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Bollettino Ufficiale n. 46 del 18 / 11 / 2004

Codice 17.1
D.D. 26 agosto 2004, n. 235

L.R. n. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto presentato dalla Società Novisì S.r.l., localizzato nel Comune di Novi Ligure (Al) - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. 40/1998

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

- Di ritenere che il progetto “Costruzione di centro commerciale classico nell’insediamento denominato Euronovi”, localizzato nel Comune di Novi Ligure (AL), presentato dal sig. Silvano Giacopelli, in qualità di Consigliere Delegato della Società Novisì r.l., con sede in Roma, via Versilia, n. 2, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto definitivo recepisca tutte le prescrizioni e indicazioni di seguito elencate:

1. Viabilità - La viabilità che dovrà essere realizzata ed utilizzabile al momento dell’attivazione del centro commerciale è:

- realizzazione di una rotatoria (rotatoria “2") che accorpi in una unica intersezione via Pietro Isola, via Trattato di Bruxelles e strada del Castel Gazzo;

- adeguamento della rotatoria (rotatoria “5") tra via Ovada, via Bellini e viale dei Campionissimi, con l’aggiunta di una braccio a servizio degli insediamenti residenziali e scolastico previsti;

-realizzazione di una rotatoria (rotatoria “13") lungo via Ovada, nel tratto compreso tra via della Capannina e via Donizzetti, per l’accesso-uscita agli insediamenti commerciali, produttivi, residenziali, terziari previsti;

-realizzazione di una rotatoria (rotatoria “ 12") lungo via trattato di Bruxelles per l’accesso-uscita agli insediamenti commerciali, produttivi, terziari previsti;

- realizzazione di una rotatoria interna alla fine di via Bixio (rotatoria “14"), dopo il cimitero, per l’accesso-uscita agli insediamenti commerciali, terziari previsti;

-adeguamento della rotatoria (rotatoria “6") tra via Acquistapace, via Bixio e Campionissimi, con l’adeguamento di via Acquistapace a strada a doppio circolazione;

-realizzazione di una rotatoria (rotatoria “10") all’intersezione tra via Pavese, via Bixio e via Mameli;

-realizzazione di una rotatoria (rotatoria “9") all’intersezione tra corso Piave e corso Marengo;

-realizzazione di una rotatoria (rotatoria “8") all’intersezione tra corso Piave, via Ovada, via Marconi e via Capanna;

-alla documentazione allegata all’istanza di autorizzazione commerciale ex D.Lgs. 114/98 dovrà essere allegato uno studio di tutti i flussi commerciali presenti e futuri nella zona di interesse, riferiti anche alla nuova rete infrastrutturale viaria già programmata dalla Regione Piemonte tra Novi Ligure e Pozzolo Formigaro.

2. Acque - La realizzazione della condotta fognaria di via T. di Bruxelles deve essere stralciata dal progetto del centro commerciale in oggetto, in quanto non costituisce opera indotta dallo stesso. Si richiede che il progetto definitivo riporti quanto segue:

-la descrizione dei trattamenti delle acque meteoriche ed il piano di sversamenti accidentali;

-la valutazione di fattibilità di riutilizzo delle acque di seconda pioggia e di provenienza dai tetti per tutti gli scopi per i quali non è necessaria acqua potabile (lavaggio piazzali, servizi Igienici, irrigazione, ecc.).

3. Impatto Atmosferico ed Energetico - Nel progetto definitivo dovranno essere contenute valutazioni relative a:

-l’impianto di climatizzazione, anziché a ricircolo d’aria (sistema che favorisce l’insorgere e la diffusione di germi patogeni), con utilizzo di pannelli rinfrescanti a soffitto;

-il posizionamento e le caratteristiche geometriche dei punti di emissione al fine di garantire una corretta dispersione degli inquinanti emessi in atmosfera, in modo da evitare eventi critici per la qualità dell’aria in particolare presso recettori sensibili;

- la fattibilità tecnica unitamente alla redditività economica della previsione di un impianto di cogenerazione (generazione combinata di energia elettrica e calore) alimentato a gas naturale, e di un impianto ad assorbimento per l’utilizzo del calore prodotto in esubero nei mesi estivi, ai fini della sua trasformazione in frigorie utili al servizio di raffrescamento;

-al fine di ridurre e razionalizzare i fabbisogni energetici e i conseguenti oneri gestionali, la scelta emessa in opera delle migliori soluzioni architettoniche relativamente al sistema di illuminazione per favorire il più possibile il ricorso controllato alla luce naturale, affiancata dai sistemi illuminanti ad alta efficienza riducendo i carichi termici dall’insolazione estiva e, per quanto possibile, adottando sistemi attivi di controllo e ombreggiature naturali.

