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Bollettino Ufficiale n. 41 del 14 / 10 / 2004

Codice 26.2
D.D. 21 giugno 2004, n. 306

Provvedimento conclusivo della Fase di verifica della procedura di VIA , di cui all’art. 10 Legge Regionale 40/1998 inerente il progetto dal titolo: “Variante alla SS 457 di ”Moncalvo" - Lavori di costruzione della strada di collegamento tra la SS 31 per Alessandria e la SP per Valenza in corrispondenza del casello autostradale di Casale Sud dell’Autotrafori A26. Lotto di completamento tra la SS 31 e la SS 457"

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

a) di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale

b) di concludere il procedimento relativo alla Fase di Verifica, di cui all’art. 10 della L.R. n. 40/98 e s.m.i, relativo al progetto: ”Variante alla S.S. 457 di “Moncalvo” - Lavori di costruzione della strada di collegamento tra la S.S. 31 per Alessandria e la S.P. per Valenza in corrispondenza del casello autostradale di Casale Sud dell’Autotrafori A26. Lotto di completamento tra la S.S. 31 e la S.S.457", ricadente nel territorio dei comuni di Casale M.to, Rosignano M.to, San Giorgio M.to e Ozzano M.to (AL), presentato dall’ANAS S.p.A. - Compartimento della Viabilità per il Piemonte, con sede legale in Torino, Via Talucchi n. 7, con nota prot. n°. 5528 in data 11-03-2004, e di sottoporre il progetto medesimo alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 L.R. 40/1998

c) di richiedere all’Ente proponente ANAS S.p.A. - Compartimento della Viabilità per il Piemonte, che nel corso della redazione del progetto definitivo e dello Studio di impatto ambientale siano rispettate, oltre agli approfondimenti necessari per il S.I.A., le condizioni e le richieste di approfondimento elencate nel seguito, contenute nei pareri pervenuti e nei verbali della C.d.S. agli atti del procedimento:

* tenendo conto di quanto emerso in sede di Conferenza dei Servizi e riportato nelle premesse, il progetto definitivo dovrà essere sviluppato su un alternativa di tracciato diversa da quella proposta nel progetto preliminare che garantisca un minore impatto ambientale e paesaggistico;

* nel corso della redazione del progetto definitivo, il proponente dovrà sviluppare in maniera approfondita l’esame delle possibili alternative di tracciato, l’analisi dei possibili impatti dell’infrastruttura viaria, sia in fase di cantiere sia in fase di esercizio, sulle componenti fauna, acque superficiali e sotterranee, rete irrigua, attività agricole e paesaggio rurale e l’individuazione delle misure di mitigazione e degli interventi di compensazione ambientale e di inserimento paesaggistico, al fine di limitare il più possibile l’impatto dell’opera sul territorio e di ridurre il costo ambientale di tale infrastruttura

* la nuova soluzione di tracciato tenga conto delle esigenze di integrazione con il contesto territoriale ed ambientale, attraverso l’individuazione di adeguate opere di ricucitura a verde;

* il progetto definitivo dovrà altresì provvedere a verificare i volumi delle acque meteoriche di deflusso dal manto stradale che saranno convogliati nella rete di fossi e canali locali. A tal proposito occorrerà approfondire i sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia e degli eventuali sversamenti accidentali sia in fase di cantiere che in fase di esercizio e specificare i recettori finali di tali acque;

* nella progettazione definitiva dovrà essere verificata l’interferenza dell’opera con l’eventuale presenza di pozzi ad uso irriguo o di sorgenti anche di modesta entità che contribuiscono all’alimentazione della rete irrigua;

* nella progettazione definitiva occorre prevedere una valutazione del rischio archeologico e concordare con la Soprintendenza per i beni Archeologici del Piemonte un programma di indagini e di accertamenti archeologici secondo quanto previsto dal D.P.R. 554/99 art. 15,17 e 18;

* nel progetto definitivo dovranno essere maggiormente approfonditi gli aspetti legati all’individuazione dei siti di reperimento dei materiali di cava e di discarica secondo quanto previsto dal D.P.R. 554/99 prevedendo anche le sistemazioni finali degli stessi;

* il progetto definitivo dovrà sviluppare in maniera approfondita l’analisi dei possibili impatti dell’infrastruttura viaria, sia in fase di cantiere sia in fase di esercizio, sulle componenti rete irrigua, acque superficiali e sotterranee, attività agricole, paesaggio rurale e fauna e l’individuazione delle misure di mitigazione e degli interventi di compensazione ambientale e di inserimento paesaggistico. In particolare, il proponente, dovrà prendere contatto con il Coordinamento VIA/VAS dell’ARPA Piemonte per definire i criteri costruttivi degli interventi di permeabilizzazione dell’infrastruttura al passaggio della piccola fauna vertebrata, al fine di renderne massima l’efficienza.

* nella redazione del progetto definitivo dovranno essere valutate, tecnicamente ed economicamente e con tutti gli Enti e le Società interessate, tutte le interferenze del tracciato con eventuali servizi per i quali sarà necessario effettuare spostamenti e/o adeguamenti. In particolare, il proponente dovrà prendere contatto con la Coutenza Canali Lanza, Mellana e Roggia Fuga, Via Guala 9, Casale Monferrato (AL), tel. 0142/71024, per verificare e risolvere le interferenze con la rete irrigua, e con l’Osservatorio Regionale sulla Fauna selvatica (Direzione Territorio Rurale - Corso Stati Uniti 21 - Torino)

* nella redazione del progetto definitivo dovrà essere garantita la regimazione e l’ottimale deflusso delle acque lungo le piste, i piazzali e le zone di deposito temporaneo di terreno, evitando ogni forma indotta di ristagno, di ruscellamento diffuso e di colamento veloce di fanghi o detriti lungo i versanti; dovranno essere periodicamente verificate, anche in corso d’opera, tutte le condizioni di stabilità e sicurezza disciplinate dal D.M. L.P. 11/3/1988, in particolare ai punti B, C, D, E, F e H.; dovrà essere evitata, per quanto possibile, l’adozione di battuti di cemento ed asfaltature delle aree di cantiere per favorire a lavori ultimati il reimpianto della vegetazione, prendendo accorgimenti di cantiere per evitare la distruzione superflua di beni naturali e paesaggistici esistenti; per il consolidamento delle scarpate e di particolari punti di vulnerabilità sarà preferibile l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica; nel caso in cui debbano essere realizzati muri di contenimento sarà consigliabile impiegare soluzioni strutturali che consentano anche la crescita della vegetazione; il ripristino ed il rafforzamento della vegetazione presente sui versanti e nelle zone adiacenti di rispetto all’infrastruttura siano realizzati con essenze preferibilmente autoctone.

d) di dare atto che i pareri pervenuti saranno inviati, contestualmente alla presente determinazione, all’Ente proponente ANAS S.p.A. - Compartimento della Viabilità per il Piemonte.

e) di dare atto che la presente determinazione verrà inviata ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge n. 1034 del 6.12.1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino