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Bollettino Ufficiale n. 41 del 14 / 10 / 2004

Codice 17.1
D.D. 25 giugno 2004, n. 162

L.R. n. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto presentato dalla Società Altipiano r.l., localizzato nel Comune di Alba (CN) - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

- Di ritenere che il progetto “Realizzazione di centro commerciale in zona classificata TD 5.35/b dal vigente P.R.G.C. - C.so Canale - S.S. 29 nel Comune di Alba”, localizzato nel Comune di Alba, presentato dall’ing. Piercarlo Boasso in qualità di legale rappresentante della Società Geomark r.l., con sede in Torino, Corso Regina Margherita, n. 99, su incarico e per conto della Società Altipiano S.r.l., avente sede legale in Cuneo, Corso Europa, n. 12, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto definitivo recepisca tutte le prescrizioni e indicazioni di seguito elencate:

1. Viabilità - Le opere viarie proposte dalla società per risolvere le esternalità negative, da concludersi entro la data di apertura del centro commerciale sono:

- realizzazione di una rotatoria a due corsie all’incrocio tra la SR29 e strada Missione;

-tutte le strade interne di accesso ai parcheggi ed all’area di carico-scarico;

- il parcheggio a raso di fronte all’ingresso del centro commerciale, che negli orari di apertura dovrà essere accessibile non direttamente, ma soltanto attraverso i parcheggi del piano seminterrato o della copertura; dovrà quindi essere concordato con il Comune un sistema di cordoli e dissuasori da posare nella strada di accesso ai parcheggi;

-soluzioni progettuali basate sulla moderazione del traffico per rallentare la velocità e fluidificare lo scorrimento dei mezzi al fine di abbattere contemporaneamente l’inquinamento atmosferico ed acustico dell’area.

2. Acque - Si richiede che il progetto definitivo riporti quanto segue:

- i risultati degli studi idraulici che hanno determinato la riduzione del rischio idraulico precedentemente individuato dal PAI e la valutazione delle possibili interferenze fra l’area del centro commerciale e le opere di difesa idraulica realizzate in relazione alla loro funzionalità nel tempo;

-il progetto di un sistema di raccolta, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali di versante e delle acque meteoriche ricadenti nell’area in esame, opportunamente dimensionato con calcoli idraulici (Tr almeno 100 anni) e dotato di opere di raccolta e sedimentazione, con punti di immissione nella rete idrografica naturale e nella rete esistente o programmata dalla città di Alba;

- un adeguato dimensionamento delle reti di raccolta degli scarichi idrici previsti sulla base della quantificazione dei reflui prodotti (specificando acque nere, grigie e bianche) e della vasca di prima pioggia; una descrizione delle caratteristiche, delle modalità di realizzazione e manutenzione di tale rete di raccolta; inoltre, è necessario il calcolo per il dimensionamento delle condotte che convogliano le acque in relazione a eventi meteorici intensi e concentrati nel tempo;

-l’edificio dovrà essere preferibilmente realizzato interamente fuori terra, compatibilmente con le verifiche urbanistiche che saranno effettuate dal comune e comunque il piano di calpestio dei parcheggi previsti al piano seminterrato non dovrà essere realizzato a quota inferiore a -1 m rispetto al piano di campagna indicato nel progetto;

- prevedere le attività di fondazione nel periodo di maggiore soggiacenza per limitare l’interferenza con la falda;

- prevedere un monitoraggio quali-quantitativo della falda, durante la fase di costruzione e l’inizio della fase di esercizio, che copra un significativo periodo ante-operam e preveda osservazioni in diversi momenti dell’anno in diverse situazioni meteorologiche. I dati dell’escursione della falda rilevata in ante-operam dovrà essere accompagnata da una caratterizzazione della componente “ambiente idrico sotterraneo” con I’individuazione di possibili bersagli (pozzi, infrastrutture interrate) nell’intorno e da stime della permeabilità dell’acquifero al fine di poter valutare la trasmissibilità dell’acquifero e poter prevedere l’eventuale deformazione della falda in fase di costruzione ed esercizio;

-sostituire il canale per l’attraversamento del Corso, realizzando la sezione prevista nel P.E.C. approvato (150 x 150);

- nel progetto si parla della realizzazione di una deviazione della condotta irrigua che attualmente attraversa l’area, di proprietà del Consorzio irriguo Canale Vaccheria. Tale bypass prevede per l’abbandono dell’attuale tracciato a retro del fabbricato in progetto che invece riveste particolare importanza nella captazione delle acque di scolo della collina; è quindi necessario ripristinare tale fossato garantendo un’idonea dimensione in relazione ai calcoli sul volume delle acque meteoriche da smaltire. La deviazione comporterebbe una servitù permanente sul terreno destinato a pubblici servizi in fregio a corso Canale. La Convenzione di P.E.C. dovrà quindi stabilire gli oneri per la manutenzione dell’area del canale.