4. Impatto Acustico - Nel progetto definitivo dovranno essere contenuti:

la relazione di impatto acustico prevista dalla L. 26.10.1995, n. 447 (art. 8), e dalla L.R. 20.10.2000, n. 52 (art. 10) e redatta secondo quanto previsto dalla D.G.R. del 02.02.2004, n. 9-11616;

gli interventi di mitigazione, progettati prendendo a riferimento i limiti per le infrastrutture stradali di nuova realizzazione posti dal D.P.R. 30.03.2004, n. 142, in osservanza dei vincoli derivanti dalla classificazione acustica definitiva del territorio comunale.

5. Inserimento Paesaggistico, Interventi di Mitigazione e Compensazione Ambientale - Si sottolinea l’esigenza di richiedere ogni possibile sforzo per estendere l’area a verde al fine di migliorare sia la qualità dell’aria, sia l’aspetto prospettico dell’opera in progetto. E’ necessario, quindi, assegnare alle aree verdi un ruolo di rilevo nell’ambito della progettazione d’insieme del sito, in quanto elementi in grado di arricchire la qualità percettiva e ambientale del complesso; il progetto definitivo dovrà prevedere quanto segue:

-tutte le attività di sistemazione a verde dovranno essere sviluppate compiutamente nelle fasi di progettazione successive ed eseguite procedendo per lotti funzionali parallelamente all’avanzamento del cantiere, avendo cura di rispettare i corretti canoni di messa a dimora della forestazione urbana (tutoraggio, irrigazione, ecc.) e secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde;

-l’impiego esclusivamente di specie autoctone, evitando le specie esotiche o di esclusivo valore estetico, tenendo conto del clima e del disturbo antropico; per le piazzole di sosta si dovranno prevedere soluzioni che permettano il sicuro ed apprezzabile inerbimento (“elementi modulari in c.l.s. inerbiti” oppure “salvaprato plastico a griglie componibili”);

- in merito all’esecuzione dei lavori, che la realizzazione delle opere a verde sia affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate;

- si dovranno aumentare il più possibile le superfici destinate alle aree verdi (tetti, aiuole, siepi, rotonde rinverdite, ecc.), sia lungo il perimetro sia all’interno dell’area commerciale;

-specifiche previsioni e clausole relative alla garanzia dei risultati delle opere a verde, intesa sia come garanzia di attecchimento del materiale vegetale sia come periodo di manutenzione obbligatoria a seguito dell’ultimazione dei lavori;

-la sistemazione a verde finalizzata a mitigare l’impatto visivo, atmosferico ed acustico generati dal centro commerciale dovrà essere concordata con I’ARPA territorialmente competente.

6. Rifiuti - Il progetto definitivo, relativamente all’esatta collocazione delle isole ecologiche opportunamente previste per consentire la raccolta differenziata (secondo criteri coerenti con quelli previsti all’interno dell’area comunale) in fase di esercizio del centro commerciale, dovrà riportare sia nella relazione sia in una cartografia:

- le aree da adibire ed attrezzare con cassoni di dimensioni adatte allo stoccaggio temporaneo (in funzione dei volumi prodotti e della prevista frequenza di svuotamento) di materiale differenziabile (RSA, carta e cartone, vetro, materiali metallici, organico, legno, plastica);

- dei cassonetti per la raccolta differenziata (lattine, plastica e vetro) ad uso del pubblico nelle aree a questo accessibili;

- un’idonea canalizzazione di raccolta e recapito in fognatura del percolato derivante dai cassoni dedicati alla frazione organica;

- relativamente ai rifiuti organici (Codice CER 20 01 08), dovrà essere prevista una raccolta differenziata ad hoc, da concordare col Comune; a tal fine il proponente, in sede di progetto definitivo, dovrà:

- fornire la stima quantitativa della composizione merceologica e della produzione in base a coefficienti di produzione previsti dalla tab. 4º DPR 158/99;

- valutare, sulla base dei regolamenti comunali vigenti, la quantità di ciascuna tipologia di rifiuti che può essere gestita nell’ambito del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;

- individuare i soggetti autorizzati, ai sensi della normativa vigente, cui affidare lo smaltimento della quota di rifiuti non gestibile nell’ambito del servizio pubblico.

