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Bollettino Ufficiale n. 41 del 14 / 10 / 2004

Codice 17.1
D.D. 25 giugno 2004, n. 164

L.R. n. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto presentato dalla Società Piemonte Engineering r.l., localizzato in Comune di Romagnano Sesia (NO) - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

- Di ritenere che il progetto “Realizzazione nuovo centro commerciale in Comune di Romagnano Sesia”, localizzato nel Comune di Romagnano Sesia (NO), lungo la SP299, presentato dal sig. Andrea Marchiori, in qualità di amministratore unico della Società Piemonte Engineering r.l., con sede in Milano, Via A. De Togni, n. 7, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto definitivo recepisca tutte le prescrizioni di seguito elencate:

1. Viabilità - Le opere viarie per risolvere le esternalità negative sono prescritte per i due scenari previsti:

- A) All’attivazione del centro commerciale classico della soc. Piemonte Engineering S.r.l. congiuntamente all’attivazione dei centri commerciali sequenziale e classico della soc. Il Torchio insistenti sulla stessa localizzazione L2, le seguenti opere viarie dovranno essere realizzate e funzionali da realizzarsi a carico dalla società proponente:

- realizzazione di una rotatoria lungo la SP299 all’intersezione con la strada rurale, con due corsie di attestamento per ogni braccio di ingresso (con esclusione della strada rurale);

- realizzazione di nuova viabilità perimetrale al lotto di intervento;

- realizzazione del peduncolo di connessione sul lato est e sul lato nord sino all’innesto sulla SP 299 a sud del cimitero, dotandolo di corsie di accelerazione e decelerazione;

- partecipazione alla realizzazione, anche in forma provvisoria, di una rotatoria sulla SP 299 in corrispondenza dello svincolo del casello autostradale; il Comune dovrà stabilire mediante convenzione, sulla base della superficie di vendita autorizzata, la suddivisione della spesa di progettazione e di realizzazione tra i vari insediamenti commerciali insistenti sulla L2;

-partecipazione alla realizzazione della bretella di collegamento, parallela ad est della SP299, prevista dal comune nel Piano direttore, a doppio senso di marcia, con innesto a rotatoria (o a coppa giratoria da concordare con il Comune) sulla SP107 (via Pastore), con allargamento del sotto passo ferroviario; il Comune dovrà stabilire mediante convenzione, sulla base della superficie di vendita autorizzata, la suddivisione della spesa di progettazione e di realizzazione tra i vari insediamenti commerciali insistenti sulla L2;

- partecipazione alla sistemazione e messa in sicurezza del tratto di SP299 compreso tra lo svincolo autostradale e la rotatoria in progetto all’incrocio con la strada rurale, mediante il posizionamento di un cordolo a centro strada o soluzioni alternative, da concordare con la Provincia di Novara, atte ad impedire l’attraversamento da parte dei veicoli della linea di mezzeria; il Comune dovrà stabilire mediante convenzione, sulla base della superficie di vendita autorizzata, la suddivisione della spesa di progettazione e di realizzazione tra i vari insediamenti commerciali insistenti sulla L2;

- partecipazione alla realizzazione della strada di collegamento tra il lotto sul quale ricade il centro commerciale in oggetto e l’altro lotto, all’interno della stessa localizzazione L2, sul quale ricadono gli altri due insediamenti commerciali.

-B) All’attivazione del solo centro commerciale classico oggetto della presente deliberazione, le seguenti opere viarie dovranno essere realizzate e funzionali e da realizzarsi a carico della società:

- realizzazione di una rotatoria lungo la SP299 all’intersezione con la strada rurale, con la realizzazione di due corsie di attestamento per ogni braccio di ingresso (con esclusione della strada rurale);

- realizzazione di nuova viabilità perimetrale al lotto di intervento;

- realizzazione del peduncolo di connessione sul lato est e sul lato nord sino all’innesto sulla SP299 a sud del cimitero, dotandolo di corsie di accelerazione e decelerazione;

- realizzazione, anche in forma provvisoria, di una rotatoria sulla SP299 in corrispondenza dello svincolo del casello autostradale;

- realizzazione della bretella di collegamento, parallela ad est della S299, prevista dal comune nel Piano direttore, a senso unico di marcia verso il centro di Romagnano, con innesto a rotatoria (o a coppa giratoria da concordare con il Comune) sulla SP107 (via Pastore);

- sistemazione e messa in sicurezza del tratto di SP299 compreso tra lo svincolo autostradale e la rotatoria in progetto sulla SP299, con soluzioni da concordare con la Provincia di Novara, atte ad impedire l’attraversamento da parte dei veicoli della linea di mezzeria.