3. Atmosfera - Al fine di contenere l’impatto atmosferico generato dall’attività del centro commerciale, si prescrive quanto segue:

-effettuare campagne di rilevamento della qualità dell’aria con mezzo mobile in fase di ante-operam e post-operam per verificare la sussistenza di un eventuale peggioramento delle condizioni locali di qualità dell’aria e redarre un piano di interventi correttivi nel caso si verificasse tale evenienza che comprenda il potenziamento dei collegamenti con mezzi pubblici dal centro urbano e compensazioni delle esternalità negative del traffico sulla Frazione Mussotto;

- prevedere, in accordo con le amministrazioni locali, un servizio bus, i cui costi siano a carico del centro commerciale, che renda raggiungibile il centro commerciale non necessariamente con mezzi privati da parte dei clienti; tale servizio dovrà essere realizzato in modo coordinato con la mobilità territoriale e le strutture di natura commerciale e non, presenti e future;

- presentare nel progetto definitivo una valutazione dell’impianto di climatizzazione non a ricircolo d’aria (sistema che favorisce l’insorgere e la diffusione di germi patogeni), bensì con l’utilizzo di pannelli rinfrescanti a soffitto.

4. Impatto Acustico - Nel progetto definitivo si dovrà:

- approntare un cronoprogramma relativo all’impiego dei macchinari di cantiere, onde evitare il più possibile la contemporaneità di utilizzo e fasi di lavoro notturne;

- valutare sistemi alternativi all’asfalto fonoassorbente atti a ridurre l’impatto acustico (es. barriere antirumore);

- prevedere in fase di ante-operam ed in fase di esercizio un monitoraggio del rumore sui recettori maggiormente esposti al traffico stradale lungo la SS29 ed ai ricettori presso C. Boella sulle prime pendici collinari sovrastanti il centro commerciale onde verificare in periodo notturno gli effetti delle emissioni degli impianti tecnici posti sul tetto del centro commerciale;

-prevedere l’adozione sui recettori che non rientrassero nei limiti imposti dalla zonizzazione acustica del Comune di Alba misure di mitigazione quali interventi indiretti sui serramenti delle abitazioni e sulla posa di asfalto fonoassorbente sulla SS29;

- approntare una relazione specifica che puntualizzi numero e tipo di impianti che saranno installati, precisando l’intervallo orario previsto per tali attività ed il livello di rumore prodotto dalle varie attività, in particolare da quelle di carico e scarico merci;

- le emissioni sonore prodotte dal centro commerciale dovranno rispettare i limiti prescritti dal Piano di Classificazione Acustica;

- le installazioni delle barriere antirumore dovranno rispettare le norme ed i regolamenti comunali.

5. Inserimento Paesaggistico, Interventi di Mitigazione e Compensazione Ambientale - Si sottolinea l’esigenza di richiedere ogni possibile sforzo per estendere l’area a verde al fine sia di migliorare la qualità dell’aria, sia di consentire alle varie specie animali ancora presenti di sopravvivere (cibarsi, avere protezione e riparo), sia di migliorare l’aspetto prospettico dell’opera in progetto. E’ necessario, quindi, assegnare alle aree verdi un ruolo di rilevo nell’ambito della progettazione di insieme del sito, in quanto elementi in grado di arricchire la qualità percettiva e ambientale del complesso; il progetto definitivo dovrà prevedere quanto segue:

- tutte le attività di sistemazione e recupero ambientale già previste o di futuro inserimento nel progetto definitivo devono essere organizzate per lotti funzionali parallelamente all’avanzamento del cantiere, secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde e della necessità di riportare al più presto il materiale di scotico;

- si dovranno aumentare il più possibile le superfici destinate alle aree verdi (tetti, aiuole, siepi, rotonde rinverdite, ecc.), sia lungo il perimetro sia all’interno dell’area commerciale, che devono essere collocate in modo opportuno per meglio raccordare la nuova edificazione col paesaggio circostante;

- nell’impianto delle specie arboree e arbustive, la scelta delle varietà di specie per il rinverdimento deve utilizzare specie autoctone e/o tenere conto del clima e del disturbo antropico; le specie devono essere messe a dimora secondo i corretti canoni della forestazione urbana; non devono essere impiegate specie esotiche o di esclusivo valore ornamentale;

- specifiche previsioni e clausole dedicate alle modalità di realizzazione dei lavori nella logica della massima attenzione alla riduzione dell’alterazione dei luoghi (ad. es. tipologia dei mezzi, stagionalità delle opere ecc.), nonchè relative alla garanzia dei risultati delle opere a verde, intesa sia come garanzia di attecchimento del materiale vegetale sia come periodo di manutenzione obbligatoria a seguito dell’ultimazione dei lavori;