7. Fase di Cantiere - L’allestimento e la gestione del cantiere devono essere previsti nell’ottica di mitigare il più possibile l’impatto sul territorio, soprattutto per i ricettori abitativi posti lungo via Ovada; a questo fine nell’ambito della redazione del progetto definitivo, si deve evidenziare:

-il mantenimento del muro di cinta che attualmente segna il perimetro dell’area in oggetto per tutta la durata delle fasi del cantiere; laddove questo manca (via dei Campionissimi), si provveda con adeguate schermature antipolvere e antirumore;

-la necessità di una frequente bagnatura delle piste usate dai mezzi di cantiere ed il contenimento della velocità di questi ultimi;

-la necessità che l’impresa affidataria dei lavori si attenga ad un cronoprogramma che coadiuvi la riduzione del disturbo da rumore e che sia attrezzata per la messa in sicurezza di emergenza in caso di eventuali sversamenti di sostanze inquinanti; il progetto definitivo deve quindi riportare sia il cronoprogramma relativo all’impiego dei macchinari di cantiere, che eviti il più possibile la contemporaneità di utilizzo e vieti i lavori durante la notte, sia un “piano degli sversamenti accidentali” da allegare al Piano di sicurezza;

- la provenienza e destinazione delle terre di riporto/scavo;

-che gli scavi di esecuzione dei lavori non interessino la falda e in caso contrario siano presi gli opportuni accorgimenti di tutela delle acque sotterranee;

-lo stoccaggio di sostanze pericolose per l’ambiente e le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi d’opera dovranno essere effettuati garantendo tutte le condizioni di sicurezza per i lavoratori e l’ambiente, inoltre, si dovrà garantire l’idonea procedura di raccolta e smaltimento dei rifiuti e degli eventuali reflui civili prodotti, secondo le normative vigenti;

-la realizzazione delle opere in oggetto, potrà avvenire solo successivamente alla certificazione da parte della Provincia di Alessandria di avvenuta bonifica del lotto interessato dalla costruzione del centro commerciale classico, ai sensi del D.Lgs. 471/99; in ogni caso non si dovranno verificare interferenze di alcun tipo tra il cantiere di bonifica e il cantiere edile.

8. Verifica delle Prescrizioni e Monitoraggi - Deve essere rispettato quanto segue:

-fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad ARPA ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/1998 il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera;

- si dovranno effettuare le seguenti attività di monitoraggio, in fase di costruzione e di esercizio, da concordare, per quanto riguarda tempistiche e modalità, preventivamente col Coordinamento VIA-VAS ed il Dipartimento ARPA territorialmente competente: traffico indotto, acustico, atmosferico, acque sotterranee;

- deve essere comunicato al Dipartimento ARPA territorialmente competente l’inizio ed il termine dei lavori, ai sensi deli’art. 8 della L.R. 40/98, e il luogo del deposito del Progetto esecutivo;

-il Direttore dei lavori deve trasmettere, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, al Coordinamento VIA-VAS e Dipartimento ARPA territorialmente competente, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nella Determina della Giunta Regionale, conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in oggetto, nonchè da elaborati successivi utili agli scopi suddetti (come il cronoprogramma realizzato dall’impresa affidataria dei lavori, che lo appronterà in modo tale da ridurre l’impatto da rumore; si veda a tal proposito il punto “Fase di Cantiere”);

- i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi al Dipartimento ARPA territorialmente competente;

- in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione volti alla riduzione degli impatti, a carico del proponente e da concordare col Comune;

9. Dovrà essere ottenuta autorizzazione commerciale ex L.R. 28/99 ed autorizzazione urbanistica ex art. 26 L.R. 56/77; quest’ultima potrà essere rilasciata soltanto dopo che il Progetto Definitivo avrà recepito le prescrizioni contenute nel presente atto. Inoltre, si richiede di allegare al Progetto definitivo la documentazione nel frattempo ottenuta con la quale la Provincia e l’ARPA certificano e approvano lo stato di avanzamento dei lavori di bonifica.

10. Il Comune dovrà verificare, prima del rilascio del Permesso di Costruire, il rispetto di tutte le prescrizioni riportate nel presente dispositivo ed il provvedimento comunale dovrà contenere interamente le prescrizioni di cui al punto 8, nonchè quelle che verranno riportate nell’atto di autorizzazione urbanistica regionale ex art. 26 L.R. 56/77.

11. Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonchè le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione dell’atto sul Bollettino della Regione Piemonte.

Il Direttore regionale
Marco Cavaletto