2. Acque - Si richiede che il progetto definitivo riporti quanto segue:

- al fine di contenere gli utilizzi di acqua idropotabile, una valutazione della possibilità di ricorrere a fonti idriche diverse da quelle potabili per soddisfare i fabbisogni non sanitari del centro commerciale (lavaggio delle superfici interne ed esterne, antincendio, irrigazione), considerando anche la possibilità di riutilizzo del pozzo irriguo esistente nell’area di recente acquisizione;

- una quantificazione di tutti i consumi idrici previsti;

- la rappresentazione cartografica delle reti di distribuzione idrica che si intende realizzare.

3. Atmosfera - Si invita il proponente e le amministrazioni locali a concordare tutte le azioni possibili per agevolare la mobilità collettiva piuttosto che quella singola; tali azioni dovranno essere ovviamente realizzate in modo coordinato con la mobilità territoriale e le strutture di natura commerciale e non, presenti e future. Inoltre, in fase di progettazione definitiva si prescrive di:

- ripensare l’impianto di climatizzazione non a ricircolo d’aria (sistema che favorisce l’insorgere e la diffusione di germi patogeni), bensì con l’utilizzo di pannelli rinfrescanti a soffitto;

-valutare con la massima attenzione sia il posizionamento sia le caratteristiche geometriche dei punti di emissione al fine di garantire una corretta dispersione degli inquinanti emessi, in modo da evitare eventi critici per la qualità dell’aria, soprattutto presso i recettori sensibili.

4. Impatto Acustico - II progetto definitivo dovrà essere corredato da:

- carte tematiche rappresentanti la viabilità connessa al centro commerciale in relazione alle fasce di pertinenza, riferite ai limiti di normativa (DPR 142/2004) ed in relazione alle curve isofoniche derivate dal modello previsionale;

-lo studio di impatto ambientale per il fattore rumore, che deve essere redatto/integrato secondo quanto previsto dalla D.G.R. 2.02.04, n. 9-11616, Criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico;

-il progetto delle opere di mitigazione necessarie, tenendo conto di quanto stabilito dal DPR 30.03.04, n. 142, recante Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell’articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, pubblicato sulla G.U. serie generale n. 127 dell’01.06.04;

5. Inserimento Paesaggistico, Interventi di Mitigazione e Compensazione Ambientale - Si sottolinea l’esigenza di richiedere ogni possibile sforzo per estendere l’area a verde al fine sia di migliorare la qualità dell’aria, sia di consentire alle varie specie animali ancora presenti di sopravvivere (cibarsi, avere protezione e riparo), sia di migliorare l’aspetto prospettico dell’opera in progetto. E’ necessario, quindi, assegnare alle aree verdi un ruolo di rilevo nell’ambito della progettazione di insieme del sito, in quanto elementi in grado di arricchire la qualità percettiva e ambientale del complesso; il progetto definitivo dovrà pertanto prevedere quanto segue:

-tutte le attività di sistemazione e recupero ambientale già previste o di futuro inserimento nel progetto definitivo devono procedere per lotti funzionali parallelamente all’avanzamento del cantiere, secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde e della necessità di riportare al più presto il materiale di scotico;

- si dovranno aumentare il più possibile le superfici destinate alle aree verdi (tetti, aiuole, siepi, rotonde rinverdite, ecc.), sia lungo il perimetro sia all’interno dell’area commerciale, che devono essere collocate in modo opportuno per meglio raccordare la nuova edificazione col paesaggio circostante;

- salvaguardare e ripristinare la fascia di vegetazione arborea/boschiva ancora, in parte, presente lungo la SP299; inoltre, dovranno essere previste alberature all’interno delle aree di parcheggio per evitare di creare isole di cemento;

- nell’impianto delle specie arboree e arbustive, la scelta delle varietà di specie per il rinverdimento deve utilizzare specie autoctone e/o tenere conto del clima e del disturbo antropico; le specie devono essere messe a dimora secondo i corretti canoni della forestazione urbana; non devono essere impiegate specie esotiche o di esclusivo valore ornamentale;

- specifiche previsioni e clausole dedicate alle modalità di realizzazione dei lavori nella logica della massima attenzione alla riduzione dell’alterazione dei luoghi (ad. es. tipologia dei mezzi, stagionalità delle opere ecc.), nonchè relative alla garanzia dei risultati delle opere a verde, intesa sia come garanzia di attecchimento del materiale vegetale sia come periodo di manutenzione obbligatoria a seguito dell’ultimazione dei lavori;

-la progettazione nonchè la direzione dei lavori delle opere di sistemazione e recupero deve coinvolgere professionisti esperti nelle problematiche inerenti la rinaturalizzazione e il recupero ambientale dei siti, nonchè le tecniche di mitigazione, di inserimento paesaggistico e di Ingegneria Naturalistica nel rispetto della normativa vigente in materia di competenze professionali; inoltre, l’esecuzione dei lavori per la realizzazione delle opere a verde, costituiscano esse il tutto o parte dei lavori oggetto di appalto, dovrà essere affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate;

