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Bollettino Ufficiale n. 48 del 2 / 12 / 2004

Codice 25.9
D.D. 16 settembre 2004, n. 1502

O.M. n. 3090 del 18/10/2000. Evento alluvionale autunno 2000. Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Bognanco. Regimazione acque superficiali su strada comunale Graniga-S. Bernardo a monte del ponte. Importo finanziato: Euro 120.000. Importo progetto: Euro 120.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare il progetto dei lavori di regimazione acque superficiali su strada comunale Graniga-S. Bernardo dell’importo di Euro 120.000, così suddiviso:

Importo lavori a base d’asta    Euro    83.893,22

Oneri per la sicurezza    Euro    1.712,08
Somme a disposizione dell’Amministrazione:
I.V.A. sui lavori (20%)    Euro    17.121,06
Spese generali e tecniche    Euro    12.840,80
C.n.p.a.i.a. (2%)    Euro    256,82
I.V.A. su spese tecniche e c.n.p.a.i.a.    Euro    2.619,52
Incentivo ex Art. 18 comma 1    Euro    856,05
Imprevisti    Euro    700,45
Totale somme a disposizione    Euro    34.394,70

Totale    Euro    120.000,00

A condizione che:

1) Le spese generali ammissibili a contributo (spese tecniche, incentivo progettazione ecc.) siano ricondotte entro il 15% dell’importo lavori a base d’asta;

2) Le caratteristiche del materiale lapideo impiegato siano coerenti per cromatismo e tipologia a quelle delle pietre presenti nei luoghi d’intervento;

3) Il muro di sostegno in massi di cava abbia i giunti in vista riempiti di terreno vegetale e il basamento in cls sia correttamente raccordato con il profilo del versante;

4) Si provveda all’inerbimento artificiale dell’area di frana con miscugli di specie erbacee ed arbustive coerenti con il corredo flogistico locale;

nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale;

1) i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stresso necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2) in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3) gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4) dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendone a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5) i reinterri per la ricostruzione della morfologia circostante potrà avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6) i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7) dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11.03.1988 sulle norme geotecniche.

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi della L.R. n. 45/1989 e del D.Lgs. n. 42/2004;

- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.

I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dell’opera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al Tribunale Amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole