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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 38

Codice 14.7
D.D. 8 giugno 2004, n. 379

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Comune di Pontechianale - Comune: Pontechianale (CN) - Tipo di intervento: costruzione sciovia a fune alta denominata “Pineta Nord” e opere accessorie

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare ai sensi della legge regionale 09.08.1989 n. 45, la Ditta Comune di Pontechianale, ad effettuare le modificazioni del suolo necessarie alla costruzione della sciovia a fune alta denominata “Pineta Nord” e delle opere accessorie (pista di discesa, innevamento, fabbricato ad uso servizi) su una superficie di mq 25.000, di cui boscati mq 3.500, sui terreni iscritti al N.C.T. al Foglio n. 23 mappali vari del Comune di Pontechianale (CN) Località Pineta Nord come da documentazione allegata all’istanza.

L’autorizzazione dovrà avvenire nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

1. Il taglio degli alberi e lo sgombero del materiale legnoso di risulta dovrà precedere i movimenti terra; nessun danno dovrà essere arrecato agli alberi non destinati all’abbattimento;

2. La data di inizio lavori dovrà essere comunicata in anticipo al Comando Stazione Forestale di Sampeyre che provvederà alla segnatura degli alberi da abbattere redigendo un apposito piè di lista;

3. per la realizzazione del tracciato e della pista di discesa non dovranno essere realizzate piste di accesso ma si dovrà operare unicamente nell’ambito delle sezioni d’intervento definire in progetto;

4. gli orizzonti superficiali del suolo dovranno essere accantonati e conservati per il ripristino delle aree alla conclusione delle attività di cantiere; i terreni movimentati dovranno essere compattati e stabilizzati, procedendo al ripristino del regime idraulico superficiale, convogliando le acque in direzione degli impluvi naturali;

5. il materiale di risulta proveniente dagli scavi dei plinti di fondazione dei pali non dovrà essere sistemato sul posto e accuratamente livellato;

6. le acque di corrivazione raccolte dalla pista dovranno essere regimate mediante canalette trasversali con interasse massimo di 20 m; in particolare dovranno essere realizzati due brevi tratti di trincea drenante per il controllo delle acque di infiltrazione del vicino fosso irriguo (posto a quota 1.630 m slm): i due rami della trincea drenante e la confluenza nello scarico dell’impianto di innevamento dovranno essere realizzati mediante pozzetti;

7. la trincea per la posa di cavi e tubazioni sotto l’impianto dovrà essere aperta e ricolmata in modo continuativo; in ogni caso non dovranno risultare scavi aperti dopo il 31 ottobre di ogni anno;

8. tutte le palizzate previste in progetto dovranno essere realizzate con al massimo 2 ordini di traverse;

9. la scarpata a monte della zona di sgancio dovrà essere rivestita con rete in iuta e sottoposta ad idrosemina come le restanti aree di scopertura derivanti dall’intervento;

10. i terreni movimentati dovranno essere inerbiti mediante idrosemina entro la prima stagione utile successiva all’esecuzione dei movimenti terra; gli interventi dovranno essere ripetuti nelle stagioni successive fino a quando la cotica erbosa non risulterà pienamente affermata;

11. tutte le aree inerbite dovranno essere interdette al pascolo con idonee recinzioni per almeno una stagione d’alpeggio dall’esecuzione dell’intervento;

12. i mezzi d’opera dovranno utilizzare la viabilità esistente, evitando scavi e riporti non strettamente inerenti il progetto;

13. come concordato in sede di sopraluogo con il progettista ed il geologo occorrerà nel progetto esecutivo provvedere alla raccolta ed al drenaggio delle acque di scorrimento ipodermico che danno luogo ad un’emergenza idrica, nell’area contigua alla linea dell’impianto in progetto, ad una quota compresa tra i 1600 ed i 1650 m slm, nell’area adiacente allo scivolamento gravitativo rotazionale dei terreni sciolti superficiali, già segnalato nella relazione geologico-tecnica; data la collocazione dell’area di risorgiva, adiacente al dissesto segnalato, si dovrà provvedere alla regimazione ed al drenaggio complessivo dell’area, eventualmente sfruttando gli scavi ed i movimento terra relativi alla preparazione della linea per l’innevamento programmato;

14. il geologo incaricato dovrà verificare puntualmente e direttamente, in fase di realizzazione delle opere, le caratteristiche dei terreni interessati dai plunti di fondazione delle opere di sostegno della linea dell’impianto, valutando l’effettiva rispondenza tra le caratteristiche geotecniche dei terreni definite in progetto e quelle reali in sito, sull’intero sviluppo del tracciato;

15 tutti i riporti dovranno essere opportunamente consolidati per strati successivi di spessore non superiore a 50 cm, rinaturalizzati secondo quanto previsto negli elaborati progettuali e dotati dei sistemi di drenaggio delle acque superficiali atti ad evitare ruscellamenti concentrati delle acque meteoriche e di fusione del manto nevoso;

16. dovranno essere integralmente soddisfatte le indicazioni tecnico costruttive contenute nella documentazione presentata per quanto riguarda la parte tecnica, la parte geologica e nivologica e la parte di forestale e recupero ambientale.

I lavori dovranno essere ultimati entro 36 mesi dalla data della presente determinazione.

E’ fatta salva la possibilità di dettare ulteriori prescrizioni qualora se ne accertasse la necessità a seguito di verifiche, effettuate dai soggetti competenti, in corso d’opera o al termine dei lavori.

Ai sensi degli artt. 8 e 9 della Legge regionale 9 agosto 1989 n. 45 si deroga dal versamento del deposito cauzionale e del corrispettivo del rimboschimento in trattasi di opere di interesse pubblico realizzata da soggetto pubblico e finanziata con concorso finanziario regionale.

La presente autorizzazione è rilasciata esclusivamente per gli interventi oggetto di istruttoria. Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di Terzi, le competenze di altri Organi, Amministrazioni od Enti, nonchè la possibilità di dettare ulteriori prescrizioni qualora se ne accertasse la necessità.

In particolare è fatto salvo, per la definitiva fattibilità dell’opera, il parere espresso dalla determinazione conclusiva della conferenza di servizi.

Eventuali violazioni e/o omissioni dei disposti della presente determinazione saranno perseguite a norma delle leggi vigenti.

Il Dirigente responsabile
Valter Vescovi