- la progettazione non che la direzione dei lavori delle opere di sistemazione e recupero deve coinvolgere professionisti esperti nelle problematiche inerenti la rinaturalizzazione e il recupero ambientale dei siti, nonchè le tecniche di mitigazione, di inserimento paesaggistico e di Ingegneria Naturalistica nel rispetto della normativa vigente in materia di competenze professionali; inoltre, l’esecuzione dei lavori per la realizzazione delle opere a verde, costituiscano esse il tutto o parte dei lavori oggetto di appalto, dovrà essere affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate;

- le piazzole di sosta dei parcheggi a raso dovranno essere realizzate con le tipologie quali “elementi modulari in c.l.s. inerbiti” altrimenti denominati “blocchetti in calcestruzzo con tappeto erboso carrabile” o con soluzioni che permettano il sicuro ed apprezzabile inerbimento in termini percentuali di tali aree (ad es. salvaprato plastico a griglie componibili ecc.);

- inserimento di elementi frangisole e idonea sistemazione a verde per il parcheggio sulla copertura del fabbricato;

-idonea alberatura del parcheggio a raso, che evita la creazione di isole di cemento.

6. Rifiuti - Il progetto definitivo, relativamente all’esatta collocazione delle isole ecologiche opportunamente previste per consentire la raccolta differenziata in fase di esercizio del centro commerciale, dovrà riportare sia nella relazione sia in una cartografia:

a. le aree da adibire ed attrezzare con cassoni di dimensioni adatte allo stoccaggio temporaneo (in funzione dei volumi prodotti e della prevista frequenza di svuotamento) di materiale differenziabile (RSA, carta e cartone, vetro, materiali metallici, organico, legno, plastica);

b. dei cassonetti per la raccolta differenziata (lattine, plastica e vetro) ad uso del pubblico nelle aree a questo accessibili;

c. un’idonea canalizzazione di raccolta e recapito in fognatura del percolato derivante dai cassoni dedicati alla frazione organica;

- relativamente ai rifiuti organici (Codice CER 2001 08) che si verrebbero a produrre soprattutto all’interno degli esercizi di ristorazione collettiva, dovrà essere prevista una raccolta differenziata ad hoc, da concordare col Comune, in considerazione soprattutto di due elementi:

il primo concerne l’importanza di questa raccolta differenziata nel permettere di superare il 35% di raccolta differenziata (% prevista dal D.Lgs. 22/97 all’art. 24, e che se non verrà raggiunta farà applicare al Comune la sanzione regionale di cui all’art. 17 comma 2 della L.R. 24/2002); il secondo riguarda il recente recepimento della Direttiva 31/99 (c.d. “direttiva discariche”), avvenuta col D.Lgs. 36/2003, che nel tempo determinerà una progressiva e drastica riduzione del rifiuto biodegradabile (nella fattispecie, il rifiuto organico e cartaceo) che potrà essere conferito in discarica solo dopo essere stato sottoposto a trattamento; al fine di ciò il proponente, in sede di progetto definitivo, dovrà:

- fornire la stima quantitativa della composizione merceologica e della produzione in base a coefficienti di produzione previsti dalla tab. 40 DPR 158/99;

- valutare, sulla base dei regolamenti comunali vigenti, la quantità di ciascuna tipologia di rifiuti che può essere gestita nell’ambito del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;

- individuare i soggetti autorizzati, ai sensi della normativa vigente, cui affidare lo smaltimento della quota di rifiuti non gestibile nell’ambito del servizio pubblico.

7. Risparmio Energetico - In merito all’uso razionale dell’energia nel centro commerciale, si prescrive di prestare, in fase di progettazione definitiva, la massima attenzione alla scelta e messa in opera delle migliori tecnologie e soluzioni architettoniche al fine di ridurre e razionalizzare i fabbisogni energetici e i conseguenti oneri gestionali. In particolare è necessario:

- analizzare la possibilità di ricorrere a pompe di calore condensate ad acqua, cogenerazione e frigoriferi ad assorbimento per soddisfare le necessità energetiche dell’insediamento;

-prevedere la massima cura nella progettazione e scelta del sistema di illuminazione, in modo da favorire il più possibile il ricorso controllato alla luce naturale, utilizzando sistemi illuminanti ad alta efficienza, che riducono i carichi termici indotti dall’insolazione estiva, e adottando sistemi attivi di controllo e ombreggiature naturali;

-adottare per gli impianti tecnologici di raffreddamento e climatizzazione esterni le migliori tecnologie disponibili in termini di ridotta potenza di emissione sonora delle macchine, studiandone idonee misure di schermatura.

