenza 24 ore su 24 sia da personale Medico che da personale Infermieristico.

Per una Struttura Organizzativa di CLASSE A sono previsti almeno n. 4 posti letto di terapia intensiva e n. 10 posti letto di degenza ordinaria, fermo restando quanto stabilito dalla D.G.R. n. 69-9407 del 19.05.2003 in merito al tasso di utilizzo dei posti letto, ed una dotazione minima di personale medico da garantire:

- la copertura della guardia attiva in terapia intensiva 24/24;

- la copertura della guardia attiva nel reparto di degenza per almeno 12 ore al giorno.

Con riferimento alle unità infermieristiche, premesso che la dotazione di personale minima a svolgere qualsiasi livello di attività inferiore a 450 interventi è di 29 infermieri professionali, deve comunque essere assicurata:

- per la degenza ordinaria una presenza minima di 2 unità infermieristiche per l’intero arco delle 24 ore;

- per la terapia intensiva la presenza minima di 2 unità infermieristiche per l’intero arco delle 24 ore con un rapporto presenza infermieri/pazienti non inferiore a 1:2.

Per le altre 2 classi l’incremento della dotazione di posti letto di terapia intensiva e di degenza e di personale, viene così calcolata:

CLASSE B)fino a 800 interventi : 1 cardiochirurgo e 1 anestesista ogni 200 interventi,1 altro personale laureato ogni 400 interventi, 4 infermieri professionali ogni 100 interventi, 1+ 1 letto di terapia intensiva/subintensiva e 3 letti di degenza ogni 100 interventi.

CLASSE C)oltre gli 800 interventi: 1 cardiochirurgo ogni 200 interventi, 1 anestesista ogni 250 interventi,1 altro personale laureato ogni 200 interventi, 6 infermieri professionali ogni 120 interventi, 1+ 1 letto di terapia intensiva/ subintensiva e 4 letti di degenza ogni 120 interventi, 1 terza sala operatoria oltre alle due di routine.

ATTIVITA’ AMBULATORIALE

Deve essere garantita l’attività ambulatoriale in base alle esigenze aziendali garantendo un tempo di attesa per prima visita non superiore a gg. 7.

Gli standard di personale riferiti ad ogni scaglione di attività sono considerati come unità “ tempo pieno equivalenti ”

Il personale sopra indicato deve essere ulteriormente integrato da ogni Azienda alla luce delle reali esigenze e soprattutto tenendo conto della complessità dei casi trattati, quali ad esempio l’attività di trapianto ovvero ogni altra produzione non riferita ai DRG sopraindicati.

ALTRO PERSONALE LAUREATO

Deve essere prevista la presenza in servizio all’interno della Struttura di almeno un cardiologo e un terapista della riabilitazione.

BUDGET

La produzione dei primi mesi del 2004 evidenzia una sostanziale conferma della capacità produttiva dei singoli Centri attestandosi sui valori di produzione 2003 e confermando il fabbisogno programmato dei 4200 casi previsti.

Pertanto con riferimento al fabbisogno sopraindicato il budget complessivo regionale 2004 viene definito sulla base della produzione regionale 2003. Per gli anni 2005 e 2006 il budget verrà determinato annualmente.

La Regione provvederà a definire un calendario di incontri con i Rappresentanti delle Aziende firmatarie, al fine di monitorare la capacità produttiva e la produzione effettiva dei Centri.

RAGGIUNGIMENTO DEI LIVELLI MINIMI DI QUALITA’ DELLE STRUTTURE CARDIOCHIRURGICHE PUBBLICHE E PRIVATE

ORGANIZZAZIONE

Debbono essere disponibili documenti scritti relativi allo svolgimento delle principali attività organizzative della struttura ed in particolare:

* criteri e modalità di accesso, di trasferimento e di dimissione dei pazienti in elezione, urgenza ed emergenza;

* criteri per la programmazione delle liste di attesa ;

* modalità di accoglimento, registrazione e responsabilità nella gestione della cartella clinica;

* riesame piano di miglioramento livello organizzativo.