- salvaguardare e valorizzare i coni visuale tuttora fruibili dalla SP299 verso la dorsale collinare (elemento di significativa rilevanza paesaggistica), verso il territorio agrario circostante beni di interesse storico culturale e/o documentario, nonchè verso macchie e/o filari di vegetazione arborea ed ogni altro segno di caratterizzazione del paesaggio; a questo fine, sia ulteriormente verificata l’idoneità della collocazione planimetrica e dei limiti di altezza, nonchè delle finiture e/o tinteggiature esterne dei volumi in progetto e di eventuali sovrastrutture a carattere pubblicitario, operando, nel caso, i necessari adattamenti;

- realizzare opere di compensazione visiva, mantenendo (ad esempio) lungo la Strada Provinciale fasce di idonea profondità (10- 15 m) sulle quali intervenire con riporti di terreno e rimboschimenti con specie arboree tipiche della località; dette compensazioni sono finalizzate ad occultare la percezione visiva dalla Provinciale sulle retro stanti aree a parcheggio e nuove volumetrie;

- gli eventuali accessi diretti dalla provinciale siano progettati in modo da evitare la percezione visiva sui parcheggi e sui fabbricati (quindi con soluzioni non ortogonali all’asse viario);

- qualora siano strettamente necessarie trasformazioni boschive, occorrerà approfondire il progetto, sulla base di quanto disposto dall’art. 4 del D.Lgs. 227/01, con idonei elaborati che illustrino le trasformazioni di bosco e, conseguentemente, i rimboschimenti compensativi e/o miglioramenti forestali.

-in conformità alle specifiche prescrizioni dettate dalla scheda d’area n. 1 delle N. T . A. del PRG vigente, si chiede che vengano posti in opera filari alberati di essenze autoctone lungo le strade di accesso e di distribuzione al centro commerciale, e filari alberati di essenze idonee alla schermatura degli insediamenti, lungo il perimetro dei lotti;

-sia mantenuta quale quota di verde privato aggiuntivo a servizio dell’insediamento, la superficie originariamente occupata dall’azienda floro-vivaistica; detta superficie potrà anche essere ridistribuita per una migliore organizzazione dei parcheggi a raso e della viabilità interna, ma non dovrà configurarsi come area di risulta.

6. Rifiuti - Il progetto definitivo, relativamente all’esatta collocazione delle isole ecologiche opportunamente previste per consentire la raccolta differenziata in fase di esercizio del centro commerciale, dovrà riportare sia nella relazione sia in una cartografia:

a. le aree da adibire ed attrezzare con cassoni di dimensioni adatte allo stoccaggio temporaneo (in funzione dei volumi prodotti e della prevista frequenza di svuotamento) di materiale differenziabile (RSA, carta e cartone, vetro, materiali metallici, organico, legno, plastica);

b. dei cassonetti per la raccolta differenziata (lattine, plastica e vetro) ad uso del pubblico nelle aree a questo accessibili;

c. un’idonea canalizzazione di raccolta e recapito in fognatura del percolato derivante dai cassoni dedicati alla frazione organica;

-relativamente ai rifiuti organici (Codice CER 20 01 08) che si verrebbero a produrre soprattutto all’interno degli esercizi di ristorazione collettiva, dovrà essere prevista una raccolta differenziata ad hoc, da concordare col Comune, in considerazione soprattutto di due elementi: il primo concerne l’importanza di questa raccolta differenziata nel permettere di superare il 35% di raccolta differenziata (% prevista dal D.Lgs. 22/97 all’art. 24, e che se non verrà raggiunta farà applicare al Comune la sanzione regionale di cui all’art. 17 comma 2 della L.R. 24/2002); il secondo riguarda il recente recepimento della Direttiva 31/99 (c.d. “direttiva discariche”), avvenuta col D.Lgs. 36/2003, che nel tempo determinerà una progressiva e drastica riduzione del rifiuto biodegradabile (nella fattispecie, il rifiuto organico e cartaceo) che potrà essere conferito in discarica solo dopo essere stato sottoposto a trattamento; al fine di ciò il proponente, in sede di progetto definitivo, dovrà:

- fornire la stima quantitativa della composizione merceologica e della produzione in base a coefficienti di produzione previsti dalla tab. 40 DPR 158/99;

- valutare, sulla base dei regolamenti comunali vigenti, la quantità di ciascuna tipologia di rifiuti che pur essere gestita nell’ambito del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;

- individuare i soggetti autorizzati, ai sensi della normativa vigente, cui affidare lo smaltimento della quota di rifiuti non gestibile nell’ambito del servizio pubblico;