8. Fase di Cantiere - L’allestimento e la gestione del cantiere devono essere previsti nell’ottica di mitigare il più possibile l’impatto sul territorio; a questo fine nell’ambito della redazione del progetto definitivo, si deve evidenziare:

-le misure di mitigazione finalizzate alla minimizzazione degli impatti derivanti dalle attività di cantiere;

-gli accorgimenti tecnici e operativi atti a minimizzare il disturbo da rumore;

- i bagni e gli allacciamenti fognari;

- la provenienza dei materiali utilizzati per i riporti (cava di prestito o altro), qualora necessari;

inoltre:

-lo stoccaggio di sostanze pericolose per l’ambiente e le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi d’opera dovranno essere effettuati garantendo tutte le condizioni di sicurezza per i lavoratori e l’ambiente, inoltre, si dovrà garantire l’idonea procedura di raccolta e smaltimento dei rifiuti e degli eventuali reflui civili prodotti, secondo le normative vigenti;

-al fine di tutelare acque superficiali, acque sotterranee, suolo e sottosuolo a fronte di sversamenti accidentali di sostanze pericolose per l’ambiente, si ritiene opportuno dotare il cantiere di idonei sistemi tecnologici, quali ad esempio panne adsorbenti o sepiolite, e di adeguate procedure operative di intervento al verificarsi dell’emergenza; per le aree di cantiere prive di superficie pavimentata, nel caso di sversamenti accidentali di sostanze impregnanti, il terreno dovrà essere asportato e smaltito nel rispetto della normativa vigente e conseguentemente il sito dovrà essere ripristinato;

-adottare misure di prevenzione della produzione di polveri quali frequenti bagnature delle strade coinvolte dal transito dei mezzi d’opera (indicando una stima dei quantitativi di acqua che si prevede di utilizzare allo scopo) ed un’ottimizzazione dei flussi dei mezzi di cantiere;

- predisporre schermature sufficientemente alte che circondino l’intero cantiere (con funzione oltre che di barriera acustica, anche di barriera antipolvere);

- le acque reflue del lavaggio automezzi dovranno essere convogliate, per le loro caratteristiche qualitative, in opportune vasche di sedimentazione;

- fornire elementi di dettaglio in relazione ai possibili problemi di stabilità del suolo, in particolare in riferimento alla presenza degli edifici siti nelle immediate vicinanze;

-il materiale di scavo dovrà essere reimpiegato possibilmente tutto all’interno del lotto prevedendo un piano di conferimento di eventuali inerti di risulta;

- sia caratterizzato preventivamente il terreno del deposito di macchinari e materiale agricolo su cui sorgerà il centro commerciale in merito alla presenza eventuale di sostanze nocive nel terreno (es. oli, ecc..) prevedendo un piano di avviamento di eventuali terreni contaminati ad idonei centri di trattamento;

-fornire un cronoprogramma dei lavori per le distinte fasi (es. viabilità, infrastrutture connesse, ....).

9. Verifica delle Prescrizioni e Monitoraggi - Deve essere rispettato quanto segue:

- fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad ARPA ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98 il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera;

- si richiede che pervenga ad ARPA Piemonte Coordinamento VIA/VAS copia degli elaborati del progetto definitivo, in modo che tale documento faccia da riferimento per la successiva attività di controllo dell’Agenzia ai sensi dell’art. 8, comma 2, della L.R. 40/98.

- si dovranno effettuare le seguenti attività di monitoraggio, in fase di costruzione e di esercizio, da concordare, per quanto riguarda tempistiche e modalità, preventivamente col Coordinamento VIA-VAS ed il Dipartimento ARPA territorialmente competente: del traffico, acustico, atmosferico, acque;

-deve essere comunicato al Dipartimento ARPA di Cuneo l’inizio ed il termine dei lavori, ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98;

-il Direttore dei lavori deve trasmettere, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, al Coordinamento VIA-VAS e Dipartimento ARPA territorialmente competente, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nella Determina della Giunta Regionale, conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in oggetto;

-i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi al Dipartimento ARPA territorialmente competente;

- in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione volti alla riduzione degli impatti, a carico del proponente e da concordare col Comune;

-sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonchè le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto.

10. Dovrà essere ottenuta autorizzazione commerciale ex L.R. 28/99 ed autorizzazione urbanistica ex art. 26 L.R. 56/77; quest’ultima potrà essere rilasciata soltanto dopo che il Progetto Definitivo avrà recepito le prescrizioni contenute nel presente atto e che il PEC sarà stato approvato.

11. Il Comune dovrà verificare, prima del rilascio del Permesso di Costruire, il rispetto di tutte le prescrizioni riportate nel presente dispositivo ed il provvedimento comunale dovrà contenere interamente le prescrizioni di cui al punto 9, nonchè quelle che verranno riportate nell’atto di autorizzazione urbanistica regionale ex art. 26 L.R. 56/77 .

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni dalla piena conoscenza dell’atto ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di centoventi giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Direttore regionale
Marco Cavaletto