QUALITA’

Le strutture devono prevedere attività sistematiche atte a monitorare e a valutare la qualità del servizio erogato.

* valutazione collegiale pre-operatoria dei casi da programmare per intervento e revisione sistematica dei casi trattati

* verifiche sistematiche e documentate relativamente all’efficacia terapeutica (analisi del rischio operatorio, degenza in terapia intensiva e degenza media totale, complicanze, etc.)

Per gli interventi in elezione e relativamente ai livelli di attesa, i Centri si impegnano a non superare i 30gg. di attesa.

Ai fini della stratificazione del rischio, si utilizza quale indicatore di valutazione il sistema EuroSCOR (European System for Cardiac Operative Risk Evaluation) con inserimento dei relativi dati nella Scheda di Dimissione Ospedaliera.

Follow-up dei pazienti che deve comprendere almeno una valutazione degli esiti a breve (entro 30 gg. dall’atto operatorio).

EMERGENZA/URGENZA

I Centri di Cardiochirurgia dovranno assicurare l’accoglienza del paziente in emergenza in tutto l’arco dell’anno; qualora dovessero verificarsi evenienze eccezionali ogni Centro provvederà a reperire un altro Centro in grado di eseguire l’intervento.

Tutti i Centri devono garantire l’operatività sulle 24 ore per la gestione delle patologie di emergenza; a tal fine per gli istituti privati è consentito il ricovero con trasferimento diretto dalla struttura pubblica (trasferimento secondario), su proposta del Direttore Sanitario della struttura ospedaliera inviante.

I centri si impegnano ad aderire a quanto verrà definito dall’Assessorato in merito ai percorsi diagnostici, terapeutici e di trattamento delle emergenze più comuni.

In generale il paziente in emergenza cardiochirurgica viene trasferito al centro cardiochirurgico dalla struttura che ha provveduto alla prima valutazione clinica (cardiologie,118, DEA).

Il centro cardiochirurgico pone l’indicazione o conferma quella eventualmente posta in altre strutture.

L’accesso del paziente alle strutture cardiochirurgiche avviene secondo il riferimento territoriale per quadrante, attraverso accordi da stipularsi con le afferenti. Questi accordi devono necessariamente comprendere precisi protocolli da adottarsi congiuntamente tra il centro cardiochirurgico e le strutture afferenti e devono riguardare necessariamente la disponibilità di posti letto in terapia intensiva, con l’eventuale necessità di trasferimento di pazienti stabili, al fine di poter operare e ricoverare pazienti acuti.

Il centro cardiochirurgico deve aderire a quanto definito nei protocolli regionali per ogni singola patologia e fornire la disponibilità per un tempestivo trasferimento in sala operatoria o, se non disponibile, concordare le strategie più utili per la gestione dell’emergenza con gli altri centri regionali.

VERIFICHE E MONITORAGGIO

L’attività di cui al presente protocollo in termini quantitativi e di modalità della risposta ai bisogni sanitari (tempi di attesa) sarà sottoposta a continuo ed approfondito monitoraggio.

Sul piano della qualità delle prestazioni, del rispetto dei di accesso in emergenza, le strutture competenti dell’Assessorato alla Sanità potranno attuare in ogni momento gli opportuni controlli; vengono, inoltre, previsti audit annuali le cui modalità organizzative sono da definirsi.

Torino, 16 luglio 2004

Assessore alla Sanita’
Valter Galante

Direttori Generali
ASO S.Giovanni Battista
ASO Maggiore della Carità
ASO S.Croce e Carle
ASO SS. Antonio e Biagio

Commissario
Ospedale Mauriziano

Legali Rappresentanti
C.d.c. Villa M.Pia
C.d.c. San Gaudenzio
C.d.c. Città di Alessandria