7. Risparmio Energetico - Si consiglia di prestare, in fase di progettazione definitiva ed esecutiva, la massima attenzione alla scelta emessa in opera delle migliori tecnologie e soluzioni architettoniche al fine di ridurre e razionalizzare i fabbisogni energetici e i conseguenti oneri gestionali. In particolare:

- si analizzi la possibilità di ricorrere a pompe di calore condensate ad acqua, cogenerazione e frigoriferi ad assorbimento per soddisfare le necessità energetiche dell’insediamento;

- prevedere la massima cura nella progettazione e scelta del sistema di illuminazione, favorendo il più possibile il ricorso controllato alla luce naturale e a sistemi illuminanti ad alta efficienza, riducendo i carichi termici indotti dall’insolazione estiva e, per quanto possibile, adottando sistemi attivi di controllo e ombreggiature naturali;

- verificare con particolare attenzione, sulla base dei diagrammi di carico termico ed elettrico previsti per l’esercizio in questione, la fattibilità tecnica unitamente alla redditività economica della previsione di un impianto di cogenerazione (generazione combinata di energia elettrica e calore) alimentato a gas naturale, e di un impianto ad assorbimento per l’utilizzo del calore prodotto in esubero nei mesi estivi, ai fini della sua trasformazione in frigorie utili al servizio di raffrescamento.

8. Fase di Cantiere - L’allestimento e la gestione del cantiere devono essere previsti nell’ottica di mitigare il più possibile l’impatto sul territorio; a questo fine nell’ambito della redazione del progetto definitivo, si deve evidenziare:

- le misure di mitigazione finalizzate alla minimizzazione degli impatti derivanti dalle attività di cantiere;

- gli accorgimenti tecnici e operativi atti a minimizzare il disturbo da rumore;

inoltre:

- onde contenere la produzione ed il sollevamento di polveri, si consiglia una periodica bagnatura delle piste e delle aree di cantiere, nonchè il lavaggio delle ruote dei mezzi pesanti in uscita dal cantiere;

- lo stoccaggio di sostanze pericolose per l’ambiente e le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi d’opera dovranno essere effettuati garantendo tutte le condizioni di sicurezza per i lavoratori e l’ambiente, inoltre, si dovrà garantire l’idonea procedura di raccolta e smaltimento dei rifiuti, secondo le normative vigenti;

- al fine di tutelare acque superficiali, acque sotterranee, suolo e sottosuolo a fronte di sversamenti accidentali di sostanze pericolose per l’ambiente, si ritiene opportuno dotare il cantiere di idonei sistemi tecnologici, quali ad esempio panne adsorbenti o sepiolite, e di adeguate procedure operative di intervento al verificarsi dell’emergenza;

- per quanto riguarda i materiali provenienti dallo scavo, sia precisata la quantità, se si intende riutilizzarli in loco o se destinarli all’esterno, tenuto conto, oltre alle normative citate nel progetto, della L. 31.10.03 n. 306 (che modifica la L. 21.12.01 n. 443), che reca ulteriori disposizioni (art. 1, commi 17 e successivi) proprio in merito a questi materiali.

9. Verifica delle Prescrizioni e Monitoraggi - Deve essere rispettato quanto segue:

- fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad ARPA ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/1998 il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera;

- si dovranno effettuare le seguenti attività di monitoraggio, in fase di costruzione e di esercizio, da concordare, per quanto riguarda tempistiche e modalità, preventivamente col Coordinamento VIA-VAS ed il Dipartimento ARPA territorialmente competente: del traffico, acustico, atmosferico, acque sotterranee;

- deve essere comunicato al Dipartimento ARPA territorialmente competente l’inizio ed il termine dei lavori, ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98;

-il Direttore dei lavori deve trasmettere, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, al Coordinamento VIA-VAS e Dipartimento ARPA territorialmente competente, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nella Determina della Giunta Regionale, conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in oggetto;

-i dati ottenuti dalle campagne di misura devono essere trasmessi al Dipartimento ARPA territorialmente competente;

- in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione volti alla riduzione degli impatti, a carico del proponente e da concordare col Comune;

-sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonchè le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto.

10. Dovrà essere ottenuta autorizzazione commerciale ex L.R. 28/99 ed autorizzazione urbanistica ex art. 26 L.R. 56/77; quest’ultima potrà essere rilasciata soltanto dopo che il Progetto Definitivo avrà recepito tutte le prescrizioni contenute nel presente atto.

11. Il Comune dovrà verificare, prima del rilascio del Permesso di Costruire, il rispetto di tutte le prescrizioni riportate nel presente dispositivo ed il provvedimento comunale dovrà contenere interamente le prescrizioni di cui al punto 9, nonchè quelle che verranno riportate nell’atto di autorizzazione urbanistica regionale ex art. 26 L.R. 56/77.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni dalla piena conoscenza dell’atto ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di centoventi giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Direttore regionale
Marco Cavaletto